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Roma

CERVETERI – LADISPOLI, SOLIDARIETA': LOTTA ALLA POVERTA' ALIMENTARE

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Tempo di lettura 2 minuti Nel territorio dei due Comuni le Amministrazioni Locali e l’ associazionismo operano in stretta sinergia impegnandosi all'unisono per raggiungere risultati concreti.

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Redazione
 
Cerveteri – Ladispoli (RM)
– Cerveteri e Ladispoli sono due comunità legate e vicine, e non solo geograficamente. Nel territorio dei due Comuni le Amministrazioni Locali e l’ associazionismo operano in stretta sinergia impegnandosi all'unisono per raggiungere risultati concreti.
 
“Il mondo della solidarietà – scrivono congiuntamente  i responsabili delle associazioni  Humanitas  (Ida Rossi), Centro Solidarietà Cerveteri  (Maria Giovanna Casertano) eCroce Rossa Italiana –  Comitato Locale di S.Severa-S.Marinella (Fabio Napolitano) – è un mondo vissuto in prima linea, dove chi vi opera è perennemente in trincea. Sono lotte, come quella contro la povertà alimentare, che si fondano sul sacrificio e sulla passione dei volontari, e sulla generosità e la sensibilità di chi dona. Per questo nella Solidarietà ancora più che in altri ambiti, l'unione può fare la forza e la collaborazione fa la differenza. Una collaborazione che, unita all'attenzione delle Istituzioni locali sta rappresentando la concretizzazione di nuove opportunità”.
 
Lo scorso 31 dicembre, grazie al silenzioso ed operoso lavoro di tanti volontari, sono arrivate a Cerveteri e a Ladispoli le derrate alimentari da distribuire alle famiglie più in difficoltà.
“Grazie alle Amministrazioni comunali di Cerveteri e di Ladispoli – spiegano Humanitas, Centro Solidarietà Cerveteri e CRI – è stato inserito nel Piano di Zona per le Politiche Sociali il nostro progetto dedicato alle azioni di lotta alla povertà alimentare. La Regione Lazio, dimostrando molta sensibilità, ha finanziato il Piano destinando ben dieci mila euro complessivi ai due Comuni per l'acquisto di prodotti alimentari e di prima necessità da distribuire alle famiglie residenti per mezzo degli Uffici dei Servizi Sociali.
A questo punto le associazioni di concerto hanno elaborato l’elenco degli alimenti e dei beni di prima necessità da destinare ai cittadini del territorio che la Croce Rossa Italianaha provveduto ad acquistare e stoccare presso il proprio magazzino. Le operazioni di carico e scarico degli alimenti, avvenute in un freddissimo 31 dicembre, hanno visto attivamente coinvolti anche la Protezione Civile di Cerveteri e dell'AS.SO.VO.CE. che ringraziamo di cuore”.
 
“Grazie a questo importantissimo progetto ed anche alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, il piano di contrasto alla povertà a favore delle famiglie di Cerveteri e Ladispoli ha avuto un significativo slancio consentendo di poter predisporre un piano di aiuti dove non mancheranno pasta, pomodoro, olio, caffè, biscotti ma anche pannolini, omogeneizzati e latte per l'infanzia ed altro destinati alle famiglie seguite dai competenti uffici comunali”.
 
“E' per noi doveroso ringraziare tutti coloro hanno collaborato a questo risultato. Innanzitutto le Amministrazioni comunali nelle persone degli Assessori Francesca Cennerilli e Roberto Ussia, l'ex responsabile dell'Ufficio di Piano di Zona per le Politiche sociali, Mara Caporale, il Delegato alle iniziative di solidarietà del Comune di Cerveteri, Riccardo Bartolucci, e tutto il personale degli Uffici dei servizi sociali di Cerveteri e Ladispoli. L'interessamento delle Istituzioni locali al tema della povertà è importante. Quest'anno  anche  l'EXPO di Milano è dedicata alla lotta  contro lo spreco alimentare, segno  che c'è finalmente un cambiamento culturale in atto. Ringraziamo  soprattutto, tutti i cittadini che  con la loro sensibilità partecipano   alle collette alimentari, dimostrando sempre  una grande generosità”.

 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
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il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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