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Roma

CERVETERI, BIOGAS PIAN DELLA CARLOTTA: QUALCOSA SI MUOVE…E A CUPINORO?

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Tempo di lettura 2 minutiSi aspettano azioni concrete ai numerosi nuovi quesiti rivolti, tramite l'Amministrazione, sia all'ASL che all'ARPA riguardo alla legittimità e non nocività dell'impianto

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Luca Pagni

Cerveteri (RM) – In seguito alle notizie che circolano in questi giorni circa un'apertura della discarica di Cupinoro a tutti i rifiuti di Roma, della Città del Vaticano e di Fiumicino, intervengono a sostegno di cittadini e comitati locali, il Comitato Terra Nostra, il Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio, Salviamo il Paesaggio litorale Roma Nord, che si schierano ufficialmente contro questa nuova minaccia a tutto il territorio, a Cerveteri e a tutti i suoi abitanti. Questo con la speranza che almeno questa volta i cittadini di Cerveteri e di Bracciano capiscano quanto sia importante partecipare alle manifestazioni contro chi tenta di avvelenare noi e i nostri figli, oltre alla salubrità di aria, terra e corsi d'acqua. Dopo un anno e mezzo di lotta i comitati continuano instancabilmente a cercare delle soluzioni per bloccare l'impianto.
Grazie a una continua attività di verifica e controllo della legittimità dell'autorizzazione e dell'esecuzione dei lavori e grazie al tavolo tecnico in collaborazione con il Sindaco, sono riusciti a far intervenire i funzionari della Provincia di Roma per verificare le numerose problematiche riscontrate.
Infatti la Provincia stessa ha ammesso, sospendendo per il momento la messa in esercizio dell'impianto, che esistevano numerose lacune non trascurabili.
Inoltre la Provincia ha riconosciuto al Comune il potere di controllo dell'impianto; a questo punto sarà compito dell'Amministrazione intervenire ed i comitati saranno pronti a promuovere nuove azioni.
Si aspettano ora risposte ed azioni concrete ai numerosi nuovi quesiti rivolti, tramite l'Amministrazione, sia all'ASL che all'ARPA riguardo alla legittimità e non nocività dell'impianto, anche a seguito della perizia del Dott. Montanari.

Grazie all'aiuto di professionisti, i comitati stanno cercando di far emergere eventuali altre responsabilità e lacune in tutta la vicenda e continueranno ad impegnarsi per scongiurare definitivamente la messa in funzione della centrale.

Si attende inoltre il nuovo regolamento di igiene comunale che eviterebbe la costruzione di altri impianti simili in zone di pregio ma soprattutto in zone non idonee in prossimità di centri abitati o in altri luoghi sensibili. Ciò potrebbe soprattutto scongiurare l'apertura di nuove discariche nel territorio.