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Redazione
Civitavecchia (RM) – Giallo sul suicidio di un pensionato a Civitavecchia, che ha perso tutti i suoi risparmi nel fallimento della propria banca.Le sue ultime parole, in cui chiamerebbe in causa il crac del proprio istituto di credito, le ha lasciate scritte su un bigliettino, ritrovato dalla moglie accanto al corpo senza vita del marito. Lui, un 68enne di Civitavecchia che ha visto andare in fumo i risparmi di una vita, non ha retto ed ha deciso di farla finita impiccandosi alla scala della sua villetta dopo aver scoperto di aver perso tutti i suoi risparmi nel fallimento della banca.
A dare l'allarme è stata la moglie che ha avvertito la polizia intervenuta sul posto. Della tragedia, avvenuta il 28 novembre ma di cui solo oggi si è avuta notizia, si sono interessate anche le associazioni di consumatori Adusbef e Federconsumatori che hanno espresso le condoglianze per la tragedia che ha colpito "un risparmiatore di Civitavecchia che si è suicidato dopo aver appreso di aver perso i risparmi di una vita investiti nella Banca Popolare dell'Etruria e Lazio, oggetto dell'esproprio criminale del risparmio anticipato del bail-in". Le associazioni hanno chiesto al procuratore capo di Civitavecchia di aprire un'indagine per verificare se il decreto sulla risoluzione delle 4 banche sia "compatibile con le norme penali e con la Costituzione". E, secondo quanto si apprende, la vicenda sarebbe ora passata proprio all'attenzione della Procura di Civitavecchia.
Nella serata si sono susseguite diverse ricostruzioni di media online locali, secondo le quali il pensionato avrebbe perso oltre 100.000 euro investiti in obbligazioni subordinate della banca con sede ad Arezzo. Secondo alcune ricostruzioni, il biglietto d'addio non sarebbe stato trovato di fianco al corpo, ma sarebbe una lettera scritta sul proprio computer per spiegare le ragioni del proprio gesto: ragione alla base del ritardo con cui è stata collegata la notizia del suicidio al dissesto delle quattro banche commissariate, attualmente in risoluzione. E proprio i titolari di obbligazioni subordinate di Banca Etruria si sono riuniti oggi presso la Borsa merci di Arezzo: "Avete salvato le banche, avete inguaiato noi", lo sconsolato ritornello ripetuto da diverse persone, con un pensionato che ha sottolineato di aver perso i 20.000 euro che aveva messo da parte nella vita lavorativa. La Ue attacca le banche italiane dopo la vicenda. "Vendevano alla gente prodotti inadatti" e questo ha avuto "conseguenze personali per alcune persone in Italia". Così il commissario Ue ai servizi finanziari Jonathan Hill. "E' il governo italiano a essere alla guida" del processo di salvataggio "ed ha la responsabilità per questo", ha aggiunto Hill, sottolineando che il governo "ha discusso a lungo con la Commissione, in particolare con la Direzione generale concorrenza" che ha "ritenuto che le misure prese erano compatibili con la legislazione Ue" sui salvataggi bancari.
Sulla vicenda è intervenuto anche il premier Matteo Renzi: "Non sono abituato a strumentalizzare la vita e la morte di alcune persone. Il governo esprime il proprio dolore e fa le condoglianze alla famiglia" ma è "al lavoro per trovare soluzioni". Renzi auspica una commissione di inchiesta sulla tragica vicenda: "C'è pieno interesse del governo a che tutte le autorità preposte facciano tutti gli sforzi per chiarire le responsabilità del passato. Vediamo di buon occhio che il Parlamento apra commissioni di indagine su ciò che è avvenuto nel sistema bancario italiano ed europeo negli ultimi anni", ha detto il presidente del Consiglio.
Il governo opera "con un principio chiaro: le regole sulle banche le ha fatte l'Europa, purtroppo non le scriviamo noi. E dentro quelle regole l'Italia ha fatto di tutto" per salvare "i soldi delle famiglie", dice Matteo Renzi: "Per gli obbligazionisti cerchiamo una soluzione nei limiti delle regole. Vedremo le modalità, vedremo se possibile".
Il Codacons ha deciso di presentare oggi stesso un esposto in Procura per il grave reato di istigazione al suicidio. "Chiediamo alla Procura di Civitavecchia di aprire un'indagine sulla base dell'art. 580 del Codice Penale, volta ad accertare eventuali responsabilità di terzi nel suicidio del pensionato – afferma il Presidente Carlo Rienzi – In particolare vogliamo sapere se eventuali comportamenti di organi pubblici o soggetti privati abbiano potuto in quale modo contribuire al tragico gesto, spingendo l'uomo alla disperazione e quindi al suicidio". "Si tratta di un episodio gravissimo, e il rischio maggiore è quello dell'emulazione – prosegue Rienzi – Per tale motivo è importante ricordare a chi in questi giorni ha perso tutti i risparmi a causa del salvataggio delle 4 banche, che non tutto è perduto, e che esistono azioni legali come quella avviata dal Codacons che mirano al recupero integrale degli investimenti".
ha parlato anche la Cei: "Speriamo che questo faccia riflettere un po' tutti quanti noi a non misurare la vita e il progresso della civiltà soltanto col Pil", commenta il segretario generale della conferenza episcopale italiana Nunzio Galantino.
"Andrò avanti? Se ce la farò sì". Sono le parole della moglie del pensionato rilasciate ai giornalisti assiepati all'esterno del loro villino. Le ultime parole dell'uomo prima di togliersi la vita le ha lasciate scritte su un bigliettino, in cui chiamerebbe in causa il crac del proprio istituto di credito, ritrovato proprio dalla moglie accanto al corpo senza vita del marito. Lui, Luigino D'Angelo, un 68enne di Civitavecchia che ha visto andare in fumo i risparmi di una vita, non ha retto ed ha deciso di farla finita impiccandosi alla scala della sua villetta dopo aver scoperto di aver perso tutti i suoi risparmi nel fallimento della banca.
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