Bolsena, a Palazzo del Drago riflettori puntati sulla mostra dell’artista finlandese Hannu Palosuo

L’artista Hannu Palosuo, finlandese ma cittadino di Roma, è stato invitato a realizzare un crocifisso per la cappella disegnata da Raffaele da Montelupo al Palazzo del Drago a Bolsena. Il Palazzo del Drago è un palazzo rinascimentale, costruito nel 1500.
 
L’inaugurazione della pala d’altare si terrà al Palazzo del Drago il 29 settembre. Allo stesso tempo, si apre una mostra di Palosuo “I Am Not What You See”, che sarà aperta per il pubblico il 29 settembre e dopo su appuntamento contattando l’artista, che sarà personalmente presente al Palazzo durante il fine settimana dal 29 settembre al 1 ottobre.
 
Il tema fondamentale della mostra è la memoria. “La memoria ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella mia ricerca artistica, anche perché è governata dal conflitto tra la vita e la morte, vale dire dall’idea della fine della condizione umana. Cosa ricordiamo, cosa non ricordiamo, come ricordiamo, perché ricordiamo, perché non ricordiamo e soprattutto come la memoria influenzi la quotidianità. Penso che sia proprio questa lotta perpetua a muovere il mio lavoro”, Palosuo spiega.
 
Nella mostra si vedono vari ritratti dove il viso delle persone è parzialmente coperto con un velo di bianco. “È da qualche anno che il ritratto e la vita vissuta dal soggetto e riflessa dalla persona ritratta sono entrati prepotentemente nel mio lavoro. Per me il ritratto è come uno specchio che riflette chi siamo e cosa siamo. Le persone nei ritratti ci raccontano qualcosa solo perché abbiamo sentito così tanto parlare di loro? E se la faccia dipinta nel ritratto fosse solo un’immagine vuota? O se fosse invece vuota la nostra memoria?” si chiede Palosuo. Comunque, non è solo la memoria personale ad interessare l’artista. ”Sono attratto anche dalla memoria dei luoghi. Sin dalla mia prima visita, il palazzo del Drago a Bolsena ha cominciato parlarmi. Un luogo che racchiude in sé la memoria di generazioni in esso vissute, in tanti livelli visibili e non. Inizialmente mi interessavano soprattutto le storie raccontate dalle mura e dai numerosi ritratti del palazzo, ma poco dopo ha cominciato ad affascinarmi l’idea che il palazzo non fosse stato costruito per una famiglia, ma per e da un ecclesiastico, il cardinale Tiberio Crispo.”
 
Con la mostra “I Am Not What You See” l’artista ha voluto confrontarsi, oltre che con il tema dei ritratti, con una pala d’altare, simbolo di mistero della fede, e come, attraverso la memoria della realtà umana diventi visibile, quasi toccabile. “Nel crocifisso che ho creato per la cappella disegnata da Raffaele da Montelupo, sono partito dal passo della Bibbia di Matteo 11:27 “Nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”. Con questo mio lavoro ho voluto riflettere come e a chi Dio voglia rivelare il suo vero volto. Quello che si vede e si percepisce, quello che non si vede ma si sente.”
 

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Bolsena, al convento di Santa Maria del Giglio un fine settimana di concerti con l’Aps Punti di vista

Una due giorni di concerti al convento di Santa Maria del Giglio a Bolsena con Punti di vista Aps. Si parte sabato 16 settembre, alle 18, con un pomeriggio dedicato ai canti delle tradizioni del world music. Si esibirà l’ensemble vocale “La cantastoria”, formato da Cristina Avenali, Angela Caratozzolo, Stefania Cesare, Giada Cirone, Jacqueline Fassero e Cosetta Lomele, in uno spettacolo vivace e fantasioso, un intreccio di canti, poesie e racconti, sul tema degli spiriti della natura.

In contemporanea si terrà la mostra fotografica di Cosetta Lomele dal titolo “Il paesaggio segreto – Conversazione con il mondo vivente”. Domenica 17 settembre, alle 17,30, spazio alla musica e al ballo con il concerto-spettacolo “El corazón al sur” del trio Manuela Carretta, danzatrice, Michele Pucci, chitarra flamenco, e Alberto Chicayban, chitarra e voce. Dalle 16, nel giardino del convento si svolgerà il mercato contadino con Comunità rurale diffusa. Patrocinati dalla Pro loco Bolsena, i due spettacoli sono con entrata a offerta consapevole.




Al via “Viterboimmagine2023”: Nella splendida cornice del Palazzo dei Papi

Prestigiose locations ospiteranno il Festival ViterboImmagine2023, festival della fotografia, dell’archeologia e dell’arte che si terrà a Viterbo a partire da oggi 9 settembre fino al al 5 novembre 2023.
 
Il Festival si aprirà oggi alle ore 16,30 presso la splendida cornice del Palazzo dei Papi, nell’ampia sala conferenze Alessandro IV presso il Museo Monumentale Colle del Duomo alla presenza di autorità degli Enti locali, del delegato regionale FIAF Mariano Fanini, del delegato provinciale FIAF Debora Valentini e dei rappresentanti delle Associazioni fotografiche organizzatrici e sotto la supervisione di Enzo Trifolelli.
 
Saranno premiati i vincitori del primo Concorso fotografico Nazionale,  sotto il patrocinio della FIAF, del tema Mosso Movimentato – Sezione A, rientrante nelle statistiche FIAF e del tema FoTotempismo – Sezione B. Numerosi sono stati i partecipanti, circa un centinaio, che si sono espressi nelle diverse tecniche conosciute di Mosso e nel nuovo concetto di FoTotempismo,  sempre nel rispetto dello Spazio-Tempo. Il FoTotempismo è il concetto nato nel 2010 che esprime il muoversi dell’autore con la fotocamera – in un unico scatto fotografico – nello Spazio circostante il soggetto prescelto, con velocità variabili e soste intermedie, generando una multiprospettiva, mutando così la normale ripresa bidimensionale in tridimensionale nella quale è visibile il fluire del Tempo.
 
Domani 10 settembre alle ore 17,00 si proseguirà con l’inaugurazione della Mostra di SpazioTempismo presso il maestoso Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz dove saranno esposte le 33 opere di 23 autori che hanno rappresentato con diverse tecniche artistiche lo Spazio-Tempo.
Già dal 9 settembre saranno godibili per il Circuito PLUS  le immagini di 26 fotografi – sempre in Mosso/Movimentato e in FoTotempismo – presso il Museo Civico Luigi Rossi Danielli nel meraviglioso Chiostro dell’antico Convento annesso alla Chiesa di S. M. della Verità. Le fotografie di alcuni autori partecipanti saranno istallate anche al Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz.
 
Del Festival sarà edito un Catalogo che raccoglierà tutte le fotografie dei premiati e degli ammessi al Concorso Fotografico, del Circuito Plus e delle opere in SpazioTempismo, accompagnate da una breve biografia e sinossi degli autori partecipanti.
 
Il programma della manifestazione è ricco di eventi che si terranno tutti i fine settimana a partire da quello successivo, il 16 settembre, presso il Palazzo dei Papi e il Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz fino alla conclusione che avverrà il 4 novembre con il Finissage di “ViterboImmagine2023” occasione nella quale verranno rilevate le anticipazioni per la prossima edizione del 2025.
 
Gli incontri settimanali tratteranno di differenti tematiche: fotografia, archeologia, editoria, arte, musica e saranno movimentate da simposi e tavole rotonde. Dunque un Festival a tutto tondo e non solamente Mostre diffuse.
 

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Magia, letture itineranti e delizie… tutti i gusti + 1: venerdì 1 settembre a Tarquinia la seconda edizione di #BackToHogwarts

A Tarquinia già si respira un’atmosfera magica: venerdì 1 settembre torna #BackToHogwarts, la giornata a tema Harry Potter, e in città già sembra di sentire l’iconico tema musicale della saga accompagnare l’attesa.
Si inizia in mattinata, alle 10, con l’appuntamento alla libreria caffè La Vita Nova, in via Carducci, per aspettare la partenza dell’Hogwarts Express ed essere smistati nelle quattro casate della Scuola di Magia e Stregoneria dal Cappello Parlante: presso la libreria sono già disponibili i questionari per lo smistamento per chi vuole guadagnare tempo venerdì mattina.
 
Alle 17 e 30, poi, il via alla lettura itinerante che – partendo proprio da La Vita Nova – porterà grandi e bambini in giro tra la bellezze della città ascoltando i brani più suggestivi di “Harry Potter e la Camera dei Segreti”: un viaggio affascinante e ricco di sorprese per ogni fan della saga o appassionato di narrativa, con letture anche in lingua originale.
 
In serata, poi, dalle 22, al Capolinea Caffè, all’Alberata Dante Alighieri, spazio alla festa: musica, cocktail e divertimento con Dj Leo e DJ Tiz in mezzo a effetti speciali e sorprese.
Per tutto il weekend dal primo al tre settembre, poi, tanti locali di Tarquinia hanno pensato un piatto o una bevanda a tema da inserire a menu: dal Boccino d’Oro alle pozioni magiche, dalla mandragola ai Doni della Morte, tante idee curiose per fan o neofiti della saga. Su lextra.news e sui suoi canali social tutte le informazioni e l’elenco delle attività partecipanti. #BackToHogwarts è patrocinato dal Comune di Tarquinia con la collaborazione del Centro di Aggregazione Giovanile.
 
 

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Tarquinia, Museo Archeologico Nazionale: presentata “contemporanea etrusca”

Tarquinia (VT) – È stata presentata il 25 agosto, nel cortile di palazzo Vitelleschi, sede del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, l’installazione del ceramista Marco Vallesi, dal titolo “contemporanea etrusca” che sarà visitabile fino al 1° ottobre negli orari d’apertura del museo. Promossa dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (Stas), in collaborazione con il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia (Pact), l’esposizione introduce la mostra “ciò che si vede è”, che verrà inaugurata l’8 settembre, alle 18, all’auditorium San Pancrazio. All’iniziativa, aperta dal presidente della Società Tarquiniense d’Arte e Storia Alessandra Sileoni, dal direttore del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia Vincenzo Bellelli e dallo stesso artista, sono intervenuti tanti cittadini e soci della Stas e, soprattutto, molti esponenti della comunità artistica tarquiniese.
 
“L’installazione richiama e riassume in un unico contesto la presenza imperitura della simbologia e delle fascinazioni di talune, talvolta misteriose, espressioni del popolo etrusco – afferma Vallesi -: il profondo legame con il territorio testimoniato dai materiali utilizzati; la proposta innovativa di un loro nuovo uso nella direzione di un design minimalista contemporaneo; lo stimolo per un’economia del territorio verso il riciclo e il recupero di materiali di risulta o di scarto. L’opera in sé è costituita da tre blocchi di pietre diverse, tufo, nenfro e peperino, nei quali con l’inserimento di “vassoi” in gres ad alta temperatura si riproducono gli intagli a scala presenti in alcuni lastroni litici esposti al piano terra del museo”.
 
“Vallesi ha saputo meglio di ogni altro artista che vive nella Tuscia perpetuare e rendere prolifico il dialogo millenario tra uomo e ambiente, perseverando in un lavoro che ha portato lo stesso Luciano Marziano a definirlo “inesausto ricercatore”, per il rapporto primario con le risorse naturali di questo territorio – dichiara la presidente Sileoni -. In tale prospettiva, “contemporanea etrusca” rappresenta da un lato la sintesi   del lavoro di ricerca svolto finora da Vallesi, dall’altro all’interno dello splendido contesto di palazzo Vitelleschi, sede del Museo Archeologico Nazionale, consente un dialogo diretto tra contemporaneo ed antico, essendo questi pezzi ispirati alle produzioni degli Etruschi di Tarquinia”. “Ricerca e sperimentazione sono le parole chiavi del percorso di Vallesi che, come i migliori modellatori di ceramica, è artista e artigiano – afferma il direttore Bellelli -. Le sue opere nascono da intuizioni e prendono forma attraverso il trattamento sapiente di materie prime e “ingredienti” scelti con cura.  Nella ricerca di Vallesi ogni passaggio è eseguito con metodo: la preparazione del lavoro, la selezione dei materiali, la modellazione, la cottura. Da decenni approfondisce il tema “bucchero” e i risultati della sua indagine, oltre che esteticamente interessanti, paiono anche filologicamente ineccepibili”.
 
Al termine degli interventi, il direttore Bellelli si è prestato a fare da guida, presentando al pubblico presente i reperti litici esposti nella sala dei “lastroni a scala”, a cui l’installazione s’ispira. Un percorso, quello di Vallesi, ben rappresentato da questa personale che si sviluppa nelle due prestigiose sedi di palazzo Vitelleschi e dell’auditorium di San Pancrazio: “contemporanea etrusca” e “ciò che si vede è” godono del sostegno del Ministero della Cultura (MiC) e si inseriscono nell’ambito del Premio Città di Tarquinia “Luciano Marziano-Vasco Palombini”, la biennale d’arte che la Stas organizza per valorizzare la produzione ceramica contemporanea, artistica e artigiana, la quale, a Tarquinia, affonda le sue radici in pratiche antiche, tanto che la cittadina è stata a pieno titolo accolta nell’Associazione Italiana Città della Ceramica (AiCC).

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“Bolsena 1328” e il fascino del medioevo, successo per la rievocazione storica

I volontari dell’Aps Bolsena A.D. 1328: “L’11esima edizione è stata quella della ripartenza e del rinnovamento”
Bolsena (VT) – La bellezza del rione Castello. La sontuosità dei costumi. Lo scintillio delle armi e delle armature della battaglia. La spettacolarità delle scenografie animate da esibizioni, musica e canti. Gli stand gastronomici. Il pubblico delle grandi occasioni. È stata un successo “Bolsena 1328”, che si è svolta il 18 e 19 agosto. La rievocazione storica medievale ricorda l’assedio senza esito dell’esercito dell’imperatore Ludovico IV “Il Bavaro” alla cittadina, difesa con coraggio ed eroismo dai bolsenesi.
 
“L’11esima edizione è stata speciale – affermano i soci dell’Aps Bolsena A.D. 1328, che ha organizzato la manifestazione -. È stata l’edizione della ripartenza e del rinnovamento. Abbiamo mantenuto salde le radici con la tradizione e, allo stesso tempo, guardato avanti per proporre un evento capace di attrarre i visitatori dopo tre anni di pausa per la pandemia”.
 
L’Aps Bolsena A.D. 1328 ringrazia l’Amministrazione comunale, per l’importante contributo concesso e per credere nel progetto; i comandi dei Carabinieri e della Polizia Locale; il gruppo comunale della Protezione Civile; la Pro loco Bolsena; la Confraternita della Misericordia; la cooperativa sociale Labor; il comitato San Giovanni; i Padri Sacramentini; le Maestre Pie Filippini; l’Ufficio turistico di Bolsena; le Muse del Diavolo; gli Sbandieratori & Musici Monaldeschi; il Gruppo storico spadaccini di Soriano; le Ombre di Montecoronato; la Compagnia arcieri Terra de Lugnano; la Compagnia medievale di Todi; la band La Taberna del Diavolo; le attività commerciali e i residenti del rione Castello; i birrifici; gli sponsor che hanno dato un contributo economico. “Diciamo grazie a Chanelle Dèsir, poliedrica performer; ad Alessandro Cipriani, per la sua generosità; al fotografo Giuseppe di Sorte; a Romolo Passini interprete dell’antipapa; a tutti i figuranti; ai volontari che hanno collaborato all’ottima riuscita dell’evento – concludono i soci dell’Aps Bolsena A.D. 1328 -. È stato un fine settimana che ha coinvolto un’intera comunità e tantissimi visitatori a seguire gli spettacoli di musici, armigeri, arcieri e sbandieratori. L’appuntamento è alla prossima estate, ad agosto, con la 12esima edizione di “Bolsena 1328””.
 

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Tarquinia, il Festival Summer Holi 2023 pronto a trasformare il Lido nella “città dei colori”

Domenica 13 agosto, nella spiaggia libera di piazza delle Naiadi, dalle 16 fino a tarda notte
 
 
Tarquinia (VT) – Il Festival Summer Holi 2023, organizzato da Sottosuono Eventgroup, è pronto a trasformare Tarquinia Lido, domenica 13 agosto, dalle 16 fino a tarda notte, nella “città dei colori”. I dj Yash, Luca Gee, Friedrich Kiefer, Max Tee, Gabriele Bronzetti, Garbex, Fanta, Daniele Ceccarini, Vast & Lisita, Alby, Manuel Bonomo, David Semola e Wewers, insieme alla voce di Lady Janet e a un corpo di ballerini professionisti coordinato dalle coreografie di Lorena Marchini, daranno vita a un vero e proprio spettacolo in cui si fondono musica, danza, giochi di luce, fuochi d’artificio e proiezioni artistiche in un crescendo di divertimento, adrenalina ed emozioni.
 
La spiaggia libera di piazza delle Naiadi si trasformerà quindi in una grande arena, a ingresso gratuito, che vedrà da una parte un palcoscenico di 6 per 10 metri, completo di impianto audio, luci e effetti speciali, quali cannoni CO2, spara coriandoli professionale, monitor ledwall a led di ultima generazione e a basso consumo, fontane fredde; dall’altra un contro palco di 12 per 4 metri con la regia e 2 privè 4 per 4 metri.
 
Alle 18 ci sarà il primo lancio dei colori che, in stile capodanno, sarà preceduto da un conto alla rovescia trasmesso sui maxi schermi e scandito dalla sigla ufficiale del festival insieme alla live performance un trombettista, accompagnato da un dj, tra spettacolari effetti speciali fino al tramonto.
 
Il secondo sarà a mezzanotte, preceduto dal countdown con la sigla ufficiale e da effetti speciali resi ancora più unici dall’atmosfera notturna.
 
Il Festival Summer Holi 2023 è patrocinato e finanziato dal Comune ed è in collaborazione con Pro loco e Consorzio Assotur. Main sponsor Guglielmi Rent, Fabio Ottica Fabio, Giò Eventi e pasticceria Vaniglia & Caffè.
 
 

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Tarquinia, al parco “Felice De Sanctis” la rassegna “Tra i rami dell’arte”

Dall’11 al 13 agosto, dalle 19 alle 24

Marcello Silvestri, Massimo Luccioli, Patrizio Zanazzo, Giovanni Calandrini e Massimo Bordo sono solo alcuni degli artisti tarquiniesi che parteciperanno alla nona edizione della rassegna Tra i rami dell’arte, dall’11 al 13 agosto, dalle 19 alle 24, nel parco “Felice De Sanctis” a Tarquinia.

Marcello Silvestri, artista veronese dagli anni Settanta a Tarquinia, ha esposto negli ambienti più prestigiosi dell’arte contemporanea a Parigi, New York, Roma, Bruxelles e Osaka e collaborato negli ultimi anni con le Università di Cambridge, Oxford e con l’University College London. Sue, tra le altre, l’opera scultorea in bronzo “Gabbiani” installata sulla scalinata d’ingresso del palazzo comunale di Tarquinia, ispirata all’omonima poesia di Vincenzo Cardarelli. Silvestri presenta una selezione dei suoi lavori che dall’inizio degli anni Duemila con forza, materia e colore affrontano i temi dell’inquietudine umana, dell’urgenza ecologica, della sua passione per la musica, del legame tra fede e arte attraverso una nuova grammatica astratta in cui emerge immancabilmente il segno della salvezza e il tema della speranza.

Con un originale omaggio al luogo in cui si tiene la mostra, Massimo Luccioli, finalista del Premio Faenza 2023 torna a Tra i rami dell’arte portando il ritratto scultoreo del poeta tarquiniese Titta Marini, insieme ai disegni di studio dell’opera, realizzati quando ancora era studente dell’Accademia di Belle Arti. “Titta Marini era il proprietario del “castelletto”, fatto edificare su suo disegno, da lui nominato Rocca Scannacavalli per la vicinanza al mattatoio – affermano gli organizzatori della rassegna -. Sorto nell’orto citato anche da Vincenzo Cardarelli, che lì conobbe Titta Marini, il “castelletto” è oggi dimora di Bruno De Sanctis, detto “Gnocchetto”, tra i proprietari del parco “Felice De Sanctis””.

Presente con opere permanenti che impreziosiscono molti angoli del parco “Felice De Sanctis”, l’eclettico scultore Patrizio Zanazzo, romano di origine, tarquiniese di adozione, partecipa con un’interessante composizione di opere realizzate con tecniche e materiali diversi. Nel suo lavoro il fascino della sapiente e talentuosa lavorazione della materia si unisce all’opportunità di utilizzare l’arte per esprimere e veicolare un messaggio più sottile e profondo verso coloro che siano disposti a percepirlo. Marmo, cemento, bronzo, resina, ferro, plexiglass sono i materiali con cui ama esprimersi, proponendo opere che spaziano dal classico al contemporaneo realizzate nella sua “moderna bottega rinascimentale” nel centro storico di Tarquinia.

Scultore e ceramista Giovanni Calandrini sopranominato “Calandro” dal suo maestro e amico Sebastian Matta si definisce “scultore etrusco”. È “padre” delle ultime generazioni di vasai e ceramisti che animano vivacemente i laboratori artigianali di Tarquinia. Le sue opere sono esposte in numerose collezioni private italiane ed estere, nella sala consiliare del palazzo comunale di Tarquinia e a piazza Trento e Trieste dove ha realizzato un pannello scultoreo insieme allo scultore Stefano Todini. Sarà presente con “Dialogo interiore” opera in terracotta refrattaria realizzata a quattro mani con l’artista belga Nicky Peetermans, che “sedurrà” gli ospiti della rassegna esponendo anche alcune delle sue famose donne foglia in terracotta bianca.

Sempre presente, Massimo Bordo è un fine ceramista che attualizza con il suo lavoro l’antica tradizione ceramica etrusca coniugando forme e tecniche dal passato con uno sguardo al futuro che non trascende mai dalla cultura classica cui resta fortemente legato. Insignito quest’anno del Premio internazionale d’arte Zeus 2023 conferitogli dall’accademia “Italia in Arte nel Mondo”, Fabrizio Berti è un pittore impressionista contemporaneo per cui l’arte è vocazione e l’osservazione diviene vero senso del contemplare dal suo studio coloratissimo e vivace nel cuore di Tarquinia. Porta a “Tra i rami dell’arte” due opere che ben rappresentano il suo lungo percorso artistico, la sua sensibilità espressa nel tratto, nel colore e nella scelta dei soggetti che ama dipingere e raccontare.

Ci sarà il ceramista emergente Fabio Castelli. Sua è l’immagine selezionata per la realizzazione della campagna pubblicitaria dell’evento 2023 raffigurante il dettaglio di una delle opere esposte nella passata edizione, in cui l’ispirazione etrusca, vera e propria passione dell’artista, si traduce in chiave contemporanea. Negli ultimi anni Fabio Castelli, dopo l’apertura di un suo atelier nel centro storico di Tarquinia, ha partecipato a numerosi eventi espositivi sia a livello regionale che nazionale tra cui recentemente il Premio Vittorio Sgarbi – Isabella d’Este 2023.

Parteciperà Simona Calandrini, figlia d’arte, ceramista e pittrice, che, negli ultimi anni, si è dedicata alla produzione di oggetti di arredamento e design in terracotta e metallo fuso e alla realizzazione di laboratori artistici come quello delle Colombine di Tarquinia che, per la prima volta, partecipano alla rassegna. “Una presenza importante quella degli artisti di Tarquinia – dichiarano gli organizzatori -, che testimonia la vivacità artistica della nostra città e ci mostra come il tessuto sociale sia impregnato di creatività e di un certo spirito mai sopito, frutto di secoli di eredità artistica. Questo è un luogo magico, come ci disse il critico d’arte Philippe Daverio. Un luogo in cui si percepiscono energie particolari, in cui tutto, dal macco all’aria, parla della ricchezza artistica della civiltà straordinaria che ha popolato e animato queste terre. Focus particolare di questa nona edizione è proprio la ceramica, omaggio al riconoscimento di Tarquinia quale città di antica ed affermata tradizione ceramica e al suo ingresso nell’Associazione Italiana Città della Ceramica”.

Stefano Todini porta una scultura dal titolo “UOMO N – UOVO” realizzata con travertino rosso persiano. L’uovo, simbolo etrusco collegabile alla dea madre è visione del cosmo come unico essere vivente fatto di tante creature, universo immortale che si rigenera auspicio di nuova generazione di esseri umani consapevoli e responsabili. Torna il fotografo anglo-tolfetano Enrico Ingle, da anni apprezzato dal pubblico di Tra i rami dell’arte, con il suo lavoro volto a cogliere l’essenza del soggetto fotografato, inviterà i visitatori ad essere protagonisti di alcuni scatti presso la postazione appositamente allestita lungo il percorso espositivo. Sarà presente Angelo Bonarelli, vincitore di concorsi fotografici nazionali, medaglia di bronzo all’“International Photography Art Salon of FotoclubPro Arad 2020”, premiato con menzione d’onore al concorso “Street Life”2023 per la sua partecipazione al Djerba Photographic Salon 2023, pubblicato sul prestigioso Magazine “Image Mag”, che propone due opere su lastra in alluminio dedicate all’architettura anni 30 dell’EUR: il palazzo delle Civiltà, il Colosseo quadrato. Alla sua prima presenza Andrea Ferrara, eclettico musicista, fotografo, scrittore romano, che presenta l’opera “La Musica in uno scatto” in cui un brano sarà associabile ad una fotografia.

Tra le novità, la partecipazione del gruppo di piccoli artisti della scuola di pittura dell’artista Sandra Inghes che da qualche anno vive e lavora a Tarquinia ed è stata già ospite della mostra. “Per la prima volta apriamo le porte ai bambini (il più piccolo ha 7 anni) cui dedichiamo una sezione del percorso espositivo – concludono gli organizzatori -. Non dobbiamo temere di avvicinar ei bambini all’arte- spiegano gli organizzatori”. dobbiamo portarli alle mostre, abituarli a frequentare esposizioni e musei, avvicinarli alla creatività e alla bellezza. L’Italia è fatta di questo e le nuove generazioni devono essere avvicinate all’arte e all’artigianato, soprattutto in luoghi come Tarquinia in cui ci sono tante occasioni di stare in contatto con gli artisti del posto”. Tra i rami dell’arte è organizzata dalla Pro Loco Tarquinia con la proprietà del parco “Felice De Sanctis” e gode del patrocinio e del contributo del Comune di Tarquinia. Il biglietto d’ingresso è di 8 euro, fino a 14 anni gratuito, acquistabile sul posto.




BolsenArte Summer Music Festival, in scena il “Gran Gala dell’Opera”

Sabato 12 agosto, alle 21,30, a piazza Santa Cristina, il concerto dell’Orchestra Sinfonica delle Cento Città e del Coro Lirico Italiano
 
Bolsena (VT) Un viaggio nei capolavori del repertorio operistico. Sabato 12 agosto, alle 21,30, a piazza Santa Cristina, per il BolsenArte Summer Music Festival, andrà in scena il “Gran Gala dell’Opera”. L’Orchestra Sinfonica delle Cento Città e il Coro Lirico Italiano si esibiranno in uno spettacolo (ingresso gratuito) divertente e appassionante con la partecipazione di quattro solisti provenienti da importanti teatri italiani che si alterneranno in arie e concertati, tratti dagli episodi delle più celebri opere del repertorio del melodramma italiano. Un divertente e avvincente tour tra gli eroi del teatro in musica; il meglio della tradizione italiana riletto in una chiave fresca e coinvolgente in cui non mancheranno sorprese e camei.
 
L’Orchestra Sinfonica delle Cento Città e il Coro Lirico Italiano svolgono la propria programmazione concertistica con il sostegno del Ministero della Cultura (MiC) e della Regione Lazio, ponendosi come punto di riferimento per la veicolazione della musica colta dal vivo anche fuori dal grande circuito, per dare la possibilità a chi vive in piccoli centri di assistere a concerti di alto livello. “Il “Gran Gala dell’Opera” darà la possibilità al pubblico di assistere a un concerto eseguito ad altissimo livello – sottolinea l’assessore alla cultura del Comune di Bolsena Raffaella Bruti -. Siamo a metà del cartellone di BolsenArte Summer Music Festival e possiamo stilare un bilancio più che positivo della rassegna: tutti gli spettacoli hanno registrato una grandissima affluenza”. La direzione artistica della rassegna è affidata al maestro Francesco Traversi.
 
BolsenArte Summer Music Festival è organizzato dal Comune di Bolsena, Assessorato alla cultura, con il patrocinio e il contributo del Consiglio della Regione Lazio e dell’associazione culturale Europa Musica, del FUS – MIC – Direzione generale per lo spettacolo dal vivo, nonché con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, del Gruppo IST, di G Basaltite, Vimpex arredo urbano, CPM Gestioni termiche spa, iCAG srl, Il quadrifoglio – Società cooperativa sociale.

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Al BolsenArte Music Summer Festival in concerto la Cotton Club Swing Orchestra

Domenica 30 luglio, alle 21,30, a piazza San Rocco
Bolsena (VT) – Al BolsenArte Music Summer Festival il jazz degli anni Venti e Trenta. Domenica 30 luglio, alle 21,30, a piazza San Rocco salirà sul palco la Cotton Club Swing Orchestra per un concerto gratuito che richiama il mitico Cotton Club di New York, tempio del jazz durante il proibizionismo. Il locale è stato reso celebre anche dal film del 1984 “The Cotton Club” del regista Francis Ford Coppola.
 
La band trae ispirazione negli arrangiamenti che fanno parte musiche della pellicola e nei brani di Fletcher Henderson e di un giovanissimo Duke Ellington, in quegli anni agli inizi della sua straordinaria carriera. L’orchestra si distingue per l’attenta ricerca del caratteristico sound tipico dello stile “hot jazz” che ha fatto da colonna sonora ai ruggenti anni venti detti “the roaring Twenties”.
 
La direzione artistica della rassegna è affidata al maestro Francesco Traversi. BolsenArte Summer Music Festival è organizzato dal Comune di Bolsena, Assessorato alla cultura, con il patrocinio e il contributo del Consiglio della Regione Lazio e dell’associazione culturale Europa Musica, del FUS – MIC – Direzione generale per lo spettacolo dal vivo, nonché con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, del Gruppo IST, di G Basaltite, Vimpex arredo urbano, CPM Gestioni termiche spa, iCAG srl, Il quadrifoglio – Società cooperativa sociale. Per tutte le informazioni è possibile chiamare allo 0761 799923 o scrivere all’email ufficioturistico@comune.bolsena.vt.it.




A Tarquinia i croceristi arrivano in treno, anzi in trenino…

Grazie all’intesa con la Aloschi Bros, uno dei maggiori tour operator italiani in ambito portuale, saranno almeno 3.500 i croceristi che nel corso del 2023 saliranno sul “TBus”, il trenino della Città di Tarquinia, per visitarne il centro storico medievale. Novanta le date prenotate da aprile a dicembre, vendute a bordo delle maggiori navi da crociera che solcano il Mediterraneo. Solo nella giornata di ieri sono stati ben quattro i gruppi provenienti dal porto di Civitavecchia che dalla mattina alle prime ore del pomeriggio si sono riversati nelle vie della città. Lo scambio avviene presso la Necropoli Etrusca di Monterozzi, patrimonio mondiale Unesco. Qui i croceristi lasciano i pullman con cui arrivano da Civitavecchia e salgono a bordo del “TBus” che li porterà a visitare le vie del centro storico: la chiesa di San Franceso, il Torrione della Contessa Matilde, la chiesa di Santa Maria in Castello ed il Palazzo Comunale sono le principali tappe. Il tour è accompagnato da una visita guidata e fa capolinea nel Piazzale Europa dove i croceristi hanno a disposizione circa un’ora e mezza per ristorarsi e fare shopping prima di venire riaccompagnarti a bordo della nave.
 
Un tour sperimentale quello proposto dalla Aloschi Bros, con l’obbiettivo che possa crescere nei numeri di anno in anno.
 
“Grazie all’introduzione di questo trenino turistico”, commentano il sindaco Alessandro Giulivi ed il vicesindaco Luigi Serafini, “abbiamo potuto diversificare l’offerta destinata al turismo croceristico ed i primi numeri registrati ci danno ragione. Erano già a migliaia i croceristi che sceglievano Tarquinia, il centro storico, il lido ed i nostri agriturismi, ora con le visite guidate a bordo del TBus possiamo dare un ulteriore impulso affinché Tarquinia possa diventare, dopo la capitale, una delle mete preferite per chi approda a Civitavecchia. Il TBus è tra l’altro solo uno dei veicoli grazie ai quali viene intercettato e canalizzato il turismo navale verso Tarquinia. Sono infatti sempre più numerosi i croceristi che scelgono la nostra città dopo il fermo dovuto alla pandemia”.