Albano Laziale elezioni, Borelli e Orciuoli: primi confronti… a distanza

ALBANO LAZIALE (RM) – Si conclude l’era dell’amministrazione di centrosinistra rappresentata dal sindaco Nicola Marini ad Albano Laziale che a settembre vedrà tornare alle urne gli elettori per il rinnovo del governo locale.

Il sindaco uscente, eletto per la prima volta nel 2010, è restato in carica per due mandati, dopo essere succeduto all’ex sindaco Marco Mattei di area centrodestrista, che a sua volta è restato in carica per un decennio, dal 2000 al 2010, al governo di Albano Laziale.

E la grande sfida, per la prossima tornata elettorale, è rappresentata dal classico duello tra centrosinistra e centrodestra, considerando l’ormai irreversibile declino di quella politica improvvisata, strillata e caratterizzata da tanti facili slogan che si è poi rivelata fallimentare sotto tutti i punti di vista.

Una sfida, dunque, che vede il candidato sindaco condiviso largamente da tutto il centrosinistra Massimiliano Borelli, erede di Nicola Marini, proseguire il percorso programmatico portato avanti durante il mandato di quest’ultimo, scontrarsi con Matteo Mauro Orciuoli candidato condiviso da tutte le forze di centrodestra per cercare di conquistare il comando di palazzo Savelli.

Massimiliano Borelli – centrosinistra

L’intervista al candidato sindaco di centrosinistra Massimiliano Borelli – Officina Stampa del 18/06/2020

Massimiliano Borelli, che ha fatto parte della compagine governativa dell’amministrazione Marini, oltre a ricoprire la carica di Consigliere della Città Metropolitana di Roma Capitale, prima di parlare delle linee programmatiche relative al suo eventuale mandato di governo rispetto a ciò che è stato realizzato in questi ultimi 10 anni, ha fatto dei chiari riferimenti a quelle che ha definito come “una serie di difficoltà incontrate dal centrosinistra, in primis a problemi di bilancio e a delle grosse somme da doversi sobbarcare a causa di scelte legittime prese dalle amministrazioni precedenti”.

Per Borelli amministrare un comune di media grandezza, come Albano Laziale, richiede esperienza, responsabilità, decisione, ma anche capacità di gestire rapporti sovracomunali “Perché è necessario andare a reperire le risorse laddove da soli non si riesce ad averne” ha detto, spiegando che con i soli tributi non si riesce certo a mettere in campo tutti i servizi necessari alla cittadinanza.

Borelli ha ricordato anche che l’inizio della prima consiliatura Marini (2010) è coinciso con la crisi economica del 2009 e che nonostante questo l’amministrazione è comunque riuscita ad affrontare e a risolvere numerosi problemi nonché a individuare degli asset strategici che rappresentano per Borelli il punto di partenza della proposta per la città e che dovranno essere sviluppati tenendo conto della attuale fase pandemica.   

Matteo Mauro Orciuoli – centrodestra

L’intervista al candidato sindaco di centrodestra Matteo Mauro Orciuoli – Officina Stampa del 25/06/2020

Perplessità espresse da Matteo Mauro Orciuoli, candidato sindaco per il centrodestra, riguardo le esternazioni dell’antagonista sui bilanci comunali degli ultimi 10 anni. “Sentire ancora parlare di problemi di bilancio, dopo 10 anni, mi sembra assurdo. – Ha detto Orciuoli – Mi sembra come se qualcuno sia sceso dalla luna o da Marte senza aver vissuto questi ultimi 10 anni di amministrazione citando cose che non conosce”.

Orciuoli a suffragio di quanto dichiarato ha citato, documenti alla mano, un passaggio della relazione di inizio mandato del 2015 dell’amministrazione Marini dove si legge “Grazie al ritrovato equilibrio finanziario”. Orciuoli ha quindi rimarcato il fatto che le casse comunali stanno bene e che lo sono sempre state aldilà delle questioni storiche a cui ha accennato Borelli.

Le situazioni irrisolte di Albano Laziale, secondo Orciuoli, vanno quindi ricercate nelle pieghe delle scelte fatte nell’ultimo trentennio e soprattutto in quelle delle amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni ‘70/’80. Situazioni lasciate in eredità a chi è venuto dopo come la formalizzazione delle procedure relative ai vari espropri di terreni per fare lottizzazioni o ad interventi di edilizia economica e popolare, che non sono mai state fatte in maniera corretta e precisa.

Quindi Orciuoli ha spiegato che a causa di queste scelte, che partono dalle giunte comunali targate partito comunista, il Comune si è trovato ad avere tutta una serie di contenziosi a cui fare fronte, parecchi tuttora in essere, per i quali l’Ente locale sarà chiamato a rispondere alla giustizia amministrativa. Situazioni di criticità, ha evidenziato il candidato di centrodestra, che hanno un nome e un cognome. Quindi Orciuoli ha voluto mettere i puntini sulle i rimarcando il fatto che Borelli non può certo addossare le responsabilità relative alle difficoltà incontrate nel corso del decennio Marini, per quanto riguarda la stesura dei bilanci comunali, al precedente governo Mattei, ma di andarle a cercare in casa propria.

Rivitalizzare il commercio di Albano Laziale, sicuramente uno dei leitmotiv delle linee programmatiche della coalizione di centrodestra che Orciuoli intende portare avanti in caso di vittoria elettorale. Ma il messaggio più forte che il candidato centrodestrista intende far passare a gran voce è quello di “ascoltare i cittadini” percependo le situazioni di difficoltà per poter quindi intervenire in maniera capillare. “Io non posso decidere da solo del commercio – ha detto Orciuoli – se non ascolto prima l’associazione dei commercianti”. Un confronto dunque tra quelle che sono le esigenze dei cittadini, dei commercianti o di altre categorie per poi lasciare alla politica la valutazione delle azioni giuste da portare avanti per risolvere e rilanciare le necessità.

La parola d’ordine per Orciuoli è quella di dare un taglio con il passato dettando una linea di discontinuità per far ripartire Albano Laziale.

Entrambi i due candidati sembrano comunque allineati sul fatto che qualsiasi scelta futura interessi Albano Laziale vada preventivamente concordata con la cittadinanza, soprattutto in materia di commercio e naturalmente ognuno con le proprie sfumature.        




Genova, nuovo ponte pronto per il 27 luglio

Lo scorso lunedì la prima automobile civile ha attraversato il nuovo ponte di Genova giunto ormai alla fase finale della costruzione.

Intorno alle 10 l’auto di Pietro Salini, amministratore delegato di WeBuild, ha percorso il viadotto sul Polcevera, che sostituirà il Morandi, la cui ultimazione è prevista per il prossimo 27 luglio. Il fatto che si sia trattato di un’auto civile e non di servizio è un segno di speranza in vista soprattutto della imminente consegna.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 25/6/2020

Resta comunque da sciogliere il nodo del concessionario del ponte che in teoria dovrebbe essere Autostrade per l’Italia la quale, finora, non ha avuto alcuna revoca della concessione. Il Governo, però, potrebbe anche decidere diversamente.

Il ponte Morandi è crollato il 14 agosto del 2018 provocando la morte di 43 persone e all’indomani del crollo è iniziato il via vai dei genovesi per vedere da vicino la tragedia. Un pellegrinaggio che è continuato fino al recupero delle 35 auto e dei 3 tir finiti nell’avvallamento sotto il ponte.

“Finalmente diventa realtà una cosa che abbiamo tutti a lungo immaginato e che sembrava lontana ma invece è arrivata”, così ha commentato Salini che ha ringraziato “la città, le autorità e tutti coloro che hanno messo le loro mani” per riuscire a portare a termine quest’opera.




I Municipio capitolino, un altro passo in avanti per la riqualificazione di piazza Vittorio

ROMA – Piazza Vittorio Emanuele II, meglio conosciuta dai romani come piazza Vittorio, con i suoi 316 metri di lunghezza e 174 di larghezza e con quasi 10mila metri quadrati in più di piazza San Pietro, è la piazza più grande della Capitale.

Tra le mete più suggestive e particolari di Roma è situata nel cuore del rione Esquilino dove fino alla fine dello scorso secolo ha ospitato uno dei mercati più grandi della Capitale.

IL VIDEO SERVIZIO TRASMESSO A OFFICINA STAMPA DEL 18/06/2020

Piazza Vittorio venne realizzata all’indomani del trasferimento della capitale d’Italia da Firenze a Roma e lungo il suo raggio si snodano 280 colonne che ora dopo quasi un secolo e mezzo presentano non pochi segni di degrado. E lo scorso venerdì sono stati effettuati i primi rilievi architettonici sulle facciate della porzione del Portico, comprese tra via Mamiani e via Lamarmora, per avviare l’opera di riqualificazione dei pavimenti e delle colonne di questi primi due blocchi, scelti perché sono quelli che appaiono in condizioni peggiori rispetto al resto del porticato.

“Un altro passo in avanti – ha detto Sabrina Alfonsi presidente del I Municipio Capitolino – verso il recupero dei portici, dopo i provvedimenti che li hanno liberati dalla presenza delle bancarelle”.

Un’opera di riqualificazione che ora attende solo il progetto esecutivo, affidato al Dipartimento di Architettura e Progetto dell’Università La Sapienza, per poter dare inizio ai lavori.  




Anguillara Sabazia, amministrative 2020. Tutto pronto per la lista “trasversale” di Francesco Falconi: dietro la vecchia politica?

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Rumors sempre più insistenti confermerebbero la scesa in campo per le prossime elezioni amministrative di Anguillara Sabazia, che si terranno con tutta probabilità in autunno, dell’avvocato Francesco Falconi, meglio noto in città per essere l’amministratore, insieme a Franco Bernardini, quest’ultimo assessore della trascorsa giunta Anselmo dimessosi dopo appena un mese dall’insediamento, di un gruppo Facebook “Save Anguillara” che conta quasi 10mila iscritti.

Falconi, che alle scorse elezioni diede fiducia alla giunta pentastellata di Sabrina Anselmo, scenderebbe ora in campo con una lista civica “trasversale” che vedrebbe personaggi già attori in passato della gestione del Municipio.

Secondo i rumors, infatti, la presentazione della candidatura sarebbe imminente, probabilmente già nella giornata di domani e sarebbe supportata da un ex vicegovernatore regionale e da ex consiglieri provinciali.

Falconi dovrebbe già presentare la squadra di assessori, la cui scelta, salvo smentite, dovrebbe ricadere sui seguenti nominativi e incarichi:

Sindaco: Francesco Falconi
Assessore con delega all’Ambiente: il dottore in ecologia, esperto di piante acquatiche, ecosistemi acquatici, conservazione e biodiversità Mattia Azzella.
Assessore con delega al Bilancio e Lavori Pubblici e Vicesindaco: Maria Giovanna Lanza dipendente di Autostrade per l’Italia ed ex tesoriere dell’associazione di promozione sociale “Progetto Comune” che vede come presidente l’ex assessore (giunta Pd del sindaco Pizzorno) Enrico Stronati.
Assessore con delega alla Cultura e centro storico: l’architetto Ruzbeh Ghofranian che insieme agli architetti Matteo Brancaloni e Stefano Mondati ha presentato un progetto per Anguillara Città sostenibile che ha trovato il favore da parte di Italia Viva locale. Questa casella potrebbe però essere occupata da un artista di origine extracomunitaria.

Assessore con delega al Turismo e Commercio: Marina Boccalini del Ristorante Zaira
Assessore con delega all’urbanistica e REVOCA DEL PRG: l’ingegnere Stefano Caprinozzi (ex amministratore del gruppo Facebook Vivanguillara (archiviato) e candidato nel 2016 nella lista di Forza Italia sostenuta dall’on. Giorgio Simeoni, quest’ultimo anche ex gestore del Country club poi acquisito a patrimonio comunale durante l’era Anselmo.

Falconi sembra dunque aver raccolto l’endorsement di Enrico Stronati, quest’ultimo già assessore durante la consiliatura del sindaco Pd Francesco Pizzorno, per formare una lista civica trasversale. E quest’ultima indiscrezione verrebbe confermata anche dalle recenti dichiarazioni dello stesso Stronati che non escludeva la sua “simpatia” per un progetto di questo genere.

L’interveNto di Enrico sTRONATI AL DIBATTITO DEL 29/02/2020

I rumors su centrosinistra e centrodestra

Sostanzialmente sembrerebbe una riedizione ispirata al grillismo, dove prevale la teoria a discapito del pragmatismo. E intanto cosa succede nei due campi politici tradizionali di centrodestra e centrosinistra? Sicuramente all’orizzonte nessun inciucio e, mentre le due anime del PD Minnucci-Bianchini sembrano convergere su Francesco Guidi (detto Orgone) ex Comandante della Polizia Locale in pensione, il centrodestra è alla ricerca di sintesi sul nome dove ad un probabile passo di lato dell’eterno Antonio Pizzigallo, questa volta da buon padre di famiglia, la scelta si ridurrebbe tra Enrico Serami (FDI) e Sergio Manciuria (AnguillaraSvolta) mentre alla Lega andrebbero 3 assessorati. Convergenza che potrebbe essere fatale se la dead line del 20 Giugno (subordinata alla data effettiva di elezione) non dovesse essere rispettata.

Noi come testata giornalistica siamo alla finestra in attesa delle scelte della politica e degli elettori. Cosa certa è che dopo la fallimentare esperienza amministrativa targata M5s con Sabrina Anselmo all’insegna del pressapochismo e dell’incapacità, più che mai Anguillara Sabazia di fronte ai numerosi problemi e le probabili denunce alla prima sbavatura amministrativa, ha bisogno di pragmatismo e competenza. Per ora aspettiamo se le voci prenderanno corpo.




Roma, Centro Polifunzionale di Prato Fiorito: dopo 4 anni e oltre un milione di euro per realizzarlo prosegue il silenzio dell’amministrazione Raggi

ROMA – Fermo, immobile da quando è stato realizzato, quattro anni fa circa, in attesa che l’Amministrazione di Roma Capitale, e di riflesso quella del Municipio VI, ancor più distante della prima, si risvegli dal torpore e si accorga che il territorio comunale oltrepassa le Mura Aureliane.

E, nello specifico, di prendere atto dell’esistenza del Centro Polifunzionale di Prato Fiorito, quartiere lungo la Prenestina, costato 1milione e 200 mila euro in due stralci, inserito in un territorio dal tessuto sociale complesso, privo di servizi per gli abitanti.

È stato costruito attraverso l’istituto urbanistico denominato “Opere a Scomputo”, e cioè con le risorse derivate dagli oneri accessori dovuti per nuove edificazioni o ampliamenti, oppure a seguito di rilascio di condono edilizio, gestiste indirettamente dai Consorzi di Autorecupero.

È uno strumento indispensabile, grazie al quale i Consorzi hanno potuto realizzare molti di quei servizi indispensabili, mancanti in tante aree della periferia romana, ma inviso agli attuali inquilini del Campidoglio. Tanto che le ultime scelte attuative al riguardo, sembrano essere state confezionate per rallentare, se non bloccare, tali processi di sviluppo.

In questo clima, scarsamente propositivo, il Centro Funzionale, finito di realizzare nel 2016, è rimasto incredibilmente fermo al palo. Tra incomprensibili ritardi burocratici, rimpalli e, infine, il silenzio assordante dell’Amministrazione. Quattro anni.

Ne abbiamo parlato con Doriana Mastropietro, Presidente dell’Associazione Consortile Prato Fiorito-Ponte di Nona, che subito si toglie un macigno dalle scarpe.

“I Consorzi non sono un’associazione per delinquere”. Chi vuol capire, capisca. E la manutenzione? “La facciamo noi, tirando fuori i soldi dalle nostre saccocce. Ma quel che mi preoccupa è un’altra cosa”. E cioè? “Quando il sito entrerà nel patrimonio comunale, dopo il collaudo generale, chi se ne prenderà cura?”. E già. “Considerati i tempi biblici dell’Amministrazione, – chiosa la Mastropietro – resterà fermo per altri 2 o 3 anni”.

A poche centinaia di metri da qui, quel che resta del Parco dell’Acqua e del Vino. Altra opera –pubblica – morta.   




Sistema lago di Bracciano: questa la ricetta del sindaco Tondinelli per rilanciare il turismo su tutto il territorio

BRACCIANO (RM) – Un progetto comune tra le amministrazioni che si affacciano sul lago di Bracciano per rilanciare un turismo condiviso. Questa la ricetta del sindaco di Bracciano Armando Tondinelli intervenuto all’incontro propedeutico alle prossime elezioni di Anguillara Sabazia che lo scorso 6 giugno ha visto confrontarsi i vari rappresentanti delle sigle politiche locali e regionali sulle misure che dovranno essere adottate, dal prossimo governo sabatino, dopo questo periodo commissariale, per rilanciare la città.

Tondinelli ha parlato di un progetto collettivo da attuare tra le varie amministrazioni del territorio per valorizzare quello che ha definito come “il sistema lago di Bracciano” e che dovrà essere messo in campo abbandonando personalismi e campanilismi. Un progetto che deve necessariamente andare al di là dei colori politici e avere come unico comune denominatore il rilancio del territorio.

IL SINDACO DI BRACCIANO ARMANDO TONDINELLI INTERVIENE ALL’INCONTRO DEL 6/6/2020 AD ANGUILLARA SABAZIA

Un ritorno della politica, quella sana, dunque, dove chi vince le elezioni ha il dovere di portare avanti i progetti enunciati in campagna elettorale, come deve fare chi perde collaborando dai banchi delle minoranze consiliari per condividere e attuare progettualità finalizzate al bene comune.  

L’invito di Tondinelli, rivolto a tutti gli interlocutori locali e regionali, è dunque quello di sedersi ad un tavolo insieme agli altri sindaci del territorio per mettere in atto azioni comuni finalizzate al rilancio del sistema turismo in una nuova visione collettiva che veda al centro quello che ha definito, appunto, come il sistema lago di Bracciano.

A Bracciano il primo cittadino in questi primi quattro anni di legislatura ha messo tra le priorità programmatiche proprio il rilancio del turismo. E l’amministrazione Tondinelli sembra essere riuscita a sdoganare l’immagine che vedeva Bracciano prima come la città dei militari e poi della discarica.

Un lavoro certosino fatto a colpi di iniziative mirate come per esempio quella delle scorse festività natalizie che ha visto affluire oltre 13mila persone per il presepe vivente. E ultimo il progetto ideato e promosso dal Vicesindaco Luca Testini che ha annunciato un piano turistico digitale per ridisegnare la città in una dimensione da smart city.




Guidonia, panico da coronavirus. Il sindaco chiude il Comune: Ammaturo, Terzulli e Zarro raccontano la gestione fallimentare del M5s

Due Vigilesse e due medici positivi al Covid 19 dopo che un cittadino è stato rimandato a casa dal San Raffaele. Il sindaco chiude il comune. 150 dipendenti sottoposti a tampone: i referti domenica. Dall’inizio della pandemia 110 casi e purtroppo 4 decessi nel Comune.

GUIDONIA (RM) – Il focolaio acceso al San Raffaele di Roma su 84 pazienti ricoverati ha avuto una propaggine anche a Guidonia Montecelio. Fatale è stato riportare a casa, in Villanova di Guidonia, il padre della prima agente di Polizia Municipale che in servizio il due giugno ha probabilmente infettato una collega che a sua volta l’ha trasmesso al marito, medico presso la Asl RMG.

OFFICINA STAMPA DEL 11/06/2020 L’INTERVISTA AL CONSIGLIERE FDI GIOVANNA AMMATURO E AL CONSIGLIERE LOREDANA TERZULLI GRUPPO MISTO
OFFICINA STAMPA DEL 11/06/2020 L’INTERVISTA AL CAPO GRUPPO MISTO CLAUDIO ZARRO E ALL’OSSERVATORE POLITICO EMILIO AMMATURO

Positivo anche il dottore che aveva visitato l’anziano poi ricoverato allo Spallanzani

Risultato: Asl a Tivoli chiusa venerdì 12 per sanificazione, già 150 dipendenti del Comune di Guidonia Montecelio hanno effettuato il tampone in due giorni e 5 famiglie in quarantena anche volontaria. Fiato sospeso fino a domenica quando dal San Giovanni si sapranno gli esiti degli esami grazie all’intervento della Asl RMG che ha preteso un referto immediato.

Intanto il sindaco di Guidonia Barbet, motu proprio, senza ascoltare alcuno ha chiuso il Comune da mercoledì. Questa la sintesi del video incontro avuto tra il responsabile Covid -19 della ASL RMG, dottor Alberto Perra anche responsabile di igiene pubblica della struttura più grande d’Italia assieme a Barbet in Comune e dopo mezz’ora con tutti i consiglieri servito a riferire l’esatto stato della cose.

“Dal cambio del Capogruppo M5S – ha detto il consigliere di FdI, Giovanna Ammaturo, non arrivano più i quotidiani report del nostro Comune sulla situazione Covid-19. Ho chiesto all’illustre ospite se l’utilizzo del termoscanner avrebbe potuto rilevare uno stato febbrile in atto evitando che le due vigilesse lavorassero il due giugno. “Ragionevolmente…” ha riferito il professore. Intanto ho richiesto – prosegue Ammaturo – anche con interrogazione che fine abbiano fatto i 4 termoscanner acquistati dal Comune oltre un mese fa. Uno è nella segreteria del Sindaco, come ha riferito un sindacalista in una intervista, gli altri tre lo sapremo se il sindaco avrà l’educazione di rispondere anche del fatto che gli ingressi dell’Ente sono 8 mentre gli strumenti acquisiti 4 . Una norma di prevenzione elementare quanto obbligata per il pubblico e per i dipendenti, nel frattempo tutti in smart working tranne: Polizia Municipale, Anagrafe, Urp e Uffici elettorale. Il Sindaco Barbet, forse in preda al panico, dopo la manica corta ha chiuso il comune quanto la videoconferenza a cagione degli interrogativi dei consiglieri rinviando sine die il successivo incontro. Sarebbe stato utile conoscere perché solo gli uffici dell’assessorato ambiente e della Polizia Municipale siano stati bonificati, del perché solo venerdì a firma del Dott Lauro, dirigente attività produttive, siano state inviate ai titolari della imprese di pulizia e di guardiania l’indicazione di voler sottoporre a tampone i dipendenti che in settimana hanno lavorato presso il Comune e del perché non si è provveduto a informare i Cittadini tutti dei fatti pure a conoscenza da cinque giorni. Ci sono migliaia di categorie di lavoratori in Italia oltre che a Guidonia Montecelio che non si sono mai fermate. Uomini e donne che sanno fare il proprio dovere e si fanno carico delle responsabilità quanto tutti gli imprenditori che prima di aprire hanno acquistato e messo a disposizione i DPI. A Guidonia Montecelio , seconda città d’Italia non capoluogo di provincia per Barbet basta chiudere: tanto a lui l’appannaggio mensile arriva lo stesso. Un incubo evidenzio per Barbet, e non solo quello, ma prima di creare allarmismo ci sono sempre le dimissioni. L’augurio conclude Ammaturo, è ovviamente per le due vigilesse ed i medici alle famiglia quarantenate ed anche agli infermieri del CAD di Guidonia per l’assistenza infermieristica che oltre a seguire l’anziano hanno proseguito con altri pazienti la loro opera, pure in quarantena, siano presto tranquillizzati.”




Riapertura sale slot, scommesse e bingo: le linee guida regionali ci sono, ora tocca al governo

Riorganizzare gli spazi e la dislocazione degli apparecchi per garantire il distanziamento sociale, gestire gli ingressi dei clienti, utilizzo della mascherina per clienti e personale e frequente igienizzazione delle mani, con dispenser con soluzioni disinfettanti.

Queste le linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative, approvate lo scorso martedì dalla Conferenza delle Regioni, che contengono indirizzi operativi specifici validi per agenzie di scommesse, sale slot e bingo.

IL VIDEO SERVIZIO TRASMESSO A OFFICINA STAMPA DEL 11/06/2020

I gestori dovranno riorganizzare gli spazi e la dislocazione delle apparecchiature per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone quindi assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che, in base alle disposizioni vigenti, non siano soggette al distanziamento interpersonale.

Le linee  con gli indirizzi operativi specifici per il settore giochi, dovranno essere recepite dal Governo, probabilmente in un altro DPCM.

Un settore, quello dei giochi che negli ultimi anni ha portato centinaia di miliardi nelle casse dello stato

“Chi, nel Governo, demonizza il gioco dimostra tutta la sua ipocrisia”. Ha detto Maurizio Ughi, presidente di Obiettivo 2016, in un’intervista al Riformista. “C’è una contraddizione di fondo – ha proseguito Ughi -se chi, come i 5 Stelle, demonizza il gioco e non solo riscuote miliardi di tasse dal settore, ma vara leggi che invece di favorire le piccole imprese avvantaggiano i grandi gruppi. Altra storia è la lotta al gioco patologico, che comunque rappresenta una minoranza sul totale dei giocatori. Su questo fronte il governo dovrebbe investire di più, considerando tutte le tasse che ogni anno riscuote dalle scommesse legali”. In passato, ha ricordato Ughi, “il principale obiettivo era togliere all’illegalità un mercato così grande e tutelare gli scommettitori. Legalizzando il gioco lo Stato si è riappropriato di miliardi di euro che altrimenti sarebbero finiti altrove. Al giorno d’oggi ci vorrebbe qualcuno che avesse la competenza e il coraggio e che ci mettesse la faccia per affrontare seriamente la situazione. Per ora – ha concluso il presidente di Obiettivo 2016 – non mi pare ci sia qualcuno in grado di farlo e disposto a farlo”.




Castel Gandolfo, torna la vita sul lungolago

CASTEL GANDOLFO (RM) – Castel Gandolfo, classica meta dei romani che non si sono mai preclusi “na gita a li Castelli” ha riaperto i battenti e cerca di tornare alla normalità.

Le spiagge sono prese d’assalto il fine settimana così come ristoranti, chioschi e bar.

IL VIDEO SERVIZIO TRASMESSO A OFFICINA STAMPA DEL 11/06/2020

Complice il clima con il sole che accompagna i visitatori fino a tardo pomeriggio, tra mascherine, gel e termoscanner a cui devono comunque adeguarsi.

I classici chioschi della porchetta che prima del Covid avevano clienti dalla mattina fino a notte inoltrata hanno ridotto la clientela, specialmente a mancare sono le famiglie che preferiscono cenare in casa.

OFFICINA STAMPA PUNTATA DEL 11/06/2020 L’INTERVISTA AL VICESINDACO CRISTIANO BAVARO E ALL’IMPRENDITRICE ARIANNA SAROLI DEL SAROLI CLUB DI CASTEL GANDOLFO

Molti i giovani tra aperitivi e dopocena ma manca quel 50 per cento di clienti che prima arrivavano dalla Capitale e oltre per vivere un week end nella culla della Roma Antica.

Vanno bene i locali con grandi spazi all’aperto dove la crisi si sente di meno e dove il distanziamento è garantito.

Qualcuno fa scendere per volontà e per distrazione la mascherina ed è difficile redarguirlo. Buono il ritorno alle giostre per i bambini che hanno sofferto le costrizioni del lockdown.

La vita torna anche a Castello, col lago che è un gioiello.




Trieste, narcotraffico: sgominata organizzazione criminale italo olandese

TRIESTE – Vasta operazione di Polizia Giudiziaria contro un sodalizio criminale dedito al narcotraffico internazionale di cocaina ed eroina quella scattata questa mattina a Trieste e portata avanti dagli uomini della Polizia di Stato a seguito di articolate indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Trieste.

Sin dalla prima mattinata di oggi, è stata eseguita l’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere ed agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Trieste nei confronti di numerosi soggetti residenti in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Umbria e Liguria, nonché in Olanda indagati a vario titolo dei delitti di associazione, importazione, trasporto e detenzione a fini di spaccio di cocaina.

Perquisizioni anche in Lombardia

Le indagini sono state svolte dalle Squadre Mobili di Trieste e Udine con il Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.

Nell’operazione sono coinvolte le Squadre Mobili delle Questure di Trieste e Udine, il Servizio Centrale Operativo con il supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (con il dipendente Esperto per la Sicurezza nei Paesi Bassi), nonché delle Squadre Mobili delle Questure di Gorizia, Perugia, Genova, Imperia, Grosseto, Pordenone, Savona, Lucca, Vicenza, Treviso; contestualmente sono in corso perquisizioni da parte delle Squadre Mobili delle città di Milano, Brescia e Piacenza.




Anguillara Sabazia, coalizione di centrosinistra: prima i progetti e poi il candidato sindaco

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Una coalizione compatta di centrosinistra ad Anguillara Sabazia quella che si accinge a scendere in campo alle prossime elezioni comunali e che vede riunire tutte le forze progressiste locali.

Linee programmatiche da mettere in campo in fase di discussione e condivisione per quello che dovrà essere il risanamento e rilancio della città dopo il fallimento della precedente amministrazione pentastellata guidata dalla ex sindaca Sabrina Anselmo.

E il modello Emilia Romagna, che ha visto vincere le recenti regionali da Stefano Bonaccini, rappresenta per Giuseppe Girardi di Sinistra Italiana l’esempio da seguire. Un “metodo vincente – ha detto Girardi – che ha visto aprire una discussione ampia tra le varie forze progressiste, il mondo dell’associazionismo e i cittadini”.  

Condividere le scelte programmatiche e il candidato sindaco, è dunque per Sinistra Italiana la ricetta giusta per recuperare tutte quelle persone che hanno orbitato nel mondo progressista e che si erano allontanate abbracciando quello che avrebbe dovuto essere il cambiamento ma che poi si è rivelato come il più grande fallimento della storia politica di Anguillara Sabazia, come del resto successo in altri comuni d’Italia.

Un grande progetto per rilanciare il turismo che vada al di là di visioni campanilistiche in un quadro generale che veda al centro il sistema lago di Bracciano.

Un progetto che necessità di figure altamente professionali con esperienze comprovate sul campo. Figure da cercare con tutta probabilità al di fuori dei propri confini. “Il turismo si porta dietro tutto”. Ha detto Silvio Bianchini, già capogruppo del Pd in Consiglio comunale durante la trascorsa legislatura. “Si porta dietro il Piano regolatore, – ha aggiunto Bianchini – le infrastrutture, il piano particolareggiato del centro storico che sono 10 anni che aspetta”.

E sia Girardi che Bianchini hanno ricordato come regioni quali il Trentino o l’Emilia Romagna hanno saputo fare del turismo una grande risorsa per l’economia dei propri territori.

Una coalizione progressista che prima ancora di individuare la figura del candidato sindaco intende consolidare il progetto condiviso che dovrà essere portato avanti da tutti i soggetti che ruoteranno intorno all’aspirante primo cittadino che avrà il compito di coordinare il tutto.

L’auspicio per Francesco Pizzorno, segretario del PD locale e già sindaco di Anguillara Sabazia dal maggio 2011 fino al giugno del 2016, è quello di identificare un candidato sindaco che abbia competenze e soprattutto entusiasmo, qualità indispensabili per portare avanti i punti programmatici principali per risanare la città.

“Serve una politica di idee e non di vendetta” ha detto Benedetta Onori rappresentante locale del partito di Renzi. Onori ritiene necessario, nel futuro governo che si insedierà ad Anguillara Sabazia, il rispetto e il coinvolgimento delle forze politiche di opposizione che potrà fare sicuramente la differenza rispetto a quanto avvenuto negli anni precedenti.

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ANGUILLARA SABAZIA DIBATTITO DEL 6/6/2020
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ANGUILLARA SABAZIA DIBATTITO DEL 6/6/2020