VITERBO: TENTANO FURTO IN CASA VESTITI DA TARTARUGHE NINJA

Redazione

Viterbo – I carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Viterbo hanno arrestato per concorso in furto in abitazione 2 ragazzi di Viterbo e Montefiascone, B.M.M. e C.N. , entrambi pregiudicati e rispettivamente di 25 e 24 anni, e denunciato un loro complice, S.G. di 45 anni, anch'egli pregiudicato e residente a Viterbo. Ieri sera i malviventi avevano tentato di perpetrare un furto all'interno di una abitazione sita in Viterbo, in via Mezzogrosso ma, vistosi scoperti da un passante mentre cercavano di forzare il portone di ingresso, si sono immediatamente allontanati a bordo di una utilitaria. Le immediate ricerche dei fuggitivi coordinate dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Viterbo hanno consentito di rintracciare dopo circa 40 minuti i «topi» di appartamento mentre transitavano a bordo della autovettura con la quale erano stati visti allontanarsi, in via Vico Squarano a Viterbo. All'interno dell'autovettura i Carabinieri hanno rinvenuto numerosi arnesi da scasso, guanti, nastri isolanti, materiale per il travisamento e cosa molto singolare, una maschera da «tartaruga ninja». Il possesso di questo tipo di materiali ha fatto ipotizzare che i due ladri, all'occorrenza, erano in grado anche di operare se all'interno dell'abitazione avessero trovato i proprietari. I successivi accertamenti esperiti dai militari hanno inoltre consentito di identificare e denunciare in stato di libertà un terzo complice, che al momento del controllo della autovettura sospetta si era già nascosto presso la propria abitazione, che aveva coadiuvato le due persone arrestate, facendo da palo durante il tentativo di svaligiare l'abitazione. Gli arrestati, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, verranno processati con rito direttissimo presso il Tribunale di Viterbo domani mattina.




VITERBO: LA FEDERAZIONE DEL PSI SBARCA NELLA CITTÀ DEI PAPI

Red. Politica

Viterbo – Nuova sede a Viterbo per la Federazione del Partito Socialista Italiano. A presiedere all'inaugurazione, il prossimo 10 marzo 2016,  il segretario nazionale del PSI, sen. Riccardo Nencini,  vice ministro ai trasporti e l’on Oreste Pastorelli, membro della segreteria nazionale PSI e della Commissione parlamentare Ambiente. Subito dopo l'inaugurazione, fanno sapere dalla Federazione, verranno indette apposite riunioni che affronteranno tematiche legate al riequilibrio del territorio, dello sviluppo economico e del lavoro, attraverso iniziative finalizzate a dare impulso allo sviluppo di una agricoltura ecocompatibile e al turismo ambientale e culturale, con lo scopo di  recuperare il ruolo che compete e contraddistingue la provincia di Viterbo: Qualità dei servizi e del servizio primario quale l’acqua potabile, la difesa dell’ambiente e la tutela della salute e lo sviluppo di una agricoltura ecocompatibile. Questi i punti principali delle linee programmatiche nell'agenda socialista viterbese.
 




VETRALLA ELEZIONI: GIOVANNI GIDARI FA I RAGGI X AL SINDACO AQUILANI

Red. Politica
Vetralla (VT)
– Dopo l'intervista pubblicata sulle colonne de L'Osservatore d'Italia a Sandrino Aquilani, sindaco di Vetralla, cittadina alle porte di Viterbo che si accinge a rinnovare l'asset amministrativo con la prossima tornata elettorale, Giovanni Gidari, capogruppo Consiliare della Lista “Progetto Vetralla”, ha espresso alcune considerazioni su quanto dichiarato dal sindaco uscente. "Continua a giustificare la paralisi amministrativa che ha caratterizzato la sua amministrazione in questi 5 anni di legislatura con le consuete scuse della “spending review”, del patto di stabilità e della riduzione dei trasferimenti statali. – Dichiara Gidari in risposta a quanto affermato da Aquilani durante l'intervista su L'Osservatore d'Italia – Lo scenario economico, – prosegue – al contrario, avrebbe imposto di gestire le risorse tenendo conto delle priorità ed evitando spese che sarebbero potute essere procrastinate, in modo da riuscire ad applicare riduzioni sulla pressione fiscale ed abbassare i costi dei servizi. Per realizzare quanto sopra, il Sindaco Aquilani avrebbe dovuto programmare la gestione delle risorse all’inizio di ogni anno. Al contrario, ha sempre preferito ritardare il più possibile l’approvazione del bilancio di previsione, consentendo così ad ogni assessorato di gestire le risorse economiche dell’Ente in maniera del tutto personale. In tal modo il bilancio di previsione è sempre stato, di fatto, un bilancio consuntivo con un unico scopo programmatico: “tappare i buchi di bilancio” mediante l’applicazione delle aliquote più alte previste dalla legge (IMU, TASI, addizionale IRPEF) ed il maggior costo dei servizi.
Queste modalità di gestione hanno contribuito ad aggravare, giorno dopo giorno, i numerosissimi  problemi che  purtroppo sono sotto gli occhi di tutti".

Il capogruppo consiliare di "Progetto Vetralla" elenca quindi tutta una serie di  criticità che sarebbero rimaste irrisolte a tutt'oggi. "Le strade sono un colabrodo, – ha proseguito Gidari – quella del cimitero vecchio è chiusa al traffico dal 2011 senza ancora riuscire a stabilire gli interventi da realizzare per renderla agibile. Hanno perso il finanziamento regionale di 117 mila euro per la realizzazione della palestra alla scuola dell’infanzia di Cura, di oltre 100 mila euro per la redazione del Piano di assestamento forestale nonché di ulteriori centinaia di migliaia di euro per la realizzazione del parcheggio della stazione ferroviaria. La gestione dei lavori di rifacimento della numerazione civica è stata catastrofica creando il malcontento della totalità dei cittadini sottoposti ad una ulteriore tassazione che poteva essere evitata se solo l’Amministrazione Aquilani avesse accettato la fattibile proposta della Lista “Progetto Vetralla”. Non sono stati in grado di appaltare il servizio di manutenzione dell’illuminazione pubblica scaduto dal 2007; un servizio importante ed essenziale non solo per garantire una maggiore durata della rete ma anche e soprattutto per tutelare l’incolumità dei cittadini. Ciò ha comportato un aggravio delle spese per l’Ente dovuto agli interventi urgenti necessari sottoposti a chiamata per le ditte. Hanno permesso l’installazione di una antenna di telefonia mobile  nella Villa comunale di Cura, luogo di aggregazione e di frequentazione da parte della popolazione,  in particolare dei bambini. È inoltre utile ricordare che ancora non sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione del punto di cottura comunale che dovevano essere  realizzati nel 2011. Da allora, i pasti vengono prepararti in un altro comune e consegnati ai ragazzi nei punti di distribuzione previsti, in ritardo dalla loro preparazione. In merito alla carenza di case popolari il sindaco sa benissimo che per nuove costruzioni è necessario attivarsi per ottenere i fondi così come avviene in altre località, cosa che non è avvenuta. Così come l’Amministrazione Aquilani non si è attivata per impedire il trasferimento graduale dei servizi ASL che ha comportato notevoli disagi e ulteriori costi per gli utenti di Vetralla e di tutto il “comprensorio ex VT4”. Parimenti nessun impegno è stato profuso per la soluzione della potabilità dell’acqua presso le abitazioni dei cittadini nonostante gli elevati costi a carico degli utenti.
È stato disatteso il progetto di raccolta differenziata finanziato dalla comunità europea, per oltre un milione di euro, che prevedeva l’utilizzo di isole ecologiche interrate e fuori terra, i cui lavori erano stati ultimati e collaudati nel 2009 per cui il sottoscritto ha presentato ricorso alla Procura Generale della Corte dei Conti. Hanno inoltre speso: 
–    7.000 Euro al mese, IVA esclusa, per un esperimento di raccolta differenziata limitato al centro di Tre Croci, senza nessun risultato;
–    Hanno incaricato una ditta esterna per elaborare un progetto di raccolta differenziata, continuando ulteriormente a spendere;
–    Hanno ridotto la gestione del servizio, togliendo oltre 300 contenitori per la raccolta dei rifiuti e lasciando intere strade senza contenitori;
–    Hanno deliberato in consiglio comunale un progetto per la eccessiva e non motivata durata di nove anni e per l’esorbitante costo di due milioni di euro attualmente fermo per il ricorso di una ditta concorrente.
Non sono stati adottati i giusti provvedimenti in merito alla Farmacia comunale e al problema della perdita di bilancio riscontrata nel 2011 per oltre 200 mila euro, provocata da una mala gestione, attualmente all’esame della Procura di Viterbo.
Nel corso dei successivi anni la perdita è aumentata di oltre mezzo milione di euro, con probabile conseguenze per le casse dell’Ente e quindi per le tasche dei cittadini. A nulla sono servite le ripetute sollecitazioni volte a far attivare, prontamente, una efficiente gestione diretta della Farmacia per rendere possibile un qualificato servizio alla collettività e maggiori entrate per il bilancio comunale. Nel contempo, tutto ciò ha portato all’affidamento della gestione del servizio a terzi con entrate  irrisorie per l’Ente e la perdita del posto di lavoro per il personale preposto, con probabili conseguenze anche sul piano previdenziale (mancata contribuzione e pagamento TFR…)."

Gidari infine chiude dicendo che si potrebbe ancora continuare con l'elenco delle cose non fatte
"Appare evidente – ha conclude quindi il capogruppo di "Progetto Vetralla" – una gestione non oculata e non parsimoniosa della Giunta Aquilani, che ha ignorato completamente le difficoltà economiche della popolazione in un periodo di crisi come quello che abbiamo attraversato in questi ultimi anni. Un immobilismo che non ha consentito di fornire le risposte che una comunità si sarebbe aspettata".




LAGO DI VICO, RISCHIO SANITARIO PER POPOLAZIONI RONCIGLIONE E CAPRAROLA: TRA CONVEGNI, INTERROGAZIONI, DENUNCE E RESPONSABILITÀ

Red. Cronaca

Ronciglione (VT) – Il lago di Vico al centro del convegno che si è svolto lo scorso giovedì a Ronciglione in provincia di Viterbo. Il tema affrontato durante il l'incontro ha riguardato “Lo stato ecologico del lago di Vico e il possibile e connesso rischio sanitario per le popolazioni di Ronciglione e Caprarola”.
Il bacino d'acqua, infatti, è ormai da svariati anni colpito da un processo di eutrofizzazione.

La dottoressa Milena Bruno, dell’Istituto Superiore di Sanità, esperta e studiosa di tossine prodotte dai cianobatteri, in particolare dal cianobatterio Plankthotrix rubescens detto alga rossa, ne ha mostrato le proprietà tossiche, cancerogene, immunodepressive e anche neurodegenerative (come da recenti segnalazioni della letteratura scientifica internazionale), evidenziando, durante la sua relazione, come le microcistine possano contaminare la fauna lacustre e i prodotti vegetali entrando quindi nella catena alimentare ed ha sottolineato come queste microcistine possono agire in sinergia con altre sostanze tossiche e cancerogene aumentando di fatto il rischio per la salute nelle esposizione croniche e che pertanto per le acque erogate ad uso umano sarebbe opportuno che non ve ne fosse alcuna traccia.

La dottoressa Antonella Litta dell’Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia)  ha mostrato i risultati degli studi del Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio che attestano un rischio già molto elevato dal punto di vista sanitario per le popolazioni di Caprarola e Ronciglione e le altrettanto preoccupanti considerazioni sullo stato di salute per i residenti di Ronciglione contenute nel lavoro di ricerca del Sepias (Studi su marcatori di esposizione ed effetto precoce in aree con inquinamento da arsenico).
La referente dell’Isde ha ricordato come anche alla luce dei risultati di questi studi e in considerazione della cronica esposizione alle sostanze tossiche e cancerogene rilevate e monitorate  nel corso degli anni da diversi istituti di ricerca nelle acque prelevate dal lago, siano opportuni interventi sanitari tesi alla prevenzione e alla diagnosi precoce di malattie correlate, e questo può essere realizzato con l’avvio di  nuovi servizi  territoriali  di prevenzione e il potenziamento di quelli esistenti. La dottoressa Litta ha poi chiesto che si intervenga con urgenza attuando, come  prima e fondamentale misura per la tutela della salute e in applicazione del Principio di precauzione, la cessazione immediata della captazione di acqua dal lago di Vico ad uso potabile e il contestuale reperimento di fonti alternative di approvvigionamento idrico per i cittadini di Caprarola e Ronciglione.

Il convegno è stato coordinato e moderato da Raimondo Chiricozzi, presidente del comitato provinciale AICS (Associazione Italiana Cultura Sport),  ed ha registrato una numerosa ed attenta partecipazione di cittadini, amministratori locali e regionali, rappresentanti di vari enti ed associazioni impegnate nella difesa del territorio e dell’ambiente, presente ai lavori anche il professor Osvaldo Ercoli.

Alle tre relazioni ha fatto seguito l’intervento del dottor Luciano Sordini, segretario della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) di Viterbo, che ha detto di condividere tutti i motivi della preoccupazione per il rischio sanitario e la richiesta per l’avvio di screening gratuiti per le popolazioni  residenti ed esposte al cosiddetto “effetto cocktail” determinato dall’esposizione contemporanea a sostanze tossiche e cancerogene presenti nelle acque del lago, in particolare: cianobatteri, microcistine algali, arsenico, metalli pesanti e pesticidi. Il dottor Sordini ha infine auspicato una verifica periodica di tutte le azioni già predisposte e di quelle che si predisporranno per la piena tutela della salute.

Rilevante  per l’esposizione e i dati anche l’intervento del dottor Roberto Minervini, biologo e perito di parte, che nella sua relazione è tornato a puntualizzare la grave situazione dell’ecosistema del lago di Vico.

A conclusione dei lavori un interessante quanto proficuo scambio di idee e riflessioni tra i relatori  e tutti i partecipanti  che si è concluso con l’impegno condiviso di organizzare prossimamente nuovi incontri di informazione a Ronciglione e Caprarola. Nel corso del convegno è stato consegnato alla dottoressa Antonella Litta il premio 2015 dell’AICS-Commissione nazionale ambiente con la motivazione: “Per l’impegno profuso nella ricerca scientifica e nello studio degli inquinanti; per l’informazione corretta e finalizzata alla tutela dell’ambiente e prevenzione dei danni della salute dei cittadini”.

Sulle criticità del lago di Vico e sulle cause che potrebbero portare ad un danno ambientale di notevoli dimensioni oltreche ai pericoli per la salute pubblica, dopo l'interrogazione presentata dal consigliere regionale FDI-AN Fabrizio Santori, interviene sull'argomento il dottor Roberto De Santis ex Segretario Nazionale dei Verdi-Verdi   "Ringraziamo vivamente l’on Santori per la sua coerenza, poiché altri rappresentanti di altre forze politiche hanno puntualmente evitato di cercare di fare chiarezza su questo tema. – Dichiara il dr Roberto De Santis ex Segretario Nazionale dei Verdi-Verdi – Su alcune dinamiche – prosegue De Santis – che hanno riguardato anche direttamente alcuni esponenti politici, credo debba essere fatta chiarezza. Ho presentato circostanziate denuncie alla Procura di Viterbo anche a seguito di diverse istanze di accesso agli atti che nel tempo mi sono state ostacolate, anche con strani fax direttamente dalla Pisana, e che puntavano il dito su questioni di estrema gravità e con potenziali danni erariali.Non è un caso che a seguito di un accesso presso gli uffici della Valutazione di Incidenza della Regione Lazio, abbiamo riscontrato che molti immobili realizzati all’interno di un noto complesso alberghiero, come da puntuali verifiche, sono realizzati privi di qualsiasi licenza edilizia, anche con documentazione artefatta e retrodatata. Nonostante ci siano pervenute diverse denunce – dichiara ancora De Santis – la seguito di tali accessi agli atti indesiderati, che hanno prodotto diversi rinvii a giudizio per calunnia , richiediamo che la Procura di Viterbo faccia luce su queste vicende, che sono state dipanate ed alla luce del sole, a seguito di nostre puntuali ricerche. Alla luce di quanto evidenziato ci sembrano irragionevoli alcune denunce presentate a nostro carico per diffamazione da un sindaco che ha affidato , sempre a colui che occupa tale complesso alberghiero , un bando oggi che è nell’occhio del ciclone. Probabilmente , questo dobbiamo supporre , hanno infastidito alcuni nostri post pubblicati su fb che riportavano collegamenti ad tabella di giornale del Comune di Orbetello , dove questa società si è allo stesso modo aggiudicata la gestione dei parcheggi. Società che dopo aver tentato invano un ricorso al Tar , puntualmente respinto , in quanto per assurdo pretendeva che il Sindaco di tale comune aumentasse le tariffe dei parcheggi, sembra che gli stalli siano misteriosamente rimossi in una sola notte! Il sindaco di tale comune ha cercato , attraverso la fideiussione sottoscritta, di recuperare alcune somme per interruzione di pubblico servizio ed altro. Fideiussione che è risultata essere stata contratta con una società in fallimento!! E’ forse per tale motivo che siamo stati denunciati per diffamazione a mezzo stampa, temendo forse che un’ondata si riversasse sulla sua giunta e non solo . Altre denunce in questo caso per stalking che ci sono tra l’altro sopraggiunte sempre da un ufficio tecnico comunale del Comune di Caprarola, quando allo stesso modo a seguito di un accesso agli atti su tale complesso alberghiero, abbiamo ricevuto questo gradito dono ed il suo responsabile tecnico ed altri oggi rinviati per calunnia.

Da un nostro ennesimo accesso agli atti è poi emersa un’altra situazione gravissima che coinvolge diversi uffici della Regione Lazio e non solo. Infatti abbiamo rinvenuto che il noto complesso alberghiero, ubicato dell’interno del lago di Vico, non solo ha costruito senza alcun titolo edilizio ed all’interno dell’area lacuale, gran parte del complesso alberghiero , che è stato incamerato dall’Agenzia del Demanio negli anni 2000, ma altresì che ad oggi non ha corrisposto somma alcuna. Un debito in gran parte prescritto , che ad oggi, nonostante tutto, ammonta ad un milione e seicento mila euro. Perché allora questo signore con il suo albergo è ancora in loco? Perché se ha costruito abusivamente gli sono poi stati affidati tali immobili? Perché nessuno si è reso conto che non ha mai corrisposto alcunché? Perché un importante deputato regionale di cui chiediamo le dimissioni è intervenuto , forzando gravemente con atti illegittimi , su alcuni uffici per evitare il nostro accesso agli atti. Fatti ancor più gravi se si considera che la polizia demaniale ed i guardiaparco della Riserva del Lago di Vico, sono intervenuti a seguito di tali nostri accessi , rimuovendo un nostro pontile presente da 40 anni. Pontile autorizzato e ristrutturato con il consenso della Riserva del Lago di Vico nel 2005, mentre altri pontili, come ad esempio quelli di un parente stretto di un dirigente della Riserva del Lago di Vico , ancora al loro posto pur se recentemente realizzati. Al loro posto e privi di alcuna concessione demaniale.

Complesso Alberghiero che incide realmente sul territorio e sulla salute del lago di Vico, in quanto l’idrometro , e dunque la portata dell’acqua all’interno del bacino , è stata ridotta da due metri ad un metro, come dichiarato allo scrivente, dall’ex Responsabile del Consorzio di Rio Vicano. Albergo per il quale esistono alcune sentenze della Procura di Viterbo di demolizione, ma che sembra non siano mai state rispettate. La sensibile riduzione della portata di acqua influisce ovviamente sull’ossigenazione del lago di Vico e sullo sviluppo dell’alga rossa e dunque delle microcistine. La responsabilità di tale situazione è di molti . Ad esempio ci chiediamo cosa abbia fatto e dove erano coloro che sono da sempre preposti al controllo . Cosa abbia fatto un ente preposto , come la Riserva Naturale del lago di Vico , in tutti questi anni!!!! Quali le loro responsabilità ed omissioni. Vicenda che riteniamo conduca direttamente ai piani alti della Regione Lazio. Oggi il paludino, oasi di svernamento lacuale , per migliaia di uccelli , protetto dalla convenzione di Ramsar, è completamente interrato a causa dell’abbassamento del livello del lago, come altresì emerge dallo studio del dr Andreani dell’Università la Tuscia. Ricordiamo che il lago di Vico è stato istituito proprio per proteggere tale particolare habitat, il paludino che oggi è venuto meno. Una riserva che dovrebbe promuovere la biodiversità, ha permesso l’occupazione incontrollata delle aree lacuali e della perdita di pascoli ed incolti di circa mille ettari come risulta da studi della Tuscia.

E’ ovvio che in questo paese – conclude De Santis – la Trasparenza amministrativa è sola una meteora, e che nei confronti degli amministratori pubblici che rifiutano, quando colti in fallo legittimi accessi agli atti , non vi sono conseguenze alcune. Ringraziamento va quindi al Consigliere Santori, l’unico ad aver avuto il coraggio per cercare di fare luce su un questo territorio e tutte le problematiche ambientali ed erariali che nel tempo sono emerse".
 




VETRALLA ELEZIONI, SANDRINO AQUILANI: "PRONTO A RIMETTERMI IN GIOCO"

di Roberto Ragone

Vetralla (VT) – Sandrino Aquilani sindaco uscente di Vetralla, cittadina alle porte di Viterbo, dove gli elettori saranno chiamati alle urne per rinnovare la massima assise comunale, ha accettato di rilasciare un'intervista al nostro quotidiano dove traccia un bilancio sulla sua ultima legislatura e dove si dichiara pronto a collaborare con una nuova squadra, qualora questa goda della sua fiducia e sia pronta nel proseguo di tutto ciò che è stato fatto fino ad oggi.

Sandrino Aquilani, padre di due figli, Giorgio Onorato ed Elisa, è nato nella piccola frazione di Cura di Vetralla nel 1945 dal papà Onorato e mamma Fernanda, terzo di quattro figli. Vive e svolge la sua attività imprenditoriale presso la sede storica dello stabilimento F.lli Aquilani srl, realizzato negli anni ’70 con i fratelli Gervasio e Massimo. Industriale per professione, politico per passione, scrittore, poeta, musicista, produttore, direttore artistico, amico personale dei più grandi poeti e uomini di teatro del nostro tempo, come Alda Merini, Nando e Mauro Gazzolo, Arnoldo Foà, autore di numerose raccolte di poesie, non concepisce la vita come uno spazio-tempo da impiegare nel contingente, ma come un valore immenso, un capitale unico e non rimborsabile da sfruttare per raggiungere traguardi che vivono nei sogni dei coraggiosi, quelli che, appunto, i loro sogni non abbandonano.

Sandrino Aquilani ci accoglie presso il suo ufficio al Comune di Vetralla, un bell'edificio antico che conserva tutto il sapore prezioso del tempo che ha attraversato.

Signor sindaco, prima di tutto grazie per il tempo che ci ha riservato, da parte della redazione de L'Osservatore d'Italia. Fra poco lei dovrà affrontare il prossimo turno di elezioni amministrative. Lei è il sindaco uscente, e come si sa, le amministrazioni uscenti sono sempre penalizzate, nel senso che la popolazione guarda più alle cose che non si sono fatte, o potute fare, piuttosto che a quello che di buono è stato fatto. Lei come la pensa?
All’apparenza potrebbe essere così, poi forse, riflettendo, guardando com’era il paese prima e com’è oggi, visto che sono alla quarta legislatura, qualche riflessione va fatta. Devo dire che i tempi sono cambiati, nelle prime legislature era più ‘facile’, tra virgolette, cioè c’erano risorse per poter affrontare progetti più importanti. Oggi con queste limitazioni, Patto di Stabilità, spending review, tagli che sono stati fatti dai vari Presidenti del consiglio che si sono avvicendati negli ultimi tempi per riquadrare i conti dello Stato e per rispondere agli imperativi dell’Europa, le risorse dei Comuni si sono molto assottigliate, quindi gestiamo al meglio quello che abbiamo. Parliamoci chiaro, per far bene  le cose ci si avvale di professionisti, ma se oggi non ti danno nemmeno i soldi per fare manutenzione alle strade, diventa difficile pure chiudere una buca. La gente che riflette, che pensa, la gente intelligente non può immaginare che non si sia capaci di fare una cosa, ma che ci sono degli impedimenti, e che è cambiato il nostro modo di vivere.

Con la Spending Review, che pare non abbia avuto il successo che si sperava, lo Stato ha tagliato i contributi agli enti locali, i Comuni sono stati costretti ad aumentare imposizione fiscale, e la gente così vede che paga di più e ha meno servizi. Cosa mi dice in proposito?
Ricordo soltanto un fatto. Appena due anni fa andammo dal Prefetto tutti i sindaci della provincia di Viterbo con un documento redatto da me e firmato da tutti e 60. In prefettura eravamo 48, tutti con le fasce, pronti a consegnarle al Prefetto. 48 sindaci – e 60 hanno firmato un documento – hanno denunciato  le difficoltà e le criticità di questo nuovo modo di gestire i Comuni, costringendoci a fare delle cose che noi non vorremmo, e che in pratica hanno modificato il nostro ruolo. A seguito di questo incontro in Prefettura, il Prefetto ci convinse a nominare una delegazione per andare al Viminale a parlare con il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze. Avemmo questo incontro, eravamo in nove, c’era il sindaco di Viterbo, altri sindaci, e il Prefetto, a rappresentare delle criticità, non a protestare, a dire, guardate, noi, da uomini di prima linea veniamo a dire ai generali che questi provvedimenti stanno producendo questi effetti. Ci hanno ascoltati, ci hanno aperto un tavolo, per cui ogni mese e mezzo ci si doveva rivedere. Sono passati due anni, il tavolo è rimasto aperto, non so che ci hanno fatto, forse qualche cena, qualche pranzo, ma non ne abbiamo più notizie. Quando non si vuol fare niente in Italia si apre un tavolo. In quell’occasione ho coniato uno slogan che ho riproposto a Roma, in una riunione con altri sindaci. Ho detto che i sindaci sono stati ridotti ad esattori, esecutori e scudi umani, perché la gente vede noi, incontra noi e le tasse siamo costretti ad applicarle noi.  Hanno introdotto l’IMU agricola; non l’ha messa il Comune perchè se l’è inventata una mattina, ma l’ha introdotta il Governo. In più, non solo non hanno aspettato la riscossione per prendersi questi soldi, hanno fatto una previsione di incassi, e ce li hanno immediatamente tolti. Poi i Comuni hanno incassato la metà del previsto e si sono trovati un buco di bilancio; quindi alcuni Comuni si sono trovati in disavanzo tecnico, perchèil bilancio è stato compromesso da chi ci ha messo dentro una posta che non esisteva. Per dirne una: noi abbiamo cercato in tutto questo di contenere anche le tasse, le imposte, i canoni, per cui non li abbiamo messi tutti al massimo, anzi addirittura, dal bilancio dell’anno passato abbiamo ridotto alcune poste. C’è gente che ha riconosciuto, pagavo seicento ora pago quattrocento, che abbiamo distribuito al meglio, quindi non abbiamo infierito. Certo, potremmo aumentare tutto al massimo, poi essere bravi a spendere ‘sti soldi, ma, viste le condizioni della gente oggi, su dieci persone che ricevo nove cercano lavoro, cercano aiuto, cercano un sostegno perché non ce la fanno più ad andare avanti… una volta era l’inverso, su dieci persone una ti chiedeva aiuto e nove ti chiedevano a che punto era la licenza di costruzione, se poteva aprire un bar o un’attività, una nuova impresa, oppure che voleva ampliare il suo stabilimento; queste erano le richieste di una volta, ora non ci sono più, purtroppo. Si contano sulle dita di una mano. Quindi io dico sempre che le tasse dovrebbero essere equiparate al servizio che viene reso. L’imposta, invece, che già è brutta la parola perché significa imposizione, significa mettere una imposta su un bene che non produce utili, come la casa. Come si fa a mettere un’imposta sulla casa? Uno può avere una casa e può essere disoccupato, e quindi come fa a a pagare? Per costruire ha già dovuto pagare il progetto, il permesso di costruzione, l’impresa con l’IVA e tutto, e poi deve affrontare il pagamento del mutuo. Lo stato al limite dovrebbe premiare chi si costruisce casa, perché toglie così anche un peso alla collettività. Questo discorso riguarda le case popolari, gli interventi su famiglie sfrattate che non hanno dove andare, e sono problemi seri. La cosa più iniqua è applicare un’imposta sulla casa per risolvere i problemi dello Stato. Ci sono altri modi per farlo, uno è la spending review, non come l’hanno fatta, ma applicata ai costi di gestione dello Stato, che in Italia sono due o tre volte quelli degli altri Paesi.

Ho visto che tra i suoi avversari politici ci sono i Cinque Stelle e Noi con Salvini. Lei, se non mi sbaglio,  si presenta con una lista civica.
Allora, innanzitutto io, come sindaco uscente, ho l’obbligo di formare una squadra per dare continuità all’azione amministrativa, con me o senza di me. Io ci sono, ho detto più volte;  se sarò ancora utile possono anche contare su di me, nel senso che se noi riusciamo  fare una squadra amministrativa che abbia esperienza, che sia capace, che dia una certa garanzia di saper gestire la macchina amministrativa del comune – perché di questo si tratta, parliamoci chiaro – allora io ci sono, questo è il mio compito.

Lei collaborerebbe anche con un’altra amministrazione?
Io sarei pronto anche a fare questo, con un’altra amministrazione, naturalmente, questo è chiaro, con una squadra formata da me, della quale abbia fiducia, perché comunque metto loro in mano un lavoro già fatto Pur non ricoprendo la carica di oggi, potrei assumere altri ruoli; con l’esperienza che ho posso tranquillamente dare un apporto anche più ampio al territorio. Non dimentichiamoci che sono anche consigliere provinciale e partecipo alle decisioni delle province, per quanto oggi le province siano state ridotte, ma si occupano ancora di edilizia scolastica, di manutenzione strade. E poi ci sono da gestire i servizi, come quello dell’acqua, per cui si può anche non occuparsi sempre delle stesse cose. L’esempio che faccio io è quello della squadra. Una squadra che sia convincente, perché il tifoso o lo sportivo vuole una squadra che sia vincente, che sia formata da giocatori che sappiano giocare.  Non perché sono figli di quello o di quell’altro o perché strillano di essere più bravi, prima lo devono dimostrare, di essere più bravi. Si deve iniziare da una squadra che dia all’elettorato un’amministrazione che sia la migliore possibile sotto il profilo dell’esperienza. Poi che ci siano delle ambizioni da parte di altri che si sentano capaci di risolvere i problemi meglio di un altro, ben vengano, ma questo va dimostrato, non dicendo male dell’altro, ma dicendo quello che faresti tu, e non basta, e come lo faresti, con quali mezzi e con quali risorse. Perché se non conosci la macchina amministrativa e i limiti che oggi ci sono, è sicuramente un ingannare la gente. Se prometto senza sapere come fare, domani non potrò fare ciò che ho promesso e questo significa ingannare la popolazione.

Lei ha sfiorato prima il tema delle case popolari. Come state messi, a Vetralla?

Abbiamo un certo numero di case popolari, circa un centinaio. Le ho consegnate io nel 1990, poi non se ne sono costruite altre, perché non sono stati messi a disposizione fondi, e non ce n’era una reale necessità. Oggi la situazione è questa, che, con la nuova situazione di difficoltà della gente, ce ne vorrebbero di case popolari, però non ci sono i fondi per costruirle, e siamo costretti a gestire delle graduatorie lunghissime, arrivano a numeri oltre i cento, magari avendo in un anno a disposizione due case che si liberano, che poi bisogna riattare e consegnare a chi ne ha diritto. C’è una carenza, oggi, per cui basterebbe anche, più che costruirle, rivolgersi al mercato delle case nel centro storico, da affittare, naturalmente a livello calmierato. Daremmo però comunque la certezza a chi affitta di avere un ritorno, e così potremmo  risolvere i problemi della gente che oggi viene sfrattata per morosità, non perché non voglia pagare, ma perché non ce la fa più.

L’ultima domanda gliela faccio a proposito dell’acqua. Nel viterbese c’è il problema di un tasso di arsenico più alto del dovuto. Qui come avete risolto il problema? E, avete la gestione di Talete?
C’è una legge che obbliga i Comuni a gestire la rete idrica, e quindi l’acqua in un ambito definito, cioè non più ognuno per suo conto, ma attraverso una forma di questo tipo, cioè da una società partecipata da tutti i Comuni che si chiama Talete. Questa società è nata con tante difficoltà, perché non tutti i Comuni hanno aderito, trasgredendo la legge, per cui  andrebbero in qualche modo richiamati all’ordine. Il Comune di Vetralla è entrato in Talete nel 2010, quando era gestito da un commissario. Oggi Talete è sulla bocca di tutti perché si dice che produca debiti invece di utili. Non possiamo dimenticare che, quando è nata, i Comuni che sono entrati hanno passato alla Talete i loro dipendenti  che gestivano gli acquedotti. C’è gente che ha accettato di andare a lavorare in una società partecipata dai Comuni lasciando la certezza di un impiego pubblico. Oggi siamo nella necessità di riequilibrare la gestione della Talete. Talete potrebbe essere gestita e vivere di luce propria, purchè tutti i Comuni accettassero di entrare, e il servizio dell’acqua venisse fatto con professionalità, cioè con la conoscenza dell’industria della distribuzione dell’acqua, e che l’acqua avesse per tutti lo stesso costo. L’acqua è un bene che va distribuito al prezzo del puro costo di gestione, perché è un bene di prima necessità, ed è necessario che il servizio sia all’altezza delle aspettative degli utenti, non influenzato dalla politica. Durante la prima assemblea sul bilancio della società, c'era un po' di maretta; chi non voleva aderire, chi era contro, allora mi sono permesso di esordire così: "Pensavo, venendo qui: ma l'acqua è di destra o di sinistra? Forse diventa rossa quando c'è la sinistra e diventa bianca quando c'è la destra? Perchè le gestioni non sono state sempre da una parte, prima c'era il centrodestra, ora c'è il centrosinistra, ma l’importante è che la gente vuole un servizio all'altezza. Quindi la politica qui non c'entra, qui facciamo amministrazione." Tutti i sindaci che erano pronti  a votare contro o ad astenersi, hanno votato a favore, riprendendo tutto il discorso che ho fatto io, sia sul fatto che l'acqua è un bene di prima necessità per tutti, sia sul fatto che ci sono dei dipendenti che hanno messo a disposizione il loro ruolo di dipendenti comunali entrando in una società partecipata, e che quindi erano stati rassicurati sul loro futuro. Ho detto: “Ogni volta che vengo qui e parlo di Talete vedo tutta questa gente sotto che aspetta e che è in ansia per il proprio destino. Io non voglio essere arbitro di questo. Devono avere certezze. La precarietà è brutta, e questa gente, tornando a casa, che può raccontare? Non posso più pagare il mutuo, non ti posso più mandare a scuola perchè non ho i soldi, non posso più pagare l'affitto… Tutta una serie di problematiche familiari di cui noi non possiamo assumerci la responsabilità. Noi dobbiamo fare in modo che questa società, affidata ad un Cda e a dei dirigenti responsabili torni in bonis. Che cerchi la liquidità necessaria, che vada anche verso una partnership, pur mantenendo sempre la maggioranza di acqua pubblica.” Questo ho detto. Perchè la Talete potrebbe funzionare, ma è partita male. Perchè è partita male? Se noi facciamo una società in cui tutti portiamo i nostri debiti, come può andare in attivo? Oggi però la Talete ha dalla sua un patrimonio invidiabile di reti costruite, di fonti di approvvigionamento, che siano sorgenti, che siano pozzi, dearsenificatori che sono stati installati, – e ricordiamoci che a Vetralla ne abbiamo installati tre. Oggi l'acqua fa ancora qualche balzo, ma è bevibile; io dico sempre che comunque un po' di arsenico male non fa – e scherzando a volte dico che forse ci siamo creati un problema più grande di quello che è, perchè una volta per legge l'acqua era potabile, ed erano consentiti cinquanta microgrammi per litro, d'improvviso invece è diventata non potabile perchè erano consentiti solo dieci  microgrammi. Si sono accorti che tutte le acque erano fuorilegge, e l'hanno riportatre a venti microgrammi, sempre per legge, ma può un'acqua essere potabile per legge? Allora mi dicano qual'è la soglia di nocività. Io per cinquantasei anni ho bevuto l'acqua sapendo che era potabile, e potevo essere anche un po' incazzato, no? Ma i risultati mi sembrano buoni. Quindi, volevo dire, l'arsenico, è definito elemento minerale utile alla vita animale. Vuol dire che in piccola proporzione ci deve essere, come c'è il ferro, e come gli altri oligoelementi presenti nell'acqua – perchè è necessario che nell'acqua siano presente dei minerali, perchè altrimenti, se fosse acqua distillata moriremmo dopo due giorni. Quindi anche qui abbiamo esagerato, allarmando ingiustamente la popolazione, costruendo dei dearsenificatori in fretta e furia, e non sappiamo ancora chi li deve gestire; come non sappiamo ancora quante centinaia di migliaia di euro all'anno costeranno, per i cambi dei filtri, per le manutenzioni, per tutta una serie di cose. Io credo, e per questo ho votato a favore, che la Talete può essere riportata in bonis, se ci sono tutte le prospettive. E' chiaro che bisogna essere molto attenti, capaci di condurre un'impresa che merita attenzione, come quella dell'acqua, perchè si sta parlando della vita dell'uomo, non stiamo parlando di distribuire caramelle o gomme americane. Noi stiamo distribuendo, attraverso un servizio, la fonte principale della vita umana. Che costi quello che è giusto che costi, meno possibile, per tutti uguale, che ci siano delle capacità professionali che siano in grado di portarla avanti.

Ringraziamo il sindaco Aquilani per la sua disponibilità e per l'esaustività e la chiarezza delle sue risposte, e tanti auguri per lui e per Vetralla, che sappia scegliere chi ha veramente a cuore il benessere di tutti, e perseguirlo con capacità, esperienza, professionalità e soprattutto amore per ciò che fa.

 


 




VETRALLA, COLPO DI SCENA: GENNARO GIARDINO SI DIMETTE DA VICE COORDINATORE DI NOI CON SALVINI

di Ninco Nanco
Vetralla (VT)
– Il vice coordinatore del movimento Noi con Salvini di Vetralla, Gennaro Giardino, ha presentato le sue dimissioni, motivate dalla mancanza di credibilità da parte di alcuni candidati.

La notizia della sua adesione al movimento aveva già suscitato molte perplessità sulla compatibilità di pensiero tra le linee guida del partito di Salvini e il genuino impegno sociale che Giardino ha dimostrato in questi anni  nella denuncia dei problemi di Vetralla. Lo stesso è stato promotore e sostenitore di tante iniziative che hanno spaziato dallo sport agli spettacoli, dalle iniziative di carattere culturale a quelle a sostegno dei disabili.

Tanti aspetti critici generati dall'amministrazione di Vetralla sono sempre stati puntualmente evidenziati sulla pagine del gruppo facebook Striscia Vetralla di cui Giardino è promotore. Tantissimi cittadini hanno beneficiato di queste pagine per denunciare disservizi e ricevere informazioni che riguardavano la comunità.
Tutto questo impegno, profuso nell’interesse dei cittadini in genere e per le minoranze disagiate in particolare, secondo alcuni residenti del luogo "strideva fortemente con la scelta di Giardino nell’aggregazione con questo movimento". 
"L’impegno sociale di Giardino, portato avanti in questi anni sicuramente nell’interesse della collettività Vetrallese, – commentano ancora i residenti – merita dei rappresentanti nella prossima tornata comunale che abbiano a cuore esclusivamente i problemi di Vetralla".

Giardino ha ora tutte le carte in regola per giocarsi la partita elettorale e per offrire un’opportunità politica alternativa alla sua amata Vetralla e con tutta probabilità potrebbe anche fare a meno di aggregarsi con dei soggetti politici che contrasterebbero fortemente con i suoi principi di fondo sempre evidenziati in questi anni: ricercare unicamente soluzioni alle problematiche della cittadinanza.

 




VITERBO, SI DENUDA DAVANTI UNA SEDICENNE IN CENTRO COMMERCIALE

Redazione

Viterbo – I carabinieri del nucleo operativo e Radiomobile della compagnia di Viterbo, hanno denunciato un uomo 74nne per atti osceni e minacce. L'uomo all'interno di un esercizio commerciale di Viterbo vistosi solo e data la presenza della figlia 16nne della titolare si è denudato mostrandole i genitali. La giovane ha subito chiesto aiuto ricevendo dal malintenzionato solo minacce per non farle chiedere l'intervento dei Carabinieri. Il caso ha voluto che, attirato dalle urla, è entrato nel negozio un militare dei Carabinieri di Tuscania, libero dal servizio, che è intervenuto immediatamente bloccando l'uomo. L'arrivo poi dei Carabinieri del nucleo operativo e Radiomobile di Viterbo ha permesso di identificarlo e successivamente denunciarlo all'autorità Giudiziaria competente. L'intervento del Carabiniere in borghese ha permesso sicuramente di scongiurare più gravi conseguenze.




VITERBO, COLPISCE UNA DONNA CON CALCI E PUGNI: ARRESTATO

Redazione

Viterbo – Una brutta storia di violenza. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Viterbo unitamente ai colleghi della Compagnia di Viterbo hanno arrestato, ieri, un uomo di 29 anni residente a Viterbo per lesioni personali gravi e danneggiamento aggravato. La vicenda scaturisce da un debito in danaro contratto da una 34nne con l'uomo che non era stato onorato nonostante le numerose richieste di restituzione. Ieri l'uomo ha seguito la vittima in un locale pubblico e ha iniziato prima ad inveire a parole richiedendo il danaro poi è passato ai fatti colpendola violentemente con calci e pugni e causandole la frattura delle ossa del naso. Successivamente, non contento, l'uomo è uscito dal locale e individuata l'auto della donna ha iniziato a colpirla rompendo il parabrezza e danneggiando la portiera. Immediatamente sono accorsi sul posto i carabinieri che sono riusciti a bloccare l'aggressore e ad arrestarlo per lesioni personali gravi e danneggiamento aggravato. La donna accompagnata all'ospedale di Viterbo è stata medicata e giudicata guaribile in 30 giorni salvo complicazioni. Dopo le formalità di rito l'arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa del rito per direttissima che sarà celebrato in mattinata.




VITERBO: CATTURATO PERICOLOSO CRIMINALE LEGATO ALLA BANDA DELLA MAGLIANA

Red. Cronaca

Viterbo – La squadra mobile di Viterbo ha arrestato un criminale che aveva avuto rapporti con i componenti della famigerata Banda della Magliana. Il 68 enne, romano, è stato arrestato dagli uomini della mobile, dopo lunghe e specifiche indagini, nel pomeriggio di giovedì 4 febbraio 2016. Il malvivente si trovava in una struttura sanitaria di Viterbo e a suo carico pende un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso nei giorni scorsi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. L'uomo deve infatti scontare una pena definitiva di 9 anni, 8 mesi e 17 giorni

Il bandito, che aveva avuto in passato rapporti con i componenti della Banda della Magliana, era stato protagonista di gravi episodi legati alle dinamiche criminali degli anni ‘90 nella Capitale. Infatti, annovera numerosissimi precedenti penali, tra cui omicidio, rapina, furto e reati in materia di stupefacenti. I poliziotti dopo averlo portato in Questura dove sono stati svolti gli accertamenti di rito hanno trasferito il bandito presso il carcere di Viterbo.




RONCIGLIONE: PARTENZA ALLA GRANDE PER IL CARNEVALE 2016

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Red. Cronaca
Ronciglione (VT) – Ronciglione non ha deluso le aspettative di quanti speravano in un altro Carnevale con i fiocchi. Un tripudio di colori, energia e fantasia ha caratterizzato la prima uscita del Grandioso Corso di Gala, che ha sfilato dalle ore 16.30 alle 18.00 tra due ali di folla contagiando il pubblico con la voglia di far festa e scenografie mozzafiato. La storica banda cittadina Alceo Cantiani ha introdotto come ogni anno i gruppi mascherati, tanto composti quanto gioiosi e variopinti: dalle coreografie dorate delle "Chorus line" del gruppo della Inside Wellness Gym ai turchesi pavoni piumati e le glitterate "Lady Carnival", passando per "Il Circo" e "Gli scozzesi" che hanno vinto per numero di partecipanti. Ma anche le coloratissime maschere di "Bollywood", dei "Cup cake" e del gruppo "Te conosco mascherina" hanno calcato il corso di Ronciglione all'insegna della fantasia e dell'estrosità, lasciando spazio poi all'eleganza in nero del "Volo delle istrioniche" e delle affascinanti maschere di "Nella tela del ragno". In bianco e nero anche il carro "Diamoci la mossa", che ha sarcasticamente riprodotto le famose corse a vuoto ronciglionesi riproducendo il passaggio dei cavalli sotto l'arco del paese.

"Tanta allegria e partecipazione hanno decretato il successo di questa prima sfilata del Corso di Gala, che come al solito non ha deluso le aspettative. Molta gente accorsa da Roma e da tutta la provincia – ha commentato il sindaco Alessandro Giovagnoli – e gruppi mascherati che hanno rispettato gli orari e la compostezza, come da programma. Invito chiunque non avesse assistito alla sfilata a partecipare domenica prossima e a non perdersi gli altri appuntamenti, a partire dal Carnevale dei bambini di giovedì grasso, giornata dedicata, come da tradizione, ai più piccoli".

La prima giornata del Carnevale è stata chiusa, come da tradizione, dalla banda cittadina "A. Cantiani" che ha intonato il saltarello in piazza, siglando il successo di un'anticipazione decisamente promettente. L'appuntamento è per giovedì 4 febbraio con il Carnevale dei bambini e la consegna delle chiavi a Re Carnevale da parte delle autorità cittadine.

Di seguito il programma dei prossimi giorni:

PROGRAMMA CARNEVALE RONCIGLIONESE 2016

GIOVEDI' 4 Febbraio
Ore 14.30. Il Campanone di Carnevale suona a distesa per annunciare il ritorno di RE CARNEVALE
Ore 15.00. Ha inizio la follia di Carnevale. Le autorità cittadine e di Carnevale consegnano le chiavi della Città di Ronciglione a Re Carnevale scortato da un drappello di Ussari.
Ore 15.30. Parata Storica degli Ussari.
Ore 16.00. GRAN CARNEVALE DEI BAMBINI.
Ore 17.00. Matrimonio di Carnevale “Corteo della Sposa“. La Confraternita di Sant'Orso offre Tozzetti e Vino ai novelli sposi e a tutti gli invitati. A seguire tutti in Piazza della Nave a ballare il tradizionale Saltarello di Carnevale.
VENERDI' 5 Febbraio
Ore 23.00. Veglionissimo dello Studente presso il Palasport.
SABATO 6 FEBBRAIO
Ore 14.30. Il Campanone di Carnevale suona a distesa.
Ore 15.30. Parata Storica degli Ussari.
Ore 16.30. CARNEVALE JOTTO. Pomeriggio gastronomico con: Polentari, Faciolari, Tripparoli, Porchettari, Fregnacciari e per finire la confraternita di Sant'Orso distribuirà vino per tutti!!! A seguire tutti in Piazza della Nave a ballare il tradizionale Saltarello di Carnevale
Ore 20.30. Cena e Veglione presso il Palasport con l'orchestra Wonderful Night. Dalle
Ore 23.30. CARNEVALE della NOTTE con le maschere create dalla fantasia dei ragazzi.
Ore 23.30 Cena e Gran Veglione delle maschere presso il Palasport con l'orchestra Wonderful Night.
DOMENICA 7 Febbraio
Ore 11.00. Piazza Vittorio Emanuele. Rappresentazione teatrale in dialetto Roncionese “Il tozzetto Magico”, a cura del Padiglione delle Meraviglie.
Ore 12.00. Passeggiata ed esibizione della Banda cittadina “Alceo Cantiani” e Majorettes.
Ore 15.00. Passeggiata ed esibizione della Banda cittadina “Alceo Cantiani” e Majorettes
Ore 15.30. Parata Storica degli Ussari.
Ore 16.00 GRANDIOSO CORSO di GALA. Maschere, carri allegorici, gruppi mascherati e bande folcloristiche (con lancio di caramelle cioccolatini ) A seguire tutti in Piazza della Nave a ballare il tradizionale Saltarello di Carnevale.
LUNEDI' 8 Febbraio
Ore 14.30. Il Campanone di Carnevale suona a distesa.
Ore 15.00. Parata Storica degli Ussari. CARNEVALE DEI NASI ROSSI NASO ROSSO, maschera tipica del Carnevale di Ronciglione. Ore 15.30. Parata Storica dei Nasi Rossi con il trasporto dei Rigatoni.
Ore 16,00. Il Consiglio dei Nasi Rossi decreta l'apertura delle Pile.
Ore 16.30. TRADIZIONALE CARICA DEI NASI ROSSI.
Ore 17,00 Carro dei faciolari con distribuzione di fagioli in umido e salsicce A seguire tutti in Piazza della Nave a ballare il tradizionale Saltarello di Carnevale.
MARTEDI' 9 Febbraio
Ore 14.30. Il Campanone di Carnevale suona a distesa.
Ore 15.30. Parata Storica degli Ussari.
Ore 16.00. GRAN CARNEVALE DEI BAMBINI e mascherate spontanee.
Ore 17.30. Tutti in Piazza della Nave a ballare il tradizionale Saltarello.
Ore 18.30. In Piazza del Comune. Rappresentazione delle Morte e apertura del Testamento di Re Carnevale. Corteo funebre con la tradizionale FIACCOLATA della Compagnia della Penitenza e della Compagnia della Buona Morte.
Ore 19.30. Partenza di Re Carnevale con il GLOBO AEROSTATICO. A seguire tutti in Piazza della Nave a ballare il Tradizionale Saltarello di Carnevale.
Ore 23.30. CARNEVALE della NOTTE con le maschere create dalla fantasia dei ragazzi.
Ore 23.30. Gran Veglione delle maschere presso il Palasport con l'orchestra Wonderful Night

 




CIVITA CASTELLANA: DOPO IL CARNEVALE TORNANO LE STRISCE BLU

Red. Cronache
Civita Castellana (VT) – Notizia amara per i commercianti e residenti del Centro Storico di Civita Castellana che vedranno ripristinare i parcheggi in piazza Matteotti ai lati della fontana solo dopo il carnevale.

Lo scorso dicembre commercianti e residenti chiesero al Sindaco Angelelli di ripristinare i parcheggi sia per una questione di sicurezza sia per sopperire all'allontanamento della clientela dalle singole attività. La risposta del Primo Cittadino è arrivata attraverso una nota in cui dichiara che sistemerà il tutto dopo carnevale con il ritorno delle strisce blu non solo nel centro storico ma in tutta Civita Castellana.

"Soluzione semplice quella adottata dalla Giunta comunale, – commentano da FdI-AN Civita Castellana –  peccato che ancora una volta vede come principale vittima proprio la cittadinanza di Civita Castellana. Far pagare ai cittadini la vostra mancanza di alternative – proseguono da FdI-AN –  è diventato ormai un vizio cronico. Non basta più accendere un mutuo un giorno si e l'altro pure, adesso è tempo di far cassa con le strisce blu e quale migliore escamotage se non quello di riempire la nostra amata cittadina con parcheggi a pagamento? Ringraziamo il Sindaco Angelelli, il Vice Contessa (inutile ex Assessore al centro storico) e l'Assessore alla viabilità Zezza oltre alla non pervenuta Consigliera delegata al centro storico Nicoletta Lelli per aver dimostrato – concludono da FdI-AN – ancora una volta la loro incompetenza. In sostanza tutto cambia perché nulla cambi, tranne le tasche dei cittadini e commercianti".