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di Angelo Barraco
Pechino – Dal 1 gennaio 2016, dopo 35 anni, finisce l’era dell’obbligo del figlio unico in Cina. E’ stata adottata dall’Assemblea Nazionale del popolo la legge che autorizza le coppie ad avere due figli, ponendo fine ad una restrizione che impediva la procreazione e il controllo delle nascite a tutte le coppie. In data 29 ottobre, l’agenzia ufficiale Nuova Cina aveva annunciato la novità dicendo che la Cina: “applicherà pienamente una politica che consentirà alle coppie di avere due figli in risposta all'invecchiamento della popolazione”. La legge del figlio unico fu varata nel 1979 ed era stata sempre difesa poiché, in caso contrario, avrebbe portato la popolazione ad una crescita esponenziale della popolazione. La restrizione apparentemente aveva aspetti positivi che riguardavano il controllo della popolazione per evitare un’eccessiva crescita demografica, ma aveva aspetti terribili e negativi come aborti forzati, inoltre c’erano coppie che abortivano appositamente perché preferivano avere un figlio maschio e ciò ha portato ad uno squilibrio demografico e al dato oggettivo che molti cittadini non potranno sposarsi. Altre novità per la Cina, è stata adottata all’unanimità la prima legge anti-terrorismo del Paese dall’Assemblea Nazionale del popolo. Non c’era una legge di questo tipo e il terrorismo ricadeva nell’ambito del crimine. Ma le novità non sono finite poiché è stata approvata dall’Assemblea la prima legge contro le violenze domestiche che garantisce supporto alle vittime. La norma definisce violenza qualsiasi tipo di offesa verbale, danno fisico cagionato a terzi e limitazione della libertà e si mobilita per attuare ordini restrittivi.
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