Nemi, i rifiuti indifferenziati pesano ancora troppo per le tasche cittadine

NEMI (RM) – 150mila euro messi nel bilancio previsionale 2021 dal Comune di Nemi per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati.

Solo 100mila euro di differenza con il 2019 e con il 2020 quando con 250mila euro per ogni anno si smaltivano tutti i rifiuti: organico, vetro, cartone, plastica, ingombranti, sfalci e anche gli avanzi di lavori edili lasciati dagli incivili negli ex cassonetti comunali.

A Nemi dallo scorso novembre è partita la raccolta differenziata sull’intero territorio comunale e a quanto sembra si differenzia ancora troppo poco, vista la cifra messa in bilancio 2021 dagli amministratori.

E intanto l’amministrazione prosegue a effettuare una gestione rifiuti in via della Radiosa, dietro il campo sportivo, in un’area dove per legge non si può effettuare nessun tipo di gestione rifiuti in quanto nelle vicinanze esiste un pozzo di acqua che serve la popolazione. Ci si chiede se il Parco Regionale dei Castelli Romani abbia intrapreso una qualche iniziativa per porre fine a quella che appare come una attività in contrasto con la normativa. Lo scorso 29 gennaio la direttrice dell’Ente regionale, su segnalazione di questo giornale, ci faceva sapere che avrebbe verificato la situazione. Restiamo ancora fiduciosi in attesa dell’esito di queste verifiche. Inoltre la convenzione stipulata tra il Comune di Nemi e quello di Ariccia per l’utilizzo dell’isola ecologica per ora resta solo un pezzo di carta.

La Gestione dei rifiuti in via della radiosa vicino il pozzo di acqua che serve la popolazione



Bari, liberata una ragazza 21enne tenuta prigioniera da mesi e violentata ripetutamente dal suo carnefice

Arrestato un 31enne con l’accusa di sequestro di persona, violenza sessuale e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere

BARI – La Polizia di Stato di Bari ha arrestato un cittadino egiziano di 31 anni, regolare sul territorio nazionale, pregiudicato e ritenuto responsabile dei reati di sequestro di persona, violenza sessuale e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.

L’uomo, sottoposto a controllo in piazza Umberto perché non indossava correttamente la mascherina, è risultato essere persona con precedenti penali e, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico. Durante le fasi del controllo, è apparso molto nervoso ed ha cercato in tutti i modi di evitare di fornire indicazioni in merito all’indirizzo della sua abitazione. Tale atteggiamento ha destato sospetto nei poliziotti che, dopo essere riusciti a risalire al domicilio del 31enne, hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare presso la sua abitazione, ubicata nella zona del centro città. Ivi giunti, gli agenti hanno rilevato che la porta d’ingresso, nonostante fosse munita di regolare serratura, era assicurata anche con un lucchetto che poteva essere aperto solo dall’esterno.

Sul posto, il cittadino egiziano ha rifiutato più volte di aprire la porta di accesso, nonostante i ripetuti inviti degli agenti

Dopo alcuni minuti, i poliziotti sono riusciti a farsi consegnare le chiavi e sono entrati all’interno dell’abitazione. Inquietante lo scenario che si è presentato ai loro occhi: all’interno, infatti, era rinchiusa una donna di 21 anni, originaria di un paese della provincia di Bari.

La giovane ha raccontato di essersi volontariamente allontanata dalla propria abitazione, nel dicembre dell’anno 2020, a causa di dissapori con la propria famiglia d’origine. Tramite alcuni conoscenti, era stata messa in contatto con il cittadino egiziano che le aveva offerto ospitalità. Dopo un primo periodo di regolare convivenza, afferma la ragazza, l’uomo ha deciso di segregarla: ha più volte abusato sessualmente di lei, le ha vietato di uscire da sola, le ha impedito di utilizzare il telefono cellulare ed ha oscurato con dei pannelli adesivi tutte le finestre dell’abitazione. La ragazza ha dichiarato che poteva uscire solo in compagnia del suo aguzzino: la porta d’ingresso, infatti, era sempre assicurata con dei lucchetti, anche quando l’uomo era in casa; le chiavi le possedeva solo lui. A seguito delle violenze subite, inoltre, la 21enne ha riferito di trovarsi in stato di gravidanza; attualmente è stata affidata all’assistenza del personale di un Centro Anti Violenza.

Tratto in arresto, l’uomo è stato associato presso il carcere di Bari e dovrà rispondere dei reati di sequestro di persona, violenza sessuale e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.




Videoclip e cinema: Cosimo Alemà a “Officina in Arte” [Intervista esclusiva]

Cosimo Alemà uno dei maestri dei videoclip italiani ospite della trasmissione web “Officina in Arte” condotta dalle giornaliste Valeria De Luca e Chiara Rai.

Alemà: Oltre 700 videoclip per artisti italiani ed internazionali affermandosi negli anni zero come regista più richiesto nel settore.

L’INTERVISTA

Ha realizzato clip musicali per: Skin, Ligabue, Zero Assoluto, Tiziano Ferro, Gianna Nannini, Mina, Alessandra Amoroso, Litfiba, Giorgia, Tiromancino, Giusy Ferreri, Subsonica, Casino Royale, Fabri Fibra, Noemi, Ennio Morricone, Baustelle, Nina Zilli, Pacifico, Afterhours, Carmen Consoli, Caparezza, Chiara Civello, Club Dogo, Le Vibrazioni, Alex Britti, Nek, Verdena, Gianluca Grignani, J-ax, Articolo 31, Finley, Max Pezzali, Syria, Velvet, Anna Tatangelo, Club Dogo, Marracash, Corveleno, Tormento, Marina Rei, Delta V, Niccolò Fabi, Paola e Chiara, Coolio, Neffa, Giuliano Palma, Luca Carboni, Gemelli Diversi, Sergio Cammariere, Renato Zero, Patrizia Laquidara, etc.

Numerosi spot pubblicitari e promo televisivi, vincendo premi e riconoscimenti in tutta Europa tra cui il Promax ed il prestigioso Key Director’s Award nel 2005.

Tra Brand e Tv: Mtv, Wind, Blackberry, Coconuda, Studio Universal, Fox Life, Eurobet, Fox Retro, Steel, Cult Network, Rai, Fao (campagna mondiale 2003), Pringles, Kenwood, Anlaids, Adidas, etc.

Alcuni cortometraggi fiction (1995-2000) che hanno partecipato ad alcuni dei più importanti festivals del cinema (Berlino, Torino, Arcipelago, San Sebastian, Bruxelles, Clermont Ferrand, Cortinametraggio).

“Quiete” del 1996 è uno dei 22 episodi del film collettivo “Intolerance”. Tra gli altri registi del film: Citto Maselli, Paolo Virzì, Marco Puccioni, Gabriele Muccino, etc.

“Tuttintrusi”del 1998 è stato distribuito e venduto in oltre 15 paesi ed è stato presentato al Festival del Cinema di Berlino nel 1999. Ha inoltre vinto numerosi riconoscimenti.

“Gonfiate la Bambola” è stato prodotto nel 2000 da Studio Universal ed è uscito in 100 sale cinematografiche insieme al film “Harry a Pezzi” di Woody Allen.

Ha realizzato il lungometraggio documentario musicale “Showtime 21.30” durante la tournè di Max Pezzali nel 2007. Il film è distrubuito in homevideo per Warner Music Italy.

Ha inoltre curato il Dvd “Extra” degli Zero assoluto, come realizzatore di tutti e 10 i videoclip presenti, compresa una versione cinematografica di “Appena Prima di Partire” di 22min. con la partecipazione di Nelly Furtado.

Ha diretto la mini serie “Room 4 U – Ospite Perfetto” (40 puntate brevi), prima web serie italiana. La serie è stata presentata al Roma Fiction Fest 2008 e prodotta da Fidia Film.

Nell’estate 2009 ha girato il suo primo lungometraggio per il cinema dal titolo “At the End of the Day”, prodotto da The Mob, Frame by Frame, Lock and Valentine, Bmovie e Pines Films Limited. Il film è stato realizzato in lingua inglese con cast interamente anglosassone. Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane nell’estate 2011 (70 sale). Il film è stato distribuito in oltre 30 paesi. In Francia, Uk, Scandinavia e Benelux “At the End of the Day” è distribuito da Universal Pictures.

Festivals: Courmayeur Noir In Festival 2010 (International competition – unico film italiano), Rome FantaFestival 2011 (Evento speciale), RainDance London FilmFestival 2010 (Foreign Films Competition), Fantasy Festival Germany 2011 (Official Competition), Malaga Film Festival 2011, Sitges International Film Festival 2012.

Il suo secondo film lungometraggio dal titolo “La Santa” prodotto da Panamafilm per RaiCinema, è stato presentato in anteprima mondiale come evento speciale al Festival del Cinema di Roma nel 2013 e distribuito da 01 Distribution. La colonna sonora del film include brani di Gianna Nannini, Der Noir, Triace e Ninos du Brasil. Il film ha partecipato a numerosi festival internazionali tra cui il Nifff nel 2014.

Nel 2015 è uscito il film musicale “Una nave in una foresta dal vivo” in occasione del Subsonica Day. Il film è stato presentato in oltre 200 sale italiane distribuito da Nexo Digital.

Nel 2016 nelle sale cinematografiche (distribuito da Koch Media in oltre 250 copie) è uscito il suo terzo lugometraggio dal titolo “Zeta”, primo film italiano sul rap, con la partecipazione di artisti della scena come Fedez, J-Ax, Clementino, Rocco hunt, Baby K, Salmo, Noyz Narcos, Briga, Low Low, Rancore, Shade, Ensi. Il film è prodotto da 999Films, Pananmafilm e Sony Music Italy. Il film ha ricevuto il contributo del Mibac e ritenuto film di interesse culturale nazionale. Ha partecipato a numerosi festival nazionali ed internazionali tra cui il NIFFF, Ischia Global (premiato) e Salento Finibus Terrae.

E’ in sviluppo il suo quarto lungometraggio: il thriller “No Future” prodotto da 999Films per il mercato internazionale; il film è stato finanziato dal Mibac e dal fondo Europeo Media.

Da qualche anno sta girando serie tv e fiction primetime per RaiUno, prodotti dalla società Lux Vide.

Nel 2017/2018 è stata la volta di Don Matteo 11 di cui ha curato la regia di Seconda Unità (18 episodi).

Nel 2018/2019 ha diretto 5 episodi su 10 (da 100’) della fiction “Un Passo dal Cielo” Stagione 5.

Nel 2019/2020 ha diretto 5 episodi su 10 (da 100’) della fiction “Don Matteo” Stagione 12.

Nel 2020 ha diretto 3 episodi su 8 (da 100’) della fiction “I Guardiani del Cielo”.

Un cortometraggio dal titolo “Si Sospetta il Movente Passionale con l’Aggravante dei Futili Motivi”, unico piano sequenza di 16 minuti, realizzato nell’estate del 2018, è stato selezionato come evento di chiusura della 33° Settimana Internazionale della Critica all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.

Nell’anno successivo ha partecipato a circa 70 festival collezionando importanti premi e riconoscimenti.

Tra gli attori con cui ha collaborato: Luca Zingaretti, Marco Giallini, Vincent Gallo, Terence Hill, Nino Frassica, Massimo Ghini, Carlo Cecchi, Antonio Catania, Elena Sofia Ricci, Pilar Fogliati, The Jackal, Serena Iansiti, Dario Aita, Maurizio Lastrico, Maria Chiara Giannetta, Giusy Buscemi, Pamela Villoresi, Serena Autieri, Daniele Liotti, Irene Ferri, Enrico Ianniello, Mino Caprio, Anna Ferraioli Ravel, Massimiliano Gallo, Gianluca Di Gennaro, Salvatore Esposito, Maria Pia Calzone, Alessandro Gasmann, Anna Galiena, Claudia Pandolfi, Sergio Rubini, Carlo Verdone, Paola Cortellesi, Valeria Solarino, Nelly Furtado, Gian Marco Tognazzi, Dario Argento, Sam Cohan, Edmund Purdom, Andy Luotto, Irene Papas, Davide Paganini, Jonis Bashir, Margherita Buy, Maurizio Costanzo, Franco Califano, Kasia Smutniak, Anna Safroncik, Giorgia Surina, Edy Angelillo, Lele Vannoli, Marina Remi, Giulia Bevilacqua, Giulio Berruti, Ela Weber, Renato Marchetti, Lidia Vitale, Marianna Di Martino, Michael Schermi, Stephanie Chapman Baker, Neil Linpow, Michael Lutz, Valene Kane, Federico Moccia, Luisa Ranieri, The Jackal, Stefano Dionisi, Benedetta Mazzini




Quando la batteria suona il Jazz: Lorenzo Tucci ospite a “Officina in Arte”

Lorenzo Tucci, classe 1967, uno dei maggiori batteristi del panorama jazz italiano e internazionale ospite della trasmissione web “Officina in Arte” condotta dalle giornaliste Valeria De Luca e Chiara Rai.

Tucci: 40 album, tra cui quelli con Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Javier Girotto e tanti altri. Il suo jazz moderno e contemporaneo ha già incantato il pubblico, grazie allo stile poliedrico e sempre pieno di energia.

L’INTERVISTA

“Officina in Arte” del 25/03/2021

L’ASSOLO

“Officina in Arte” del 25/03/2021



Latina, un aeroporto per rilanciare economia e occupazione: l’intervista al segretario UGL Armando Valiani e alla giornalista Sarina Biraghi

LATINA – L’aeroporto di Latina, inaugurato il 28 marzo del 1938, è intitolato alla memoria del Capitano Pilota Enrico Comani, Medaglia d’Oro al Valore Aeronautico di cui ne prende appunto il nome.

Dotato di una pista in asfalto lunga 1700 metri e larga 40 attualmente è sede del 70° Stormo “Giulio Cesare Graziani” dell’Aeronautica Militare Italiana e di altri concessionari dell’area tra i quali citiamo il 118 con il servizio di eliambulanza e l’Aero Club.

L’aeroporto, situato nel circondario di Latina Scalo dista circa 10 km dal centro della città e per il segretario UGL Lazio Armando Valiani potrebbe diventare un vero e proprio volano per il rilancio economico e occupazionale sia in ambito aeroportuale sia per l’indotto che ne deriverebbe con risultati eccezionali per il territorio pontino in primis e per tutta la regione Lazio.

L’intervista al segretario UGL del Lazio Armando Valiani a Officina Stampa del 25/03/2021
Officina Stampa del 25/03/2021 – Il punto di Sarina Biraghi (Giornalista de LaVerità) sull’aeroporto di Latina

Un progetto che potrebbe assistere alla messa in campo di ulteriori progetti legati al potenziamento dei collegamenti con la rete ferroviaria, del turismo e dell’export realizzando la nascita di piccole compagnie aeree locali, una sorta di aerotaxi, che valorizzerebbero lo splendido territorio pontino come ad esempio le Isole di Ponza e Ventotene ma anche le città di Terracina, Sperlonga, Formia, Gaeta e tante altre località ricche di storia millenaria, di cultura enogastronomica, di centri termali e paesaggi mozzafiato, con un incremento del turismo nazionale e internazionale.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 25/03/2021

Gli enormi spazi limitrofi abbandonati, poi, potrebbero contribuire a rafforzare il settore sia civile che militare, attraverso lo sviluppo di nuove attività ed essere considerato dunque un nuovo hub, dopo gli aeroporti internazionali di Fiumicino e Ciampino.




Ddl Zan – legge contro l’omofobia, Luca Maria Lo Muzio Lezza (Volt Italia): “Ecco perchè è necessaria” – L’intervista

La proposta di legge contro l’omofobia del deputato Pd Alessandro Zan è stata approvata in prima lettura dalla Camera dopo mesi di emendamenti e polemiche. Ora se passerà anche al Senato l’articolo 604 del codice penale sarà modificato.

La proposta di legge introduce la specifica del reato contro chi istiga e chi commette atti di discriminazione fondati “sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o sulla disabilità” prevedendo pene fino a 4 anni di carcere. Si istituirebbero poi iniziative, da svolgere ogni 17 maggio nel corso della giornata nazionale contro l’omofobia, dedicate alla promozione della cultura del rispetto e dell’inclusione nonché al contrasto dei pregiudizi delle discriminazioni.

Il ddl prevede anche che le scuole di ogni ordine e grado dovranno inserire nella propria offerta formativa programmi di sensibilizzazione a questo tipo di discriminazioni. Infine la destinazione di 4 milioni l’anno per dei centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, per prestare assistenza legale, sanitaria, psicologica, ed anche alloggio e vitto alle vittime dei reati di odio e discriminazione.

Il video servizio sul ddl Zan trasmesso a Officina Stampa del 25/03/2021

La battaglia parlamentare per l’approvazione di questa legge si sposta ora al Senato dove i numeri della maggioranza a favore saranno molto più limitati e, se saranno apportati emendamenti, il testo dovrà necessariamente tornare al vaglio della Camera.

L’intervista a Luca Maria Lo Muzio Lezza – Regional Lead Lazio Volt Italia

Officina Stampa del 25/03/2021 – L’Intervista

Una legge inutile per le forze di centrodestra e per la CEI che ritengono le attuali norme già in grado di colpire episodi di discriminazione e di violenza, anche di questo tipo ad esempio inserendo le aggravanti “per futili motivi”, senza dunque dover introdurre una legge apposita che sarebbe orientata ideologicamente ad imporre un punto di vista sulla realtà, cancellando di fatto posizioni differenti. In pratica si lamenta il solito pericolo dell’interpretazione della legge da parte del giudicante esponendo così legittime affermazioni di libertà di opinione al rischio di essere tacciate di omofobia.
Se si afferma che un bambino ha diritto ad un papà e ad una mamma si è omofobi oppure no? Se si sostiene che non è legittimo “reperire” all’ estero un figlio partorito su commessa da una donna si è omofobi o no?




Crisi delle nascite, le cause oltre i dati: politica e imprenditoria sanitaria a confronto con Possemato e Colosimo

In Italia si fanno sempre meno figli e si vive più a lungo. Ma a cosa succede mettendo insieme questi due fattori? Che tipo di Italia avremo tra qualche decennio? Secondo un recente studio condotto dai ricercatori dell’università di Washington Seattle e pubblicato dall’autorevole rivista “The Lancet” la popolazione mondiale raggiungerà probabilmente il picco nel 2064 con circa 9,7 miliardi di unità per poi scendere a circa 8,8 miliardi entro il 2100 e in particolare l’Italia che ha già raggiunto il picco di 61 milioni di abitanti nel 2014 crollerà a circa 30 milioni nel 2100. L’Italia come è noto è sotto la soglia decisiva di 2,1 bambini per donna cioè il numero di figli necessario per mantenere stabile la popolazione oggi questo valore per quanto riguarda il nostro paese è infatti di 1,29 figli per donna nonostante l’immigrazione e il fatto che le donne immigrate abbiano più figli di quelle italiane.

Ci saranno dunque molti anziani e pochi giovani e un crescente numero di persone attive dovrà mantenere chi non lavora ancora come gli studenti e chi non lavora più: i pensionati. Secondo le previsioni di questo studio altri paesi come Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, resisteranno meglio allo tsunami demografico soprattutto grazie a una più efficace politica dell’immigrazione. La Francia da tempo pratica una politica demografica molto decisa e ha raggiunto quasi la fatidica soglia dei due figli per coppia e anche la Svezia è riuscita a portare la sua popolazione al valore di 1,9 bambini per donna.

Se non si inverte subito la rotta l’economia italiana si ridimensionerà passando dal nono posto fra le principali nazioni del mondo al venticinquesimo posto. Le ragioni del declino della popolazione si conoscono bene. Basta vedere quello che accade intorno a noi. I giovani si sposano tardi, c’è il problema della casa, manca un sostegno per la donna che lavora, non ci sono nidi disponibili a un prezzo accessibile e nemmeno incentivi fiscali adeguati, allevare i figli costa e dulcis in fundo manca anche la sicurezza di un posto di lavoro. Chi pagherà le pensioni per questo mondo di anziani? Chi si occuperà di loro? Chi pagherà l’assistenza medica? A che età questi anziani saranno in grado di smettere di lavorare? E c’è da chiedersi anche dal punto di vista economico: quale sarà la domanda interna e il gettito fiscale? Grandi cambiamenti sociali ed economici che inizieranno a farsi sentire non nel 2100 ma nei prossimi anni e decenni.

Il video servizio sulla crisi delle nascite trasmesso a Officina Stampa del 25/03/2021

Donatella Possemato: “Un problema, quello della denatalità che si è accentuato dall’inizio della pandemia da Covid-19”

Officina Stampa del 25/03/2021 – L’intervista alla dottoressa Donatella Possemato direttrice della clinica “Santa Famiglia” di Roma

“Il Covid ha dimezzato anche il numero degli anziani, ha spazzato via una generazione di anziani e quindi ha spazzato via la saggezza, la tradizione, la cultura che poi viene tramandata ai giovani e purtroppo noi continuiamo a non fare i figli”. Questa la riflessione della dottoressa Donatella Possemato direttrice della clinica “Santa Famiglia”, un’eccellenza della Capitale in fatto di nascite.

Possemato ha puntato il dito su quelle che sono vere e proprie responsabilità della politica e delle istituzioni riguardo il fenomeno del calo delle nascite: “La motivazione non è solo quella che noi tutti ci aspettiamo: un welfare attivo, una politica ovviamente a sostegno delle famiglie. – Dice la direttrice della clinica romana – Bisogna anche andare a capire – prosegue Possemato – perché i centri nascita stanno sparendo. Non stanno sparendo solo perché non ci sono nascite. Perché la politica e le istituzioni non si rendono conto che stanno sparendo i ginecologi, non si trovano più i neonatologi, perché il rischio clinico è importantissimo. I premi assicurativi sono enormi e le aziende della sanità sono praticamente abbandonate. Un drg e cioè quello che viene pagato per l’evento nascita, l’evento più bello nella vita di un uomo e di una donna, di una coppia, viene pagato meno di un cellulare: ovvero neanche 1000-1100 euro”.

Chiara Colosimo: “I prodotti della prima infanzia costano un occhio della testa”

Officina Stampa del 25/03/2021 – L’intervista all’On. Chiara Colosimo Consigliere regionale FdI del Lazio

Chiara Colosimo, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Regione Lazio e componente, tra l’altro, della VII Commissione – Sanità, Politiche Sociali, Integrazione Sociosanitaria, Welfare, ha parlato di sanità che continua a tagliare con i risultati ormai tristemente noti a tutti.

“Ci sono due temi distinti che vanno nella stessa direzione. – Dice Colosimo – Temi – prosegue – che ci pongono davanti allo stesso problema: il primo è quello diciamo più politico, nel senso del grande tema della denatalità che Fratelli d’Italia ha più volte sottolineato e riguarda innanzitutto le politiche che si fanno verso le coppie che decidono di mettere al mondo un figlio. Io posso fare un esempio prettamente regionale: quando abbiamo presentato un emendamento per istituire il bonus famiglia in Regione Lazio c’è stato risposto che era un emendamento ideologico. E non c’era niente di ideologico: si sosteneva semplicemente che occorreva fornire per i primi mesi di vita e durante tutta la gravidanza della donna un sostegno, per esempio nelle visite. Ci sono colleghe che si sono preoccupate di presentare una legge per abbassare il costo degli assorbenti e non si rendono conto, per esempio, che i prodotti della prima infanzia costano un occhio della testa. Allora diciamo le cose come stanno: sono quelle le scelte ideologiche che vengono fatte da altre parti non certo dalle parti di Fratelli d’Italia. Il secondo tema è quello tristemente economico perché chi sosterrà le nostre pensioni se non ci saranno più giovani che lavorano? C’è anche il tema pratico, tra virgolette, introdotto dalla direttrice – Donatella Possemato Ndr. – Perché il tema pratico è che la sanità continua a tagliare e abbiamo visto i risultati dei tagli sanitari, ma soprattutto se non si fanno investimenti di lungo spettro. Se mancano i ginecologi e oggi non si incentivano, noi continueremo ad avere meno persone che fanno quel lavoro”.     




18 anni compiuti sul set di “Lo chiamavano Trinità”: Marco Tullio Barboni dedica un libro a suo padre E.B. Clucher e a Bud Spencer

Vicende e aneddoti visti con gli occhi di chi si è trovato dietro le macchine da presa di quei “Fagioli Western” inventati da Enzo Barboni Clucher e prima ancora dietro le quinte dei film dei quali lo stesso padre dell’autore è stato operatore alla macchina e direttore della fotografia 

18 anni compiuti sul set di “Lo chiamavano Trinità” primo film come aiuto regista per Marco Tullio Barboni, oggi affermato soggettista, sceneggiatore, regista e scrittore.

E’ in questa ultima veste che ci propone il nuovo libro “Matusalemme Kid. Alla scoperta di un cuore bambino” dedicato a suo padre Enzo Barboni Clucher e a Bud Spencer.

Un libro che racconta tante vicende e tanti aneddoti visti con gli occhi di chi si è trovato dietro le macchine da presa di quei “Fagioli Western” inventati da Enzo Barboni Clucher e prima ancora dietro le quinte dei film dei quali lo stesso padre dell’autore è stato operatore alla macchina e direttore della fotografia. 

Il video servizio trasmesso a “Officina in Arte” del 25/03/2021

E così, scorrendo le pagine di questo libro, si viene proiettati, come per incanto, su set leggendari, da “Vacanze Romane” a “Ben Hur”, dalla commedia all’italiana con De Sica e Toto’ all’avvento del Western Spaghetti.  

“Chi perde il bambino che ha dentro di sé lo rimpiangerà per il resto della vita”. Ne era convinto Pablo Neruda e ne è convinto Marco Tullio Barboni che ricerca ostinatamente quel “bambino dentro di sé” fino a trovarlo e a farlo emergere. Ne deriva dunque un “faccia a faccia” tra puer e senex nel corso del quale i “due” ripercorrono gli anni fino all’adolescenza, le cui “meraviglie” hanno perso progressivamente il loro smalto a causa della crescente incapacità dell’adulto di ascoltare il suo “cuore bambino”.

Le giornaliste e conduttrici Chiara Rai e Valeria De Luca intervistano Marco Tullio Barboni durante il programma webtv “Officina in Arte” del 25/03/2021

Un libro da non perdere per tutti gli amanti del cinema che ci troveranno una miriade di informazioni e di anedotti colti dietro le quinte dal Barboni puer e ritrovati, carichi di nuovi significati, dal Barboni Senex.  Ma anche e soprattutto una originale rilettura, fuori dagli stilemi e dai dettami della psicologia, ma fedele ai medesimi, del rapporto puer senex, insito e ineludibile per ciascuno di noi.




Milano, una notte di terrore per un 31enne rapinato e sequestrato in uno stabile abbandonato: arrestate e portate in carcere 4 persone

MILANO – In manette due italiani di 25 e 35 anni e 2 marocchini di 23 e 24 anni accusati di sequestro di persona, rapina e minaccia aggravata, violenza privata, lesioni personali e indebito utilizzo di carte di credito. Ad arrestare e portare in carcere i 4 uomini i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano su ordine del G.I.P. del Tribunale di Milano.

L’indagine, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Cassano d’Adda (MI) e coordinata dalla Procura di Milano, è stata avviata dai Carabinieri della Stazione di Melzo (MI) dopo la denuncia presentata il 3 ottobre 2020 da un 31enne di Pioltello (MI), il quale aveva dichiarato di essere stato vittima 2 giorni prima di una rapina con sequestro di persona ad opera di 4 sconosciuti.

I rapidi sviluppi investigativi, conseguiti mediante l’analisi delle telecamere di videosorveglianza e del traffico storico delle utenze in uso agli indagati, uniti ad una capillare attività di controllo del territorio, hanno consentito di ricostruire che la vittima, dopo aver incontrato in serata i 2 stranieri a Cernusco sul Naviglio (MI), era stata condotta presso una fabbrica dismessa di Cassina de’ Pecchi (MI) ove, con la complicità dei 2 italiani giunti in un secondo momento, era stata rapinata del portafoglio e degli indumenti. Impossibilitato a fuggire, il 31enne aveva subito intimidazioni per tutta la notte, oltre ad essere percosso e minacciato di essere lanciato dal quarto piano dell’immobile, venendo così costretto a fornire il codice PIN della propria carta di credito, con cui a più riprese i sequestratori avevano prelevato contante presso vari sportelli bancari e le sale giochi del territorio, fino a raggiungere il massimo erogabile, per un totale di 1.800 euro.

Soltanto alle ore 5, gli aguzzini avevano liberato la vittima che era poi ricorsa alle cure mediche presso il Policlinico di Milano, venendo dimessa con una prognosi 7 giorni per le contusioni subite.

I problemi per il 31enne sono tuttavia proseguiti i giorni successivi, quando uno degli indagati ha iniziato a contattarlo al cellulare, nel tentativo di intimidirlo e convincerlo a non presentare denuncia.

I 4 arrestati, di cui 3 con precedenti per reati in materia di stupefacenti, sono stati localizzati presso le rispettive abitazione, a differenza di uno dei due magrebini, di fatto senza fissa dimora, rintracciato nel quartiere “Satellite” di Pioltello. Nel corso delle perquisizioni eseguite nella circostanza, presso l’abitazione di uno dei due stranieri, a Vigevano, veniva rinvenuto il giubbotto rapinato alla vittima, con all’interno la somma di 700 euro in banconote da 50.

Al termine delle operazioni, gli arrestati sono stati trasferiti alle Case Circondariali di Vigevano e Milano “San Vittore”.




Trevignano Romano. 5 anni di governo con Claudia Maciucchi: “Mi ricandido, ci ricandidiamo”

TREVIGNANO ROMANO (RM) – Claudia Maciucchi, classe 65, laureata in legge, sposata, due figlie gemelle, eletta sindaco di Trevignano Romano il 6 giugno del 2016 si ricandida, insieme a tutta la squadra, alle prossime comunali per proseguire il percorso intrapreso durante questo primo mandato.

L’intervista di Chiara Rai nel corso di Officina Stampa del 18/03/2021 al Sindaco di Trevignano Romano Claudia Maciucchi

Maciucchi, primo sindaco donna della storia politico amministrativa della cittadina che conta circa  6 mila abitanti e che si adagia sulle sponde dello splendido lago di Bracciano, nel corso di questo primo mandato ha portato una ventata positiva di cambiamento soprattutto in settori come il Sociale, Turismo, Cultura e Opere pubbliche.

È durante il suo mandato e per tre anni consecutivi, infatti, che Trevignano oltre alla bandiera Arancione, conquista la bandiera Blu, dal 2018 al 2020, un riconoscimento conferito dalla Foundation for Environmental Education alle località costiere europee dopo aver verificato la sussistenza dei criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, tenendo in considerazione ad esempio la pulizia, i servizi delle spiagge e gli approdi turistici.

Infatti il Comune di Trevignano ha prestato molta attenzione alla cura della cittadina e delle spiagge dotandole di attrezzature per accogliere i turisti, le persone con disabilità e infine ha dedicato uno spazio di arenile onde consentire l’accesso agli amici a quattro zampe.

Non sono poi mancate le numerose iniziative culturali ed enogastronomiche, i mercatini, gli eventi per promuovere il commercio, il territorio e il sociale come per esempio la campagna di sensibilizzazione e di effettuazione di opere in favore della disabilità, quella pubblicitaria “Lake’s more”, “La Notte Bianca dello Sport”, “La Notte Blu” e la “Sfilata in Rosa”.  

Con Claudia Maciucchi al timone e insieme alla sua squadra, a Trevignano è stato attivato il C.U.P. Centro Polifunzionale all’interno dell’area in utilizzo al Centro Anziani con punto prelievi per le prestazioni ambulatoriali e di laboratorio e l’attivazione dell’ambulatorio infermieristico.

Innumerevoli poi le iniziative ambientali: dall’installazione di foto-trappole per contrastare il fenomeno delle discariche abusive, all’ecoisola informatizzata che ha messo la cittadina in prima linea sul tema rifiuti, per la quale Trevignano è stato riconosciuto come “Comune riciclone” per aver ottenuto parametri rilevanti nella raccolta differenziata.

Nel 2018 la cittadina vince il bando per la tariffa puntuale e dà vita a numerose iniziative: dall’adesione alla manifestazione mondiale per il clima di Greta Thunberg in collaborazione con le scuole, alle giornate di pulizia della spiaggia, dei sentieri e posizionamento segnaletica insieme all’ente Parco, alla forestazione di circa 800 alberi nel progetto europeo insieme ad AzzeroCO2, la consegna di compostiere ai residenti con riduzione in bolletta fino all’iniziativa “Plastic free” con la consegna di 350 borracce in alluminio nelle scuole.

Importanti finanziamenti e cantieri sono stati ottenuti dall’Amministrazione comunale guidata da Maciucchi a partire dal contributo regionale di 1 milione e mezzo di euro per l’avvio concreto dei lavori del primo tratto di pista ciclabile circumlacuale.

Poi, l’approvazione del progetto definitivo di completamento e risparmio energetico ed economico delle opere di urbanizzazione primaria in via di mezzo Superiore. L’ approvazione del progetto definitivo per i lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria della palestra della scuola elementare in via delle Scalette così come la ristrutturazione straordinaria dell’Impianto Sportivo Comunale “Giulio Morichelli” nel quale è stato anche realizzato un nuovo campo di calcetto in sintetico. A queste opere si aggiungono il rifacimento stradale ed in particolare dell’anello stradale che parte da via Carlo Alberto Dalla Chiesa e termina in via della Rocca e la battaglia contro gli emungimenti al lago. Ma questa è solo una parte di un quinquennio di impegno per Trevignano.




Anguillara Sabazia, emergenza cimitero: due soluzioni all’orizzonte. Intanto si preparano le verifiche su tutte le concessioni

Il Consigliere Enrico Stronati sollecita risposte. Per il Sindaco occorre ampliare l’attuale cimitero nell’immediato per poi partire con la progettazione di quello nuovo

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – E’ ancora emergenza loculi ad Anguillara Sabazia dove nel 2017 è stato approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per realizzare i lavori di ampliamento del cimitero cittadino, con tanto di annuncio sul profilo Fb della ex sindaca Sabrina Anselmo relativo l’imminente inizio dei lavori.

Un annuncio, quello della ex sindaca, rimasto tale e mentre si procedeva a requisire “temporaneamente” i loculi cimiteriali non utilizzati a chi ne aveva in concessione più di uno del progetto di ampliamento non si è saputo più nulla.

Le “requisizioni temporanee” di loculi cimiteriali sono poi proseguite anche nel periodo di commissariamento del Comune, dopo la caduta del governo M5s, con la requisizione di tutti i loculi dati in concessione ai privati e non ancora utilizzati.

E il nuovo Sindaco di Anguillara Sabazia l’Avvocato Angelo Pizzigallo ha poi terminato l’opera requisendo gli ultimi loculi che per “mera dimenticanza” erano sfuggiti al Commissario prefettizio.

Tutto esaurito, dunque, per il cimitero comunale che potrà fare fronte alle prossime tumulazioni contando solo su queste ultime requisizioni. Ma per quanto tempo ancora?

“Anguillara, quasi 20 mila abitanti, dispone attualmente di un centinaio di loculi di proprietà di singoli cittadini. – Scrive su Fb il Consigliere comunale di “Sinistra in Comune” Enrico Stronati – La nostra comunità non dispone, quindi, di loculi liberi. Si potrebbe avviare una ulteriore operazione di verifica delle concessioni scadute dando corso alle eventuali estumulazioni in caso di mancati rinnovi. Ma anche questa è una strada non priva di problemi”.

https://www.facebook.com/enrico.stronati/posts/10222226084235128

Per Stronati le uniche soluzioni possibili per risolvere il problema loculi è dunque quello di ampliare il vecchio cimitero o prevederne uno nuovo. “Entrambe le scelte – ha detto Stronati – esigono anni di lavoro (in termini tecnici e amministrativi oltre che esecutivi) e una necessaria condivisione tra tutte le parti socio-politiche della città”.

Stronati lamenta poi il fatto di non avere ancora ricevuto riscontro alle numerose sollecitazioni fatte da oltre un mese alla Consigliera delegata al Cimitero (Cinzia Mazzotta), alla Segretaria comunale e al Dirigente di area preposto, per avere aggiornamenti sulle intenzioni dell’Amministrazione comunale riguardo quali soluzioni intenda mettere in campo per fare fronte all’emergenza loculi che da qui a poco potrebbe trasformarsi in “tutto esaurito” per il cimitero cittadino.

Per il Sindaco Pizzigallo occorre portare avanti sia l’ampliamento dell’attuale cimitero che la costruzione di uno nuovo

Il Sindaco Angelo Pizzigallo intervistato da Chiara Rai a “Officina Stampa” del 11/03/2021 spiega quali misure saranno messe in campo per fare fronte all’emergenza cimitero

Sul tema il Sindaco Angelo Pizzigallo, ha detto che c’è da porre in essere entrambe le soluzioni. Una soluzione di natura emergenziale che è quella di ampliamento dell’attuale cimitero e successivamente agire sulla progettazione di un nuovo camposanto da realizzarsi nell’area già destinata dal PRG. In merito all’opportunità di poter procedere all’avvio di “una ulteriore operazione di verifica delle concessioni scadute”, come prospettato da Enrico Stronati, il primo cittadino ha detto che una verifica in tal senso vada fatta. “Un’attività importante come quella sulle concessioni in essere e quelle vecchie, magari scadute, – ha detto Pizzigallo – deve essere portata avanti perché è vero che l’amministrazione deve cercare di risolvere i problemi ma per farlo ha necessità di dare ordini regole e impostazioni”.