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Roma

CIAMPINO: IL CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE UN PIANO DI RIDUZIONE E PREVENZIONE DEI RIFIUTI

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Tempo di lettura 2 minutiAbbondati (SEL): “ Rifiuti zero, Ciampino può farlo”.

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Redazione
 Ciampino (RM)
– “Predisporre un Piano di prevenzione e riduzione dei rifiuti nel territorio comunale promuovendo azioni dirette che riducano la quantità e la pericolosità dei rifiuti destinata a smaltimento, anche introducendo forme di riduzione progressiva della tariffa per le utenze coinvolte”. E’ l’impegno posto al Sindaco e la sua Giunta dalla mozione approvata nell'ultimo consiglio comunale, primo firmatario il Capogruppo di Sel-tutta un’altra storia Guglielmo Abbondati.
 
“La produzione dei rifiuti nel Lazio è ancora superiore ai 3 milioni di tonnellate annue – spiega Abbondati – con una quota pro capite media pari a 538 kilogrammi per abitante. L’attuale sistema di gestione vede ancora il conferimento del 46% dei rifiuti nelle discariche regionali in progressivo esaurimento. Occorre cambiare strategia, mettendo in atto le politiche indicate dall’Unione europea: prevenzione, riutilizzo, recupero  e riciclaggio di materiali, per ridurre al minimo le conseguenze negative della produzione e della gestione dei rifiuti per la salute umana e l'ambiente”.
 
“Lo scorso novembre la Regione Lazio – ricorda Abbondati – ha emanato le Linee guida per la prevenzione e riduzione dei rifiuti, in attuazione del programma nazionale del 2013. I Comuni sono chiamati a predisporre propri piani d’azione. Si possono ad esempio coinvolgere i piccoli esercenti del commercio e della media distribuzione per ridurre gli imballaggi, promuovere la diffusione dei prodotti sfusi e del vuoto a rendere. Si può favorire il compostaggio domestico, ridurre lo spreco alimentare e promuovere gli acquisti verdi da parte dell’amministrazione e delle sue partecipate. Si può lavorare per allungare la vita degli oggetti, intercettando i beni post-consumo in apposite piattaforme del riuso”.
 
“Ciampino con il 60% di raccolta differenziata ha tutte le carte in regola per perseguire nel tempo l’obiettivo rifiuti zero – conclude Abbondati – e lo può fare coinvolgendo, attraverso  forme di riduzione progressiva della tariffa, quanti responsabilmente sono pronti a ridurre progressivamente la produzione dei propri rifiuti”.