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CISTERNA DI LATINA: IL 25 OTTOBRE “IN MARCIA PER LA PREVENZIONE”

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Tempo di lettura 2 minuti Sarà una camminata di 5 km per sensibilizzare le donne all’importanza dei controlli periodici.

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Redazione 


Cisterna di Latina (LT)
– Educazione alla salute e visite senologiche gratuite a Palazzo Caetani. La Consulta delle Donne, in collaborazione con il Collegio Provinciale delle Ostetriche di Latina e la Croce Rossa, col patrocinio morale del Comune di Cisterna di Latina, sta organizzando, per il 25 ottobre prossimo, “In marcia per la prevenzione”. Sarà una camminata di 5 km per sensibilizzare le donne all’importanza dei controlli periodici.
L’appuntamento per iscriversi alla marcia è per le 8:45 di domenica 25 a Palazzo Caetani, la partenza è prevista da Piazza XIX Marzo alle 9:30. Il corteo prenderà la volta di Corso della Repubblica per poi seguire un percorso “rosa” tracciato per le strade di Cisterna all’insegna dell’educazione alla prevenzione.
Nel corso della giornata le cittadine potranno sottoporsi ad una visita senologica gratuita a cura della dottoressa Mariagrazia De Stefano (dalle ore 10 alle 13 e nel pomeriggio dalle 15 alle 18), sempre presso Palazzo Caetani, prendendo appuntamento presso la segreteria della camminata domenica mattina. Per maggiori dettagli è possibile chiamare la segreteria del Sindaco ai numeri 0696834300 oppure 0696834246.
All’interno del Cortile dello storico Palazzo, sarà allestito, grazie alla presenza del Collegio Provinciale delle Ostetriche, un point di informazioni per la salute femminile.
Al rientro dalla camminata ci sarà una piccola cerimonia di saluto insieme al Sindaco Eleonora Della Penna e alle donne dell’Amministrazione comunale .

“Siamo entusiaste di poter iniziare a lavorare per le nostre concittadine partendo da una campagna di prevenzione per la salute- dichiara la Presidente della Consulta, Stefania Ramiccia. Lungo le strade segnalate da coccarde rosa troveremo dei messaggi a farci riflettere sulla rilevanza degli screening periodici, del seguire uno stile di vita sano e nel non trascurare i segnali che il nostro corpo ci lancia. Vi aspettiamo domenica 25 per la camminata insieme e soprattutto per usufruire dell’opportunità di una visita senologica gratuita”.

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Cultura e Spettacoli

Latina, il rapper Paky insulta i carabinieri: a giudizio per diffamazione aggravata

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Il rapper Vincenzo Mattera, noto come Paky, è stato citato a giudizio per diffamazione aggravata ai danni dell’Arma dei Carabinieri. La decisione è della Procura di Latina, e arriva ad un anno da quanto avvenuto durante l’Explosive Festival, 24 agosto 2023, a Latina: durante l’esibizione il rapper aveva incitato il pubblico a saltare, insultando l’Arma dei Carabinieri. Il Sim carabinieri, associazione sindacale, prima per nascita e numero di iscritti (circa 12mila tesserati), esprime “grande soddisfazione per la notizia”. All’indomani del concerto, il Sim aveva querelato Paky per diffamazione aggravata, incaricando l’avvocato Antonello Madeo di tutelare l’immagine e la dignità degli appartenenti all’Arma. Il 18 dicembre 2025 Paky dovrà difendersi dalle accuse davanti al Tribunale di Latina in composizione monocratica. “Per il Sim Carabinieri – sottolinea Antonio Serpi segretario generale – è un risultato storico, poiché è la prima volta che viene riconosciuto il diritto di un sindacato militare a tutelare penalmente la reputazione non solo dei propri iscritti, ma di tutti gli appartenenti al Corpo, ciò che costituisce il cosiddetto patrimonio morale dell’ente. Ci auguriamo – conclude Serpi – che questa vicenda possa fungere da deterrente nei confronti di quanti strumentalizzano la propria posizione privilegiata per alimentare il clima di odio e diffidenza nei confronti delle forze dell’ordine”. Il Sim, che nel processo si costituirà parte civile, in caso di eventuale risarcimento devolverà interamente la somma a un’associazione benefica.

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Latina

Fondi, molesta una 14enne: faceva il guardiano in un camping

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Gli agenti del Commissariato di Fondi e della Polizia Ferroviaria di Roma hanno arrestato un uomo di 57 anni di nazionalità pakistana, dando esecuzione all’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Latina con la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari per violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima. La vicenda ha origine agli inizi di luglio, quando una giovane di anni 14 ha raggiunto un’amica e la sua famiglia in un campeggio di Fondi. Il giorno 7, mentre entrambe erano sedute sulle sdraio del campeggio, sopraggiungeva l’uomo – regolarmente assunto con la mansione di guardiano notturno della struttura ricettiva -, il quale dapprima avrebbe importunato le ragazze con frasi inerenti la loro sfera sessuale, dopodiché avrebbe chiesto loro se fossero fidanzate. Afferrato un braccio della giovane ospite, l’avrebbe poi palpeggiata, cingendola ed impedendole di sottrarsi alla stretta e tentando di baciarla sulla bocca sotto gli occhi atterriti dell’amica. Riuscita a divincolarsi, la ragazza faceva subito rientro con l’amica presso il proprio alloggio, raccontando l’accaduto a due addetti alla reception ed ai rispettivi genitori. Appreso quanto riferito, l’amministrazione del campeggio provvedeva immediatamente a sospendere dal lavoro l’uomo indicato dalle giovani come l’autore della violenza. Sporta denuncia presso l’Ufficio della Polfer di Roma, veniva informata l’autorità giudiziaria ed avviate le indagini, le quali hanno portato all’emissione della misura cautelare, con l’uomo che è stato arrestato presso un’azienda locale dove lavorava e posto agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Fondi.

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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