VITERBO: POSTAZIONE ECOLOGICA ITINERANTE, DOMENICA 16 NOVEMBRE LA RACCOLTA DEGLI INGOMBRANTI AL RIELLO
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di Gennaro Giardino
Viterbo sotto i riflettori della V Commissione – Cultura, Diritto allo studio, Istruzione, Pari Opportunità, Politiche Giovanili, Spettacolo, Sport e Turismo – della Regione Lazio. Domattina, infatti, il presidente Eugenio Patanè e i membri della V Commissione consiliare visiteranno alcuni monumenti e luoghi di importanza storico-artistica della città dei papi. Dopo un saluto istituzionale in Sala Regia a Palazzo dei Priori sarà la volta anche del museo civico, del quartiere san Pellegrino, del palazzo papale, di Ferento e Villa Lante. La visita si inserisce nelle attività previste dalla Commissione, nell'ottica dei progetti di valorizzazione del patrimonio regionale anche in vista dell'Expo 2015 di Milano.
Redazione
Bolsena (VT) – Si comunica che il giorno 29 c.m. è stato rinvenuto nelle acque del lago di Bolsena, un aereo della seconda guerra mondiale.
Ancora una volta l’ass. Scuola sub del lago di Bolsena, dopo il successo ottenuto con il progetto: “Search and Recovery Boeing B-17 Flying Fortress crashed into lake Bolsena”, che ha portato al ritrovamento dei resti dell’aereo, al recupero della Torretta giroscopica inferiore e alla realizzazione presso il Museo Territoriale della nuova ” Sezione Testimonianze e Relitti dal lago di Bolsena”, ha continuato a indagare su altri aerei e relitti dispersi all’interno del bacino lacuale.
Seguendo i racconti di alcuni testimoni oculari e le informazioni ricevute dai Vigili del Fuoco Sommozzatori, la nostra Associazione è venuta a conoscenza della presunta presenza di un aereo in prossimità dell’isola Martana.
Abbiamo dunque cominciato a scandagliare una zona molto ampia e ancora una volta è risultato vitale per la localizzazione, il supporto dato da un pescatore professionale Biagio Puri di Bolsena che con la segnalazione di impigliamento di lenze ed ami atti alla pesca delle anguille, ci ha permesso di circoscrivere l’area di ricerca. Successivamente per mezzo di una telecamera subacquea e di un sistema video di superficie si è provveduto ad una prima ispezione visiva.
Tale prospezione necessitava però un’analisi più approfondita perciò il 29 c.m. è iniziata una lunga giornata di lavoro in acqua, con il ritrovo presso il porto di Bolsena dove erano presenti come supporto alle nostre ricerche il Sindaco Ing. Paolo Equitani e l’assessore al turismo Andrea di Sorte.
Lo staff subacqueo e di assistenza è stato organizzato nei minimi dettagli con la partecipazione dell’Argentariodivers con Simone Nicolini e tre suoi istruttori, Alessandro Rancely subacqueo esperto in immersioni profonde, la Protezione civile di Bolsena, Massimiliano Bellacima vice Presidente della Scuola sub del lago di Bolsena.
Dopo un briefing, raggiunto il punto di immersione, per essere sicuri abbiamo calato di nuovo la telecamera subacquea e successivamente pedagnato il relitto da indagare. L’aereo presumibilmente della seconda guerra mondiale, è adagiato su un fondale limoso a 117,5 metri di profondità. Lo stesso si trova con la parte anteriore conficcata nel sedimento e con la parte posteriore verso l’alto con un elevazione di circa sette metri. La parte superiore risulta fortemente danneggiata probabilmente da un’esplosione. Scendendo in mezzo a grovigli di cavi si intravedono due sedili appaiati, collocando la tipologia di velivolo tipo biposto o caccia.
Nella parte centrale è visibile una cloche con il manico rosso. Le ali completamente intatte , sono arrotondate sugli angoli e presentano degli emblemi ancora da capire e una croce Balcanica bianca con bordi neri. Questo importante particolare fa pensare che si tratti di un aereo di nazionalità tedesca.
L’ispezione visiva da noi eseguita ha fatto rilevare che non sono presenti resti umani e residui bellici.
Questa straordinaria immersione è stata resa possibile grazie alla sinergia del Centro Ricerche della SSB, per il ritrovamento ,del Comune di Bolsena della Protezione Civile ,che ci ha messo a disposizione il suo capiente gommone.
L’Argentariodivers di Simone Nicolini con tre istruttori che hanno svolto il compito di assistenza subacquea e di superficie, ha fornito tutti i gas necessari contenuti in più di venticinque bombole con miscele respiratorie per l’immersione e di emergenza come Trimix ,Nitrox e Ossigeno.
L’Xdive ci ha permesso di illuminare in profondità con la nuova serie di lampade subacquee a led per l’esplorazione e le videoriprese.
La Santi per le robustissime mute stagne i sottomuta e i riscaldatori elettrici. L’immersione è stata molto impegnativa e prevedeva tre subacquei profondisti, tre di assistenza in acqua da 40 mt in su, venti bombole di emergenza collocate su una stazione decompressiva, cinque persone di assistenza di superficie.
Data la notevole profondità, raggiunta sono stati utilizzati dei moderni sistemi di respirazione i Rebreather (sistemi che riciclano il gas espirato ed allungano notevolmente l’autonomia). In profondità sono state utilizzate miscele con alto tenore di elio per tenere lontano la pericolosa narcosi da azoto ed essere operativi a più di cento metri, al buio e con una temperatura dell’acqua di sette gradi.
Sono stati necessari 197minuti di decompressione prima di uscire dall’acqua, per un tempo di fondo di soli tredici minuti.
Il ritrovamento è stato tempestivamente segnalato alla Stazione dei Carabinieri, ai quali probabilmente verrà chiesta la partecipazione ,per ulteriori ricerche ,del supporto del nucleo Sommozzatori, parteciperanno anche in un operazione congiunta i Vigili del Fuoco Sommozzatori di Viterbo
L’intento della nostra associazione, tramite i nostri storici Vittorio Gradoli e Mario di Sorte ,è quello di arrivare alla difficile identificazione di questo aereo e non per ultimo capire chi era il suo equipaggio, svolgendo così come è avvenuto per l’aereo Boeing B-17 o Fortezza Volante, un’opera umanitaria per i caduti in guerra durante il secondo conflitto mondiale
di Gennaro Giardino
Montalto di Castro (VT), domenica 16 novembre alle ore 18 al teatro Lea Padovani torna l'Orchestra Roma Sinfonietta con il concerto "Il grande virtuosismo". Sul palcoscenico brani che hanno fatto la storia della musica: G. Rossini da Il Barbiere di Siviglia: Ouverture; G.Bizet/F.Waxman Fantasia sulla Carmen per violino e archi; M. De Falla Siete canciones populares per soprano e orchestra; A. Piazzolla Las cuatro estaciones portenas per violino, pianoforte e archi; Verano porteno (Buenos Aires Summer); Otono porteno (Buenos Aires Autumn); Invierno portneno (Buenos Aires Winter); Primavera portena (Buenos Aires Spring). L'orchestra è diretta da Fabio Maestri con la voce del soprano Angela Nisi. Al violino Vincenzo Bolognese e al pianoforte Antonello Maio.
di Gennaro Giardino
Viterbo, il sindaco Leonardo Michelini, in qualità di presidente della Conferenza Locale per la Sanità della Provincia di Viterbo, ha convocato la Conferenza dei Sindaci per domani 14 novembre alle ore 14,30 presso la Sala del Consiglio di Palazzo dei Priori. All'ordine del giorno, la presentazione dell'Atto Aziendale.
di Gennaro Giardino
Nel corso della seduta del 29 ottobre 2014 è stata approvata a maggioranza dalla commissione agricoltura della Camera, la risoluzione (N. 8-00085) riguardante i danni causati all’agricoltura e alla zootecnia da alcune specie di fauna selvatica o inselvatichita con particolare riferimento alla proliferazione dei cinghiali.
Il Movimento 5 Stelle ha depositato circa un anno fa una risoluzione inerente il medesimo argomento, elaborata grazie alla collaborazione di attivisti, di agricoltori, di esperti del mondo della ricerca, di amministratori locali e delle associazioni animaliste ed ambientaliste, di tutta la penisola, attraverso gli strumenti di partecipazione attiva consistenti in gruppi di lavoro su facebook, videoconferenze, nonché tramite incontri e riunioni.
Nelle nostre premesse, la tutela dell’agricoltura dai danni causati dalla fauna selvatica o inselvatichita che negli anni hanno assunto dimensioni allarmanti, con gravi ripercussioni che incidono inevitabilmente, oltre che sui bilanci economici delle aziende agricole (in modo particolare di quelle medie e piccole) anche sull'equilibrata ed integrata coesistenza sostenibile tra attività umane e specie animali, in vaste aree del nostro paese.
Secondo alcune stime, le perdite economiche causate dalla fauna selvatica alle colture, la maggior parte delle quali riconducibili ai cinghiali, sono indicate, da alcune associazioni di categoria, in oltre 70 milioni di euro annui e che purtroppo raramente vengono risarciti per intero e in modo puntuale, benché tale diritto sia chiaramente riportato nella Legge 157 del 1992.
Inoltre, attività venatoria non rappresenta una forma di controllo delle popolazioni di cinghiale, tantomeno può rappresentarlo un'estensione del periodo di prelievo o la sua concessione nelle aree protette. Anzi, la causa di questa sovrappopolazione di cinghiali è da ricercarsi nell’attività venatoria che ha determinato negli anni una destrutturazione della piramide delle classi di età, oltre che ad aver favorito la diffusione attraverso le introduzioni legali ed illegali di cinghiali non autoctoni, per le battute di caccia.
Gli unici metodi efficaci per il contenimento di questo fenomeno sono quelli di natura non cruenta (cioè che non prevedono l’abbattimento degli animali), come riportano i documenti elaborati da numerosi enti di ricerca, quali ad esempio l’ISPRA.
Tutti gli impegni presenti nella nostra risoluzione sono stati accolti nel testo unitario a dimostrazione del fatto che al M5S più che la “prima firma”, interessa ragionare nel merito delle problematiche per poter trovare delle soluzioni che vadano nella direzione del bene comune.
Tra questi, una maggiore sinergia con le regioni, le province autonome e l’ISPRA, l’immediato ristoro dei danni provocati dalla fauna selvatica agli agricoltori, lo scorporo del risarcimento dalla quota massima prevista per gli aiuti delle aziende agricole rientranti nel regolamento de minimis, la promozione di bandi per la realizzazione e la manutenzione di strumenti di prevenzione a difesa dei comprensori o delle singole proprietà, nonché per il controllo della fertilità dei suidi, il divieto di ogni ulteriore introduzione per fini venatori di esemplari di cinghiali su tutto il territorio nazionale, l’assunzione di iniziative normative volte ad introdurre una moratoria nei confronti dei debiti che i conduttori dei fondi hanno contratto nei riguardi della PA a seguito del mancato reddito causato dal danneggiamento alle colture e ad assumere opportune iniziative in sede europea al fine di riconoscere gli indennizzi per i danni provocati all’agricoltura dalle specie selvatiche.
Purtroppo molti di questi impegni sono stati “annacquati” dall’attuale Governo, con le parole “a valutare l’opportunità di”, ma ci auspichiamo comunque che questo esecutivo agisca immediatamente per risolvere queste situazioni che in molte aree del nostro paese sono diventate insostenibili.
Noi, da parte nostra, continueremo a vigilare sulla corretta applicazione di questi impegni!