CIAMPINO: ITALIA UNICA "SUL TEMA SICUREZZA NON SI DEVE FARE CONFUSIONE"

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Italia Unica Ciampino


Ciampino (RM) – In questi giorni, si è molto discusso a Ciampino, sul tema del delegato alla sicurezza. Vi sono state riunioni con dichiarazioni “contrastanti” da parte del Sindaco Giovanni Terzulli, e interventi di forze politiche e comitati di cittadini, che non hanno del tutto compreso la linea politica ed amministrativa del Comune in tema di sicurezza. In breve, solo una grande confusione e qualche brutta figura.
In parole povere, prima si è indicato il nome di un privato cittadino come delegato del Sindaco in materia di sicurezza, poi si è cambiata la linea politica ed amministrativa- e ad oggi-sembrerebbe si discuta su di un incarico a progetto.
Italia Unica non entra nel merito della professionalità in materia di sicurezza del cittadino in questione, in quanto non abbiamo a disposizione il suo Cv, e non sappiamo quali attività professionali svolga attualmente. In materia non ci risulta che il Sindaco abbia reso pubblici questi dati. Semplicemente non vediamo l’utilità di delegare in tema di sicurezza e tantomeno non vediamo la necessita' nel mettere in piedi “progetti” su questi aspetti. Se poi si vogliono scambiare opinioni e fare consultazioni con esperti, la questione cambia impostazione e non abbiamo preclusioni.  Il Sindaco resta pero'a nostro avviso responsabile del processo e non sono possibili “schermature”.
Italia Unica non è abituata a ragionare in modo astratto e tanto meno è favorevole a progetti “pasticciati” soprattutto quando è in gioco la sicurezza dei cittadini di Ciampino. Sul tema sicurezza gli interlocutori deputati esistono già, basta “utilizzarli” adeguatamente.
Proviamo prima anche a fare ordine su quelle che sono le competenze del Sindaco in alcune materie molto importanti-compresa la sicurezza-e che sono per molti versi collegate perché dettagliano come si organizza una città secondo le leggi dello Stato.
Basta leggere e  basta informarsi:
Il sindaco, oltre che organo del comune è, al contempo, organo locale dello Stato; quando agisce in tale veste, si dice che agisce quale ufficiale del Governo.

Le funzioni del sindaco quale ufficiale del Governo sono disciplinate dall'art. 54 del D. Lgs n. 267/2000[4]. Secondo tale articolo il sindaco, nel rispetto degli atti di indirizzo emanati dal Ministro dell'interno, sovraintende:
•    alla tenuta dei registri di stato civile (è ufficiale dello stato civile) e di popolazione (è ufficiale dell'anagrafe) e agli adempimenti demandatigli dalle leggi in materia elettorale (presiede la commissione elettorale), di leva militare e di statistica;
•    alla emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalle leggi e dai regolamenti in materia di ordine e di sicurezza pubblica;
•    allo svolgimento, in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, delle funzioni affidategli dalla legge;
•    alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico, informandone preventivamente il prefetto.
Inoltre, il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e previa comunicazione al prefetto, provvedimenti contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Se l'ordinanza è rivolta a persone determinate e queste non ottemperano all'ordine impartito, il sindaco può provvedere d'ufficio a spese degli interessati, senza pregiudizio dell'azione penale per i reati in cui siano incorsi.
Con tali provvedimenti, in casi di emergenza, connessi con il traffico o con l'inquinamento atmosferico o acustico, ovvero quando a causa di circostanze straordinarie si verifichino particolari necessità dell'utenza o per motivi di sicurezza urbana, il sindaco può anche modificare gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d'intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio.
Il sindaco segnala alle competenti autorità, giudiziaria o di pubblica sicurezza, la condizione irregolare dello straniero o del cittadino appartenente ad uno stato membro dell'Unione europea, per la eventuale adozione di provvedimenti di espulsione o di allontanamento dal territorio dello Stato.
Nell'ambito delle suddette funzioni, il prefetto può disporre ispezioni per accertare il regolare funzionamento delle stesse. In caso d'inerzia del sindaco o del suo delegato nell'esercizio delle medesime funzioni, il prefetto può intervenire con proprio provvedimento.

Il sindaco, previa comunicazione al prefetto, può delegare l'esercizio delle funzioni di ufficiale del Governo, esclusa l'emanazione delle ordinanze contingibili e urgenti, al presidente del consiglio circoscrizionale; ove non siano costituiti gli organi di decentramento comunale, il sindaco può conferire la delega a un consigliere comunale per l'esercizio delle funzioni nei quartieri e nelle frazioni (il cosiddetto prosindaco).
Secondo l'art. 1 del R.D. n. 733/1931 (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) il sindaco è autorità locale di pubblica sicurezza, nei comuni dove manca il capo dell'ufficio di pubblica sicurezza del luogo.
Secondo l'art. 15 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, il sindaco è autorità comunale di protezione civile: al verificarsi dell'emergenza nel territorio comunale, assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari dandone immediata comunicazione al prefetto e al presidente della giunta regionale. Quando la calamità naturale o l'evento non possono essere fronteggiati con i mezzi a disposizione del comune, chiede l'intervento di altre forze e strutture al prefetto.
In pratica, da queste brevi note, a nostro avviso, le competenze del Sindaco in Italia, e quindi anche quelle di Giovanni Terzulli, ci sembrano chiare. Italia Unica ritiene quindi non opportuno e neanche possibile  che si parli o si pensi di poter delegare le competenze in materie di sicurezza se non nei termini  sopra citati  e previsti dalla legge.
Le questioni relative alla sicurezza sul territorio di Ciampino, devono rimanere direttamente in capo al Sindaco, che in collaborazione giornaliera con: Prefettura, Polizia Locale, Carabinieri e Polizia deve attivarsi per far funzionare al meglio la macchina organizzativa nel rispetto delle rispettive competenze e professionalità.
Ovviamente nello svolgimento delle funzioni, ci aspettiamo che anche le forze sociali, le associazioni,i partiti, i consiglieri comunali, i comitati di quartiere e di cittadini debbano essere sentiti per consultazioni e pareri.
Quello di cui non abbiamo assolutamente bisogno a Ciampino è una situazione di “confusione” e di possibili “conflitti di competenze”.
Per Italia Unica, la città ha,invece, bisogno di certezze e di professionalità al servizio dei cittadini anche e soprattutto in tema di sicurezza.