CIAMPINO: IL PD CONDIVIDE MA DICE NO ALLO STRISCIONE PER I MARO'

Redazione

Ciampino (RM) – Durante il Consiglio Comunale, tenutosi venerdì 20 febbraio 2015 , il Consigliere Comunale di Forza Italia a Ciampino Gian Massimo Di Fabio ha discusso la mozione avente per oggetto il trattenimento in India dei due Marò  Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

I due commilitoni, trattenuti in India da ormai tre anni, appartengono al Reggimento Lagunari “San Marco” e, all’epoca dei fatti, erano a bordo della petroliera “Enrica Lexie” in veste di componenti del Nucleo di Protezione Militare con compiti di contrasto alla pirateria nell’ambito delle norme previste dalle Nazioni Unite e dalla legge internazionale.

Dal 15 febbraio del 2012 sono bloccati in India perché accusati di aver ucciso due cittadini indiani che erano a bordo del peschereccio St. Anthony, avendo ritenuto che si trattasse di un’ attacco da parte dei pirati.
Nella seduta  il nostro consigliere chiedeva che il Comune di Ciampino, attraverso l’affissione sulla facciata del Municipio di uno striscione con le raffigurazioni dei due commilitoni chiedendone la liberazione e l’immediato rientro in patria, aderisse ad una campagna di sensibilizzazione pubblica, tenuto conto che attualmente è presenta una semplice foto all’entrata della sede comunale vergognosamente oltraggiata dalle scritte dei “Writers” locali.

Un semplice gesto di solidarietà nel pieno rispetto dei due Marò, delle loro famiglie e di tutti gli italiani. "E’ inaccettabile – commentano da FI – che il Partito Democratico, che governa questo comune, abbia bocciato la mozione, pur apprezzandone e condividendone il contenuto, tacciando il nostro consigliere di aver proposto un documento troppo politicizzato “caduto dall’alto” per usare le testuali parole di un Consigliere Pd e invitandolo a ritirare la mozione, opzione che naturalmente  egli non ha preso in considerazione. L’atto è stato votato a favore da tutta l’opposizione eccetto dai tre consiglieri del M5S che si sono astenuti, ciononostante la mozione è stata ignobilmente respinta. Com’è possibile che un semplice gesto di solidarietà, come quello richiesto, possa essere strumentalizzato senza essere in grado di comprendere che il rientro in Patria dei due commilitoni non è un atto politico ma è semplicemente un gesto umano!" Concludono.