3T FRASCATI SPORTING VILLAGE (PALLANUOTO), CASABURI: «L’A2 STA FACENDO BENISSIMO, MA PIEDI A TERRA»

Redazione

Frascati (Rm) – E’ partita con ambizioni di fare un tranquillo campionato. Ma la serie A2 femminile del 3T Frascati Sporting Village sta recitando il ruolo di sorpresa del campionato. La squadra cara al presidente Massimiliano Pavia e al direttore tecnico Massimiliano D’Antoni è attualmente al terzo posto in classifica anche se la graduatoria è molto corta e ci sono diverse squadre all’immediato inseguimento delle frascatane. «La società e tutti noi siamo molto orgogliosi e soddisfatti di quanto ha fatto il gruppo fino a questo punto della stagione, le ragazze si stanno comportando egregiamente – dice coach Andrea Casaburi – Ma non possiamo permetterci di fare voli pindarici e dobbiamo continuare a lavorare durante la settimana con umiltà e a testa bassa. D’altronde mancano ancora sette o otto punti per raggiungere la quota salvezza che rimane l’obiettivo dichiarato di questa squadra e solo dopo, eventualmente, potremo pensare ad altro. Certo, nella storia del 3T Frascati Sporting Village non è capitato mai di essere così in alto, ma questo non ci deve far perdere di vista la realtà». Nell’ultima partita pre-pasquale le ragazze di Casaburi hanno battuto per 6-4 il Volturno. «Una bellissima prestazione così come l’avevamo fatta contro Pescara, senza essere premiati dal risultato – specifica il tecnico -. La squadra ha raggiunto una grande consapevolezza dei propri mezzi e sta giocando una buona pallanuoto: in particolar modo siamo soddisfatti di come le ragazze stiano interpretando questa serie A2, ma nel girone di ritorno sarà tutta un’altra storia perché le avversarie avranno imparato a conoscerci e prenderanno contromisure». Domenica, comunque, arriverà il derby con le romane del Racing. «Non stanno vivendo un buon momento, ma si tratta di una squadra molto valida che venderà cara la pelle e per noi sarà un match molto importante per capire determinate cose – rimarca Casaburi -. Sarà l’ultima gara d’andata e poi avremo un avvio del girone discendente con test fondamentali che ci diranno chi siamo».
 




BASKET GROTTAFERRATA (UNDER 18 ELITE), APA: «CONTENTO DEL LAVORO DI QUESTO GRUPPO»

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Grottaferrata (Rm) – Il gruppo Under 18 Elite del Basket Grottaferrata è proiettato sulla seconda fase di stagione. «Dopo essere giunti a pari merito con la Uisp XVIII, per una mera questione di differenza canestri – racconta coach Matteo Apa – non siamo riusciti a centrare il terzo posto che valeva la qualificazione alla “fase A” della categoria. Ad essere fatali sono state le prime gare della stagione in cui abbiamo pagato il fatto di essere una squadra rinnovata in mano ad un allenatore nuovo. Tra l’altro per me, che ho 32 anni, questa è la prima esperienza in una categoria giovanile di questa età e quindi ho impiegato del tempo per entrare in alcune dinamiche tecniche e gestionali. Ma desidero ringraziare tantissimo il Basket Grottaferrata per la fiducia concessa e per avermi fatto vivere un’esperienza altamente formativa». La seconda fase dell’Under 18 criptense, dunque, si svolgerà nella cosiddetta “Coppa Lazio”. «Abbiamo vinto la prima gara contro Gaeta e domani giocheremo sul campo del Maccarese – racconta Apa – Possiamo toglierci delle belle soddisfazioni in questa seconda parte di stagione, ma i risultati non sono la cosa più importante». Apa ha sposato in pieno, infatti, la filosofia del club di Grottaferrata. «Abbiamo due nostri ragazzi, Cocchi e Balboni, che sono in maniera costante in serie C silver, Cassaneti che è stato convocato più di qualche volta e altri ragazzi che si allenano con la prima squadra allenata da Stefano Busti e Matteo Catanzani. Questo è il nostro obiettivo: cercare di formare ragazzi che in prospettiva possano essere utili alla nostra squadra maggiore».
Intanto il Basket Grottaferrata ha presenziato alla 416esima Fiera nazionale della cittadina criptense, attraverso una costante presenza in uno stand che presentava delle belle “gigantografie” di sfondo composte da immagini dell’interno del palazzetto dello sport e in cui si potevano avere informazioni sulle numerose attività organizzate presso l’impianto sportivo gestito dal club del presidente Alberto Catanzani.
 




CITTÀ DI MONTECOMPATRI CALCIO (II CAT), CASCIO: «ALLA PARI CON TUTTI GIOCANDO AD ALTA INTENSITÀ»

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Monte Compatri (Rm) – «Se giochiamo ad alta intensità, abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti». Il vice capitano del Città di Montecompatri, l’esterno (difensivo o di centrocampo) classe 1991 Simone Cascio, fornisce la ricetta per un finale di stagione da colorare di biancoverde. A cominciare dall’attesa sfida di domenica prossima contro l’Atletico Genazzano terza della classe. «All’andata rimediammo una sconfitta abbastanza ingiusta per 3-1, nonostante fossimo in un ottimo momento di forma – racconta Cascio – Loro sono una squadra molto organizzata e con giocatori validi, ma noi abbiamo voglia di tornare a vincere sul nostro campo». Nonostante il gruppo di Cesare Maiolatesi e Fabrizio Brunetti sia in chiara ripresa, infatti, la vittoria tra le mura amiche manca addirittura dalla prima partita del 2016 (4-0 alla Roma Est). «Direi che si tratta di un dato abbastanza casuale – replica Cascio – perché nella prima parte di stagione, invece, questo era diventato il nostro fortino. Cercheremo di interrompere questa striscia al più presto». Durante la sosta la squadra ha lavorato con intensità. «Mister Maiolatesi non è uno che ti fa rilassare – sorride Cascio – La squadra si è allenata bene e in questi ultimi giorni che ci separano dalla domenica studieremo il modo di affrontare il prossimo avversario. Il nostro finale di stagione? Credo che la squadra debba solo pensare a fare il massimo, mettendo in campo cattiveria agonistica e quell’intensità di gioco che abbiamo un po’ smarrito nella prima parte del nuovo anno. Speriamo, soprattutto, che la sosta stavolta porti bene» dice il vice capitano monticiano che è al suo secondo anno (non consecutivo) a Montecompatri e che probabilmente riceverà diverse richieste in estate vista la sua giovane età e la qualità che riesce a esprimere. «In questo momento sono concentrato sul finale di stagione con questo gruppo, in cui mi sono trovato molto bene – rimarca Cascio – Al resto penseremo con calma in estate».




RACING CLUB CALCIO (PROM), DE NICOLA E PETRELLI: «BILUSSA? UN RAGAZZO DALLE GRANDI QUALITÀ»

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Ardea (Rm) – La linea del Racing Club, da diverso tempo, è improntata sulla crescita e la valorizzazione dei propri giovani talenti. Tra quelli che si sono messi in luce in questa stagione e in special modo nell’ultimo periodo c’è sicuramente l’attaccante classe 2000 Antonio Bilussa, che nell’ultimo match ufficiale prima della sosta pasquale ha addirittura esordito da titolare nella Promozione. Su di lui spendono parole importanti sia il coordinatore tecnico Nello De Nicola che mister Pino Petrelli. «Bilussa ha attirato le attenzioni di alcuni importanti club di serie A che potrebbero utilizzarlo sia nella Primavera che negli Allievi nazionali: la società sta studiando la miglior soluzione per il futuro del ragazzo, ma tutto dev’essere fatto con estrema tranquillità e serenità». Il giovanissimo attaccante del Racing, tra l’altro, è finito suo malgrado al centro di un piccolo giallo relativo proprio all’ultima gara di Promozione: il Garbatella, infatti, ha presentato ricorso per una sua presunta posizione irregolare. «Siamo molto tranquilli su quella vicenda – spiega De Nicola -, abbiamo avuto tutte le autorizzazioni necessarie per schierare il ragazzo: aspettiamo la sentenza del giudice sportivo». Poi è il turno di Petrelli che descrive le caratteristiche tecniche e caratteriali di Bilussa. «Si tratta di un attaccante centrale molto ben strutturato dal punto di vista fisico che, però, sa anche trattare il pallone nella maniera giusta. E’ un giocatore molto intelligente dal punto di vista tattico, una dote abbastanza fuori dal comune per la sua età». Per arrivare a far giocare da titolare in Promozione un ragazzo del 2000, vuol dire che Petrelli ci ha visto qualità importanti anche a livello di personalità. «Bilussa non ha avuto paura nell’affrontare il salto dal settore giovanile ad una prima squadra che, tra l’altro, sta giocando anche per traguardi ambiziosi e non sta facendo un campionato di tranquilla metà classifica. L’attenzione “mediatica” e di addetti ai lavori che ha avuto nell’ultimo periodo non l’ha scosso: deve continuare a lavorare con questa serenità e pensare solo a migliorare sul campo. Purtroppo negli ultimi giorni è stato colpito da uno stato influenzale, speriamo sia recuperabile per le gare del prossimo week-end» conclude Petrelli.




POLISPORTIVA BORGHESIANA VOLLEY, CARTOCCI: «LE RAGAZZE DELL’AMATORIALE CI DANNO SODDISFAZIONI»

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Roma – In un quadro complessivamente positivo che anche quest’anno caratterizza il settore volley della Polisportiva Borghesiana, non “stona” nemmeno la squadra Amatoriale femminile che è stata affidata a Giancarlo Cartocci, tecnico di rientro nel club capitolino proprio in questa stagione. «Le nostre ragazze – spiega l’allenatore – hanno appena concluso la prima fase, quella del campionato regolare, chiudendo il girone al secondo posto dietro al Nautilus che ha dimostrato di essere una squadra molto forte e competitiva. Ora ci aspettano i quarti di finale dei play off dove incroceremo il Città di Frascati, società che è sicuramente attrezzata per essere protagonista: la prima gara si giocherà sul nostro campo il prossimo 7 aprile, poi il ritorno fuori casa è in programma sette giorni dopo e l’eventuale bella, da disputare ancora nel nostro centro sportivo, si terrebbe il 21 aprile. Sarà una sfida complicata e piena di insidie, ma sono fiducioso: la nostra volontà è di cercare di arrivare in fondo». Anche se le prospettive di partenza di questa squadra non erano di competere ai massimi livelli. «Ho ereditato un gruppo che l’anno scorso si era laureato campione provinciale Uisp – sottolinea Cartocci -, ma quest’anno alcune di quelle ragazze per motivazioni svariate non hanno potuto proseguire l’avventura e sinceramente all’inizio del campionato non pensavo che potessimo essere così competitivi. Il gruppo, comunque, ricalca quello della passata stagione con qualche nuovo innesto: anche per questo lo spirito e la compattezza sono sicuramente forti e questi sono aspetti importanti per una buona competitività di squadra». Il coach, per la prima volta in carriera, ha accettato di allenare una formazione femminile. «All’inizio della stagione sono stato contattato dalla Polisportiva Borghesiana, un club che conosco bene per averci lavorato in passato – spiega Cartocci – Ero un po’ perplesso nel prendere una squadra “rosa” perché mi sono sempre trovato bene nel lavorare con gli uomini, ma alla fine l’esperimento è stato positivo e ora cerchiamo di toglierci delle belle soddisfazioni». 




LIRFL (RUGBY A 13), GLI HAMMERS UMBRIA ALZANO LA COPPA ITALIA AL CIELO DI ARTENA

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Roma – Il primo titolo stagionale va a una debuttante. La Coppa Italia organizzata dalla Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) è finita nelle mani degli Hammers Umbria, alla prima esperienza in una competizione ufficiale. Il verdetto è arrivato nel sabato pre-pasquale, presso il bell’impianto sportivo in località Macere di Artena. Gli umbri allenati da Andrea Tagliavento hanno avuto la meglio in finale sui capitolini degli Usag Gladiators, detentori del trofeo) e in precedenza avevano “escluso” dall’ultimo atto le altre due partecipanti alle finali nazionali, vale a dire i toscani dei Pumas di Firenze e gli abruzzesi del L’Aquila Neroverde. E’ stato un grande pomeriggio di rugby league quello vissuto nel paese in provincia di Roma: nell’ultimo atto la squadra umbra ha avuto la meglio per tre mete (e una trasformazione) a una sugli Usag Gladiators al termine di una gara estremamente combattuta. «Un successo che ci riempie di orgoglio – dice il terza linea centro classe 1990 Giacomo Franzoni, capitano della Nazionale e uno dei fondatori degli Hammers -, a maggior ragione se si pensa che molti dei nostri giocatori erano alla prima esperienza di rugby league. Avevamo vinto anche il concentramento “interregionale” e non pensavamo che potessimo essere competitivi ai massimi livelli anche nelle finali nazionali. A questo punto, allora, siamo curiosi di capire nel prossimo campionato che figura potremo fare…». La finale, per lui, ha avuto un sapore particolare. «Sono un ex Gladiators e sicuramente averli di fronte è stato un po’ strano, ma questo è lo sport – dice il forte giocatore degli Hammers Umbria – Poi sapevo che sarebbe stata una finale dura per noi conoscendo lo spessore dei miei ex compagni, ma ce l’abbiamo fatta giocando con grande determinazione». Molto felice anche il tecnico della squadra umbra Andrea Tagliavento. «Il nostro primo obiettivo in queste finali di Roma era quello di divertirci, poi è arrivata la vittoria e per noi è stata una grande soddisfazione visto che siamo al primo anno di attività. Abbiamo formato una squadra che è composta da giocatori provenienti da tutta l’Umbria e riuscire a farli diventare un gruppo in così breve tempo non era semplice. Smaltita la soddisfazione per questo successo, inizieremo a preparare l’impegno del campionato» conclude il coach.




CITTÀ DI CIAMPINO CALCIO (ECC), FERENDELES: «NON POSSIAMO ABBASSARE LA GUARDIA PROPRIO ORA»

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Ciampino (Rm) – Ha passato decisamente una Pasqua felice dopo essere stato uno dei protagonisti della sfida vincente di Roccasecca. Valerio Ferendeles, portiere classe 1996 al primo anno con la maglia del Città di Ciampino, ha parato un calcio di rigore nel corso dell’ultimo match ufficiale della squadra dei presidenti Cececotto e Fortuna. Un bel segnale da parte di un ragazzo che, nell’ultimo periodo, aveva perso la titolarità del ruolo e che si è fatto trovare pronto nel momento della squalifica di Lorenzo Peri. «Ovviamente sono stato molto contento di aver potuto dimostrare il mio valore nella sfida di Roccasecca – dice Ferendeles – Questa non è una situazione semplice per me che nel corso degli anni sono sempre stato abituato a fare il titolare, ma so che devo essere all’altezza quando serve». Al di là delle presenze accumulate in campionato, per l’ex Tor Tre Teste, alla prima stagione di prima squadra, si è trattato comunque di un’annata positiva. «Qui c’è un gruppo bellissimo e un ambiente dove si può lavorare al meglio. Sono contento della mia prima stagione in Eccellenza anche se le giovanili fatte al Tor Tre Teste ti formano già come se si giocasse in una prima squadra». Per il Città di Ciampino, ora, c’è da affrontare un finale di campionato davvero elettrizzante. «Affronteremo alcuni avversari salvi o quasi tranquilli, ma sarebbe solo dannoso sottovalutarli o pensare di poter vincere comodamente gli incontri che ci riguardano – rimarca Ferendeles – Non possiamo abbassare la guardia proprio ora, anche perché nell’ultima partita il Roccasecca ci ha messo in difficoltà proprio perché ha potuto giocare con la mente “sgombra” e senza pressioni di risultato. Noi, invece, sappiamo di non poter commettere errori perché i quattro punti di vantaggio sull’Anzio non sono un margine rassicurante». Domenica al Superga arriverà il Città di Minturnomarina che attualmente è al tredicesimo posto assieme al Città di Monte San Giovanni Campano e con tre punti in più rispetto al Gaeta. I pontini hanno rimediato appena due pareggi nelle ultime nove partite, ma l’errore più grande che potrebbe fare la capolista sarebbe di sottovalutarli: il messaggio di Ferendeles è un chiaro intento, da parte di tutto il gruppo ciampinese, di ricercare la massima concentrazione.




ALBALONGA CALCIO, CAMERINI DOPO LA VISITA DEL DG DEL TORINO COMI: «FELICI DI QUESTA COLLABORAZIONE»

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Albano Laziale (Rm) – Una Pasqua davvero speciale per l’Albalonga. Nella scorsa settimana, infatti, il direttore generale del Torino Antonio Comi, accompagnato dal responsabile dell’Accademy Teodoro Coppola, è stato ad Albano per visionare di persona le strutture sportive del club castellano per la prima volta da quando (in estate) la società del presidente Bruno Camerini è divenuta società satellite di quella granata. «Quella di mercoledì scorso – racconta proprio Camerini – è stata una lunga giornata: dopo aver ricevuto la delegazione del Torino nelle prime ore della mattinata, Coppola ha tenuto attorno alle 10,30 una lezione teorica e poi a seguire una pratica in campo coi nostri tecnici della Scuola calcio mentre io stesso ho accompagnato Comi a visionare le strutture sportive dove l’Albalonga svolge le attività con le sue squadre e poi facendogli dare uno sguardo anche alle bellezze del nostro territorio. Abbiamo pranzato tutti assieme presso il nostro centro sportivo di Pavona e poi nel pomeriggio attorno alle 17,30 è iniziato un allenamento, sempre coordinato da Coppola, con tutti i bambini della Scuola calcio. In serata siamo stati a cena con gli stessi Comi e Coppola in un noto ristorante di Castel Gandolfo con un gradito ospite, quel Giuseppe Giannini che fu compagno di squadra di Comi ai tempi della Roma. Nelle prime ore del mattino seguente, gli esponenti del Torino sono rientrati in sede». Dopo il resoconto dettagliato, Camerini traccia qualche impressione più generale. «Il dg Comi ci ha detto di avere pazienza perché questo genere di collaborazioni hanno bisogno di tempo per far vedere frutti importanti e ci ha promesso eventuale sostegno anche in ottica prima squadra (magari con qualche giovane della Primavera, ndr) e di settore giovanile. Noi, comunque, siamo orgogliosi che la società granata ci abbia scelto come una delle due società satelliti d’Italia e siamo felici di poter portare avanti questo rapporto. I prossimi appuntamenti in agenda? Probabilmente in occasione del prossimo Roma-Torino di campionato potremo avere un colloquio diretto col responsabile del settore giovanile granata Massimo Bava. Inoltre il 24 e 25 aprile prossimi i nostri 2003 (allenati da Bruschi, ndr) saranno a Torino per un torneo internazionale e a maggio, in una data da definire, dovremmo organizzare qui da noi una sorta di stage coi nostri 2001, 2002 e 2003 che saranno osservati dai massimi responsabili del Torino stesso».




LIDO DI OSTIA FUTSAL (SERIE B), ZANI VERSO LA “FINALE” DI CIAMPINO: «NON GIOCHEREMO PER IL PARI»

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Roma – Il Lido di Ostia potrà giocare un’altra “finale”. Dopo una stagione comunque estremamente positiva, il club dei presidenti Gastaldi e Mastrorosato sabato a Ciampino sul campo dell’Ardenza può giocarsi le chance di piazzarsi al terzo posto alla fine della stagione regolare. E lo farà avendo a disposizione il (piccolo) vantaggio di giocare per due risultati su tre visto che nell’ultimo turno, quello pre-pasquale, è arrivato il sorpasso ai danni della stessa squadra ciampinese. L’Ardenza, infatti, ha perso a Isernia, mentre gli uomini di Matranga hanno piegato 2-1 la Brillante Torrino grazie ad una doppietta di Gullì. «Una partita molto complicata – analizza l’ultimo match il portiere classe 1985 Matteo Zani – La Brillante Torrino è una squadra giovane che non aveva nulla da perdere e ha giocato la sua partita cercando di metterci in difficoltà. Sono andati in vantaggio a inizio ripresa, hanno giocato un derby vero, ma la nostra gestione è stata molto positiva grazie anche alle scelte del mister e alla fine abbiamo conquistato la vittoria che ci serviva». Il Lido di Ostia, dopo aver onorato la presenza nella Final Eight di Coppa Italia, si troverà a giocare un’altra partita dal valore specifico notevole, sicuramente la più importante di tutta la stagione. «Sarebbe un sogno per noi raggiungere il passaggio ai play off – rimarca il portiere -, d’altronde non avevamo obblighi di risultato all’inizio della stagione, considerando che siamo una neopromossa. Per quanto riguarda il match di sabato, forse, l’Ardenza avrà maggiori pressioni addosso, ma questo non vuol dire che andremo lì tanto per giocare: siamo padroni del nostro destino, anche se il fatto di contare su due risultati non ci farà cambiare atteggiamento durante la partita». Il terzo posto, infatti, vale il sicuro accesso ai play off promozione, mentre con il quarto bisognerebbe attendere l’esito dei risultati degli altri gironi e capire chi saranno le migliori quarte classificate dell’intera categoria. «Dal punto di vista fisico la squadra sta bene – assicura Zani -, mentre da quello mentale abbiamo forse ancora qualche scoria addosso dalla sfida di Coppa Italia. In settimana, però, la supereremo e saremo concentrati per il match di sabato».




ADDIO A JOHAN CRUYFF, LEGGENDA DEL CALCIO

di Silvio Rossi

È morto oggi, all’età di 69 anni Johan Cruyff, una leggenda del calcio degli anni settanta, centravanti di quel calcio totale olandese che è stata la più grande innovazione tattica dello sport forse più seguito al mondo.
Il calciatore, nato ad Amsterdam nel 1947, è stato la bandiera dell’Ajax, con cui ha giocato dieci campionati, vincendo tre Coppe dei Campioni, la Supercoppa Uefa e la Coppa Intercontinentale. Dal mese di ottobre 1973 passò al Barcellona (vincendo al primo anno il campionato spagnolo dopo 14 anni di digiuno), dove rimase per cinque anni.
Fu uno dei protagonisti della grande Olanda, che giunse seconda ai mondiali del 1974 in Germania dietro ai padroni di casa, meravigliando il mondo per la spettacolarità del calcio, la grande capacità di corsa, l’intercambiabilità dei ruoli tra gli uomini in campo. Proprio Cruyff, schierato come centravanti, ma diverso dalle punte statiche che popolavano le squadre di quel tempo.
Durante i mondiali tedeschi si mise in luce segnando una doppietta all’Argentina e un goal contro il Brasile, non riuscì però a essere incisivo nella finale, persa per 2 a 1 contro la squadra di Vogts e Muller (che realizzò la rete decisiva). Durante la sua carriera segnò circa 400 reti, guadagnandosi il soprannome di “Profeta del goal”.
Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, ha intrapreso l’attività di allenatore, con la stessa squadra che lo vide esordire come calciatore (l’Ajax), portandolo in due anni a vincere di nuovo una coppa internazionale (la Coppa delle Coppe del 1987), cosa che non accadeva dal 1973, anno in cui Cruyff lasciò la squadra.
L’anno successivo andrà ad allenare il Barcellona (ripetendo il passaggio che fece già da calciatore), portando la squadra catalana a vincere le prime coppe internazionali, una Coppa delle Coppe e nel 1992 la Coppa dei Campioni battendo in finale la Sampdoria di Mancini e Vialli.
Negli anni novanta subì diversi interventi per problemi cardiaci, che lo hanno allontanato per diversi anni dalla carriera di allenatore, ripresa nel 2009, fino all’addio definitivo nel 2013 quando allenava la selezione catalana.
Nel mese di ottobre 2015 ha annunciato di essere malato di tumore ai polmoni, malattia che lo ha portato alla morte, annunciata da una nota della famiglia, che ha chiesto di “rispettare la privacy della famiglia durante il loro momento di dolore”. Cruyff era sposato con Danny Coster, ex modella, figlia di un industriale dei diamanti, e aveva tre figli e un nipote.




ASD JUDO ENERGON ESCO FRASCATI, FLAVIA FAVORINI SI TINGE DI TRICOLORE: È CAMPIONESSA ITALIANA CADETTI

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Frascati (Rm) – L’Asd Judo Energon Esco Frascati è di nuovo sul tetto d’Italia. La società del presidente maestro Nicola Moraci ha festeggiato nello scorso fine settimana la vittoria di Flavia Favorini che, nella kermesse dei campionati italiani Cadetti tenutasi al PalaFijlkam di Ostia, è salita sul gradino più alto del podio nella categoria dei 57 kg, al termine di una prova davvero perfetta. Alla competizione ha partecipato anche l’altra atleta tuscolana Elisabetta Vivino nella categoria 52 kg, alla prima grande esperienza di questo tipo: per lei è stato fatale il primo incontro con la sarda Francesca Cara. Tornando all’impresa della Favorini, che si era piazzata al settimo posto nella precedente edizione dei campionati italiani Cadetti, la giovane atleta frascatana ha sfoderato una grandissima prestazione dominando tutti gli incontri: il primo della serie è stato con la siciliana Maria Milazzo, poi a seguire Flavia si è sbarazzata della lombarda Veronica Porro e nei quarti della friulana Michelle Kamano. Negli incontri decisivi di semifinale e finale Flavia non ha sbagliato nulla né come approccio tattico né sotto il punto di vista della concentrazione: in semifinale con Denise Lorenzoni della Società Ginnastica Triestina, la Favorini ha dato grande prova di maturità e pazienza e si è guadagnata l’ultimo atto della kermesse da disputare contro la campionessa italiana uscente Alessandra Fiorenza del Girolamo Giovinazzo di Roma, dove ha sfoderato l’ennesima ottima prestazione ed ha conquistato un meritatissimo primo posto. «Questa gara è stata molto importante per me perché, oltre ad avermi regalato il primo titolo italiano, mi ha portato alla cintura nera. L’approccio alla gara è stato quello giusto, non ero così tesa e avevo in testa solo ed esclusivamente l’obiettivo dell’oro, nessun altro piazzamento. Dopo tutta la fatica fatta durante gli allenamenti e per mantenere il peso dovevo farcela per forza». I suoi incontri sono stati quasi un dominio assoluto. «Grandi difficoltà di gestione non ci sono state – ammette la Favorini -, se devo dire qual è stato l’incontro più difficile risponderei la semifinale con la Lorenzoni che è durata fino alla fine». Oltre a Nicola Moraci, presente in virtù di tecnico delle Nazionali giovanili, ad affiancare sia la Favorini che la Vivino c’erano i maestri Daniele Mattozzi e Domenico Porcari. «Con Daniele mi sono riscaldata e lui mi ha fatto da “uke”, mentre il mio coach Domenico mi ha seguito a bordo tatami, dandomi continuamente preziosi consigli: è grazie a lui se ho vinto questo titolo». La conquista del titolo italiano Cadetti darà a Flavia un grande entusiasmo in vista degli altri appuntamenti salienti che la attendono in questo 2016, il primo dei quali è in programma il 16 aprile a Teplice (Repubblica Ceca) per una nuova tappa dell’European Cup. L’Asd Judo Energon Esco Frascati ha voluto festeggiare la sua neo campionessa italiana con un manifesto celebrativo all’ingresso della palestra in cui si ricordava che la Favorini è la 109esima cintura nera della storia del glorioso club tuscolano.