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Redazione
Civitavecchia (RM) – Nella mattinata di domenica 1 dicembre 2013, un nucleo di artificieri dell’Esercito ha disinnescato una bomba d’aereo, risalente al secondo conflitto mondiale, rinvenuta lo scorso 20 novembre nei pressi dell’antica fortezza “Michileangelo” durante l’esecuzione di lavori di scavo e di riqualificazione dell'area portuale di Civitavecchia. L’ordigno, una bomba del tipo M65 di 1000 libbre di fabbricazione americana, è stato trovato con le spolette ancora funzionanti. Una volta condotte le necessarie procedure per la messa in sicurezza dell’area, con l’evacuazione di oltre 400 persone, gli artificieri dell’Esercito hanno disinnescato l’ordigno. Successivamente, la bomba è stata trasportata presso una vicina cava dove è stata fatta brillare in sicurezza alle 13:35.
Quest’ultimo intervento si aggiunge a quello effettuato all’alba di venerdì scorso nei pressi dell’aeroporto di Fiumicino dove è stata disinnescata una bomba di 500 libbre.
Dall’inizio dell’anno, gli specialisti del 6° Reggimento Genio Pionieri hanno disinnescato oltre 2700 ordigni, tra questi 9 bombe d’aereo, 1793 bombe a mano, 17 mine e più di 800 ordigni da mortaio. Il 6° Reggimento Pionieri è uno dei 12 reggimenti del genio dell’Esercito in grado di intervenire per la bonifica degli ordigni esplosivi e dei residuati bellici.
Ogni reggimento genio ha competenza su una parte del territorio nazionale e, dall’inizio del 2013, gli artificieri dell'Esercito hanno eseguito circa 2100 interventi specialistici per la bonifica di ordigni in tutta la penisola. Negli ultimi 10 anni gli interventi sono stati oltre 30000.
La Forza Armata grazie alla capacità “dual-use” dei propri reparti genio, oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado d'intervenire nei casi di pubbliche calamità ed utilità, in ogni momento, su tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale come recentemente avvenuto in occasione dell’emergenza maltempo in Sardegna.
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