SERPENTARA BELLEGRAOLEVANO CALCIO (SERIE D), ILARI: «IL PUNTO CON LA TURRIS FA MORALE»

Redazione

Bellegra e Olevano (Rm) – Un altro pareggio, il quinto in undici partite. Ma una vittoria che non arriva ancora. E’ un Serpentara diviso tra la soddisfazione di aver colto un buon punto in quel di Torre del Greco e l’ansia per un successo pieno che si fa attendere. Il 2-2 contro la Turris è arrivato al termine di una gara che i ragazzi di mister Foglia Manzillo hanno condotto a lungo (gol di Quatrana) per poi ritrovarsi sotto nel giro di pochi minuti. Alla fine il pari lo ha firmato un difensore, uno dei tanti giocatori arrivati a stagione in corso: l’ex campione d’Italia Primavera con la Lazio, Emiliano Ilari, difensore classe 1994, ha siglato la stoccata decisiva praticamente da centravanti. «Dopo aver recuperato un pallone l’ho allargato sulla destra e mi sono buttato in area: sullo spiovente De Julis ha fatto la sponda e io in sforbiciata l’ho messa dentro: un bel gol» sorride Ilari che poi prosegue. «Volevamo e potevamo vincere, ma purtroppo nel secondo tempo cinque minuti di black out hanno ribaltato la situazione e reso estremamente difficile la nostra partita. Alla fine il punto fa morale». Per la classifica non cambia molto: anzi, molte concorrenti hanno vinto e ora il Serpentara si trova a otto punti sia dalla 14esima in classifica (che farebbe i play out), sia dalla 12esima (che si salverebbe direttamente). «Un divario sicuramente pesante, ma il campionato è lungo e se riusciamo a sbloccarci possiamo ancora risalire» assicura Ilari il cui inserimento all’interno del Serpentara è stato molto positivo. «Mi trovo bene coi compagni, lo staff tecnico e la società. Ho accettato di scendere in serie D per la prima volta perché non potevo stare ancora fermo e volevo rimettermi in gioco». Nel prossimo turno il Serpentara ha un avversario “ingiocabile”, numeri alla mano: al Le Rose di Genazzano arriverà il Nardò capoclasse con 26 punti e una sola sconfitta rimediata finora. «Ma se pensiamo di essere inferiori, le prendiamo di sicuro – dice Ilari – Dobbiamo giocarcela con la convinzione di poter fare risultato pieno, ben sapendo ovviamente che di fronte c’è una squadra molto forte, ma non imbattibile».
 




LIDO DI OSTIA FUTSAL (SERIE B), GENTILE: «SAPEVAMO CHE AD EBOLI ERA UNA GARA IMPORTANTE»

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Roma – Il Lido di Ostia trova la prima vittoria lontano dal PalaDiFiore. La squadra dei presidenti Paolo Gastaldi e Sandro Mastrorosato ha battuto per 4-2 l’Eboli al termine di una gara molto tirata, caratterizzata dalle reti di De Santis, Mati, Alvarito e Fred. «Il primo tempo è stato abbastanza equilibrato – spiega l’ala pivot classe 1990 Emanuele Gentile – e l’1-1 dell’intervallo era sicuramente un risultato giusto. Di fronte avevamo un avversario che l’ha messa sul piano tecnico e ne è uscita una partita divertente e ben giocata. Noi abbiamo iniziato bene il secondo tempo, ma alla metà circa è arrivato il gol del 2-1 dei campani. A quel punto mister Matranga ha optato per la mossa del portiere di movimento (De Santis per i lidensi, ndr), tenendolo anche dopo il gol del 2-2, e siamo riusciti a ribaltare il risultato con grande personalità, una dote che non fa certo difetto al nostro gruppo. Magari pecchiamo in fase conclusiva perché sprechiamo tanto, ma a livello caratteriale il Lido di Ostia c’è e finalmente ha sfatato il tabù esterno». La rete del sorpasso, a firma Alvarito, è arrivata a poco più di trenta secondi dalla fine ed è valsa un bel balzo in classifica per gli uomini di Matranga che ora sono quarti assieme alla Brillante Torrino. «Ma la classifica è molto corta e questo è un campionato davvero strano – rimarca l’ex giocatore dell’Ardenza Ciampino – dove ci sono risultati spesso contradditori e in ogni gara c’è da sudare per ottenere i tre punti. Lo scorso anno c’erano due squadre “ingiocabili” o quasi che hanno fatto campionato a parte, mentre in questa stagione c’è un grande equilibrio. A noi sono sicuramente servite le batoste rimediate contro Capitolina e Palombara perché abbiamo sempre reagito. L’obiettivo del Lido di Ostia dev’essere quello di provare a entrare tra le prime quattro alla fine del girone d’andata e centrare così la qualificazione alla Coppa Italia di categoria». Per farlo non bisogna sbagliare gare come quelle di sabato prossimo in casa con l’Isernia. «Dobbiamo fare attenzione a questo avversario perché all’inizio di stagione molti ne parlavano come uno dei possibili protagonisti alla corsa di vertice – conclude Gentile – Non ci illudiamo di trovare una squadra in difficoltà, anche se noi in casa finora abbiamo fatto davvero bene».
 




LIB. CASILINA CALCIO (PROM), MISTER CASAROLA: «SE NON DIAMO IL 110% RISCHIAMO GROSSO»

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Roma – Una brutta Libertas Casilina cede per 4-1 in casa contro lo Sporting Genzano. Una gara che mister Damiano Casarola fa fatica a spiegare. «E’ vero che veniamo da due settimane con diversi problemi fisici per alcuni nostri ragazzi che non ci hanno permesso di allenarci al meglio, ma questa non dev’essere assolutamente una scusante. La squadra non ha dimostrato il giusto atteggiamento mentale già dopo l’1-0 siglato per noi da Orsini: forse abbiamo pensato di poterla portare a casa comodamente ed è stato un grave errore. Questa è una sconfitta che pesa perché rimediata in casa e contro una concorrente diretta: nelle ultime due partite abbiamo vanificato quanto di buono fatto nelle tre gare precedenti in cui avevamo conquistato sette punti e ora bisogna ricominciare a marciare». Il concetto su cui insiste l’allenatore è palesemente di carattere mentale. «Sono un po’ arrabbiato coi miei ragazzi perché il nostro gruppo deve sempre ricordare bene l’obiettivo che ci siamo dati in maniera chiara all’inizio dell’anno. Il campionato di Promozione è durissimo e bisogna stamparcelo nella mente sia in settimana che durante le partite: se la Libertas Casilina non dà il 110%, rischia grosso. D’ora in avanti mi aspetto un cambio di passo sia dal punto di vista della brillantezza fisica, ma soprattutto dell’atteggiamento mentale». La squadra di Casarola tornerà a giocare già mercoledì e sarà una gara di Coppa molto difficile sul campo della Lepanto Marino. «Questa partita non arriva nel momento giusto, ma dobbiamo cercare di sfruttarla per aumentare la nostra fiducia ed evitare, invece, di farci “deprimere” ulteriormente». E’ chiaro, però, che la partita più importante per il club del patron Umberto Coratti è quella di domenica prossima a Frascati con la Lupa. «Una squadra molto organizzata che gioca assieme da tempo e che ha assorbito ottimamente il salto di categoria – avverte Casarola – Ma ora dobbiamo cercare di far punti dappertutto senza pensare all’avversario che abbiamo di fronte: con lo Sporting Genzano è iniziato un trittico di partite che consideravo molto importante, dobbiamo ritrovarci subito».
 




GP VALENCIA: QUARTO POSTO PER VALENTINO ROSSI. LORENZO CAMPIONE

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Il Dottore dà spettacolo ma non fa miracoli. Valentino Rossi chiude il Gp di Valencia al quarto posto, dopo una splendida rimonta, ma il titolo avvelenato della MotoGp va a Jorge Lorenzo. "Un biscottone, ha perso lo sport", sentenzia Rossi a motori spenti. 

Il pilota spagnolo si aggiudica il braccio di ferro tutto targato Yamaha prendendosi il Gp di Valencia e, di fatto non disturbato dai connazionali Marc Marquez e Dani Pedrosa, perfeziona il sorpasso iridato proprio nell'ultimo appuntamento dell'anno. Sbarcato in Spagna con 7 punti di vantaggio sul compagno-rivale, Rossi scatta dall'ultima posizione dopo la sanzione rimediata per il contatto con la Honda di Marquez nel Gp di Malesia. Il campione di Tavullia, rassegnato ad un successo di Lorenzo nell'ultima gara stagopmaòe, avrebbe bisogno del secondo posto sull'asfalto del Ricardo Tormo per realizzare un'impresa memorabile. Ci va vicino, ma alla fine è costretto ad alzare bandiera bianca dopo aver infiammato molti dei 110mila spettatori presenti sulle tribune. Rossi chiude con 325 punti, Lorenzo fa festa con 330.

Il sipario cala al termine di 30 giri che Rossi comincia all'arrembaggio. Pronti, via e inanella 11 sorpassi nelle prime 4 curve risalendo dall'ultima all'undicesima posizione in meno di 3 giri. Davanti Lorenzo conserva la leadership davanti alle Honda di Marquez e Pedrosa. Dopo 5 tornate, il Dottore è ottavo. Altri due passaggi e la Yamaha numero 46 sale in settima posizione. Nel decimo giro, Rossi mette a segno il sorpasso più complicato della prima porzione di gara scavalcando la Yamaha Tech 3 di Pol Espargaro e prendendosi la sesta piazza. Subito dopo, si arrendono anche Aleix Espargaro e Andrea Dovizioso: il fuoriclasse di Tavullia è quarto quando mancano 17 giri. Lorenzo comanda tallonato da Marquez, mentre Pedrosa è staccato dalla vetta ma può amministrare un vantaggio superiore ai 10'' sull'italiano. La gara, incanalata verso un epilogo relativamente tranquillo, dà l'impressione di accendersi a 6 giri dalla conclusione. Marquez, dopo aver semplicemente scortato Lorenzo, sembra intenzionato ad abbozzare un attacco mentre Pedrosa prova ad agganciare la coppia. Il terzetto spagnolo comincia la penultima tornata raccolto in appena un secondo. Rossi spera in un regalo targato Honda che non arriva. Pedrosa e Marquez si danno battaglia, Lorenzo ringrazia guadagnando centesimi preziosi e conquistando il titolo.

ROSSI – "Dopo Motegi avevo 18 punti di vantaggio con una grande possibilità di vincere il titolo ma da Phillip Island è successo qualcosa che non si poteva prevedere. Il comportamento di Marquez è stato imbarazzante, ed è stato bruttissimo per il nostro sport, una cosa che non era mai successa", dice Rossi ai microfoni di Sky Sport. "Nella seconda parte di stagione Jorge è stato molto bravo però fin quando le cose sono andate normalmente ero in testa -sottolinea il 'dottore' ai microfoni di Sky Sport-. Dall'Australia Marquez ha cominciato a fare il guardaspalle di Lorenzo e io mi sono trovato a lottare con due piloti molto forti e da lì tutto è cambiato. Già dall’ultima reazione di Marquez, da venerdì e da sabato, dove diceva che avrebbe fatto di tutto per battere Lorenzo, lì ho avuto la conferma che avrebbero fatto il 'biscottone'".

LORENZO – "E' stato difficile, c'era tanta pressione. La gomma posteriore era distrutta, ad essere onesto non vedevo nulla: posizioni e giri alla fine. Ho cercato solo di concentrarmi e andare il più veloce possibile", dice Lorenzo. "Ho cercato di mantenere la concentrazione e di finire la gara. Ora sono per la quinta volta campione del mondo ed è bellissimo, la Yamaha ha fatto un bellissimo lavoro, il team è stato perfetto e sono fiero di aver vinto il titolo nel mio Paese", conclude lo spagnolo.




I PORTIERI DEL RACING CLUB CALCIO SONO IN BUONE MANI, PELUSO: «QUI TANTI RAGAZZI INTERESSANTI»

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Ardea (Rm) – I portieri del Racing Club sono in buone mani. Emiliano Peluso, il preparatore di tutti i numeri uno dell’agonistica del club del presidente Antonio Pezone oltre che coordinatore di quelli della Scuola calcio (Alessandro Vita e Mirko Bergami), ha iniziato la sua seconda stagione consecutiva con questa mansione anche se in precedenza era già stato per ben sei anni al Racing prima di fare altre esperienze dal 2012 al 2014. E i frutti del suo lavoro sono stati immediati e lampanti. «La scorsa stagione ci ha riservato bellissime soddisfazioni – spiega Peluso – con il nostro Gigi Manasse, classe 2000, che è andato al Lanciano e ora si sta allenando con la prima squadra che gioca in serie B, ma anche con altri due ragazzi del vivaio Racing, Federico Spallotta e mio figlio Daniele, che sono in forza alla Berretti del club abruzzese». Ma grazie al lavoro di Peluso, che da giocatore ha avuto importanti esperienze nelle giovanili della Roma, tra i “pro” con Verona e Mantova e poi con Nazionale dilettanti, anche quest’anno promette molto bene: lo scorso fine settimana, per esempio, i 2003 Mirko De Gennaro e Simone Vento hanno esordito con i Giovanissimi regionali B e lo stesso Vento è stato in panchina coi Giovanissimi Elite, ma altri ragazzi hanno già fatto capolino nelle categorie superiori rispetto a quella di competenza. «E c’è un ragazzo del 1999, Valerio Samà, che presto entrerà nel giro della Promozione, ne sono convinto» scommette Peluso, che tra l’altro è il cugino di un’altra colonna dello staff del Racing, il preparatore Daniele Peluso. «Ho fatto di questo ruolo una vera professione – racconta il responsabile dei portieri del Racing – e nel tempo ho cercato di formarmi ulteriormente. Sono diventato mental coach professionista e poi mi sono specializzato nell’ambito sportivo, poi ho ottenuto anche la qualifica di video analista e questi due aspetti, il primo in special modo, mi sono estremamente utili nella fase di preparazione dei nostri ragazzi». Peluso è anche allenatore del gruppo 2003. «Abbiamo scelto di far giocare questi ragazzi nei Giovanissimi Provinciali A, cioè due anni sotto età, perché hanno ottime qualità e il prossimo anno potrebbero affrontare un campionato Elite».
Peluso, infine, ha organizzato assieme all’ex portiere della Roma (e attuale preparatore con una scuola in Brasile) Giampaolo Di Magno, un progetto denominato “Allena…menti”, che si tiene già da un mese sempre alla Pineta dei Liberti con il benestare del Racing e che è dedicato a tutti gli estremi difensori, anche di altre società, che vogliono ulteriormente formarsi e scoprire delle tecniche innovative.




NUOVA VIRTUS CALCIO (I CAT.), TIBERI: «PRIMO OBIETTIVO LA SALVEZZA, MA POSSIAMO PUNTARE PIÙ IN ALTO»

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Marino (Rm) – La Nuova Virtus ha sfiorato l’impresa, ma non è riuscita a centrare la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Lazio. La squadra di mister Luca Santamaita, che aveva perso 2-0 all’andata sul campo dello Sporting Calcio Vodice (compagine di Sabaudia), non è riuscita a ribaltare il risultato al ritorno, nel match giocato mercoledì al Ferraris di Santa Maria delle Mole. Il gol di Tiberi a inizio ripresa aveva acceso le speranze, poi i marinesi hanno sfiorato il gol in altre occasioni (su tutte, un’altra capitata ancora sui piedi di Tiberi) e soprattutto hanno protestato per un rigore negato a cinque minuti dalla fine prima di subire quello del pareggio in pieno recupero. «Abbiamo fatto il possibile – dice l’attaccante classe 1993 Andrea Tiberi – Forse nel primo tempo il nostro baricentro era un po’ basso, ma nella ripresa abbiamo spinto tanto e avremmo meritato di segnare il secondo gol. E poi ci è stato negato quel rigore netto con il quale potevamo rimettere totalmente in discussione il discorso qualificazione. Dispiace perché la Coppa sarebbe stata la strada più breve per fare il salto di categoria, ma è andata così». Il giovane attaccante è rientrato domenica scorsa dopo aver dovuto affrontare qualche problema fisico: nel roboante 7-1 contro il Tor de’ Cenci è andato subito a bersaglio (assieme a un tris di Massara e ai gol di Matrullo, Massullo e Colli) e si è ripetuto nella gara di Coppa. «Ancora non sono al meglio, ma pian piano arriverò al top della condizione». Nel prossimo turno la Nuova Virtus, attuale quarta forza del girone F di Prima categoria assieme all’Atletico Lariano, affronterà l’insidiosa trasferta con il Real Velletri. L’avversario ha conquistato quattro punti, ma in casa è imbattuta. «Hanno un buon allenatore – dice Tiberi – e sicuramente saranno una squadra agguerrita sul loro campo». Sulle prospettive stagionali della Nuova Virtus, Tiberi è chiaro. «Siamo una neopromossa e dobbiamo pensare a salvarci. Ma se riusciamo a trovare una quadratura e ottenere i punti per stare tranquilli al più presto, l’obiettivo potrebbe spostarsi e diventare un piazzamento tra le prime quattro».
 




LEGA IRFL (RUGBY A 13), MONCADA: «TOSCANA SEMPRE IN PRIMA FILA NELLA NOSTRA DISCIPLINA»

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Roma – Se il movimento del rugby a 13 italiano è divenuto un importante punto di riferimento per gli appassionati della palla ovale del nostro Paese, lo si deve in parte anche alla “spinta” arrivata dalla regione Toscana. Il responsabile territoriale Giuseppe Moncada ricorda i tanti meriti della sua regione. «Innanzitutto, attraverso la presenza dei Magnifici di Firenze, la Toscana ha partecipato sin da subito ai campionati organizzati dall’attuale Lega Italiana Rugby Football League (Lega Irfl, ndr) e ne è stata quindi promotrice a livello nazionale. Poi sono tante le attività che hanno visto la nostra regione legarsi, per esempio, alla Nazionale: basti pensare ai due raduni degli azzurri a Vinci, nella città di Leonardo. Non solo avvenimenti sportivi di grande rilievo, ma veri e propri eventi “incastrati” all’interno di manifestazioni culturali importanti come fu, per esempio, Genio Gioco». Moncada, che tra l’altro fa parte dello staff organizzativo della Nazionale azzurra, accenna inoltre alla possibilità che la Nazionale possa tornare a radunarsi a breve in Toscana, segno di un costante feeling tra questo comitato regionale e la Lega Irfl. Per lo sviluppo dell’intero movimento toscano è stata indubbiamente fondamentale anche un’altra figura. «Quella di Gigi Ferraro è una presenza decisiva – conferma Moncada – Si tratta di un grande giocatore di rugby union (due volte campione d’Italia nelle ultime due stagioni con il Calvisano, ndr) che ha sposato in pieno i principi e la causa del rugby league italiano e che fa parte dello staff tecnico della Nazionale. Insomma lo spot migliore per il movimento del XIII nella nostra regione». Che l’anno scorso, per la prima volta nella storia, ha avuto due rappresentanti ai nastri di partenza del campionato italiano. «Oltre ai Magnifici di Firenze, che comunque hanno una collaborazione anche con Pistoia e che l’anno scorso si sono giocati lo scudetto nella finale contro gli abruzzesi del Gran Sasso, c’era pure il Valdisieve, che rappresenta il comune di Pontassieve. Le due compagini parteciperanno certamente anche al prossimo campionato, ma non è escluso che possa esserci pure qualche altra novità: siamo in contatto anche con Arezzo che ultimamente si è avvicinata alla disciplina. Vedremo – conclude Moncada – cosa succederà da qui ai prossimi mesi».
 




GROTTAFERRATA BASKET (SERIE C SILVER), PELLEGRINI: «A SANTA SEVERA PER CONTINUARE IL NOSTRO PERCORSO»

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Grottaferrata (Rm) – La serie C silver del Basket Grottaferrata sembra aver ingranato le marce alte. La squadra dei coach Stefano Busti e Matteo Catanzani ha vinto le ultime due gare disputate: una al supplementare molto dura contro il Fonte Roma Eur, l’altra nettamente dominata contro Nuovo Alatri, travolto per 92-69. E’ il dirigente accompagnatore Paolo Pellegrini a raccontare il momento del club del presidente Alberto Catanzani. «Questo gruppo sta cercando la sua identità di squadra, com’è giusto che sia quando si fanno alcuni nuovi innesti all’interno del roster. Da un paio di partite la squadra si è avvicinata molto ai dettami che lo staff tecnico chiede e questo ci fa ben sperare per la prosecuzione del campionato. In questo senso sabato avremo un test molto probante sul campo del Santa Severa, al momento imbattuta in campionato: diciamo che sarà un modo per verificare a che punto è il nostro percorso. Ci sarà un piccolo vantaggio legato al fatto che loro, ieri sera, hanno giocato un recupero e quindi magari potrebbero pagare un po’ dal punto di vista della brillantezza, d’altronde a questi livelli non si è professionisti». Sul Santa Severa si esprime anche coach Busti. «Una squadra che conosciamo molto bene per averla avuta nel girone anche la passata stagione. Se hanno fatto questo inizio di campionato, evidentemente, è perché hanno dei valori. Sarà una partita molto difficile a cui cerchiamo di avvicinarci con il massimo dell’umiltà e del rispetto dell’avversario». La parola torna, infine, a Pellegrini che parla di quello che avrebbe dovuto essere il turno infrasettimanale di mercoledì scorso per il Basket Grottaferrata: condizionale d’obbligo per i motivi che spiega il dirigente. «Purtroppo siamo andati fino a Bracciano a vuoto perché il palazzetto era impraticabile e giocare su quel parquet scivoloso, anzi bagnato, avrebbe comportato dei rischi per l’incolumità dei vari atleti. Non c’era altra soluzione, anche se non sarà comodissimo per noi tornare nuovamente in mezzo alla settimana a Bracciano per disputare quel match».
 




CITTÀ DI CIAMPINO CALCIO (GIOV. PROV.), LANDOLINA: «I NOSTRI 2003 HANNO QUALITÀ»

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Ciampino (Rm) – Il gruppo 2003 del Città di Ciampino lavora in prospettiva. La squadra di Giovanissimi provinciali fascia B, affidata a mister Paolo Landolina, ha di fatto iniziato nello scorso fine settimana il suo campionato federale battendo al Superga per 4-1 la Nuova Tor Tre Teste. «Una vittoria sicuramente meritata – spiega il tecnico -, anche se il risultato è sicuramente troppo largo. Abbiamo giocato un ottimo primo tempo, chiuso in vantaggio grazie alla rete di Dini. Poi a inizio ripresa ha raddoppiato subito i conti Condotta, ma a quel punto è uscita prepotentemente fuori la Nuova Tor Tre Teste che ci ha costretto nella nostra metà campo. I capitolini hanno realizzato il 2-1 e stavano spingendo nella parte finale della gara, poi praticamente nel recupero siamo andati ancora a bersaglio con Dini che ha realizzato una tripletta complessiva. Una bella soddisfazione battere una società blasonata come la Nuova Tor Tre Teste, ma dobbiamo tenere i piedi incollati per terra perché ho visto un ambiente un po’ troppo esaltato da questo successo». Il tecnico si esprime in questa maniera per un motivo molto chiaro e peraltro ampiamente condivisibile. «Il nostro obiettivo, quest’anno, non è certo la ricerca del risultato. Questo gruppo 2003 dovrebbe rappresentare la base per la prossima squadra Giovanissimi Elite B del Città di Ciampino, sperando che l’attuale gruppo riesca a centrare la permanenza in quella categoria quest’anno. I nostri 2003 hanno sicuramente delle qualità molto interessanti, anche se al momento pagano una prestazione fisica abbastanza penalizzante: il pensiero fisso dev’essere la crescita». Nel prossimo turno per il Città di Ciampino c’è una sfida da incorniciare nei ricordi per i ragazzi che vi parteciperanno. «Andremo a Trigori per sfidare la Roma e sarà sicuramente una bella esperienza – dice Landolina – L’obiettivo è cercare di fare una bella figura: sappiamo che incontreremo un avversario fortissimo e la sfida è certamente di grande fascino».
 




GIOC COCCIANO FRASCATI, MANDOLESI: «LA NOSTRA SCUOLA CALCIO STA CRESCENDO A VISTA D’OCCHIO»

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Frascati (Rm) – La Gioc Cocciano Frascati che sta strutturandosi in maniera sempre più importante. Per farlo il club del presidente Andrea Mari ha cominciato da tempo a lavorare incessantemente sulla propria “base” che quest’anno è stata affidata al dirigente responsabile Angelo Mandolesi. «L’accordo di affiliazione col Perugia ha rappresentato indubbiamente un salto di qualità – sottolinea il dirigente – I tecnici del club umbro già sono venuti due volte presso le nostre strutture per delle sedute di allenamento formative non solo per i nostri piccoli calciatori, ma anche e soprattutto per i nostri allenatori. L’idea è quella di ripetere mensilmente questi incontri qui a Frascati e poi organizzare delle visite presso le strutture del Perugia durante la stagione». Mandolesi fa poi l’elenco delle squadre che compongono il settore Scuola calcio della Gioc Cocciano Frascati. «Il gruppo maggiore sarebbe quello dei 2003 di mister Gianluca Orlandi, che però stanno facendo un campionato agonistico sotto età, quello dei Giovanissimi provinciali fascia B. A scendere abbiamo gli Esordienti 2004 di Alessandro Maritato e Alessandro Favoriti, due gruppi Pulcini 2005 di Giorgio Di Mattia e Pietro Mattei a cui sono stati affiancati rispettivamente Giuliano Carletta e Andrea Badoni. A scendere abbiamo i Pulcini 2006 di Alessandro La Tegola, i Pulcini 2007 di Roberto Delle Fratte (aiutato da Simone Leanza), il numerosissimo gruppo dei Piccoli Amici 2008 di Massimo De Luca con cui collaborano Martin Franciosa e Leonardo Pirri, i Piccoli Amici 2009 di Enrico Gara e i Piccoli Amici 2010 di Daniele Testa. Nello staff ci sono anche il preparatore dei portieri della Scuola calcio Stefano Verdelli, il coordinatore motorio Matteo Russo e la psicologa Anna Giulia Pirrera». Un elenco che presuppone una corposa presenza di piccoli calciatori: non è un caso che i numeri della Scuola calcio del club tuscolano siano in costante crescita da tempo e che anche quest’anno abbiano registrato un deciso aumento. «Frutto del lavoro e dell’attenzione data a questo settore nel corso del tempo, oltre che dell’accordo col Perugia» rimarca Mandolesi che svela il prossimo obiettivo della Gioc Cocciano. «Vorremmo avere la qualifica di “Scuola di calcio Elite”: per farlo devono essere rispettati una serie di fattori come la presenza di almeno tre tecnici qualificati in possesso della tessera da Uefa B in su o il fatto di avere una collaborazione con una scuola o un altro ente o ancora la presenza di un tecnico riconosciuto per ogni categoria».
 




CASILINA CALCIO (GIOV. PROV. B), DI STANTE: «INIZIO CONVINCENTE, MA PIEDI PER TERRA»

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Roma – C’è una squadra del settore giovanile del Casilina del presidente Umberto Coratti che promette molto bene. Si tratta dei Giovanissimi provinciali fascia B allenati da Luigi Di Stante, che hanno iniziato il campionato con tre vittorie in altrettante partite e ben 27 gol fatti. «Ma sono i tre subiti che mi danno fastidio» dice tra il serio e lo scherzoso l’allenatore del gruppo capitolino. Nell’ultimo match la sua squadra ha battuto con un chiaro 4-0 anche il Soccer Team Colasante, nel match disputato al De Fonseca. «Gara facile? Non direi, perché gli avversari sono sicuramente una buona squadra – spiega Di Stante -, ma il mio gruppo ha interpretato bene la partita. Nel primo tempo c’è stata la doppietta di Spezia, poi nella ripresa sono arrivati i gol di Bimonte e di D’Angelo». Insomma se queste sono le premesse, il Casilina può sognare in grande. «E’ davvero troppo presto per fare voli pindarici – frena Di Stante – Questa è una squadra che aveva un’ottima base l’anno scorso, provenendo dalla nostra Scuola calcio. Il gruppo è stato integrato con alcuni innesti di qualità e ora ho a disposizione tanti ragazzi di buona qualità e posso ruotarli in maniera abbastanza facile perché sono sicuro del rendimento di tutti. Ma questo è un girone strano in cui si verificano risultati contrastanti e tra l’altro il primo anno di agonistica è sempre molto particolare, dunque vedremo più avanti qual è la situazione di classifica, ma per ora bisogna solo pensare a lavorare». Nel prossimo turno il Casilina è atteso a Monteporzio. «Si tratta di un’altra squadra di buone qualità che tra l’altro in casa aumenta la sua pericolosità. Dovremo fare una bella prestazione per riuscire a portare via la vittoria».
Intanto la prima squadra, denominata Libertas Casilina, è già concentrata sull’ottavo turno di campionato: i ragazzi di Casarola, reduci dal k.o. sul difficilissimo campo del Real Colosseum (0-2), si rituffano tra le mura amiche per sfidare lo Sporting Genzano. Una gara già molto importante in ottica salvezza.