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Atterraggio di emergenza a Ciampino di un volo Wizz Air. Ancora rischi per i cittadini in attesa di una rotta di decollo a minore impatto.
La stampa ha riportato la notizia di un atterraggio di emergenza nell’aeroporto di Ciampino, effettuato il 3 gennaio intorno alle 15 circa, da un aereo Airbus della compagnia Wizz Air colpito da un fulmine subito dopo il decollo.
L’atterraggio sarebbe avvenuto senza danni per il velivolo e per i passeggeri, i quali sono successivamente stati imbarcati su un altro aereo.
Questo è uno degli eventi più temuti dalla popolazione di Marino, soprattutto dalle aree di Cava dei Selci e Santa Maria delle Mole, sorvolate a bassissima quota dagli aerei in decollo dall’aeroporto di Ciampino.
Tanto più che il decollo avviene con una contemporanea fase di virata che ne aumenta il tasso di rischio.
Dopo una lunga battaglia condotta dai cittadini e dall’amministrazione marinese e dopo la bocciatura di Arpa Lazio, l’attuale rotta sperimentale proposta da ADR e ENAC sembrerebbe in via di cambiamento ad opera dell’apposita commissione aeroportuale.
Ricordiamo che proprio a questa rotta di decollo, istituita a gennaio 2019, sono anche legati i ricorsi al TAR promossi da Ryanair e Wizz Air, contro il decreto per la riduzione del rumore emanato dal Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.
Il Decreto Ministeriale (DM n. 345 del 18/12/2018), emanato per riportare entro i limiti di legge l’inquinamento prodotto dall’aeroporto di Ciampino, è stato impugnato al TAR dalle due compagnie aeree, secondo cui questa nuova rotta di decollo avrebbe ridotto l’inquinamento e consentito un maggior numero di voli rispetto a quelli previsti dal Decreto.
Le rilevazioni di ARPA Lazio hanno dimostrato che questa rotta addirittura aumentava il numero delle persone esposte ad un inquinamento oltre i limiti di legge, costringendo la Commissione Aeroportuale ad avviare la procedura per sostituirla.
La battaglia al TAR, alla quale ha partecipato, in opposizione alle due compagnie, anche il comune di Marino oltre al Ministero dell’Ambiente e alla Regione, si è trascinata per quasi due anni fino all’ultima udienza, tenuta il 18 novembre 2020, che si spera risolutiva a favore dei cittadini.
Ad oltre un mese e mezzo di distanza, la sentenza non è stata ancora resa pubblica e sono ancora in attesa di decisioni del TAR tutti i cittadini e le Istituzioni che si sono battute per una decisione favorevole all’attuazione del decreto e alla conseguente riduzione dei voli, per il completo rientro dell’Aeroporto entro i limiti di legge.
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