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CIOCCOLATO FONDENTE: ECCO QUALI SONO GLI EFFETTI BENEFICI

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Tempo di lettura 3 minuti Secondo alcuni ricercatori dell’Inran (in base ad un loro studio del 2003) e altri studi successivi, il latte sarebbe responsabile della diminuzione degli effetti benefici del cioccolato fondente

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A cura della Dottoressa Monia D’Amico, Biologa Nutrizionista 

Gli effetti benefici del cioccolato fondente sono noti da tempo ma il motivo per cui il cioccolato ha queste proprietà positive è emerso solo recentemente grazie ad un gruppo di ricercatori della Louisiana State University (American Chemical Society) che hanno reso noti i loro studi.

Sembra che il cioccolato fondente abbia proprietà benefiche sul cuore e sul sistema cardiovascolare grazie al contenuto di sostanze con proprietà antiossidanti, i polifenoli. Nella polvere di cacao, l’ingrediente principale del cioccolato fondente sono contenuti due polifenoli la catechina e la epicatechina che sembrano essere responsabili di questi effetti.
Un consumo modesto di cioccolato fondente ha effetto di aumentare il livello di antiossidanti nel sangue ma lo stesso non si può dire per il cioccolato al latte che non ha alcun effetto benefico come pure il cioccolato fondente assunto insieme ad un bicchiere di latte che perde ogni suo effetto.
Oltre ai polifenoli, il cacao contiene una piccola quantità di fibra alimentare. Tutti questi componenti sono mal digeriti dallo stomaco, ma quando raggiungono il colon la fibra viene fermentata e i grandi polifenoli vengono metabolizzati in molecole più piccole, che sono più facilmente assorbite dall’organismo. Proprio questi polimeri dei polifenoli più piccoli presentano attività antinfiammatoria.
Secondo alcuni ricercatori dell’Inran (in base ad un loro studio del 2003) e altri studi successivi, il latte sarebbe responsabile della diminuzione degli effetti benefici del cioccolato fondente perché catturerebbe i polifenoli con attività antiossidante presenti nel cacao, impedendo il loro assorbimento da parte dell’intestino.
Inoltre sembra che la combinazione della fibra di cacao con i prebiotici (carboidrati presenti in alcuni alimenti) aumenti i benefici intestinali. Pare infatti che il cioccolato fondente aiuti a sfruttare al meglio le proprietà dei prebiotici, neutralizzando i problemi intestinali.
Mangiare con moderazione cioccolato fondente ha effetti benefici sulla nostra salute ma quale cioccolato dobbiamo scegliere? Il cioccolato non è tutto uguale.
Quale è il prodotto più valido dal punto di vista nutrizionale?
Sappiamo che esistono tanti tipi di cioccolato quindi è lecito chiedersi quale è il migliore o il più indicato perché conservi le proprietà terapeutiche di cui abbiamo parlato.
Un cioccolato è buono se è alta la qualità della materia prima, se è selezionata la zona di provenienza delle piante e se viene prodotto in modo accurato in tutte le sue fasi di preparazione, dalla lavorazione dalle fave fino ad ottenere la tavoletta di cioccolato.
Vediamo come deve essere preparato un cioccolato fondente per essere veramente buono.
Il cioccolato è preparato a partite dai semi della pianta di cacao: al burro di cacao ricavato dai semi viene aggiunta la polvere dei semi e in più a seconda delle preparazioni sono addizionati zucchero, latte, mandorle, nocciole aromi ecc.
Il cioccolato migliore contiene cacao, zucchero di canna e burro di cacao.

Per scegliere un buon prodotto si dovrà partire sapendo leggere attentamente l’etichetta: per il cioccolato fondente compare la percentuale di cacao minima presente, e più è alta tale percentuale, minore è il contenuto in zucchero e burro di cacao e migliore è il cioccolato.
Esiste cioccolato fondente al 99% di cacao, il migliore dal punto di vista nutrizionale, ma purtroppo con un sapore che risulta troppo amaro mentre il cioccolato fondente al 85% risulta essere la giusta via di mezzo per l’elevata percentuale di cacao e bassa quantità degli altri ingredienti.

E’ bene precisare che il prodotto ha una buona qualità se la percentuale di cacao non scende al di sotto del 70 %.
In etichetta non devono mai comparire grassi vegetali differenti dal burro di cacao.
Anche la certificazione biologica in aggiunta a tutte le altre caratteristiche ne garantisce la qualità.
Un cioccolato che rispecchia tutte queste caratteristiche è sicuramente buono e sicuro ma la mia raccomandazione è ancora quella di consumarlo con moderazione dato che ha un elevato potere calorico: 100 g di fondente hanno circa 500 kcal.
Inoltre il consumo frequente di cioccolato fondente può portare a dipendenza a causa del fatto che libera a livello del sistema nervoso il rilascio di endorfine delle molecole che hanno proprietà analgesiche simili a quelle dell’oppio e della morfina in grado di aumentare il buonumore.
Il cioccolato contiene anche una sostanza chiamata teobromina con proprietà eccitanti simili alla caffeina.
Per quanto riguarda poi gli altri tipi di cioccolato (cioccolato al latte, cioccolato bianco ecc) il loro consumo non è consigliato poiché nonostante l’aspetto gradevole al palato non presentano nessun tipo di azione utile al nostro organismo.

Al contrario rappresentano un concentrato di zuccheri e grassi che consumati costantemente predispongono al sovrappeso e all’obesità. Per chi è goloso invece di creme spalmabili al cioccolato è bene sapere che normalmente sono composte da un alta percentuale di zuccheri circa il 50 %, e da grassi circa il 20% ( spesso idrogenati) e solo il 10% di cacao e il 13-15 % di nocciole insieme additivi vari. L’elenco di questi ingredienti in etichetta ci dovrebbe far riflettere dal consumare troppo spesso questi prodotti se vogliamo controllare il nostro peso.
Come sostituti di queste creme di cacao si possono trovare prodotti biologici che non contengono zuccheri e additivi come ad esempio la crema di mandorle 100% che è un buon prodotto dal punto di vista nutrizionale.

Dott.ssa Monia D’Amico
Biologa Nutrizionista

Cell: 3476003990

www.centropsicologiacastelliromani.it
piazza Salvatore Fagiolo n. 9, ALBANO LAZIALE

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Dieta anti caldo: il ruolo cruciale di una alimentazione specifica per restare in forma

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Durante l’estate, l’Italia può essere soggetta a ondate di caldo estremo, che rappresentano un rischio significativo per la salute pubblica. Il calore eccessivo può portare a problemi di salute come colpi di calore, disidratazione, e l’aggravamento di condizioni croniche preesistenti. Oltre alle raccomandazioni generali, come evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde e mantenersi idratati, l’alimentazione gioca un ruolo cruciale nel proteggere il corpo dagli effetti del caldo.

L’importanza dell’idratazione

L’idratazione è la prima e più importante linea di difesa contro il caldo. Quando le temperature aumentano, il corpo perde liquidi attraverso il sudore, aumentando il rischio di disidratazione. Bere acqua regolarmente, anche in assenza di sete, è essenziale. Gli esperti raccomandano di consumare almeno 2-3 litri di acqua al giorno durante i periodi di caldo intenso.

Ma non è solo l’acqua a essere importante: alimenti ricchi di acqua possono contribuire significativamente a mantenere il corpo idratato. Frutta come anguria, melone, fragole e cetrioli sono composti da oltre il 90% di acqua, rendendoli ottimi alleati contro il caldo. Questi cibi non solo aiutano a mantenere l’idratazione, ma forniscono anche vitamine e minerali essenziali.

Alimentazione leggera e ricca di nutrienti

Durante le ondate di calore, l’appetito può diminuire, ma è importante mantenere un’alimentazione regolare e bilanciata. Optare per pasti leggeri e frequenti è una strategia efficace per evitare la sensazione di pesantezza e il rischio di problemi digestivi. Insalate fresche, piatti a base di verdure, cereali integrali e proteine magre sono ideali.

Le insalate possono essere arricchite con alimenti come avocado, ricco di grassi buoni, e semi oleosi (come semi di lino o di chia) che apportano acidi grassi essenziali e migliorano l’assorbimento delle vitamine liposolubili. Il pesce, soprattutto quello azzurro, è una fonte eccellente di proteine leggere e acidi grassi Omega-3, che contribuiscono a ridurre l’infiammazione e a migliorare la circolazione sanguigna, particolarmente utile in condizioni di caldo estremo.

Sali minerali e vitamine: alleati contro il caldo

Il sudore non porta via solo acqua dal corpo, ma anche sali minerali importanti come sodio, potassio e magnesio, che sono essenziali per il corretto funzionamento muscolare e per mantenere l’equilibrio elettrolitico. La carenza di questi minerali può portare a crampi, affaticamento e altri problemi di salute.

Frutta e verdura fresca sono eccellenti fonti di questi nutrienti. Le banane, ad esempio, sono ricche di potassio, mentre le verdure a foglia verde, come gli spinaci, sono una buona fonte di magnesio. L’aggiunta di una piccola quantità di sale nei cibi può aiutare a reintegrare il sodio perso attraverso il sudore, ma è importante non eccedere.

Le vitamine, in particolare la vitamina C e la vitamina A, sono altrettanto importanti. La vitamina C, presente in agrumi, fragole e peperoni, aiuta a rafforzare il sistema immunitario e a combattere lo stress ossidativo causato dall’esposizione al sole. La vitamina A, presente in carote, albicocche e zucche, è essenziale per la salute della pelle, aiutando a proteggerla dai danni causati dai raggi UV.

Alimenti da Evitare

Mentre è importante sapere cosa mangiare, è altrettanto cruciale essere consapevoli degli alimenti da evitare. Durante le ondate di calore, cibi pesanti, ricchi di grassi saturi e zuccheri raffinati, dovrebbero essere limitati. Questi alimenti possono aumentare la sensazione di calore corporeo e mettere sotto stress il sistema digestivo.

Le bevande alcoliche e contenenti caffeina, come il caffè e il tè nero, hanno un effetto diuretico che può favorire la disidratazione. Anche le bevande zuccherate possono contribuire a un aumento della sete e a un’assunzione eccessiva di calorie vuote, che non forniscono alcun beneficio nutrizionale.

Affrontare il caldo eccessivo richiede una strategia globale che includa precauzioni ambientali, ma anche un’attenzione particolare all’alimentazione. Scegliere cibi ricchi di acqua, nutrienti e sali minerali, mantenere un buon livello di idratazione e evitare alimenti pesanti e disidratanti sono passi fondamentali per proteggere la salute durante i periodi di caldo estremo. In questo modo, è possibile godere dell’estate in sicurezza, senza rinunciare al piacere di mangiare bene.

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Ambiente

Meteo, Ferragosto rovente poi (forse) temperature in calo

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Dal 2003 al 2023, le temperature medie in Italia sono aumentate di circa 1,5°C

Secondo le ultime proiezioni nella giornata di Ferragosto dovremmo assistere ad un aumento della nuvolosità al Nordovest, nel settore intorno al Ligure e in Sardegna, tutte aree che dovrebbero cominciare ad entrare nella sfera di influenza di una blanda circolazione depressionaria che già da mercoledì farà il suo ingresso nel Mediterraneo occidentale (perturbazione n.3).

Insieme alle nuvole sembrano possibili alcuni episodi di instabilità, sotto forma di brevi rovesci o temporali, più probabili nelle ore più calde della giornata nelle Alpi occidentali, in Liguria e in Sardegna; nuvole e instabilità dovrebbero anche attenuare leggermente la calura più intensa. Sul resto d’Italia l’alta pressione sarà ancora dominante con al più qualche velatura, cumuli pomeridiani per lo più innocui attorno ai monti e temperature sempre estremamente elevate, con massime comprese tra 33 e punte prossime ai 40 gradi. La ventilazione potrà essere un po’ più vivace, localmente e a tratti moderata sul Ligure e attorno alla Sardegna.

Tendenza meteo: possibile calo termico dopo Ferragosto

Nei giorni successivi al Ferragosto la suddetta area depressionaria molto lentamente dovrebbe muoversi verso est in direzione del nostro Paese ma con una tempistica ed effetti che sono ancora affetti da molta incertezza. Questo andamento potrebbe tradursi tra venerdì e sabato in condizioni di maggiore instabilità, oltre che al Nordovest e in Sardegna, anche sul Triveneto e sulle regioni occidentali del Centro. Domenica poi un’altra più attiva perturbazione in arrivo dalla Francia potrebbe coinvolgere con molti fenomeni, anche intensi, gran parte del Centronord.

Dal punto di vista termico le temperature dovrebbero tendere lentamente a scendere di pari passo con l’avanzata dell’instabilità. Fino a sabato dovrebbe trattarsi solo di una parziale attenuazione del caldo più intenso ma sempre in un contesto di temperature elevate e ben oltre la norma; poi domenica il calo termico al Centronord potrebbe risultare più significativo.

Per una conferma di questa tendenza, che si ribadisce essere alquanto incerta, e maggiori dettagli si rimanda agli aggiornamenti dei prossimi giorni.

L’andamento climatico in Italia degli ultimi 2 decenni

Negli ultimi due decenni, l’Italia ha vissuto un incremento costante delle temperature, una tendenza che riflette il più ampio fenomeno del cambiamento climatico globale. Questo aumento delle temperature non è solo una statistica preoccupante, ma ha avuto e continua ad avere un impatto significativo sul clima, sull’ambiente e sulla vita quotidiana degli italiani.

L’Aumento delle temperature in Italia

Dal 2003 al 2023, le temperature medie in Italia sono aumentate di circa 1,5°C, un dato allarmante che colloca il Paese tra quelli europei maggiormente colpiti dal riscaldamento globale. Secondo i dati dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ogni anno degli ultimi venti è stato più caldo della media rispetto agli anni precedenti il 2000. Questo trend di riscaldamento ha portato a ondate di calore più frequenti, intense e prolungate.

Ferragosto: le ondate di calore più intense

Il Ferragosto è una festività profondamente radicata nella cultura italiana, un giorno dedicato al riposo e alle attività all’aperto. Tuttavia, negli ultimi anni, questa giornata è stata spesso caratterizzata da temperature estremamente elevate, rendendo difficile godere delle tradizionali attività all’aperto senza rischiare problemi di salute.

Di seguito, una panoramica dei Ferragosto più caldi degli ultimi venti anni:

  • Ferragosto 2003: Questo è stato uno dei Ferragosto più caldi di sempre. L’ondata di calore che ha colpito l’Italia in quel mese ha visto temperature che hanno superato i 40°C in molte regioni. In particolare, a Firenze si sono raggiunti i 42°C, a Roma 40°C, e a Bologna 41°C. Questa ondata di calore fu parte di un’estate eccezionalmente calda in tutta Europa.
  • Ferragosto 2017: Un altro Ferragosto da record con temperature che hanno toccato i 42°C a Catania, 41°C a Bari e 40°C a Napoli. L’intera penisola è stata avvolta da una bolla di calore proveniente dal Sahara, che ha reso quell’estate una delle più calde degli ultimi decenni.
  • Ferragosto 2021: Le temperature hanno raggiunto livelli record in diverse parti d’Italia, con il termometro che ha toccato i 48,8°C a Siracusa, in Sicilia, il 12 agosto, pochi giorni prima di Ferragosto. Anche se questo valore è stato registrato qualche giorno prima, ha caratterizzato tutta la settimana ferragostana. Altre città come Palermo e Cagliari hanno registrato temperature intorno ai 42°C.
  • Ferragosto 2022: Anche quest’anno ha visto temperature molto elevate, con picchi di 43°C a Foggia, 41°C a Palermo e 40°C a Roma. L’intera settimana di Ferragosto è stata segnata da temperature superiori ai 38°C in molte parti del Paese, rendendo l’aria difficile da respirare e aumentando il rischio di incendi.

Impatti sull’ambiente e la società

L’aumento delle temperature estive, specialmente durante il periodo di Ferragosto, ha avuto impatti significativi su vari aspetti della vita in Italia. Gli incendi boschivi sono diventati più frequenti e difficili da controllare, specialmente nelle regioni meridionali. La siccità è diventata un problema cronico, mettendo a rischio l’agricoltura e le riserve idriche del Paese. Inoltre, le ondate di calore hanno portato a un aumento delle malattie legate al caldo, in particolare tra le persone anziane e vulnerabili.

L’aumento delle temperature in Italia negli ultimi venti anni è un segnale chiaro e preoccupante del cambiamento climatico in atto. I Ferragosto sempre più caldi sono un esempio tangibile di come il clima stia cambiando, con conseguenze che vanno ben oltre il disagio personale. Mentre le politiche ambientali a livello globale e locale cercano di mitigare questi effetti, è evidente che il clima in Italia sta cambiando, e con esso anche le abitudini e le precauzioni che gli italiani devono adottare per affrontare un futuro sempre più caldo.

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Ambiente

Agenda 2030, sostenibilità ambientale: ecco come impegnarci

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La sostenibilità ambientale è uno dei goals previsti nell’Agenda 2030. Tale documento evidenzia obiettivi molto importanti tra cui, porre fine alla fame nel mondo, dire stop alla violenza sulle donne etc …

Nelle scuole italiane e non solo sono stati avviati progetti per arrivare ai traguardi preposti.
Negli ultimi anni, l’obiettivo della sostenibilità ambientale ha visto una maggiore consapevolezza individuale e collettiva.

All’interno di molte scuole, sono state programmate diverse attività tra cui, insegnare la raccolta differenziata, organizzare gite guidate presso inceneritori e impartire lezioni o laboratori di educazione civica e ambientale da parte dei docenti.

Ogni proposta ha rappresentato la possibilità di rendere i ragazzi e gli adulti maggiormente consapevoli di alcune problematiche legate al nostro pianeta: dalla deforestazione, alle banche di plastica che osteggiano la pulizia dei nostri mari, al riscaldamento globale fino ad arrivare alla totale trasformazione del territorio mondiale.

Molte di queste problematicità, causate principalmente dall’agire umano, vengono studiate non solo dalla scienza, ma anche dalla geografia. Siamo in un mondo globale in cui la questione ambientale e le sue possibili modifiche future preoccupano gli studiosi.
Per tale motivo il concetto di sostenibilità dell’ambiente è un argomento che sta molto a cuore agli esperti e non solo.

Tuttavia, sono nate diverse occasioni per evitare una totale inaccuratezza da parte dell’uomo. Pertanto, per sviluppare una maggiore sensibilità di fronte alla cura costante e attiva del nostro ambiente sono state previste diverse iniziative, partendo proprio dal comportamento dei cittadini stessi:

  • periodicamente si svolgono numerose campagne ambientali per sviluppare una corretta raccolta differenziata da parte dei singoli Comuni, Regioni e Stati;
  • ogni città al suo interno ha organizzato incontri in cui vengono spiegate le diverse fasi di raccolta dei rifiuti;
  • si sono definite regole precise per mantenere pulite le città;
  • di tanto in tanto ogni regione predispone seminari o incontri a tema su come incentivare l’uomo a rendere sempre più vivibile l’ambiente in cui abita;
  • molte scuole hanno sviluppato ricerche e sondaggi, tramite esperti del settore, per sensibilizzare i giovani e gli adulti a far fronte a questa urgenza di “pulizia” all’interno degli ambienti in cui si vive;
  • si organizzano, inoltre, convegni internazionali sulla sostenibilità ambientale e su eventuali nuove tecniche di intervento.

In generale, dalle scuole, alle diverse associazioni e al governo si è trattato l’argomento sulla sostenibilità, ponendo questi obiettivi come primari e improrogabili per “risistemare” il nostro pianeta.

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