CITTA' DEL VATICANO, IN ARRESTO IL "MAGGIORDOMO" DEL PAPA

Emanuel Galea

Una torre di documenti riservati e' stata trovata dalla Gendarmeria Vaticana in un appartamento di via di Porta Angelica, dove abita Paolo Gabriele con la moglie e tre figli, che sarebbe niente meno che l'assistente di camera, stringendo il maggiordomo, di Benedetto XVI. Romano, appena passati i quarant’anni di età, l'uomo conosciuto da tutti in Vaticano lavora nell'appartamento pontificio da sei anni, precisamente dal 2006. Tra i suoi compiti, anche quello di servire il Pontefice al momento del pranzo quando, sovente, egli stesso siede poi alla tavola di Benedetto XVI per consumare i pasti. Alla sera, prepara la stanza da letto del Pontefice e si congeda quando Ratzinger si ritira nel suo studio. Inoltre, assiste il Papa anche durante i viaggi. Proprio per il suo ruolo, ha accesso a tutte le "chiavi" che aprono porte, scale e ascensori tra i più riservati del mondo. Prima di essere inserito nella Famiglia del Papa ha prestato servizio dal prefetto della Casa Pontificia, monsignor James Harwey. Ieri pomeriggio il maggiordomo del Papa e' stato prima fermato dagli agenti comandati dall'ispettore generale Domenico Giani e poi interrogato dal promotore di giustizia, Nicola Picardi, che lo ha dichiarato in arresto. A quanto si e' appreso, i sospetti sul maggiordomo sono stati raccolti dalla Commissione Cardinalizia che indaga sulle fughe di notizie direttamente nell'appartamento del Papa. Intanto, si susseguono le comunicazioni del Vaticano, riflettori accesi anche sull’Istituto per le Opere di Religione. Oggi arriva un VIS che dichiara la sfiducia al presidente dell’Ior Gotti Tedeschi: “Nel pomeriggio di ieri, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblica la dichiarazione che segue, relativa all'Istituto per le Opere di Religione (IOR).  "Il 24 maggio 2012 il Consiglio di Sovrintendenza dell’Istituto per le Opere di Religione si è riunito in sessione ordinaria. Fra i temi in agenda, c’era ancora una volta la governance dell’Istituto. Nel tempo, questa ha destato progressiva preoccupazione nel Consiglio e, nonostante ripetute comunicazioni in tal senso al Prof. Gotti Tedeschi, Presidente dell’IOR, la situazione è ulteriormente deteriorata".  "Dopo una delibera, il Board ha adottato all’unanimità un voto di sfiducia del Presidente, per non avere svolto varie funzioni di primaria importanza per il suo ufficio. Su tale base è stata rilasciata la seguente dichiarazione:  "Nella sede di riunione ordinaria di questo Consiglio di Sovrintendenza dell’Istituto per le Opere di Religione, il 24 Maggio 2012, alle ore 14, questo Consiglio ha adottato una mozione di sfiducia del Presidente Gotti Tedeschi e ha raccomandato la cessazione del suo mandato quale Presidente e membro del Consiglio".  "I membri del Consiglio sono rattristati per gli avvenimenti che hanno condotto al voto di sfiducia, ma considerano che quest’azione sia importante per mantenere la vitalità dell’Istituto".  "Il Consiglio adesso guarda avanti, al processo di ricerca di un nuovo ed eccellente Presidente, che aiuterà l’Istituto a ripristinare efficaci ed ampie relazioni fra l’Istituto e la comunità finanziaria, basate sul mutuo rispetto di standards bancari internazionalmente accettati".  "Domani si riunirà la Commissione Cardinalizia per trarre le conseguenze della delibera del Consiglio e decidere i passi più opportuni per il futuro".