PROVINCIA DI VITERBO: NO ALLA REALIZZAZIONE A CANINO DI UN DISSOCIATORE MOLECOLARE

A.P.

Il consiglio provinciale riunito nella seduta del 23 febbraio 2012 ha espresso, all’unanimità, il proprio parere contrario sull’ipotesi di realizzazione di un dissociatore molecolare presso la cartiera Pontesodo di Canino.
Un provvedimento preso al fine di tutelare l’integrità del territorio, la salute pubblica, l’ambiente, le produzioni tipiche, il settore turistico e l’eventuale sviluppo termale.
Tutto ciò considerato anche il parere sfavorevole manifestato all’unanimità dal consiglio comunale di Canino; la contrarietà confermata più volte dalla popolazione locale e la documentazione scientifica prodotta dal comitato locale tutela ambiente e territorio “Città di Canino” relativo all’impianto sperimentale di Legoli, frazione del comune di Peccioli in provincia di Pisa. Un impianto di tipologia similare a quello che si vorrebbe costruire a Canino.
 




ATER, FAMIGLIA DI 4 PERSONE RIFIUTA APPARTAMENTO: "NON E' DI LORO GUSTO"

E.G.

Famiglia di 4 persone sfrattata per morosità, vive da tempo in un camper, ma ha rifiutato l’alloggio Ater che le è stato assegnato perché preferisce attendere che si liberi un altro dello stesso taglio ma con una diversa disposizione delle stanze. Questa la decisione presa da una famiglia di Tuscania. Lo ha reso noto la presidente dell’Ater di Viterbo Maria Gabriela Grassini, che l’altro ieri si era recata a Tuscania per consegnare le chiavi dell’appartamento al capofamiglia.

“L’alloggio rifiutato – spiega la Grassini – è del taglio previsto per i nuclei familiari di quattro persone: due stanze, cucina e servizi, ma è stato rifiutato perché non piaceva loro la disposizione. Siamo profondamente dispiaciuti – aggiunge – perché, insieme al sindaco di Tuscania ci siamo subito adoperati per risolvere il loro problema. Addirittura – sottolinea – il comune, per non farli restare nel camper durante l’ondata di maltempo, li ha ospitati a proprio spese in un ostello”.

L’appartamento rifiutato era stato lasciato libero da una famiglia tuscanese in ottime condizioni.

Da quanto si è appreso, non appena entrati nell’appartamento, i componenti della famiglia hanno iniziato a manifestare forti perplessità sulla disposizione degli spazi. E dopo una breve consultazione, hanno comunicato agli sbalorditi presidente dell’Ater e sindaco di Tuscania che preferivano rimanere senza tetto finché non sarà disponibile una casa di loro gradimento.




ROMA VITERBO PENDOLARI FR3, AL VIA LA CLASS ACTION

Angelo Parca

L'Avv. Domenico La Tempa, patrocinante a titolo assolutamente gratuito della Class Action mossa da Paspartù contro Trenitalia,  ha comunicato che in data 14 febbraio 2012 ha iscritto la causa presso il Tribunale di Roma in Viale Giulio Cesare.
Inizia così l’ennesima battaglia intentata dall’Associazione Paspartù, una battaglia che si presenta come importante ed impegnativa, anche se si teme non sarà l’ultima.
I tempi intercorsi dalla raccolta delle adesioni ad oggi  non sono stati certo brevi ma sono da attribuire a diversi fattori che, proprio per avere più “chances”, l’Avv. La Tempa ha dovuto affrontare e risolvere; fattori che hanno riguardato non solo le ormai note “lungaggini burocratiche” e una certa tregua concessa/concordata con i dirigenti di Trenitalia, ma soprattutto l’attesa per l’esito dell’analoga azione intrapresa dai pendolari della linea Roma/Nettuno.
Proprio la dichiarazione di “inammissibilità” di tale azione  ha costretto il Legale dell’Associazione Paspartù a rivedere l’intera stesura e apportare modifiche tali da ridurre al minimo il rischio di rigetto della ‘Class Action’ per la Roma/Viterbo.
"Non è stato facile produrre i numerosi allegati  per comprovare l’azione (foto, tabella di giornali, verbali di riunioni, dichiarazioni ecc.) ma si sa: “volontariato è sacrificio”,  è tempo sottratto alle proprie famiglie, ma per difendere la dignità della persona, Paspartù non cede, non si rassegna e continuerà a vigilare ed intervenire quando possibile e necessario : fatti,  non chiacchiere! – hanno dichiarato dal direttivo di Paspartù, proseguendo – Diffide? Esposti? Già fatti e a decine. Conclusione? Purtroppo fino ad oggi nulla.
L’esperienza degli ultimi 17 anni ci ha insegnato che alcune delle  tante battaglie intraprese sono state vinte grazie a migliaia di pendolari che hanno partecipato alle nostre petizioni, ma questa volta è diverso: gli ostacoli più significativi non vengono più dai Dirigenti regionali di Trenitalia, con i quali peraltro Paspartù si confronta quotidianamente, ma da politiche di gestione poste in atto in ambito nazionale da vertici a ben più alti livelli, vertici che a quanto pare non prendono minimamente in considerazione gli enormi disagi dei pendolari.
Ecco perché la ‘Class Action’, che tra l’altro abbiamo coscienziosamente tentato in tutti i modi di evitare, deve rappresentare un esempio per  tante altre linee italiane che soffrono gli stessi disagi. Non bastano più le petizioni di centinaia o anche migliaia di firme, servono azioni che rappresentino milioni di cittadini. Solo così potremo smuovere l’ignavia di certi personaggi ad altissimi livelli.Certamente passeranno mesi prima di conoscere l’esito della nostra iniziativa ma altrettanto certamente Paspartù non smetterà di vigilare, segnalare disagi o intraprendere qualunque ulteriore iniziativa atta a difendere la dignità di  tutti."
 




VITERBO L'ADISU DEPOTENZIATO E SENZA PIU' AUTONOMIA

Redazione

“Depotenziato, indebolito e senza più autonomia. E’ l’Adisu di Viterbo, dove tra pochi giorni il personale sarà di sole 7 unità”. A lanciare l’allarme è il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, che sul tema ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e all’assessore all’Istruzione, Gabriella Sentinelli.

“A Viterbo – dice Parroncini – perfino l’Adisu è trattato peggio che nelle altre province. Negli altri centri infatti il personale è di circa 20 unità. Ma c’è di peggio: chi ci lavora è stato infatti pure esautorato, poiché per la direzione e il coordinamento c’è un funzionario di Roma. Per i 227 alloggi di via Cardarelli e San Sisto è stato inoltre ridotto il contratto di custodia e pulizia, cosa che ha portato al taglio di 8 posti di lavoro e a un ovvio peggioramento delle condizioni”.

E poi ci sono i ritardi dei pagamenti ai fornitori, ad aggravare ulteriormente la situazione. “Mentre l’Università della Tuscia è un patrimonio unico, da tutelare e salvaguardare – continua – assistiamo di contro a un insostenibile indebolimento dell’Adisu, che comporta inefficienze e disfunzioni operative e organizzative. Il tutto si ripercuote in maniera negativa sulla qualità dell’offerta agli studenti e se si va ancora avanti è solo grazie allo spirito di abnegazione del personale, che subisce un carico di lavoro insostenibile”.

La sede di Viterbo va riorganizzata. “Le leggi regionali sull’autonomia organizzativa e funzionale – conclude Parroncini – sono state ampiamente disattese: è ora che la presidente Polverini e l’assessore Sentinelli rimettano le cose su un binario giusto. La Tuscia e i suoi studenti non possono essere ulteriormente penalizzati”.

 




MONTE SAN BIAGIO MALTEMPO, VOLO LIBERO DI UN'AUTOMOBILE SUI BINARI

Redazione

Una macchina è caduta dal cavalcavia direttamente sulla linea ferroviaria Roma-Napoli, ieri sera dopo le 21. Disagi alla circolazione, mentre l'automoibilista è riuscito ad uscire dalla vettura salvandosi dall'arrivo del treno. Teatro dell'incidente la stazione di Monte San Biagio.




CELLERE, UOMO PUNTA COLTELLO ALL' ASSESSORE E LO TRASCINA IN UNA GROTTA: "NON HA TOLTO LA NEVE"

Redazione

Ha sequestrato, picchiato e insultato per ore l'assessore comunale ai lavori pubblici di Cellere, un paesino del Viterbese perche' non aveva provveduto a ripulire le strade dalle neve. Protagonista un uomo arrestato dai carabinieri che hanno dovuto camminare a piedi nella neve per raggiungerlo, in quanto le strade erano bloccate.

Quando i militari lo hanno bloccato, stava trascinando l' assessore, con le mani legate e un coltello puntato alla schiena, in una grotta, dove aveva deciso di lasciarlo




VITERBO EMERGENZA NEVE, SCUOLE CHIUSE ANCHE MARTEDI 7 FEBBRAIO

Redazione
ll sindaco Giulio Marini questa mattina con apposita ordinanza (n. 27 del 6/2/2012). ha stabilito la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado del territorio comunale, compresi i nidi comunali, anche martedì 7 febbraio, salvo ulteriori proroghe. 




FABRICA DI ROMA, ABBATTUTI CIPRESSI CHE AVEVANO 50 ANNI SENZA NULLA OSTA DELLE AUTORITA' COMPETENTI

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A.P.

“A Fabrica di Roma hanno abbattuto dei cipressi che avevano 50 anni, senza il nulla osta delle autorità competenti in materia di tutela e salvaguardia del patrimonio boschivo e forestale, per ampliare una strada di cui mancano progetto e soldi”. Il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, su questo tema ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e all’assessore all’Ambiente Marco Mattei. “Il 16 gennaio – dice Parroncini – il Comune di Fabrica di Roma ha disposto, attraverso un’apposita determina e in via d’urgenza, il taglio dei cipressi in via dell’Ortale, allo scopo di poter ampliare la strada. Premesso che da più parti è stato fatto notare che l’ottimizzazione della viabilità si sarebbe potuta ottenere senza l’abbattimento degli alberi, vogliamo capire come mai agli atti non risulta alcun progetto”. Non c’è stata dunque pianificazione. “Quei cipressi – continua il consigliere del Pd – erano un patrimonio paesaggistico e ambientale importante, alberi storici tagliati in modo sbrigativo e senza alcun coinvolgimento della città e dei suoi organi di rappresentanza, oltretutto con una procedura amministrativa di dubbia regolarità: oltre alla progettazione, mancano anche gli impegni di spesa per l’ampliamento della strada”. “La Polverini e Mattei – conclude Parroncini – devono spiegare ai cittadini di Fabrica di Roma se la procedura è regolare e legittima, e se sia stata espletata nel rispetto delle competenze di verifica, controllo e autorizzazione delle strutture regionali”.




VITERBO, "CORNUTO E MAZZIATO": DOPO AVER PIZZICATO LA MOGLIE CON L'AMANTE VIRTUALE PRENDE PURE LE BOTTE

Redazione

"Chi mena per primo mena due volte", questo è il caso di una lite in famiglia per colpa di facebook. Insospettito dal comportamento della moglie, che di notte si alzava e passava ore davanti al computer, ha piazzato una telecamera e l'ha ripresa mentre si autoscattava foto hard e le 'condivideva' su Facebook con il suo amante 'virtuale', molto piu' giovane di lei. Ed e' scoppiato il finimondo, con la donna che ha accusato il marito di spiarla finendo per picchiarlo. Le urla della coppia hanno insospettito i familiari della donna che sono intervenuti dando inizio ad una vera rissa in casa.




ATER VITERBO, PER LA PRESIDENTE NESSUNA IRREGOLARITA' NEL CONCORSO PER UFFICIO STAMPA

Redazione

"Non ho rilevato nessuna irregolarità nel concorso per l'assunzione del capo ufficio stampa". Così la presidente dell'Ater di Viterbo, Maria Gabriela Grassini nel corso di un'audizione sul tema che si è svolta in commissione Lavori pubblici e politica della casa del Consiglio regionale del Lazio. Audizione convocata proprio "per fare luce sui dubbi espressi da diversi consiglieri", come ha spiegato il presidente Rodolfo Gigli (Udc) in apertura.
Secondo la presidente Grassini, entrata in carica solo a novembre, il bando del concorso "è pienamente legittimo. L'assessore Teodoro Buontempo nel giugno del 2010 aveva inviato una lettera a tutti i commissari delle Ater per invitarli a non fare assunzioni e concorsi in attesa della nomina dei consigli di amministrazione. Ma la gestione commissariale si è protratta e quindi diverse Ater hanno proceduto a coprire posizioni vacanti. Per quanto riguarda, inoltre il contenuto del bando, è stato ripreso da un analogo documento della Regione Veneto definito da tutti "bando virtuoso". La commissione d'esame, seguendo la legge e i regolamenti dell'Ater era presieduta dal direttore generale dell'azienda e composta da due giornalisti, Pietro Pasquetti del Tgr e Lilli Garrone del Corriere della Sera. Il bando infine ha avuto la pubblicità prevista dalle norme, sono state fatte inserzioni sul Messaggero e sul Tempo, è stato inserito sul sito dell'Ater. Le domande presentate sono state 11, 9 le persone ammesse alle prove, 4 hanno superato lo scritto, tutti dichiarati poi idonei dopo l'orale".
Diverse le critiche dell'opposizione. Giuseppe Parroncini (Pd), Vincenzo Maruccio (Idv), Fabio Nobile (Fds) e Luigi Nieri (Sel) hanno puntato su tre aspetti: il primo riguarda il periodo in cui è stato pubblicato il bando (uscito il 4 agosto con scadenza il 5 settembre), il secondo riguarda invece l'opportunità stessa "per l'Ater di assumere un capo ufficio stampa con un costo di 70 mila euro l'anno. Infine, l'assessore doveva vigilare e chiedere che fosse tutto bloccato. A maggior ragione perché partecipava il suo capo segreteria che poi è risultato vincitore".
L'assessore Teodoro Buontempo, da parte sua, ha replicato di "non aver alcun potere sul personale dell'Ater, ma semmai un compito di indirizzo nei confronti del presidente e del consiglio di amministrazione. Non sapevo che capo della mia segreteria avesse presentato la domanda di partecipazione, non ho fatto alcuna pressione sulla commissione d'esame e ho presentato una querela nei confronti di un giornale che ha affermato il contrario".
Sulla questione della necessità di un capo ufficio stampa, Maria Gabriela Grassini ha spiegato, infine, che "non si occuperà soltanto di questo ma anche dell'Urp, l'ufficio relazioni con il pubblico che l'Ater deve avere per legge. Lo stipendio infine sarà quello stabilito dal contratto di lavoro Fnsi-Fieg per il caporedattore: 2.500 euro lordi al mese, per tredici mensilità".
 




ATER VITERBO, MARUCCIO (IDV): “VICENDA IMBARAZZANTE, INTERVENGA POLVERINI”

Redazione

"C'è da restare basiti dall'esito dell'audizione, in commissione Casa, della presidente dell'Ater di Viterbo, Maria Gabriela Grassini , sulla vicenda del concorso per capo ufficio stampa. Convocata per fare chiarezza, la commissione ha finalmente svelato l'arcano: il concorso era stato organizzato ad arte per far vincere chi poi ha effettivamente vinto. In più, come ha ammesso la presidente Ater, il vincitore non si occuperà dell'ufficio stampa, ma dell' URP, l'ufficio relazioni con il pubblico, che nulla ha a che fare con i requisiti del concorso." lo dichiara in una nota il capogruppo e segretario regionale dell'Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio.
"A questo punto chiediamo un intervento chiarificatore da parte della presidente Polverini, che con il suo silenzio sta avallando un comportamento poco trasparente che getta sospetti sul corretto funzionamento dell'amministrazione regionale e crea diversi imbarazzi. Palpabile quello del consigliere Storace, che ha addirittura abbandonato l'aula. Imbarazzo anche da parte della presidente dell'Ater di Viterbo, chiamata a giustificare i termini e la regolarità di un concorso bandito e celebrato prima che lei stessa arrivasse alla guida dell'Ater."