CITTÀ DI CIAMPINO CALCIO (ECCELL), ALTRO TRIS DI GIOVANI: ECCO FEDERICO, NIGRO E VALENTINI

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Ciampino (Rm) – Il Città di Ciampino continua ad essere attivissimo sul fronte giovani. La scorsa settimana cinque annunci, stavolta è il turno di tre nuovi ragazzi. Si tratta di Mattia Nigro, esterno classe 1997 di grandi speranze proveniente dalla Romulea, Roberto Federico, promettente centrocampista centrale classe 1996 che arriva dalla Nuova Tor Tre Teste e Valerio Valentini, centrocampista centrale classe 1997 che ha giocato nell’ultima stagione all’Ostiamare. Innesti importanti con cui la società dei presidenti Cececotto e Fortuna dimostra di essere attentissima sul “comparto” giovani per la prossima stagione sportiva. I tre ultimi arrivati in casa Città di Ciampino sono tutti alla prima esperienza con una prima squadra e non vedono l’ora di cominciare. «Era un po’ di tempo che la società ciampinese mi stava dietro – rivela Nigro -, ma l’anno scorso alla fine scelsi di andare in prestito alla Lupa Castelli Romani, con cui ho giocato nella Beretti fino a metà stagione prima di rientrare alla Romulea. Il Città di Ciampino conta molto su di me? Spero di poter dare ragione ai miei nuovi dirigenti, cercherò di mettere in difficoltà mister Baiocco dando il massimo durante la settimana e nelle partite. Questo è un club ambizioso che punta sui giovani e che al tempo stesso vuole essere molto competitivo». Molto determinato anche l’ex Ostiamare Valentini. «Avevo voglia di fare un salto di qualità e questa mi sembrava l’occasione giusta – sottolinea – L’anno scorso ho fatto la Juniores nazionale, ma non sono riuscito a esordire in prima squadra. Quest’anno vorrei accumulare delle presenze e cercare di dare il meglio di me stesso quando verrò chiamato in causa. Al Città di Ciampino ho trovato una società bellissima con un ambiente familiare e professionale allo stesso tempo, tra l’altro il “Superga” è un centro sportivo spettacolare che non ha nulla da invidiare rispetto a quelli di serie D». Le parole del terzo giovane, Federico, sono in linea con quelle dei suoi nuovi compagni. «Sono molto contento di essere qui, sono stato colpito dal progetto che mi hanno proposto e dall’entusiasmo che ho riscontrato in tutti i dirigenti. C’erano degli interessamenti di squadre di serie D per me, ma ho preferito il Città di Ciampino per le prospettive che ho intravisto in questa società. A livello personale l’obiettivo è di giocare il più possibile, mentre a livello di squadra è quello di essere competitivi ai massimi livelli».
 




ALBERONE CALCIO (PROM), ECCO L’ATTACCO: PRESI DI BENEDETTO E SANDULLI, RESTA BOMBER COMPOSTO

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Roma – Delineati (per la gran parte) difesa e centrocampo, l’Alberone si butta sul reparto avanzato dove la squadra del presidente Emanuele Centra al momento ha chiuso con due nuovi innesti. Si tratta di Davide Di Benedetto, attaccante classe 1986 che la scorsa stagione ha vestito le maglie di Torrenova e La Sabina, e di Marco Sandulli, classe 1996 che ha militato nel Futbolclub. Tocca al direttore sportivo Ivano Petrini tracciare i profili dei due giocatori. «Di Benedetto è un attaccante esterno con un grande piede che all’occorrenza può fare anche l’interno di centrocampo perché ha sicuramente tanta qualità. Per quanto riguarda Sandulli, parliamo di un ragazzo promettente e molto elegante, con buone capacità tecniche: è il classico giocatore che sa mandare in porta il compagno di reparto, è una seconda punta che magari non è propriamente il bomber implacabile della situazione, ma è un giovane con buone potenzialità». Il mercato in entrata dell’Alberone, là davanti, potrebbe non essere finito qui. «Da ora fino a settembre potrebbe esserci qualche altra novità, probabilmente inseriremo un ulteriore tassello all’interno del reparto offensivo». Il direttore sportivo fornisce anche i nomi di quattro confermati del “vecchio” attacco capace di portare l’Alberone dalla Prima categoria alla Promozione. «Innanzitutto resterà con noi Luca Composto (classe 1992, ndr), un ragazzo che l’anno scorso ha firmato 30 reti in 27 partite giocate. Sono convinto che possa ripetersi anche in Promozione dove ha un potenziale di 15-20 gol a mio parere: d’altronde ha già giocato in questa categoria con il La Rustica facendo molto bene. Assieme a lui resteranno anche la punta centrale Simone Rossini, il trequartista Roberto Piccolo e l’attaccante esterno Gianni Pedalino: tutti atleti che conosciamo bene e che potranno dare un contributo prezioso alla nostra causa anche in Promozione».
 




ATL. TORBELLAMONACA CALCIO (I CAT.) – ECCO FORTE, VITOLO E DE BERNANDO: «QUI C’È UN BEL PROGETTO»

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Roma – L’Atletico Torbellamonaca riparte. Il club capitolino, che l’anno prossimo festeggerà il settimo anno di vita, vuole essere protagonista nel campionato di Prima categoria che giocherà per il terzo anno consecutivo dopo la promozione dalla Seconda del 2012-13 e dopo quella (al primo colpo) dalla Terza categoria nell’anno di esordio 2009-10. Il timone del club sarà nuovamente nelle mani del presidente Alessandro Macchioni e il segretario sarà ancora Antonio Marruggi. A livello societario l’innesto principale riguarda la figura del neo direttore sportivo che sarà Paolo Michesi, reduce da un’esperienza da allenatore al Poli Casilina nella scorsa annata. Per la parte tecnica mister Daniele Persico è stato riconfermato sulla panchina e sarà coadiuvato dal preparatore atletico Yuri Alviti e da quello dei portieri Daniele Pinata. La squadra sarà trascinata, ancora una volta, da Alessio De Santis, capitano e vera anima di questo club di cui è stato uno dei promotori fondamentali. L’obiettivo della società capitolina è certamente quello di migliorare il sesto posto finale del torneo 2014-15 e per farlo ha iniziato a gettare le basi di una squadra solida partendo dal reparto arretrato. Tra i pali, infatti, è stato preso Giuseppe De Bernardo che nella stagione appena chiusa ha collezionato qualche presenza con la Lupa Castelli Romani neopromossa in Lega Pro. Per la zona centrale della difesa, invece, sono arrivati Daniele Forte dalla Vigor Perconti e Fabio Vitolo dalla Guardia di Finanza. «La categoria non ha grande importanza, abbiamo da subito notato che qui c’è un bel progetto e la voglia di fare calcio» hanno dichiarato i tre in maniera unanime. «Sento di poter dare ancora molto perché ho ancora grosse motivazioni – sottolinea De Bernardo, il più esperto dei tre neo arrivi -, tra l’altro vivo a Tor Bella Monaca e quindi sarà uno stimolo in più quello di portare in alto la squadra del quartiere». «Conosco Alessio (De Santis, ndr) da diversi anni tanto che con lui ho fatto le giovanili alla Tor Tre Teste – rivela Forte -, ora avrò il piacere di giocarci assieme in una prima squadra. Qui ci sono tante persone serie e quello è stato un aspetto decisivo per la mia scelta». «Scendere in Prima categoria non rappresenta un passo indietro – spiega Vitolo -, tra l’altro il livello di questo campionato si è molto alzato ultimamente perché tanti giocatori di categoria superiore decidono di fare questa scelta. Ritroverò Forte con cui abbiamo ottenuto il salto di categoria dalla Prima alla Promozione con la maglia della Vigor».
 




TC NEW COUNTRY CLUB TENNIS, I FRATELLI BELLIFEMINE SPOPOLANO AL TORNEO KINDER DI ROMA

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Frascati (Rm) – Hanno quasi monopolizzato la tappa romana del trofeo Kinder, disputatasi nelle ultime due settimane al “Forum” e terminata domenica scorsa. Alessandro Bellifemine ha vinto nella categoria Under 14, mentre il fratello maggiore Corrado Federico si è fermato in semifinale nell’Under 16. Due ottime prestazioni che confermano la bontà e l’infinito “repertorio” della scuola tennis del Tc New Country Club di Frascati. Entrando più nel dettaglio, va detto che il percorso di Alessandro è stato quasi netto anche sotto il punto di vista dei set persi: dopo aver eliminato al primo turno Matteo Rossini con un perentorio 6-1/6-2, nei quarti di finale è stato Luca Lombardo a piegarsi con un chiaro 6-3/6-1. In semifinale l’ostacolo più duro per Alessandro: Andrea Gallo prima ha battagliato e perso il primo set solamente al tie break (per 7-2), poi si è aggiudicato il secondo parziale per 6-2 prima di alzare bandiera bianca con lo stesso punteggio nel terzo e decisivo set. La finale è stata quasi un monologo da parte di Bellifemine junior che ha strapazzato Matteo Petta col punteggio di 6-3/6-1. Corrado Federico non è andato distante dall’imitare il fratello minore: nella categoria Under 16 ha prima eliminato Daniele Romano col punteggio di 6-1/6-0, poi ha estromesso dal torneo la testa di serie numero 2 del tabellone Fabio Caniglia, battuto 6-3/6-4 e infine ha ceduto a Gianmarco Pitotti in semifinale per 6-2/6-0.
Intanto sui circoli in terra battua del Tc New Country Club è cominciata la tradizionale sequela dei tornei “originali” di luglio. L’apertura, domenica scorsa, è stata dedicata come sempre al particolare torneo del “Doppio giallo” in cui il regolamento prevede una sfida di doppio giocata su un singolo set (e fin qui tutto o quasi normale), ma la stranezza riguarda il fatto che ad ogni passaggio del turno si sorteggia la coppia e ogni partecipante può ritrovarsi con un nuovo compagno. Il tabellone, che ha visto una ricca partecipazione di atleti, si è completato con queste semifinali: la coppia composta da Niccolò Petrangeli e Chiara Cesolari ha battuto per 7-5 quella composto da Francesco Pitone e Antonello Mastromarino, mentre Lorenzo Gessani (il più piccolo dei finalisti con i suoi 14 anni) e Laura Maggiorani hanno battuto 6-3 Giovanni Pistilli e Alessandro Pastorini. Il destino ha voluto che le due coppie rimanessero “intatte” anche per la finale dove Gessani e Maggiorani hanno trionfato col punteggio di 6-3. Domenica prossima, infine, sarà la volta del torneo delle racchette di legno.
 




COLLE DI FUORI CALCIO (I CAT), DI STEFANO: «UNA SFIDA NATA PER GIOCO, MA VOGLIAMO VINCERE»

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Rocca Priora (Rm) – Il Colle di Fuori non si nasconde. Banditi i catenacci verbali tipici dell’estate in cui trionfano gli “speriamo” e i “vorremmo”, il club castellano appena rivoluzionato a livello dirigenziale ha subito messo le cose in chiaro con le parole del presidente Antonio Di Martino e del direttore generale Marco D’Ulizia dalle quali non si discosta praticamente per nulla nemmeno il presidente onorario Roberto Di Stefano, proprietario della Autotrasporti Rds (che assieme Trans Movie Tour e 3D Telefonia sarà uno dei main sponsor)  e altra “pesante” new entry nella società roccapriorese. «Questa è una sfida nata quasi per gioco, da una chiacchierata tra me e Antonio (Di Martino, ndr) che ci conosciamo da una vita e dall’opportunità che è uscita a Colle di Fuori dove personalmente ho un paio di amici. Ma se abbiamo deciso di tuffarci in un’avventura calcistica non è per fare le cose tanto per farle: vogliamo competere per vincere anche se sappiamo che non saremo gli unici a partire con questo obiettivo. Siamo pronti, però, ad affrontare le difficoltà della Prima categoria». Per Di Stefano (come anche per Di Martino) sarà la prima volta da dirigente di un club dilettantistico. «Vedremo cosa ne uscirà, comunque ho vissuto per anni questo mondo avendo un figlio (il portiere Daniele, ndr) che ha militato anche in serie D con Ostiamare e Palestrina». Il Colle di Fuori, insomma, punta alla Promozione. Ma per Di Stefano non è giusto, al momento, porre limiti ad eventuali ulteriori scalate. «Se riuscissimo a vincere si creerebbe ancora più entusiasmo di quello che c’è attualmente – spiega il presidente onorario – Obiettivi massimi, per ora, non esistono». L’impatto con Colle di Fuori e con il tecnico Domenico Tripodi sono stati positivi. «Ho conosciuto tutti i componenti societari (molti dei quali facevano parte del “vecchio” Colle di Fuori, ndr) con in testa il vice presidente Daniele D’Innocenti: mi sono sembrate persone serie, ma soprattutto appassionate di calcio e amanti di questo club. Il mister? E’ un uomo meticoloso che sa il fatto suo». 
 




REAL COLOSSEUM CALCIO, ANCHE LA JUNIORES MIRA IN ALTO – LASCARO: «PROVEREMO A VINCERE»

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Roma – La prima squadra, che militerà nel campionato di Promozione, ha svelato quasi totalmente il suo volto con gli annunci ufficiali dei giocatori che faranno parte della rosa 2015-16. Ma il Real Colosseum del presidente Sergio Maoloni, al suo secondo anno di vita, conterà anche su una Juniores provinciale che è stata affidata a mister Simone Lascaro, il quale tra l’altro affiancherà pure Ivano Bellei sulla panchina della Promozione. Il club giallonero, che ha fatto “centro” al primo colpo della sua storia, non è abituato a giocare nei vari campionati per “vivacchiare”. E se la prima squadra allestita dalle operazioni del sapiente direttore sportivo Raffaele Giannetti promette di essere tra le protagoniste della sua categoria, anche la Juniores di Lascaro non dovrà essere da meno. «L’obiettivo per ciò che concerne il nostro gruppo è competere per vincere – dice il tecnico senza mezze misure -, ma anche e soprattutto “costruire” ragazzi utili nell’immediato futuro alla nostra prima squadra. Già due o tre giocatori del nostro gruppo parteciperanno alla fase di preparazione pre-campionato con il gruppo della Promozione (gli allenamenti inizieranno già il prossimo 27 luglio, ndr) e questo, certamente, sarà già un’esperienza molto motivante e formativa per loro. Nel corso della stagione, poi, accumulare presenze anche senza giocare sarà per loro un grande stimolo e un modo per crescere». D’altronde lui di giovani se ne intende, essendo tra l’altro un tecnico estremamente “fresco”. «Ho 30 anni e ho smesso di giocare due anni fa perché sentivo che quella dell’allenatore fosse la mia vera strada. Ho allenato per due anni la Juniores provinciale del Torpignattara dove abbiamo centrato i play off: molti di quei ragazzi mi hanno seguito al Real Colosseum». Anche per questo, Lascaro si dice fiducioso sulle possibilità del suo gruppo. «La qualità dell’organico è sicuramente alta per un campionato provinciale, tra l’altro possiamo contare sulla stretta collaborazione del Certosa che ci ospiterà nel suo impianto. La rosa è quasi completa, forse manca qualcosina in difesa. Comunque sono convinto che a settembre (la squadra si radunerà il primo, ndr) ci potrebbe essere qualche ulteriore innesto di qualità».
 




LEGA IRFL (RUGBY A 13), IL GRAN SASSO TRIONFA AD ARTENA: È CAMPIONE D’ITALIA

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Roma – Sotto il cielo di Artena trionfa il Gran Sasso. I neo campioni d’Italia del rugby a 13 vengono da L’Aquila: la squadra di coach Pierpaolo Rotilio, alla prima partecipazione nella Lega Irfl (ufficialmente riconosciuta ad aprile dalla Fir e dal Coni), batte per 46-16 i toscani dei Magnifici Firenze e si porta a casa lo scudetto. Una finale ben condotta dal team aquilano visto che già nei primi minuti gli abruzzesi erano andati in meta tre volte. A quel punto è venuto fuori l’orgoglio dei toscani dei coach Gigi Ferraro e Beppe Moncada, anche se la gara era incanalata sui binari preferiti dal Gran Sasso. Al fischio finale grande festa per gli uomini di Rotilio (molti dei quali hanno calcato i campi della serie A del rugby a 15 in questa stagione) e classico terzo tempo con grande sportività tra le due squadre. Ovviamente orgoglioso per il successo dei suoi ragazzi il coach abruzzese Rotilio. «E’ stata una grande partita, la più bella della nostra stagione. Avevamo preparato la gara in un certo modo e dal punto di vista tattico tutto è andato come volevamo. Abbiamo iniziato forte con tre mete e per gli avversari è stato impossibile rimontare anche se va dato atto ai Magnifici di aver combattuto a testa altissima fino all’ultimo. Per noi questa era la prima esperienza nella Lega Irfl e vanno fatti i complimenti a tutto il movimento per l’alto livello tecnico espresso dal campo e anche dal punto di vista arbitrale. Volevamo conoscere da vicino questa disciplina che riteniamo propedeutica al rugby union, ma con il passare delle settimane abbiamo capito che potevamo anche arrivare in fondo e così è stato». «Onore al Gran Sasso che ha meritato la vittoria – ha replicato Ferraro -, ma noi siamo comunque felici di essere tornati in finale a distanza di cinque anni da quella persa coi Gladiators Roma. Tra l’altro siamo orgogliosi della prestazione eccellente sfoderata da tre nostri giovani atleti: da lì ripartiremo in vista delle future edizioni». Il successo è stato totale per la Lega Irfl, al primo campionato sotto l’egida Fir e Coni. «Ringraziamo la Federazione Italiana Rugby per il riconoscimento – dice il segretario generale della Lirfl Pierluigi Gentile – che ci ha permesso di dare tutte le tutele assicurative del caso ai giocatori impegnati nel nostro campionato. Nonostante i tempi stretti, la “propulsione” della positività del riconoscimento Fir si è già fatta sentire con la partecipazione di nuove squadre da due regioni “inedite”, lo stesso Abruzzo e la Calabria, e altre hanno già fatto richiesta per la prossima stagione».
 




COLONNA, CAMPIONATO ITALIANO PATTINAGGIO: UN ERRORE IN FINALE È FATALE ALLA POLVERINI

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Colonna (Rm) – La stagione della Ssd Colonna si è conclusa la scorsa settimana. A chiudere i battenti è stato il settore pattinaggio della responsabile Valentina Giordani che ha seguito la giovane Giulia Polverini ai campionati italiani Uisp disputatisi a Scanno, in Abruzzo. La 16enne atleta del Colonna ha effettuato delle prove pista prima dell’esordio in semifinale dove ha sfoggiato una splendida esibizione. «In palio c’era un posto nell’ultimo atto della competizione che si sarebbe ottenuto solo con un piazzamento tra le prime venti della semifinale – racconta la Giordani – Giulia è stata bravissima sia dal punto di vista tecnico e poi da quello mentale perché erano tante le difficoltà che poteva incontrare, ma le ha superate brillantemente andando oltre le previsioni e piazzandosi al quinto posto della semifinale». Nonostante si fosse allenata tutto l’anno su un altro tipo di superficie (a Colonna c’è un fondo in gomma, mentre a Scanno si è gareggiato su un parquet) e fosse alla prima esperienza assoluta in una gara nazionale, la Polverini ha buttato tutta se stessa in pista e ha alimentato grandi sogni in vista della finale. «Purtroppo, il giorno dopo, un errore su una trottola ha condizionato la sua finale e l’ha fatta arrivare lontana dai primi dieci posti – racconta la Giordani – Avrebbe meritato quel piazzamento per l’impegno e la dedizione messi durante tutta la stagione, ma in finale il livello era ovviamente altissimo e quell’errore è stato fatale. Magari Comunque non posso rimproverare davvero nulla a Giulia, non aveva certo ambizioni di questo tipo all’inizio della stagione e invece è arrivata fino a Scanno a testa altissima. Magari ha sentito la pressione nel giorno della finale, una cosa comprensibile e che col tempo imparerà a gestire. Vorrei rivolgere un complimento anche ai genitori che l’hanno seguita per queste finali del campionato italiano Uisp offrendomi la massima collaborazione». Per il settore pattinaggio le vacanze saranno brevissime: da settembre si tornerà in pista per far vivere ad altre ragazze le bellissime emozioni provate dalla Polverini a Scanno.
 




ATLETICO MORENA CALCIO (I CAT), IL “NUOVO” ANDREA AQUILANTI: «IL CALCIO PER ME HA SOLO QUESTI COLORI»

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Roma – Per lui il calcio è solo Morena. Andrea Aquilanti in quel campo, che da qualche anno è intitolato ad Amedeo Fabrizi, ci ha passato quasi un’intera vita sportiva. «Abitavo a 150 metri da lì – dice Aquilanti – e tranne una breve parentesi di settore giovanile ci ho giocato per quindici anni, arrivando a indossare la fascia di capitano del Morena con cui ho giocato un anno in Promozione prima di rompermi per due volte il legamento crociato dello stesso ginocchio. A 30 anni ho quindi deciso di smettere col calcio giocato, poi nella stagione 2008-09 mi capitò addirittura di fare il presidente del Morena calcio che stava ripartendo praticamente da zero. Dal 2010-11, invece, sono entrato nella famiglia dell’Atletico Morena prima come direttore organizzativo e poi, l’anno successivo, come tecnico della prima squadra». Un’avventura esaltante quella di Aquilanti sulla panchina del club capitolino caro ai patron Enzo e Mauro Fabrizi. Doppia vittoria consecutiva tra Terza e Seconda categoria, poi il quarto posto (che a lungo è stato secondo) della scorsa stagione. «Ma già a gennaio avevo concordato coi presidenti di lasciare a fine anno perché sentivo che il ciclo da allenatore fosse finito. Il senso della mia presenza in panchina con l’Atletico Morena era compiuto solo con una vittoria del campionato che non poteva arrivare». Ma la famiglia Fabrizi e l’Atletico Morena, una volta di più, ha dimostrato tutta la sua stima ad Aquilanti. «Mi hanno proposto di tornarmi ad occupare del settore organizzativo, affiancandomi al direttore generale Sandro Serafini. Un’idea che mi ha fatto molto piacere e che ho accettato perché per me è il calcio è passione e la passione è derivata in maniera speciale dalle sensazioni che mi dà questo campo. Non potrei cercarle altrove». L’ex allenatore seguirà da vicino le due squadre dell’Atletico Morena ai nastri di partenza nella stagione 2015-16. «Con la Prima categoria del neo mister Fabio Branchini e con la Juniores del confermato Antonio Iannilli, che al 99% giocherà ancora il campionato provinciale – conclude Aquilanti -, l’obiettivo è quello di migliorare i piazzamenti dello scorso torneo, vale a dire il quarto posto dei grandi e il terzo della squadra giovanile».
 




COLLE DI FUORI CALCIO (I CAT), IL PRESIDENTE DI MARTINO: «ALLESTIREMO UNA SQUADRA IMPORTANTE»

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Rocca Priora (Rm) – Il Colle di Fuori fa sul serio. La squadra del neo presidente Antonio Di Martino ha ambizioni importanti e il massimo dirigente non le nasconde: «In due anni vorremmo arrivare in Promozione. Sappiamo che non sarà semplice perché la Prima categoria è un campionato pieno di squadre agguerrite, ma cercheremo di dare il massimo e non lasciare nulla al caso come dimostrano gli interventi già effettuati all’impianto di gioco». Per Di Martino, proprietario della Trans Movie (società di servizi per lo spettacolo), sarà la prima esperienza da dirigente nel calcio e per “trascinarlo” in questa avventura è stata fondamentale l’amicizia e la spinta di Roberto Di Stefano che sarà presidente onorario e che è a capo di Autotrasporti Rds, altra azienda che supporterà la crescita del nuovo Colle di Fuori. «Qualche anno fa giocavo a pallone anche io come portiere – spiega Di Martino – anche se il mio sogno era quello di diventare arbitro e per qualche anno ho fatto il direttore di gara nella sezione di Ciampino, dove c’era anche Gennaro Palazzino. Recentemente vivevo il rapporto col calcio dilettante molto a distanza e in questo senso Roberto (Di Stefano, ndr) è stato decisivo nel mio coinvolgimento nell’avventura col Colle di Fuori. Siamo amici da tempo e il suo entusiasmo mi ha colpito e convinto, ma devo ringraziare pubblicamente anche l’ex presidente Daniele D’Innocenti con cui siamo in ottimi rapporti e che infatti rimarrà all’interno del club come vice-presidente. E poi non vanno dimenticati il direttore generale Marco D’Ulizia e la sua 3D Telefonia e il direttore sportivo Giampiero D’Innocenti e il direttore tecnico Mario Luzzi che a breve forniranno i nomi dei giocatori che comporranno la nostra rosa. Un pubblico ringraziamento va anche a un tecnico di spessore come Domenico Tripodi che ha accettato la nostra sfida: a lui chiedo “solo” di farci divertire. E vincere». Ma il risultato del campo non sarà l’unico aspetto su cui il nuovo Colle di Fuori punterà forte. «Pretendiamo dai ragazzi massimo impegno e disciplina. Il club si dovrà distinguere per il rispetto dell’avversario e la correttezza, bandiremo le polemiche arbitrali e cercheremo di proporre uno stile realmente sportivo».
 




VIS ARTENA CALCIO (ECCELL), IL COMMIATO DI CAPITAN POMPONI: «GRAZIE VIS, IN FUTURO MAI DIRE MAI»

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Artena (Rm) – Nella Vis Artena della prossima stagione non ci sarà una colonna molto importante, la separazione indubbiamente più dolorosa per il club del presidente Roberto Matrigiani. Capitan Benedetto Pomponi lascia per motivi lavorativi, impossibile conciliare i propri impegni personali con quelli di una squadra di Eccellenza. Ma il commiato del capitano è davvero da brividi. «Alla Vis Artena ha realizzato quello che calcisticamente ho sempre desiderato: in primis il sogno di vestire la maglia del mio paese in prima squadra, poi quello di indossare la fascia da capitano. Ma quello lo metto in secondo piano perché si può essere capitani anche senza una fascia che rimane un simbolo, mentre un leader si distingue per altro. Sono convinto – prosegue il difensore classe 1992 – che non sarò ricordato come un grande giocatore perchè so di non esserlo stato, ma sono altrettanto certo di aver dato tutto per questi colori, mettendoli davanti ogni cosa». Per questo il momento dell’addio «è stato molto doloroso – rimarca Pomponi – Ci tengo a comunicare che l'impegno lavorativo ha infierito in maniera importante sulla mia scelta, semplicemente non c'erano più i presupposti per andare avanti ed è stato un addio sicuramente consensuale tra me e la società. Ringrazio tutto il club e in particolare il presidente Roberto Matrigiani con cui sono rimasto in ottimi rapporti e che sta portando avanti un ottimo lavoro finalizzato a valorizzare e portare in alto la squadra del mio paese. Colgo l’occasione per ringraziare anche i miei compagni di avventura e in particolare Giovanni Innocenzi e Valerio Proietti con cui sono cresciuto e che, come me, sono legatissimi alla maglia, senza nulla togliere agli altri. Auguro un buon lavoro a società, mister e giocatori affinchè conducano la Vis Artena nella parte alta della classifica, perchè questo è quello che conta di più per me. Poi – conclude Pomponi – nel calcio mai dire mai: il mio desiderio rimane sempre quello di rivestire questi colori e in un futuro, se ci sarà la possibilità, sarò felicissimo di tornare a casa». Un sentito saluto a Pomponi arriva dallo stesso Matrigiani. «Benedetto è un ragazzo d’oro che solo per impegni lavorativi non potrà rimanere con noi nel prossimo campionato – dice il massimo dirigente artenese – Gli auguro e sono convinto che farà benissimo nella squadra dove andrà perché è una persona con valori veri che merita il meglio. Le porte della Vis Artena saranno sempre aperte per lui».