Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
Red. Cronaca
CIVITAVECCHIA (RM)
– Sono ben due gli immobili posti sotto sequestro in questi giorni dalla Polizia Locale, sezione Polizia Edilizia, a seguito di anomalie rilevate attraverso due interventi coordinati dall’ufficiale di riferimento col. Remo Fontana.
In particolare, è stata accertata la costruzione di un'abitazione a rustico, in fase di ultimazione, in via del Casaletto Rosso, ubicata di fronte al civico 43. Dai controlli effettuati sul posto, unitamente al personale del Servizio Ispettorato Edilizio comunale, sono infatti emerse immediatamente difformità totali rispetto al progetto assentito, che consisteva nella demolizione di un vecchio manufatto e nella sua ricostruzione, eccedendo per più del doppio la cubatura prevista. Si è pertanto proceduto al sequestro penale preventivo del manufatto e dell'intera area di cantiere, ove peraltro risultavano, in fase di ultimazione, opere in cemento armato, per le quali le persone presenti sul luogo non erano in grado di esibire il previsto preventivo deposito dei calcoli per i lavori in cemento armato allo Sportello Unico per l'Edilizia. Il Giudice per le indagini preliminari, a seguito della richiesta presentata dal magistrato titolare delle indagini, ha successivamente convalidato il sequestro operato dalla polizia giudiziaria. A vario titolo, sono state, quindi, identificate e sottoposte ad indagine sette persone; gli accertamenti sono, comunque, ancora in corso per la verifica di eventuali altre responsabilità.
In via Guastatori del Genio, è stata, invece, accertata la costruzione di un altro manufatto, risultato anch'esso in totale difformità rispetto al progetto approvato, che avrebbe previsto, anche in questo caso, la realizzazione di un ampliamento con i benefici della normativa sul "Piano casa". L'immobile, invece, è stato demolito e già parzialmente ricostruito in difformità rispetto a quanto assentito. Sentito il personale tecnico ausiliario dell'Ispettorato Edilizio, il personale operante ha proceduto, anche in questo caso, al sequestro penale preventivo dell'intera area di cantiere ove insistevano le opere abusive, ponendola nella disponibilità dell'A.G. A seguito delle indagini preliminari, ancora in corso, sono state identificate ed indagate, in stato di libertà, 5 persone.
"Mi preme sottolineare – afferma l'assessore all'Urbanistica Massimo Pantanelli – che il controllo è partito da una segnalazione di semplici cittadini. Il filo diretto con la popolazione e la preziosa collaborazione della Polizia locale hanno permesso di porre fine a due illeciti. La cementificazione selvaggia è sempre stato un problema della nostra città, sia in grande che in piccola scala, ma il contributo della cittadinanza ci fa sperare in una accresciuta fiducia nelle istituzioni che costituisce la base per un controllo più efficace. Doveroso purtroppo anche segnalare che in uno dei due casi, il committente era un ex dipendente comunale, oggi in pensione. Persona, quindi, che ha servito la pubblica Amministrazione, che dovrebbe conoscere il valore della parola legalità, le regole e le leggi ma che a quanto pare non conosce il significato di rispettarle. Oggi grazie all'azione amministrativa, l'aria è cambiata, gli speculatori edilizi vengono rispediti al mittente, gli abusivi vengono segnalati ed in tutto questo si scorge la speranza che la normalità ritorni".
Correlati