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Latina

CISTERNA DUPLICE OMICIDIO: ARRESTATO L'EX MARITO PER DUPLICE OMICIDIO

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Tempo di lettura 2 minuti Agli investigatori ha raccontato di aver sposato Francesca Di Grazia in India e di aver subito continue richieste di denaro da parte della donna

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A.P.

Cisterna (LT) – Svolta nelle indagini del duplice omicidio di Cisterna, dove madre e figlia sono state trovate morte nell’appartamento di piazza dei Bonificatori. Arrestato l’ex marito di Francesca Di Grazia, l'indiano Kumar Raj. A darne conferma il colonnello Giovanni De Chiara, comandante provinciale dei carabinieri: ''Si tratta di un duplice omicidio particolarmente efferato''. Le indagini, con il supporto dei Ris e del reparto crimini violenti del Ros, hanno puntato sulle ultime ore di vita delle due donne, in particolare di Francesca Di Grazia, divorziata dal padre di Martina, il quale vive all'estero. E dall'esame dei tabulati telefonici delle due vittime si è arrivati alla svolta. In particolare, gli investigatori si sono messi sulle tracce del secondo marito di Francesca, a sua volta separato da quest'ultima, l'immigrato indiano, Kumar Raj, di professione manovale. Prelevato in una casa a Nettuno che condivideva con alcuni connazionali, e sotto interrogatorio dalle prime ore di ieri mattina, è crollato davanti al magistrato confessando il duplice delitto. Agli investigatori ha raccontato di aver sposato Francesca Di Grazia in India e di aver subito continue richieste di denaro da parte della donna, in particolare di pretendere 8 mila euro per averlo aiutato a far entrare in Italia alcuni suoi connazionali. E per questo motivo minacciava di denunciarlo. L'ultimo litigio si è consumato proprio ieri mattina nell'appartamento in affitto dove da poco si erano trasferite madre e figlia. L'uomo, in preda a un raptus, ha afferrato un coltello da cucina e ha colpito con violenza la donna uccidendola con un fendente alla gola. Poi si è diretto in camera da letto dove si era rifugiata Martina, l'ha trascinata fuori dal letto e l'ha colpita ripetutamente con lo stesso coltello. Infine, ha fatto sparire ogni traccia riconducibile a lui ed è fuggito abbandonando l'arma del delitto in un canale poco distante dal piazzale dei Bonificatori. Lui stesso, durante l'interrogatorio, ha indicato agli investigatori il punto esatto in cui avrebbero trovato l'arma. L'uomo si trova ora in stato di fermo per duplice omicidio.

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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