Connect with us

Roma

CIAMPINO, IL PARTITO DEMOCRATICO DISCUTE DI LAVORO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti Situazione occupazionale nei Castelli Romani sensibilmente positiva rispetto ai dati nazionali e regionali

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

 

Iniziativa incentrata sull’analisi e sulle prospettive occupazionali nel territorio

Cappucci della Cgil: «Occorre una politica industriale che definisca le priorità di governo». Il Sen. Nerozzi: «Ridiscutere il patto di stabilità e rilanciare la piccola impresa». L’On. Rugghia: «Valorizzare il patrimonio territoriale come risorsa». Lupi: «E’ nostro compito agire nel locale per far fronte alla crisi del lavoro».

Redazione

L’aggravarsi della crisi globale e la strada di riforme intrapresa dal governo italiano, portano oggi il dibattito politico a rivolgersi al tema del lavoro anche a partire da un approccio locale. In questa direzione si inquadra l’iniziativa promossa giovedì 12 aprile dal Partito Democratico di Ciampino, dal titolo “Lavoro – Ripartiamo dal territorio”, presso la Sala consiliare del comune. L’incontro ha avuto come perno l’analisi del mondo del lavoro nel nostro territorio, a cominciare dalla dettagliata introduzione proposta da uno studio sulla situazione occupazionale nei Castelli romani, a cura dei Giovani Democratici. Ne è fuoriuscito un quadro sensibilmente positivo rispetto ai dati nazionali e regionali. Il tasso di occupazione è infatti del 61,8%, a fronte del 56,9% della media italiana e il 59,5% del Lazio, mentre la disoccupazione si attesta all’8,4%, rispetto a una media nazionale e regionale del 9,3%. «Nonostante questi valori positivi – ha detto Francesca De Rosa, rappresentante provinciale dei GD – bisogna considerare che nel 2008 si è abbattuta sull’economia mondiale una crisi economica i cui effetti si sono fatti sentire, ovviamente, anche sul territorio. Possiamo renderci conto tutti i giorni delle difficoltà che vivono le piccole e medie imprese, con i negozi che chiudono e le aziende che falliscono». In proposito vengono mostrati alcuni dati esplicativi, forniti dalla Cgil, riguardo le percentuali di dipendenti licenziati, in mobilità e in cassa integrazione, su un campione di aziende della provincia.
Di questi numeri parla proprio il rappresentante sindacale ospite dell’incontro, Giuseppe Cappucci, segretario della camera del lavoro Cgil dei Castelli. «Nel nostro territorio ci sono più di 5000 persone interessate agli ammortizzatori sociali – ha spiegato il sindacalista –, ma noi non dobbiamo dimenticare che dietro queste cifre ci sono esistenze devastate da una crisi che genera una situazione sempre più drammatica. Per ripartire dal territorio occorre una seria politica industriale che definisca priorità e strategie, ci vogliono chiare scelte di governo. Le istituzioni devono chiedersi cosa fare affinché il mercato del lavoro non resti un tema esclusivamente ideologico». Anche Paolo Nerozzi, senatore del Partito Democratico, apre il suo intervento parlando di strategie nelle politiche economiche locali, le quali, secondo il parlamentare, devono partire da due operazioni urgenti: «La prima cosa da fare è dare la possibilità ai comuni di pagare le industrie che hanno debiti da coprire e quindi rilanciare il sistema della piccola impresa. La seconda necessità è ridiscutere il patto di stabilità, per riaprire un meccanismo virtuoso nell’economia locale». Il deputato Antonio Rugghia propone invece una ricetta incentrata sulla valorizzazione del patrimonio territoriale, e ricorda che «la riflessione sull’occupazione non riguarda solo l’industria, ma anche il terziario e l’agricoltura. Per questo mi auguro che questa discussione prosegua, per una forza di governo come il Pd, nella direzione di precise scelte a tutela dell’eccellenza del nostro patrimonio ambientale e culturale. I comuni – ha concluso l’onorevole – non sono più nelle condizioni di pensare ad uno sviluppo economico incentrato sull’urbanizzazione del territorio per fare cassa». Presente all’iniziativa anche il sindaco di Ciampino, Simone Lupi, il quale si è detto «soddisfatto della riflessione scaturita dall’incontro. E’ nostro compito di amministratori – ha detto il primo cittadino – dare un contributo nel locale per affrontare gli effetti di una crisi economica più ampia. Nonostante i dati allarmanti l’Amministrazione si è sempre resa disponibile alla tutela dei posti di lavoro, come dimostra l’impegno accanto alla Cgil per difendere il futuro della Fonte Appia. Inoltre abbiamo attivato percorsi protetti di avviamento al lavoro attraverso i nostri servizi sociali, e grazie alla provincia abbiamo aperto un Centro di orientamento al lavoro. Come Partito Democratico locale – ha concluso Lupi – dobbiamo partire da una nostra proposta di sviluppo economico per essere di supporto alle attività sul territorio, pur non potendoci sostituire agli enti che devono determinare un rilancio economico sul piano nazionale».
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

Continua a leggere

Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti