Catturato in Argentina il latitante delle Brigate Rosse Leonardo Bertulazzi: dopo 44 anni fine di una lunga fuga

La giustizia ha finalmente raggiunto Leonardo Bertulazzi, uno dei latitanti più ricercati delle Brigate Rosse. Arrestato ieri in Argentina, dove si era rifugiato, Bertulazzi è ora in attesa di estradizione verso l’Italia, dopo che le autorità argentine hanno revocato lo status di rifugiato che gli era stato concesso nel 2004.
 
La cattura segna un punto di svolta in una lunga e complessa caccia all’uomo. Bertulazzi, legato alla colonna genovese delle Brigate Rosse, era latitante dal 1980 e deve scontare una pena di 27 anni per gravi crimini, tra cui sequestro di persona, associazione sovversiva e banda armata. Tra i suoi reati più noti, la partecipazione al sequestro dell’ingegnere navale Piero Costa, avvenuto a Genova il 12 gennaio 1977. Questo sequestro aveva un obiettivo chiaro: raccogliere fondi per sostenere le attività terroristiche delle Brigate Rosse. I 50 milioni di lire ottenuti con il riscatto furono usati per acquistare l’appartamento di via Montalcini 8 a Roma, dove fu tenuto prigioniero Aldo Moro durante i tragici giorni del suo sequestro.
 
La cattura di Bertulazzi è il risultato di un’operazione congiunta tra le forze dell’ordine italiane e argentine. Già arrestato una prima volta a Buenos Aires nel 2002, Bertulazzi era stato rilasciato poco dopo, continuando la sua fuga fino a oggi. Tuttavia, la revoca del suo status di rifugiato ha riaperto le porte alla giustizia.
 
L’arresto è avvenuto grazie al lavoro coordinato della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione italiana, della Digos di Genova e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che hanno collaborato strettamente con l’Interpol e le autorità argentine. Da settimane, investigatori italiani si trovavano già a Buenos Aires per monitorare la situazione e preparare il terreno per l’operazione che ha messo fine alla latitanza di Bertulazzi.
 
La sua estradizione in Italia segnerà la chiusura di un capitolo oscuro nella storia del terrorismo in Italia, con la speranza che la giustizia possa finalmente fare il suo corso.

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