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Redazione
Cerveteri / Ladispoli (RM) – Questo il grido del volontariato animalista di Cerveteri e Ladispoli che sabato 9 Agosto ha civilmente manifestato nell’indifferenza delle Amministrazioni comunali interessate.
Nessun politico si è sentito in dovere di confrontarsi con questi cittadini. Al silenzio religioso dell’Amministrazione di Ladispoli risponde su un network il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci che da giovane ma navigato politico illustra i successi della sua Amministrazione: 40 cani fatti uscire dal canile, controlli a tappeto e sequestri. Uno stanziamento di 40.000 euro per un’area dedicata ai cani, un possibile cimitero per animali e addirittura un eco parco per cani e gatti!
Che le Amministrazioni si adoperino insieme ai volontari per far uscire i cani dai canili è non solo apprezzabile ma un dovere che produce un notevole risparmio per le casse comunali. Bene anche per i controlli a tappeto, anche se in realtà è un tappetino.
Il sindaco Pascucci conclude “Quando si parla di diritti (delle persone, degli animali, di tutti) la nostra Amministrazione comunale è sempre fortemente schierata!”
Il sindaco Pascucci, la delegata Rognoni e il Comandante Tortolini sanno la stima e il rispetto che ho delle loro persone, a loro, ma anche a tutti gli amministratori comunali del comprensorio, voglio dire che tutto questo è assolutamente insufficiente e non corrisponde alle reali esigenze per combattere incisivamente la piaga del randagismo.
Facciamo uscire i cani dai canili ma soprattutto mettiamo in atto quel poco che chiedono i volontari per impedire che entrino nei canili!! Sono anni che il volontariato chiede strutture di ricovero temporaneo per accudire cani e gatti smarriti o abbandonati.
Facciamo le aree di sgambamento ma se queste sono le uniche risorse valutiamo le priorità, magari è più urgente una campagna di sterilizzazione che è la causa principale dei continui abbandoni di cucciolate canine e feline.
La ASF RMF è divisa in 4 distretti. Il distretto F2 è l’unico che non ha un ambulatorio chirurgico veterinario. Questo comporta notevoli difficoltà logistiche per i volontari che si occupano della cura delle colonie feline.
La finalità della lotta al randagismo non è quella di costruire canili ma di fare in modo che i canili siano solo un ricordo del passato. Mentre pensiamo a progetti ambiziosi di eco parchi sarebbe bene dare ai volontari gli strumenti per incidere efficacemente sul randagismo!
Gli sportelli per i diritti degli animali gestiti da associazioni di volontariato sono sportelli informativi dove i cittadini possono trovare risposte sulle normative e i regolamenti comunali, un punto d’incontro tra i cittadini, il volontariato e le Amministrazioni.
Altra cosa è l’Ufficio Tutela Animali comunale che è sotto la responsabilità di un responsabile amministrativo nominato dal sindaco. Ufficio che si deve occupare di segnalazioni, esposti e denunce relativi a maltrattamenti e dare risposte nei casi di non rispetto dei regolamenti comunali.
I cittadini e le Associazioni che si rivolgono all’ Istituzione Comunale devono trovare un’interfaccia che conosca leggi e regolamenti comunali.
Concludo invitando Sindaci, Giunte e Consiglieri comunali ad ascoltare la voce del volontariato animalista che è quello che sta sul campo e a cui si ha il dovere di dare risposte concrete.
Vincenzo Vona
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