CIAMPINO: Il TAR LAZIO BOCCIA L’AFFIDAMENTO AI PRIVATI DEI NIDI COMUNALI

Redazione

Ciampino (RM) – Il Tar del Lazio, con sentenza dell’11 ottobre, ha accolto il ricorso presentato dal Consorzio Parsifal contro il Comune di Ciampino, che aveva aggiudicato la gestione dei nidi comunali ad una societàprivata.

La società aveva vinto la gara facendo un ribasso economico molto alto, utilizzando tagli orari ed un contratto di lavoro economicamente più basso.

La CGIL FP e la UIL TUCS hanno immediatamente scritto al Sindaco, per richiedere nell’immediato la proroga del servizio, che scadrebbe a fine mese, e scegliere finalmente l’annullamento di questa gara. Ricordiamo, dichiarano Marco Frezza e Marcello Gregorio, che abbiamo sempre sostenuto che questa gara era viziata sin dall’inizio da errori di forma, tanto da essere stata più volte oggetto di ricorsi. Oggi ci troviamo di fronte all’ennesima sentenza che dice che avevamo ragione noi. Il capitolato era scritto male, e la commissione ha valutato peggio. Avevamo  fatto bene  i conti: una educatrice con 9 anni di anzianità di servizio che lavora a tempo pieno avrebbe perso almeno 400 euro al mese, tradifferenza salariale, scatti di anzianità azzerati, e rateo di 14 ° mensilità che non esiste in quel contratto. Per non parlare della malattia pagata solo in parte.

Inoltre  l’azienda aveva  intenzione di riorganizzare il lavoro: tradotto significa taglio delle ore e delle prestazioni, a danno dei piccoli utenti dei nidi. Da mesi ci battiamo per convincere l’Amministrazione che la gara va annullata, e va mantenuto l’affidamento all’ASP. Centinaia di cittadini hanno sottoscritto una proposta di Delibera di Consiglio Comunale che va in questa direzione. Peccato che il Consiglio Comunale da agosto non si è più riunito, e quindi questa proposta, che deve essere discussa, come prevede lo Statuto Comunale alla prima seduta utile, non sia andata in aula. Ci auguriamo – concludono i sindacalisti – che finalmente la politica capisca le nostre ragioni, quelle delle lavoratrici e degli utenti, e si convinca che i nidi comunali sono un bene comune e non un luogo dove far profitti