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CIAMPINO AEROPORTO, CIAMPINO E MARINO D'ACCORDO SI APPELLANO AL GOVERNO: CHE SI TRASFERISCANO I VOLI LOW COST DA CIAMPINO A FIUMICINO….SUBITO!

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Tempo di lettura 3 minuti Parola: "interverremo in ogni sede istituzionale, in ottemperanza a quanto previsto dalla Conferenza dei Servizi del luglio 2010"

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Riceviamo e pubblichiamo

Nota congiunta dei sindaci di Ciampino e Marino

«Il Governo emani un’ordinanza per il trasferimento dei voli Low Cost dall’Aeroporto «Giovan Battista Pastine» di Ciampino al «Leonardo da Vinci» di Fiumicino, stante la possibilità dello stesso di poter ricevere l’attuale volato dello scalo di Ciampino, come nella chiara disponibilità manifestata dal 24 settembre al 2 ottobre prossimi in occasione della manutenzione della pista ciampinese, accessibilità dello scalo romano evidenziata nell’articolo del 27 giugno scorso del quotidiano la Repubblica nel quale si comunica che l’aeroporto di Ciampino resterà chiuso e tutti i voli saranno spostati a Fiumicino. Auspichiamo, al più presto, che il traffico dell’aeroporto di Ciampino sia ridotto a 61 voli al giorno, che significherebbe ottemperare a quanto previsto da Arpa Lazio con appropriato studio C.R.I.S.T.A.L. Inoltre, invitiamo il ministro per lo Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera, affinché non firmi l’accordo con gli Aeroporti di Roma per lo sviluppo dell’aeroporto di Ciampino prima che in esso sia ripristinata la legalità tramite le obbligatorie valutazioni ambientali connesse alla riduzione dell’inquinamento acustico e dell’aria dei territori di Ciampino, Marino e X Municipio di Roma».

E’ fermo e deciso il contributo del Sindaco di Marino Adriano Palozzi sull’aeroporto di Ciampino, rilasciato al termine della riunione del Consiglio Comunale dell’11 luglio scorso, durante la quale la totalità delle forze politiche componenti la massima Assise, ha accolto e poi condiviso la mozione urgente presentata dal consigliere di minoranza Adolfo Tammaro: «Governo non firmi il piano ADR su aeroporto di Ciampino».

Emendato dalla maggioranza con documento integrativo, condiviso poi da tutte le forze politiche nel Consiglio Comunale dell’11 luglio scorso, il provvedimento vede il Comune di Marino, così come già fatto dall’intero Consiglio Comunale di Ciampino con in testa il sindaco Simone Lupi, predisporre un intervento presso il Governo centrale, invitando il ministro preposto allo Sviluppo Economico e ai Trasporti a non sottoscrivere il programma di sviluppo e investimenti previsto da Adr ed Enac sul Pastine per il periodo 2012-2021.

Lo stesso, infatti, prevede la trasformazione dello scalo di Ciampino in City Airport nel 2019, con un notevole aumento dei voli, senza considerare la zonizzazione e l’impronta acustica dei territori limitrofi all’aeroporto scaturita dalla Conferenza dei Servizi del luglio 2010, poi ratificata al Ministero dei Trasporti dalla Giunta Regionale del Lazio nell’ottobre del 2010.

«Accogliamo con favore quanto deliberato dal Consiglio Comunale di Marino in merito all’aeroporto Pastine – commenta il Sindaco di Ciampino Simone Lupi, sottolineando come lo stesso provvedimento, ovvero l’invito al Governo di non firmare il piano di sviluppo di Adr, sia stato già assunto dal Comune di Ciampino qualche mese fa -. Nel contesto del regime di collaborazione avviato da tempo dai nostri due Comuni e finalizzato ad attivare tutte le azioni e gli interventi possibili in relazione al ridimensionamento dei voli interni allo scalo aeroportuale e alla riduzione della situazione di inquinamento acustico e dell’aria causato dal traffico aereo, condividiamo e sosteniamo quanto evidenziato dal Comune di Marino in merito alla possibilità di delocalizzare i voli Low Cost su Fiumicino, auspicando che il Governo centrale emetta presto ordinanza per il trasferimento del volato dall’aeroporto di Ciampino a quello di Fiumicino, stante la piena disponibilità di quest’ultimo come chiaramente evidenziato dall’articolo apparso su la Repubblica. Le direttive della Conferenza dei Servizi del luglio 2010 – sottolinea Lupi – che, approvando l’impronta e la zonizzazione acustica dell’aeroporto, indicavano entro 18 mesi la riduzione dell’inquinamento acustico tramite l’intervento alla fonte dello stesso, a tutt’oggi risultano da Adr disattese. Con la Regione Lazio che, in virtù del suo ruolo di organizzazione e direzione di tale conferenza, chiede lumi in merito».

«Per questo – concludono i Sindaci Lupi e Palozzi – la nostra battaglia per la riduzione dei voli all’Aeroporto Pastine continua. Nel nostro ruolo di tutela della salute dei cittadini, interverremo in ogni sede istituzionale, in ottemperanza a quanto previsto dalla Conferenza dei Servizi del luglio 2010».


 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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