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Meroi: “Civita di Bagnoregio è certamente uno dei borghi più belli della Tuscia"
Angelo Parca
Un museo che vive e respira la storia. Nonostante la forza e la non controllabilità della natura, in tutte le sue forme. Inventare un futuro, salvare Civita di Bagnoregio. E' stato inaugurato, questa mattina, alla presenza delle diverse autorità civili e religiose, il “Museo geologico e delle frane” di Civita intitolato al professor Gianfranco Imperatori. Presente, in veste di presidente onorario dell' “Associazione Civita” l'onorevole Gianni Letta. “All'onorevole Letta – ha esordito il sindaco Francesco Bigiotti – è rivolto il mio saluto speciale; amico, da tempo, della nostra terra. Quello che celebriamo oggi è il successo, la sinergia virtuosa, tra pubblico e privato. Un'operazione in cui i risultati contano e andranno a vantaggio del territorio. Civita di Bagnoregio ha bisogno di stimoli positivi. Con il Museo delle frane, testimone di un passato tragico, abbiamo cercato di inventare un futuro. E, per farlo, abbiamo bisogno di tutti voi: tassello indispensabile e insostituibile”.
Presenti all'inaugurazione, oltre alla signora Imperatori, anche il prefetto di Viterbo, la dottoressa Antonella Scolamiero, il presidente della Provincia Marcello Meroi e il sindaco di Viterbo Giulio Marini; il procuratore capo Alberto Pazienti, il Prefetto di Terni, il sindaco di Orvieto Toni Concina, diversi sindaci e assessori provinciali; nonché il vescovo Monsignor Lino Fumagalli.
“Civita è una città che vive – ha affermato nel corso dell'intervento l'onorevole Letta – un vero e proprio pellegrinaggio dello spirito. Oggi è il III° anniversario dalla scomparsa del professore Imperatori e, al contempo, il 25° anniversario della nascita dell'Associazione. Una coincidenza che è un atto dovuto e, indubbiamente, voluto. Una bellezza di un luogo così straordinario e unico; una nuova tappa del Museo per la valorizzazione e la promozione dei beni”.
Passione, ispirazione ideale, impegno a beneficio del territorio, esperienza da economista, e banchista. Questo è quanto ha voluto insegnare, nella sua vita, il professor Gianfranco Imperatori. “Civita di Bagnoregio aveva bisogno di qualcosa di diverso e, grazie al contributo e all'apporto del professore – ha proseguito Letta – è cominciata l'era dell'economia della conoscenza; un nuovo modello di sviluppo. Nacque qui questa intuizione. Imperatori era convinto che la visione deve precedere, strategicamente, qualsiasi programma: nella vita, come nell'azienda”.
In 25 anni di vita “L'associazione Civita” ha coniugato la valorizzazione e la promozione dei beni culturali con le imprese: un modello non solo per l'Italia, ma per l'Europa intera. “Continueremo – ha affermato il direttore scientifico del Museo, Claudio Margottini – a portare avanti la nostra sfida e la diffusione della conoscenza”. Un disegno coraggioso. Intraprendente. “Il museo delle frane testimonia – ha concluso Letta – come la natura, con la sua forza, riesce a modellare un paese e la sua architettura artistica: spettacolo per gli occhi e per lo spirito. Una realtà che non deve solo studiare il passato, ma anche l'avvenire. L'uomo, con la sua intelligenza e capacità, deve cercare di armonizzare ciò che la natura impone. Oggi il mio auspicio è quello che Civita di Bagnoregio divenga, in un momento così difficile, la metafora dell'Italia intera: bisogna bloccare le frane, arginarle e creare una realtà nuova”. Più bella.
“Civita di Bagnoregio – ha sostenuto nel corso del suo intervento il presidente della Provincia Marcello Meroi – è certamente uno dei borghi più belli della Tuscia, e non credo di esagerare definendo l’antica cittadina uno spettacolo unico al mondo. E’ un onore essere qui oggi insieme ai rappresentanti delle istituzioni, delle amministrazioni e delle associazioni che hanno fatto sistema per tutelare e valorizzare questo patrimonio di bellezza inestimabile. Il museo intitolato al professor Imperatori è un’opera di qualità, che senza dubbio contribuirà ai risultati della ricerca scientifica, e per questo voglio ringraziare tutti coloro che, in rappresentanza del pubblico e del privato, sono qui oggi a dare il proprio contributo a questa iniziativa. Grazie e buon lavoro a tutti da parte del territorio della Tuscia”.
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