NUOVA VIRTUS CALCIO (I CAT.), IL DS CARNEVALE: «E’ STATO UN CAMPIONATO SODDISFACENTE»

Redazione

Marino (Rm) – La Nuova Virtus ha chiuso in bellezza una stagione tutto sommato positiva. La squadra dei presidenti Roberto Grossi e Enzo Bazzucchi ha battuto per 3-2 l’Airone Ardea nell’ultimo match di campionato, bissando il successo della settimana precedente sul campo della Nuova Castelli Romani. Per la formazione marinese sono andati a bersaglio Simone Sciamanna, poi è arrivata un’autorete e il tris lo ha siglato Matrullo che ha così mantenuto la “promessa” fatta alla vigilia: «Vorrei segnare un gol e arrivare a quota dieci reti personali in stagione» aveva detto l’esperto centrocampista. La Nuova Virtus, dunque, ha festeggiato con una vittoria la sua prima stagione in Prima categoria. «Una partita che abbiamo sempre tenuto in pugno – dice il direttore sportivo Pasquale Carnevale – Siamo andati avanti già all’inizio del match e poi siamo arrivati fin sul 3-0. Nella ripresa, poi, un calcio di rigore e una nostra distrazione hanno consentito agli ospiti di riaprire la partita, ma di fatto non abbiamo mai rischiato ulteriormente e siamo comunque riusciti a portare a casa la vittoria». Che ha permesso ai marinesi di chiudere al settimo posto con 43 punti frutto di 13 vittorie e altrettante sconfitte, oltre a soli quattro pareggi. «Avevo chiesto 40 punti all’inizio della stagione – ricorda Carnevale -, quindi dal mio punto di vista la squadra ha fatto ciò che era nelle previsioni. Vorrei ringraziare tutti i ragazzi che hanno vestito questa maglia, in particolare quelli che hanno portato avanti l’impegno negli ultimi due mesi e ovviamente mister Enzo Serantoni, il quale con un organico abbastanza ridotto è riuscito comunque a dare dignità al finale di stagione della Nuova Virtus». Da questa settimana per la società marinese sarà tempo di pensare al futuro e di mettere i tasselli giusti al posto giusto in vista del prossimo campionato di Prima categoria: la Nuova Virtus non vuole interrompere il proprio processo di crescita.
 




CITTÀ DI MONTECOMPATRI CALCIO (II CAT), OLIVIERI DÀ I VOTI: «IL NOSTRO È STATO UN CAMPIONATO DA 6,5»

Redazione

Monte Compatri (Rm) – Una vittoria di solo orgoglio. Così il Città di Montecompatri ha terminato le proprie fatiche ufficiali nel girone H di Seconda categoria, battendo per 3-2 la Futura sul campo di Ciampino. La squadra del presidente Tonino Raspa, che ha rigenerato un ambiente depresso dalle vicende della precedente prima squadra di Montecompatri (negli ultimi anni più volte retrocessa), ha concluso il campionato all’ottavo posto assieme all’Atletico Colleferro con il buon bottino di 47 punti, a soli tre dalla coppia composta dalla stessa Futura e dalla Dinamo Labico che hanno chiuso al quinto posto e probabilmente parteciperanno alla Coppa Lazio della prossima stagione. E’ il portiere classe 1986 Ivan Olivieri a parlare dell’ultima gara ufficiale dei biancoverdi e del torneo disputato dal Città di Montecompatri. «Non abbiamo iniziato nel migliore dei modi, forse anche condizionati dal caldo e da altri fattori. La Futura ne ha approfittato andando sul doppio vantaggio, ma la squadra ha avuto la giusta reazione e già prima dell’intervallo siamo riusciti a raggiungere il pareggio grazie alle reti di Salvatori e Spina, poi nella ripresa è arrivata la rete decisiva di Vinci. Una buona prestazione e una vittoria convincente per chiudere il campionato». Che secondo Olivieri merita un voto più che sufficiente. «Direi un 6,5, considerata l’eccellente prima parte di stagione e la seconda in cui invece ci siamo persi e abbiamo fatto male – spiega il portiere – I motivi? Sono stati molteplici, tra fattori interni ed esterni: sono convinto che questa squadra avesse le potenzialità per fare meglio». L’estremo difensore, che ha giocato un anno e mezzo (non consecutivo) con la maglia dei monticiani e che ha girato altri club del circondario, potrebbe cambiare maglia in estate. «Ci prenderemo un po’ di tempo per decidere, questa è stata una stagione un po’ particolare per il sottoscritto. Ringrazio comunque il presidente Raspa che mi ha sempre dimostrato la sua stima e con cui è nato un buon rapporto».
 




FROSINONE CALCIO, APPLAUSI NONOSTANTE LA SCONFITTA

di Silvio Rossi

Frosinone – Una settimana dopo l’impresa del Leicester, che ha fatto emozionare il mondo intero, per primo l’attore protagonista di questa storia, l’allenatore Claudio Ranieri, un’altra pagina edificante per il calcio è stata scritta nella provincia italiana.
Una sceneggiatura completamente diversa, si parla in questo caso di una squadra che è uscita sconfitta dal campo, retrocessa dopo una stagione in serie A, la prima della sua lunga storia, che non è riuscita a regalare ai tifosi ciociari la soddisfazione per la salvezza che avrebbe significato una seconda stagione nella massima serie.
Dopo un inizio tentennante, il Frosinone ha iniziato per un certo periodo a macinare il suo gioco, riuscendo a recuperare punti nei confronti delle squadre che la precedevano, ma nella fase finale del campionato ha perso gli scontri diretti contro Sampdoria, Carpi e Palermo, trovandosi a due giornate dalla conclusione a quattro punti di distanza dagli emiliani e dai siciliani, mantenendo pochissime speranze di riuscire a sopravanzarle in classifica.
Nella penultima giornata a Frosinone è arrivato il Sassuolo, altra squadra che fino al 2013 non aveva mai militato nella massima serie, e che invece oggi sta credendo nell’impresa di poter raggiungere l’Europa, se riuscisse a mantenere il punto di vantaggio che ha sul Milan, e se i diavoli rossoneri non risultassero vincitori della finale di Coppa Italia contro i campioni della Juventus.
Forse proprio questa maggiore determinazione, ed esperienza, hanno permesso alla squadra che viene dalla città delle maioliche a vincere per un gol di scarto, nonostante i padroni di casa avessero giocato meglio.
Ciò che però ha illuminato la giornata calcistica è stato l’abbraccio affettuoso che il pubblico dei canarini ha riservato ai propri atleti, nonostante la sconfitta. Una di quelle pagine di calcio che dovrebbero essere la normalità, ma che invece, in un ambiente sempre più esasperato dalla ricerca della prestazione, diventa l’eccezione.
Non possiamo fare altro che complimentarci con i tifosi ciociari, augurando un veloce ritorno della propria compagine in serie A, se lo meritano ampiamente.




SERPENTARA CALCIO (SERIE D), SACCUCCI: «NOI, UN PICCOLO LEICESTER: A SAN SEVERO PER LA CILIEGINA»

Redazione

Bellegra e Olevano (Rm) – Il Serpentara BellegraOlevano ha chiuso il suo campionato con un successo interno che mancava da oltre tre mesi (3-1 al Manfredonia del 2 febbraio) e ora può preparare la sua partita della vita. La squadra di mister Antonio Foglia Manzillo ha battuto 1-0 il Marcianise grazie ad una rete di Quatrana anche se il play out (in trasferta) era già cosa matematica e ora si sa pure l’avversario che sarà il San Severo. «Era importante chiudere con un successo – dice il portiere classe 1996 Gabriele Saccucci – perché indubbiamente ci regala morale in vista del play out. Abbiamo fatto una buona prestazione e ottenuto tre punti che non ci consentono di salvarci, ma che comunque danno entusiasmo». L’attenzione della squadra di Bellegra e Olevano, inevitabilmente, vola verso il 22 maggio. «Andremo a San Severo convinti delle nostre potenzialità – dice Saccucci – Abbiamo fatto il massimo di ciò che potevamo, non dimentichiamo che per una lunga parte della stagione siamo stati ultimi e nessuno ci avrebbe dato speranze. Raggiungere il play out è stato un grande risultato, siamo stati una sorta di “piccolo Leicester” e vorremmo completare l’opera ottenendo la salvezza a San Severo». Il giovane portiere parla dell’ultimo avversario stagionale del Serpentara. «Una squadra che ha chiuso il campionato un po’ in calo e che durante la stagione regolare abbiamo battuto 3-0 sul suo campo. Ma sappiamo che sarà una sfida molto dura e che troveremo un ambiente caldo che spingerà i pugliesi: il San Severo ha giocatori importanti come il bomber Evacuo e il centrocampista Tricarico. Noi, però, abbiamo dimostrato di avere carattere in questo genere di situazioni e di potercela giocare ad armi pari: abbiamo un solo risultato a disposizione e vogliamo cercare di regalare questa grande soddisfazione a una società che merita tanto». In caso di parità al termine dei novanta minuti, si giocherebbero i tempi supplementari: qualora permanesse l’equilibrio a quel punto sarebbe il San Severo a salvarsi per la migliore posizione di classifica alla fine della stagione regolare.
 




ALBALONGA CALCIO (GIOV. REG.), TALARICO TIRA LE SOMME: «IL BILANCIO È SICURAMENTE POSITIVO»

Redazione

Albano Laziale (Rm) – Si chiude con un pareggio e con il quarto posto finale la stagione dei Giovanissimi regionali dell’Albalonga. Il gruppo di mister Francesco Talarico ha pareggiato per 1-1 sul campo della Virtus Nettuno nell’ultima giornata del suo campionato e in classifica ha finito immediatamente dietro le squadre salite sul podio. «Una partita che è stata la fotocopia di quella del girone d’andata – commenta Talarico -, quando subimmo in extremis il pareggio sugli sviluppi di un calcio piazzato. In questa occasione siamo andati avanti con un gol di De Stratis nel corso della prima frazione di gioco quando la squadra ha fatto qualcosa di più dell’avversario. Poi nella ripresa abbiamo preso all’ultimo assalto il gol dell’1-1: ma per quello che si è visto in campo, credo che il risultato di parità sia stato quello più giusto, come anche nella partita d’andata. Certo, la modalità con cui è arrivato l’1-1 in entrambe le occasioni ci ha lasciato un po’ di rammarico, ma bisogna accettare il verdetto del campo». I Giovanissimi regionali dell’Albalonga hanno terminato le gare ufficiali, ma non certo la stagione. «Ora inizierà tutta la fase dei tornei e ci alleneremo in maniera più “leggera” facendo un tipo di lavoro diverso. In ogni caso considero la nostra stagione sicuramente positiva: questo gruppo ricalca quello della passata stagione con un paio di elementi importanti che ci hanno lasciato eppure la crescita di questa squadra nel complesso è stata molto convincente. Potrebbe anche esserci qualche piccolo rimpianto per alcune occasioni non sfruttate, ma la classifica rispecchia quelli che sono i valori del nostro girone». Se dipendesse da Talarico, il futuro del tecnico sarebbe già chiaro. «Mi sono trovato benissimo in questa società e spero che si possa andare avanti. Approfitto per ringraziare anche pubblicamente il presidente Camerini, i direttori Bianchi e Tomei, ma anche tutti i dirigenti e i collaboratori che ci hanno aiutato durante questa stagione, oltre ai ragazzi per l’impegno e la dedizione che hanno messo nell’arco del campionato».
 




ATLETICO MORENA CALCIO (I CAT), LA SODDISFAZIONE DI ENZO E MAURO FABRIZI: «UN OTTIMO CAMPIONATO»

Redazione

Roma – L’Atletico Morena ha chiuso al secondo posto il suo campionato. E dopo il quarto posto dello scorso anno, sempre nel girone G di Prima categoria, la società capitolina sente un forte odore di…Promozione. Felici i patron Enzo e Mauro Fabrizi che hanno assistito all’ultima vittoria interna con il Praeneste (2-1 in rimonta grazie alla doppietta di Danilo Gavini). «Siamo contenti del lavoro che hanno fatto sia i ragazzi che lo staff tecnico con mister Branchini in testa – sottolinea Enzo Fabrizi – e comunque un secondo posto ad appena due punti dalla capolista Cavese è la testimonianza di un grande campionato. Tra l’altro non abbiamo avuto quasi nessun intoppo durante il torneo, se non la flessione a cavallo della sosta». L’Atletico Morena, quindi, continua a crescere con gradualità. «E’ sempre stato uno dei punti fondamentali del nostro progetto sportivo – sottolinea Enzo Fabrizi – Il secondo posto ci dovrebbe garantire il salto in Promozione che era l’obiettivo dichiarato sin dalla scorsa stagione. Una volta ottenuta l’ufficialità di questo traguardo, inizieremo a pensare anche a come organizzarci». Tra le questioni in ballo anche i rapporti con il Centro Calcio Rossonero, società giovanile di stanza a Morena. «Sono in programma degli incontri nei prossimi giorni, ne parleremo con serenità» dice Enzo Fabrizi. Felice del risultato finale della prima squadra anche il fratello Mauro. «La squadra ha tenuto un comportamento irreprensibile, anche a livello disciplinare, aspetto a cui la società tiene da sempre. Ora verificheremo i lavori da fare al nostro campo di gioco (che al momento ha delle misure non conformi per la Promozione, ndr) e decideremo se procedere subito o chiedere la deroga per il primo anno». A livello statistico, va sottolineato che l’Atletico Morena chiude il suo campionato con dieci vittorie consecutive e che solo altre due seconde di altri gironi sono riuscite a far meglio dei 72 punti totalizzati dai capitolini. Un dato che spinge l’Atletico Morena molto in alto nella classifica dei ripescaggi per la futura Promozione…
 

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TC NEW COUNTRY CLUB (TENNIS), PRESENTATO IL FUTURE INTERNAZIONALE: SABATO VIA ALLE QUALIFICAZIONI

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Frascati (Rm) – Una splendida giornata di sole ha fatto da perfetta cornice alla presentazione, avvenuta venerdì scorso, dell’edizione 2016 del torneo internazionale Future “Città di Frascati” che torna sui campi in terra rossa del Tc New Country a distanza di cinque anni dall’ultima edizione. Una manifestazione (dal montepremi di 10000 dollari, dedicata sia al singolare che al doppio maschile) che assegnerà punti validi per la classifica Atp e che vedrà la partecipazione di diversi talenti del panorama tennistico italiano e internazionale. A lanciare l’evento, che partirà da sabato con le qualificazioni e che lunedì prossimo vedrà il via del tabellone principale, è stato il giornalista Ugo Russo, storico radiocronista Rai che ha guidato i numerosi presenti a un piacevole percorso di presentazione dell’edizione 2016 e di ricordo di quelle passate, ma soprattutto ha contribuito a rievocare il modo in cui Modesto Molinari partorì l’idea di organizzare “tornei satellite” anche in Italia (fino al 1995 venivano fatti solo all’estero) e di agevolare così i tennisti azzurri nel racimolare punti validi per la classifica Atp. Tra i tennisti che poterono usufruire di questa grande innovazione ci fu anche Marcello Molinari, figlio di Modesto e attuale direttore responsabile del Tc New Country Club e quindi anche del prossimo Future. «Indubbiamente l’iniziativa di mio padre fu molto importante per tutti i tennisti italiani ed aprì un vero e proprio “corridoio” tanto che nelle settimane successive alla prima edizione dell’allora torneo satellite, diversi circoli da tutta Italia chiesero informazioni sulle modalità organizzative degli stessi e questo tipo di manifestazioni aumentarono notevolmente nel giro di poco tempo. Quello di Frascati è un torneo che ha visto passare su questi campi talenti di grande spessore che nel corso del tempo si sono imposti come protagonisti a grandi livelli: ricordo, per esempio, una partita tra il ceco Berdych (arrivato successivamente ad essere addirittura il numero 4 del mondo) e il russo Andreev (arrivato nei top 20 nel 2008) in cui si notava benissimo la qualità potenziale dei due giocatori. L’organizzazione di questo torneo è estremamente dispendiosa sia dal punto di vista economico che organizzativo e per questo ringrazio tutti gli sponsor e le persone che ci hanno sostenuto. Ma abbiamo riportato dopo cinque anni questo torneo a Frascati anche per i nostri ragazzi della scuola tennis, per far vedere loro dal vivo e a pochi passi come gioca un tennista professionista: questo è il miglior modo per legarli ancor di più alla nostra disciplina». La manifestazione ha avuto il patrocinio del Coni regionale e del Comune di Frascati, ovviamente presente alla cerimonia di manifestazione con il sindaco Alessandro Spalletta e il consigliere delegato allo sport Miriam Trobbiani (oltre che con l’assessore alle Politiche scolastiche Matteo Filipponi e il consigliere Roberto Mastrosanti) che hanno speso belle parole per questo evento e per la famiglia del Tc New Country Club. Da sabato il via alle partite: lo spettacolo è assicurato.
 




BASKET FRASCATI: B FEMMINILE, FINE DELLA CORSA. MASONI: «STAGIONE POSITIVA, MA SPERAVAMO DI PIÙ»

Redazione

Frascati (Rm) – La corsa della serie B femminile del Basket Frascati si ferma alle semifinali nazionali dei play off. Ad essere fatale per il club del presidente Fernando Monetti e di coach Marco Frisciotti è stata la compagine di Udine che, forte del suo vantaggio di 14 punti rimediato nella sfida d’andata, ha bissato il successo anche in un rumorosissimo palazzetto dello sport di Vermicino imponendosi per 55-58. L’epilogo ha lasciato l’amaro in bocca alle ragazze di Frascati e a fine partita la delusione di Marta Masoni, una delle giocatrici più rappresentative della prima squadra in rosa del club tuscolano, è tangibile. «Purtroppo abbiamo sbagliato l’atteggiamento mentale per affrontare questa partita – dice l’ala classe 1993 che in carriera ha vinto anche due scudetti – Già all’andata eravamo andate molto male e quindi quel risultato ci doveva dare la carica e la “rabbia agonistica” per approcciare la partita di ritorno in un’altra maniera. Siamo andati anche in vantaggio di nove punti prima dell’intervallo lungo, ma evidentemente abbiamo avuto paura di vincere o forse abbiamo accusato una certa stanchezza proprio dal punto di vista psicologico. Onore a Udine che si è guadagnata la finale». L’atleta, che ha vestito anche la maglia azzurra a livello giovanile, traccia a “caldo” anche un giudizio sulla stagione del Basket Frascati. «Indubbiamente è stata un’annata positiva, ma volevamo arrivare in fondo e riuscire a centrare il salto di categoria». Cosa che non è detto che non capiti in estate, quando la Federazione Italiana Pallacanestro dovrà verificare le domande di iscrizione ai vari campionati. Nei prossimi giorni, comunque, sarà tempo di pensare al futuro non solo a livello collettivo, ma anche individuale. «Dovrà passare qualche giorno – dice la Masoni -, poi parlerò con il presidente: cercherò di capire che tipo di programmi avrà la prossima prima squadra femminile, anche se non sarà chiara da subito la possibilità di un eventuale ripescaggio. La categoria non sarà vincolante per la mia scelta – conclude la Masoni -, ciò che conterà sarà l’ambizione di voler fare un ulteriore salto in avanti».
 




S. NILO BASKET GROTTAFERRATA (C SILVER), CATANZANI: «DUE VITTORIE PER PRENDERCI I PLAY OFF»

Redazione

Grottaferrata (Rm) – Un derby amarognolo per la serie C silver del San Nilo Basket Grottaferrata. I ragazzi dei coach Stefano Busti e Matteo Catanzani hanno ceduto per 66-69 nel match casalingo di mercoledì sera contro il Basket Frascati: un k.o. che ha contribuito all’aggancio dei tuscolani nei confronti dei criptensi, ora appaiati al secondo posto con i “cugini” e con il Fonte Roma Eur. Ma la volata finale per i play off, che vede coinvolte cinque squadre per quattro posti, comprende pure Stelle Marine e Bracciano che sono appena due punti indietro. Insomma, un finale di stagione per cuori forti. «Un torneo lunghissimo e massacrante – dice il presidente del Basket Grottaferrata Alberto Catanzani – e anche di grande equilibrio nella zona dei play off. Mancano due partite alla fine e noi dovremo farle in casa con la Tevere Basket (sabato con palla a due alle ore 18,30, ndr) e fuori con la Virtus Velletri, due avversari che non hanno nulla da chiedere al campionato, ma che forse proprio per questo rappresentano un grande pericolo. Noi sappiamo che con due vittorie guadagneremmo il play off e concluderemmo la stagione regolare tra il secondo e il terzo. Certo che, a questo punto, dovessimo uscire dal quartetto che giocherà i play off sarebbe una grande delusione». Il match con il Frascati ha visto un Grottaferrata sotto tono. «Venivamo da quattro autentiche battaglie in trasferta e forse i ragazzi hanno un po’ pagato dal punto di vista psico-fisico – dice Catanzani – Siamo andati a strappi e abbiamo quasi sempre rincorso, alcuni nostri elementi non hanno brillato, ma nel finale ci siamo comunque avvicinati fin sul 66-67 senza riuscire a acciuffare il Frascati che ha dimostrato più voglia di vincere. Di buono, comunque, c’è il fatto di aver tenuto il vantaggio negli scontri diretti anche con loro visto che all’andata vincemmo di cinque punti: ora nel testa a testa saremmo in “svantaggio” solo con Bracciano, ma non vorremmo essere costretti a questi calcoli». Il presidente Catanzani chiosa con un complimento estremamente sportivo ai direttori di gara del derby. «Gammella e Marino hanno sfoderato un arbitraggio di grande spessore, una nota di merito per loro è doverosa».
 




ATL. TORBELLAMONACA CALCIO (I CAT.), DE SANTIS: «CONTENTO DELLA STAGIONE, MA NAUSEATO DA ALCUNE VOCI»

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Roma – Si concluderà sul campo del Marano Equo la stagione 2015-16 dell’Atletico Torbellamonaca in Prima categoria. La squadra di mister Daniele Persico ha messo nel mirino l’obiettivo dei 60 punti che verrebbe centrato con una vittoria anche se la posizione di classifica non cambierà visto i cinque punti che dividono i capitolini dalla coppia di seconde composta da Vicovaro ed Estense Tivoli. «Il nostro è stato sicuramente un buon campionato anche se non è arrivato il piazzamento che tutti speravamo – commenta Alessio De Santis, capitano e uno dei fondatori dell’Atletico Torbellamonaca sei anni fa – Abbiamo cominciato con “l’handicap” delle prime tre sconfitte, ma successivamente la squadra ha avuto un ruolino davvero positivo e si è tolta grandi soddisfazioni, soprattutto al Panichelli dove sono cadute tutte le prime della classe (l’ultima è stata la Luiss domenica scorsa, piegata 2-1 con le reti di Marchetti e Ciferri, ndr) fatta eccezione per il Poli con cui abbiamo ottenuto due pareggi tra andata e ritorno. Comunque ringrazio tutto il gruppo, anche chi ha avuto meno spazio e chi è andato via a stagione in corso, perché hanno dato dimostrazione di aver capito cos’è l’Atletico Torbellamonaca». Uno che incarna assolutamente i valori del club è mister Daniele Persico. «Al di là del fatto che si tratta di un uomo eccezionale e di un tecnico preparatissimo che ama aggiornarsi continuamente – dice De Santis -, Persico è assolutamente fuori dal triste elenco di personaggi, che possono essere allenatori o anche direttori sportivi o peggio ancora presidenti, che vanno in giro con “la valigietta”. A questo proposito nell’ambiente sento girare alcune voci che, se corrispondessero al vero, sarebbero veramente indegne e nauseanti. Mi auguro che gli organi preposti indaghino a fondo e possano cancellare certi personaggi dal mondo del calcio dilettante. In questo senso l’Atletico Torbellamonaca può essere orgoglioso di un percorso, iniziato sei anni fa e fatto di tantissimi sacrifici, oltre che di un deciso cambiamento a livello disciplinare e di un’attività di importanza sociale altissima in un quartiere sempre bersagliato dai pregiudizi. Noi sentiamo, anche e soprattutto a livello organizzativo, di meritare il salto di categoria, ma quest’anno il campo ci ha detto che è mancata qualcosina. Vedremo in futuro, ma magari prossimamente potrebbe arrivare qualche novità…».
 




LIRFL (RUGBY A 13), IL ROMANO DI FIORE: «LA CONVOCAZIONE CON L’ITALIA? NON VOLEVO CREDERCI»

Redazione

Roma – Sarà il più giovane della comitiva azzurra in partenza per Leeds dove sabato 28 maggio verrà rimesso in palio il “White Ribbon Trophy” nella sfida tra la Nazionale di rugby a 13 italiana e la famosa selezione di BARA (British Asian Rugby Association). Leonardo Di Fiore, ala classe 1997 in forza ai Gladiators di Roma, farà parte dell’Italia dei neo commissari tecnici Pierpaolo Rotilio e Riccardo Marini che si esibirà in terra britannica. Per lui si tratterà della seconda convocazione dopo quella dello scorso anno, nel match che Italia e BARA disputarono allo stadio Tre Fontane di Roma (con vittoria azzurra). «Quando me lo hanno comunicato non volevo crederci – dice Di Fiore – Lo scorso anno è stato bellissimo fare la prima presenza in azzurro, ma ebbi poco spazio. Ora ci riproverò cercando di dare un maggiore contributo alla causa della Nazionale e poi fare una trasferta a Leeds con la maglia azzurra mi darà una carica speciale». Una gioia da condividere con la famiglia (oltre a mamma Gianna vanno ricordati papà Danilo, con cui condivide l’hobby della caccia, e il fratello minore Damiano che ha cominciato a giocare a rugby prima di lui) e con tre amici speciali. «Simone, Benedetta e Ludovica che mi hanno sempre seguito e sostenuto» dice Di Fiore. Come la maggior parte dei suoi “colleghi” del rugby league, anche Di Fiore si è avvicinato a questa disciplina provenendo dal XV. «Come ho cominciato a giocare? Ero in terza elementare e un’amica di mia mamma Gianna, che aveva conosciuto il rugby e aveva portato il figlio a giocare a Frascati, le consigliò di provare. Da quel momento non ho più smesso: ho fatto alcuni anni di giovanili a Frascati, poi mi spostai all’Appia rugby nell’anno dell’Under 18 e da quest’anno gioco al Cus Roma. Al rugby league mi sono avvicinato proprio tre anni fa quando stavo addirittura per abbandonare il mondo della palla ovale per i tanti problemi che condizionarono l’allora Rugby Frascati. Sebastian Velazquez (l’attuale coordinatore delle Nazionali giovanili azzurre, ndr) e Riccardo Marini mi convinsero a provare il XIII che mi piacque subito per la grande velocità d’azione e per la semplicità di gioco». Ora tornerà a indossare la maglia azzurra: il sogno di Di Fiore continua.