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Redazione
Civita Castellana (VT) – Il problema arsenico non riesce ad uscire dalle case dei cittadini di Civita Castellana, questa ormai è una certezza. Infatti, i valori delle ultime analisi della ASL risultano nuovamente negativi, nonostante i dearsenificatori installati sulla sorgente di Faleri ed in Via Nepesina.
“Siamo tra i primi comuni a risolvere il problema arsenico, grazie allo straordinario impegno dell’amministrazione e degli uffici comunali, ed i civitonici potranno tornare a utilizzare l'acqua. Questo quanto dichiarava il Sindaco sul finire del 2013 – commentano i consiglieri comunali FdI-AN Luca Giampieri e Simonetta Coletta – ma, stando ai fatti, – proseguono i consiglieri – anche quella dichiarazione si è poi dimostrata fasulla. Ma non basta: oltre al danno, per i cittadini c’è anche la beffa: la ASL, infatti, ha notificato al Comune, nella persona del Sindaco in qualità di “obbligato in solido”, una sanzione amministrativa pecuniaria da € 20.658,28 (se pagata entro 60 giorni) ad un massimo di € 61.974,83, che naturalmente dovranno pagare i cittadini, a seguito delle analisi delle acque.
Crediamo che sia quantomeno assurdo che i cittadini, oltre a vedersi recapitare bollette stratosferiche per un’acqua che non possono bere, debbano altresì pagare sanzioni per l’incompetenza di chi li governa. – I consiglieri concludono – Il Gruppo Consiliare FdI ha già predisposto una mozione in proposito, chiedendo contestualmente un nuovo Consiglio Comunale aperto al fine di mettere a cono-scenza la popolazione civitonica della situazione “acqua all’arsenico”.
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