Ora Facebook punta sul food delivery

 

di Francesco Pellegrino Lise


La marcia inarrestabile di Facebook procede sempre più spedita verso nuovi settori. Stavolta il social network di Mark Zuckerberg sta per approdare in un unoverso che finora non aveva mai considerato: la ristorazione a domicilio. Da quello che si apprende infatti il nuovo servizio permetterebbe a ristoranti e pizzerie di avere un servizio per le ordinazioni direttamente integrato alla piattaforma. Zuckerberg punterebbe dunque a mettere un piede nel mercato del "food delivery", dove la concorrenza è molto agguerrita. E con la stessa funzione, in futuro, si potrà anche prenotare un appuntamento dal parrucchiere e dall'estetista, o comprare biglietti per il cinema. Il servizio per ora vale soltanto per le imprese negli Stati Uniti e sfrutta i servizi offerti da Delivery.com o Slice, ma se otterrà il giusto successo, in futuro sarà destinato ad arrivare in tutto il pianeta. Ma non finisce qui, la nuova funzione di prenotazione non è tuttavia l'unica novità lanciata da Zuckerberg, infatti tramite il blog ufficiale del social network è stato annunciato che a partire da oggi sono attive anche le "raccomandazioni". In pratica, se in un post un utente chiederà raccomandazioni su un luogo o un servizio, le risposte degli amici saranno riunite in una mappa che contiene tutti i suggerimenti che fanno al caso.




Exomars: fiato sospeso per interruzione del segnale della sonda Schiaparelli ad un minuto dall'atterraggio su Marte

di Paolino Canzoneri

Alle 16.49 di ieri il lander spaziale della spedizione Exomars avrebbe dovuto toccare il terreno di Marte ma a 50 secondi dal previsto atterraggio il segnale improvvisamente si è interrotto. La sonda europea con tecnologia italiana è parte integrante di un grande progetto spaziale patrocinato dall'Agenzia Spaziale Europea ESA e concretizzato nella progettazione e spedizione delle sonde TGO-Schiaparelli create per lo sviluppo delle tecnologie di atterraggio. L'Italia partecipa a questo progetto giocando un ruolo importantissimo condividendo il 34% delle spese della missione e offrendo alle nostre industrie Leonardo-Finmeccanica la possibilità di aggiornamento e sviluppo per le nostre innovazioni. Paolo Ferri, direttore delle operazioni al centro di controllo di Darmstadt ha spiegato l'accaduto: "Mancavano cinquanta secondi all'atterraggio quando il segnale della capsula Schiaparelli si è interrotto improvvisamente.

 

La situazione che si è creata appare critica ma non si può dire che lo sbarco sia fallito. Scorrendo la sequenza delle manovre che la capsula doveva compiere si può dedurre che tutto si sia svolto in modo regolare sino all'apertura del paracadute". Il tutto necessariamente gestito automaticamente dal computer di bordo vista la lontanzanza dalla terra di oltre 175 milioni di chilometri : "Lo scudo termico aveva protetto bene il modulo dalla vampata di calore generata dall'attrito con l'atmosfera, il paracadute staccatosi come da prassi aveva trascinato correttamente il cono protettivo superiore che copriva la Schiaparelli ma a quel punto si sarebbero innescate altre manovre che hanno portato all'interruzione del segnale." Il fiato sospeso continua alla stazione e si attendono ulteriori sviluppi ed eventuale ripresa del segnale che scongiurerebbe un primo fallimento oggettivamente possibile alla luce della complessità dell'operazione ma ovviamente messo in conto. L'operazione Exomars alla volta della grande pianura Meridiani Planum del pianeta rosso Marte era iniziata sette mesi fà grazie ad un colossale budget di 1,1 miliardi che aveva coinvolto eccellenze italiane come il direttore delle operazioni di sbarco Paolo Ferri milanese leader dell'ESA; Silvia Sangiorgi marchigiana ingegnere elettronico con orientamento spaziale e vice manager dell'operazione Exomars; Francesca Esposito napoletana laureata in Fisica e con dottorato il ingegneria spaziale coordinatrice del team degli addetti ai sensori per la raccolta dati. Eccellenze che inorgogliscono il nostro paese che gioca un ruolo importantissimo nelle difficili imprese dello spazio. Il nome della sonda Schiaparelli rende omaggio all'astronomo italiano Giovanni Schiaparelli scomparso nel 1910 che per primo disegnò una mappa del terreno marziano scatenando fantasie e speculazioni sulla presenza di civiltà aliene. Dal 1960 ad oggi i tentativi di atterrare sul suolo marziano sono state numerose e quasi tutte hanno fallito. L'ex URSS, Giappone, Cina, USA ed Europa si sono cimentate nell'impresa difficile. La sonda Viking 1 riuscì ad atterrare sul pianeta rosso nel 1976 riuscendo ad inviare alla Terra migliaia di immagini tra cui la celebre foto "faccia di Marte" che fra rilievi, ombre, dossi e alture sembrava ritraesse addirittura un volto dalle sembianze umane. Dal 2011 oramai per sempre "campeggiano" due rover "Spirit" e "Opportunity" inviati dalla missione Mars Science Laboratory. Ad oggi uno solo dei due è funzionante e periodicamente manda alla Terra foto del terreno di Marte fornendo preziosissime informazioni. 




L'arte di Dishonored 2 al museo del videogioco di Roma

 

di Francesco Pellegrino Lise


Per celebrare il lancio di Dishonored 2, ultimo capitolo della saga in usita il prossimo 11 novembre per Pc, PlayStation 4 e Xbox One, si terrà al museo del videogioco di Roma "Vigamus" una mostra intitolata "L'Arte di Dishonored 2". Una selezione di splendide artwork create da Sébastien Mitton, Art Director at Arkane Studios e dal suo team sarà visitabile durante l'esposizione che presenterà  in esclusiva alcune delle location e dei personaggi chiave dell'attesissimo titolo. Il giorno dell’apertura, sabato 22 ottobre alle ore 16.00, Sébastien Mitton in persona introdurrà l'evento e sarà disponibile per soddisfarre le curiosità degli ospiti del Vigamus. L'evento si terrà da sabato 22 fino a mercoledì 30 novembre. L'ingresso al museo di via Sabotino, in zona Prati, sarà gratuito nelle giornate di sabato 22 e domenica 23.  




Samsung presenta il primo monitor curvo con tecnologia quantum dot

 

di Francesco Pellegrino Lise

 

Samsung rivoluziona il mondo del gaming e in occasione della Games Week, l’appuntamento italiano annuale dedicato ai videogiochi tenutosi a Milano dal 14 al 16 settembre 2016, ha presentato il primo monitor curvo ottimizzato per il pro gaming: il CFG70 da 24 pollici. Più potente, dal design mozzafiato e con il livello di curvatura più alto sul mercato, questo apparecchio, insieme al C27F591 già presente in Italia, è il primo monitor curvo con tecnologia quantum dot, che si distingue per i colori brillanti in un spettro sRGB del 125% e un design ecologico senza cadmio. L’alto livello di luminosità pone in risalto una serie di dettagli di gioco altrimenti nascosti in qualsiasi impostazione di luminosità, offrendo così esperienze di gioco ancora più realistiche, pensate per i giocatori più esigenti. Il nuovo monitor curvo CFG70 si caratterizza inoltre per il design “Super Arena” che abbina alla curvatura 1800R l’illuminazione a LED che interagisce con il suono, e rende ancora più intenso il brivido della vittoria. Si tratta inoltre del primo monitor curvo ottimizzato per il gaming ad avere un tempo di risposta per immagini in movimento di solo 1 ms. La frequenza di aggiornamento alta, fino a 144 Hz, è un’ulteriore garanzia di una presentazione fluida e agile.




Battlefield 1: Electronic Arts omaggia i soldati italiani con un artwork

 

 di Francesco Pellegrino Lise

 

Ottobre è il mese del debutto mondiale di Battlefield. L'attesissimo videogame targato Electronic Arts è uno sparatutto in prima persona ambientato durante gli eventi della Prima Guerra Mondiale. Proprio in virtù di questo nuovo scenario, il team di sviluppo ha deciso di celebrare le gesta dei soldati italiani con un'immagine ad hoc. Tale scelta sottolinea la presenza di ben due missioni del gioco ambientate in Italia. In Battlefield I infatti si potrà giocare in multiplayer a due delle battaglie finali sul Monte Grappa, tra le maestose vette delle Alpi venete, teatro di scontri decisivi nel corso della Prima Guerra Mondiale e lungo la costa dell’Adriatico, dove infuria un feroce scontro per il controllo del territorio. L'Italia sarà anche protagonista di una vera e propria missione nella modalità campagna. Chiamato "Avanti Savoia", questo livello riprenderà lo scontro tra l'Italia e Impero austro-ungarico fra i picchi coperti di neve delle Alpi, dove nessuno riesce a trovare una tattica che consenta di sfondare le linee nemiche. Nel frattempo, però, un reggimento di truppe scelte montane, gli Arditi, prepara un assalto poco ortodosso che farà la differenza sul campo di battaglia e starà proprio ai giocatori tenere alto l'onore del nostro Paese. Battlefield 1 sarà disponibile a partire dal 21 ottobre 2016 per PS4, Xbox One e PC. 




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Sanità: "Servono 18 mila medici in tre anni"

Redazioni

Per i prossimi ''tre anni servirebbe assumere almeno 18mila medici, oltre alla conclusione già nel 2017 del processo di stabilizzazione per i circa 8mila medici precari. E numeri ben più alti sono stimabili per gli infermieri''. Questa la stima all'ANSA del segretario nazionale della Fp-Cgil Medici Massimo Cozza, che chiede un ''piano straordinario di assunzioni'' e giudica una ''buona notizia'' l'annuncio di nuovi concorsi nella Sanità da parte del premier Matteo Renzi. Dai dati del Conto annuale del Tesoro, avverte, ''negli ultimi 5 anni (2009-2014) risulta che nel Ssn ci sono circa 6mila medici in meno, e nel solo 2014 sono cessati dal servizio circa 3500 medici''. Inoltre, ''nei prossimi anni ci sarà un esodo pensionistico rilevante, stimabile tra 60mila e 70mila unità nel periodo 2017-2026, calcolando un picco nel triennio 2021-2023 per il raggiungimento da parte di tanti del requisito di 42 anni e 10 mesi di contributi, compresi riscatti laurea e specializzazione, senza dover aspettare 66 anni e 7 mesi per la pensione di vecchiaia''.
E' ''una buona notizia che il premier – sottolinea Cozza – abbia ascoltato il nostro grido di allarme sull'invecchiamento in sanità. A partire da un nostro studio dal quale emerge che nel Servizio sanitario nazionale (Ssn) un medico su due ha più di 55 anni''. Adesso, ''affinché non rimanga solo un annuncio – avverte – ci aspettiamo nella legge di stabilità norme e risorse nuove e mirate che consentano lo sblocco del turn over, a partire da medici ed infermieri, anche nelle Regioni sottoposte a piani di rientro, ed un piano straordinario di assunzioni, in primo luogo per i precari''.
Rimane poi ''l'incognita delle nuove norme sull'Ape che potrebbero agevolare ulteriori pensionamenti – sottolinea inoltre Cozza – se dovessero essere superate le criticità''. Dunque, ''va individuato il fabbisogno di personale in base a criteri oggettivi, definiti a livello nazionale, tenendo conto delle diverse esigenze regionali, e va programmato un piano
straordinario di assunzioni. Va pertanto sbloccato il turn over in tutte le Regioni, anche – conclude – per realizzare quel cambio generazionale fondamentale, fino ad oggi solo annunciato e poi dimenticato''.




Tumore al polmone, ridotto il rischio di mortalità del 40% con l'immunoterapia

Redazione

SALUTE – Una stima di una riduzione del 40 per cento del rischio di mortalita'. Sono i risultati promettenti di una nuova cura di immunoterapia, che punta a stimolare il sistema immunitario contro il tumore, che utilizza la molecola pembrolizumab contro il cancro del polmone. Lo studio, chiamato Keynote-024 e che ha coinvolto 305 pazienti, è stato presentato in sessione plenaria, data la sua rilevanza, al Congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo) e contemporaneamente pubblicato sulla rivista The New England Journal Of Medecine. ''Uno studio importante – ha affermato Silvia Novello, professore associato di Oncologia Medica all'Università di Torino – che ha fatto registrare vantaggi enormi per i pazienti che esprimono la proteina PD-L1 sulle cellule tumorali, perché possono evitare le terapie tradizionali e la chemioterapia e accedere a farmaci innovativi con una tollerabilità migliore''.

Non solo: ''Sarà infatti possibile in questo modo razionalizzare le risorse, ottenendo risparmi per Servizio sanitario nazionale –conclude Novello – perché potremo trattare con il farmaco giusto i pazienti selezionati in base alla espressione di PD-L1 sulle cellule tumorali e continuare quindi il percorso nella medicina di precisione contro una neoplasia, quella del cancro al polmone, che in Italia nel 2016 registra più di 41mila nuove diagnosi'




Influenza, nuova minaccia: arriva un virus dalla Libia

Redazione

Arriva dalla Libia il nuovo virus dell'influenza, e in particolare del ceppo A/H3, che quest'anno minaccia di mettere a letto in anticipo sei milioni di italiani. E questa volta molti in piena età lavorativa, tra i 50 e 60 anni. A lanciare l'allarme sono i medici di famiglia, che riuniti a Chia Laguna nel Congresso nazionale del loro sindacato – la Fimmg – hanno invitato tutti a vaccinarsi. "E' più che mai importante vaccinarsi al più presto", raccomanda Tommasa Maio, responsabile Area Vaccini della Federazione italiana medici di medicina generale, "medici di famiglia, pediatri ed igienisti sono impegnati a diffondere il nuovo Calendario vaccinale per la vita, aggiornato in base alle ultime evidenze scientifiche". "A far prevedere un'ondata influenzale più pesante del solito sono due fattori", spiega Tommasa Maio, segretario nazionale 'Fimmg Continuità assistenziale' che nel sindacato si occupa dei piani vaccinali. "Il primo è il largo anticipo con il quale quest'anno, già a fine agosto, è stato isolato il virus in un bambino nato in Marocco e proveniente dalla Libia. Fatto questo che ne prefigura una più ampia diffusione, soprattutto tra le persone non ancora vaccinate". "In secondo luogo – prosegue Maio – i virus A/Hong Kong (H3N2) e B/Brisbane, isolati dall'Istituto superiore di sanità (Iss) contengono piccole mutazioni che predispongono a una maggiore circolazione dell'influenza. Questo perché né i bambini, né le persone a rischio che solitamente si vaccinano possiedono gli anticorpi che fungono da barriera alla malattia".

I sintomi sono più o meno i soliti: infezioni alla vie respiratorie, con tosse e mal di gola, febbre anche alta, mal di testa e dolori alla articolazioni. Tutte cose che la passata stagione hanno fatto passare in media sei giorni a letto a chi è stato colpito all'influenza. Ma che ogni anno, secondo stime dell'Iss, provocano la morte di ottomila persone, soprattutto anziani, per le complicazioni, come polmonite e broncopolmonite, insorte dopo aver contratto il virus. "Per questo – invita la dottoressa Maio – quest'anno è più che mai necessario vaccinarsi per tempo, soprattutto se si appartiene a una categoria a rischio: ultrasessantacinquenni, diabetici, immunodepressi, cardiopatici, malati oncologici, donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza, solo per citare quelle più numerose".

Anche se il nuovo "Calendario della vita" presentato la scorsa settimana da Fimmg, Federazione dei pediatri Fimp e Società di Igiene Siti, consiglia quest'anno la vaccinazione anche per le persone sane tra i 50 e i 60 anni, che a causa della mutazione del virus saranno a breve più colpite dall'influenza. "Per loro il vaccino non sarà purtroppo gratuito ma sempre meglio spendere una quindicina di euro che perdere 5-6 giorni di lavoro, tanto più se si appartiene al sempre più numeroso popolo delle partite Iva", commenta Maio. Vaccino consigliato anche per i bambini sani, visto che l'influenza da 0 a 4 anni colpisce 10 volte più che tra gli anziani, 8 tra i 5 e i 14 anni. Per le categorie a rischio e per chi assiste i pazienti a rischio, il vaccino antinfluenzale è somministrato gratuitamente dai medici di famiglia nei loro studi. Il periodo destinato alla conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale è dalla metà di ottobre fino a fine dicembre. Invitiamo i pazienti a seguire le indicazioni fornite dalle Asl nei diversi territori. "Tutti i nostri iscritti sono impegnati a spiegare i propri assistiti, in particolare a quelli a rischio, l'importanza della vaccinazione di un virus troppe volte preso sottogamba, dimenticando che il 10% di chi è colpito dall'influenza di solito ha complicanze e che tra loro un altro 10% finisce in ospedale, mentre l'1% purtroppo non ce la fa", ricorda Maio.

Dati forse poco conosciuti visto che, secondo l'Iss, dopo anni di sempre maggiore copertura vaccinale, gli italiani che si immunizzano contro l'influenza sono oramai meno del 20% e tra gli anziani la percentuale è scesa dal 70 a meno del 50%. Colpa dei falsi allarmi sulle presunte contaminazioni di alcuni lotti due anni fa, ma soprattutto di bufale e falsi miti che sempre più frequentemente circolano su internet senza alcun controllo. Un'onda lunga di "anti-medicina" che i medici di famiglia della Fimmg si impegnano ora a contrastare. Promuovendo non solo la campagna di immunizzazione contro l'influenza ma anche quella a favore delle altre vaccinazioni previste dal nuovo Piano nazionale vaccini recepito dai Lea, i nuovi livelli essenziali di assistenza, operativi tra poco più di un mese, dopo il parere non vincolate del Parlamento. Ma se il Piano prevede vaccinazioni gratuite ovunque per varicella, pneumococco, meningococco e papilloma virus i medici di famiglia, insieme alla Società scientifiche di pediatri ed igienisti, sono andati oltre aggiornando 'il calendario della vità. "Il Calendario rappresenta uno strumento importante per tutti gli operatori sanitari poichè offre la sintesi delle ultime evidenze scientifiche – indicando tempi e modi ottimali all'immunizzazione, informando sulle ultime opportunità di prevenzione. Passi avanti della scienza che i medici si impegnano ora a far entrare anche nella conoscenza degli italiani in fuga dai vaccini". 




HIV: c'è una nuova terapia che può far guarire dal virus

Redazione

SALUTE – Scienziati vicini a ottenere la prima possibile 'guarigione' dal virus Hiv al mondo, grazie a una nuova terapia progettata da un team di cinque università del Regno Unito. Protagonista un uomo di 44 anni, che fa parte di una coorte di 50 pazienti sottoposti a sperimentazione, e in cui l'infezione non risulta al momento più intercettabile nel sangue. A unire le forze contro il virus i maggiori atenei britannici: università di Oxford, Cambridge, Imperial College, University College London e King's College di Londra, ricorda il 'Telegraph' on line.

La nuova terapia, ancora del tutto sperimentale, funziona in due fasi: nella prima è previsto l'uso di un vaccino che aiuta l'organismo a riconoscere le cellule infette e a eliminarle; nella seconda, un farmaco chiamato vorinostat attiva le cellule virali dormienti in modo che possano essere captate e combattute dal sistema immunitario. Ed è proprio questa seconda parte che, se si verificherà completamente, potrebbe rappresentare l'ottenimento della prima cura completa contro l'Hiv: finora infatti sono state proprio le tracce di virus 'nascoste' a riuscire a sfuggire ai trattamenti con farmaci antiretrovirali e a rappresentare la sfida principale da vincere.

"Si tratta di uno dei primi seri tentativi di una cura completa per l'Hiv", ha dichiarato Mark Samuels, direttore del National Institute for Health Research. "Si sta esplorando la reale possibilità di curare l'infezione, una sfida enorme. E' ancora presto per il raggiungimento dell'obiettivo, ma si tratta di un notevole progresso".

Il primo paziente, un operatore sociale, di Londra, ha dichiarato: "Sarebbe bello se questa cura fosse un successo. Il mio ultimo test del sangue è stato effettuato un paio di settimane fa e non c'erano livelli di virus rilevabili. Ho preso parte al trial per aiutare anche gli altri come me. Sarebbe un risultato enorme se, dopo tutti questi anni di prove, si trovasse davvero una cura. Il fatto che io faccia parte di questo tutto per me è incredibile".

Sarah Fidler, consulente medico dell'Imperial College di Londra, ha spiegato: "Questa terapia è stata progettata specificamente per cancellare dal corpo di tutti i segni di virus Hiv, compresi quelli dormienti. Ha funzionato in laboratorio e ci sono buone prove sugli esseri umani, ma dobbiamo sottolineare che siamo ancora molto lontani da qualsiasi terapia reale. Continueremo con i test medici per i prossimi cinque anni".




Diabete: approvato negli Usa il primo "pancreas artificiale". Misura e inietta insulina

di Paolino Canzoneri

La ricerca farmaceutica e tecnologica a beneficio di una vita migliore riesce a piccoli passi a garantire buoni frutti, uno di questi successi riguarda la terribile malattia del diabete di tipo 1 che afflige un numero putroppo ancora considerevole nel mondo. Jeffrey Shuren, direttore del Centro Drug Administration (FDA), agenzia che regola i farmaci degli Stati Uniti, parla di "prima teconologia" e si riferisce nello specifico l'approvazione del primo "pancreas artificiale" creato dalla Medtronic dal nome MiniMed 670mg in grado di monitorare e regolare il livello di glucosio  nel sangue iniettando automaticamente l'insulina necessaria abolendo cosi l'utilizzo di sirighe o penne. Il direttore del Centro di apparecchi e radiologia sanitaria del FDA spiega che questo autentico e notevole passo in avanti riguarderà i pazienti dai 14 anni in su e avendo battuto ogni record di approvazione potrebbe essere già disponibile in commercio dalla primavera del 2017. Facile comprendere come questo apparecchio potrà contribuire seriamente a migliorare la vita dei pazienti sollevandoli dalla schiavitù di dover sempre monitorare e ricorrere all'iniezione, prassi non dolorosa ma disagevole. Il MiniMed automaticamente sarà in grado ogni 5 minuti di monitorare i livelli di glucosio e lascierà al paziente la gestione dell'iniezione di insulina durante i pasti. Un mini sensore con un ago misurerà i livelli di zucchero e una piccola pompa di insulina posta nell'addome e collegata ad un catetere rilascerà l'ormone. I primi risultati hanno dato per certo che il dispositivo è efficace e sicuro ma l'utilizzo potrebbe evidenziare qualche effetto collaterale come ipoglicemia, iperglicemia, irritazione della pelle e rossore intorno alla zona di infusione. Il direttore Office of In Vitro Diagnostical Health al FDA Alberto Gutierrez sostiene: "Come parte del nostro impegno a migliorare la cura del diabete, l’FDA ha lavorato in modo interattivo con Medtronic fin dalle prime fasi di sviluppo per contribuire a rendere questa tecnologia disponibile per le persone con diabete di tipo 1 il più rapidamente possibile. Incoraggiamo le aziende a lavorare a stretto contatto con l’agenzia per accelerare la valutazione della Fda e la successiva approvazione di nuovi dispositivi che possono fare la differenza per molti pazienti”. Al momento studi clinici assidui della Metronic sono in corso per provare ad estendere l'utilizzo del dispositivo anche per bambini afflitti dal diabete di età dai 7 ai 13 anni.