Palermo, Banca Popolare Sant’Angelo e TeLiMar insieme per investire sul territorio

PALERMO – Banca Popolare Sant’Angelo è il nuovo local sponsor di TeLiMar, il Circolo nautico palermitano che quest’anno celebra i suoi 30 anni di attività. La sponsorizzazione rientra nell’ambito di una partnership più ampia che prevede anche il supporto alle attività delle squadre sportive del Club dell’Addaura che partecipano ai campionati regionali, nazionali ed internazionali, nonché agli eventi sportivi realizzati dal TeLiMar. Insieme, inoltre, saranno organizzate diverse iniziative sociali e a scopo benefico.

Nel corso della conferenza stampa organizzata a Palazzo Petyx, sede di BPSA, sono stati affrontati i temi del sostegno al territorio per far rinascere la Sicilia anche attraverso lo sport, che ha subìto la crisi come e più degli altri comparti.

“Abbiamo deciso di avviare questa collaborazione – spiega il Direttore Generale di BPSA, Ines Curella – perché con il TeLiMar condividiamo la stessa vision, che è quella di far crescere il territorio in cui operiamo, noi dal punto di vista economico-imprenditoriale fornendo prodotti e servizi di qualità a sostegno dei nostri clienti, privati e aziende locali o soggetti pubblici, loro promuovendo la cultura sportiva legata agli sport acquatici in un contesto come quello palermitano geograficamente vocato a questo tipo di attività. Ci auguriamo – aggiunge – che sia solo l’inizio di una collaborazione stabile e duratura nel tempo, per continuare con la passione che ci contraddistingue ad investire insieme nel nostro territorio”.

Per il Presidente del TeLiMar, Marcello Giliberti, “L’obiettivo sarà il reciproco affiancamento sui progetti quotidiani, oltre ovviamente anche al sostegno per l’organizzazione di attività ed eventi sportivi e sociali. Avere al nostro fianco un istituto consolidato e radicato sul territorio come BPSA è per noi una grande iniezione di fiducia, un vero valore aggiunto. È per questo che abbiamo voluto fortemente questa partnership, che abbiamo strutturato in corsa a fine gennaio e che oggi è diventata ufficiale, anche se abbiamo già operato a riguardo con tutte le nostre attività agonistiche e sociali svolte a febbraio ed a marzo e con la organizzazione del girone eliminatorio della LEN Europa Cup di pallanuoto con le Nazionali A di Italia, Russia, Montenegro e Germania, che si è svolto dal 16 al 18 febbraio. Tante le attività e gli eventi previsti nel nostro palinsesto per la celebrazione dei 30 anni di attività, fra i quali i Campionati Nuoto e Pallanuoto Master – per i quali abbiamo appositamente costituito un comitato organizzatore con la Waterpolo – che si svolgeranno dal 6 al 22 luglio tra le acque di Mondello e la Piscina Comunale, e, a chiusura di stagione, i Campionati Italiani di Coastal Rowing di ottobre. Entrambe le manifestazioni porteranno un grande indotto turistico in città con una conseguente grande visibilità a livello regionale e nazionale”.

Andrea Vitale, Vice Presidente nazionale di FederCanottaggio, ha sottolineato come possa essere “di successo il connubio tra un circolo sportivo che ha alle proprie spalle 30 anni di successi e un istituto bancario radicato nel territorio, che di anni ne ha quasi 100”.

Sergio Parisi, Vice Presidente CONI regionale e Presidente del Comitato regionale siciliano della FIN, ha evidenziato “L’importanza delle cinque discipline olimpiche portate dalla Federazione forti di un budget di circa 46 milioni di euro, grazie anche ad un’organizzazione capillare nel territorio. Il nostro vanto è che la Sicilia lavora benissimo nonostante le grosse difficoltà legate all’insularità. L’accordo con BPSA è la conferma del valore aggiunto portato dal TeLiMar a questo sport”.

Infine, per Giorgio Locanto, Presidente del Consorzio Palermo Sport al Vertice, “Essere presente alla firma di questo importante accordo è motivo di orgoglio per chi come me ha vissuto tutta la vita nel mondo dello sport tra sacrifici e soddisfazioni. Ci auguriamo che questa iniziativa possa stimolare anche altre imprese e società a lavorare insieme per permettere il rilancio dello sport siciliano”.




Atletico 2000 calcio (Promozione), Antonini: «Ambiente compatto, tutti uniti per questa sfida»

Roma – Tre pareggi di fila da quando è tornato sulla panchina dell’Atletico 2000. Fabrizio Antonini è sempre stato uno “da battaglia” e nelle situazioni complicate sa come cavarsela. «Se ho accettato di tornare quando il direttore sportivo Massimiliano Martinelli è perché mi piacciono le sfide e sono convinto che tutti assieme possiamo farcela» dice il “Papero” che parla, non senza qualche rammarico, delle tre partite dopo il suo ritorno. «Abbiamo pareggiato a Frascati facendo un’ottima partita, poi in casa contro il Fonte Meravigliosa abbiamo subito dei gravi torti arbitrali e siamo stati raggiunti allo scadere quando stavamo portando a casa tre punti fondamentali. Domenica scorsa, sul campo del Podgora, siamo riusciti a portare via un altro punto prezioso su un terreno pieno di buche dove è stato improponibile giocare a calcio. Certo, ci servirebbe un successo per dare un ulteriore scossa ad un gruppo che, comunque, si sta allenando bene e crede di poter centrare l’obiettivo». Quello dell’Atletico 2000, in questo momento, è abbastanza chiaro: «Nell’ultimo turno ci sono stati alcuni favorevoli risultati delle concorrenti e per la lotta salvezza più siamo e meglio è – dice Antonini – Il nostro obiettivo è ancora quello della salvezza diretta o in alternativa di andare a giocare il play out in casa. Ma in questo momento fare calcoli serve a poco, bisogna solo dare il massimo». Purtroppo per l’Atletico 2000, domenica prossima Antonini dovrà scontare la seconda delle quattro giornate di squalifica che il giudice sportivo gli ha affibbiato proprio dopo il match col Fonte Meravigliosa. «Ce la vedremo con il La Rustica, squadra di valore che ha ancora qualche speranza di play off e che annovera giocatori come Simonetta che non c’entrano nulla con la categoria. Ma noi dobbiamo assolutamente cercare la vittoria per proseguire il nostro percorso e aumentare le possibilità di salvezza: soprattutto in casa dobbiamo trovare i punti necessari per centrare l’obiettivo» conclude Antonini.




Virtus Divino Amore calcio (I cat.), Massimi: «Peccato per la Coppa, i ragazzi hanno dato tutto»

Roma – La Virtus Divino Amore non ce l’ha fatta. La squadra di mister Mario Di Marco è arrivata a un passo dalla finale di Coppa Lazio di Prima categoria: dopo il k.o. per 2-1 sul campo della Nuova Pescia Romana, mercoledì pomeriggio i capitolini non sono andati oltre lo 0-0 nel match interno. «Possiamo rimproverare poco ai ragazzi, sono usciti dal campo a testa alta e dopo aver dato tutto quello che avevano – dice l’amministratore delegato della Virtus Divino Amore Gianluca Massimi – Rimane il rammarico per il risultato e soprattutto per il fatto che in due partite abbiamo giocato praticamente senza tutti gli attaccanti, da Marcangeli a Roano a Placidi. Dispiace in particolare di non aver giocato le due semifinali al completo, anche se quella delle assenze è una problematica che ci ha condizionato per tutta la stagione». La Virtus Divino Amore ci ha provato anche in dieci uomini, dopo il rosso diretto a Procopio. «Una decisione eccessiva da parte del direttore di gara che era della sezione di Aprilia con cui non siamo mai stati molto “fortunati”. Ma evidentemente doveva andare così e ora bisogna guardare avanti». Massimi chiede al gruppo di «riorganizzare le idee al più presto e di finire al meglio la stagione. Dobbiamo assolutamente evitare i play out che al momento distano tre punti e speriamo di poter recuperare qualche giocatore per affrontare al massimo queste ultime partite. Poi inizieremo a pensare alla prossima stagione perché l’obiettivo della Virtus Divino Amore non cambia ed è quello di arrivare in Promozione, dove pensiamo che debba stare la prima squadra di questo club». Domenica la squadra capitolina sarà di scena sul campo dell’Indomita Pomezia ultima della classe, ma sarà una partita da prendere con le molle. «Nell’ultimo turno hanno battuto 4-1 il Velitrum sul loro campo e questo è un chiaro segnale del fatto che non abbiano assolutamente mollato. Bisogna fare una prestazione di spessore, non ci illudiamo di trovare un avversario scarico» conclude Massimi.




Tc New Country Club Frascati miglior circolo del Lazio nella Coppa Gabbiani di tennis

Frascati (Rm) – Il Tc New Country Club Frascati si è classificato al primo posto della classifica per circoli della Coppa Gabbiani. Il verdetto è arrivato grazie ai tanti punti accumulati dalle diverse squadre tuscolane che hanno partecipato alla kermesse in cui, tra l’altro, è arrivato anche il premio di miglior giocatore assoluto della IV categoria per Francesco Pitone e di quarto classificato nella III categoria per Christian Russo. Questi, invece, i risultati delle varie squadre del Tc New Country Club Frascati: nella III categoria maschile normal il gruppo formato da Mirko Mariani, Christian Russo, Marco Giampaoli, Edoardo Mariani e Daniele Tiburzi ha ceduto solo in finale contro il Palocco. Nella III categoria femminile, il team composto da Chiara Maccari, Anna Croce e Sonia Milazzo ha perso nella semifinale del tabellone consolazione contro l’Md Tennis. Nella IV categoria maschile elite, la squadra formata da Stefano Iacovellini, Leonardo Leone, Francesco Pitone, Danilo Iacovellini, Fabrizio Augusto e Paolo Sette ha vinto il torneo piegando in finale il Tennis Roma, ma è arrivato un successo (nel tabellone consolazione) anche per il gruppo composto da Francesco D’Agnese, Daniele Verrengia, Gino Scipioni, Riccardo Mastrogiacommo e Fiore Gargiulo che in finale ha avuto la meglio sul Lupatelli Tennis Team. Nella IV categoria femminile elite le ragazze del Tc New Country Club Frascati (Susanna Lo Iacono, Alessia Biasciutti, Stefania Bernardini e Guendalina Scorcelletti) hanno perso nella semifinale del tabellone consolazione contro Capineri Team e lo stesso è accaduto all’altro gruppo (formato da Monica Giarei, Marta Incitti, Lavinia Aluisantonio e Luciana Amato) contro il D’Innocenzo Tennis Team, mentre nella finale del tabellone perdenti consolazione si è registrata la vittoria della squadra formata da Chiara Cesolari, Laura Maggiorani, Roberta Raulli e Laura Stortini. Nella categoria 4.3 maschile elite, vittoria nella finale del tabellone consolazione per il Tc New Country Club Frascati rappresentato da Riccardo Monti, Marsilio Marani, Giuliano Ruggeri e Pietro Di Benedetto che hanno avuto la meglio sull’Asd Sole. Infine nella categoria 4.6 femminile il gruppo composto da Flavia Ferrara, Ornella Loreti, Rosaria Montermini, Elena Tiripicchio, Sabrina Pizzaroni e Stefania Ferrarese ha perso contro Le Molette nella semifinale del tabellone principale e nella medesima categoria al maschile un gruppo (formato da Ezio Valenti, Sergio Bracaglia, Alessandro Grosso e Luca Verì) ha ceduto nella semifinale del tabellone principale contro Caio Duilio e l’altro (Giuseppe Centioni, Luigi Lo Iacono, Stefano Boca, Gianluca Epifani e Natale Verticchio) ai quarti contro New Penta 2000. «Siamo contenti di questi risultati, ma ancor di più della numerosa partecipazione dei nostri atleti alle attività federali – dice Marcello Molinari, direttore sportivo del Tc New Country Club Frascati – La vittoria della Coppa Gabbiani è arrivata sia per la qualità dei piazzamenti, ma anche per il fatto che siamo stati il circolo laziale con il maggior numero di tesserati presenti a questa manifestazione. Segno della forte aggregazione e della grande passione che i nostri atleti hanno nei confronti delle competizioni tennistiche federali».




Roma VIII calcio (I cat.), niente finale di Coppa Lazio. Il ds Fagotti: «Usciamo a testa alta»

Roma – Costa carissima alla Prima categoria della Roma VIII la prima sconfitta interna stagionale. Il Giardinetti Garbatella si impone per 2-1 nella semifinale di ritorno e conquista il “pass” per l’ultimo atto della Coppa Lazio di categoria. Non è bastato il gol di Riccardi nel corso della prima frazione che gli ospiti hanno chiuso già in vantaggio per 2-1 e a nulla sono valsi gli assalti tentati in un secondo tempo comunque generoso. «Innanzitutto vanno fatti i complimenti al Giardinetti Garbatella per l’obiettivo raggiunto – esordisce il direttore sportivo Roberto Fagotti – Per quanto riguarda i nostri ragazzi, sono usciti dal campo a testa alta e hanno provato a rispondere colpo su colpo: nel primo tempo abbiamo subito pareggiato i conti del primo vantaggio del Giardinetti Garbatella con la rete di Riccardi e poi nella ripresa abbiamo costruito almeno tre occasioni da rete che potevano rimettere in discussione la qualificazione, ma purtroppo ultimamente segniamo con meno facilità rispetto alla prima parte della stagione. Sul risultato ha inciso anche un evidente errore della terna sul fallo laterale da cui è scaturito il 2-1, inoltre non va dimenticato che abbiamo giocato senza tre giocatori importanti come Tanzi, Chicca e De Palma, ma ora dobbiamo guardare oltre». Da domenica, infatti, la Roma VIII riprende il suo cammino verso il primo posto e la conseguente promozione. «Siamo sempre primi in classifica e bisogna mettere tutto quello che abbiamo sul campionato – rimarca Fagotti – Da domenica probabilmente torneremo al completo e sono convinto che la squadra abbia la forza per mettersi alle spalle l’eliminazione dalla Coppa Lazio. Faremo visita alla Novauto che in questo momento ha bisogno di punti per allontanarsi dalla zona play out e quindi siamo consci che ci aspetta un’altra battaglia sportiva. Che avversario ricordo all’andata? Sul nostro campo poche squadre ci hanno messo in difficoltà, ma non dobbiamo commettere errori di nessun tipo se non vogliamo perdere punti».
IMPORTANTE PRECISAZIONE – Relativamente agli incresciosi fatti accaduti presso l’impianto di Tor Bella Monaca e che hanno visto coinvolta la terna arbitrale della semifinale di Coppa Lazio di Prima categoria, la Ssd RomaVIII, ribadisce la totale estraneità e conferma che le persone protagoniste di questi comportamenti non sono tesserati, né tantomeno vicini alla società, come invece erroneamente riportato da alcune testate locali che seguono lo sport dilettantistico regionale. A seguito di indagini fatte dai dirigenti della società è emerso che queste persone si trovavano in quella zona dell’impianto approfittando della presenza di diversi genitori che stavano assistendo ad una partita della Scuola calcio già dalla fine del primo tempo. La Ssd Roma VIII porge nuovamente le scuse al direttore di gara e ai suoi assistenti per quanto accaduto, stigmatizzando ulteriormente simili atteggiamenti che non rientrano nella cultura sportiva della società e dei propri dirigenti.




Rocca Priora calcio (I cat.), Pietrantoni suona la carica: «Vogliamo riprenderci il terzo posto»

Rocca Priora (Rm) – La Prima categoria del Rocca Priora vuole immediatamente riprendersi quanto gli è sfuggito nell’ultimo turno di campionato, quello contro la capolista Roma VIII. Il k.o. per 2-1 sul campo dei primi della classe ha fatto perdere ai castellani il terzo posto, ma ha dimostrato ancora una volta che i ragazzi di mister Paolo Lunardini possono competere anche con le migliori squadre del girone. «Siamo andati a giocare con la Roma VIII con la mente libera e senza nulla da perdere e credo che siamo usciti dal campo a testa alta – dice il giovane portiere classe 1996 Giammarco Pietrantoni – Nel primo tempo abbiamo risposto all’iniziale vantaggio su calcio di rigore firmato dai padroni di casa, segnando il gol dell’1-1 sempre dal dischetto con Halauca. Nella ripresa forse potevamo fare qualcosa in più, ma la prestazione della squadra è stata ottima e credo che abbiamo poco da rimproverarci». Il portiere è stato confermato come titolare dopo le precedenti due partite in cui aveva sostituito Trivelloni. «Sono contento della fiducia che mi ha dimostrato il mister e sto cercando di ripagarla». Pietrantoni arriva da un’esperienza importante in serie D con la Cynthia, poi un problema al crociato lo ha condizionato e così ha deciso di ripartire dalla squadra del suo paese. «I problemi fisici sono alle spalle e a fine stagione valuterò il mio futuro. Sogno di tornare in categorie superiori e anche farlo con il Rocca Priora sarebbe molto bello». Intanto domenica la squadra del presidente Marco Rocchi ospiterà il Casilina. «Il nostro obiettivo è quello di riprenderci il terzo posto che l’Atletico Zagarolo ci ha soffiato domenica scorsa approfittando del nostro passo falso – dice Pietrantoni -. Per farlo, dobbiamo tornare al successo anche se sappiamo che domenica sarà un’altra partita complicata perché il Casilina è in cerca di punti per la salvezza. In casa, però, sappiamo esprimerci al nostro meglio e speriamo che sia così anche nel prossimo turno».




Asd Judo Frascati, Mascherucci primo a Rosignano: «Un ottimo test d’allenamento»

Frascati (Rm) – Prosegue il percorso di Roberto Mascherucci verso gli appuntamenti più importanti della stagione Master. L’atleta classe 1971 dell’Asd Judo Frascati ha dimostrato di essere già in un ottimo stato di forma nel torneo andato in scena domenica scorsa a Rosignano, in provincia di Livorno. Mascherucci ha affrontato quattro incontri contro atleti della sua categoria (M4), ma anche più grandi (M5) e più piccoli di lui (M3). «I primi due li ho vinti in maniera abbastanza netta – racconta l’atleta tuscolano – Poi in semifinale ho avuto di fronte Gabriele Verona e in finale Marco Gigli: atleti con cui ci conosciamo da tempo e con cui c’è grande rispetto reciproco. C’è stata grande battaglia in entrambi gli incontri che, non a caso, sono finiti al golden score. Ho avuto più benzina nei momenti decisivi del torneo e per questo sono riuscito a vincerlo, ma sinceramente il risultato aveva un valore relativo. Mi interessava fare un ottimo allenamento e grazie alla presenza di questi forti atleti è stato possibile: sono molto contento per questo motivo». Mascherucci ha dunque salutato con ottimi riscontri l’ennesima tappa di avvicinamento ai campionati europei Master che si terrà a Glasgow a metà giugno. «Il mio programma prevede ora un’ultima “prova generale” in un torneo a Cittadella che si terrà a maggio, poi comincerò a prepararmi per la kermesse continentale che andrà in scena in Scozia». Lo farà continuandosi ad allenare coi giovani talenti dell’Asd Judo Frascati, considerato che l’altro Master di punta del club tuscolano Alessio Lepore si sta allenando di meno nell’ultimo periodo. «Alessio sta vicino al suo bambino che è nato da poco e quindi viene meno in palestra. Egoisticamente devo dire che è sicuramente un’assenza pesante perché, se è vero che coi ragazzi riesco ad allenarmi a buoni livelli, le sedute infrasettimanali con lui erano molto proficue. Cercherò di curare i dettagli e prepararmi comunque al meglio per l’appuntamento di Glasgow».




Lirfl (rugby a 13), la visita della Nazionale in Pakistan vista da una freelance italiana che lavora lì

Roma – Il passaggio della Nazionale allestita dalla Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) in Pakistan è stato indubbiamente uno dei momenti più significativi (se non il più alto) della stagione 2017-18. Qualche settimana fa la pagina Facebook ufficiale della Lirfl ha voluto rilanciare un sentito e passionale commento di una freelance italiana, Laura Casaretti, che per motivi di lavoro si trovava nella “land of the pure” (“la terra dei puri”, il Pakistan) e ha vissuto l’arrivo decisamente molto mediatico degli italiani “brava gente” della Nazionale di rugby a 13.

«Quando i giocatori di rugby league italiani sono arrivati qui, sapevano molto poco del Pakistan. “La presa elettrica è la stessa che in Italia?” hanno chiesto alcuni. Si aspettavano un sacco di cibo piccante e di scoprire un paese lontano dalla loro vita quotidiana. Sicuramente non si aspettavano di essere scortati dalla polizia, seguiti da veicoli blindati, né si aspettavano di essere circondati da disposizioni di massima sicurezza all’esterno del Marriott Hotel, dove erano alloggiati. Dopo il micidiale attacco alla squadra di cricket dello Sri Lanka nel 2009, che ha causato la morte di otto persone, le squadre internazionali hanno evitato il Pakistan. Tutte le partite “casalinghe” sono state giocate negli Emirati Arabi Uniti. Nel caso del rugby league, non sono stati giocati affatto. “Ospitare la squadra italiana di rugby a 13 a Islamabad e giocare una partita segna l’inizio dello sviluppo del rugby league nel Paese”, ha dichiarato Kashif Khwaja, capitano della Nazionale di rugby a 13 del Pakistan. Ikram Butt, fondatore di BARA (British Asia Rugby Association), e Pierluigi Gentile, presidente della Lirfl, hanno lavorato duramente per far sì che ciò accadesse. L’Italia aveva già assaporato in un certo senso la durezza del giocatore asiatico durante la partita contro il BARA, a Leeds, nel Regno Unito. Perché non provare a confrontarsi contro la squadra pakistana a Islamabad? La decisione era storica e serviva un teatro storico come lo stadio di Jinnah.
Le preoccupazioni legate alla sicurezza erano molte. Non c’era solo il rischio di episodi legati al terrorismo, ma anche all’instabilità politica interna del paese. La capitale pakistana è stata bloccata per quasi due settimane dalla protesta di una setta religiosa che chiede la pena di morte per blasfemia. Scontri contro la polizia potrebbero scoppiare in qualsiasi momento ed è per questo che la scadenza per la fine del sit-in è stata continuamente rinviata. Era questo il momento giusto per una partita internazionale? Gli italiani non ci hanno pensato troppo. La loro spontaneità ha prevalso, la data della partita è stata confermata. Ai miei connazionali e alle donne di campagna piace pensare a se stessi come gente amichevole e di mentalità aperta, non troppo condizionati dalla politica internazionale o dal terrorismo. Esiste anche un’espressione per questo concetto: “Italiani brava gente”. Non era questo, comunque, quello che li ha convinti a venire in Pakistan nonostante le preoccupazioni. L’orgoglio e il conforto sono qualcosa di strettamente correlato al rugby league e i giocatori dimostrano di onorarlo. Sicuramente, all’inizio, non si erano resi conto di quanto sarebbe stata storica la partita. Per gli italiani, la calda accoglienza ricevuta dal Pakistan è stata davvero una sorpresa, così come vedere troppe guardie di sicurezza con i fucili. “A cosa servono questi muri?”, ha chiesto uno dei ragazzi, indicando i muri devastati appena fuori dall’enclave diplomatica.
La maggior parte di loro sono giovani di 20 anni, più interessati a sapere se possono usare le famose linee di pick-up romantiche italiane, piuttosto che alle minacce alla sicurezza. Ben presto, tuttavia, si sono resi conto del rischio che stavano affrontando. E, fatto ancora più importante, hanno iniziato a fare domande sul popolo pakistano, i suoi limiti di vita, le paure. E a quel punto è arrivato in modo quasi naturale il loro supporto, il voler abbracciare la loro lotta quotidiana contro il pregiudizio internazionale e l’insicurezza interna. Ad un atleta di rugby non serve una cicatrice per renderlo coraggioso, ma serve lottare per i suoi compagni, essere un buon giocatore di squadra. In questo sport non esiste un giocatore che va avanti da solo, deve esserci l’intera squadra. Quindi questo è quello che hanno fatto. Insieme ai giocatori pakistani, hanno deciso di andare oltre ai motivi di sicurezza che hanno impedito a molte squadre internazionali di atterrare in Pakistan.
“Il rugby è davvero una metafora della vita”, ha dichiarato con passione Alessandro Ippoliti, capitano dell’Italia. “Ti muovi indietro e avanti passo dopo passo, tutti insieme lungo una linea orizzontale che divide il tuo terreno da uno dei tuoi avversari. Solo con la spinta fisica ed emotiva di tutti i membri del tuo team puoi superare la linea e raggiungere il risultato”. La sfida, in questo caso, andava al di là di un campo da rugby. L’incontro ha visto la vittoria della squadra ospite, ma a renderla memorabile è stata lo spettacolo della sportività. “Stiamo lavorando per portare un’edizione della Coppa del Mondo qui in Pakistan”, ha scritto in seguito l’ambasciatore italiano Stefano Pontecorvo su twitter dopo aver assistito in tribuna alla partita, mostrando tutto il suo sostegno per promuovere una diversa percezione del Pakistan in tutto il mondo. Per entrambe le squadre, il dolore fisico dei colpi ricevuti durante la partita è evaporato nel giro di pochi giorni. L’orgoglio di aver fatto parte di un evento di questo tipo, invece, è durato sicuramente più a lungo».




San Nilo Grottaferrata (pattinaggio), dodici titoli italiani ai campionati organizzati dall’Acsi

Grottaferrata (Rm) – Uno splendido risultato, un bottino ricchissimo. Il settore pattinaggio del San Nilo Grottaferrata ha strapazzato la concorrenza nel campionato italiano organizzato dall’ente promozionale Acsi da mercoledì a domenica scorsa a Gubbio. Le ragazze allenate da Stefania Dolciotti, presentatesi in Umbria con trenta atlete, hanno conquistato ben dodici medaglie d’oro, cinque d’argento e quattro bronzi. Nella categoria Pulcini B Master primo posto per Vittoria Cocciolo (classe 2008) e secondo per Giulia Di Stefano (2008). Stessa situazione nella categoria Azzurrini con Giulia Olivieri (2004) prima e Giulia Brunetti (2005) seconda. Vanessa Ferri (2008) ha vinto tra i Pulcini B competitive, mentre il San Nilo Grottaferrata ha monopolizzato il podio tra i Primavera con la vittoria di Elisa Palladinelli, il secondo posto di Matilde Mecozzi e il terzo di Eleonora Purificato (tutte atlete nate nel 2008). Tris anche tra i Principianti B master con Alice Angelucci (2005) prima, Arianna Pulice (2004) seconda e Giulia Gabrielli (2005) terza. Rachele Isoni (2004) ha anticipato tutti nella categoria Principianti B competitive, così come Angelica Valgimigli (2005) tra i Principianti B Excellent dove Eleonora Sonnino (2005) ha chiuso terza. Primi posti anche per Valentina Raponi (2008) e Leonardo Gabrielli (2008) tra i Pulcini B Excellent, Angelica Cocco (2003) tra i Fantastic, Giulia Abbafati (2010) tra i Pulcini A master e Ginevra Grassi (2008) tra i Pulcini B classic dove Sofia Rossi (2008) ha chiuso terza. Da ricordare, infine, anche il secondo posto di Elisa Santoni (2005) tra i Principianti B classic. «E’ stato decisamente un bel campionato italiano – commenta la Dolciotti – Già in passato il nostro gruppo aveva partecipato a questa manifestazione, dunque eravamo preparati alla gestione dell’evento. E’ stato importante il confronto con realtà diverse da quelle con cui gareggiamo solitamente e i risultati sono stati incoraggianti nonostante la manifestazione abbia avuto numeri importanti. Sono contenta per l’unico maschietto del nostro gruppo, Leonardo Gabrielli, che ha finalmente potuto confrontarsi con altri tre atleti della sua età e ha dimostrato le sue qualità». Nel prossimo fine settimana il settore pattinaggio del San Nilo Grottaferrata tiferà per sei atlete che parteciperanno al campionato provinciale federale in programma al Divino Amore: speranze concrete di una buona gara per Giulia Brunetti, mentre Matilde Mecozzi, Elisa Palladinelli, Vanessa Ferri, Sophia D’Angelo e Ilary Venditti sono praticamente all’esordio in un appuntamento di questo tipo.




Asd Bellegra 1962 calcio (I cat.), Sancamillo: «Sconfitta immeritata col Giardinetti Garbatella»

Bellegra (Rm) – Ha sfiorato l’impresa la Prima categoria del Bellegra, ma alla fine il Giardinetti Garbatella si è imposto per 1-0 sul campo della squadra del presidente Marco Cilia. «Un peccato per il risultato, avremmo decisamente meritato di più – dice Ubaldo Sancamillo, centrocampista classe 1983 e capitano del Bellegra – Soprattutto nel primo tempo abbiamo fatto una grande prestazione, ci è mancato solo di concretizzare le opportunità create. Poi siamo rimasti in inferiorità numerica per l’espulsione di Romani e nella prima parte del secondo tempo abbiamo subito il gol decisivo viziato da un chiaro fallo di mano. A quel punto l’arbitro ha espulso per proteste anche il nostro Battisti, ma anche in nove abbiamo tenuto abbastanza bene il campo». La prestazione con la seconda della classe, nonostante il risultato negativo, può dare coraggio al Bellegra secondo il capitano. «E’ la conferma che possiamo giocarcela anche con le migliori squadre del girone. Ora arrivano tre partite fondamentali in cui dovremo fare i punti necessari per affrontare serenamente il finale di campionato e purtroppo la prima di queste dovremo affrontarla facendo i conti con qualche assenza per squalifica». Domenica il Bellegra giocherà ancora in casa con la Nuova Paliano, poi la sfida sul campo del fanalino di coda Borghesiana e infine la chiusura del trittico di nuovo tra le mura amiche con lo Sporting Torbellamonaca: tutte gare con squadre in lotta per evitare retrocessione diretta o play out. «Coi compagni ci diciamo sempre che, lottando assieme, tutti gli obiettivi sono possibili». Il capitano ha speso un’intera vita calcistica per il Bellegra. «Ho giocato solo un anno fuori dal mio paese, quello in cui ho vestito la maglia dell’Affile. Futuro? Vedremo cosa accadrà a fine stagione, l’età inizia a farsi sentire» sorride Sancamillo che poi spende parole importanti per il presidente Cilia. «Non mi aspettavo che tenesse così tanto al club di questa cittadina, anche se so che una parte della sua famiglia è di Bellegra. E’ un presidente giovane e con tanta voglia di fare, ha ambizioni importanti e gli auguro di poter portare la squadra della nostra città ancora più in alto. E’ chiaro che, per arrivare in Promozione, bisognerà rinforzare ancor di più la rosa perché il campionato di Prima categoria è sempre molto complicato».




Castelverde calcio (Allievi reg. B), Longo: «Impegno, sacrificio e spirito di squadra al primo posto»

Roma – Gli Allievi regionali fascia B del Castelverde hanno centrato un importante successo interno nel match di sabato scorso contro il Tor Sapienza. Le reti di Zoppitelli e Borelli (che ha siglato il definitivo 2-1) hanno permesso ai ragazzi biancoverdi di fare un ulteriore passo avanti verso la salvezza. Il tecnico (nonché direttore generale del Castelverde) Clemente Longo si dice soddisfatto del lavoro fatto dalla squadra dal momento del suo insediamento sulla panchina. «Abbiamo giocato cinque partite mettendo insieme dieci punti. L’impatto iniziale è stato pesante perché ho cercato di proporre un determinato modo di lavorare ad un gruppo che si era un po’ sfilacciato e doveva ritrovare compattezza. Abbiamo messo al primo posto l’impegno, il sacrificio in allenamento e l’obiettivo di squadra: ringrazio i ragazzi che in questi mesi sono stati presenti e hanno iniziato ad aprirsi a nuove metodologie, credo che abbiano le potenzialità per fare decisamente meglio di quanto fatto finora». Con sette partite da giocare e la sfida all’Atletico Lodigiani all’orizzonte, la permanenza in categoria per gli Allievi regionali B del Castelverde sembra davvero alla portata. Longo, però, conclude facendo un discorso di carattere molto più generale e ampio. «Il calcio è sempre più ostaggio dei genitori che assumono un atteggiamento di perenne giustificazione nei confronti dei loro figli. In questo modo, questi ragazzi non hanno minimamente il senso dell’autocritica, e non sviluppano senso di responsabilità: un po’ di anni fa questa situazione era una eccezione, oggi è praticamente il contrario. Pochi ragazzi hanno rispetto del lavoro e degli altri. I genitori devono fare un passo in dietro e lasciare che i loro figli imparino ad affrontare i problemi da soli, del resto lo sport dovrebbe insegnare proprio questo. Nei primi anni la Federazione dovrebbe obbligare le società ad educare le famiglie all’attività sportiva. E’ l’ora di studiare una vera e propria strategia di educazione o rieducazione allo sport». Dal ruolo dei genitori a quello dei tecnici. «La formazione degli allenatori è fondamentale: non dev’essere fatta selezione all’ingresso del corso di abilitazione, ma alla fine premiando le competenze acquisite» conclude Longo.