Inter: verso il match con la Lazio

Ad Appiano Gentile l’Inter continua la preparazione in vista del match con la Lazio, in programma domenica 31 marzo alle 20.30. I nerazzurri si sono ritrovati al Centro Sportivo Suning per il primo allenamento settimanale. In attesa del rientro degli ultimi giocatori impegnati con le rispettive nazionali, la squadra ha svolto riscaldamento in palestra, proseguendo la seduta in campo con lavoro sulle andature, possesso palla e partitella a campo ridotto.




Rocca Priora (calcio, I cat.) affonda la Novauto, Antonelli: “Tre punti che ne valgono sei”

ROCCA PRIORA (RM) – Altri tre passi verso il sogno. La Prima categoria del Rocca Priora rimane in vetta al girone F anche dopo il fondamentale scontro diretto con la Novauto. La squadra di mister Paolo Lunardini ha vinto 3-1 e ha tenuto “a distanza” il Valle Martella, ancora in ritardo di due punti. “Una vittoria che vale sei punti perché oltre a darne tre a noi, allontana anche la Novauto che comunque ancora non è fuori dai giochi con sei partite da giocare”.

L’analisi è dell’attaccante classe 1989 Matteo Antonelli, a bersaglio per il gol del momentaneo 2-1. “Il primo tempo era iniziato male nel senso che la Novauto era passata in vantaggio – racconta la punta ex Palestrina – Ma, come già accaduto in altre occasioni recenti, la squadra non si è scomposta e ha saputo rimettere a posto le cose col gol di Ponzo.

Nella ripresa siamo riusciti a passare in vantaggio col mio gol, poi nel finale ci ha pensato Halauca a segnare la rete del definitivo 3-1. Un successo fondamentale, ma la strada è ancora lunga”. In ogni caso il Rocca Priora non sembra avvertire pressioni di sorta. “La società non ci aveva chiesto di vincere il campionato, anche se ovviamente adesso siamo lì e ci crediamo” spiega Antonelli che l’anno scorso a Palestrina ha vinto il suo primo campionato in carriera.

“Ci giravo intorno da un po’ e finalmente sono riuscito a spuntarla. Sarebbe bellissimo poter rivivere quelle emozioni a distanza di un anno con la maglia del Rocca Priora”. Con quello alla Novauto, Antonelli ha firmato sette gol in stagione e ultimamente sta trovando una buona continuità realizzativa. “Le cose vanno bene, ma in questo momento l’obiettivo primario è quello di squadra”.

Domenica prossima i ragazzi del presidente Marco Rocchi sono attesi da un’ulteriore prova di maturità. “Saremo di scena a Montelanico e non sarà per nulla una gara semplice. All’andata non c’ero e non conosco i prossimi avversari, ma andare a giocare su quel campo e contro una compagine in piena lotta per la salvezza sarà dura. Bisognerà essere pronti alla battaglia, d’altronde le distanze in termini di punti tra le prime e le ultime non sono ampie, quindi sappiamo che dovremo sudare” conclude Antonelli.




Milan, il programma della settimana

Passato il weekend di riposo, il Milan tornerà al lavoro questo pomeriggio, per preparare la sfida con la Sampdoria, anticipo della 29ª giornata di Serie A TIM (sabato 30 marzo alle 20.30).

Martedì e mercoledì, invece, sono previsti allenamenti mattutini a partire dalle 11.00. Giovedì, quando saranno via via rientrati tutti gli undici nazionali, prima di scendere in campo verrà effettuata una sessione di video-analisi (10.30). Stesso schema di venerdì, alla vigilia, quando la rifinitura scatterà alle 11.30; dopodiché spazio alla conferenza stampa di mister Gattuso e alla partenza per Genova.




Genoa, oggi la ripresa

Il Genoa riprenderà oggi la preparazione. Dopo il fine settimana di riposo, fatta eccezione per i nazionali con le rispettive selezioni, mister Cesare Prandelli, ha convocato la squadra per oggi in vista del primo allenamento verso Udine. La seduta è fissata nel pomeriggio a porte chiuse. Nella prima parte della settimana lo staff tecnico dovrà fare a meno degli elementi di rientro dalle nazionali. Solo a ridosso del match il gruppo tornerà a ranghi compatti, per entrare nei dettagli della preparazione. Il match con i friulani verrà giocato in anticipo sabato alle 15.




Massimo Ferrero, se Pallotta va in pensione..

“Il mio sogno nel cassetto è acquistare la Roma”

“Sono romano, romanista e nato a Testaccio. Quando Pallotta andrà in pensione io sarò pronto”.
    Queste le parole del presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, ospite questo pomeriggio a Domenica In su Rai1. Ferrero confessa: “E’ il mio sogno nel cassetto, così diamo a questi lupacchiotti la Roma che meritano”. Una dichiarazione d’amore verso i colori giallorossi ribadita in un periodo in cui il fondo statunitense York Capital sta cercando di acquistare il club blucerchiato. La trattativa c’è, manca ancora l’intesa sulla cifra finale che potrebbe essere intorno ai 100 milioni.
   Domani comincerà una settimana determinante visto l’incontro previsto a Londra nei prossimi giorni. Intanto Ferrero lavora per il futuro del club e martedì mattina incontrerà insieme al Genoa il sindaco per definire col Comune di Genova le ultime pratiche per la concessione lunga 90 anni della stadio Ferraris alle due società cittadine.




Ssd Roma VIII (calcio), il ds Fagotti sulle giovanili: «Bene la Juniores, sfortunati gli Allievi»

Roma – La Roma VIII sta provando a crescere e a strutturarsi. Non soltanto con una prima squadra che l’anno scorso vinse sul campo il campionato di Prima categoria (con il salto in Promozione negatole per i noti fatti) e che quest’anno può essere ancora tra le protagoniste, ma anche un settore giovanile che comincia a crescere. Dopo lo “start-up” della scorsa stagione con l’allestimento di una squadra Juniores provinciale, la Roma VIII ha raddoppiato quest’anno aggiungendo anche un gruppo Under 17 provinciale (ex Allievi fascia A). A metà stagione, il direttore sportivo Roberto Fagotti traccia un primo bilancio. «La Juniores, pur essendo la rosa quasi totalmente nuova rispetto all’anno passato, ha sfruttato questo anno di esperienza in più e sta facendo abbastanza bene. Gli Allievi stanno soffrendo soprattutto a causa di una serie di infortuni pesanti che hanno accorciato una rosa già non lunghissima». Il diesse è abbastanza chiaro sugli obiettivi che dovranno perseguire le due squadre nella seconda parte di stagione. «Gli Allievi devono continuare il loro percorso di crescita ascoltando le indicazioni di mister David Trombetti, sperando di poter recuperare al più presto qualche elemento. Per quanto riguarda la Juniores di mister Massimiliano Mancuso, sono convinto che la squadra possa ancora ottenere un piazzamento tra le prime tre del girone. Inoltre già in questa prima parte di annata, qualche ragazzo ha cominciato ad affacciarsi nel gruppo della prima squadra guidata da mister Fabrizio Fiaschetti, sempre attento alle attività di questa selezione giovanile. Pinciotti e Monterisi oltre al portiere Spalletti sono nel giro della Prima categoria, mentre l’altro estremo difensore Di Ruzza è in pianta stabile coi grandi e ha pure disputato qualche partita». La Roma VIII non ha mai nascosto l’idea di proseguire questo percorso di crescita del settore giovanile. «La proprietà è soddisfatta di come si stanno comportando i ragazzi e la voglia di aggiungere altre categorie c’è. Bisognerà vedere se ci sarà la possibilità di strutturarsi anche a livello dirigenziale per dare a questi ragazzi la giusta vicinanza e il dovuto sostegno».




Riccardo Bernardini, l’arbitro picchiato a sangue. La mamma: “…a difendere mio figlio, non c’era nessuno”

ROMA – Una tragedia sfiorata quella di lunedì 12 novembre 2018. Non è la prima volta, purtroppo. Speriamo (ma allo stesso tempo temiamo non sia così) l’ultima. Un ragazzo di 24 anni, Riccardo Bernardini, è stato aggredito ieri alla fine della partita fra la Virtus Olympia e l’Atletico Torrenova, valevole per il campionato di Promozione. Uno schiaffo, il secondo, la caduta, la testa che sbatte sul cemento, una pozza di sangue. Solo la prontezza del preparatore atletico del Torrenova, Yuri Alviti, ex capo degli Irriducibili, e successivamente della fidanzata di Riccardo (infermiera) hanno evitato il peggio. Aveva perso i sensi, rischiava di morire, è stato rianimato. La sua colpa? Essere un arbitro.

INCUBO – Tutto è avvenuto in pochi minuti. Subito dopo il fischio finale di una partita che s’era accesa proprio nel finale. Due espulsi fra i padroni casa, poi quel gol nel recupero. E’ scattato il raid. I Carabinieri, accorsi subito insieme all’ambulanza, avrebbero un quadro già chiaro della dinamica, secondo le testimonianze raccolte. Ad entrare nel recinto che separa gli spogliatoi dal resto della struttura (il Francesca Gianni, quartiere San Basilio) sicuramente due uomini fra i 25 e i 35 anni. Hanno scavalcato (uno o tutti e due) il recinto ed aperto la porticina. Alla fine, secondo alcuni testimoni, erano in quattro. E’ volato uno schiaffo, poi il secondo, micidiale. Bernardini è caduto all’indietro ha battuto la nuca ed ha perso conoscenza. Il preparatore del Torrenova, Yuri Alviti (ironia della sorte: era stato allontanato dalla panchina proprio dall’arbitro) è intervenuto per rianimarlo (la lingua dell’arbitro rischiava di soffocarlo), poi è intervenuta anche la fidanzata di Riccardo. E’ arrivata l’autoambulanza, che lo ha trasportato all’Umberto Primo. Bernardini è stato sottoposto ad una prima TAC, che ha fortunatamente dato esito negativo, poi a una seconda. Tre punti di sutura. Ha passato la notte in osservazione.

Escalation di aggressioni

Il Lazio è una delle regioni che ha la percentuale più alta di aggressione ai direttori di gara. Prima, Campania, Sicilia e Calabria. Una vera e propria piaga. Che trova sempre corpo nella voce di chi fa comizi invece di pensare ad altro, ma che poi, all’atto pratico, nonostante sanzioni studiate ad hoc che poi vengono disattese o aggirate, non ha risolto nulla. Ed è inutile vestire gli arbitri della serie A con le magliette che inneggiano ai corsi arbitrali nelle sezioni per il reclutamento (in alcune regioni si fa fatica a coprire tutti i campionati, segno di una disaffezione o di un calo di vocazioni) se poi questi sono i risultati. In serata, la Virtus Olympia s’è dichiarata «estranea ai fatti accaduti», s’è detta «profondamente rammaricata per l’aggressione perpetrata ai danni del direttore di gara», precisando che gli individui erano «totalmente estranei al club». Ha poi rivolto, a nome del presidente Giovannoni, «i migliori auguri di rapida guarigione al signor Bernardini di Ciampino». Vorremmo non parlarne più…

 

L’appello della mamma

«Pronto? Sono la mamma di…». Comincia così la dolcissima telefonata con la mamma di Riccardo Bernardini. Appena uscita dell’ospedale, dove ha lasciato il figlio. Adrenalina e preoccupazione. Uno sfogo, dopo una giornata di tensione. Mai sopra le righe, sempre entro quei limiti di quella civiltà che invece è mancata ieri pomeriggio al Francesca Gianni. «Hanno tirato sassi, sono entrati, erano più di due, forse quattro. Ma lì, a difendere mio figlio, non c’era nessuno….». Non lancia accuse, ma non capisce perché si debba finire in ospedale per una passione. All’ospedale, con lei, il presidente della sezione di Ciampino, Samà, il presidente del Cra del Lazio, l’ex arbitro di A Palanca, e il suo vice, l’ex assistente di Serie A, Dobosz: «Persone splendide. Ma il problema va risolto, per sempre. Mi appello al presidente della Federcalcio, Gravina, e soprattutto a quello dell’AIA, Nicchi: gli arbitri devono, ripeto devono essere tutelati. E se non lo fa lui, costituirò un’associazione di tutte le mamme degli arbitri. Così è una vergogna». Solo il cuore di una mamma sa essere così forte.

Testo pubblicato sulla bacheca Facebook ufficiale del Latina Calcio 1932 Settore Giovanile e Scolastico




Virtus Divino Amore (calcio, I cat.), Bucci frena la Vivace: «Non meritiamo l’attuale classifica»

Roma – La Prima categoria della Virtus Divino Amore batte un colpo importante. Non è arrivato il primo successo stagionale, ma il punto ottenuto sul campo della Vivace Furlani Grottaferrata (ex seconda forza del girone) è sicuramente significativo. E pensare che i capitolini di mister Paolo Lattanzio erano andati anche inizialmente in vantaggio col gol del centrocampista classe 1996 Matteo Bucci, inserito in extremis nell’undici titolare a causa della defezione di Stefano Trevisani. «E’ stata una partita equilibrata e alla fine il pareggio è il risultato più giusto – spiega il giocatore utilizzato inizialmente e anche nella parte finale della gara nel ruolo di esterno difensivo – Peccato per il gol subito, frutto di una disattenzione dovuta anche ad un campo molto scivoloso. Poi nel secondo tempo abbiamo continuato a giocare alla pari contro una squadra d’alta classifica e questo non può che darci tanta fiducia». D’altronde Bucci e i suoi compagni sono assolutamente convinti che la Virtus Divino Amore non valga gli attuali due punti in classifica. «Siamo consci delle nostre qualità, anche se sappiamo che questo è un gruppo molto giovane. Sono convinto che la squadra si possa salvare e c’è tutto il tempo per migliorare la classifica». L’occasione giusta sembra darla il calendario: domenica prossima al “Millevoi” arriva il Tor de’ Cenci che ha racimolato appena due punti in più degli ardeatini (anche se con una gara giocata in meno). «Dobbiamo fare di tutto per centrare la nostra prima vittoria in campionato, giochiamo in casa e dobbiamo far valere il fattore campo. E’ un po’ presto per definirlo uno scontro diretto, ma sicuramente è già una gara importante» sottolinea Bucci che è tornato alla Virtus Divino Amore quest’estate. «Qui ho vinto un campionato Allievi qualche anno fa e l’allenatore era proprio Paolo Lattanzio – dice l’ex giocatore dell’Indomita Pomezia – Sono tornato perché avevo bisogno di una soluzione logisticamente comoda per me che abito nella zona di Castel di Leva e quindi sono contento di essere tornato a vestire questa maglia».




Al via il secondo turno del campionato cadetto, vediamo dove scovare i migliori pronostici sulla serie b

Dopo una prima giornata scoppiettante e molto attesa dopo le varie vicissitudini che hanno accompagnato l’inizio di questa stagione con esclusioni e ripescaggi ci si appresta a vivere il secondo turno stagionale. Il campionato di serie b per gli scommettitori è sempre un rebus molto difficile da risolvere ed infatti gode di quel fascino che pochi campionati hanno e soprattutto offre quote davvero invitanti, ma per la difficoltà che comporta oggi molti scommettitori prima di giocare consultano siti specializzati nei pronostici serie b.

In rete sono ormai tantissimi i siti che propongono i pronostici serie b all’interno di una sezione dedicata dove ogni pronostico serie b viene studiato da esperti del betting attraverso attente analisi per cercare di fornire pronostici serie b sicuri ed affidabili ai propri lettori. Tutti i pronostici sono accompagnati da un analisi sia statistica che tecnico tattica per avere tutte le informazioni necessarie a conoscere l’incontro a fondo e non commettere banali errori. Conoscere tutti questi aspetti è fondamentale perché se ci affidassimo solo alla lettura della classifica oppure al blasone di una squadra, soprattutto in un campionato così complicato come la serie b, incapperemmo in errori e si andrebbe incontro a sconfitte certe.

Ovviamente anche se si seguono e consultano questi portali di pronostici non è detto che questi debbano sempre essere vincenti, ma sicuramente hanno molte più possibilità di vincita e di questo gli scommettitori si sono ben presto accorti che ogni week end, ma non solo, leggono con attenzione tutte le previsioni offerte.

Il prossimo turno inizia venerdì con l’incontro tra Palermo e Cremonese dove i padroni di casa devono cercare di fare punti dopo il pareggio rimediato nella prima giornata.  Sabato ci saranno invece altri incontri molto interessanti come ad esempio il derby Padova Venezia e Cosenza Verona dove i veronesi cercheranno i tre punti dopo il pareggio casalingo dello scorso turno. La seconda giornata terminerà domenica con tre incontri serali che vedranno impegnate Lecce Salernitana, Crotone Foggia e Ascoli Perugia.




Il Napoli di Ancelotti riparte dalle sue certezze

Nonostante le polemiche, un calciomercato deludente, l’arrabbiatura dei tifosi nei confronti del presidente De Laurentiis, la stagione del Napoli è iniziata come meglio non poteva. In un contesto molto difficile, a Roma contro la Lazio, sotto di un gol, gli uomini di Carlo Ancelotti sono riusciti a ribaltare un match che si era messo molto male e che avrebbe, di certo, aperto una settimana molto complicata.

È LUI IL VERO TOP PLAYER? L’addio di Sarri aveva sicuramente creato una crepa tra il presidente ADL e la tifoseria partenopea. L’approdo sulla panchina di ‘Re Carlo’, però, un vincente capace di trionfare per 3 volte nella Uefa Champions League e di portare a casa trofei con squadre del calibro di Milan, Chelsea, PSG, Real Madrid e Bayern Monaco avevano calmato la piazza, che si aspettava però qualcosa di più dalla sessione di mercato. Il top player potrebbe, però, non essere in campo, ma in panchina, perché una presenza come Ancelotti darà sicuramente qualcosa in più a una squadra che già l’anno scorso ha battagliato per lo scudetto e che, quest’anno, si conferma tra le squadre più accreditate per la conquista del titolo.

SI RIPARTE DALL’ATTACCO E DAL SOLITO ALLAN – Difficile vedere la mano di Ancelotti alla prima di campionato: di certo si è visto un Napoli già pimpante, in cui i calciatori di spicco non hanno steccato la prima. Su tutti Milik, voglioso di mettersi alle spalle due infortuni che gli hanno provocato non pochi problemi; il polacco ha disputato una prestazione eccezionale, sia di supporto verso i compagni sia da attaccante puro: ha messo la palla nel sacco per due volte, anche se la prima è stata invalidata dal direttore di gara, per via di una spinta di Koulibaly ai danni di Radu. A servire Milik ci sono stati Callejon e Insigne, impeccabili; il folletto azzurro soprattutto è sembrato in giornata di grazia, mettendo in difficoltà continuamente la retroguardia laziale con continui dribbling, cambi di direzione e di gioco. Dal suo piede è arrivata la grande apertura per il pareggio di Milik, mentre poi con il solito destro a giro ha deciso la gara. Ma un plauso lo merita l’eterno Allan, che sembra non aver mai smesso di correre. Palloni recuperati, grinta e ripartenze: fondamentale in questo Napoli.

ORA IL MILAN – Tra una settimana, Carlo Ancelotti affronterà qualche sua vecchia conoscenza: il Milan di Rino Gattuso, Maldini e Leonardo. A fine giugno la squadra rossonera sembrava destinata all’oblio, vista anche la sentenza del TAS che aveva squalificato il Milan dall’Europa League. L’approdo di Elliot e il ritorno come dirigente dell’ex allenatore dell’Inter hanno creato un nuovo asse per vincere, svoltando da un’estate che sarebbe stata molto triste. A Napoli tornerà da sfavorito anche Gonzalo Higuain, al suo esordio con il Diavolo. Sarà sicuramente una partita molto interessante, la prima in casa del nuovo Napoli di Ancelotti: vedremo se sarà in grado di riscaldare fin da subito i tifosi.




San Siro, il tweet del sindaco scatena i tifosi: critiche e sfottò. Il Meazza diventa ‘conteso’

Un tweet che apre un botta e risposta: tra il sindaco Giuseppe Sala e Inter e Milan. E poi tra tifosi nerazzurri e rossoneri. Nella serata di ieri il primo cittadino scrive sul social network “Prendo atto della dichiarazione del Milan su San Siro.

Facciamola semplice: penso che per Milano, per i tifosi e i turisti, l’impianto debba essere ammodernato. Il Milan quando sarà in grado di dirmi se è disponibile o no a investire insieme sul nostro stadio?” e a stretto giro pubblica un altro tweet “Sia chiaro a tutti: l’invito vale anche per l’Inter, perché San Siro è lo stadio dei milanesi”. Parole che innescano le reazioni dei due club. Il Milan, con un comunicato chiarisce che “il Club non ha mai manifestato il desiderio di lasciare San Siro.

Fermo restando che il Milan ritenga importante pensare per il proprio futuro di giocare in uno Stadio di proprietà, quindi non in co-abitazione con altre squadre, la decisione su quali possano essere i futuri impianti sportivi delle squadre cittadine – si legge nella nota – non potrà che essere presa con i tempi adeguati, e con la piena condivisione di tutte le parti direttamente coinvolte. Proprio per questo il Milan, di concerto con l’Amministrazione Comunale, ha avviato una serie di incontri di analisi e di valutazioni delle aree disponibili sul territorio, tenendo in debita considerazione il valore dello Stadio di San Siro e le eventuali ipotesi di riqualificazione del medesimo. Solo alla conclusione di questo percorso, tutte le parti coinvolte potranno esprimere una valutazione compiuta ed assumere eventuali decisioni”.

Anche i cugini nerazzurri rispondono, via Twitter: “Gentile Beppe Sala, come ricorderà abbiamo investito tempo e risorse nello stadio dei milanesi, il nostro piano è chiaro a tutti da 18 mesi e non è cambiato.     Aspettiamo un tavolo di discussione con tutti gli attori coinvolti per parlarne con chiarezza”, è la risposta del club. Ma i due post del sindaco non passano inosservati e scatenano le tifoserie. Soprattutto quella rossonera. Sono infatti decine i commenti di tifosi milanisti infastiditi dalla ‘provocazione’ del sindaco, notoriamente tifoso nerazzurro. Ma non mancano neanche le polemiche, inevitabili, tra le due sponde del tifo nerazzurro con lo scambio reciproco di sfottò e la rivendicazione di entrambe le tifoserie su San Siro con, va da sè, l’invito l’uno all’altro “ad andarsene”.