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Viterbo

CIVITA CASTELLANA CRISI CERAMICA, I COW BOY NOSTRANI ALL'ASSALTO DEL TRENO PROMETTONO UN AGGUATO AI "CESSI" CINESI

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Tempo di lettura 2 minutiLo stupore iniziale dei passeggeri è subito mutato in grandi risate e battute di mani per ringraziare coloro che, anche se per pochi minuti, hanno allietato e reso emozionante il viaggio.

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La banda dopo aver incassato il  lauto applauso  si è dileguata per ritovarsi poi nella locanda del pistolero a  dividersi il cospicuo bottino, un forziere pieno, vista la crisi, di pagamenti insoluti da dividere  equamente.

 

Redazione

I  civitonici non perdono lo spirito… d’ iniziativa. Complice la calura degli insopportabili anticicloni estivi e il lungo periodo di ferie dato dalla crisi della ceramica, alcuni civitonici non perdono l'umorismo cimentandosi nella scena più classica  dei films western: "l'assalto al treno". Una boutade dell'associazione Civita Cavalli capitanata da quel geniaccio di Anacleto Antonelli detto "Winchester" e dai suoi amici improvvisatisi pistoleri de' noantri : Danilo Barboni detto "Butch Cassidy", Marco Barchesi detto "l'Infame", Andrea Baccanari  detto "Johnny  Ringo," Riccardo Mancini detto "Ninjo" e  Franco Pallozzi  detto "Cisus". Il 3 agosto a Civita Castellana, per scherzo hanno assaltato il treno serale delle 20,25 della linea Roma Viterbo nei pressi della localita Pizzo Cardello, in un punto dove il treno deve rallentare  a causa di  un'ampia curva leggermente in salita. La banda di falsi pistoleri a cavallo,con i volti coperti da fazzoletti e cappelloni in perfetto stile yankee appostati  dietro agli alberi, al sopraggiungere del treno lo hanno affiancato galoppando ai lati  delle carrozze piene di passeggeri stupiti da ciò che stava avvenendo. Un viaggio noioso e ancora troppo lungo per raggiungere il capoluogo di provincia si è trasformato per i fortunati passeggeri in un set cinematografico da film western all'italiana tipico  del nostro compianto regista Sergio Leone. Lo stupore iniziale dei passeggeri  è subito mutato in  grandi risate e battute di mani  per ringraziare coloro che, anche se per pochi minuti,  hanno allietato e reso emozionante il viaggio. La banda dopo aver incassato il  lauto applauso  si è dileguata per ritovarsi poi nella locanda del pistolero a  dividersi il cospicuo bottino, un forziere pieno, vista la crisi, di pagamenti insoluti da dividere  equamente. L'appuntamento prossimo, a detta dei componenti della banda, sarà un'azione dimostrativa a difesa del lavoro nostrano, l'assalto al treno carico di "cessi" di produzione cinese che troppo spesso transitano sul territorio civitonico. A buon intenditor  poche parole

 

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