Bruno Astorre, 10 anni di calvario giudiziario e gogna mediatica per poi essere dichiarato innocente

La video intervista al Segretario del PD Lazio all’indomani della piena assoluzione

Dieci anni di calvario giudiziario per il segretario del PD Lazio Senatore Bruno Astorre prima di arrivare alla sentenza di piena assoluzione “perché il fatto non sussiste”.

Una vicenda giudiziaria che ha travolto il segretario del PD Lazio accusato di truffa per fatti risalenti al 2010-2013, quando era vicepresidente della Regione Lazio. Secondo la Procura il gruppo Dem al Consiglio regionale del Lazio tra il 2010 e il 2012 avrebbe sperperato 2 milioni e 600 mila euro in spese elettorali e sponsorizzazioni varie come pranzi cene e perfino partite a caccia e sagre del tartufo.

Un’inchiesta passata alle cronache come “spese pazze del PD Lazio”

Il Tribunale di Velletri ha disposto lo scorso 3 febbraio la piena assoluzione per il segretario PD.
“Una sentenza che arriva dopo quasi otto anni tra indagini e processo – ha commentato Astorre – e che dimostra pienamente la correttezza del mio operato come vice presidente del Consiglio Regionale del Lazio, tra il 2010 e il 2013″.




Albano Laziale, 142 giorni di amministrazione Borelli: il Sindaco ospite di Chiara Rai per un primo bilancio

Massimiliano Borelli, Sindaco di Albano Laziale dallo scorso mese di settembre quando ha conquistato al primo turno, con un voto plebiscitario, la guida di palazzo Savelli, nuovamente ospite a Officina Stampa il programma di approfondimento giornalistico condotto da Chiara Rai e trasmesso in diretta web sui social Facebook e Youtube tutti i giovedì alle 18.

Un’intervista in cui si stila un primo bilancio di questi 142 giorni di amministrazione tra pandemia e progetti in corso d’opera.  




Otto, il romanzo che illustra le infinite potenzialità della vita: l’intervista all’autrice e sceneggiatrice Roberta Calandra

L’intervista di Valeria De Luca e Chiara Rai alla scrittrice e sceneggiatrice Roberta Calandra a “Officina in arte” la web trasmissione rigorosamente in diretta sui social Facebook e YouTube.

Calandra ha scritto bibbie di serie, dialoghi, progetti di sit com e animazione, collaborato con varie trasmissioni radiofoniche e televisive per RaiTre, RadioUno, RadioTre, RaiInternational, Rai Educational, RaiDue e numerosi committenti privati.

Nel 1995 vince il premio di qualità del Ministero dello Spettacolo con la sceneggiatura Non con un bang, girato da Mariano Lamberti, presente alla sezione “Nuovi Territori” della Mostra del cinema di Venezia nel 1999, al Soho Film festival di New York,  2010 e distribuito a Roma e a Milano. Nel 1996 con Mariano Lamberti idea e realizza il film-documentario: Una storia di amore in quattro capitoli e mezzofestival di Bellaria 1997 e vincitore della sezione “Storia” del festival di S. Benedetto del Tronto. Scrive su commissione sceneggiature cinematografiche.

Teatro:  2008 il Monologo L’allegria dei ciliegi per lo spettacolo ‘Zona rimozione di Mariano Lamberti presso il Teatroinscatola di Roma. Vince nel 2010 il Premio Tragos con il monologo Anna Freud, un desiderio insaziabile di vacanze. 2011- lo spettacolo Nini Funi scritto con Valeria De Luca rassegna ‘Nuda Anima’ – Teatro Orologio. 2012- vince con Otto il premio Elsa Morante drammaturgia. 2012-Nadia Perciabosco porta in scena in suo testo Il buco su varie piazze italiane. Fonda con Nadia Perciabosco l’associazione per il teatro in casa Desperate HouseActresses-Attrici ClandestineSolo tu hai le chiavi del tuo cuore per Barbara Mazzoni, Teatro Abarico …E ti lasci andare in un attimo per Lidia Vitale . 2014 Otto viene presentato presso il Teatro dei Conciatori di Roma per la regia di Antonio Serrano in forma di mise en espace, Anna Freud presso il Teatro Patologico regia di Marco Mattolini, partecipano Stefania Barca, Gloria Pomardi, Alberto Di Stasio.

Nel 2006 pubblica il libro l cogito ferito di R.D.Laing, 2007 il suo racconto Senzafine è pubblicato nella raccolta Principesse da guardare, Oscar Mondadori. Nel 2008 la sua sceneggiatura Otto è pubblicata dalla Arduino Sacco edizioni. Nel 2008 il suo romanzo Non come amiche, per le edizioni Aracne. Nel 2012 esce il romanzo illustrato Come fosse ieri per Zona Contemporanea. A Marzo 2013 il testo umoristico “Incontinenze” per Zona Edizioni. Nel Maggio 2013 L’eredità di Anna Freud, edizioni Controluce Besa, finalista premio Carver. Ryunio la bambina drago, romanzo buddista per ragazzi Ottobre 2013 per Edizioni Corsare..




Ruben Rigillo, dal cast del “Maresciallo Rocca” ad oggi: curiosità e inediti nell’intervista a “Officina in arte”

L’attore Ruben Rigillo ospite d’eccezione per la prima puntata di “Officina in arte”, il nuovo format webtelevisivo condotto dalle giornaliste Valeria De Luca e Chiara Rai, trasmessa rigorosamente in diretta giovedì scorso sui social Facebook e YouTube.

Un’intervista a 360 gradi con tante curiosità e inediti.




Call of Duty Black Ops Cold War si espande con il season pass 1

Call of Duty Black Ops Cold War (qui la nostra recensione) è nel pieno della Stagione 1 e, come da tradizione ormai, l’arrivo di una nuova season coinvolge ogni singolo aspetto del gioco, di seguito vi riportiamo tutte le novità disponibili. Trattandosi di una nuova stagione in piena continuità con tutte quelle viste nel corso dell’ultimo anno non poteva certo mancare un nuovo Battle Pass, il quale offre ai giocatori i soliti 100 livelli con ricompense premium e gratuite. Tra gli oggetti che si possono ottenere gratuitamente figurano come sempre gli unici elementi in grado di alterare il gameplay, ovvero le due nuove armi: la mitraglietta MAC-10 (ricompensa del livello 15) e il fucile d’assalto Groza (ricompensa del livello 31), che al livello 100 permette agli utenti paganti di sbloccarne un particolare progetto chiamato Ordine Naturale.

Oltre agli immancabili emblemi, biglietti da visita, orologi e ciondoli, i premi per chi deciderà di acquistare la versione premium del pass di Call of Duty Black Ops Cold War includono anche nuovi operatori che, per fortuna, dopo qualche stagione sottotono tornano ad essere più carismatici. Primo fra tutti Stitch, l’antagonista di turno che mostra i segni delle torture ricevute da Adler in entrambe le versioni presenti nel pass e che finalmente propone una skin particolare le cui caratteristiche hanno anche una stretta relazione con gli avvenimenti del gioco. Non male anche Bulldozeer, l’omone corazzato che si può aquistare separatamente nel corso della stagione a 2.400 CP (20 euro). Tra le numerose altre skin del pass troviamo anche versioni alternative degli operatori di Black Ops Cold War come Adler, Woods e Park. Nel caso in cui foste interessati alle ricompense premium di questa stagione, il costo del biglietto è come sempre di 1.000 CP (10 euro) per la versione “standard” del pass e di 2.400 CP per quella “pompata”, grazie alla quale si può partire direttamente dal livello 20. La più grande novità di Call of Duty Warzone è rappresentata dall’introduzione di una nuova mappa di gioco stagionale chiamata Rebirth Island. Si tratta del luogo in cui Stitch si dedica alla produzione del gas tossico Nova 6 e nel quale si potrà partecipare a partite profondamente diverse rispetto a quelle giocate a Verdansk, sia in termini di durata che di gameplay. Oltre al numero ridotto di giocatori (questa mappa può ospitare circa 45 giocatori). Anche la mappa principale di Warzone, Verdansk, ha subito un cambiamento che consiste nell’introduzione di una sorta di bunker accessibile sia dall’aeroporto che dal cratere apparso proprio a nord-est della pista di decollo: si tratta di una serie di cunicoli e di laboratori molto pericolosi, che ricompenseranno solo i giocatori più abili che saranno stati in grado di addentrarsi al loro interno per recuperare il ricco bottino che vi si nasconde. Chi verrà sconfitto a Verdansk potrà inoltre provare la rinnovata esperienza Gulag, che consiste in una nuova arena nei sotterranei della prigione che riproduce la celebre mappa Nuketown tramite una serie di oggetti di scena.

A proposito di gradite sorprese, un’altra importante novità della modalità battle royale è l’introduzione di circa 30 armi tratte da Black Ops Cold War. Questi strumenti di morte non fanno altro che ampliare ulteriormente il bacino di oggetti che si possono trovare in giro per Rebirth Island e Verdansk, permettendo a tutti i giocatori in possesso di Cold War di utilizzare armi ed accessori sbloccati nel multiplayer. Ovviamente anche chi possiede il solo Warzone potrà sbloccare e potenziare quelle armi, proprio come accaduto lo scorso anno a chi si è avvicinato alla battle royale senza possedere Modern Warfare. Nel corso della stagione, fino ad oggi, sono state inserite anche e del tutto gratuitamente ben 4 mappe multigiocatore nuove, fra cui la tanto amata Nuketown (scenario principe della serie) in versione anni ’80. A febbraio poi sono previste grandi novità per gli amanti della zombie-mode. Insomma, come avrete capito di carne a cuocere ce n’è davvero tanta e per chi volesse mettersi alla prova, sono presenti tutte una serie di sfide sia per la modalità multigiocatore che zombie per poter conquistare l’ambito biglietto da visita da completista. Inoltre grazie alla rinnovata modalità prestigio è possibile guadagnare chiavi per sbloccare nuovi contenuti estetici per il proprio profilo a tema Call of Duty, ricompense queste che sono state prese direttamente dai titoli passati e che si potranno esibire in partita. Tirando le somme, se si vuole avere il 100 per 100 da Call of Duty e da Warzone, l’acquisto del season pass è altamente consigliato.

Francesco Pellegrino Lise




Governo, iniziate le consultazioni per super Mario

Tre giorni di consultazioni per il premier incaricato Mario Draghi. Sono cominciate ieri alle 15.30 con le forze politiche e si concluderanno sabato in tarda mattinata. Si parte con i partiti piccoli, da Azione e +Europa a Maie, Cd, Europeisti-Maie, Misto Camera, Nci, Cambiamo.

Questa mattina, dalle 11, è la volta delle Autonomie, di LeU, Iv, Fdi, Pd e Fi. Si chiude sabato dalle 11 con la Lega e M5S. Gli incontri hanno durata di mezzora o di un’ora a seconda del peso dei partiti.
Il Quirinale segue con attenzione, seppur a debita distanza, l’evoluzione della situazione politica dopo l’incarico a Mario Draghi.

Il presidente Sergio Mattarella ovviamente osserva il dispiegarsi delle diverse dichiarazioni che si susseguono da tutte le forze politiche. In queste ore al Colle si registra un moderato ottimismo sulla possibilità di una soluzione della crisi. Il Capo dello Stato ha anche apprezzato sia il gesto che le parole pronunciate da Giuseppe Conte sull’incarico a Draghi poco prima dell’inizio delle consultazioni del premier incaricato, alle quali il Colle non ha posto limiti temporali.

[VIDEO] – Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 04/02/2021

E ieri è arrivata l’apertura di Conte al tentativo di Draghi di formare il governo che succederà al suo. ‘Non sono io l’ostacolo, i sabotatori sono altrove’, afferma in una dichiarazioni fuori da Palazzo Chigi, davanti a un tavolino sommerso dai microfoni. Ma auspica anche che si tratti di ‘un solido governo politico, le urgenze non possono essere gestite dai tecnici’, afferma. Inoltre, manda un messaggio ai 5Stelle: ‘Ci sono e ci sarò’. E si dichiara pronto a proseguire l’alleanza con Pd e Leu.

“Non commentiamo le questioni politiche interne” degli Stati ma il premier incaricato Mario Draghi “alla Bce ha svolto un ruolo straordinario e di questo ne sono tutti consapevoli. Non solo in Italia”. Lo dice la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un’intervista che ‘La Stampa’ pubblicherà domani e di cui fornisce un’anticipazione sul sito.

Aperture al tentativo di Draghi sono arrivate anche da Silvio Berlusconi, dallo stesso Luigi Di Maio e dalla sindaca di Roma Raggi. Mentre Grillo ha detto, rivolgendosi ai deputati 5stelle, di difendere ‘al tavolo l’agenda Conte’. Intanto, a quanto si è appreso in serata da diverse fonti parlamentari M5S, Grillo è in arrivo nelle prossime ore a Roma. Il Garante del M5S giunge nella Capitale proprio mentre il Movimento è alle prese con la posizione da prendere rispetto al governo Mario Draghi. In teoria, essendo al vertice dei Cinque Stelle, Grillo potrebbe anche partecipare alle consultazioni ma su questo non c’è alcuna conferma da parte del Movimento. In giornata è intervenuto il ministro, Luigi Di Maio, con una nota: “Oggi si aprono le consultazioni del premier incaricato Mario Draghi, secondo la strada tracciata dal capo dello Stato Sergio Mattarella, che ringrazio. In questa fragile cornice, il MoVimento 5 Stelle ha, a mio avviso, il dovere di partecipare, ascoltare e di assumere poi una posizione sulla base di quello che i parlamentari decideranno. Siamo la prima forza politica in Parlamento e il rispetto istituzionale viene prima di tutto”.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, incalza: “Draghi dovrà scegliere tra le richieste di Grillo e quelle nostre che sono il contrario. Meno tasse o più tasse. Noi siamo liberi’, è quanto ha detto il leader della Lega Matteo Salvini. ‘È meglio che ognuno dica liberamente quello che ha in testa. Il Pd propone il suo apporto e il suo contributo al successo di Draghi. “Sarebbe molto importante che tutte le forze dell’alleanza”, Pd, M5s e Leu, “collaborassero convinte” alla maggioranza del governo Draghi, con un allargamento in Parlamento alle forze “moderate, liberali, socialiste. Aiuterebbe la stabilità del governo, gli darebbe forza e credibilità in Italia e nel mondo”. Lo dice il segretario del Pd Nicola Zingaretti in direzione. “Possiamo lavorare con una linea chiara e una proposta di governo credibile per l’Italia”, sostenuta da “una maggioranza ampia ed europeista”, sottolinea. “Come ha correttamente detto Andrea Orlando, il Pd deve fare di più: lavorare – come stiamo facendo in queste ore – per garantire al professor Draghi una maggioranza con un profilo programmatico forte per affrontare i problemi che l’Italia ha davanti”.

Tornando alle consultazioni, i primi a essere ricevuti a Montecitorio sono stati i rappresentanti di Azione, +Europa, Radicali italiani del Gruppo Misto Camera e quelli di +Europa, Azione del Gruppo Misto Senato.




Endometriosi, una patologia invalidante ancora molto poco conosciuta: conto alla rovescia per la prima legge nel Lazio

L’approfondimento, su quella che è una vera e propria malattia, con la Consigliera regionale PD Michela Califano e con il Prof. Fiorenzo De Cicco Nardone

Prevenire e diagnosticare precocemente l’endometriosi e migliorare le tecniche di ricerca e di cura di una patologia invalidante ancora molto poco conosciuta e purtroppo diffusa nelle donne.

Questi i cardini della proposta di legge sull’endometriosi, la prima nel Lazio, presentata dalla Consigliera regionale Michela Califano e di prossima approvazione.

Una legge necessaria per mettere in campo le forme di prevenzione per questa grave e invalidante patologia, basti pensare ai forti dolori che impediscono qualsiasi tipo di attività e in molti casi anche di avere figli, che ancora oggi presenta diagnosi molto tardive che peggiorano sia lo stato di salute sia la possibilità di intervento.

Il Prof. Fiorenzo De Cicco Nardone e la Cons. in Regione Lazio Michela Califano (PD) ospiti a Officina Stampa del 03/03/2021 per parlare della Legge di prossima attuazione nel Lazio sull’Endometriosi

La proposta di legge è stata portata avanti dalla Consigliera regionale insieme al suo staff e di concerto con due luminari della materia: il professor Fiorenzo De Cicco Nardone e il professor Piero Carfagna.

La legge prevede l’istituzione del Registro Regionale Elettronico dell’Endometriosi, in modo da far convergere i dati in un’unica piattaforma implementando così la raccolta e l’analisi dei dati e l’individuazione di un Centro di Coordinamento presso uno degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico presenti nel Lazio per poter così garantire una diagnosi precoce e certa.

Inoltre è stato previsto anche un percorso clinico assistenziale migliore per le pazienti di endometriosi e una formazione specifica del personale del servizio sanitario regionale con particolare riguardo all’uso delle nuove tecnologie come la teledidattica, la videochirurgia, la telechirurgia robotica e la telecooperazione sanitaria.

Ne soffrono tre donne su dieci ma in pochi la conoscono

Il video servizio sulla legge di prossima attuazione sull’endometriosi trasmesso a Officina Stampa del 03/02/2021

Spesso i suoi sintomi vengono confusi per dolori da ciclo un po’ più forti e questo genera parecchi problemi a chi ne soffre, sia dal punto di vista lavorativo che sociale. Parliamo dell’endometriosi, una patologia prettamente femminile che consiste nella crescita e nella presenza del tessuto che normalmente si trova dentro la cavità uterina (chiamato, appunto, endometrio) al di fuori della sua sede naturale.

Tre milioni di donne soffrono di endometriosi solo nel nostro Paese, mentre nell’intero mondo occidentale si arriva a 200 milioni di casi. In termini assoluti, cioè considerando anche bambine e donne anziane, ne soffre una donna su dieci, ma la popolazione colpita è quella che va tra la l’età della pubertà e i 40-50 anni. Per questo possiamo affermare che ne soffre il 20-30% della popolazione femminile.

Ad aggravare questa situazione è l’assenza di cure: Non esiste infatti qualcosa che riesca a fermare o eliminare la malattia. Ci sono cure ormonali che servono per ridurre i sintomi, mentre l’unico mezzo curativo è la chirurgia. In questo caso, però, ci sono alte percentuali di recidività. Nessun farmaco, dunque, ma solo precauzioni alimentari e integratori che riducono l’infiammazione

Endometriosi, cenni storici e curiosità – Il servizio trasmesso a Officina Stampa del 03/02/2021

Storicamente, le donne che accusavano sintomi di endometriosi venivano curate con l’applicazione di sanguisughe, camicia di forza, salassi, oppure ricorrendo a mutilazioni genitali, alla gravidanza, come forma di trattamento, appendendole a testa in giù o sottoponendole a un intervento chirurgico; in alcuni casi, venivano persino uccise per via di un presunto possesso demoniaco.Sebbene 2500 anni fa i medici ippocratici avessero riconosciuto e trattato il dolore pelvico cronico come una vera malattia organica, nel corso del Medioevo si tornò a colpevolizzare le donne, ritenendole pazze, immorali, affette da dolore immaginario o avvezze a una cattiva condotta. I sintomi del dolore pelvico cronico inspiegabile erano spesso attribuiti a follia immaginaria, a debolezza femminile, a promiscuità o isteria.

L’idea che il dolore pelvico cronico fosse correlato a una malattia mentale influenzò l’atteggiamento moderno nei confronti delle donne affette da tale condizione, causando ritardi nella corretta diagnosi e indifferenza nei confronti della sofferenza delle pazienti vissute durante il XX secolo.

Una curiosità: pochi sanno che la bionda più famosa della storia, la diva americana Marilyn Monroe era affetta da endometriosi che durante gli anni ‘50 rappresentava una sentenza certa di infertilità. E proprio quello della maternità mancata fu per Marilyn Monroe un tarlo che la perseguitò tutta la vita.




Luciano Ciocchetti, tante le attestazioni di stima da destra a sinistra

Da destra a sinistra apprezzamenti di stima per Luciano Ciocchetti che ha recentemente pubblicato il suo libro “Il giusto sentiero” che ripercorre 40 anni di attività politica partita nel 1981 col ricoprire la carica di consigliere circoscrizionale fino ad arrivare a rappresentare cariche apicali come Deputato e Vicepresidente della Regione Lazio.

Un percorso fatto di gavetta che oggi invece manca in tante figure che da “illustri sconosciuti” sono passati a ricoprire posti di comando dell’apparato statale con i risultati che sono di evidenza a tutti.

Di seguito proponiamo le attestazioni di stima per Luciano Ciocchetti pervenute da alcuni rappresentanti del mondo politico da destra a sinistra

Giovanni Libanori Consigliere Città Metropoliana di Roma Capitale
Sergio Manciuria Consigliere comunale ad Anguillara Sabazia
Ignazio Cozzoli Esecutivo romano FdI – Già Consigliere comunale a Roma
On. Massimiliano Maselli Consigliere Regione Lazio FdI
On. Bruno Astorre Senatore e Segretario del PD Lazio



#Ioapro, la protesta contro le chiusure arriva in piazza Montecitorio

Sabato 30 gennaio ore 15 l’iniziativa promossa dal Sindacato Nazionale Lavoratori Italiani – SI.N.LA.I.

#IOAPRO la protesta contro le chiusure stabilite nei Dpcm arriva in piazza Montecitorio dove alle 15 di domani, sabato 30 gennaio, si sono dati appuntamento imprenditori, commercianti e ristoratori provenienti da tutta Italia.

Una iniziativa promossa dal Sindacato Nazionale Lavoratori Italiani – SI.N.LA.I. – per cercare di far sentire ai governanti la voce delle tante realtà messe ormai in ginocchio dalle chiusure imposte a colpi di Dpcm anti Covid.

Valerio Arenare SEGRETARIO NAZIONALE DEL SINDACATO NAZIONALE LAVORATORI ITALIANI (SI.N.LA.I.) e
Giustino D’Uva DIRIGENTE DEL SINDACATO NAZIONALE LAVORATORI ITALIANI (SI.N.LA.I.) Ospiti nella trasmissione Officina Stampa del 21/01/2021 condotta dalla giornalista Chiara Rai

L’iniziativa è partita lo scorso 15 gennaio da parte dei gestori di tante attività commerciali, come bar e ristoranti sparsi sul territorio nazionale, come atto di protesta contro i Dpcm anti-Covid che hanno ormai messo in ginocchio le varie attività.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 21/01/2021

E nonostante le multe salate e le varie ordinanze di chiusura alle quali stanno andando incontro questi imprenditori a prevalere è ormai la disperazione generata dal fatto di dover attendere ancora oggi, dopo un anno dall’inizio dello stato pandemico, dopo gli investimenti fatti per predisporre tutte le misure di sicurezza ordinate dal governo al fatto di non poter lavorare e di non aver ricevuto sussidi per poter superare questo periodo di chiusure.

Stanchi quindi di aspettare, dicono di non avere più paura. Così come non ce l’hanno i loro clienti, tantissime persone, che senza pensarci un attimo hanno deciso di tornare a cenare fuori, nonostante i Dpcm lo vietino espressamente.

Ora, dopo aver riaperto i locali e le loro attività commerciali a partire dal 15 gennaio, questi ristoratori, commercianti e imprenditori hanno deciso di darsi appuntamento il 30 gennaio prossimo in piazza Montecitorio a Roma.




Dalla prima Repubblica ai giorni nostri: Luciano Ciocchetti racconta i suoi primi 40 anni di attivismo politico

“Il giusto sentiero” il libro che attraversa 40anni di storia d’Italia attraverso il vissuto politico di Luciano Ciocchetti

Quarant’anni di impegno e di passione politica iniziati tra le fila della Democrazia Cristiana dove nel 1981 Ciocchetti viene eletto consigliere della XII Circoscrizione di Roma che lo vedrà occuparsi di servizi rivolti alla persona, allo sport, ai servizi sociali, all’ambiente e alle opere pubbliche fino ad arrivare nel 1994 ad essere eletto deputato per la 12eima legislatura dove ha proseguito a occuparsi dei servizi alla persona, dello sport e dello sviluppo del territorio regionale del Lazio attraverso la presentazione di proposte di legge.

Rieletto poi per la seconda volta deputato nel 2006 fino ad arrivare a ricoprire la carica di Vicepresidente e assessore alle Politiche del Territorio e dell’Urbanistica della Regione Lazio.   

Il video servizio che ripercorre i 40 anni di attività dell’On. Luciano Ciocchetti trasmesso a Officina Stampa del 21/01/2021

Un percorso politico che rappresenta a tutti gli effetti quelle che dovrebbero essere le tappe obbligate per la formazione politica di chi intende mettersi al servizio del popolo, intraprendendo questa carriera, compresa l’esperienza giovanile nei comitati di quartiere, vera forza dell’impegno di Ciocchetti.

L’intervista di Chiara Rai all’On. Luciano Ciocchetti a Officina Stampa del 21/01/2021

Nessuna improvvisazione dunque, come purtroppo oggi capita di vedere nel panorama politico italiano, ma tanta presenza ‘sul campo’, cioè tra la gente e sul territorio.

Ed è questo l’invito che Luciano Ciocchetti, raccontando la sua storia, rivolge nel libro soprattutto ai più giovani: ci vuole passione, desiderio di mettersi al servizio degli altri ma anche tanto impegno e sacrificio. Tutte cose che risultano difficili in un’epoca come la nostra, ma certamente non impossibili. Ma Ciocchetti è uno che crede in quello che fa, e chissà che dopo il libro non si prepari ad aprire una scuola di formazione politica. Per i giovani alle prime armi ma anche per chi, ahinoi, frequenta oggi i palazzi del potere.




Risse tra i giovani, escalation di violenza e bullismo: Politica a confronto con Silvestroni (FdI) e Cirinnà (PD) e l’analisi del fenomeno da parte della psicologa Caponetti

Violenza tra giovani il tema affrontato nella puntata di Officina Stampa di giovedì scorso dove sono intervenuti l’onorevole Marco Silvestroni Deputato FdI e Referente per la provincia di Roma del partito di Giorgia Meloni, la senatrice del partito Democratico Monica Cirinnà e la psicologa e psicoterapeuta dr.ssa Elisa Caponetti.

La puntata di Officina Stampa del 21/01/2021

Un fenomeno al quale si assiste sempre più spesso che vede soprattutto ragazzi sempre più piccoli macchiarsi di efferate azioni criminose, a danno anche di loro coetanei e a volte senza un reale motivo che li spinga.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 21/01/2021

In particolare i minorenni, tendono ad unirsi per sentirsi più forti o semplicemente per non essere esclusi, compiendo in massa violenze, dando vita al fenomeno sociale delle baby gang. E uno degli ultimi episodi è quello dello scorso sabato avvenuto in un parco pubblico ad Albano Laziale, in provincia di Roma, dove è scoppiata una rissa tra ragazzi e dove due di questi sono rimasti feriti. Il più grave, un ragazzo romeno di 23 anni ha riportato tagli alle gambe, un trauma cranico e la scheggiatura di una vertebra. 

La crescente violenza delle bande giovanili viene spesso associata almeno in parte al coinvolgimento delle bande nello spaccio e all’assunzione di droghe, soprattutto metanfetamine, cocaina ed eroina.

Un fenomeno che va capito per poterlo contrastare ma l’aspetto che ancora troppo poco, o troppo genericamente, viene preso in considerazione è il ruolo dell’educazione. Al di là di generiche istanze teoriche mancano forse volontà forti e strumenti efficaci da parte degli adulti di riferimento, anzi molto spesso certe drammatiche realtà rimangono ad essi sconosciute. La famiglia appare condizionata, sempre più spesso i genitori sono incapaci di dire ai figli i necessari “no” e al tempo stesso sono ossessionati dal bisogno di offrire loro cose, beni materiali che non facciano sentire i ragazzi inadeguati rispetto al contesto in cui vivono; non di rado per compensare le assenze o le inadeguatezze che pensano di avere.

“La scuola è l’unica differenza che c’è tra l’uomo e gli animali. Il maestro dà al ragazzo tutto quello che crede, ama, spera. Il ragazzo crescendo ci aggiunge qualche cosa e così l’umanità va avanti”, scriveva don Milani. L’altra più importante agenzia educativa è infatti la scuola, che presenta oggi carenze ancora più significative e vive una forte crisi di ruolo. Soprattutto la scuola secondaria continua a percepire come dicotomia l’istruire e l’educare.