Connect with us

Roma

CECCHINA, ALBAFOR: UNA GIORNATA INDIMENTICABILE

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti La riunione si è conclusa con Gianni Rivera e Giancarlo De Sisti impegnati nel tradizionale rito della firma degli autografi e delle foto ricordo con tutti i componenti del gruppo.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Una giornata indimenticabile quella vissuta dagli allievi del terzo anno ( specializzazione elettricisti ) dell’Albafor di Cecchina, l’ente di formazione del Comune di Albano Laziale che raccoglie oltre 1200 ragazzi della provincia sud di Roma. Una popolazione scolastica proveniente, in larga maggioranza, da situazioni di disagio familiare o ambientale o, più semplicemente, composta da giovani con pregressi fallimenti scolastici o scarsa attitudine allo studio tradizionale, che trovano nei corsi di formazione proposti dall’Istituto, la via più diretta per accedere al mondo del lavoro, acquisendo contestualmente un titolo di qualifica rilasciato dalla Provincia di Roma e valevole su tutto il territorio dell’Unione Europea.
Una giornata che ha permesso ai giovani allievi di incontrare due delle icone del calcio italiano di tutti i tempi, protagonisti della storica “partita del secolo” Italia – Germania dei Mondiali di Messico ’70, Gianni Rivera, oggi Presidente del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, e Giancarlo “Picchio” De Sisti, testimonial dei Valori del Calcio.
Un incontro che ha visto da una parte un gruppo di emozionatissimi allievi che hanno sottoposto i due uomini di sport ad una raffica di domande sugli argomenti più disparati, chiedendo quale sia stato il portiere più ostico incontrato o che emozione aveva provato Gianni Rivera al suo primo goal in Serie A, per arrivare a quesiti sugli scottanti argomenti di cronaca giudiziaria che vede oggi protagonista il mondo del calcio nazionale o a pronostici sull’esito degli imminenti Campionati Europei.
Per nulla turbati dalla diversità degli argomenti messi sul tavolo, Rivera e De Sisti hanno risposto con puntualità e cordialità, a volte divertiti dalla simpatica ingenuità dei ragazzi dell’Albafor, a volte impegnati ad argomentare con efficacia su questioni spinose e delicate del mondo del football nostrano e internazionale.
“Una esperienza bella e emozionante – ha dichiarato Marco Giustinelli, Direttore dell’Albafor e organizzatore dell’evento – che ha mostrato ai ragazzi il volto migliore del calcio. Sentire dalla bocca dei protagonisti episodi che sono entrati nella leggenda del football, ha colpito positivamente noi tutti e ha confermato la levatura umana e sportiva di due grandi campioni che sono rimasti comunque due grandissimi uomini nello sport e nella vita. Un ringraziamento particolare va a Barbara Benedetti che ha reso possibile questo momento e, naturalmente a Gianni Rivera e Giancarlo De Sisti che ci hanno accolto con simpatia e amicizia.”
Insieme a Giustinelli e ai ragazzi dell’Albafor di Cecchina, erano  presenti una rappresentanza del Circolo degli Scipioni MMIX, l’associazione teatrale che collabora con l’ente nelle attività extracurriculari e il tecnico di Calcio a Cinque Fabio Belfiori, responsabile della attività di base dell’Asd Atletico Pavona che ha fornito gratuitamente alle sedi Albafor di Albano e Cecchina indumenti da gioco e palloni da gara per permettere lo svolgersi dell’ Albafor Cup, la kermesse sportiva che da otto anni coinvolge oltre cinquecento allievi della formazione professionale targata Albafor.
Al termine dell’incontro, svoltosi nella sala riunioni della FIGC a Via Po, scambio di doni che in un crepitare di flash ha visto il dono di targhe ricordo a Rivera, De Sisti e Barbara Benedetti che hanno ricambiato donando a allievi e accompagnatori una maglia ciascuno della Nazionale Italiana, un pallone ufficiale sempre della Nazionale e alcuni gagliardetti autografati dai due campioni.
La riunione si è conclusa con Gianni Rivera e Giancarlo De Sisti impegnati nel tradizionale rito della firma degli autografi e delle foto ricordo con tutti i componenti del gruppo.
Una bellissima esperienza che conferma la vitalità dell’Istituto Formativo castellano che è sempre alla ricerca di nuove occasioni e metodologie per dare alla formazione nuovi stimoli ed occasioni di trasmissione di autentici valori umani e professionali.
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

Continua a leggere

Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti