F1: Trionfa Mercedes nel circuito di SPA

 
di Paolino Canzoneri
 
SPA – Nel meraviglioso verde delle Ardenne in Belgio, nel circuito di Spa-Francorchamps la bandiera a scacchi ha sancito la vittoria di Nico Rosberg su Mercedes confermando lo strapotere del team tedesco in una gara ricca di colpi di scena. Secondo Daniel Ricciardo su Red Bull e terzo Hamilton su Mercedes. Il risultato evidenzia oramai in modo palese e pressocchè definitivo come la vittoria del mondiale 2016 sia una questione del tutto interna al team tedesco delle Mercedes che dall'inizio del campionato ha mostrato una forza e una affidabilità che non lascia speranze per gli altri team, Ferrari compresa, nella corsa ai due titoli piloti e costruttori. Ma è pur vero che gli sforzi encomiabili del team di Maranello sono stati e sono ancora molto evidenti e sembrano assicurare giorno dopo giorno sprint in più che le Mercedes stesse non possono permettersi di ignorare per le prossime 9 gare che le separano dalla fine del campionato.

Lo storico circuito del Belgio ha sempre offerto e garantito corse epiche mozzafiato e indimenticabili e per la sua conformazione impone ai piloti sforzi enormi di concentrazione senza lasciare margini di distrazone neanche per un solo secondo e le sue curve strette richiedono corretti inserimenti delle monoposto che solo piloti stagionati con esperienza possono essere in grado di affrontare limitando al massimo eventuali rischi di collisione, cosa che purtroppo è avvenuta al via alla prima curva dove la Red Bull del diciottenne Verstappen in un azzardoso quanto insensato inserimento alla prima staccata della curva Source che ha causato la collisione delle due Ferrari incolpevoli e inconsapevoli compromettendone in modo definitivo l'esito della gara stessa e condannandole ad una difficile rincorsa che comunque non ha garatito il podio ma un 6° posto per Vettel e un 9° posto per Raikkonen. Una eccessiva irruenza del giovane Verstappen dettata da inesperienza che solo il tempo e la pratica potrà correggere proprio per evitare che gesti sciocchi possano vanificare sforzi di altre squadre nella lotta al titolo. Notevole rimonta dell'australiano Daniel Ricciardo che con la sua bravura e con il suo consueto sorriso a 32 denti ha conquistato un meritatissimo secondo posto che gli vale come una vittoria per la squadra che con la Ferrari rappresenta il team in vera competizione con le Mercedes oramai di un altro pianeta. La lunga discesa con curva in salita del Raidillon, da percorrere a 300 all'ora con il cuore in gola, ha offerto spettacolo e paura per una improvvisa perdita di controllo della monoposot ed una conseguente uscita di pista seguita da uno schianto nelle barriere di protenzione per il pilota della Renault Kevin Magnussen che fortunatamente è uscito illeso con le sua gambe dalla monoposto riportando solamente dolori alla caviglia sinistra a riprova di quanti passi importanti siano stati compiuti per rendere sicure le vetture di Formula 1.

A tutti i ferraristi e sportivi veri avrà fatto tanto piacere assistere al 7° posto di Fernando Alonso alle prese con una disastrosa McLaren al minimo storico di sempre. La classifica attuale piloti vede Lewis Hamilton al comando con la sua Mercedes con 217 punti, seguto da Nico Rosberg a 198 e Daniel Ricciardo a 133, seguono le rosse di Maranello con Raikkonen a 122 punti e Vettel a 120. Nel campionato costruttori la Ferrari arranca un mediocre terzo posto, prezzo da pagare per una certa incostanza che relega 242 punti contro l'aliena Mercedes a ben 415. Il circus della Formula 1 torna il prossimo fine settimana per la gara di casa a Monza dove la Ferrari dovrà necessariamente portare i frutti di uno sviluppo che avrebbe già potuto evidenziare in Belgio ma che non ha potuto per cause indipendenti dal team stesso. Una cornice unica al mondo, Monza, dove la storia e la gloria vedrà come sempre il circuito strapieno della folla di tifosi, evento unico e colpo d'occhio che non accade da nessuna parte al mondo. L'occasione è ghiotta, basterà correre una gara strategicamente perfetta e sopratutto stare attenti a quali piloti saranno accanto alle rosse allo spegnimento delle luci del via. 



Alessandro Diamanti al Palermo: vestirà rosanero contro il Napoli

Paolino Canzoneri
 
Il calciatore pratese trequartista classe 83 Alessandro Diamanti vestirà la maglia rosanero sin dalla prossima partita contro il Napoli. L'annuncio dell'ingaggio da parte del Club di Viale del Fante del capoluogo siciliano getta le basi per un importante colpo del calciomercato che con un contratto biennale assicurerà al Palermo linfa vitale ed energie necessarie per la squadra che ieri nella partita contro l'Inter a San Siro ha ottenuto un pareggio incoraggiante per l'avvio di un campionato che sicuramente non sarà dei più facili. L'ingaggio di 600 mila euro per due anni ha comportato la rescissione del contratto che legava il giovane pratese ex Bologna e Atalanta ai cinesi del Guangzhou Evergande fino a dicembre di quest'anno. Il campione accolto con gioia dai tifosi del capoluogo siciliano su cui ripongono le speranze per un campionato ricco di risultati ha postato una divertente foto sui social che lo ritraeva accanto ad una vettura di colore rosa. Nelle prossime ore invece il Presidente del Palermo Maurizio Zamparini dissiperà il dubbio relativo al probabile altro super ingaggio relativo al giocatore Mario Balotelli e intanto devolverà l'incasso del prossimo match Palermo–Napoli alle popolazioni colpite dal terremoto del centro Italia. Felice occasione e richiamo per tutti i tifosi siciliani per poter contribuire attivamente riempiendo lo stadio Enzo Barbera cosi da garantire un ottimo incasso per una giusta e doverosa causa.



Fantacalcio: cosa cambia con la versione online?

Redazione

Il fantacalcio è una delle grandi passioni degli italiani, che negli ultimi tempi ha coinvolto addirittura l’universo femminile, un tempo più restio a dedicarsi al mondo del pallone. La possibilità di decidere in maniera autonoma quali giocatori acquistare per la propria squadra ideale ha sempre esercitato un fascino non indifferente sui tifosi, che con passione a volte quasi maniacale vorrebbero poter incidere realmente sulle fortune della propria squadra con l’acquisto dei giocatori ritenuti più validi.

Non si parla solo di grandi campioni o di giocatori affermati, visto che nell’arte del fantacalcio bisogna andare alla scoperta di quei talenti che ancora non sono saliti agli onori delle cronache e per questo motivo più accessibili da un punto di vista economico, seppur in termini di crediti virtuali.

I fantallenatori vanno alla ricerca di un livello di partecipazione e interazione con gli avversari sempre maggiore e per questo motivo sembra che il nuovo trend sia legato a giochi come il fantacalcio online proposto da Fantasfida, ovvero quello che in termini tecnici viene chiamato fantasy sport. In questa particolare variante del fantacalcio non si deve creare una formazione che risulti efficace per tutta la stagione, con l’inevitabile monotonia che separa la prima sessione di acquisti da quella di riparazione a gennaio, ma consente ogni settimana di schierare una squadra diversa, in modo da poter effettuare le proprie scelte in base alla forma dei giocatori e alle diverse opportunità fornite dal calendario.

Facciamo un esempio pratico, analizzando il prossimo turno di campionato:

Uno dei big match della giornata è Napoli-Milan, con gli azzurri reduci dal 2-2 in trasferta a Pescara e i rossoneri galvanizzati dalla vittoria per 3-2 in casa contro il Torino, con tanto di rigore parato al ’96. Cosa si evince da questi risultati? Che entrambe le difese probabilmente hanno bisogno di qualche partita per entrare in piena forma, mentre i giocatori offensivi sembrano già in palla. Dunque il fantallenatore eviterà di puntare sui giocatori dei pacchetti arretrati dei due team, selezionando magari quei giocatori come Mertens e Bacca che hanno già dimostrato un certo feeling con il gol.
 
Inter-Palermo potrebbe invece essere la partita della svolta per l’Inter, che dopo il disastroso avvio con Chievo, deve necessariamente invertire la rotta. Il Palermo dal canto suo presenta una formazione abbastanza fumosa, con tanti giovani stranieri che devono ancora adattarsi al nostro campionato. Dunque, nonostante la prova pessima di alcuni singoli come Ranocchia, in questo caso si potrebbe puntare su Handanovic per la porta e magari su Miranda e Murillo, visto che il reparto offensivo rosanero non sembra particolarmente pericoloso.

Il Torino invece ha dimostrato di poter essere pericoloso dalla cintola in sù, al netto delle gravi amnesie difensive che hanno caratterizzato la sfida di San Siro persa coi padroni di casa. Il Bologna dal canto suo ha vinto 1-0 contro il Crotone e per la trasferta in Piemonte potrebbe anche presentare una formazione più attenta e magari pensare di colpire in contropiede. Questo vuol dire che molti palloni e occasioni passeranno dai piedi di giocatori come Baselli e Iago Falque.

Ecco uno degli esempi di analisi che si possono fare quando ogni domenica si ha la possibilità di modificare la propria formazione, adattando i giocatori selezionati alla partita che devono affrontare.

Questo permette di avere un ruolo molto più attivo durante l’anno e non limitarsi a un’asta iniziale molto divertente ma che poi lascia il fantallenatore con il mero compito di consegnare la formazione il venerdì pomeriggio.
 




LA LDM COLLEFERRO RUGBY 1965 INCROCIA LE DITA PER L’U16: DALL’11 SETTEMBRE IL BARRAGE PER L’ELITE

Redazione

Colleferro (Rm) – Una settimana e si parte. Da lunedì prossimo comincia a pieno ritmo (o quasi) l’attività della Ldm Colleferro Rugby 1965: tra le squadre che iniziano la preparazione c’è anche l’Under 16 che tenterà l’assalto alla categoria Elite con un gruppo nato dalla forte collaborazione con il Segni. Il giovane gruppo rossonero conosce già il programma delle gare: si parte l’11 settembre con la sfida esterna alla Lazio, poi i match casalinghi contro i siciliani del Ragusa (18 settembre) e Lanuvio (25). Solo la prima classificata accederà alle finali del prossimo 2 ottobre che assegneranno un posto nella categoria Elite. «Non c’è alcuna pressione di risultato sui nostri ragazzi – dice il vice presidente della Ldm Colleferro Rugby 1965 Roberto Benedetti – Dovranno solo pensare a divertirsi com’è ovvio a questi livelli. Se dovessero riuscire nell’impresa, giocheranno in una categoria prestigiosa come l’Elite, ma se le cose non dovessero andare al meglio si disputerebbe un campionato regionale che è cresciuto molto nel tempo e che rimane sicuramente un banco di prova importante per la crescita di questi ragazzi. Abbiamo un organico di buona qualità anche se un po’ “corto” a livello numerico, per questo invitiamo tutti i ragazzi di quell’età con la passione per il rugby a venire a conoscere il nostro club e i nostri tecnici» conclude Benedetti. La Ldm Colleferro Rugby 1965 ha anche messo in piedi importanti iniziative: a settembre, infatti, ci si potrà allenare e disputare le partite ufficiali dell’Under 16 in maniera totalmente gratuita per poi formalizzare l’iscrizione ad ottobre. Un’altra proposta in questo senso scatterà dal 29 agosto e fino al 14 settembre, con l’iniziativa denominata “Rugby gratis per tutti”: dalle 9 alle 12,30, infatti, il club rossonero ospiterà gratuitamente ragazzi e ragazze nati tra il 2004 e il 2011 per far conoscere i propri metodi di insegnamento e le proprie strutture. Per informazioni ci si può rivolgere al numero di segreteria 06/97241190 o alla mail info@colleferrorugby.it.
 




Rio 2016: Settebello è di bronzo ma vale "oro"

Paolino Canzoneri

RIO – Medaglia di bronzo per il Settebello. Gli azzurri della pallanuoto sono riusciti nell'impresa di battere la squadra del Montenegro con il punteggio di 12 – 10. Ventisettesima medaglia italiana ai giochi di Rio che si concludono giusto oggi e che offriranno l'attesissima finale per la medaglia d'oro della nazionale Pallavolo contro il Brasile. Stefano Tempesti, portiere capitano degli azzurri, in un tripudio di felicità e commozione, ha cosi commentato: "E' tutto bellissimo, siamo stati degli eroi, abbiamo incontrato tantissime difficoltà e le abbiamo superate alla grande. Lo dissi dopo l'Europeo, a Budapest, dopo avere ottenuto il bronzo, che questa era una squadra che avrebbe meritato l'oro, come lo meritavamo qui, a Rio. E' un risultato strepitoso, ottenuto da una squadra giovane, che è destinata a migliorare". Sandro Campagna, ex pallanuotista e allenatore della Nazionale ha commentato la vittoria del bronzo: "Partita bellissima, sempre condotta avanti, controllata nel gioco, al cardiopalmo. Abbiamo tenuto la calma, smontato il primo e il secondo portiere, tutti i ragazzi sono stati strepitosi, hanno disputato un torneo fantastico. Tutti sono stati eroici, anche gli infortunati. Un grazie di cuore a tutti loro, che mi hanno sopportato, ma hanno fatto una crescita esponenziale e di squadra". La temutissima Serbia nella finale ha battuto la Croazia vincendo la medaglia d'oro; risultato storico per questa squadra fortissima e temutissima da tutti i team a 28 anni dall'ultima medaglia vinta quando ancora la Jugoslavia era un paese unito.




Rio 2016, pallanuoto femminile: il Setterosa prepara la finale contro gli Stati Uniti


di Paolino Canzoneri


RIO – Le Olimpiadi di Rio 2016 continuano a regalarci gioia e orgoglio. Il Setterosa nel torneo femminile di pallanuoto ha vinto la medaglia numero 25 del medagliere tricolore battendo la Russia con il punteggio 12-9 in una partita avvincente mozzafiato. Ultimo ostacolo per il raggiungimento dell'oro saranno gli Stati Uniti che a loro volta hanno battuto l'Ungheria.

 

Tutti pronti a tifare il Setterosa per la finale del 19 Agosto previsto per le 15:30 ora locale mentre per noi, almeno questa volta, l'orario previsto, decisamente più clemente, sarà per le 20:30. Ripetere l'impresa di vittoria nei mondiali del 1998, 2001 e l'oro ai giochi di Atene del 2004 è "cosa buona e giusta" perchè la preparazione c'è e il carico motivazionale è alle stelle.  L'allenatore delle atlete Fabio Conti che ha festeggiato pure la sua 200esima partita parla di "giocare un torneo perfetto" e dopo l'emozione della vittoria appena ottenuta ha aggiunto: " Da quando siamo sbarcati in Brasile questo ritornello mi ronza per la testa. E' da un po' che siamo alla ricerca del torneo perfetto. Comincio a pensare che possa essere questo". Intanto la finale è raggiunta, ora manca da scalare l'ultimo gradino: Perché raggiungiamo un sogno, la finale olimpica. Le ragazze se lo sono strameritato con un percorso fantastico di crescita negli ultimi quattro anni, sempre il giusto approccio, ora non smettiamo di sognare, con mentalità senza pensare a medaglia vinta ma a finale raggiunta da giocare. Raggiungiamo il nostro sogno, la finale olimpica. Le ragazze se lo sono strameritato con un percorso di crescita costante negli ultimi 4 anni. Ora non smettiamo di sognare, giocheremo con mentalità senza pensare alla medaglia vinta, ma solo alla finale raggiunta da giocare. Hanno pianto tutte di felicità, ma ora sono sicuro sapranno ricaricarsi in tempo. Sono convinto che potrebbero giocare un altro torneo da capo. Ai mondiali dello scorso anno dopo aver perso la semifinale ai rigori, si sono rialzate in ventiquattro ore, riuscendo a battere l'Australia sempre ai rigori. Queste sono ragazze toste, temprate, pronte a tutto". Tania di Mario, leader della squadra e reduce delle ultime importanti vittorie assolute nel palmares del Setterosa ha affermato con determinazione: "Ho un'età ormai e mI commuovo facilmente, ci meritiamo questo risultato, ma ancora non abbiamo fatto niente. Voglio ringraziare le mie compagne, sono fiere di essere il loro capitano, mi hanno regalato la possibilità di vivere un'altra volta un sogno". Sperando che abbia lo stesso esito di dodici anni fa".




FRASCATI SCHERMA, IL VICE PRESIDENTE COCCO: «SI È CHIUSA UNA STAGIONE INDIMENTICABILE»

Redazione

Frascati (Rm) – Con la conclusione delle gare a squadre alle Olimpiadi, è finita anche la stagione 2015-16 del Frascati Scherma. «Un’annata indimenticabile – commenta il vice presidente Alessandro Cocco che ha cominciato a “vivere” il club da giovanissimo atleta e oggi a quasi quarant’anni di distanza è alle spalle del presidente Molinari nell’organigramma dirigenziale – perché, tra le tante soddisfazioni ottenute, siamo riusciti a riportare a Frascati lo scudetto per club a distanza di dodici anni e poi è arrivata anche la storica medaglia d’oro di Daniele Garozzo alle Olimpiadi». L’impresa del ragazzo nativo di Acireale merita un approfondimento anche da parte di Cocco (ritratto nella foto di Augusto Bizzi). «Ricordo di aver assistito alla prima grande affermazione internazionale “tra i grandi” di Daniele: ero a Parigi quando si piazzò al secondo posto meritando anche gli applausi del pubblico di casa. Quella di Rio, per lui, è stata un’emozione unica, ma non irripetibile: Garozzo è un atleta di grande professionalità e potrà tornare su quei livelli. Ha una grande predisposizione al lavoro ed è stato agevolato nella crescita dal suo maestro Fabio Galli. Proprio il nostro tecnico ha quindi regalato a Frascati un altro atleta olimpico dopo essersi tolto grandi soddisfazioni con Ilaria Salvatori: segno tangibile della sua enorme competenza». Ma l’Olimpiade del Frascati Scherma ha avuto anche altri ottimi risvolti. «Nel fioretto va detto bravo al brasiliano Guilherme Toldo che ha dato il meglio di sé arrivando fino ai quarti nella prova individuale, perdendo proprio con Garozzo. E poi un bravo va anche a tutto lo staff della sciabola, dai maestri Lucio Landi e Andrea Aquili (presenti nello staff della Nazionale, ndr) alle atlete Rossella Gregorio e Loreta Gulotta. Quest’ultima – conclude il concetto Cocco – è arrivata fino ai quarti di finale nella prova individuale e assieme a Rossella sono state protagoniste di un’ottima gara a squadre in cui hanno sfiorato l’accesso alla finale, chiudendo con un bel quarto posto». Tra un paio di settimane, comunque, il Frascati Scherma riprenderà le proprie attività e fare meglio della stagione appena chiusa non sarà facile. «Proveremo a restare su quei livelli – dice Cocco -, ma se il Frascati Scherma è diventato un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale lo deve al suo clima familiare unito ad un’altissima professionalità e a un forte senso di appartenenza. E da lì ripartiremo».
 




Rio 2016, Viviani è d'oro nel Omnium del ciclismo

Paolino Canzoneri

Il medagliere azzurro sembra non aver intenzione di subire il benchè minimo arresto. Medaglia d'oro nella prova Omnium del ciclismo su pista ai Giochi di Rio per il velocista veneto Elia Viviani in una ennesima giornata di grande sport ed emozioni forti. L'atleta azzurro ha preceduto il britannico Mark Cavendish che aveva coinvolto Viviani in una precedente caduta. Otto medaglie d'oro tricolore in un medagliere olimpionico che dimostra quanto gli azzurri contino seriamente nelle discipline sportive a livello internazionale, ma non è finita qui.

Nell'interminabile gara dei 10 Km di nuoto di fondo, la fiorentina Rachele Bruni si aggiundica il secondo gradino più alto del podio vincendo la medaglia d'argento strappata alla francese Aurelie Muller squalificata per contatti giudicati non regolari nella fase concitata della conclusione della prova. La giuria ha impiegato più di un ora per analizzare e valutare le prove video e per riscontrare le irregolarità della francese Muller che dal terzo posto hanno fatto risalire Rachele Bruni al secondo posto con la medaglia d'argento. La stessa atleta ha commentato la scorrettezza della collega francese: " All'arrivo la francese mi ha buttato sotto e non ho potuto toccare il tabellone, sono contenta della decisione dei giudici. Finalmente la medaglia è arrivata e sono felice; ho lavorato duro e questa medaglia mi ripaga dei sacrifici. Sono un'atleta difficile da gestire, ma dopo 4 anni di allenamenti, litigate e sorrisi,la lacrimuccia oggi è uscita".

Sulla spiaggia di Copacabana il duo Paolo Nicolai e Daniele Lupo si è qualifiato per la semifinale del torneo di Beach Volley vincendo ai quarti la coppia russa Liamin-Barsuk con i punteggi di 21-18, 20-22 e 15-11).
 




Rachele Bruni, bagno d'argento nella 10 Km di nuoto di fondo

Redazione

RIO 2016 – L'azzurra Rachele Bruni ha conquistato la medaglia d'argento nella 10 km di nuoto di fondo chiudendo la gara a Fort Capocabana con il tempo di 1h56"49.5. La 25enne fiorentina, in forza al Centro Sportivo Olimpico dell'Esercito, era stata preceduta al fotofinish dalla francese Aurelie Muller che pero' e' stata squalificata. L'oro e' andato all'olandese Sharon Van Rouwendaal (1h56"32.1). Per l'Italia è la 22ma medaglia nelle Olimpiadi di Rio.

"Finalmente è arrivata questa medaglia tanto cercata, dopo il quarto posto dell'anno scorso". Queste le prime dichiarazioni di Rachele Bruni, medaglia d'argento nella 10km di nuoto a Rio de Janeiro. A fine gara l'azzurra risultava terza, poi la decisione dei giudici, a causa di una scorrettezza della francese Muller, le ha assegnato l'argento: "Nella volata ho visto la francese che stava venendo su, allora l'ho affiancata perché so che la rallento quando nuotiamo accanto. Sul finale, però, mi ha buttato proprio giù. Ho cercato di tirarmi su per toccare il tabellone, ma ovviamente l'avevo toccato dopo di lei. Penso che sia giusta la squalifica nei suoi confronti. Mi dispiace, però mi ha buttato sotto e non è nel regolamento", ha spiegato la toscana alla fine della gara di Copacabana. Infine i ringraziamenti e un po' di autocritica: "Sono difficile da gestire perché sono un po' una testa calda, soprattutto nei periodi in cui carico tanto. E' normale essere strigliata dall'allenatore, ma non ho mai perso la fiducia nonostante i tanti 4 posti. Mi sono sacrificata perche' il lavoro ripaga sempre", ha detto l'italiana, che ha concluso la gara con il tempo di 1:56:49.5 dietro l'olandese van Rouwendaal. Bronzo per la brasiliana Okimoto.




Rio 2016: bagno d'oro per Paltrinieri. E Detti conquista il bronzo

 

di Paolino Canzoneri

 

RIO – Sesta medaglia d'oro tricolore alle Olimpiadi di Rio 2016 nei 1.500 stile libero per l'azzurro Gregorio Paltrinieri e medaglia di bronzo per Gabriele Detti che ha chiuso la sua impresa in  14'34"57 sfiorando il primato assoluto di  14'31"02.

In una giornata brasiliana dalle forte tinte tricolore, l'Italia gioisce ed esulta per una impresa che rincuora e consola a pochi giorni dalla debacle della Pellegrini. Gregorio Paltrinieri atleta 22enne emiliano di Carpi sale sul gradino più alto del podio in una specialità che ci vedeva lontani dall'oro da ben 16 anni, quattro olimpiadi senza massimi risultati ma con il bronzo del 22enne livornese Gabriele Detti nei 400 stile libero, il nuoto italiano scrive una nuova pagina storica per questo sport che agli appassionati avrà ricordato la vittoria del trio di atleti azzurri Rosolino – Fioravanti – Rummolo delle Olimpiadi di Sidney del 2000. Gregorio Paltrinieri, entusiasta e ancora incredulo ha commentato: "E' stata più dura di quanto pensassi, volevo questo oro, ma le aspettative, le pressioni in questo ultimo mese sono state tante. Non era così scontato. Ho sognato questo momento, e ci metterò un po' a rendermene conto". Gabriele Detti nella sua gara vincente, autore di una rimonta impressionante ha commentato: "Volevo stare avanti, ci ho messo tutto il cuore e questa è la sensazione più bella che mi porto". In un tripudio di urla da stadio dei numerosi tifosi italiani presenti a Rio entusiasti dell'impresa, l'inno cantato dai due azzurri sul podio infonde nei cuori degli sportivi italiani quel senso di orgoglio e soddisfazione per gli ottimi risultati e per il medagliere azzurro in costante crescita.




Rio 2016, Alex Schwazer, è finita. Otto anni di squalifica dal Tas: "Sono distrutto"

Paolino Canzoneri

RIO – Carriera conclusa per l'altoatesino Alex Schwazer a seguito della condanna del Tribunale di arbitrato che ha inflitto al marciatore una squalifica di 8 anni per la nuova positività ad uno steroide sintentico rilevata da un controllo avvenuto lo scorso Gennaio. Un verdetto pesantissimo giunto dopo la lunga udienza durata oltre due giorni in cui l'atleta si era difeso esponendo le sue ragioni e motivazioni che, a suo dire, lo avrebbero scagionato dalle accuse gravissime di Doping che lo perseguitano e a cui ha chiesto audizione di testimoni ascoltati via chat e preparando una accurata documentazione. Alex Schwarz da oltre un anno era seriamente intenzionato a partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro e oltre agli allenamenti intrapresi era entrato in contatto con il tecnico Sandro Donati , per una collaborazione in merito alla faccenda mentre uno dei legali di Shwarz, Thomas Tieffenbruner ha richiesto ulteriore esame del DNA per accertare in via definitiva la discolpa dell'atleta. La prima frase uscita dalle labbra dell'atleta è stata "Sono distrutto, non mi sembrava che l'udienza fosse poi andata così male, per questo ho voluto crederci fino alla fine. Di quelle dieci ore che abbiamo parlato dove Donati ha presentato il suo power point, non è rimasto nulla, solo una grande amarezza. Non conosco ancora le motivazioni ma mi pare si siano limitati ad una semplice cosa tecnica. Credevo di poter partecipare alle Olimpiadi di Rio, è da oltre un anno che lavoro e facendo parecchi sacrifici, soprattutto economici". Il tecnico Sandro Donati paventa la seria possibilità che l'atleta sia vittima di una precisa volontà persecutoria e una sentenza cosi grave rappresenta una fatale stroncatura della carriera in un momento in cui, con fiducia e con determinazione, Alex si era rimesso a marciare dando risultati incoraggianti dimostrandosi ancora una volta molto competitivo: "Non parlerò della mia persona, ho una certa età. Ad Alex hanno stroncato la vita. Stamattina ha marciato per una quarantina di km a una velocità che tolti uno o due marciatori nessuno saprebbe tenere nemmeno in gara. E' evidente che era facile incolpare uno con un precedente. Poi avete visto con quale tecnica, anche medici interessati da procedimenti giudiziario, si siano affrettati a definirlo persino "bipolare". Alex è lineare, coerente, semplice, affidabile. Ha sbagliato una volta, con sua quota di responsabilità coinvolgendo anche la Kostner in una cosa in cui non entrava niente. Ma in quel periodo è stato abbandonato a sé stesso. Non gli è stato dato un allenatore adeguato. Qualcuno gli ha prescritto un antidepressivo per email. Sapevano che aveva incontrato il dott. Michele Ferrari e nessuno è intervenuto. Gli hanno permesso di andare in Germania per un mese. Tutti si sono sottratti, il Coni e la federazione". Ora cosa sarà di voi? "Alex è cresciuto tanto in questi anni e ha l'equilibrio per affrontare la vita anche fuori dall'atletica. Lui dopo Rio l'avrebbe abbandonata comunque dopo Rio. C'è stata un'opera di delegittimazione di Schwazer appena ha iniziato a lavorare con me, con foto mandate in giro. Ex miracolati di Conconi. Alex marcia alla grande, non gli è mai stato alzato un cartellino rosso. Si è pagato tutto di tasca sua, e lo hanno accusato di fare marketing". Accuse invece dall'atleta del salto in alto Gianmarco Tamberi presente a Rio come spettatore visto il suo infortunio che non gli ha permesso di partecipare: "Mi chiedete se 8 anni sono giusti? Non sono io a dovermi esprimere, ma Schwazer è stato trovato positivo due volte, e questo non sono io a dirlo…"; Cosi come la spadaccina Elisa Di Francisca:" Non ho mai barato, non ho mai pagato nessuno per farmi vincere. Ho la coscienza pulita perché non mi sono mai dopata in vita mia. Questa è la mia linea e lo sarà sempre, i risultati li voglio ottenere solo attraverso i miei sacrifici. Sta a ognuno di noi comportarsi bene". Punti di vista di colleghi che appaiono pesanti come macigni e che rendono ardua e complessa la difesa di chi per almeno una volta nella vita abbia barato compromettendo la propria l'immagine e la credibilità nello sport quale assoluto baluardo di principi di assoluta correttezza. Il mesto ritorno in Italia di Alex Schwarz lo vedrà andare fino all'ultimo grado di giudizio che la Corte Federale Svizzera proclamerà dopo l'esame del DNA richiesto proprio dall'atleta stesso. Al momento la tremenda condanna di 8 anni rappresenta la porta chiusa per le prossime due Olimpiadi e la conclusione nel peggiore dei modi di una carriera sportiva professionale ad alti livelli.