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CIAMPINO PARTECIPA ALL’INIZIATIVA: “VENTO DI LEGALITÀ”

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Tempo di lettura 2 minuti l’Assessore alle Politiche Giovanili Graziella Fiorini, ha partecipato alla III° Edizione del progetto “Vento di Legalità” che si è svolto a San Cipriano di Aversa (Campania) nella “terra dei fuo

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Redazione

Ciampino (RM) – Venerdì  28 novembre in rappresentanza del Sindaco Giovanni Terzulli impegnato nei lavori del Consiglio Comunale, l’Assessore alle Politiche Giovanili Graziella Fiorini, ha partecipato alla III° Edizione del progetto “Vento di Legalità” che si è svolto a San Cipriano di Aversa (Campania) nella “terra dei fuochi”.

L’evento è stato veicolato e proposto all’Amministrazione Comunale dalla consigliera Cristina Nuzzo per un progetto ideato e curato dalla dott.ssa Caterina Viola.

Vento di Legalità  ha come obiettivo quello di contribuire al miglioramento alla lotta anti crimine, da parte della società civile e  delle Istituzioni.

Prestigiosi I nomi dei relatori dell’evento : Federico Cafiero De Raho (Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria), Ottavio Sferlazza (Procuratore aggiunto della Repubblica di Reggio Calabria), Enzo Ciconte (docente di semiologia all’università di Pavia), Tano Grasso (docente all’Università di Catanzaro), Giovanni Impastato (fratello del cronista Peppino Impastato, ucciso dalla mafia), Franco la Torre (ufficio di presidenza di Libera), Don Maurizio Patriciello (uno dei simboli del risveglio dei circa settanta comuni intossicati dai roghi della “terra dei fuochi”). 

Hanno portato inoltre la loro testimonianza: Filippo Cogliandro (chef, ambasciatore antiracket nel mondo), Augusto Di Meo (testimone di giustizia), Peppe Pagano (vice presidente Consorzio Nuova Cucina Organizzata). 

A sostenere il loro impegno alla lotta alle mafie, oltre all’Assessore Graziella Fiorini, hanno partecipato: il Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini, Il Sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli ed il Sindaco di Genzano Flavio Gabbarini  ognuno con le proprie rappresentanze scolastiche.

Il procuratore della repubblica di Reggio Calabria ed ex procuratore di Napoli Federico Cafiero De Raho, nel suo intervento ha voluto sottolineare quanto sia importante parlare ai giovani ed  indirizzarli sulla strada della legalità. 

Difatti i protagonisti assoluti di questa importante manifestazione, giunta alla sua III edizione, sono stati  i giovani delle scuole elementari, medie e superiori di ben  40 scuole della Campania, Sicilia, e del Lazio tra cui anche l’Istituto San Paolo della Croce di Ciampino che segue il progetto già dalla sua prima edizione. 

"Rimane sempre attuale – dichiara l’assessore Fiorini – l’insegnamento di Giovanni Falcone: “le mafie non  possono essere combattute solo con l’impegno della Magistratura e delle Forze dell’Ordine ma vanno contrastate anche sul piano educativo e culturale, facendo terreno bruciato attraverso un’attività di sensibilizzazione e formazione delle coscienze”.

“E’ stato comunque molto triste –  continua l’assessore Fiorini – comprendere che tanti giovani, vivendo queste terribili realtà, hanno ben altre preoccupazioni che quelle di un compito in classe o di un’interrogazione. Si può morire per un incidente stradale, per una malattia ma come  possono i ragazzi trovare una ragione alle mafie? Alle stragi, attentati, sequestri, efferati omicidi? E’ impensabile, che la scuola luogo dove ogni giovane deve acquisire  gli strumenti per costruire il proprio futuro, con la gioia e la spensieratezza tipica dell’età, diventi luogo dove i ragazzi gridano no alla paura! Solo ripartendo dai banchi di scuola, dallo studio e dall'impegno dei giovani si può battere la cultura della violenza delle mafie e diffondere un messaggio di speranza per la nuova classe che avanza.”

“Credo che le lacrime di tante vittime, non sono sufficienti a colmare un vuoto, l’amarezza e la preoccupazione per il futuro. Ritengo che l’Amministrazione di Ciampino debba attivarsi per  dare anche sul nostro territorio un segnale forte di lotta alle mafie alle nuove generazioni, sostenendo con forza e proponendo progetti ed iniziative come quello di quest’oggi.”

L’Amministrazione Comunale di Ciampino ringrazia la Schiaffini Travel s.p.a. che con grande sensibilità ha voluto offrire gratuitamente il bus che ha portato l’Assessore Graziella Fiorini e i ragazzi della scuola dell’Istituto San Paolo della Croce di Ciampino con i propri insegnanti, alla manifestazione.   

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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