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Castelli Romani

Centrodestra in crisi, tra “veggenti” e rivalità in Regione Lazio

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Tensioni esplosive: la coalizione si scontra su poltrone e deleghe, mentre il caso Righini agita la Pisana

La Regione Lazio è scossa da una crisi politica che sembra aggravarsi di giorno in giorno, alimentata dalle tensioni all’interno della coalizione di centrodestra e da un nuovo caso che coinvolge l’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini, e la sua compagna, Lorella Biordi. In un post sui social, Biordi aveva infatti anticipato contenuti di una delibera regionale ancora non pubblicata, un fatto che ha suscitato immediate critiche e ha spinto qualcuno, in tono sarcastico, a definirla “veggente”. Questo episodio ha contribuito ad alzare il livello di tensione, portando all’apertura di una commissione Trasparenza nella quale il Partito Democratico ha richiesto le dimissioni di Righini.

Nelle stesse ore, la situazione alla Regione ha subito un ulteriore colpo. Nonostante il centrodestra avesse espresso sostegno all’assessore, il giorno successivo è stata improvvisamente annullata la commissione Bilancio, nella quale Righini avrebbe dovuto presentare il bilancio consolidato 2023 della Regione Lazio. Per l’opposizione, questo dietrofront è stato l’ennesimo segnale di una coalizione in balia delle lotte interne, divisa e incapace di portare avanti il lavoro amministrativo.

Dietro la crisi politica ci sono da mesi attriti irrisolti. La Regione ha visto il blocco quasi totale dei lavori dal termine della pausa estiva, con sedute del consiglio rimandate a più riprese, e con il Documento di programmazione economico-finanziaria (Defr) in attesa di approvazione. Parte di questo stallo è attribuibile a una profonda spaccatura tra Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il partito di Silvio Berlusconi, infatti, da tempo chiede maggiore spazio e visibilità, puntando alla vicepresidenza della giunta, una richiesta finora respinta dal partito di Giorgia Meloni, che non vuole concedere altri ruoli chiave.

Di fronte alla situazione, il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha provato a mediare. Dopo un viaggio istituzionale negli Stati Uniti, Rocca è rientrato dichiarando che “siamo al dunque” e proponendo una ridistribuzione delle deleghe. Tuttavia, questa soluzione è stata giudicata insufficiente da Forza Italia, che insiste per una presenza più concreta nella gestione regionale.

L’opposizione, dal canto suo, ha colto l’occasione per attaccare la giunta e denunciare quello che definisce “un mercato delle poltrone”. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno criticato duramente Rocca e la maggioranza per l’impasse che ha immobilizzato la Regione. Rappresentanti di Italia Viva e Azione hanno accusato il centrodestra di essere più concentrato sulle lotte interne che sui reali bisogni dei cittadini.

A questo punto, l’uscita di Forza Italia dalla giunta appare come l’unica soluzione possibile, soprattutto se Rocca non interverrà con una decisione che possa sbloccare la situazione. Il rischio è che il centrodestra si trovi costretto a proseguire con un appoggio esterno, soluzione estrema che renderebbe il governo regionale ancora più fragile. Intanto, il clima politico alla Pisana rimane teso, con un orizzonte sempre più incerto e nessuna soluzione concreta all’orizzonte.