CIVITA DI BAGNOREGIO, GIANNI LETTA ALL’INAUGURAZIONE DEL “MUSEO GEOLOGICO E DELLE FRANE” INTITOLATO AL PROFESSOR IMPERATORI

Meroi: “Civita di Bagnoregio è certamente uno dei borghi più belli della Tuscia"

Angelo Parca

Un museo che vive e respira la storia. Nonostante la forza e la non controllabilità della natura, in tutte le sue forme. Inventare un futuro, salvare Civita di Bagnoregio. E' stato inaugurato, questa mattina, alla presenza delle diverse autorità civili e religiose, il “Museo geologico e delle frane” di Civita intitolato al professor Gianfranco Imperatori. Presente, in veste di presidente onorario dell' “Associazione Civita” l'onorevole Gianni Letta.  “All'onorevole Letta – ha esordito il sindaco Francesco Bigiotti – è rivolto il mio saluto speciale; amico, da tempo, della nostra terra. Quello che celebriamo oggi è il successo, la sinergia virtuosa, tra pubblico e privato. Un'operazione in cui i risultati contano e andranno a vantaggio del territorio.  Civita di Bagnoregio ha bisogno di stimoli positivi. Con il Museo delle frane, testimone di un passato tragico, abbiamo cercato di inventare un futuro. E, per farlo, abbiamo bisogno di tutti voi: tassello indispensabile e insostituibile”.

Presenti all'inaugurazione, oltre alla signora Imperatori, anche il prefetto di Viterbo, la dottoressa Antonella Scolamiero, il presidente della Provincia Marcello Meroi e il sindaco di Viterbo Giulio Marini; il procuratore capo Alberto Pazienti, il Prefetto di Terni, il sindaco di Orvieto Toni Concina, diversi sindaci e assessori provinciali; nonché il vescovo Monsignor Lino Fumagalli.

“Civita è una città che vive – ha affermato nel corso dell'intervento l'onorevole Letta –  un vero e proprio pellegrinaggio dello spirito. Oggi è il III° anniversario dalla scomparsa del professore Imperatori e, al contempo, il 25° anniversario della nascita dell'Associazione. Una coincidenza che è un atto dovuto e, indubbiamente, voluto. Una bellezza di un luogo così straordinario e unico; una nuova tappa del Museo per la valorizzazione e la promozione dei beni”.

Passione, ispirazione ideale, impegno a beneficio del  territorio, esperienza da economista, e banchista. Questo è quanto ha voluto insegnare, nella sua vita, il professor Gianfranco Imperatori. “Civita di Bagnoregio aveva bisogno di qualcosa di diverso e, grazie al contributo e all'apporto del professore – ha proseguito Letta –  è cominciata l'era dell'economia  della conoscenza; un nuovo modello di sviluppo. Nacque qui questa intuizione. Imperatori era convinto che la visione deve precedere, strategicamente, qualsiasi programma: nella vita, come nell'azienda”.

In 25 anni di vita “L'associazione Civita” ha coniugato la valorizzazione e la promozione dei beni culturali con  le imprese: un modello non solo per l'Italia, ma per l'Europa intera. “Continueremo – ha affermato il direttore scientifico del Museo, Claudio Margottini –  a portare avanti la nostra sfida e la diffusione della conoscenza”. Un disegno coraggioso. Intraprendente. “Il museo delle frane testimonia – ha concluso Letta – come la natura, con la sua forza, riesce a modellare un paese e la sua architettura artistica: spettacolo per gli occhi e per lo spirito. Una realtà che non deve solo studiare il passato, ma anche l'avvenire. L'uomo, con la sua intelligenza e capacità, deve cercare di armonizzare ciò che la natura impone. Oggi il mio auspicio è quello che Civita di Bagnoregio divenga, in un momento così difficile, la metafora dell'Italia intera: bisogna bloccare le frane, arginarle e creare una realtà nuova”. Più bella.

“Civita di Bagnoregio – ha sostenuto nel corso del suo intervento il presidente della Provincia Marcello Meroi – è certamente uno dei borghi più belli della Tuscia, e non credo di esagerare definendo l’antica cittadina uno spettacolo unico al mondo. E’ un onore essere qui oggi insieme ai rappresentanti delle istituzioni, delle amministrazioni e delle associazioni che hanno fatto sistema per tutelare e valorizzare questo patrimonio di bellezza inestimabile. Il museo intitolato al professor Imperatori è un’opera di qualità, che senza dubbio contribuirà ai risultati della ricerca scientifica, e per questo voglio ringraziare tutti coloro che, in rappresentanza del pubblico e del privato, sono qui oggi a dare il proprio contributo a questa iniziativa. Grazie e buon lavoro a tutti da parte del territorio della Tuscia”.
 




TARQUINIA ELEZIONI, ALCUNE PROPOSTE DI OLMI "POLO DI CENTRODESTRA"

Redazione

Il consigliere comunale Silvano Olmi, candidato della lista “Polo di centrodestra” che sostiene il candidato sindaco Cristiano Minniti, espone alcune sue proposte per il rilancio di Tarquinia. “Ho collaborato alla stesura del programma di Cristiano – dice Olmi – e ci sono alcuni punti che ho proposto personalmente per dare lavoro ai tarquiniesi e combattere la disoccupazione. Tra questi spicca la riapertura del conservificio e la sua trasformazione in un polo agroalimentare in grado di produrre per almeno dieci mesi l’anno, impiegando lavoratori locali e utilizzando i prodotti degli agricoltori tarquiniesi. Lo sviluppo – prosegue Olmi – passa anche dall’avvio delle lottizzazioni a San Giorgio che porteranno molto lavoro alle imprese edili locali e risaneranno una zona colpita in passato dall’abusivismo edilizio. Per il litorale tarquiniese – dice Olmi – occorre effettuare l’ampliamento della rete di distribuzione del gas metano a Tarquinia Lido e nelle altre località del litorale, con benefici per i cittadini, aumento del flusso turistico fuori stagione e lavoro per gli artigiani locali. Nel settore del turismo ho proposto la creazione di una cabina di regia dove coinvolgere tutti gli operatori turistici tarquiniesi. Infine – conclude Olmi – è necessario avviare un progetto che punti a raccogliere fondi privati per la creazione di un grande museo cittadino, gestito dall’amministrazione comunale, dove esporre anche i tanti reperti etruschi che non trovano spazio nel museo nazionale etrusco.”
 




RONCIGLIONE ELEZIONI, TEATRO COMUNALE GREMITO PER LA PRESENTAZIONE DELLA LISTA “UNITI PER RONCIGLIONE”

Teresa Pierini

Un teatro comunale gremito ha accolto la presentazione della lista “Uniti per Ronciglione” capeggiata dal sindaco uscente Massimo Sangiorgi. Tante le personalità provinciali e regionali del mondo politico accorse per confermare il proprio sostegno alla squadra di Sangiorgi. A cominciare dal coordinatore provinciale del Pdl e sindaco di Viterbo Giulio Marini, la senatrice Laura Allegrini, Giovanni Arena commissario del Pdl ronciglionese, il coordinatore regionale dei Verdi Nando Bonessio, che è stato il primo ad intervenire illustrando le possibilità di uno sviluppo ecosostenibile di Ronciglione, della imminente bonifica del centro chimico, delle acque del lago di Vico e della possibilità di trasformare i rifiuti, attraverso un'adeguata lavorazione, da “peso” a risorsa.  Tutti gli esponenti politici, il candidato sindaco ed i candidati consiglieri nei loro interventi hanno ribadito l'importanza in questo particolare momento di crisi nazionale ed internazionale, di garantire la continuità amministrativa a Ronciglione per portare a termine i tanti progetti iniziati dall'amministrazione Sangiorgi che è stata in grado, in tempi di crisi, di mantener fede al patto di stabilità ed attuare progetti senza contrarre mutui. Concetti ribaditi ed ampliati dal candidato sindaco Sangiorgi che appunto ha sottolineato come “un’alternanza, una nuova amministrazione, che promette magari  investimenti milionari per  realizzare  ‘la tangenziale’  non solo  dimostra  di non aver compreso il contesto  socio economico del momento della nostra Nazione ma sa di prendere in  giro i cittadini. I problemi della nostra città non si risolvono con la magia e con le utopie, ma con la concretezza ed il rigore. Una riconferma dell'attuale amministrazione, al contrario, consentirebbe di proseguire ed implementare il lavoro iniziato cinque anni fa perché un mandato non è sufficiente  a fare tutto  quello che  ci si prefigge”.  Noi – ha proseguito Sangiorgi – “in questi cinque anni, abbiamo  anche molto seminato e  stiamo raccogliendo i frutti della nostra progettualità. Sono in arrivo altri finanziamenti regionali ed europei di una certa consistenza che speriamo di spendere   al meglio per  la collettività. Ci dispiacerebbe davvero se i frutti delle nostre idee e dei nostri sacrifici dovessero essere male utilizzati da  coloro che per ben quindici anni hanno amministrato solo attraverso la contrazione di mutui milionari, sbagliando atti e  procedure e causando gravi danni a  tutti”.   Il candidato sindaco ha parlato poi delle opere in atto, tra le quali il rifacimento del manto stradale di via delle Cartiere, finalmente asfaltata per intero. Non è mancato un accenno alle corse a vuoto, tanto a cuore ai ronciglionesi: il Comune, ha assicurato il sindaco, sta adottando tutte le misure possibili per risolvere la situazione.
 




MONTALTO DI CASTRO ELEZIONI, CACI: "SUCCESSO PER GLI INCONTRI AL QUARTIERE ENEL, CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA ED A PESCIA ROMANA"

Teresa Pierini

La Lista Caci Sindaco incontra i cittadini nelle vie e nelle piazze con una risposta ed un successo che non ha eguali. “Sono contento – dichiara il candidato sindaco Sergio Caci – che la scelta fatta dalla nostra coalizione di andare fra la gente ad illustrare il programma di governo, ascoltando direttamente le esigenze  dai cittadini, sia stata indovinata”.  Nonostante il tempo non sia stato clemente, mercoledì scorso all’incontro organizzato al Quartiere Enel di Montalto in molti hanno assistito e partecipato attivamente al comizio elettorale. Sempre mercoledì, alle 21:00, un San Sisto gremito ha accolto i rappresentanti delle Associazioni di categoria, dei commercianti, degli artigiani e degli imprenditori. Giovedì è stata invece la volta di Pescia Romana: anche lì la pioggia battente non ha però fermato i Pesciaroli, che nonostante l’incontro fosse all’aperto, erano numerosi. Tra l’altro la pioggia è stata accolta anche con favore, considerata la realtà agricola del posto. all'evento erano presenti il Presidente della Provincia Meroi ed il Consigliere Provinciale Bartolacci, proprio a testimonianza che le istituzioni sono vicine alla Lista Civica Caci Sindaco. Tra le istanze portate ai comizi dai cittadini c’è la voglia di riavvicinare proprio le istituzioni e la politica alla gente: Sergio Caci ha preso l’impegno che le porte del comune saranno sempre aperte, soprattutto ai più deboli ed a quelle minoranze che hanno più difficoltà a parlare con l’amministrazione.  La Lista Caci Sindaco ha quindi  scelto di continuare a fare politica tra la gente,  proprio come si faceva una volta e, per ora, la scelta  sta premiando la squadra di Caci.
 




TARQUINIA, ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARACADUTISTI D’ITALIA

Angelo Parca

Da domani, venerdì 20 aprile 2012, fino a domenica 22, si svolgerà a Tarquinia (VT), nella sala del consiglio comunale, l’assemblea nazionale dell’associazione nazionale paracadutisti d’Italia. Da tutta Italia giungeranno i delegati delle sezioni Anpd’I che dovranno, tra l’altro, eleggere il nuovo presidente del sodalizio.
La scelta di Tarquinia non è casuale. Infatti, nel periodo 1940-1943 nacque e operò nella nostra città la prima scuola militare di paracadutismo, lasciando un segno indelebile nella storia nazionale e della cittadina etrusca. “Sono orgoglioso – dice Giulio Maria Ciurluini, presidente della sezione tarquiniese dell’Anpd’I – che il presidente nazionale in carica Giovanni Fantini abbia scelto proprio Tarquinia per celebrare la 65^ assemblea nazionale dei paracadutisti e ringrazio l’amministrazione comunale per il patrocinio. A Tarquinia – prosegue Ciurluini – grazie al sacrificio dei primi istruttori, alcuni dei quali sono diventati nel dopoguerra nostri concittadini, è sorta la prima scuola militare italiana di paracadutismo ed è nata la gloriosa Divisione “Folgore” che si coprì di gloria ad El Alamein. Mi inchino – conclude – davanti al sacrificio dei nostri eroi e assieme alla sezione che presiedo porgo un caloroso saluto ai paracadutisti impegnati nelle varie missioni di pace nel mondo e rivolgo un benvenuto ai delegati che partecipano all’assemblea nazionale.”
IL PROGRAMMA
Oltre ai normali lavori assembleari, la manifestazione prevede anche degli eventi pubblici:
venerdì 20 aprile 2012
ore 9.30 omaggio ai caduti presso il sacrario dei paracadutisti nel cimitero cittadino;
ore 10.30 sfilamento dei delegati dal palazzo comunale fino al monumento ai caduti in viale luigi dasti;
ore 12. Ritrovo presso l’aeroporto “A. Sostegni”, strada provinciale litoranea, per deposizione di una corona e l’effettuazione di lanci con tecnica caduta libera dei paracadutisti del 186^ reggimento;
Nel pomeriggio, ore 15, inaugurazione di un cippo monolitico da deserto donato dalla sezione di Piacenza, presso il monumento al paracadutista, quartiere madonna dell’olivo, via Aldo Moro.
sabato 21 aprile 2012
Sala grande della biblioteca, barriera San Giusto, mostra di documenti e fotografie sulla storia del paracadutismo.
 




TARQUINIA, INAUGURATA LA NUOVA ZONA INDUSTRIALE A PIAN D’ORGANI

 

Il sindaco Mazzola: «L’Amministrazione risponde alla crisi con l’occupazione. Siamo in controtendenza»

 

Redazione

Nasce la zona industriale di Tarquinia. 5.000 mila posti di lavoro previsti. Investimenti per milioni di euro sulla città. Dopo oltre 40 anni di dibattiti si apre una nuova stagione di sviluppo e occupazione. Il sindaco Mauro Mazzola ha inaugurato il 18 aprile il primo lotto di 18 ettari, in località Pian d’Organi. Presenti il vice sindaco Renato Bacciardi, il progettista architetto Leonardo Proli e l’amministratore delegato di Orsolini spa Rino Orsolini. L’area sarà il polo logistico della zona industriale e ospiterà capannoni, uffici e servizi. La prima struttura sarà terminata a settembre. «Quando saremo a regime saranno creati 5.000 posti di lavoro diretti e con l’indotto. – ha affermato Orsolini – La zona industriale sarà strategica per la crescita economica del territorio, grazie anche alla vicinanza del porto di Civitavecchia». L’insediamento è posto infatti a pochi chilometri di distanza dallo scalo ed è servito da un’eccellente rete di comunicazioni: autostrada Roma-Civitavecchia, superstrada Orte-Civitavecchia e linea ferroviaria Roma-Genova. «In un momento di profonda crisi economica diamo nuove prospettive di lavoro e occupazione. – ha dichiarato il primo cittadino – Per decenni si è parlato di zona industriale, senza mai andare oltre le chiacchiere. Oggi l’Amministrazione pone una pietra miliare nella storia di Tarquinia». La progettazione dell’insediamento è stata fatta seguendo le più severe norme in tema di rispetto ambientale e tutela del territorio. «I tetti saranno coperti con pannelli fotovoltaici per garantire l’autosufficienza energetica. – spiega l’architetto Proli – Sono previsti inoltre impianti di recupero dell’acqua piovana e la realizzazione di aree verdi. Coniugare sviluppo e tutela del territorio è possibile».




TARQUINIA, L’ASSESSORATO ALL’AGRICOLTURA LANCIA IL MARCHIO DI ORIGINE “TARQUIPICO”

Redazione

L’assessorato all’Agricoltura del Comune di Tarquinia lancia il marchio di origine per l’agricoltura. Si chiamerà “Tarquipico” e sarà presentato nei prossimi giorni, insieme a un vademecum nelle lingue italiana e inglese che illustra i principali prodotti tipici del territorio e le aziende agricole che li producono. «Il marchio di identificazione di origine, creato in collaborazione con lo studio Skylab, vuole premiare le eccellenze del nostro territorio e ampliarne il mercato. – dichiara l’assessore all’Agricoltura Loretta Di Simone – Con l'assessore al Turismo Sandro Celli stiamo collaborando per aggiungere all'offerta turistica i percorsi enogastronomici: le brochure saranno infatti distribuite all'Info Point e alle aziende. L’opuscolo nasce da un percorso di condivisione con i produttori, che ne hanno visionato la bozza, potendo fare osservazioni, fino a raggiungere il testo definitivo». Il marchio di origine sarà il punto di partenza per iniziare una seria promozione dei prodotti tipici, con l’obiettivo di rilanciare l’economia del settore agricolo. «I prodotti agroalimentari, oltre a costituire l’identità di un territorio, ne alimentano le qualità intrinseche: rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali e biodiversità agricola. – conclude – Sono valori che vanno conosciuti e resi riconoscibili al consumatore».

 




LAZIO, IGP PATATA ALTO VITERBESE, TERMINATO ITER NAZIONALE

Angelo Parca

Sta per partire la certificazione Igp della patata dell’Alto Viterbese: dopo l’approvazione all’unanimità del disciplinare di produzione avvenuta oggi durante una riunione alla presenza di due funzionari del Mipaaf, si è chiuso l’iter nazionale del nuovo marchio. Ora il disciplinare sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e, anche se dovrà partire per Bruxelles in attesa dell’approvazione da parte dell’Europa, trascorsi i trenta giorni destinati a ricevere eventuali osservazioni, i nostri produttori potranno iniziare ad avvalersi del marchio in ambito nazionale. “Stiamo parlando di una produzione di oltre 40 mila tonnellate all’anno”, ha spiegato il presidente dell’Arsial, Erder Mazzocchi, “che riguarda circa 300 aziende sparse in nove comuni del viterbese, per un valore che supera gli 11 milioni di euro. La grande soddisfazione dimostrata oggi dai produttori, dai sindaci e dai rappresentanti delle associazioni di categoria”, ha aggiunto, “ci rende orgogliosi dell’egregio lavoro svolto dai nostri collaboratori, che hanno fornito l’assistenza tecnica per la stesura dell’intero dossier tecnico-scientifico-storico necessario alla presentazione della richiesta di riconoscimento al Mipaaf e alla Commissione europea”. 

“L’iter nazionale per il riconoscimento della IGP è terminato”. È quanto dichiarato dal Presidente della Commissione regionale agricoltura, Francesco Battistoni, intervenuto stamattina alla riunione di pubblico accertamento per esaminare, in presenza di funzionari del MiPAAF ed alla luce del parere favorevole della Regione Lazio, la proposta di disciplinare di produzione del prodotto "Patata dell’Alto Viterbese" IGP. “Il marchio di ‘Indicazione geografica Protetta’ per un prodotto tipico del nostro territorio è un punto di forza per lo sviluppo enogastronomico viterbese – ha affermato Battistoni – e può diventare l’elemento traino per le molte altre produzioni agricole locali”. L’incontro, tenutosi presso il Teatro ‘Boni’ di Acquapendente, ha riscosso grande successo, con la partecipazione di molti agricoltori e soci del CO.P.A.VIT, il consorzio che raggruppa tutte le cooperative già attive nel territorio. “Si tratta di una realtà economica importante – ha proseguito il Presidente di Commissione – il cui areale di produzione  coinvolge ben nove comuni della Tuscia  (Acquapendente, Bolsena, Gradoli, Grotte di Castro, Latera, Onano, S. Lorenzo Nuovo, Valentano e Proceno) e il cui valore di produzione supera gli 11 milioni di euro”. Nell’areale di produzione della I.G.P. “Patata dell’Alto Viterbese”, la patata rappresenta il comparto agroalimentare più importante della zona, con una superficie media complessiva investita annualmente di circa 1.000 ettari, per un numero di aziende agricole coinvolte pari a 300 e con livelli medi annui produttivi di oltre 40.000 tonnellate. “I benefici attesi – sottolinea Battistoni – riguarderanno il settore agricolo ma anche quello commerciale e turistico, con particolare riferimento alla ristorazione con prodotti tipici. Per questo – ricorda – occorre ringraziare il presidente del CO.P.A.VIT, Egidio Canuzzi per aver creduto in questo progetto e la grande professionalità messa in campo da Arsial, in particolare nella persona di Giovanni Pica, che attraverso il progetto “Agricoltura Qualità” ha garantito l’assistenza tecnica nella stesura di tutta la documentazione necessaria per la presentazione della richiesta di riconoscimento al MiPAAF e alla commissione UE. Sono queste – ha concluso Battistoni – le buone pratiche per la crescita del settore”.
 




VITERBO PROVINCIA, AL VIA IL NUOVO PIANO DI VALORIZZAZIONE DEI BENI IMMOBILIARI DELLA PROVINCIA

Redazione

Una scelta politica precisa, assunta dalla maggioranza di Palazzo Gentili in collaborazione con la commissione consiliare competente. La decisione di dare il via al nuovo piano di valorizzazione dei beni immobiliari di proprietà della Provincia di Viterbo, licenziato qualche giorno fa dalla giunta e in attesa di passare attraverso la legittimazione del consiglio provinciale, si fonda proprio su una diffusa volontà di non danneggiare ulteriormente il territorio a seguito del decreto “Salva Italia” del Governo Monti, che trasforma l’istituzione provinciale limitandone rappresentatività e funzionalità.

Ventisette immobili di proprietà dell’Ente, quindi, verranno messi in vendita o alienati previa sdemanializzazione. Ad illustrare tutte le novità del piano questa mattina nella sala consiliare di Palazzo Gentili, ci hanno pensato il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, il vicepresidente Paolo Equitani, gli assessori al Patrimonio, Andrea Danti, e all’Edilizia scolastica, Giuseppe Fraticelli, insieme ai capigruppo di maggioranza Gianluca Mantuano (Pdl), Francesco Bigiotti (Udc) e Marco Torromacco (Lista Meroi presidente).

“Ringrazio innanzitutto la commissione competente e gli uffici per il lavoro fatto su questo nuovo piano – afferma il presidente Meroi -, realizzato soprattutto per superare una duplice difficoltà. Da un lato, infatti, c’è l’esigenza di far fronte a una difficilissima situazione economica, comune a tante pubbliche amministrazioni, legata al taglio dei fondi da parte della Regione e dei Ministeri; dall’altro, la nostra forte opposizione alla possibilità, una volta terminata l’esperienza della Provincia, che una qualunque società pubblica possa avocare a sé i beni di proprietà dell’Amministrazione. Questa sarebbe infatti una vera sciagura, perché parliamo di un patrimonio dei cittadini della Tuscia il cui valore deve assolutamente restare sul territorio, e che noi non abbiamo alcuna intenzione di lasciarci scippare”.

Le norme in materia di alienazione di beni di proprietà pubblica prevedono che i proventi delle vendite vengano riutilizzati per investimenti. “Lavoriamo a questo progetto da mesi – aggiunge il presidente, che ha illustrato nel dettaglio l’elenco dei ventisette beni in dismissione -, in collaborazione con le amministrazioni locali e con le realtà presenti sul territorio. E’ chiaro che tuteleremo il diritto di prelazione di chi già occupa questi immobili e che calcoleremo adeguatamente le migliorie fatte su queste strutture negli anni”. Gli esempi principali sono la cantina didattica di Bagnoregio, affidata al Comune, la casa cantoniera di Spinicci, dal 1986 in uso alla Comunità Mondo Nuovo di Tarquinia, e la caserma dei carabinieri di via della Pace a Viterbo. “Non intendiamo provare il capoluogo di un presidio di sicurezza – chiarisce Meroi – ma siamo certi che con l’Arma troveremo una soluzioni che incontri le esigenze di tutte le istituzioni coinvolte”.

“Appena si è insediata questa Amministrazione – sottolinea l’assessore Danti – ci siamo messi subito al lavoro per cercare di fare un quadro generale sulla situazione patrimoniale dell’ente. Una ricerca che ci ha portato a conoscenza di situazioni particolari, con la presenza di strutture inutilizzate, come l’ospedale psichiatrico, per le quali la Provincia pagava importanti cifre per la manutenzione senza poterle utilizzare. Vogliamo assolutamente chiudere questa operazione il prima possibile, e proprio per cercare di accelerare i tempi abbiamo deciso di realizzare un progetto-obiettivo per i nostri uffici”. L’assessore Fraticelli ha poi evidenziato la stretta connessione che lega il piano delle alienazioni con il futuro del liceo scientifico “Paolo Ruffini” di Viterbo. “Questa Amministrazione – ha spiegato – preso atto dell’impossibilità di poter rendere fattibile il progetto di realizzazione di una nuova sede, ha deciso di percorrere una strada alternativa capace comunque di rispondere adeguatamente alle esigenze della popolazione scolastica. Questa risposta passa attraverso l’ampliamento dell’immobile già in nostro uso situato in via Cesare Pinzi. I nostri uffici hanno già avviato tutte le procedure tecniche per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni di carattere urbanistico. Grazie alle risorse che ricaveremo dal piano delle alienazioni, potremo concretizzare l’intervento e accorpare così tutte le classi del ‘Ruffini’ in un’unica e prestigiosa sede”. L’assessore Equitani ha, inoltre, chiarito la situazione della ex colonia di Bolsena. “Per sistemare quell’immobile ci vorrebbero dieci milioni di euro – afferma -, ma a disposizione, tra finanziamenti della Regione e della Provincia, arriviamo ad un milione. Impiegarlo in una ristrutturazione parziale sarebbe come buttare via i soldi, perciò abbiamo deciso di vendere la struttura e di impiegare il ricavato in altre opere importanti per Bolsena, come per esempio l’incubatoio ittico”.

Incassato l’ok unanime della commissione consiliare che si è occupata del piano, anche i capigruppo di maggioranza hanno espresso parere favorevole sul progetto. “Stiamo dimostrando che la Provincia non è un ente inutile – spiega Mantuano -, al di là dei decreti del Governo che aboliscono la rappresentanza democratica. Fare buona politica, amministrare bene in favore del territorio senza colore politico e con costi minimi oggi si può, e il taglio agli emolumenti operato dalla legge 78 del 2010 lo dimostra. Qualcuno ci chiama alchimisti, io credo solo che si stia facendo squadra in maniera ottimale”. “Quella che presentiamo oggi è un’operazione positiva non solo sul piano economico – aggiunge Bigiotti – visto che permette a molti edifici di tornare in vita a seguito di ristrutturazioni, e di essere nuovamente utilizzati dalla cittadinanza. Esempio ne è la cantina didattica di Bagnoregio, ciò che per molti anni è stato un ecomostro adesso, con il passaggio al Comune, potrà di nuovo tornare a disposizione della società”. Soddisfatto anche il capogruppo Torromacco. “Ringrazio il presidente Meroi, l’assessore Danti e gli uffici del settore Patrimonio per l’ottimo lavoro svolto- aggiunge -, auspicando che con altrettanta celerità si possano portare a compimento le alienazioni e avere così risorse vive da reinvestire sul territorio per aiutare i cittadini di questa provincia ad affrontare i problemi legati alla crisi economica”.

In conclusione, il presidente Meroi lancia un’idea sull’impiego di parte dei fondi derivati dalla vendita degli immobili. “Ho molto apprezzato l’intervento del prefetto Scolamiero sulla nuova caserma dei Vigili del Fuoco sulla Cassia Nord – dichiara -, per la quale i finanziamenti per ultimare il secondo lotto non sono arrivati né probabilmente arriveranno. Si tratta di una struttura che non è di proprietà della Provincia, ma che la Provincia potrebbe contribuire a terminare, evitando così un secondo ospedale psichiatrico. Credo sia una possibilità da valutare – conclude -, anche perché in questo modo potremmo recuperare la caserma ‘Garofalo’ e dar via così, insieme al Comune e all’Università della Tuscia, alla realizzazione della cittadella della cultura, naturale completamento del complesso di Santa Maria in Gradi”.
 




TARQUINIA – “POLO DI CENTRODESTRA” – OLTRE 600 PERSONE ALL’INCONTRO CON MINNITI. PRESENTI I CONSIGLIERI REGIONALI BATTISTONI E MIELE.

A.P.

Oltre 600 persone hanno partecipato ieri pomeriggio, domenica 15 aprile 2012, presso l’albergo “All’Olivo” di Tarquinia, all’incontro con Cristiano Minniti, candidato sindaco del “Polo di centrodestra”. Un vero bagno di folla che non ha sorpreso Minniti e i candidati consiglieri che lo sostengono. “Sentivamo che sarebbe venuta tanta gente – ha detto Minniti – la risposta dell’elettorato è stata positiva.” Alla manifestazione hanno preso parte i consiglieri regionali del Pdl Francesco Battistoni e Giancarlo Miele. Sia Battistoni che Miele hanno avuto parole di sostegno e di elogio per la Lista “Polo di centrodestra” e hanno assicurato che proseguiranno a collaborare fattivamente per la soluzione dei problemi della città, in particolare nel settore dell’agricoltura e del turismo. Minniti nel suo articolato intervento ha tratteggiato i punti salienti del programma elettorale, sottolineando in particolar modo l’emergenza occupazionale. “Il centro sinistra ha fallito – ha detto Minniti – perché pur avendo avuto a disposizione 15 milioni di euro non ha creato nemmeno un posto di lavoro. Dall’altra parte, al fianco di Meraviglia, ci sono i soliti personaggi che fino a pochi mesi fa stavano in maggioranza con Mazzola. Noi – ha proseguito Minniti – vogliamo riaprire il conservificio e farlo produrre almeno dieci mesi all’anno, creare una cabina di regia per il turismo che coinvolga gli operatori del settore, avviare tutti i progetti privati per il rilancio del litorale, valorizzare il nostro ospedale. Occorre creare posti di lavoro per i tarquiniesi e non fare le solite chiacchiere e le consuete promesse. La grande partecipazione popolare a questo incontro – ha concluso Minniti – ci dona nuova carica e ci sprona ad andare avanti.”




TARQUINIA, BATTISTONI INTERVERRA' ALL’INCONTRO CON MINNITI, CANDIDATO SINDACO DELLA LISTA “POLO DI CENTRODESTRA”.

Redazione

Ci sarà anche il consigliere regionale del Pdl Francesco Battistoni domani pomeriggio, domenica 15 aprile, alle 18.30, all’incontro organizzato dal candidato alla carica di Sindaco della lista “Polo di centrodestra” Cristiano Minniti, nella sala eventi dell’hotel-ristorante “All’Olivo”. La manifestazione è aperta a tutti i cittadini. “Un grazie particolare va all’amico Battistoni – dichiara Minniti –  la sua presenza ci onora e ci rafforza nella nostra decisione. La scelta che abbiamo fatto è dettata dalla dignità e dal desiderio di rinnovare la politica locale. Inoltre – prosegue Minniti – in questo ultimo anno Battistoni ci ha sostenuto e aiutato e ha verificato presso la Regione Lazio la fattibilità di molti progetti inseriti nel nostro programma elettorale. Ai soliti politicanti lasciamo le chiacchiere – conclude Minniti – noi preferiamo impegnarci per risolvere i problemi dei tarquiniesi.”