VETRALLA, CITTADINI AL BUIO. L'APPELLO AL SINDACO: "ACCENDETE I LAMPIONI!"

di Gennaro Giardino

Vetralla (VT) – Purtroppo è passato quasi un anno dalla scomparsa di Gilberto Pietrella, noto ideatore e fondatore dell’Università della Tuscia, nonché ex Presidente della Provincia ed ex segretario della DC. Persona a me cara, la quale ricordo con molto affetto e stima. Vetralla ha sentito il desiderio e la necessità di ricordarlo dedicandogli una via. Questa è stata immessa nei pressi della frazione di Cura, in un viale abbastanza ampio e dotato di molteplici lampioni. È bello passeggiare e notare il suo nome, ma purtroppo ciò è possibile solo ed esclusivamente nelle ore diurne poiché di notte il viale rimane buio e i lampioni non vengono accesi.
Mi domando e le chiedo Signor Sindaco, come mai, dopo aver compiuto un gesto molto significativo, onorato ed amorevole, si è “dimenticato” o le è sfuggito di dare il permesso di accendere i lampioni nelle ore notturne? Ci tenevo a farle presente questa sua dimenticanza affinché garantisca la piena illuminazione in quanto tale zona è molto abitata ed alta è la percentuale di pericolosità alla quale sono sottoposti i residenti, soprattutto i più piccoli ed i giovani. Questi sono costretti ad illuminare il viale attraverso l’utilizzo dei telefoni, per evitare di cadere e farsi male, in una delle tante buche che caratterizzano la via. La prego di prendere dei provvedimenti.

 




VITERBO: E' BOOM DI DENUNCE NEL TERRITORIO PROVINCIALE

Redazione
Viterbo
– Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale di Viterbo, in tutto il territorio della provincia sono stati intensificati i servizi e i risultati non sono tardati ad arrivare.
–    a Grotte di Castro è stato denunciato un 61nne di Bolsena che dopo aver urtato una vettura in sosta per evitare di risarcirne il danno si allontanava precipitosamente tentando di far perdere le proprie tracce. L’intervento di una pattuglia ha permesso di identificarlo e rintracciarlo con la macchina che portava ancora i segni dell’incidente;
–    a Montefiascone  i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile  hanno denunciato:
    .    un 34nne romano perché sorpreso durante un controllo della circolazione stradale mentre guidava sprovvisto della patente di guida poiché revocata;
    .    un cittadino romeno 28nne residente a Viterbo su cui gravava un divieto di reingresso nello stato italiano a seguito di un allontanamento per motivi di ordine e sicurezza pubblica  emesso dal Prefetto di Viterbo nel settembre 2012. L’uomo è stato accompagnato alla frontiera a Fiumicino e imbarcato per un volo diretto in Romania;
–    a Nepi i Carabinieri della Stazione hanno denunciato un uomo 41nne poiché durante un controllo alla circolazione stradale veniva trovato in possesso di due coltelli del genere proibito occultati nell’auto;
–    a Civita Castellana i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno denunciato una cittadina ucraina 46nne per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità;
–    a Vignanello i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Civita Castellana e della Stazione di Corchiano, a seguito di una rissa avvenuta in Centigliano hanno identificato e denunciato due italiani ed un romeno rispettivamente di 46, 28 e 21 anni. Gli stessi medicati presso il pronto soccorso di Civita Castellana riportavano ferite guaribili in circa 10 giorni;
–    a Viterbo  i Militari della Stazione hanno denunciato un 44nne perché colto alla guida in evidente stato di ebbrezza alcolica poi accertato con etilometro;
–    a Vetralla i Carabinieri hanno denunciato per detenzione al fine di spaccio di stupefacenti una donna 38nne trovata in possesso di 3 grammi di haschish un bilancino di precisione e vario materiale per il taglio ed il confezionamento delle dosi;
–    a Canino  i Carabinieri hanno denunciato un cittadino eritreo 18nne che si era recato presso il Centro di accoglienza di Tessennano per incontrare un minore li ospitato. Il giovane essendo privo di permesso di soggiorno e documenti è stato accompagnato in caserma per le procedure di foto-segnalamento e identificazione, ma ha opposto resistenza agli operanti che lo hanno quindi deferito all’Autorità Giudiziaria;
–    a Viterbo è stato denunciato un cittadino romeno 32nne per aver effettuato la ricarica di una propria carta prepagata con una carta postamat denunciata rubata lo scorso 5 settembre;
Inoltre, sono stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo ben 12 persone perché trovate in possesso di sostanza stupefacente per uso personale. In particolare sono stati sequestrati 10 grammi di haschish, 10 grammi di marijuana e 3 grammi di eroina.

Infine sono stati controllati 350 veicoli, identificate più di 500 persone, elevate 15 contravvenzioni al codice della strada, sottratti 100 punti dalle patenti di guida, sono stati rilevati 20 incidenti stradali. Presso le Centrali Operative del territorio della Provincia sono state ricevute 80 chiamate con richiesta di interventi tutti prontamente eseguiti
 




RONCIGLIONE, PARERE ANAC SU GARA AGGIUDICAZIONE: IL COMUNE DICE LA SUA E RICORRE AL TAR

Redazione

Ronciglione (VT) – A seguito di notizie apparse sugli organi di informazione, – non questo quotidiano Ndr. – il Comune di Ronciglione intende precisare che l’ANAC non ha assolutamente annullato la gara per il servizio di gestione della sosta a pagamento né, tanto meno, ha proceduto ad inviare gli atti di gara alla Procura della Repubblica.

Ed infatti, l’Anac ha semplicemente rilevato che, a suo parere, la procedura di aggiudicazione della gara sarebbe stata viziata da una errata applicazione di una formula matematica necessaria all’attribuzione del punteggio ed ha rimesso al Comune di Ronciglione la decisione sul da farsi: ciò sul presupposto più volte indicato dalla stessa Autorità (vedi parere 19/2011) e dalla Giurisprudenza Amministrativa secondo il quale “la scelta di intervenire in autotutela da parte della stazione appaltante costituisce frutto di una determinazione discrezionale e non vincolata”.

Al riguardo della vicenda, comunque, sono necessarie alcune considerazioni anche al fine di fare chiarezza su una questione che potrebbe ingenerare sospetti di malaffare assolutamente inesistenti, tanto più con riferimento alle persone (tutti dipendenti comunali) componenti la commissione aggiudicatrice le quali godono della massima stima e fiducia da parte dell’Amministrazione Comunale e che non possono essere sottoposte a nessuna gogna mediatica, tantomeno da alcuni “benpensanti” che parlando (sparlando?) per meri fini politici coinvolgono persone per bene e di specchiata onestà.

La gara in questione prevedeva il sistema di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa: in parole povere detto criterio è basato su un'idoneità tecnica-economica che deve essere rapportata alla natura ed all'importo delle prestazioni oggetto della gara, per cui la scelta dell'offerta non è affidata al mero ribasso (o rialzo, come nel nostro caso di specie) del prezzo, ma coinvolge la valutazione comparativa di altri elementi della prestazione attinenti al termine di esecuzione o di consegna, al merito tecnico, alla qualità, alle caratteristiche estetiche e funzionali, al servizio post vendita, all'assistenza tecnica…
In buona sostanza, nel sistema della offerta economicamente più vantaggiosa l’aggiudicazione è effettuata a favore della ditta che offre il miglior rapporto tra la qualità del servizio offerto ed il prezzo delle prestazioni.

Nel nostro caso di specie, l’ANAC – nel confermare i punteggi espressi dalla Commissione Aggiudicatrice in ordine alla qualità del servizio – ha invece contestato la errata applicazione della formula matematica necessaria alla valutazione della parte economica della offerta: formula matematica, si badi bene, già specificatamente indicata nel bando di gara e quindi in un momento necessariamente anteriore alla presentazione delle offerte da parte delle ditte (trattasi di bando ad evidenza europea).

Più in particolare, la commissione aggiudicatrice ha specificatamente applicato la formula di cui all’allegato P al D.p.r. n°207/2010 e cioè V(a)i = Ra * 30 / Rmax dove Ra è il valore offerto dal concorrente, Rmax il valore dell’offerta più conveniente e 30 il punteggio massimo conseguibile: per l’ANAC, invece, la Commissione avrebbe dovuto applicare, previa interpretazione della predetta formula matematica, una diversa formula (non prevista in alcuna specifica normativa) così individuata: V(a)i= (Ra-60) * 30 / (Rmax – 60) dove 60 è la percentuale minima degli incassi da garantire al Comune così come prevista nel bando di gara.
Ora – a prescindere che tale ultima formula potrebbe portare, in talune ipotesi, a risultati matematicamente impossibili o a punteggi poco consoni rispetto alle offerte presentate (si provi ad effettuare un calcolo con due offerte uguali del 60% oppure un calcolo con tre ditte che offrono percentuali del 60,01%, 60,02% e 60,03%) –  bisogna sottolineare che per costante Giurisprudenza del Consiglio di Stato nelle gare pubbliche, la formula da utilizzare per la valutazione dell’offerta economica può essere scelta dall’amministrazione con ampia discrezionalità e di conseguenza la stazione appaltante dispone di ampi margini nella determinazione dei criteri da porre quale riferimento per l’individuazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa nonché nella individuazione delle formule matematiche; lo stesso Consiglio di Stato, poi, ha pù volte aggiunto che il legislatore rimette alla stazione appaltante la facoltà di determinare i criteri di valutazione delle offerte, precisando che questi vanno prefissati nella lex specialis – e cioè nel bano di gara – e ciò al fine di consentire a tutti i partecipanti alla procedura di aver sin dall’inizio contezza di tutti gli elementi che incidono sulla partecipazione, sulla valutazione delle offerte e, quindi, in ultima analisi sull’aggiudicazione.
In buona sostanza, la Commissione Aggiudicatrice ha applicato una formula matematica specificatamente prevista in una norma di Legge e l’ha preventivamente indicata nel bando di gara e cioè ben prima che arrivassero le offerte da parte delle società interessate le quali, quindi, erano già tutte bene a conoscenza dei criteri di calcolo che sarebbero stati usati in sede di aggiudicazione (non è certamente un caso che nproposto opposizione dinanzi al TAR) : in tal senso, parlare – o solo pensare – di possibili manipolazioni della gara ad evidenza pubblica è francamente paradossale oltre che, naturalmente, inaccettabile.    

Degno di nota, poi, che la formula applicata dalla Commissione Aggiudicatrice era già stata indicata nel bando di gara a suo tempo sottoposto al vaglio dell’ANAC preventivamente all’esperimento della gara stessa: ebbene, in tale occasione, nulla era stato eccepito dall’Autorità in ordine all’applicazione di tale formula matematica.

Peraltro, la formula applicata dalla commissione – oltre che essere specificatamente prevista nel D.P.R. 207/2010 – è la stessa usata da numerossimi comuni italiani nell'aggiudicazione delle gare di gestione del servizio di sosta a pagamento: basta una semplice ricerca sul web per rendersene conto.

Quanto, infine, alla questione del paventato danno erariale, bisogna preliminarmente sottolineare che lo stesso è stato solo presunto dall’ANAC e definitive decisioni in merito non potranno che essere assunte dalla competente Corte dei Conti che sarà investita della questione.

Ad ogni buon conto, visto il criterio di aggiudicazione della offerta economicamente più vantaggiosa – in virtù del quale la gara viene aggiudicata in favore di colui che offre il miglior rapporto qualità/quantità (tra cui il prezzo) – ne discende che non necessariamente vince colui che offre la migliore offerta economica dal punbto di vista del prezzo: e nel nostro caso di specie la Commissione ha valutato le offerte tecniche (e quindi la qualità del servizio) proposte dalla società aggiudicatrice di valore ben superiore alla differenza economica tra le offerte delle ditte: ad ogni buon conto, anche a voler prescindere dalla qualità del servizio offerto (aspetto che deve calcolarsi nel sistema di aggiudicazione della offerta economicamente più vantaggiosa), il danno economico di cui tanto si parla non sarebbe superiore ai 1.300,00 Euro per tre anni.

Per tutte le ragioni che precedono, nel confermare la fiducia nell’operato della Commissione Aggiudicatrice, il Comune di Ronciglione ha deciso di impugnare il provvedimento dell’ANAC dinanzi al competente TAR del Lazio affinché sulla vicenda sia fatta piena luce nel rispetto delle nostre convinzioni in ordine alla legittimità della procedura esperita.
L’Amministrazione Comunale di Ronciglione
 




TARQUINIA, STUDENTI SENZA SCUOLABUS: ARRIVA L'ULTIMATUM AL COMUNE

Redazione

Tarquinia (VT) – Un gruppo di genitori ed alunni della scuola Cardarelli di Tarquinia lanciano un appello al nostro quotidiano in merito alle "mancate risposte" da parte dell'amministrazione comunale e della preside della scuola sul problema degli studenti rimasti senza servizio di pubblico di trasporto. Queste famiglie minacciano iniziative di protesta per i prossimi giorni qualora il problema non venga risolto nell'immediatezza.

"Ci sono ragazzi che non hanno alternativa – dice una delle ragazze coinvolte nel problema – dovranno lasciare la scuola e questo non è giusto e non comprendiamo come può essere tollerato dalla preside che pur rappresenta la scuola pubblica". Dalla roccaccia a Montericcio dalla Farnesiana a Pantano, Forca di palma, Marina velka, Vaccareccia, Valfragida, Pian d’organi, Piantata, Taccone di mezzo, Acquetta, Bagnoli, Castagno, Spinicci, Piandi spille e San Giorgio la voce dei ragazzi è concorde, la scuola è un diritto e loro non si sentono studenti di serie B e sapranno dimostrare la forza delle loro determinazione.

"Se entro Lunedì non sarà data risposta al problema – si legge nella nota di queste famiglie – saremo disposti anche a fare lo sciopero della fame e a tutte quelle manifestazioni che serviranno per dare una soluzione al problema. Noi non siamo disposti a mollare – prosegue la nota –  e lo faremo anche per quei ragazzi che hanno già pensato di lasciare la scuola.

Le famiglie non possono sempre accompagnare e riprendere i propri figli ogni giorno utilizzando mezzi propri, infatti lasciano già, spesso, a casa i ragazzi, danneggiando l’andamento scolastico per via delle assenze.
Martedì se nessuno ci avrà dato risposte saremo fuori la scuola a ricordare a tutti che il nostro diritto allo studio va rispettato, il problema è risolvibile, anche con poca spesa e non accettiamo che nessuno se ne occupi.

Gli altri comuni hanno risolto il problema e dunque rimane da capire perché il comune di Tarquinia non si adopera per risolverlo prima che sia troppo tardi per i ragazzi che nel frattempo non riescono ad avere una frequenza regolare.
I nostri genitori sono con noi e non intendiamo fare un passo indietro sulle nostre richieste, un trasporto pubblico per i ragazzi che non possono utilizzare i sedili da bambino degli scuolabus è un problema risolvibile, dunque perchè non dotare i pulmini di 4/5 sedili per ogni corsa?"

Questo grido di aiuto da parte delle famiglie e degli studenti è stato raccolto dal nostro quotidiano che lo rilancia ai diretti interessati. Seguiremo questa vicenda auspicando in una rapida soluzione della gravosa problematica.
 




TARQUINIA, TIRRENICA: LA NOTIZIA A META' DELL'APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI VARIANTE DEL PONTE

Redazione
Tarquinia (VT)
– Dura nota nei confronti del primo cittadino di Tarquinia quella diffusa dal comitato per il diritto alla mobilità sul tema della Tirrenica e la battaglia per il ponte e le relative complanari che mancavano al progetto SAT del Lotto 6A. "Il Sindaco di Tarquinia non smentisce mai la sua imprudente passione per la propaganda, – così inizia la nota del Comitato, che prosegue – al punto di dare notizie a metà come ha fatto nell’annunciare come un suo personale obiettivo raggiunto l’approvazione del progetto di variante alla viabilità locale del Lotto 6A per recuperare il grave problema della mancanza di un ponte sostitutivo a quello che è già in uso dell’autostrada, il viadotto della ex SS Aurelia. Il Sindaco sfoggia notizie senza dare i dettagli più importanti,: intanto che la variante è stata seguita passo dopo passo dagli avvocati che difendono i cittadini di Tarquinia nel ricorso giunto al Consiglio di Stato, omette sempre di dire che i firmatari sono stati ricevuti 3 volte dal responsabile della Direzione di vigilanza delle concessioni autostradali per il Ministero dei trasporti, il dott.Mauro Coletta che ha firmato ogni passaggio istruttorio della variante. Grazie a questi incontri che sono stati organizzati presso il Ministero, anche il presenza di SAT, siamo riusciti ad informare puntualmente sull’evolversi della situazione con planimetrie foto e documenti alla mano, ad avere accesso agli atti che oggi sono diventati un risultato disponibile a tutti i cittadini, grazie soprattutto ad un lavoro di informazione puntuale che ancora però non ha raggiunto il risultato finale.
Il 16 Settembre in occasione dell’ultimo incontro con il Ministero era stata già annunciata dal dott. Mauro Coletta la firma dell’approvazione della variante nord, ma con estrema puntualità gli avvocati del ricorso e i residenti presenti all’incontro hanno richiesto a SAT, che ancora una volta era presente nella persone del direttore Luigi  Massa, direttore generale della Tirrenica, di indicare i tempi di realizzazione del ponte e le relative complanari che, visto l’ingente spesa di circa 4 milioni di euro, sarà affidata a gara di evidenza pubblica e dunque con dei tempi di realizzazione di due/tre anni.
Prima di sbandierare risultati come fossero suoi, il Sindaco dovrebbe preoccuparsi di avere certezze dal Ministero e soprattutto da Sat che gli accessi di pantano di sopra e della Farnesiana rimangano aperti finchè i lavori di realizzazione del ponte siano effettivamente realizzati; questa l’unica garanzia che dovrebbe avere un Sindaco invece che raccontare la verità a metà.Resta comunque ancora da difendere la lotta dei residenti in sede giudiziaria contro gli abusi perpetrati in questi anni dalla SAT contro la viabilità pubblica e per questo gli avvocati ed i ricorrenti saranno presenti nell’aula del dibattimento al Consiglio di Stato l’8 ottobre prossimo.
Il sindaco di Tarquinia – conclude la nota – piuttosto che esultare sull’avvenuta approvazione di una variante che di fatto rattoppa un pasticcio in cui hanno tutti la loro responsabilità, ministero delle infrastrutture e comune di Tarquinia, dovrebbe dire altro, per esempio cosa sia disposto a fare nel caso gli accessi utili ai residenti non venissero lasciati aperti fino alla completa realizzazione del ponte e delle relative complanari, se insomma si metterà di traverso o continuerà a scrivere e basta?"

 




VETRALLA, BIBLIOTECA COMUNALE: IL CIRCOLO LETTORI RIPRENDE LE ATTIVITA' DI CONFERENZE

Redazione

Vetralla (VT) – Il Circolo dei Lettori della Biblioteca Comunale di Vetralla riprende la sua attività di variegate conferenze. La prima conferenza dal titolo “Rinascimento e Rinascimenti” sarà tenuta da Michele Vittori il giorno 2 ottobre alle ore 16.00.  A seguire il 9 ottobre alle ore 16.30 ci sarà la conferenza del giornalista Giuseppe Rescifina che  narrerà  del suo libro  “Dante e la Tuscia”. Il  successivo venerdì 16 ottobre alle ore 16.30 Giovanni Fapperdue parlerà del “Bullicame com’era, Bullicame com’è”. Venerdì 23 ottobre alle ore 16.30 Giancarlo Breccola racconterà “Supra Acqua Et Supra ad Vento – Streghe e Stregonerie in Terra di Tuscia”. Nell’ultimo appuntamento del mese il 30 ottobre alle ore 16.30 Micaela Merlino ed Angelo Capuzzi descriveranno “L’Alimentazione Presso Gli Antichi Romani”. 

Il Circolo dei Lettori farà omaggio ai conferenzieri di un quadretto, predisposto da suoi componenti, rappresentante uno scorcio di Vetralla.
Le Conferenze si svolgeranno presso la Biblioteca Comunale di Vetralla. Il Calendario del Conferenze per il mese di novembre sarà reso noto entro il mese di ottobre e sarà disponibile presso Biblioteca Comunale di Vetralla.

 




CAPRANICA, MOLESTA 14ENNE A PASSEGGIO CON LE AMICHE

Redazione

Capranica (VT) – Davvero una brutta storia. I Carabinieri della Stazione di Capranica, ieri, a conclusione di una lunga e minuziosa indagine condotta a seguito della denuncia di violenza sessuale presentata lo scorso mese di agosto da una minore e dalla rispettiva madre, hanno notificato un ordinanza di divieto di avvicinamento nei confronti di un cittadino marocchino 41enne, già gravato da numerosi precedenti penali. L'uomo, lo scorso 4 agosto si era avvicinato ad una 14enne che stava passeggiando e presale la mano con forza la costringeva a toccargli le parti intime, non contento le palpeggiava ripetutamente il seno. La ragazzina, che era in compagnia di due amiche, era comunque riuscita poi a divincolarsi fuggendo a casa. Immediatamente dopo la minore e la madre avevano sporto denuncia presso la Stazione Carabinieri ed erano partite le indagini che hanno permesso l'identificazione dell'uomo e la ricostruzione precisa dei fatti. Ieri l'Autorità Giudiziaria, concordando con la tesi investigativa ha emesso la misura cautelare, nei confronti del cittadino tunisino, con la quale si fa espressamente divieto di avvicinarsi alla minore ed alla madre residenti in Capranica. Ora l'uomo dovrà rispondere dei fatti menzionati innanzi all'Autorità Giudiziaria di Viterbo.




A SAN MARTINO AL CIMINO IL RADUNO PRECAMPIONATO DEGLI ARBITRI VITERBESI

Redazione
Viterbo
– La scorsa Domenica, nel Balletti Park Hotel di San Martino al Cimino si è svolto il raduno precampionato della sezione viterbese dell’associazione italiana arbitri. I fischietti della Tuscia, che dirigono gare nei campionati provinciali, sono stati sottoposti alle prove atletiche e, assieme agli osservatori arbitrali, anche ai quiz tecnici.

Soddisfatto il presidente dell’Aia di Viterbo, Luigi Gasbarri e con lui tutto il consiglio direttivo sezionale. “Vogliamo arbitri preparati tecnicamente e atleticamente – ha detto – il recente approdo in Lega Pro e in serie D di nostri tesserati ci riempie di gioia e ci spinge a moltiplicare gli sforzi per formare arbitri sempre all’altezza degli impegni da affrontare.”

“Un raduno non è una scampagnata – ha detto Umberto Carbonari, componente del consiglio nazionale dell’Aia – è un momento importante di crescita e confronto. Studiate il regolamento, allenatevi intensamente, ma trovate sempre il modo di divertirvi. La nostra associazione ha i migliori arbitri: quattro colleghi del calcio a 11 ai massimi livelli internazionali; Alessandro Malfer giudicato il numero uno mondiale degli arbitri di calcio a 5 e anche nel beach soccer siamo tra i migliori.”

Le conclusioni della riunione le ha tratte Luca Palanca, presidente del comitato regionale arbitri del Lazio, che ha galvanizzato i colleghi di Viterbo e Civitavecchia. Questi ultimi, guidati dal presidente della sezione Aia della città portuale Gian Luca Ventolini,  hanno scelto San Martino al Cimino per il loro raduno.
“Dovete conoscere a fondo il regolamento – ha detto Palanca ai giovani direttori di gara – allenatevi, dimostrate in ogni occasione personalità e stile. Cerchiamo arbitri che credono nelle loro possibilità, che si impegnano, che danno il massimo per raggiungere l’obiettivo. La scorsa stagione sportiva è stata eccezionale – ha concluso Palanca – puntiamo anche in quella che sta per iniziare a consolidare i successi ottenuti.”

All’appuntamento di domenica sono intervenuti: Elvio Picano, presidente della sezione Aia di Cassino; Enrico Preziosi della sezione di Foligno e osservatore arbitrale in serie D; Cristiano Partuini del comitato tecnico nazionale dell’Aia; Francesco Massini, responsabile degli arbitri di calcio a 5 del Lazio, Antonio Di Blasio, coordinatore degli organi tecnici dell’Aia Lazio; Alessandro Pica, delegato provinciale del Coni.
 




“VITERBO E AVIGNONE, LE CITTA' DEI PAPI: PRESENTATO IL PROGETTO ALL'UNIONE EUROPEA

Redazione
Viterbo
– Favorire lo scambio di conoscenze tra i cittadini delle due aree riguardo ai rispettivi patrimoni culturali e storici, simbolo della comune storia legata ai papi e testimonianza della complementarietà culturale della storia delle nazioni europee, oggi accomunata dall'appartenza all'Unione Europea, stimolare la condivisione dei valori comuni rispetto ai potenziali scenari di cooperazione socio-produttiva, specie nel settore del turismo colto e consapevole e il dialogo interculturale, agevolare sia la partecipazione agli scambi dei cittadini dei due comuni, con lo scopo di diffondere la consapevolezza della condivisa città europea, basata anche sul comune retaggio storico romano, medievale e rinascimentale, sia la promozione di iniziative congiunte nel medio-lungo termine, anche sotto l'egida dell'UE, nel campo della storia e della cultura, degli scambi tra i rispettivi sistemi educativi e delle sinergie tra imprese d'eccellenza. Questi i principali obiettivi riportati all'interno del progetto “Viterbo e Avignone: le città dei Papi nel presente, passato e futuro della storia d'Europa”, presentato nei giorni scorsi alle istituzioni dell'Unione europea dalla società Agite, per il riconoscimento ufficiale del gemellaggio europeo, iscritto nel Programma di finanziamento Europa per i Cittadini. A comunicarlo è l'assessore alla cultura del Comune di Viterbo Antonio Delli Iaconi, da sempre in prima linea insieme al sindaco Michelini per la sottoscrizione di tale gemellaggio. “Viterbo insegue il gemellaggio con la città di Avignone dal 1955 – ha sottolineato l'assessore di Palazzo dei Priori -: gran parte del percorso è stato fatto. Lo scorso novembre, ad Avignone, abbiamo posto le basi. Ad aprile, in occasione della visita a Viterbo della delegazione avignonese, abbiamo confermato e ribadito i comuni intenti delle due città papali. Ora siamo alla fase più burocratica. Confidiamo di ottenere l'importante riconoscimento nei prossimi mesi. Sarebbe davvero un bel traguardo, a ridosso di un evento storico come il Giubileo straordinario indetto dal Santo Padre”.
 




VITERBO, VIGILI DEL FUOCO: LOCALI FATISCENTI E SITUAZIONE DRAMMATICA DEGLI AUTOMEZZI

Redazione

Viterbo – Dopo  questi giorni di festa per Viterbo e provincia, i lavoratori dei Vigili del Fuoco e Usb denunciano la situazione del parco mezzi del comando di Viterbo che si è verificata ed in larga parte ancora permane. Delle otto autopompe, i camion dei pompieri polivalenti che vengono inviati per tutte le tipologie di interventi richieste dalla popolazione, che dovrebbero essere in servizio attualmente in provincia di Viterbo ce ne sono soltanto quattro, di cui una  è stata “prestata” dal comando di Arezzo.

Più volte dal Comando di Viterbo è partita una richiesta al Dipartimento VVF per dotazioni di autopompe nuove, ma nulla. E alcuni di questi mezzi hanno addirittura più di venti anni con centinaia di migliaia di “chilometri di soccorso” all’attivo.

"Chiederemo un intervento anche al Prefetto di Viterbo per rappresentargli una situazione di stallo che rischia di mettere in pericolo la popolazione della provincia viterbese. – Dichiarano dal Coordinamento VVF Di Viterbo – Chiederemo notizie – proseguono dall'Usb – anche sulla “famosa” nuova sede VVF di Viterbo: temiamo di trovarci di fronte all’ennesimo “fantasma di cemento” come gli altri che abbondano sia in Italia sia nella nostra città."

Anche di fronte a questa mancanza di dotazioni di mezzi e alla fatiscenza dei locali che attualmente ospitano il Comando, i lavoratori dei VVF hanno sempre risposto alle molteplici chiamate di soccorso e fanno sapere che continueranno a farlo. Sono tuttavia veramente necessari più idonei strumenti per rispondere in modo adeguato alle esigenze della popolazione. "USB Vigili del Fuoco, unico sindacato a difesa dei lavoratori, – dichiarano ancora dall'Usb – si batte contro il decreto del Ministro degli Interni che ha riordinato il corpo nazionale con numeri al ribasso ed ha tagliato i già scarsissimi fondi a disposizione, auspichiamo e lotteremo per una vera riforma del sistema di protezione civile che preveda i VVF come perno centrale del dispositivo di soccorso nazionale e contro ogni speculazione privata".




VITERBO, IMMIGRATO VUOLE SPOSARSI PER REGOLARIZZARSI MA LEI E' SPOSATA: LE INCENDIA CASA

Redazione

Viterbo – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Viterbo hanno arrestato N.T., trentasettenne tunisino, immigrato clandestino. L'uomo dopo aver iniziato una relazione sentimentale con una cittadina viterbese nell'evidente scopo di poter contrarre matrimonio e poter regolarizzare la posizione in Italia, una volta scoperto che la donna non poteva sposarlo in quanto, seppur separata, era ancora coniugata, la minacciava più volte di morte telefonicamente. La donna, a seguito delle minacce, scappava dal centro di Viterbo e trovava rifugio presso una propria amica in un paese della provincia. Il magrebino non riuscendo a rintracciare la donna, attraverso messaggi telefonici ed sms, le intimava di farsi trovare altrimenti le avrebbe incendiato l'abitazione ubicata all'interno di una palazzina di questa via Manni. Dopo qualche ora, il cittadino marocchino dalle parole passava ai fatti e appiccava un incendio al portone dell'abitazione della donna. Solo grazie all'intervento di altri condomini, accortisi delle fiamme e dell'odore del fumo, che richiedevano l'intervento dei vigili del Fuoco di Viterbo si è evitato il peggio. Gli stessi vigili del Fuoco, accertato che si trattava di un incendio doloso, richiedevano l'intervento di una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Viterbo che prendeva contatto con la donna, proprietaria di casa. La donna informava i militari delle minacce del cittadino magrebino, che continuava ad effettuare attraverso messaggi sms anche dopo l'incendio all'abitazione. I militari si prodigavano nelle immediate ricerche del malfattore e riuscivano a rintracciarlo nel centro di Viterbo e trarlo in arresto, ponendo fine all'azione violenta di N.T., poi associato presso la casa circondariale di Viterbo.