Rocca Priora RDP (calcio, Promozione), Petrosino: “A Grottaferrata un match molto importante”

Rocca Priora (Rm) – E’ stato tra i migliori in campo dello sfortunato match perso 1-0 in casa della Vis Subiaco. Francesco Petrosino, difensore laterale o centrale classe 2002 in forza al Rocca Priora RDP, si sta ritagliando uno spazio sotto la gestione tecnica dei fratelli Stefano e Gianfranco Guazzoli. D’altronde era stato proprio il primo a volerlo a settembre: “Lasciare un club ambizioso come Valmontone non è stato facile – dice il difensore – Ma qui ho trovato un ambiente positivo e un’aria davvero di famiglia sia a livello societario che di spogliatoio. Nella prima parte di campionato non ho avuto molto spazio, ma da quando sono subentrati in panchina i fratelli Guazzoli sto giocando di più e non posso che esserne felice”. Petrosino commenta il k.o. dell’ultimo turno: “C’è tanto rammarico per la sconfitta di Subiaco che è stata piuttosto immeritata. Venivamo da due vittorie consecutive e dal pareggio con l’Atletico Lariano e quindi volevamo allungare questa striscia positiva. E’ stata una partita un po’ strana in cui abbiamo subito poco, poi è arrivato il calcio di rigore con cui la Vis Subiaco è passata in vantaggio nel primo tempo. Nonostante le difficoltà di preparazione della gara a causa della neve e due assenze importanti dietro come quelle di Rosi e Ristori, nella ripresa abbiamo provato a riacciuffarla creando diverse occasioni, ma loro si sono chiusi bene e noi non siamo riusciti a concretizzare”. In questo momento il Rocca Priora RDP è ancora in zona play out: “Ma sono assolutamente fiducioso che la squadra possa rimanere in Promozione senza dover fare gli spareggi. Questo è un momento di stagione molto importante perché siamo attesi da tre scontri diretti che valgono tanto”. Il primo di questi sarà sul campo della Vivace Grottaferrata: “Conosco molto bene quell’ambiente per averci giocato. Inoltre ci sarà la tipica “tensione da derby” e quindi uscirà un’altra partita tosta. Loro arrivano dal bel 3-0 contro il De Rossi e quindi avranno il morale alle stelle, ma noi siamo fiduciosi di poter fare una buona partita” conclude Petrosino.




Zagarolo Sports Academy (volley), Carbonari sicuro: “L’Under 15 maschile ha buone qualità”

Zagarolo (Rm) – Ha smesso i panni da atleta per vestire quelli di (giovanissimo) allenatore. Claudio Carbonari è una delle novità stagionali dello staff tecnico dello Zagarolo Sports Academy: affianca Massimiliano Pancaldi alla guida dell’Under 15 maschile e poi talvolta supporta anche con Daniele Sarnataro nella guida dell’Under 16 femminile. Il tutto mentre sta preparando anche la maturità presso il liceo scientifico di Zagarolo. “Ho dovuto smettere di giocare perché penalizzato dall’altezza, ma amo tantissimo questo mondo e fare l’allenatore è un modo per rimanerci dentro – spiega Carbonari, che ha da poco compiuto 18 anni – In estate ho parlato con coach Pancaldi che è stato il mio allenatore ed è responsabile del settore giovanile maschile, quindi ho intrapreso il percorso da tecnico sostenuto anche dai vertici dirigenziali che ringrazio. Inoltre ho già sostenuto e superato l’esame da allievo-allenatore organizzato dalla Fipav. Rapportarmi con ragazzi “quasi” coetanei non è semplice, ma mi dà grandi stimoli: i ragazzi dell’Under 15 mi vedono “grande” e quindi con loro non ci sono particolari problemi, con le ragazze dell’Under 16 c’è meno differenza d’età, ma in linea di massima riesco a interfacciarmi serenamente anche con loro”. Carbonari è un “prodotto puro” della pallavolo zagarolese. “Ho cominciato a giocare dieci anni fa e non mi sono mai mosso da qui, vivendo tutti i cambiamenti societari degli ultimi anni. L’attuale dirigenza dello Zagarolo Sports Academy guidata dalla presidentessa Petra Prgomet e dal direttore sportivo Dario De Notarpietro crede tanto nei ragazzi del territorio e non è un caso che, anche a livello maschile, ci sia stato un notevole aumento di tesserati. E’ il segno tangibile che le famiglie credono nel progetto tecnico e nella modalità di lavoro di questo club”. La chiusura di Carbonari è sul gruppo che segue da più vicino, quello dell’Under 15 maschile: “Domenica giocherà gli ottavi del tabellone finale sul campo del Kk Eur. E’ un gruppo che ha delle buone qualità anche se diversi ragazzi giocano sotto età e quindi sono ancora in formazione”.




ART CITY Bologna scalda i motori: in programma dal 27 gennaio al 5 febbraio 2023


Nel 2023 il calendario artistico italiano si apre con l’undicesima edizione di ART CITY Bologna in programma dal 27 gennaio al 5 febbraio. L’art week con il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali, promossa da Comune di Bologna e BolognaFiere, torna a fare da preludio e accompagnare lo svolgimento di Arte Fiera che si riposiziona nel periodo invernale, forte della tradizione di fiera di settore più longeva a livello nazionale e luogo privilegiato per scoprire le anticipazioni della scena artistica contemporanea, con un’attenzione rivolta sia agli artisti affermati che alle nuove generazioni.

Diretta per il sesto anno da Lorenzo Balbi, direttore di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, ART CITY Bologna torna a riflettere la ricchezza e la vitalità espresse dalla città nel campo della cultura contemporanea attraverso la messa in rete delle variegate proposte offerte dal sistema di istituzioni pubbliche e organizzazioni private. È nella dilatazione spaziale e nei fluidi slittamenti di confini che, nel suo percorso di crescita e consolidamento, il progetto ha infatti trovato una cifra distintiva come progetto culturale collaterale alla kermesse fieristica. I pubblici plurali che frequentano abitualmente la città nel periodo di Arte Fiera possono, infatti, non solo trovare un calendario serrato di inaugurazioni, eventi e iniziative speciali ma soprattutto vivere l’esperienza corale di un’intera città partecipante, in cui gli spazi amplificano e arricchiscono le possibilità dei progetti espositivi accolti, risultando complementari. Una forma diffusa di alleanza tra città, fiera, arte e cultura davvero unica e peculiare nel panorama nazionale.

 
Nell’edizione 2023 il main program si articola in uno special project e in 12 main projects che, come di consueto, vanno a comporre una proposta ampiamente rappresentativa delle pratiche artistiche contemporanee. Proiettandosi oltre i confini urbani, in una sfera territoriale ancora più estesa e policentrica che interessa l’intera area metropolitana di Bologna, il programma sarà animato complessivamente da oltre 150 eventi.

I luoghi
Accanto ai luoghi deputati all’arte, ART CITY Bologna si connota per la continua ricerca di spazi normalmente non fruibili a scopo espositivo, dimenticati oppure poco noti al grande pubblico. Gli interventi degli artisti invitati a relazionarsi con contesti inusuali avranno così, ancora una volta, la possibilità di generare impreviste connessioni e rivelazioni.
Per questa undicesima edizione i luoghi spaziano tra differenti tipologie, offrendo nuove esperienze e punti di vista rinnovati sulla città. Sono interessati dal main program: Teatri di Vita, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Nuovo Parcheggio Stazione in via Aristotele Fioravanti, Sala Convegni Banca di Bologna a Palazzo De’ Toschi, Cassero LGBTI+ Center, Alchemilla a Palazzo Vizzani, LabOratorio degli Angeli, Padiglione de l’Esprit Nouveau, Oratorio di San Filippo Neri, Palazzo Bentivoglio, Sala Studio di Teatri di Vita, Bagni di Mario (Conserva di Valverde) e lo spazio KAPPA-NÖUN, situato nel Comune di San Lazzaro.

L’identità visiva
Come per le due precedenti edizioni, per l’ideazione e lo sviluppo dell’identità visiva è stata confermata la collaborazione con Filippo Tappi e Marco Casella. Se nel 2021 a guidare i visitatori erano stati la stella e Peter Pan, mentre nel 2022 si era assistito all’“esplosione” di Bologna vista come una galassia, per il 2023 la grafica nasce dal presupposto che l’arte rappresenti ciò che non conosciamo. Protagonisti di questo immaginario sono mostri e figurazioni di fantasia ispirati a quelli apparsi nelle narrazioni antiche e utilizzati dai cartografi medievali e rinascimentali per rappresentare l’ignoto. Riferimento ideale è anche la figura di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), padre fondatore delle scienze naturali di cui Bologna sta celebrando i 500 anni dalla nascita, che dedicò le ultime pagine della sua Naturalis Historia al tema dei “mostri celesti”, eccezionalità astronomiche che rimangono per lo più inspiegabili. Spiegano i due visual designer: “La stella di ART CITY Bologna si posa su una terra ignota, la più lontana mai visitata. La mappa della città metropolitana di Bologna, popolata da mostre, rassegne ed eventi d’arte, diventa terra sconosciuta, sfuggente, pericolosa, effimera. Nuova, in cui appaiono sirene, buchi neri, vegetali agghiaccianti. Il punto nevralgico è il viaggio, non la meta, non il ritorno alla normalità ma la trasmutazione, il disorientamento che risveglia lo sguardo. Il mostro ci indica un luogo misterioso. Ed è proprio lì che dobbiamo andare”.

Special project
Proseguendo la sperimentazione del formato che lo contraddistingue dal 2018, con gli interventi di importanti artisti internazionali quali Vadim Zakharov, les gens d’Uterpan, Romeo Castellucci, Gregor Schneider e Tino Sehgal, lo special project invita ancora una volta il pubblico a immergersi in vere e proprie opere d’arte viventi con il lavoro Have a Good Day! nato dalla collaborazione tutta al femminile di Vaiva Grainytë (autrice del libretto), Lina Lapelytë (compositrice e direttrice musicale) e Rugilë Barzdþiukaitë (regista e scenografa), presentato nella sede di Teatri di Vita in tre repliche: venerdì 3 e sabato 4 febbraio alle ore 20, domenica 5 febbraio alle ore 17. Come componenti del collettivo Neon Realism, nel 2019 le tre artiste hanno ottenuto il Leone d’Oro per la migliore Partecipazione Nazionale con il Padiglione della Lituania con l’installazione Sun & Sea (Marina), a cura di Lucia Pietroiusti, nell’ambito della 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Accolta con grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo, e definita dal quotidiano statunitense The New York Times “intelligente, affascinante e silenziosamente sovversiva”, questa sorprendente opera lirica per dieci cassiere, con sottofondo di un centro commerciale e pianoforte racconta la vita interiore delle lavoratrici protagoniste, mostrando che cosa si nasconda dietro i sorrisi forzati e i saluti meccanici “Buongiorno!”, “Grazie!”, “Buona giornata!”. Lo spettacolo trasforma l’alienazione quotidiana di cassiere senza volto e dalle sembianze robotiche in personaggi vivaci e brillanti, le cui biografie e pensieri segreti diventano brevi drammi di carattere personale che si fondono in un coro comune. La critica alla società capitalistica contemporanea viene espressa con ironia, humour, poesia e paradosso, evitando qualsiasi giudizio moralistico.
L’opera Have a Good a Day! di Vaiva Grainytë, Lina Lapelytë e Rugilë Barzdþiukaitë è prodotta da Operomanija. Come special project di ART CITY Bologna 2023, l’evento è curato da Lorenzo Balbi e promosso da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Istituto di Cultura Lituano, Ambasciata di Lituania in Italia e Consolato Onorario di Lituania in Emilia-Romagna, in collaborazione con Teatri di Vita. Il libretto dell’opera è cantato in lituano, con sottotitoli in inglese e italiano.
Prenotazioni aperte dal 25 gennaio sul sito teatridivita.it/prodotto/have-a-good-day/.

Main program
Il main program si apre idealmente al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna con Atlantide 2017 – 2023, personale del video artista e regista italiano Yuri Ancarani, a cura di Lorenzo Balbi. La mostra è concepita come un'”esplosione” del film Atlantide (2021), presentato in anteprima nella sezione “Orizzonti” della Mostra del Cinema di Venezia nel 2021 e, a seguire, in numerosi festival internazionali: un viaggio all’interno del processo di ricerca e dei numerosi materiali prodotti nell’arco di circa sei anni, prima, durante e dopo la realizzazione dell’opera, sui quali l’artista ha operato una selezione, dando loro una nuova formalizzazione.
In un’atmosfera avvolgente e immersiva il pubblico potrà seguire una extra-narrazione che va oltre il lungometraggio, grazie a una serie di contenuti inediti prodotti per la mostra.
Atlantide 2017 – 2023 si realizza con il sostegno del Trust per l’Arte Contemporanea, grazie al main sponsor Gruppo Hera, in partnership con il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e IWONDERFULL, in collaborazione con I Wonder Pictures, Dugong Films e Rai Cinema. A Yuri Ancarani è inoltre dedicata la prima edizione del progetto Led Wall Commission ideato da Arte Fiera: all’ingresso di Piazza Costituzione un megaschermo di 5×9 metri proietterà video d’artista concepiti specificamente per il formato billboard e per la visione di chi sta attraversando la soglia del quartiere.
Nel Nuovo Parcheggio Stazione – Roof 5° piano, distante 2 minuti a piedi dall’ingresso della stazione ferroviaria di Bologna Alta Velocità in via Aristotele Fioravanti, Xing presenta il progetto BSTRD della coreografa di origine greca Katerina Andreou con un doppio appuntamento. La performance si svolge sabato 28 gennaio alle ore 21.00 per poi riattivarsi durante Arte Fiera, sabato 4 febbraio dalle ore 19.00 alle 24.00, come video installazione, una produzione ad hoc girata nello stesso luogo. BSTRD è un solo potente contraddistinto da un’energia esplosiva che sfida il confine tra autonomia e autorità, condizionamento e libero arbitrio. Ispirandosi alla nozione di impuro e alle pratiche di ibridazione/meticciato che hanno caratterizzato anche la cultura House nel clubbing di Chicago e New York, Andreou sviluppa una poetica incarnata in una figura bastarda consumata in una danza al di là di ogni definizione. Con solo un giradischi come partner, il corpo dell’artista si inscrive nell’istante, tra i limiti determinati dallo sforzo e dalla fatica, agendo in una geometria immaginaria.
Banca di Bologna prosegue nella produzione di mostre di livello internazionale proponendo nella Sala Convegni Banca di Bologna a Palazzo De’ Toschi la personale Finding Form dedicata al lavoro dell’artista tedesca Bettina Buck, a cura di Davide Ferri e realizzata in collaborazione con Bureau Bettina Buck. L’esposizione restituisce il percorso dell’artista tedesca prematuramente scomparsa nel 2018, partendo dagli aspetti fondanti della sua poetica, declinata prevalentemente nella scultura, nell’installazione e nella performance, e affrontando alcuni termini specifici della sua ricerca: postura (del corpo e della scultura, tra corpo e oggetto), gravità (come forza a cui la forma si assoggetta), caduta (come azzeramento della forma), occultamento (che permette di immaginare più che vedere la scultura), domestico (gli immediati dintorni nei quali la forma diventa scultura).
Negli spazi del Cassero LGBTI+ Center si incontra il mondo grottesco di Nathalie Djurberg, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia del 2009 come più promettente giovane artista in duo con Hans Berg, con la video installazione Putting Down the Prey, a cura di Sabrina Samorì e promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna in collaborazione con Collezione Matteo Novarese. Nei paesaggi dell’assurdo creati dall’artista svedese piante e animali in plastilina sono chiamati ad interpretare le pulsioni e le contraddizioni dell’uomo. In una simbiosi perfetta con le sofisticate sonorizzazioni di Berg, le animazioni in stop motion di Djurberg mettono in scena temi reali scomodi, quali la sottomissione, lo sfruttamento, la violenza e il voyeurismo, attraverso storie fantastiche che trasudano crudeltà e cinismo ma anche magia e romanticismo.
A Palazzo Vizzani, Alchemilla presenta il progetto And We Thought III di Roberto Fassone + Ai Lai + LZ, a cura di Sineglossa, promosso in collaborazione con MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Ai Lai è un’intelligenza artificiale nata nella primavera del 2021 e possiede l’abilità speciale di pensare resoconti di esperienze psichedeliche. Durante i suoi primi mesi di vita Ai Lai ha compilato migliaia di brevi report in cui racconta il suo rapporto con i funghi allucinogeni. Le storie sono molto varie: al loro interno compaiono cervelli frammentati, amici con gli occhi blu e alieni negli armadi. Nell’estate del 2021 Ai Lai scrive di voler vedere i film dei Led Zeppelin. Parla in particolare di tre titoli – The Doors, The Road e Love is Magic – che, grazie a un’attenta operazione di recupero, vengono presentati in anteprima assoluta in occasione di ART CITY Bologna 2023.
È un intervento site-specific ideato per il LabOratorio degli Angeli il progetto Guarda caso di Eva Marisaldi, a cura di Leonardo Regano e promosso in collaborazione con la Galleria De’ Foscherari. L’opera di Marisaldi entra in dialogo con gli spazi dello storico laboratorio di restauro bolognese situato presso la Chiesa sconsacrata di Santa Maria degli Angeli e l’attiguo Oratorio, intrecciando un intenso confronto che si articola tra opere riattivate per l’occasione e nuove produzioni. L’artista rilegge il LabOratorio degli Angeli come un grande archivio transitorio, custode temporaneo di opere e oggetti d’arte che nel loro casuale incontrarsi raccontano una storia in continua evoluzione.
Si inserisce in Jonas Mekas 100!, il programma internazionale di manifestazioni che celebra il centesimo anniversario dalla nascita del regista e teorico di origine lituana, la mostra Under the Shadow of the Tree curata dal duo Francesco Urbano Ragazzi presso il Padiglione de l’Esprit Nouveau, promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Istituto di Cultura Lituano e Ambasciata di Lituania in Italia in collaborazione con Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia. L’esposizione pone in dialogo l’edificio – prototipo abitativo realizzato nel 1925 da Le Corbusier e Pierre Jeanneret, ricostruito in copia fedele a Bologna nel 1977 da Giuliano e Glauco Gresleri con José Oubrerie – con un corpus di opere di Mekas, che porta fuori dal grande schermo i suoi diari filmici. Come fosse una cassa armonica, l’intero padiglione è riempito dai suoni degli audio-diari con cui l’artista ha registrato lo scorrere della vita a New York. L’albero che svetta al centro dell’architettura di Le Corbusier, attraversandone il soffitto, è invece l’elemento attorno a cui ruota una riflessione per immagini sul ruolo della natura nell’opera di questo autore, figura fondamentale nella storia del cinema di avanguardia americano.
A San Lazzaro di Savena, KAPPA-NÖUN ospita la personale Gerold Miller dedicata all’artista tedesco, curata da Valerio Dehò e promossa da Marco Ghigi in collaborazione con Artesilva. Fin dai suoi esordi negli anni Novanta Miller ha lavorato sul rapporto concettuale tra l’opera d’arte e lo spazio in cui veniva collocata, elaborando dei quadri-cornice che definivano le ambiguità delle coordinate prospettiche classiche. Il suo metodo è concettuale, analitico, razionale e richiede un’attenta partecipazione cognitiva da parte dello spettatore. Tutte le sue opere non definiscono un’immagine, ma piuttosto un confine, tra scultura e pittura, tra spazio interno ed esterno. Implicano al tempo stesso disegno, pittura, scultura e architettura, si configurano come oggetto, stabiliscono uno spazio attivo, si profilano attraverso un concetto minimalista.
La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna promuove e organizza, all’Oratorio di San Filippo Neri, l’installazione site-specific Seeking Blue Gold del duo anglo-argentino Lucy + Jorge Orta, a cura di Cristina Francucci e Tatiana Basso. L’opera si focalizza su uno dei meta-temi centrali nella poetica degli Orta, quello dell’acqua, un bene primario – il cosiddetto “oro blu” – oggetto di controverse politiche economiche e di una distribuzione globale iniqua. Il progetto, il cui fulcro è costituito da manufatti in legno provenienti dal mondo rurale, dove ancora sono utilizzati nei sistemi irrigui tradizionali, si propone di instillare in chi guarda, in linea con i presupposti dell’Estetica Operativa messa a punto dagli artisti, un seme dal quale possano germogliare nuove idee e pratiche collettive.
Palazzo Bentivoglio apre i suoi spazi dedicati alle mostre a un percorso monografico su Patrick Procktor, protagonista imprescindibile, ma tuttora poco noto, del panorama artistico londinese degli anni Sessanta e Settanta. La mostra A View From a Window, curata da Tommaso Pasquali con allestimento di Davide Trabucco, si sviluppa a partire da un nucleo di opere della collezione permanente di Palazzo Bentivoglio per presentare al pubblico una selezione di una sessantina di lavori, tra dipinti, acquerelli e disegni, datati dai primi anni Sessanta ai primi anni Novanta. Il titolo del progetto espositivo vuole sottolineare il carattere del tutto peculiare e soggettivo di una ricerca ostinatamente figurativa, connotata da grande indipendenza, per quanto del tutto calata nel suo tempo: una porzione di mondo, come quella – appunto – visibile ad apertura di finestra.
Nella storica
Sala Studio di Teatri di Vita va in scena per la prima volta in Italia l’operetta The Teacher di Agnes Scherer, curata da Caterina Molteni e prodotta da MAMbo: un’acuta riflessione sulle dinamiche di potere che svela la dipendenza sistemica tra chi guida e coloro che, per appartenenza a una classe o a una minoranza, rimangono in una posizione subalterna. L’artista tedesca allestisce una parodia del rapporto tra la figura di un divulgatore-insegnante-leader e il suo pubblico, rievocando diversi scenari di ‘indottrinamento’. Come spesso accade nel suo lavoro, immaginari del passato riecheggianti forme narrative archetipiche (mito, parabola, fiaba, leggenda) diventano specchi attraverso cui leggere la società contemporanea.
Infine, l’installazione scultorea di grandi dimensioni Fugitive of the State(less) dell’artista britannica Dominique White, a cura di Giulia Colletti e promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna in collaborazione con Associazione Succede solo a Bologna, agisce da punto di fuga prospettico della sala ottagonale dei Bagni di Mario (Conserva di Valverde), realizzata nel 1563 dall’architetto Tommaso Laureti per alimentare la Fontana del Nettuno. Il concetto di Stateless indica un non-spazio senza tempo né restrizioni, uno stato alterato, oltre lo Stato, in cui la Blackness esiste indisturbata. È un’utopia abitata da naufraghi, fuggitivi e liberi. Secondo gli Occupanti dello Stato, lo Stateless e i fuggitivi non esistono e non sono riconosciuti, il fuggitivo può essere ucciso o può scegliere di auto distruggersi, passando allo Stateless attraverso il mare. Fino a quel momento i fuggitivi restano nel limbo. Le installazioni scultoree di White sono composte da materiali naturali manipolati dal vento, dal mare e dall’artista. Spesso esposte in stato di sospensione, riassumono una serie di presenze e potenzialità (reali, virtuali, storiche, speculative) implicate nella coscienza Black.
Dopo il successo della prima edizione nel 2022, l’Accademia di Belle Arti di Bologna ripropone ARTalk CITY, il ciclo di incontri mattutini in Aula Magna, coordinato da Maria Rita Bentini, in cui alcuni degli artisti protagonisti del main program – Yuri Ancarani, Roberto Fassone, Eva Marisaldi, Lucy + Jorge Orta, oltre a Tommaso Pasquali curatore della personale di Patrick Procktor – si raccontano in prima persona, a partire dal progetto artistico concepito per ART CITY Bologna 2023, in dialogo con curatori e docenti.

Musei, Fondazioni, Spazi Istituzionali | Associazione gallerie Bologna | Spazi espositivi e gallerie indipendenti
È confermata la partecipazione corale da parte di musei, fondazioni e spazi istituzionali, pubblici e privati, della città e dell’area metropolitana, che proporranno un ricco calendario di mostre, performance, eventi, installazioni, talk e incontri, evidenziando la forza di un sistema culturale plurale, diffuso, generatore di energie creative e connessioni.
Concorrono all’art week bolognese l’Associazione Gallerie Bologna, con eventi espositivi tra arte italiana e internazionale, e la Fondazione Cineteca di Bologna con una rassegna cinematografica tra cinema, fotografia e arte.
Non mancano nell’articolato programma di ART CITY Bologna mostre e altre iniziative organizzate da soggetti, gallerie e spazi espositivi indipendenti, a completare un’offerta artistica che esplora le più innovative espressioni del contemporaneo.

ART CITY White Night sabato 4 febbraio 2023
L’effervescente atmosfera della notte bianca dell’arte, tra gli appuntamenti più attesi e partecipati dal pubblico, torna sabato 4 febbraio grazie alla possibilità di fruire della proposta artistica diffusa in città anche nelle ore serali, grazie alla collaborazione di operatori culturali e commerciali pronti ad estendere fino alle 24.00 l’orario di apertura.

Il pubblico. Modalità di fruizione
Nell’ottica di favorire l’accessibilità, la circolazione del pubblico e la condivisione rimane confermata nel 2023 la gratuità di ingresso per tutti gli eventi inclusi nel main program.
Per informazioni aggiornate sugli orari e le modalità di ingresso alle sedi espositive è sempre consigliata la preventiva consultazione del sito artcity.bologna.it.

La guida e gli altri strumenti per orientarsi nel programma
Le informazioni sul programma sono disponibili in due diversi formati editoriali, anch’essi curati nel visual design da Filippo Tappi e Marco Casella, da portare sempre con sé per farsi accompagnare nel proprio personale percorso durante i giorni della manifestazione e conservare al termine. La guida booklet, in versione bilingue italiano/inglese, contiene testi curatoriali e descrizioni dei tredici luoghi sul main program, nei quali sarà distribuita. Per orientarsi su tutti gli appuntamenti inclusi nel programma è disponibile la mappa in italiano, reperibile nei principali luoghi del circuito ART CITY Bologna 2023, nei punti di informazione e accoglienza turistica di Bologna Welcome e nei padiglioni di Arte Fiera.

Il programma completo di ART CITY Bologna 2023 è disponibile sul sito artcity.bologna.it.




Quarto Municipio (calcio, Eccellenza), Piccirilli contento: “Un buon pari in casa del Campus Eur”

Roma – Il Quarto Municipio ha messo in cascina un altro punto prezioso. La formazione del presidente Tonino D’Auria ha impattato 0-0 in casa del Campus Eur al termine di una gara tosta, come conferma l’attaccante classe 2000 Andrea Piccirilli. “Un risultato che non ci lascia rimpianti, direi giusto per quello che si è visto sul campo. Loro hanno potenzialità importanti, si sono rinforzati a gennaio con innesti come Di Mario e l’attuale classifica è sostanzialmente bugiarda. Noi siamo stati bravi a non concedere molto, al di là di un paio di occasioni ben controllate da Fabiani, ma forse potevamo fare qualcosa in più davanti. Comunque uno 0-0 prezioso che ci è servito per dare continuità dopo il pareggio col Civitavecchia”. Nelle ultime gare il travolgente Quarto Municipio di inizio stagione ha avuto una leggera frenata: “Direi solo per motivi di calendario – replica Piccirilli – Abbiamo incrociato squadre molto toste e nelle prossime tre sfide giocheremo contro Unipomezia, Sezze e Boreale: sapevamo che ci sarebbe stato da sudare, ma stiamo tenendo botta. La gara di domenica con l’Unipomezia sarà molto complicata: sappiamo le loro qualità, in pochi avrebbero scommesso che a questo punto della stagione saremmo stati a pari punti. In ogni caso scenderemo in campo per dare il massimo, ormai siamo convinti di potercela giocare alla pari con tutti”. Di classifica, però, Piccirilli non vuole sentire parlare: “Non la guardo: sappiamo che il nostro obiettivo principale è la salvezza, ma ora ragioniamo partita dopo partita. E poi verso la fine della stagione vedremo cosa saremo in grado di raggiungere”. L’attaccante è tra i pochi “superstiti” del vecchio gruppo: “In estate abbiamo perso alcuni elementi fondamentali nella corsa per ottenere la salvezza, ma la società ha lavorato benissimo nel ricostruire la squadra aggiungendo diversi giovani di qualità e qualche over di ottimo livello. Inoltre mister Daniele Lo Monaco è un tecnico molto preparato e minuzioso, ha portato un modo di fare calcio innovativo. A livello personale ho avuto meno spazio, ma mi faccio trovare pronto quando vengo chiamato in causa e sento sempre la fiducia della società e dello staff tecnico” conclude Piccirilli.




Atletico Lariano (calcio, Under 17), Leoni: “Fase calda del campionato, sotto con gli scontri diretti”

Lariano (Rm) – A dispetto delle temperature glaciali di questi giorni, l’Under 17 provinciale dell’Atletico Lariano è nella fase calda del suo campionato. I ragazzi di mister Mirko Leoni attualmente sono secondi in classifica (assieme al Team Nuova Florida che però ha giocato una partita in meno e a tre lunghezze dalla capolista Monte San Biagio) e nella fase finale del girone d’andata dovranno sostenere molti scontri al vertice. “Si parte domenica mattina col match interno contro il Priverno quarto della classe, una partita sicuramente insidiosa. Loro hanno un’Under 19 regionale e dunque hanno sicuramente allestito un buon gruppo Under 17 provinciale per fare da serbatoio alla squadra maggiore. Noi dovremo farci trovare pronti e arrivare nel miglior modo possibile agli scontri diretti con le altre due squadre di vertice”. Nell’ultimo turno i castellani hanno sconfitto per 3-1 il Real Pro Calcio Formia al termine di una sfida per nulla semplice: “Gli avversari di turno avevano perso di misura contro Monte San Biagio e Team Nuova Florida e quindi sapevamo che ci sarebbe stato da faticare. Loro sono entrati in campo con grande aggressività nel corso del primo tempo, mentre noi siamo stati un po’ imprecisi e poi un dubbio calcio di rigore ha permesso agli ospiti di andare in vantaggio. All’intervallo ho detto ai ragazzi che, se volevamo continuare a sognare, dovevamo essere più precisi e cambiare atteggiamento. A inizio ripresa abbiamo segnato due gol in rapida sequenza con Urbinati e Mattei che poi ha siglato pure la terza rete”. Leoni è molto contento del percorso del suo gruppo: “Questa squadra è partita da un piazzamento di metà classifica nello scorso campionato, ma credevo che potesse competere per il vertice. Purtroppo abbiamo avuto l’unico stop a Minturno anche per una serie di assenze, dobbiamo recuperare quei punti da qualche altra parte”. Per Leoni l’equilibrio durerà fino alla fine: “Il Team Nuova Florida forse parte un po’ più avanti perché ha allestito una squadra che possa essere pronta per l’Under 19 nazionale del prossimo anno, ma noi ci giochiamo le nostre carte”.




Vis Casilina, il responsabile della Scuola calcio Mirko Rovere: “Gruppi in crescita costante”

Roma – La Vis Casilina sta gettando delle basi forti. La società del presidente Enrico Gagliarducci, al suo secondo anno di vita sportiva, ha già raggiunto numeri notevoli nella Scuola calcio. A confermare le positive sensazioni è il responsabile Mirko Rovere: “Abbiamo formato doppi gruppi per quasi tutte le categorie, fatta eccezione per i 2010 e i 2012 che comunque contano circa venti bambini. Inoltre continuano ad arrivare richieste di iscrizione tanto che servirebbe qualche spazio in più per accontentare tutte le richieste. E’ il segnale di un lavoro portato avanti con passione e apprezzato dalle famiglie del territorio: tra i passi in avanti più evidenti rispetto a inizio stagione c’è proprio un coinvolgimento maggiore da parte dei genitori che stanno responsabilizzando sempre più i loro figli. Sono davvero pochissime le assenze agli allenamenti, nonostante la pioggia e il freddo dell’ultimo periodo”. La Vis Casilina è sempre pronta ad organizzare iniziative per la Scuola calcio: “Durante il recente periodo natalizio abbiamo messo in piedi dei tornei giornalieri per la categoria 2014 (il 29 dicembre, ndr) e per i 2015 (il 5 gennaio, ndr). Avevamo considerato anche l’ipotesi di partecipare a manifestazioni fuori regione nel periodo pasquale, ma abbiamo visto che i costi non sono proprio alla portata delle famiglie. Sicuramente a fine stagione faremo la tradizionale festa finale con tutti i gruppi e vedremo se organizzare anche altro. Intanto sabato si giocheranno le ultime partite del campionato federale invernale, poi ci sarà una sosta fino a fine febbraio quando ripartirà la fase primaverile”. La chiusura di Rovere riguarda un “focus” sugli Esordienti 2010 di mister Andrea Roberti che il prossimo anno faranno l’agonistica: “Un gruppo che è cresciuto tantissimo a livello numerico, ma che chiaramente conta su diversi ragazzini al primo anno di calcio. Comunque questa è un’ottima base in vista del futuro impegno nell’Under 14: d’altronde costruire gruppi “da sotto” è l’obiettivo principale che ci siamo prefissati”.




Atletico Roma VI (calcio, Under 18 reg.), il portiere goleador Tanzini: “All’inizio non mi sono reso conto”

Roma – Nell’Under 18 regionale dell’Atletico Roma VI che sta inseguendo la vittoria del campionato c’è anche un portiere “goleador”. Si tratta di Christian Tanzini, estremo difensore classe 2005 che nell’ultimo match di campionato vinto con un roboante 9-0 sul campo del Città di Cave è riuscito nell’impresa di andare a segno. “Ho battuto una punizione all’altezza della metà campo, come da chiara indicazione di mister Cristian Silvestri che mi chiede spesso di farlo per sfruttare il mio calcio potente. La mia idea era quella di far spiovere un pallone al centro dell’area avversaria per favorire l’intervento di qualche mio compagno: Kulli ha provato a deviare, ma non ha toccato il pallone e ha ingannato il portiere. Sinceramente ci ho messo qualche secondo per rendermi conto di ciò che era successo, ma poi ho esultato per questa piccola impresa”. Lo schema, in precedenza, aveva portato anche ad un gol dello stesso Kulli, realizzato sempre su un calcio di punizione battuto da Tanzini nella metà campo dell’Atletico Roma VI. “Dedico questa bella domenica personale alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto dandomi la possibilità di coltivare la mia grande passione per il calcio”. E per Tanzini non è nemmeno una prima volta in carriera. “Avevo fatto un gol già l’anno scorso, sempre su un calcio di punizione dalla metà campo, anche se in quel caso fu più evidente l’errore del portiere avversario”. Dopo la netta vittoria di Cave, la formazione di mister Silvestri è rimasta al secondo posto in classifica: “Siamo a sei punti dalla capolista Breda, ma manca tutto il girone di ritorno e quindi ci crediamo assolutamente. Ovviamente non dipende solo da noi, ma il gruppo è unito e la squadra è forte. C’è ancora lo scontro diretto al ritorno e ci sono tanti punti a disposizione”. Nel prossimo turno l’Atletico Roma VI sarà ospite dell’Aniene terzo della classe: “All’andata vincemmo 4-0 sul campo, poi loro fecero ricorso per un nostro errore e vinsero la gara a tavolino. Sicuramente troveremo un avversario diverso da quella sfida e sul loro campo ci saranno più difficoltà, ma andiamo con il chiaro obiettivo di vincere” conclude Tanzini.




Villa Mercede Padel Club, la ricetta del direttore tecnico Palmieri: “Passi giusti, ma senza fretta”

Frascati (Rm) – Maestro federale nazionale, ex atleta della Nazionale (con cui ha giocato pure i mondiali in Spagna nel 2014 e in Portogallo nel 2016) e telecronista Sky. Il Villa Mercede Padel Club ha scelto una figura di primo piano come Saverio Palmieri per affidargli il ruolo di direttore tecnico. “Il contatto con la proprietà è nato tramite amici comuni, un po’ per caso – dice Palmieri – In estate mi hanno prospettato il progetto di sviluppo e mi ha subito colpito. Hanno fatto un grandissimo investimento e finora tutto sta andando alla grande, ma sappiamo che c’è tanto da fare. Sarò spesso presente al Villa Mercede Padel Club compatibilmente agli altri impegni, ma comunque mi avvalgo di collaboratori molto preparati e della collaborazione di altri personaggi di spicco come l’amico fraterno Gianmarco Toccini con cui siamo stati la coppia numero uno in Italia”. Sono tanti i progetti tecnici in cantiere: “In questo primo periodo mi sto iniziando a fare un’idea sulle cose da fare. La cosa primaria sarà quella di avviare una scuola padel per fare appassionare i giovanissimi dai 7 anni in su e approfondire la conoscenza della disciplina. La sfida più bella sarà quella di provare “costruire in casa” atleti che possano arrivare a giocare su palcoscenici importanti. Poi grazie ad una struttura di primo livello saremo in grado di ospitare tornei federali nazionali e magari anche internazionali. Dal punto di vista tecnico i campi sono perfetti, ma solamente un po’ da rifinire tramite tante partite che si stanno già giocando. Le iniziative da portare avanti sono tante, ma serve fare i passi giusti senza fretta”. Per gli appassionati (giovani e meno giovani) del territorio ci sarà l’opportunità di fare lezioni direttamente con uno dei più importanti maestri a livello nazionale che allena giocatori del calibro di Chiara Pappacena (la numero uno d’Italia che fa parte anche dello staff del circolo tuscolano) e Giorgia Marchetti o di promesse come Giulio Trombino (campione italiano Under 18) e Edoardo Riso (nazionale Under 14). “Sono a disposizione di tutti, basterà organizzarsi e avere voglia di conoscere meglio questa bellissima disciplina” conclude Palmieri.




Guidonia Montecelio, il GIP ordina le misure cautelari per 6 spacciatori

GUIDONIA MONTECELIO (RM) – Misure cautelari per sei persone, 4 in carcere e due ai domiciliari gravemente indiziate del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Questo quanto disposto dal GIP del Tribunale di Tivoli a seguito dell’indagine avviata dai Carabinieri di Tivoli nell’Ottobre 2020 dopo il ferimento con colpi di arma da fuoco di un pusher nella località di Favale. L’attività investigativa ha consentito agli inquirenti di accertare l’esistenza di un diffuso fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti radicato nelle località tra i Comuni di Guidonia Montecelio e Tivoli.
 
A eseguire l’ordinanza del GIP, questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Tivoli. Gli indagati sono gravemente indiziati di aver illecitamente operato all’interno di un’area da loro considerata “sicura”, poiché al di fuori dei centri abitati di maggior consistenza, defilata tra alcune palazzine della frazione di Villanova di Guidonia, ove tra l’altro, si concretizzavano incessantemente le cessioni anche in periodo di limitazioni alla libertà di circolazione dovuta all’emergenza Covid-19. Il cospicuo giro di affari consentiva lo smercio grandi quantità di hashish, marijuana e cocaina.
 
Durante le indagini i Carabinieri di Tivoli hanno arrestato, a riscontro dell’attività investigativa, 10 persone e denunciato in stato di libertà altre 5 per violazione della legge sugli stupefacenti, con il conseguente sequestro di complessivi 3,5 kg di droga di diversa natura. L’indagine, condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia di Tivoli, ha consentito alla Procura della Repubblica di Tivoli di richiedere ed ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari, l’ordinanza di applicazione della misura cautelare per sei dei principali indagati, 4 dei quali sono stati associati in carcere e 2 sottoposti agli arresti domiciliari.
 




Emilia Romagna, ANBI: “Invasi e corsi d’acqua in crisi. Senza interventi si consolida emergenza idrica al nord”

“A rischio le colture di mais e pomodoro eccellenze dell’agroalimentare”
 
 
Non si placa la grave crisi idrica, che sta imperversando da mesi sul territorio piacentino con i volumi idrici trattenuti nelle dighe di Molato e Mignano inferiori alla media, così come  le portate di fiumi e torrenti. La situazione è tale, che costringe il Presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza, Luigi Bisi, ad intervenire: “Visti i valori attuali, addirittura peggiori rispetto a quelli del 2022, la preoccupazione è alta e quindi non posso che raccomandare alle imprese agricole la massima prudenza nella programmazione dei piani colturali, soprattutto se sprovvisti di fonti alternative come pozzi o vasche aziendali.”
 
Negli invasi di alta val Tidone (Molato) e di Vernasca (Mignano) mancano complessivamente 3.800.000  metri cubi d’acqua, rispetto alla media degli ultimi dieci anni, nonostante durante gli anni 2021 e 2022 non siano state effettuate le procedure di svaso. La portata del fiume Po si è attestata sotto al minimo storico mensile; in deficit sono anche il fiume Trebbia, il torrente Nure e le falde acquifere.
 
La diga del Molato oggi trattiene un volume idrico di soli 337.000 metri cubi (4,4% del volume autorizzato) a fronte di una media, nel Gennaio del recente decennio, di oltre 3 milioni di metri cubi.
 
La diga di Mignano conserva, invece, poco più di 4 milioni di metri cubi (41,6% del volume autorizzato) contro un volume medio decennale di oltre 5 milioni.
 
Il fiume Po a Piacenza, con una portata di 332,38 metri cubi al secondo, è sceso sotto il minimo storico mensile.
 
In forte deficit idrico sono anche  il fiume Trebbia (toccata una portata di 15,48 metri cubi al secondo rispetto alla media storica di mc/s 24,10) ed il torrente Nure, che registra una portata praticamente dimezzata rispetto al consueto del periodo (mc/s 2,78 contro mc/s 5,56).
 
“Di fronte a questa fase anomala e preoccupante, è importante che si inizino a concertare le soluzioni più adeguate per aumentare la resilienza dei territori, nel caso in cui la situazione idrica non andasse migliorando” indica Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela dei Territori e della Acque Irrigue (ANBI).
 
“La disponibilità d’acqua per l’irrigazione – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – non condiziona solo l’agricoltura, ma l’economia agroalimentare del territorio: pomodoro e mais sono il volano dell’economia primaria piacentina.  Per questo, unitamente all’efficientamento delle reti irrigue esistenti ed all’ampliamento degli schemi idrici, è prioritario aumentare la capacità di stoccare acqua, quando arriva, per distribuirla, quando serve. Dei 223 progetti già cantierabili previsti dal Piano Laghetti in tutta Italia, 40 sono ubicati in Emilia Romagna per un incremento di capacità complessiva, pari ad oltre 102 milioni di metri cubi, garantendo irrigazione ad ulteriori 68.367 ettari di campagna. La multifunzionalità di tali bacini garantirà inoltre  la posa di 57 impianti fotovoltaici galleggianti (potenzialità: Kw/anno 97.430.000) e la realizzazione di 12 centrali idroelettriche per una produzione stimata annualmente in 933.040 kilowattora.”
 
“Una buona pratica, che la Regione Emilia Romagna dovrebbe favorire, compatibilmente con le esigenze della salvaguardia idrogeologica – conclude il Presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza – è quella di far circolare l’acqua nel reticolo secondario anche in inverno per ricaricare le falde, tenendo vivo l’ ambiente ecosistemico.”
 
 
 




Fiamme oro della Polizia di Stato: inaugurata a Roma la “Palestra della Legalità – Opera Don Giustino”

ROMA – E ‘ stata inaugurata ieri  la “Palestra della Legalità – Opera Don Giustino” nel quartiere romano di San Basilio, in  Via Carlo Tranfo 28/30, alla presenza  del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del Ministro per lo Sport e per i Giovani Andrea Abodi, del Capo della Polizia Lamberto Giannini e del Presidente e AD di Sport e Salute S.p.A., Vito Cozzoli.
 
La “Palestra della Legalità”, che sarà gestita dal Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato il cui presidente è Francesco Montini, nasce da  un protocollo di intesa siglato  la scorsa primavera da Sport e Salute S.p.A. con il Ministero dell’Interno con l’impegno di attivare collaborazioni in ambito sociale e sportivo. Qui, i ragazzi della zona, potranno imparare i segreti del pugilato dai poliziotti delle Fiamme Oro e, soprattutto, riscoprire i valori di legalità e rispetto delle regole, che sono alla base dello sport.
 
Le Fiamme oro della Polizia di Stato  hanno nel proprio statuto l’obiettivo di realizzare politiche di inclusione sociale dei giovani attraverso lo sport come strumento di legalità e di formazione. Proprio in questa direzione vanno questa e altre iniziative analoghe già avviate su tutto il territorio nazionale, con eccellenti risultati, soprattutto in termini di partecipazione, con circa 3mila ragazzi che praticano sport come pugilato, rugby, karate, judo e scherma.