Siccità, disposte le turnazioni per le irrigazioni nei campi nel comprensorio di Canino

CANINO (VT) – Continua la siccità e purtroppo dalla metà di questo mese sembra non ci saranno perturbazioni in grado dare risposte alla grave situazione che sta mettendo a dura prova il comparto agricolo laziale.

Nei giorni scorsi, dal Consorzio di Bonifica Litorale Nord, dopo opportuni sopralluoghi e verifiche, anche nella zona di Canino, nel viterbese, sono stati presi alcuni provvedimenti di concerto con le maggiori cooperative del territorio e con i referenti delle organizzazioni agricole locali.

“Considerato la scarsità delle risorse irrigue ed il perdurare dello stato di siccità – ha tra l’altro detto il Presidente del Consorzio di Bonifica Litorale Nord, competente per il territorio di Canino – dopo aver esaminato i dati tecnici relativi ai livelli idrici del bacino artificiale della Diga di Canino ed i relativi limiti volumetrici, abbiamo dovuto disporre la turnazione per l’irrigazione dei campi”. Infatti per la distribuzione della risorsa idrica su tutte le zone del comprensorio irriguo di Canino, sia per quelle servite a gravità che per quelle soggette ad alimentazione in pressione mediante pompaggio, si è stabilito che dalle ore 9.00 alle ore 19.00, per il ciclo diurno, è consentita solo l’irrigazione a goccia, mentre dalle ore 19.00 alle ore 9.00 (ciclo notturno) è consentita l’irrigazione per aspersione (a pioggia).

“Abbiamo dovuto prendere questa decisione a malincuore ma certi che sarà utile per quantomeno tentare di contrastare le problematiche connesse alla siccità – ha detto il direttore del CBLN, Andrea Renna – contestualmente, d’accordo con i referenti delle cooperative Copa ed Oleificio di Canino e dei tecnici, abbiamo disposto l’incremento delle attività di vigilanza, utile al rispetto di quanto determinato a vantaggio di tutti i consorziati irrigui dell’importante comprensorio. Sempre a far data da giovedì scorso il Consorzio di Bonifica ha altresì determinato l’interruzione dell’attività irrigua, nel comprensorio di Canino, per le colture di viti, ulivi, erbai e medicai fino al 21 luglio. Dopo questa data, valutate le circostanze del caso, i responsabili del Consorzio, forniranno le ulteriori indicazioni per i successivi criteri di irrigazione e per le modalità di utilizzo. Infine, è fatto divieto di utilizzare acque irrigue per i terreni, fuori dal comprensorio servito dall’impianto irriguo di Canino, fino a nuove disposizioni che verranno valutate e comunicate dal Consorzio.  




Vasanello, tutti pazzi per gli “gnocchi co’ la rattacacio”: tutto pronto per la tradizionale sagra

VASANELLO (VT) – Ancora qualche giorno e a Vasanello tornerà uno degli appuntamenti culinari più attesi: la sagra degli gnocchi co’ la rattacacio. Da venerdì 8 fino a domenica 10 luglio, l’Arena Polivalente del paese si trasformerà in un grande ristorante sotto le stelle, dove sarà possibile gustare anche tante altre specialità.

Gli gnocchi co’ la ratta cacio sono uno dei piatti principi della cucina vasanellese e la sagra nasce proprio con l’intento di promuovere e valorizzare questa specialità della cosiddetta “cucina povera”, la cui ricetta si tramanda gelosamente di madre in figlia. 

Realizzati con un impasto di acqua e farina, gli gnocchi vengono poi lavorati con la “ratta cacio”, ossia la gratta formaggio, così da creare delle tipiche scanalature “ a quadrettini” in cui si raccolgono i gustosissimi sughi, realizzati alla vecchia maniera dalle donne del posto.

Si tratta di una manifestazione che, negli anni, ha visto crescere enormemente il numero dei visitatori, anche dalle regioni vicine, che sono attirati sia dall’ottimo cibo che dal divertimento garantito.

Tutte le serate infatti sono allietate da un accompagnamento di musica live.

Venerdì 8 si parte con un inimitabile party a tema 82, sabato 9 ad esibirsi saranno gli Easy Deasy, cover band degli AC/DC e a chiudere, domenica 10 la musica live dei Libra. 

L’evento, alla  tredicesima edizione, è organizzato dalla Classe 1982, guidata da Alessio Pace, in collaborazione con l’amministrazione comunale.

A Vasanello dall’ 8 al 10 luglio appuntamento da non mancare.




Bagnaia, panico in piazza: armato di revolver e balestra minaccia tutti

La mattina di lunedì 28 giugno, alle 7.30, nella piazza XX settembre di Bagnaia, un uomo armato di revolver in una mano e balestra nell’altra ha iniziato a inveire minacciosamente contro i presenti verosimilmente per un diverbio con alcuni conoscenti avvenuto poco prima.
Il suo comportamento è stato prontamente notato da un Caporal Maggiore del 1° Reggimento “Antares” dell’Aviazione dell’Esercito di stanza a Viterbo che, in uniforme, stava facendo colazione presso il vicino bar. Lo stesso interveniva prontamente con estremo coraggio, disarmando l’esagitato ed evitando, in tal modo, conseguenze ulteriori.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione di Bagnaia, giunti nel frattempo sul posto, hanno preso in consegna le armi e il soggetto, che è stato quindi portato in caserma per ulteriori accertamenti.
Le armi, una pistola da Soft Air ad aria compressa priva di tappo rosso e una balestra armata di dardo con punta metallica, entrambe di libera vendita ma di cui è vietato il porto, sono state sequestrate.
La successiva perquisizione dell’abitazione del soggetto ha consentito di rinvenire ulteriori due pistole lanciarazzi.
AL termine degli accertamenti il medesimo è stato denunciato a piede libero per minaccia aggravata e porto abusivo di armi.




Vasanello, torna la sagra degli gnocchi co’ la rattacacio

Torna, a Vasanello, uno degli appuntamenti gastronomici più attesi dell’estate in tutta la provincia di Viterbo e non solo, la sagra degli gnocchi co’ la rattacacio.
L’evento, alla tredicesima edizione, si terrà dall’ 8 al 10 luglio ed è organizzato dalla Classe 1982, guidata da Alessio Pace, in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Per l’occasione l’Arena polivalente si trasformerà in un enorme ristorante all’aperto sotto le stelle dove si potranno gustare tutte le migliori specialità locali.
Gli gnocchi co’ la ratta cacio sono uno dei piatti principi della cucina vasanellese e la sagra nasce proprio con l’intento di promuovere e valorizzare questa specialità della cosiddetta “cucina povera”, la cui ricetta si tramanda gelosamente di madre in figlia.
Realizzati con un impasto di acqua e farina, gli gnocchi vengono poi lavorato con la “ratta cacio”, ossia la gratta formaggio, così da creare delle tipiche scanalature “ a quadrettini” in cui si raccolgono i gustosissimi sughi, realizzati alla vecchia maniera dalle donne del posto.
Si tratta di una manifestazione che, negli anni, ha visto crescere enormemente il numero dei visitatori, anche dalle regioni vicine, che sono attirati sia dall’ottimo cibo che dal divertimento garantito.
Tutte le serate infatti sono allietate da un accompagnamento di musica live che rende ancora più piacevole la deliziosa cena al chiaro di luna.
Per i celiaci disponibili anche menù gluten free da prenotare entro il 7 luglio.
A Vasanello dall’ 8 al 10 luglio appuntamento da non mancare.
Per informazioni è possibile contattare il 347 231 3936-339 543 8671-328 581 2913.
Fb: https://www.facebook.com/classefesteggiamenti1982vasanello




Conflitti di interesse, amici delle banche e curriculum striminziti: a.a.a. cercasi Banca d’Italia

Il fatto non sussiste. Il giudice Ada Grignani ha assolto 14 persone dall’accusa di bancarotta semplice nel processo al Tribunale di Arezzo per le cosiddette “consulenze d’oro” di Banca Etruria. Tra gli imputati anche Pier Luigi Boschi, padre di Maria Elena, che all’epoca dei fatti era vicepresidente dell’istituto di credito aretino.

Per lui il Pm Angela Masiello aveva chiesto un anno di pena. Stessa richiesta era stata formulata per altri tre dirigenti, per gli altri imputati erano state chieste condanne da 8 a 10 mesi. Oltre a Boschi, gli imputati erano Luciano Nataloni, Claudia Bugno, Luigi Nannipieri, Daniele Cabiati, Carlo Catanossi, Emanuele Cuccaro (ex vice direttore generale), Alessandro Benocci, Claudia Bonollo, Anna Nocentini Lapini, Giovanni Grazzini, Alessandro Liberatori e Ilaria Tosti, Claudio Salini. Sono stati tutti assolti con formula piena.

Le indagini erano basate su 4 milioni di euro di incarichi affidati dall’istituto di credito a società specializzate per valutare, analizzare e poi avviare il processo di fusione con un istituto di elevato standing per evitare il crac. A proporre lo scenario della fusione furono le autorità bancarie che avevano individuato in Banca Popolare di Vicenza il possibile partner dell’operazione.

Le consulenze d’oro furono affidate comunque, ma nulla di quanto analizzato e valutato si concretizzò. “E’ emersa una verità scontata – ha affermato Luca Fanfani, avvocato di Cuccaro -, ossia che nel momento in cui Banca d’Italia nel dicembre 2013 impose a Banca Etruria di trovare altro istituto con cui fondersi, la obbligò, ad accollarsi ingenti spese per advisor legali finanziari e industriali, esattamente le spese contestate dalla Procura. Una conclusione ovvia per un processo largamente inutile. Auspico che le novità previste dalla delega Cartabia, a partire dalla possibilità di celebrare processi solo a condizione che vi sia una ‘ragionevole previsione di condanna’ contribuiscano ad evitare in futuro processi come questo”.

Il quotidiano “La Verità”, venerdì 17 giugno 2022 fa un titolo illuminante o quanto meno che fa riflettere: “Com’è fallita Banca Etruria se tutti sono innocenti”. A scrivere è il giornalista Giacomo Amadori “I processi sul crac della Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, più che svelare le vere responsabilità hanno messo a nudo le lacune del nostro sistema giudiziario. Condivisibile in pieno la citazione pasoliniana “Noi siamo un paese senza memoria e i politici ne approfittano. E allora conviene rammentare i fatti ai lettori. Il 3 dicembre 2013 – scrive ancora Amadori – dopo un anno di ispezione, gli 007 di Bankitalia leggono al Cda le conclusioni firmate dal governatore Ignazio Visco e in particolare quanto riportiamo ‘A seguito del progressivo degrado della situazione aziendale, la Banca Popolare dell’Etruria risulta ormai condizionata in modo irreversibile da vincoli economici, finanziari e patrimoniali che ne hanno di fatto ingessato l’operatività”. Per questo via Nazionale riteneva che la popolare dell’Etruria non fosse “più in grado di percorrere in via autonoma la strada del risanamento”.  Le conclusioni (sarebbe da leggere e riportare l’articolo per intero rigo dopo rigo) del collega Amadori sono più che condivisibili.

Insomma sembra di leggere pressappoco un copione simile a quello andato in scena per Banca Popolare del Lazio dove Bankitalia è entrata con i suoi ispettori tra maggio e luglio del 2018. Il verbale è pesantissimo e lo stiamo approfondendo passo dopo passo ma nella realtà tutta questa vicenda tessuta da cui emergono palesi conflitti d’interesse, non ha “colpevoli”. Esistono delitti senza colpevoli? Non si colpiscono i diretti responsabili! E dunque cosa è cambiato. Ci fanno sperare le righe conclusive di Amadori: “I giochi potrebbero riaprirsi (riferendosi a Banca Etruria) a partire da questo autunno quando partiranno i processi d’appello per la bancarotta e per l’azione di rivalsa multimilionaria del curatore fallimentare nei confronti dei membri del Cda”.

A questo proposito ci chiediamo se mai il curatore del fallimento Protercave, che abbiamo provato a contattare con esito negativo – non ha fornito alcuna spiegazione al nostro giornale – dott. Francesco Patumi abbia mai intrapreso una azione a tutela del ceto creditorio del fallimento Protercave aggredendo i vertici della Banca Popolare del Lazio, quantomeno con l’ipotesi di concessione abusiva del credito. Quegli stessi vertici dell’istituto bancario che avevano concesso oltre un milione e 600mila euro senza garanzie ad una società chiaramente in sofferenza già al momento della concessione del credito. Infatti la banca non ha recuperato nulla di quanto concesso.

E ancora oggi ci si chiede se lo stesso Giudice delegato del fallimento Protercave, dott.ssa Stefania Monaldi, si sia interessata a questa vicenda e abbia mai ritenuto di chiedere al curatore per quale motivo non avesse intrapreso azioni a tutela dei creditori della Protercave.

Eppure si sarebbe potuto facilmente accertare che non solo l’affidamento alla Protercave sia stato alquanto “temerario” ma anche che l’iter procedurale sai discutibile quantomeno per il fatto che una Banca che all’epoca dei fatti agiva nel territorio del Lazio si trovava a finanziare una società che operava in Umbria e in totale stato di insolvenza, perdipiù che l’affidamento venne portato all’approvazione del cda della Banca Popolare del Lazio con parere negativo degli organi istruttori.

Una procedura da parte dell’istituto di credito davvero singolare. Perché finanziare una società operante in territorio umbro e senza alcuna garanzia? Non sappiamo rispondere a questi quesiti e soprattutto non riscontriamo alcun approfondimento giudiziario in merito, almeno per il momento. La speranza è che nei prossimi mesi si legga di indagini che vadano a scavare su fatti così rilevanti evidenziati anche nel verbale ispettivo di Banca d’Italia.

Resta comunque il fatto che alle nostre richieste di interviste e/o interlocuzioni con i vertici bancari i diretti interessati rimangono chiusi nel loro silenzio e la risposta è soltanto una: richieste di denaro per presunte diffamazioni a mezzo stampa che poi sarebbero i fatti accertati dal verbale di Banca d’Italia, dalle cronache giudiziarie e dalle varie segnalazioni che pervengono alla nostra redazione.

Ma tant’è… Quindi il giornale prosegue nel fare il proprio mestiere auspicando che altri facciano il loro. E come diciamo sempre, qualora i protagonisti dei nostri articoli ritengano di dover fare delle precisazioni o rettifiche noi siamo sempre a disposizione. Magari arrivassero per permetterci così di continuare a fare serenamente il nostro lavoro che è quello di informare. Quindi, non rimane altro che riportare un’ultima singolare coincidenza, sperando di non essere accusati di “superare la continenza”: All’epoca dei fatti, il figlio del direttore Generale Ragionier Massimo Lucidi è stato assunto nella Banca Popolare di Spoleto che era amministrata da G.C. lo stesso che amministrava la Protercave di lì a poco dichiarata fallita.

Restando in tema di curatori fallimentari, e alla luce della recente sentenza della Corte di Appello di Roma di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo, ci si chiede anche: ma il curatore del fallimento Volsca SPA, Dott. Marco Coculo ha mai proposto una azione a tutela dei creditori della insolvente Volsca fin dalla data dei primi affidamenti? Affidamenti che vennero concessi dalla Banca Popolare del Lazio, come abbiamo già raccontato, solo grazie a presunti buoni rapporti intercorrenti tra l’allora Consigliere della Banca, oggi presidente, Notaio Edmondo Maria Capecelatro e l’allora Sindaco del Comune di Velletri Bruno Cesaroni.

Anche in questo caso i creditori del fallimento Volsca quale tutela hanno avuto da chi è stato chiamato a rappresentarli da quella che oggi appare come una concessione “temeraria”, per non dire abusiva, del credito da parte dei vertici della Banca Popolare del Lazio? Oppure come si vocifera negli ambienti legali e tra i bene informati la Banca Popolare del Lazio ha un canale privilegiato presso il Tribunale di Velletri? Non vorremmo mai crederlo!

Magari se si cerca a fondo si scopre che risulta fondata la notizia che qualche magistrato fosse solito frequentare la tribuna Vip dello stadio Olimpico, ospite del Ragionier Massimo Lucidi (che otteneva gli ingressi da un cliente della Banca), tifoso accanito della “Magica”.

Resta il rammarico e la consapevolezza di abitare in una Nazione in cui è lecito utilizzare milioni di euro non propri per un solo posto di lavoro, magari quello del proprio figlio, mentre ai poveri soci non vengono garantiti neanche i rimborsi del valore delle azioni per fare studiare i loro figli; anche in questo caso fatti salvi i componenti del Cda che si sono visti liquidare in fretta e furia il valore pieno delle azioni del padre deceduto (un altro affidabile a cui riconoscere concretamente la fedeltà).

A questo punto per quanto visto, vogliamo dire ad alta voce a tutti gli amministratori di Banca, sappiate che se utilizzate i soldi che amministrate per ottenere vantaggi personali, magari l’assunzione di un vostro figlio, non dovete temere nulla; tale operazione è spesso ignorata da Banca D’Italia che spesso non sanziona e anche per la Procura non è materia d’interesse ai fini di indagini. Resta il rammarico che per questa concatenazione di eventi, i poveri soci non hanno la concreta possibilità di far valere i loro diritti.

È chiaro che tali operazioni possono essere poste in essere solo se all’interno dei vertici di una qualsiasi Banca si crea un ambiente in cui ciascuno ha fiducia nell’altro. Un ambiente in cui forse, dunque, si viene ammessi solo se si è considerati “affidabili”. Le competenze allora passerebbero in secondo piano?

Tornando a Banca Popolare del Lazio tra i maggiori affidabili, viene in mente la figura del ragioniere Paolo Bologna, cooptato improvvisamente a ricoprire il ruolo di Consigliere. Bologna che come abbiamo potuto apprendere risulta noto negli ambienti veliterni con soprannomi che non riportiamo in quanto difficili da comprendere per chi non è del posto, e comunque non certo riferiti alle sue competenze.

Evidentemente la competenza è inversamente proporzionale alla affidabilità. Si può sopperire alle proprie innate incompetenze con una grande “affidabilità”; se si dimostra di essere pronti a tutto allora non conta se si è incompetenti.

Del resto, che il Bologna fosse quanto meno bancariamente non competente non lo affermiamo di certo noi, basti pensare che se ne accorse perfino la Banca D’Italia.

Chi ha letto il curriculum di Paolo Bologna? Dalla lettura scopriamo che il Bologna in realtà non menziona diplomi da ragioniere ma che ha conseguito nel 1973 il diploma di Geometra, probabilmente titolo di grande utilità in un Cda di una Banca. Dopo cinque anni dal diploma viene assunto alle dipendenze della Ras e solo dopo quasi venti anni, nel 1995, comunica di essersi iscritto quale promotore finanziario della Ras Bank gestendo un portafoglio di circa 15 miliardi di vecchie lire. In seguito divenne componente del Cda della Allianz (Ex Ras). Un geometra che ha lavorato alle dipendenze di una compagnia assicurativa per 25 anni, però evidentemente considerato forse molto affidabile.

Nel curriculum poi non si trova altro, a meno che non costituisca elemento di valorizzazione il fatto di avere due figli laureati, che evidentemente per osmosi, trasferiscono le loro conoscenza al padre geometra. 

Ebbene, nonostante il parere negativo di Banca d’Italia e il voto contrario in Consiglio di ben tre Consiglieri (Pizzuti, Bruschini e Marzullo) su otto il Geometra, che deve avere particolari doti nascoste, sconosciute a noi umani, venne cooptato nel Cda della Banca Popolare del Lazio.

Nessuno si preoccupò neanche del fatto che operando contemporaneamente anche come promotore Finanziario per la Allianz Bank, svolgesse una attività un pochino in conflitto con quelle svolta dalla Banca Popolare del Lazio.  

Ci chiediamo il Geometra, dove avrà indirizzato i propri clienti, nuovi e vecchi, alla Allianz Bank oppure alla Banca Popolare del Lazio?

La Allianz geneticamente Svizzera, è mai stata messa al corrente di questa situazione a dir poco imbarazzante?

Era opportuno che il Bologna venisse cooptato, con il parere contrario del Comitato amministratori indipendenti, al punto che per ottenere il parere positivo ne vennero sostituiti i componenti?

Era opportuno? Rispettava il divieto di interlocking? E se anche lo rispettava era opportuno?

Possibile che non vi fosse nessun altro, con migliori competenze, che potesse assumere il ruolo riservato al Bologna?

Alla fine ci si deve convincere, affinchè tutto abbia una logica, che il Bologna fosse portatore di qualità molto particolari. Proviamo ad capire quali fossero.

Paolo Bologna costituisce una associazione nella quale ricopre il ruolo di presidente denominata Amici BplLazio con sede a Velletri in via dei Volsci, 71 presso lo studio dell’esperto finanziario Enzo Monsignore, venuto a mancare prematuramente.

Monsignore nel 2014 era un sostenitore di Bologna, ed insieme tentavano di fare una scalata ostile ai vertici della BPL. Negli ultimi anni, quando il Bologna evidentemente trovò un percorso bonario di accesso alla poltrona, i due iniziarono ad entrare in contrasto. Enzo Monsignore rimase fedele al proprio credo, il Bologna si trasferì sull’altra sponda.

Ricordiamo che Monsignore, purtroppo prematuramente scomparso, partecipò anche ad una puntata della trasmissione giornalistica condotta dal direttore di questo giornale Chiara Rai diffusa via web Officina Stampa.

L’intervista di Chiara Rai a dottor Enzo Monsignore

Alla costituzione dell’associazione partecipano i signori Gianni Castrichella fornitore delle insegne della Bplazio, Alvaro Gasbarri, collega di lungo corso del geometra Bologna, Giuseppe Pietrosanti, di cui parleremo approfonditamente in altra puntata nell’ambito dell’acquisto da parte della Bplazio della società di brocheraggio acquistata dalla Bplazio alla modica cifra di circa un milione di euro, Mauro Vari, a cui venivano ogni anno regolarmente pagate le oltre seimila copie dei bilanci cartacei che venivano distribuite ai soci in numero di non oltre 6/700, ed altre figure quali il Geometra Franco Pennacchi, tal Roberto Picca, Claudio Corsetti e Vittorio Gabrieli.

L’associazione nel gennaio del 2017 scrisse una lettera al vetriolo rivolgendosi a Banca d’Italia, al dottor Luigi Signorini, all’epoca vice governatore e capo area della vigilanza, lamentando conflitti d’interesse e chiedendo di rimuovere dal Cda l’avvocato Piero Guidaldi, proprio quel Guidaldi che ci risulta sia stato il primo nella storia della BPlazio ed all’epoca unico a dichiarare in Consiglio i propri conflitti di interesse, tanto da essere allontanato da una seduta del Consiglio proprio per aver avuto l’ardire di reiterare un suo conflitto di interesse contro il volere degli “affidabili”, che mai prima di allora avevano  dichiarato i rispettivi conflitti (vedi ad esempio affidamenti Volsca e Protercave).

Sulla vicenda andrebbero nuovamente “tirate le orecchie” alla Banca d’Italia che in tutte le verifiche eseguite nel corso degli anni non si era mai accorta che in una banca del territorio quale BPL con componenti del cda che volgevano le rispettive professioni sul territorio, mai nessuno era incorso in un conflitto di interessi.Doveva essere una lettera anonima a spingere la Banca d’Italia un pochino oltre la superficie dei controlli che eseguiva?

Ed allora ci viene un altro dubbio: quante e quali sono le cose che non conosciamo della Banca Popolare del Lazio e che la Banca d’Italia non verifica in assenza di un aiutino dall’esterno? Ed inoltre: Perché la Banca d’Italia non fa queste elementari verifiche e controlli?

Tornando alle vicende nostrane ci sembra di poter affermare che le grandi qualità del Bologna siano state quelle di esporsi nel chiedere la testa del Guidaldi, torneremo sulle modalità di svolgimento delle assemblee nelle quali il Bologna si faceva portatore di richieste di modifiche dello statuto, senza far “sporcare le mani” ai vertici della BPLazio ed in cambio abbia ottenuto la agognata poltrona.

Del resto, le iniziative proposte dai vertici della Banca per esautorare il Guidaldi sono nel corso degli anni miseramente naufragate; ricordiamo tutti la vicenda che è finita con un clamoroso autogol per la Banca Popolare del Lazio che dopo aver intrapreso una causa contro La Volsca, si è vista condannare alla restituzione dell’importo di oltre un milione e 200mila euro.

Paolo Bologna, infine ha ottenuto la carica di Consigliere di amministrazione della Banca Popolare del Lazio, nominato nell’assemblea dei soci del 15 ottobre 2020 anche presidente del comitato degli amministratori indipendenti. Nel 2017, quando viene a mancare l’allora presidente della Banca Renato Mastrostefano, il Cda decide di nominare presidente il notaio Edmondo Capecelatro (allora vice). Il notaio per coprire il posto di Consigliere del defunto Mastrostefano fa cooptare il Geometra  Paolo Bologna. Ironia della sorte, il Bologna va a coprire proprio il posto del compianto Presidente che mai aveva ceduto alle richieste del Bologna di essere nominato in CDA.

Nel mentre il Ragionier Italo Ciarla ritorna a ricoprire il ruolo di vicepresidente, in barba ai giudizi che aveva promosso contro altre e diverse banche che lo avevano finanziato ed alle quali non era in grado di restituire le somme mutuate ed alle quali aveva trovato utile contestare giudizialmente gli interessi anatocistici.

Lo stesso Italo Ciarla di cui abbiamo accennato anche a marzo del 2019 quando abbiamo dato notizia che all’interno della famosa lettera anonima dei “soci coraggiosi” si evidenzia, tra gli altri, anche il caso di un debitore (consuocero del Ciarla), il quale pur di sottrarre il proprio immobile alla banca che gli ha prestato i soldi, lo vende a un parente stretto che è figlio dell’allora vicepresidente della Banca Popolare del Lazio Italo Ciarla, oggi Presidente onorario dell’istituto di credito.

Vi aggiorneremo anche su questa storia, vi diremo che fine ha fatto l’immobile del consuocero del Ciarla venduto all’asta; vi anticipiamo soltanto che l’immobile del consuocero del Presidente onorario è stato acquistato all’asta dall’unico partecipante: la Banca Popolare del Lazio!!!!!!! Ma guarda un po’ che coincidenza!

Nelle prossime puntate vi metteremo a conoscenza anche della attività che i vertici della Banca stanno ponendo in essere pur di farci tacere, noi unica testata giornalistica che ha il coraggio e l’ardire di sfidare il palazzo… che vengano pure e provino a metterci il bavaglio, ne vedremo delle belle!




La sagra della pecora fa tappa a Monterosi

Per l’edizione numero 11, la Sagra della Pecora è on tour e, dalla tradizionale location di Fabrica di Roma, si sposta a Monterosi.Immutata la formula: pietanza cucinate secondo le antiche ricette, prezzi popolari e serate allietate da musica dal vivo.

La festa nasce per celebrare un’antica tradizione della Tuscia, quella della pastorizia e, dall’idea iniziale di promuovere e valorizzare il territorio e le sue tipicità, nel corso degli anni, è cresciuta in maniera esponenziale registrando un numero via via crescente di visitatori, attirati dagli ottimi piatti, realizzati secondo la tradizione.Quest’anno la nuova location sarà Piazza Sant’Antonio a Monterosi, nel centro del paese, servita da un ampio parcheggio nelle vicinanze.

La manifestazione, organizzata dall’associazione sagra della Pecora in collaborazione con il Comune, si è andata affermando come un evento imperdibile per tutti gli estimatori di questo tipo di carne e anche per i curiosi che hanno l’occasione di provarla per la prima volta.

Le date da segnare in agenda sono: 8-9-10 luglio e 15-16-17 luglio.Due week end consecutivi per poter gustare gli ottimi piatti in menù: maxi antipasto del pastore, gnocchi al castrato e all’amatriciana, pecora alla brace, salsicce di pecora e di maiale, arrosticini, polpette di pecora al sugo e costolette fritte. Disponibili anche menù per celiaci. Tutte le serate saranno allietate da musica dal vivo.




Lazio, elezioni comunali: ecco tutti i sindaci eletti

Ecco tutti i sindaci eletti nei vari comuni del Lazio che andavano alle urne.

ROMA (provincia)

Allumiere: eletto Luigi Landi del Fronte civico per Allumiere con il 68,79% dei consensi.
Camerata Nuova: il sindaco è Settimio Liberati, eletto con il 48,09% con la lista Sviluppo e Tradizione. Sei le liste in gara. Il secondo classificato, Filippo Vittori (Camerata si rinnova) ha preso il 46,82%.
Capena: Roberto Barbetti, lista Futuro adesso, è stato eletto sindaco con il 32,46%.
Casape: eletto Giuliano Colagrossi, che ha ottenuto il 54,2% dei voti con la lista Rinascita Casape.
Castel Gandolfo: con il 62,98% il sindaco è Alberto De Angelis della lista Castel Gandolfo Futura.
Castelnuovo di Porto: Riccardo Travaglini, della lista Movimento cittadino Castelnuovo rinasce, è stato eletto soindaco con il 72,95% dei voti.
Ciciliano: Massimiliano Calore, unico candidato in quanto è stata ammessa solo la sua lista (Idee in Comune) è diventato sindaco con il 100% dei voti.
Labico: Danilo Giovannoli (Labico Bene Comune) ha vinto con il 68,23% dei voti
Lanuvio: eletto sindaco Andrea Volpi con la lista Lanuvio per la democrazia: ha preso il 54,27%.
Lariano: eletto Francesco Montecuollo, lista Insieme per Lariano, con il 55,45%.
Manziana: Alessio Telloni ha vinto con la lista Si amo Manziana e con il 67,37% dei consensi.
Mazzano Romano: con il 57,32% delle preferenze è stata eletta sindaca Nicoletta Irato (lista Progetto Mazzano).
Nemi: eletto sindaco Alberto Bertucci, lista Uniti per Nemi, con il 74,22% delle preferenze.
Nerola: con il 51,51% è diventato sindaco Domenico Lelli, della lista Il bene in comune.
Torrita Tiberina: eletta Rita Colafigli, lista Torrita bene comune, con 511 voti (il 100%)

VITERBO

Barbarano Romano: Rinaldo Marchesi eletto sindaco con il 66,72% dei voti. Si è presentato con la lista Barbarano Unito.
Capodimonte: eletto Mario Fanelli con il 44,62%, lista Capodimonte rinasce.
Capranica: Pietro Nocchi (lista Senza Frontiere) ha sconfitto gli avversari con il 74,73% dei consensi.
Castel Sant’Elia: Vincenzo Girolami, di Cambiamo insieme, eletto con il 73,75% dei voti.
Latera: Francesco Di Biagi (Insieme per Latera) eletto con il 95,91 per cento delle preferenze.
Montalto di Castro: con il 32,79% eletta Emanuela Socciarelli, lista Idee in comune.
Ronciglione: Mario Mengoni eletto sindaco con la lista Insieme partecipiano. ha preso il 63,43% dei consensi.

RIETI

Antrodoco: con il 63,2% è stato eletto Alberto Guerrieri con la lista Antrodoco futuro insieme.
Casaprota: Cosimo Mastrorocco eletto sindaco con Progetto Futuro Condiviso. Ha ottenuto 285 voti, l’83,33%.
Cittaducale: con l’80,45% dei consensi è stato eletto sindaco Leonardo Ranalli, a capo della lista Svolta comune
Nespolo: Luigino Cavallari di Futuro e Tradizione è eletto sindaco del Comune di Nespolo con il 55,63% di voti.
Pescorocchiano: eletta Ilaria Gatti della coalizione «Slancio sul futuro con il 58,28% dei voti.
Salisano: eletta Gisella Petrocchi con il 53,43% dei voti.

FROSINONE

Campoli Appennino: eletta sindaca Pancrazia Di Benedetto (lista Vivere Campoli) con il 65,47% dei voti, cioè 711 voti.
Castelnuovo Parano: Oreste De Bellis, lista Impegno per Castelnuovo la ginestra è stato eletto con il 92,39 per cento.
Picinisco: eletto con l’82,26% delle preferenze Marco Scappati, lista Progetto Picinisco.
Pofi: Angelo Mattoccia, lista Siamo Pofi, è sindaco con il 60,59% dei consensi.
San Biagio Saracinisco: Antonio Iaconelli, con il 52,07% dei voti, ha battuto i candidati sindaco di altre cinque liste.
San Giovanni Incarico: Paolo Fallone è stato eletto con il 67,09% dei voti. Guidava la lista Con te per San Giovanni Incarico.

LATINA (provincia)

Cori: eletto Mauro De Lillis con il 78,97% dei consensi.
Ponza: eletto sindaco Francesco Ambrosino con la lista Cambiamo il vento: ha ottenuto il 55,23% dei voti (1.093) contro Pompeo Porzio di Crescere insieme (44,77% pari a 886 voti).
San Felice: eletta Monia Di Cosimo, della lista Circeo Futura, con il 61,84% delle preferenze.
Santi Cosma e Damiano: Franco Taddeo eletto con il 56,8% con la lista Alleanza per Santi Cosma e Damiano continuiamo insieme.
Ventotene: eletto sindaco Carmine Caputo, a capo della lista Insieme per Ventotene: è stato scelto dal 55,02% degli isolani.
San Felice Circeo: eletta Monia Cosimo della lista Circeo Futura , con il 61,84% dei voti.




Nepi, tutto pronto per la 26esima edizione del Palio dei Borgia

NEPI (RM) – Tutto pronto a Nepi per l’evento più atteso dell’anno: il Palio dei Borgia. Domani si alzerà il sipario sull’edizione numero 26 della manifestazione che proseguirà, con tantissimi eventi, fino al 19 giugno.

Un calendario specifico è stato messo a punto dall’Ente palio, organizzatore dell’evento, per celebrare il “ritorno alla normalità”.

Tra i tantissimi appuntamenti spicca la riapertura delle taverne con la possibilità di cenare all’aperto in un’atmosfera ricca di suggestione.

Per il Palio dei Borgia, infatti, la cittadina di Nepi vive una sorta di tuffo nel passato. Un viaggio a ritroso nel tempo, ricondurrà lo splendido borgo alla fiorente epoca del Rinascimento, con protagoniste indiscusse la controversa figura di Lucrezia Borgia e l’antica rivalità, mai sopita,  fra le quattro Contrade di San Biagio, de La Rocca, di Santa Maria e di Santa Croce.

La manifestazione sarà ospitata in diverse location:  dal Forte dei Borgia al centro storico, dal palazzo Comunale al Duomo

Il via ufficiale sabato 28 Maggio alle 17

Nel Palazzo Comunale si terrà la cerimonia di inaugurazione e la consegna alle contrade, a cura della storica del costume Elisabetta Gnignera,  degli attestati di partecipazione al progetto “Ex Arce Nepesina”sui costumi realizzati per il corteo storico dei Borgia.   

Seguirà, alle 20.30 alla Rocca dei Borgia, la cena spettacolo Al desco dei Borgia”.

Durante la serata, la dottoressa Sandra Ianni consegnerà il premio per il concorso “Il dolce di Lucrezia”.

Domenica 29 Maggio alle 11.00, il direttore del museo Stefano Francocci condurrà la visita guidata “Sulle orme dei Farnese” nel centro storico e alla Rocca dei Borgia., centro storico).

Alle 18.00, nel Palazzo del Comune, conferenza a cura della dottoressa Sandra Ianni A tavola con Lucrezia”.




Civita Castellana, “Buongiorno Ceramica” fa il pieno: grande successo per la kermesse con Anna Fendi


CIVITA CASTELLANA (VT)
– Grande partecipazione e grande successo per la due giorni di eventi della kermesse nazionale “Buongiorno Ceramica”. Particolarmente coinvolgente è stato il discorso dell’ospite d’onore Anna Fendi, nota stilista e appassionata di ceramica, che ha catturato l’attenzione dei presenti e suscitato notevoli riflessioni. All’iniziativa, insieme alla direttrice del museo dell’Agro Falisco nel Forte Sangallo Sara De Angelis, hanno partecipato il sindaco Luca Giampieri, il vice sindaco Andrea Sebastiani, l’assessore alle attività produttive Massimiliano Carrisi e la consigliera comunale Giovanna Fortuna.

Durante la conferenza di apertura, Anna Fendi è stata premiata per il suo genio creativo e imprenditoriale con un’opera dai motivi cosmateschi. Un tributo speciale è stato destinato al maestro d’arte Franco Giorgi, (già sindaco e ambasciatore dell’associazione città di antica tradizione ceramica), mentre la storica Ceramica VARM ha ricevuto il riconoscimento annuale 2022 per la visione imprenditoriale del suo fondatore, Gastone Vitali, con toccanti testimonianze da parte dei figli Valentina e Daniele. L’evento, presentato da Maria Vittoria Patera e Tamara Patilli – rispettivamente direttore scientifico e responsabile del Museo della ceramica Casimiro Marcantoni – ha visto anche la partecipazione di Maria Anna De Lucia Brolli, già direttore del Museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma e del Museo archeologico dell’Agro Falisco nel Forte Sangallo. De Lucia Brolli è intervenuta in merito al lavoro di ricostruzione storica da lei curato e dal titolo “Dai Falisci ai Borgia, un mondo da scoprire tra Arte e Imprenditoria”. A concludere l’evento è stato l’intervento sull’imprenditoria del XXI secolo del direttore generale del Centro Ceramica, Raffaella Cerica.

La manifestazione è poi proseguita per tutto il fine settimana con altre interessanti attività che hanno registrato anch’esse notevole gradimento. In particolare la mostra d’arte contemporanea di Jessica Pintaldi e Leonardo Cuccoli, “Tracciami” (visitabile fino al 29 maggio), allestita al Museo Marcantoni, con la performance dal titolo “La tua impronta nella mia” che ha coinvolto attivamente i visitatori, invitandoli a lasciare ciascuno la propria impronta sull’argilla fresca. Anche l’installazione fotografica dell’artista Leonarco Cuccoli ha rappresentato un’esperienza davvero originale. Infine, il workshop di Ceramica Astratta ha contribuito a promuovere l’arte contemporanea insieme alle visite guidate che hanno accompagnato i visitatori alla scoperta dei luoghi simbolo della ceramica e dei segreti del mestiere, tra museo Marcantoni, casa museo Giorgi nel centro storico, museo archeologico e botteghe artigiane.




Civita Castellana, usa la carta Postamat del reddito di cittadinanza per rifornire gli automobilisti al self service

58enne di Ronciglione denunciato per truffa

CIVITA CASTELLANA (VT) – Usa la carta Postamat dove riceve il reddito di cittadinanza per rifornire di carburante gli automobilisti al distributore self service. E’ accaduto a Civita Castellana in provincia di Viterbo dove i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, durante un servizio di controllo del territorio, hanno sorpreso un cinquantottenne, residente a Ronciglione, mentre utilizzava la propria carta postamat, dedicata esclusivamente alla ricezione del reddito di cittadinanza, per effettuare rifornimenti ad altri automobilisti, facendosi poi consegnare il corrispettivo del carburante introdotto in contante.

L’uomo è stato deferito a piede libero per truffa e la carta Postamat è stata posta sotto sequestro.




Tarquinia, la Pro Loco e l’Airc in piazza per l’Azalea della ricerca

Le mattine del 7 maggio, al civico 19 di via Giuseppe Garibaldi, e dell’8 maggio, a piazza Cavour

TARQUINIA (VT) – L’Azalea della Ricerca colora Tarquinia. Le mattine del 7 e dell’8 maggio i volontari della Pro loco Tarquinia e della Fondazione Airc per la ricerca sul cancro saranno in piazza per distribuire le piante con una donazione di 15 euro.

“Il 7 maggio saremmo nella nostra sede al civico 19 di via Giuseppe Garibaldi, mentre l’8 maggio, per la festa della mamma, allestiremo la postazione in piazza Cavour, di fronte a palazzo Vitelleschi – fanno sapere dalla Pro loco Tarquinia -. Abbiamo accolto con piacere l’invito dell’Airc di partecipare alla campagna di solidarietà. Siamo certi che i cittadini tarquiniesi sapranno rispondere con grande generosità”.

In 38 anni di vita l’Azalea della Ricerca è diventata il simbolo della festa della mamma. Un fiore speciale da regalare a tutte le donne e un prezioso alleato per la salute al femminile che ha permesso nel tempo di raccogliere oltre 280 milioni di euro. Questi fondi hanno consentito ai migliori scienziati oncologici di lavorare senza interruzioni, nel tentativo di diagnosticare più precocemente tutte le forme di cancro e di curare con maggiore efficacia tutte le pazienti.