SHARK VOLLEY CLUB POMEZIA, RATIFICATI IMPORTANTI ACCORDI CON VOLLEY TEAM POMEZIA E PUNTO VOLLEY

Redazione

Pomezia (Rm) – Lo Shark Volley Club Pomezia fa sul serio. La società della presidentessa Sonia De Bianchi vuole fare un salto di qualità e sta mettendo in piedi un progetto a lungo termine. Per farlo, c’è bisogno di strutturarsi al meglio e magari creare delle collaborazioni importanti. Nelle ultime ore lo Shark Volley Club Pomezia ha definito due importanti accordi. Il primo di questi riguarda la prima squadra maschile che sotto la gestione De Bianchi non era mai stata allestita e che ora torna a far parte dell’offerta sportiva del club grazie all’accordo con l’altra società di Pomezia, la Volley Team della presidentessa Antonella Apolloni e del direttore sportivo Maurizio Moretti. Di fatto, la prima squadra maschile giocherà con un doppio brand, quello della Volley Team e dello Shark Volley Club. «Un’intesa che renderà sicuramente più forte la squadra di punta del settore maschile – dicono in coro la presidentessa dello Shark Volley Club De Bianchi e il ds del Volley Team Moretti – Vogliamo tentare di riportare Pomezia a livelli più consoni per la sua storia pallavolistica e per farlo verrà ufficializzato a breve anche il nome dell’importante tecnico che guiderà la prima squadra».
Va ricordato che, ovviamente, lo Shark Volley Club Pomezia avrà anche una prima squadra femminile che militerà nel campionato di serie C e che sarà affidata al confermatissimo Simone Di Clementi. Ma una società che vuole crescere non può farlo senza un’adeguata e certosina cura della propria “base”: allora ecco che il club della presidentessa De Bianchi ha formalizzato anche un importante accordo pure per il settore giovanile. «Abbiamo avviato un’importante collaborazione tecnica con la Punto Volley di Albano presieduta da Barbara De Filippis – dice il massimo dirigente dello Shark Volley Club Pomezia – Il club castellano ha un’attività giovanile di ottima qualità e le loro giocatrici di maggiore qualità potrebbero avere lo “sbocco” tra i grandi con noi grazie a questa intesa».
 




DA FRASCATI A RIO DE JANEIRO: LA STRANA STORIA DELLA SCHERMA

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Roma – La sempre più imminente spedizione di Rio de Janeiro avrà l'obiettivo di confermare questo trend a dir poco positivo. Tra le assolute protagoniste ci sarà, senza alcun dubbio, Elisa De Francisca, che, nel fioretto femminile, dovrà difendere l'oro vinto a Londra. “È difficile confrontare la mia condizione di oggi con quella di quattro anni fa. Un quadriennio olimpico è lungo, difficile, ma soprattutto si cambia come atlete e come persone. Ritengo infatti di essere maturata rispetto al 2012,perché sono cambiate tante cose e l’Elisa di oggi non è di certo quella di quattro anni fa. So di essere preparata ad affrontare l’appuntamento olimpico di Rio de Janeiro. So anche che sarò chiamata a difendere quell’oro, ma questo non mi preoccupa. Forse proprio grazie a questa maturità acquisita in questi anni. Finale con la Errigo? Mi piacerebbe, perché significherebbe che, nel fioretto femminile, l'Italia è ancora leader”, queste le parole dell'atleta jesina in un'intervista esclusiva rilasciata a Bwin.

La spedizione di Frascati a Rio de Janeiro
Ma, aldilà della storica italica tradizione del fioretto femminile, c'è una società che possiamo tranquillamente definire come una pietra miliare e fondante del movimento schermistico italiano. Stiamo parlando della Frascati Scherma, fondata nel lontano 1954. Sono tantissimi gli atleti che ne hanno fatto parte e le 114 medaglie totali ne sono la più chiara ed evidente testimonianza. Rimanendo a parlare di fioretto, ma stavolta maschile, a Rio de Janeiro ci saranno i frascatani Baldini e Garozzo, freschi vincitori della medaglia d'argento ai recenti campionati europei, disputatesi a Torun, in Polonia. Per entrambi l'appuntamento brasiliano può essere la definitiva consacrazione, oltre ad un vero e proprio banco di prova. Saranno presenti anche le sciabolatrici Rossella Gregorio e Loreta Gulotta. Per loro le speranze di salire sul podio sono minime, ma non si sa mai. Sognare, specie con i cinque cerchi sullo sfondo, è sempre cosa lecita.

Arianna Errigo, l’ospite di eccezione

In un piccolo angolo della regione laziale, insomma, si fa e si insegna scherma ad alti livelli. In molti si avvicinano a questo meraviglioso sport e ai numerosi corsi grazie all'egregio lavoro fatto dalla società laziale. Persino Arianna Errigo, pur non facendone parte, molte volte prende parte agli allenamenti. Questo testimonia la grande organizzazione, la fondamentale importanza e la perfetta struttura. D'altronde, non è che sia da stupirsi più di tanto. Dietro i grandi risultati c'è sempre chi tesse la tela, chi si impegna e fa sacrifici su sacrifici. Nulla, si sa, accade mai per caso. Vanno davvero fatti tanti complimenti a chi è stato capace di costruire questo sistema e questo movimento, che dà sempre così tante soddisfazioni ed emozioni. Da Frascati a Rio de Janeiro. Sembra davvero strano da dire e da dover raccontare. Ma per la scherma italiana è proprio così. Sperando che il viaggio di ritorno sia pieno zeppo di medaglie.
 




TC NEW COUNTRY CLUB, I FRATELLI BELLIFEMINE SI AGGIUDICANO IL TORNEO DEL “DOPPIO STELLARE”

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Frascati (Rm) – Una giornata di festa, la prima dei tre grandi appuntamenti che caratterizzeranno il mese di luglio del Tc New Country Club di Frascati. Domenica scorsa, presso il circolo di via dell’Acquacetosa caro alla famiglia Molinari, si è disputato il torneo “Doppio Stellare”, novità introdotta lo scorso anno e che ha avuto subito un seguito notevole. A vincere è stata la coppia composta dai fratelli Alessandro e Federico Bellifemine, che hanno dimostrato una grande abilità in questa particolare “versione” del tennis. Il regolamento, infatti, è abbastanza particolare: nella sostanza durante le partite non c’è il servizio, il gioco comincia con il maestro-arbitro che è piazzato in una delle due metà campo e lancia una pallina alla coppia di giocatori dalla parte opposta. Chi riceve è chiamato ad attaccare per tutto il punto, mentre l’altra coppia ovviamente è impegnata a difendere. Il gioco prosegue senza soluzione di continuità fino a quando termina il game e le coppie vanno al cambio campo o al game successivo.
Le partite, iniziate in mattinata, si sono concluse dopo una divertente giornata attorno alle 19,30: come detto ad avere la meglio è stata la coppia composta dai fratelli Bellifemine, tra l’altro numero uno del tabellone iniziale. I due l’hanno spuntata al “tie-breakone” per 13-11 dopo che i precedenti due set (giocati sui quattro game invece dei sei canonici) avevano determinato la parità con la coppia finalista, quella composta dalle teste di serie numero 2 Fabio Brescini e Monica Pisani (marito e moglie). In semifinale i due Bellifemine avevano sconfitto i numero 4 del tabellone, vale a dire Giancarlo Renzi e Pietro Di Benedetto, mentre Brescini e Pisani avevano piegato Angelo Accetturi e David D’Alessandro (che in precedenza avevano estromesso a sorpresa la coppia numero 3 composta da Luca Biazzetti e Alessandro Pastorini. L’organizzazione ha voluto inserire quest’anno anche un tabellone “di consolazione” con tutte le coppie eliminate nel corso della manifestazione e ad arrivare in fondo a quel torneo sono stati Renzi e Di Benedetto che hanno battuto nell’ultimo atto la coppia composta da Luca Biazzetti e suo papà Marco (che aveva sostituito nel frattempo Alessandro Pastorini).
Domenica il Tc New Country celebra uno dei suoi tornei più antichi e affascinanti: quello del “Racchette di legno” che si giocherà, appunto, con gli “strumenti del mestiere” di una volta e rigorosamente in abito bianco per una kermesse con un forte sapore di tradizione.
 




LDM COLLEFERRO RUGBY 1965, GRANATELLI: «SONO QUI PERCHÉ C’È UN PROGETTO IMPORTANTE»

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Colleferro (Rm) – E’ stata probabilmente la novità più “rumorosa” dell’estate rugbystica laziale. Il ritorno di Giampietro Granatelli alla Ldm Colleferro Rugby 1965 ha riscosso tanto entusiasmo e clamore. Colleferrino doc e personaggio notissimo nel mondo della palla ovale, Granatelli torna nel club che lo vide muovere i primi passi da giocatore (e poi da giovane tecnico) e lo fa con un grande carico di entusiasmo. «Lasciare Civitavecchia, dove sono stato benissimo e dove abbiamo sfiorato per due anni l’approdo in serie A, non è stata una scelta facile e tra l’altro so che il presidente Nastasi non l’ha presa bene. Sono dispiaciuto per questo e un giorno vorrei chiarire la cosa con lui in maniera approfondita. Ma sono stato colpito dal progetto che mi ha proposto il presidente Gianluigi De Vito e tra l’altro avevo voglia di riavvicinarmi a casa, considerato che vivo a cento metri dall’impianto sportivo del Colleferro». Granatelli avrà il ruolo (a 360 gradi) di direttore del rugby e assieme a Walter Tosco guiderà la prima squadra rossonera nel campionato di serie B. «Al nostro fianco – dice Granatelli – lavoreranno anche i tecnici dell’Under 18 Damiano Massari e Marco Longo e poi il preparatore atletico Marcello Cipriani che mi segue da diversi anni (prima al Cus Roma, poi alla Primavera e nella Nazionale femminile oltre al periodo di Civitavecchia, ndr). Sarà una compagine giovane, senza stranieri e con la voglia di investire tanto nella crescita: il nostro obiettivo è quello di essere una società formatrice di riferimento per il territorio della provincia di Roma, puntando con forza alla valorizzazione del movimento territoriale e ad un chiaro senso di appartenenza. Per questo chiediamo un po’ di pazienza: il mio lavoro e il tipo di progetto intrapreso dalla Ldm Colleferro Rugby 1965 hanno bisogno di tempo per vedere i risultati». Il club rossonero per Granatelli è soprattutto una questione di cuore. «Ricordo quando, seguendo l’esempio di un amico di infanzia, cominciai a fare le prime partitine: dovevo giocare di nascosto perché mia mamma, insegnante scolastica il cui istituto era proprio davanti al campo sportivo, avrebbe preferito il tennis per me… Ricordo bene cosa è stato il Colleferro rugby nel corso del tempo e noi, con grande ambizione, vogliamo riportarlo ad essere una società di primo piano».
 




ROCCA PRIORA (CALCIO), COMIANO NEO DIRETTORE TECNICO: «HO TROVATO UN GRANDE ENTUSIASMO»

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Rocca Priora (Rm) – Il Rocca Priora è ripartito di slancio. Dopo il ritorno (da presidente) di Marco Rocchi, la nuova squadra societaria del club castellano sta prendendo forma. Un ruolo molto importante all’interno dell’organigramma lo occuperà Francesco Comiano, noto dirigente che arriva da un’importante esperienza come direttore tecnico della Scuola calcio della Lepanto Marino. Comiano avrà il medesimo ruolo anche a Rocca Priora, ma lo “allargherà” anche al settore agonistico. «Innanzitutto vorrei ringraziare tutti coloro con cui ho collaborato a Marino, due anni fa con l’Asd Marino calcio e la stagione appena chiusa con la Lepanto: sono stati mesi fantastici in cui ci siamo presi grandi soddisfazioni. Il calcio, però, è fatto anche di scelte diverse e quest’anno ognuno ha deciso di andare per la sua strada. Chiusa l’esperienza alla Lepanto – continua Comiano -, pensavo di dedicarmi esclusivamente alla scuola portieri Imparando (di cui è general manager, ndr) e invece è arrivata questa chiamata da Rocca Priora a cui non potevo dire di no». Le prime sensazioni sono molto positive. «Ho trovato dirigenti di grandissima disponibilità, dal presidente Rocchi a tutti gli altri membri del club. C’è tanto entusiasmo e voglia di ripartire: questo sarà il verbo principale del nostro primo anno di lavoro. Abbiamo la possibilità di ripartire da una buona base (due anni fa il club era arrivato ad ottenere ben tre categorie regionali perdendole lo scorso anno a causa di profondi cambiamenti societari, ndr), anche se ci sarà da ricostruire molto. Possiamo contare su una struttura dalle potenzialità notevolissime e sono convinto che nel tempo e con la giusta dose di serenità si possa fare un ottimo lavoro come ha dimostrato l’esperimento del partecipatissimo “Summer day” dello scorso 2 luglio». L’arrivo di Comiano (che sarà affiancato dal direttore sportivo Enrico Santarelli e dal responsabile della Scuola calcio Stefano Genovese) porta “in dote” anche quello della scuola portieri Imparando che conta nel suo staff professionisti del calibro di Emanuele Maggiani e David Quironi. «La Imparando gestirà tutto il “comparto” dei numeri uno del Rocca Priora, dalla prima squadra alla Scuola calcio e terrà il suo “Open day” il prossimo 9 settembre dalle 17,30 alle 19,30» conferma Comiano. La società, che ha stabilito quote di iscrizione davvero alla portata di tutti, ha definito il giorno di raduno dei gruppi dell’agonistica: il primo settembre toccherà alle due selezioni dei Giovanissimi, il 5 settembre alla Juniores e il 6 alle due Allievi. Per le categorie della Scuola calcio ci saranno tre giorni di Open day: il 7 e 8 settembre dalle 17,30 alle 19,30 e il 10 settembre dalle 9,30 alle 12.
 




ASD JUDO ENERGON ESCO FRASCATI (GINNASTICA RITMICA), LAURETTI: «STAGIONE DI CRESCITA A TUTTI I LIVELLI»

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Frascati (Rm) – Ha dato l’arrivederci alle sue bambine anche il settore della ginnastica ritmica dell’Asd Judo Energon Esco Frascati. Con il saggio di chiusura tenutosi il 19 giugno nell’affascinante cornice del Palafijlkam di Ostia e con la fine del mese di giugno, la disciplina (che nel tempo ha saputo ritagliarsi un suo spazio importante al fianco del tradizionale judo e della ginnastica artistica) ha terminato le proprie attività che riprenderanno come di consueto a settembre. Laura Lauretti, che assieme alle altre insegnanti Lavinia Freda e Martina Manciocchi ha portato avanti l’attività delle varie bambine (divise per fasce d’età e anni di “esperienza” maturata in questo sport), racconta prima di tutto come sono andate le cose al saggio che rappresenta il momento di sintesi migliore di quanto fatto in un anno di lavoro. «Ad Ostia, dopo aver ascoltato le belle parole del vice presidente del Judo Frascati Maddalena Rosci (che ha parlato degli ottimi riscontri avuti dai due settori della ginnastica, ndr), abbiamo fatto l’esibizione di chiusura stagionale così come il gruppo dell’artistica. Si sono esibite prima le bimbe che solitamente si allenano con Lavinia e Martina: le bambine hanno preparato delle coreografie sulle colonne sonore di “Blues brothers” e “Grease”, mentre per la parte tecnica con gli attrezzi si sono esibite negli esercizi in lavoro collettivo con i piccoli attrezzi della ginnastica ritmica. Poi è stato il turno delle grandi, seguo più direttamente io: le ragazze hanno proposto una coreografia con i cuscini con tanto di pigiama e riproposto gli esercizi di gara con le squadre cerchi e l’esercizio individuale con il nastro. Il tutto ha reso il saggio molto scorrevole e divertente ed abbiamo ricevuto i complimenti dai genitori presenti. Tutte le nostre mini-atlete sono state omaggiate di fiori e medaglia e riceveranno un dvd ricordo del saggio». Insomma, lo spettacolo di Ostia ha rappresentato la degna conclusione di una stagione che la Lauretti non esita a definire «molto positiva. Il gruppo della ritmica è cresciuto a tutti i livelli: è aumentato il numero delle nostre tesserate, segno che il lavoro fatto sul territorio dall’Asd Judo Energon Esco Frascati sta raccogliendo i suoi frutti, e comunque anche a livello individuale le ragazze hanno palesato dei passi avanti evidenti, ottenendo risultati soddisfacenti nelle gare in cui sono state impegnate. Insomma – conclude la Lauretti – a settembre avremo la possibilità di ripartire da un’ottima base e di questo non possiamo che esserne felici».
 




SKATING FRASCATI (PATTINAGGIO), BEL SESTO POSTO DI COLTELLA AI CAMPIONATI ITALIANI DI SOLO DANCE

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Frascati (Rm) – E’ un periodo intenso per lo Skating Frascati che sta “disseminando” i suoi ragazzi nei vari campionati italiani. Gli ultimi in ordine di tempo sono stati i quattro atleti scesi in pista la scorsa settimana nella cittadina abruzzese di Roccaraso per i titoli tricolori della specialità del solo dance: Diana Maggese (nella categoria Divisione Nazionale A), le sorelle Francesca e Veronica Santini (Divisione Nazionale B) e Alessio Coltella (Jeunesse maschile). Buone le prove da parte di tutti i tuscolani in gara, ma in particolare ha brillato Coltella che ha centrato un sesto posto di tutto rispetto. «Un risultato che potrebbe portarlo anche nel giro della Nazionale di specialità» osserva il presidente dello Skating Frascati Claudio Valente che poi sottolinea la crescita notevole dell’atleta classe 2000 in questa particolare specialità. «Alessio nasce sportivamente come atleta del libero dove continua tuttora ad essere seguito dai tecnici Gabriele Quirini e Anna Iannucci e dove l’anno scorso per esempio è riuscito a partecipare al prestigioso appuntamento internazionale della Coppa Europa Cadetti. Da qualche anno, però, ha affiancato agli allenamenti del libero quelli della coppia danza, poi da un paio di stagioni la sua tradizionale compagna ha lasciato quel tipo di specialità e lui ha voluto comunque proseguire il lavoro nel solo dance, sotto gli occhi del nostro tecnico Letizia Martines con cui Alessio è cresciuto davvero tanto. E ora per lui, che comunque è un ragazzo molto semplice ed estremamente serio negli allenamenti, si aprono degli scenari interessanti anche in questa disciplina». Coltella tornerà a Roccaraso già questa settimana: da oggi, infatti, partono i campionati italiani di libero e coppia delle Divisioni Nazionali e Alessio gareggerà assieme alla compagna Elisa Concilia (tesserata per un’altra società) nella Dnb coppia. Nella cittadina abruzzese saranno presenti anche altre sette atlete, tutte impegnate nel libero: Serena Simoncini, Martina Tamburri e Irene Di Tullio (categoria Dnb), le gemelle Martina e Silvia Lico e Ilaria Ronchetti (Dnc) e Sabrina Pera (Dnd).
 




LIRFL (RUGBY A 13), REGGIO È TRICOLORE: BATTUTA L’AQUILA NEROVERDE NELLA FINALE SCUDETTO

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Roma – Lo scudetto del rugby a 13 si sposta a sud per la prima volta nella storia. Dopo cinque titoli consecutivi dei Gladiators di Roma e la vittoria dello scorso anno degli abruzzesi del Gran Sasso, nell’edizione 2016 la vittoria del campionato organizzato dalla Lega Italiana Rugby Football League finisce a Reggio. Sabato scorso una grandissima festa ha fatto da corollario alla giornata finale, perfettamente organizzata dalla Syrako (società di Siracusa) all’interno del campo di gioco “Pippo Di Natale”. Esibizioni di diverse discipline hanno allietato l’attesa dei tantissimi presenti, poi è stata la volta del rugby league: prima la finale per il terzo posto che ha visto la vittoria degli Hammers Umbria sui Magnifici di Firenze (36-16), poi l’atto di chiusura che ha assegnato lo scudetto in cui Reggio e L’Aquila Neroverde hanno dato grandissimo spettacolo, chiudendo i tempi regolamentari sul 28-28 e poi quelli supplementari sul 32-32 prima della soluzione dei calci piazzati che ha premiato la squadra calabrese di coach Luca Giglio. «Un grandissimo orgoglioso – dice il 31enne seconda linea (o numero otto) e capitano Lorenzo Imbalzano, tra l’altro giocatore della Nazionale -, una partita incredibile. Abbiamo iniziato male, probabilmente pagando un po’ la poca amalgama della nostra squadra, e siamo andati sotto di tre mete e 16-0. A quel punto in tanti sicuramente ci hanno dato per spacciati e invece la nostra squadra, ancora una volta, ha colmato le proprie carenze gettando sul campo un gran cuore e iniziando la rimonta. Il pari determinatosi alla fine dei tempi regolamentari e dei tempi supplementari è stato sostanzialmente giusto, poi chiaramente ai calci piazzati ci vuole anche un po’ di fortuna. Voglio fare i complimenti al coach aquilano Alessandro Marozzi che si è dimostrato una grande persona, leale e sportiva fino all’ultimo, e a tutta l’organizzazione della Syrako e della Lirfl che hanno messo in piedi un evento davvero ben fatto». Lo scudetto è davvero un sogno per i ragazzi di Reggio. «Nessuno avrebbe scommesso su di noi all’inizio del campionato e invece ce l’abbiamo fatta – sottolinea Imbalzano -. Abbiamo avuto tantissimo sostegno sia dalla città di Reggio, ma anche da quella di Messina visto che all’interno del nostro gruppo ci sono diversi giocatori della città siciliana. Abbiamo festeggiato già tanto lo scudetto dopo la gara, ma ideeremo una giornata per celebrare ancora questo storico scudetto. L’anno prossimo? Sono sicuro che questo scudetto darà forte impulso al rugby a 13 calabrese e che in tanti chiederanno di partecipare al campionato. Noi avremo la responsabilità e l’onore di difendere il tricolore e vogliamo dimostrare di non essere stata una meteora».
 




RONALDO SUL TETTO D'EUROPA, PORTOGALLO CAMPIONE

di Marco Martone

Ha vinto il Portogallo ed è giusto così. Perché se è vero che la Francia ha giocato meglio, ed ha avuto le occasioni migliori per andare in rete, altrettanto vero è che i portoghesi sono stati costretti a giocare l’intera gara senza il proprio giocatore più forte e rappresentativo, quel Cristiano Ronaldo messo fuori causa da un proditorio e antisportivo fallo di Payet, dopo pochi minuti di gioco. La nazionale che mai aveva vinto un trofeo internazionale, ha sbaragliato il campo vincendo contro tutti i pronostici una delle edizioni meno spettacolari del torneo continentale, dove in fin dei conti si è visto poco spettacolo e ancor meno giocate da campione. Un torneo che in fondo, con un pizzico di fortuna e di coraggio in più, avrebbe potuto vincere anche l’Italia, uscita soltanto ai rigori nel quarto di finale contro la Germania.
La finale di Parigi, giocata in uno stadio gremito da oltre 70mila spettatori, è stata decisa da una rete è arrivata nel secondo tempo supplementare, a opera di Eder, subentrato a gara in corso e autore di un gol strepitoso, con un tiro dalla distanza che non ha lasciato scampo al portiere avversario. La partita era cominciata nel peggiore dei modi per il Portogallo, dopo l’entrataccia di Payet su Cristiano che ha messo fuori causa il campione del Real Madrid. Un colpo sul ginocchio, clamorosamente non punito dall’arbitro, che ha messo ko il più rappresentativo dei giocatori portoghesi in campo. Ronaldo si è accasciato due volte e per due volte è stato costretto a uscire dal terreno di gioco. Al 24esimo la resa tra le lacrime e l’uscita in barella.
Fino a quel momento la partita aveva detto poco, con la Francia che ha sfiorato il gol in una sola occasione, con Griezmann. Nella ripresa il primo sussulto arriva al 22esimo con un colpo di testa del solito Griezmann, che sfiora la traversa. Alla mezz’ora un’altra grande parata di Rui Patricio, migliore in campo, che chiude la strada del gol a Giroud, lanciato a rete da Coman. Qualche minuto dopo è il portiere francese Lloris, a dover fare gli straordinari su un tiro cross dalla destra che stava infilandosi sotto la traversa. Poi il clamoroso palo di Gignac a una manciata di secondi dalla fine. Nei supplementari è il Portogallo a colpire una traversa, direttamente su punizione, prima del gran gol di Eder che batte Lloris con un gran tiro da 25 metri e regala a un intero paese un sogno tutto da vivere.




PER LO SKATING FRASCATI BUONI PIAZZAMENTI AI CAMPIONATI ITALIANI FREESTYLE: CALABRESE IL MIGLIORE

Redazione

Frascati (Rm) – Un poker di ragazzi quasi tutti alla prima esperienza. Non è un caso che il migliore dei quattro atleti dello Skating Frascati che hanno gareggiato ai campionati italiani di freestyle a Busto Arsizio (cittadina lombarda in provincia di Varese) sia stato quel Matteo Calabrese, unico della spedizione tuscolana che già l’anno passato aveva partecipato a una competizione nazionale. «Ma il risultato complessivo è stato sicuramente soddisfacente, considerando che i nostri ragazzi erano tutti al primo anno nella loro categoria e dunque hanno gareggiato con diversi ragazzi di un anno più grandi» dice il presidente dello Skating Frascati Claudio Valente che tra l’altro, da consigliere regionale, ha spinto molto sulla diffusione di questa disciplina non solo all’interno del suo club, ma in tutto il Lazio. «Per la prima volta il Lazio ha avuto atleti nella kermesse dei campionati italiani di freestyle e questo non può che farmi piacere» sottolinea Valente che poi torna all’analisi dell’andamento dei quattro ragazzi. «Nello speed slalom il risultato migliore lo ha ottenuto Matteo Calabrese che, nella categoria Ragazzi, ha ottenuto un ottimo sesto posto sfiorando l’approdo alle finali. Addirittura è rimasto un po’ di rammarico perché come tempi Matteo aveva meritato la finale, ma una piccola penalità gli ha tolto questa possibilità. Nella stessa categoria Francesca Lazazzara ha totalmente pagato l’emozione per l’esordio in una gara così importante: nelle precedenti competizioni e anche in allenamento il giorno prima, aveva ottenuto prestazioni molto importanti tanto da farci pensare a un ingresso in finale, invece nelle qualifiche ha rimediato due “run” (prove, ndr) nulle a causa dei birillini abbattuti durante il percorso ed è stata eliminata dalla competizione». Anche nella categoria Allievi, lo Skating Frascati ha avuto due partecipanti ai nastri di partenza. «Leonardo Marcoaldi ha realizzato tempi ottimi per le proprie potenzialità, ma si è trovato di fronte una concorrenza notevole e diversi ragazzi più esperti di lui per questo tipo di gare, centrando un più che onorevole 12esimo posto finale. Noemi Moretti si è piazzata 18esima e anche la sua è stata una buona gara, anche se lei è stata condizionata in questa stagione da un infortunio che l’ha costretta ai box per un po’ di tempo».
 




FRASCATI SCHERMA, DODICI ANNI DOPO È DI NUOVO SCUDETTO! MOLINARI: «DEDICATA A STEFANO»

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Frascati (Rm) – Un trionfo storico. Dopo averlo accarezzato negli ultimi anni e sfiorato per pochi punti nella passata stagione, il Frascati Scherma torna sul gradino più alto del “Gran Premio Italia” a distanza di dodici anni dall’ultima volta. La classifica, di fatto, assegna lo scudetto per club con una graduatoria stilata sulla base dei risultati ottenuti dai vari atleti (che dunque “portano punti” alle rispettive società) in tutte le categorie, dagli Assoluti fino agli Under 14. La notizia era nell’aria da giorni, ma ieri è arrivata l’ufficialità da parte della Federazione Italiana Scherma: Frascati ha anticipato il Club Scherma Roma di quasi 2000 punti complessivi (18022 contro 16215), pitturandosi di tricolore. «Un grande risultato – dice con orgoglio il presidente Paolo Molinari – che è il simbolo della unità di intenti e del fortissimo senso di appartenenza del nostro club. Un traguardo che centriamo grazie alla grande passione e professionalità degli atleti, dei maestri, dei dirigenti e anche dei genitori. Uno scudetto che, inevitabilmente, vogliamo dedicare al nostro Stefano Simoncelli, l’ex direttore tecnico e uomo simbolo del club scomparso poco più di tre anni fa». La vittoria dello scudetto sarà celebrata dalla Federazione nel prossimo mese di settembre, in occasione della “Festa della Scherma” con la consegna di un riconoscimento ufficiale. «C’è grande soddisfazione per avere ottenuto un risultato di questo tipo – continua Molinari – perché lo scudetto rappresenta in maniera perfetta quella che è stata la crescita graduale e inesorabile del Frascati Scherma in questi anni. Ormai sappiamo di rappresentare da tempo un punto di riferimento importante per la nostra disciplina e questo scudetto ci responsabilizzerà ancor di più per tentare di rimanere a questi livelli anche nei prossimi anni».
Lo scudetto dodici anni dopo e poi anche un’altra grande notizia: la scorsa settimana, infatti, sono state diramate le convocazioni ufficiali per le Olimpiadi di Rio de Janeiro e il Frascati Scherma conterà addirittura otto rappresentanti. «Un record storico difficilmente superabile – dice Molinari – Avremo sei atleti in gara, i due fiorettisti brasiliani Tais Rochel e Guilherme Toldo e quelli azzurri Daniele Garozzo e Andrea Baldini oltre alle due sciabolatrici Rossella Gregorio e Loreta Gulotta, e due nostri tecnici a far parte dello staff azzurro, vale a dire Fabio Galli nel fioretto e Lucio Landi nella sciabola. Stiamo davvero vivendo un periodo magico, speriamo di completare la stagione con il “botto” a cinque cerchi…».