VITERBO, CCIAA: SUPPORTO E OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE “ROSA” DELLA TUSCIA

Redazione

Gruppi di lavoro, incontri a tema, corsi di formazione e un blog, sono queste alcune delle attività previste nell’immediato dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Viterbo, rinnovato recentemente con la nomina alla presidenza di Serenella Papalini. Costituito nel 1999 dall’Ente camerale per promuovere e sostenere lo sviluppo dell’imprenditoria femminile, il Comitato è composto dalle rappresentanti delle organizzazioni presenti nel Consiglio camerale e da un esponente dell’Amministrazione Provinciale. Da sempre il Comitato persegue obiettivi incentrati su temi fondamentali nell’ambito delle realtà economiche come la formazione, l’assistenza personalizzata, il credito, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, oltre all’analisi delle condizioni per la riuscita dei progetti imprenditoriali. “Il nostro programma – dichiara la presidente del Comitato Serenella Papalini – intende creare un punto di contatto con le donne che lavorano, imprenditrici e non, dove avviare un dialogo permanente per condividere problematiche, informazioni e opportunità” L’organismo nei prossimi giorni avvierà la creazione di gruppi di lavoro per l’approfondimento di specifiche tematiche e la realizzazione di particolari progetti. Inoltre organizzerà due incontri: uno su lavoro-occupazione, con la partecipazione del giuslavorista Pietro Ichino promotore di un disegno di legge per la detassazione selettiva dei redditi di lavoro delle donne; l’altro invece in materia creditizia, per esaminare le complesse problematiche sull’accesso al credito. L’attività del Comitato si svilupperà anche su internet con la realizzazione di una bacheca virtuale per promuovere una rete dedicata alle imprese femminili, oltre all’organizzazione di un corso di inglese in modalità “e-learning” e la partecipazione ai Corsi di formazione programmati da Unioncamere. “Si tratta di iniziative che vogliono dare continuità all’azione svolta in passato – sottolinea Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – inserendo degli elementi di novità alla luce delle mutazioni socio-economiche che, soprattutto in questa fase, pongono rischiano di porre in secondo piano la salvaguardia delle pari opportunità, impoverendo il nostro tessuto imprenditoriale e occupazionale”. Secondo i dati relativi al 2011 le imprese femminili nella Tuscia sono 10.846 e si registra un tasso di femminilizzazione, il peso relativo delle imprese femminili sul totale, pari al 28,2%, il dato più elevato in ambito regionale dopo Frosinone (31,3%), superiore di 4,7 punti percentuali al dato medio nazionale (23,5%).

 




VITERBO, LAVORATORI UNOPIÙ; MEROI A COLLOQUIO CON IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO

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Il presidente della Provincia Marcello Meroi incontrerà giovedì 11 ottobre il nuovo amministratore delegato dell’Azienda Unopiù Marco Dolcino per discutere sul futuro dei lavoratori. Come tutti ricorderanno, circa un anno fa, i dipendenti scesero in piazza per difendere il proprio posto di lavoro messo a rischio dall’ipotesi di una ristrutturazione aziendale. Anche la Provincia, con il presidente Meroi, fu in prima linea per trovare una soluzione in grado di coniugare le inevitabili esigenze aziendali con il mantenimento dei livelli occupazionali. “Con il nuovo amministratore della Unopiù – ricorda Meroi – ho avuto già occasione di parlare all’atto dell’insediamento nel giugno scorso, riscontrando da parte sua una totale disponibilità al confronto con le istituzioni e le parti sociali. Già in quella sede – ricorda ancora il presidente – fu deciso di convocare un secondo incontro con l’obiettivo di discutere in maniera approfondita della situazione del personale, alla luce della vertenza che si era aperta fra azienda e sindacati nei mesi precedenti. Nell’incontro di giovedì – aggiunge Meroi – su invito delle organizzazioni di categoria, chiederò l’istituzione di un tavolo permanente, chiamato a discutere e a confrontarsi sulle problematiche del personale , convinto già da ora di trovare nel dottor Dolcino un positivo riscontro. Il tutto – precisa il presidente – nel più assoluto rispetto dell’autonomia aziendale, ma nella consapevolezza di quanto la Unopiù sia una risorsa economica della nostra provincia soprattutto dal punto di vista occupazionale. Il compito della politica – conclude – deve essere anche quello di coordinare l’attività di concertazione sul territorio fra aziende e parti sociali con l’obiettivo di coniugare il diritto al lavoro con lo sviluppo dei necessari processi produttivi. E’ quello che la Provincia in questa, come in altre vertenze, sta cercando di fare”.

 




VITERBO RIORDINO DELLE PROVINCIE, IL PRESIDENTE MEROI CONVOCA I SINDACI DELLA TUSCIA E CHIEDE IL COINVOLGIMENTO ATTIVO DI IMPRENDITORI, SINDACATI, ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E DEL VOLONTARIATO

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Entro il prossimo 26 ottobre il Governo Monti approverà la proposta di riordino delle Province così come concepita dal decreto sulla spending review. In questi giorni, dopo le riunioni dei CAL regionali, della vicenda si sta occupando la Commissione Affari Istituzionali, su iniziativa del ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi. Come previsto  le Province dovranno essere accorpate per diminuire di numero, perdendo competenze che andranno ridistribuite tra Comuni e Regione di riferimento. Entro il 3 ottobre, sempre secondo le indicazioni del Governo, i CAL delle Regioni avrebbero dovuto presentare all’Esecutivo Monti proposte di riordino e accorpamento, comunque non vincolanti.

"Il Consiglio delle autonomie locali del Lazio, riunitosi i primi di ottobre e in precedenza lo scorso 18 settembre, – Dichiara in una nota il Presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi – ha deciso di seguire la strada indicata dalla Regione Lazio: quella, cioè, del ricorso di incostituzionalità. Gli amministratori della Pisana e noi presidenti delle Province del Lazio riteniamo infatti che, così come concepita, la proposta di soppressione delle amministrazioni provinciali presenti evidenti vizi di legittimità. La riforma risulterebbe poi difficilmente applicabile: le fasi operative del passaggio di competenze, funzioni, beni e risorse, non sono state affatto chiarite, né è stato spiegato il funzionamento dei servizi sui territori. I consigli comunali della Tuscia, poi, così come quelli di tutta Italia, avrebbero già da luglio dovuto deliberare sulle ipotesi di accorpamento, cosa oggettivamente impossibile. Conseguentemente i Comuni sono stati esclusi dalle scelte. Rivolgerci alla Corte Costituzionale è stato, perciò, un atto dovuto per opporci ad una riforma non seria, demagogica e controproducente, che porterebbe solo ad un aggravio dei costi per la collettività (come certificato da uno studio dell’Università Bocconi) e ad una sensibile riduzione dei servizi. Per affrontare questi argomenti e per parlare della battaglia comune che mi auguro porteremo avanti insieme a difesa del nostro territorio, ho invitato i sindaci dei Comuni del Viterbese il prossimo 11 ottobre a Palazzo Gentili. A seguito di quell’incontro, dal quale sono certo emergeranno spunti interessanti per stabilire un’azione comune, sarà poi necessario coinvolgere in questo percorso anche imprenditori, sindacati, associazioni di categoria e del volontariato ed ogni altra componente attiva. Stiamo vivendo un momento politico e amministrativo che definire delicato è eufemistico, con un Governo che non ascolta le ragioni di alcuno, con la Regione Lazio che si avvia verso le elezioni a seguito delle brutte vicende che tutti conosciamo e con una carenza di presenza istituzionale francamente preoccupante. – Conclude Meroi – Credo che la riflessione sul ruolo e le funzioni delle Province debba servire da occasione a tutti noi amministratori della Tuscia per ragionare in maniera concreta sul futuro del Viterbese. Per valutare scelte strategiche, disegnare un programma di sviluppo condiviso, tracciare priorità di intervento, individuando specificità del nostro territorio da porre a base di un'azione comune di rilancio. Il tempo delle attese e delle speranze pare essere drammaticamente dissolto e non è più possibile non impegnarsi, tutti, in un percorso condiviso. Questo passaggio deve tradursi necessariamente in un’azione in cui ognuno che abbia a cuore il destino di questa provincia dovrà dare il proprio contributo di idee e di operatività, per lo sviluppo e la ripresa di una terra per troppi anni penalizzata e che ora rischia di rimanere anche priva di riferimenti istituzionali all’altezza delle sfide che la attendono.
 




SUTRI, LA REPLICA DI FELICE CASINI (UDC) AI CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA

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"Vorrei rispondere ai consiglieri della maggioranza del Comune di Sutri, maggioranza acquisita o meglio, ribaltonista. – Questo quanto afferma Felice Casini Consigliere comunale (Udc) a Sutri – La cosa che mi lascia sbalordito – prosegue Casini – è che ad un sano confronto politico come quelle che mi sono permesso di aprire nei giorni scorsi dando il mio parere, non certo criticando, sull’organizzazione della manifestazione Giochi senza frontiere, si è arrivati ad attaccarmi personalmente sul mio lavoro. Non entrerò nel personale, io, a differenza di altri, riesco a scindere la politica dai rapporti personali. Voglio ringraziare la maggioranza sutrina che è stata capace, con il giochino Felice-Infelice, a farmi tornare indietro ai tempi della scuola elementare. Effettivamente era dall’età di otto anni che non ero più oggetto di tale battuta. Ma torniamo seri. Certo sono consapevole di non passare alla storia come miglior assessore allo sport del Comune di Sutri, ce ne sono stati, ce ne sono e ce ne saranno sicuramente di migliori. Da 3 anni a questa parte i Comuni sono entrati in crisi economica, le risorse sono sempre di meno ed è sempre difficile andarle a reperire, ecco perché mi sono sentito di storcere il naso quando ho appreso della decisione di utilizzare ben 12mila euro per la realizzazione dei Giochi senza frontiere, cifra che rappresenta più o meno lo stanziamento che io avevo in bilancio ogni anno per i lavori all’impiantistica sportiva, e quando le risorse sono scarse e gli interventi da fare sono tanti, chi amministra ha il dovere di dare le priorità. Ciò è quello che ho fatto nei tre anni di amministrazione. Vorrei ricordare che sono stati realizzati interventi d’urgenza sul campo sportivo: con il rifacimento del tetto perché ci pioveva,  la tinteggiatura interna ed esterna della struttura, la sistemazione del piazzale e degli spogliatoi che puntualmente ogni volta che pioveva erano soggetto ad allagamento, nuove panche per gli spogliatoi e i seggiolini per le tribune. Infine l’anno scorso il rifacimento di tutta la rete di perimetrazione del campo, altrimenti non si potevano iniziare i campionati, infine proprio negli ultimi giorni del mio mandato sono stati acquistati due contenitori di accumulo d’acqua per realizzare l’impianto d’irrigazione, e visto che parliamo di fatti vi invito ad andare al campo sportivo e a vedere dove sono i due contenitori, sono proprio lì dove io li ho lasciati. Ma l’intervento più importante è stato l’ottenimento del finanziamento di 220mila euro per la realizzazione dei nuovi spogliatoi, sottolineo finanziamento regionale e non mutuo. Fondi ottenuti da Roma, e per la precisione grazie all’interessamento dell’On. Gigli con cui ho l’onore di collaborare in Regione. Ed è proprio dalla Regione e dal gruppo dell’Udc che sono arrivati finanziamenti negli ultimi anni: che sono stati utilizzati ad esempio per il rifacimento delle piazzette del centro storico, per l’impianto di sorveglianza e recinzione della scuola media, per le  facciate del centro storico. Come si può vedere, a qualcosa il mio impegno a Roma è servito. Per quanto riguarda il pentatholon moderno vorrei sottolineare che no si trattava  di campionati nazionali che avrebbe portato nella nostra cittadina più di mille persone tra atleti e organizzatori, interessando, così, l’intero comprensorio e quindi anche i paesi vicini sia per l’organizzazione di alcune discipline ma sopratutto per la ricettività. Ecco perche come consigliere provinciale l’avrei portata all’attenzione del presidente Meroi. Capitolo strade provinciale. Ricordo che da tre anni a questa parte le strade di competenza della Provincia interne al comune sono state asfaltate e che l’ultima segnaletica stradale è stata rifatta alcuni mesi fa. Per ciò che concerne la Cassia, ricordo alla maggioranza che credo gli sia nuovamente sfuggito, il rifacimento del manto stradale non è competenza di palazzo Gentili, ma della Regione. Comunque mi sembra che buona parte di questa sia stata asfaltata esclusa la parte davanti l’anfiteatro che grazie a qualche amico romano è stata inserita tra i prossimi interventi. Vorrei ringraziare, – conclude Casini – infine, le decine di persone che mi hanno voluto esprimere solidarietà e vicinanza, sia sui social network si in privato, a loro voglio dire che il mio impegno per Sutri non finirà con lo scadere di questa consiliatura, e che sono pronta ancora una volta a metterci la faccia per migliorare il nostro paese. Tutti insieme."

tabella PRECEDENTI:

26/09/2012 SUTRI, L'AMMINISTRAZIONE SPENDE 12MILA EURO PER "GIOCHI SENZA FRONTIERE" ED E' SUBITO POLEMICA


 




PARCO DEL TREJA, I DIPENDENTI DELL'ENTE REGIONALE NON CE LA FANNO PIU' E SCENDONO IN STRADA A PULIRE

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Gerarchie, competenze, burocrazia: i dipendenti del Parco regionale Valle del Treja hanno detto basta a tutto questo. Non ce l’hanno fatta più a tollerare lo stato di abbandono in cui versano alcune parti del territorio e si sono attrezzati per ripulirlo, anche per le parti su cui il Parco non è strettamente competente. “Nascosto tra la vegetazione e poco visibile dalle automobili che corrono veloci, ai margini delle strade si trova di tutto – rileva il direttore del Parco Gianni Guaita – ci siamo voluti armare di pale e rastrelli e ridare dignità alla strada. Un’azione fisica e concreta, che assume una luce piuttosto radicale se vista come proposta da seguire.” Mercoledì 3 ottobre il personale del Parco, ha passato al setaccio le cunette della via Calcatese, in un tratto compreso tra Calcata e Mazzano Romano, per liberarle dall’accumulo di cartacce, plastica e rifiuti di ogni genere che si erano stratificati nel tempo. “Abbiamo portato via qualche quintale di rifiuti – aggiunge il presidente del Parco Di Giovanni – è chiaro che da soli non ce la possiamo fare a ripulire tutto, ma vogliamo dare un esempio e un segnale: noi ci siamo. Un segnale a tutti quei cittadini che giustamente sono pronti ad intervenire, a bonificare con il loro lavoro quello che la pubblica amministrazione non riesce a fare, spesso per mancanza di fondi, come nel caso del Parco. Non si tratta solo di liberare qualche sentiero, cosa pure importantissima, ma di recuperare il piacere dei nostri boschi, di camminare lungo un argine senza l’assalto delle buste di plastica, di salvaguardare la bellezza del paesaggio, il più indifeso e immateriale dei nostri beni.”
 




VITERBO, L’INDUSTRIA CERAMICA DELLA TUSCIA ECCELLENZA NAZIONALE PER L’ARREDOBAGNO

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Bilancio incoraggiante per le aziende della Tuscia presenti al Cersaie, il Salone Internazione della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, svoltosi a Bologna dal 25 al 29 settembre. Si tratta uno dei più importanti eventi fieristici del comparto a livello internazionale, che si sviluppa su 176mila metri quadrati e vede la presenza di oltre 900 espositori, di cui 300 di 32 diverse nazioni, con la presenza di oltre 80mila partecipanti tra architetti, designer, imprese, progettisti e tecnici del settore della ceramica, dell’arredo bagno, del design e dell’edilizia non residenziale provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero. “Visitando gli stand espositivi delle nostre aziende insieme ai rappresentanti di Unindustria e Federlazio – ha dichiarato Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – ho raccolto impressioni positive tra gli imprenditori, i quali a dire il vero temevano un crollo degli ordini a causa delle difficoltà dettate dalla congiuntura nazionale e internazionale. E invece, se si esclude il mercato italiano dove permane la stagnazione della domanda, si sono registrati numerosi incontri che oltre a consolidare le posizioni acquisite, hanno aperto nuove e interessanti prospettive commerciali, che si auspica possano trasformarsi da contatti in contratti”. In particolare i mercati di maggior interesse per il nostro arredobagno sono quelli del nord Europa, dell’Est europeo, degli Emirati arabi e dell’estremo Oriente, destinazioni dove il “made in Italy” gode di un elevato appeal. “Va dato merito alle nostre imprese – ha continuato Palombella – di aver raggiunto in questo settore traguardi importanti assumendo la leadership nazionale. Un risultato determinato da consistenti investimenti su innovazione, qualità e design, aprendo una nuova fase per il distretto di Civita Castellana che, seppur tra le evidenti difficoltà, si sta consacrando come una delle eccellenze italiane di cui dobbiamo essere orgogliosi”.
 




TARQUINIA, GARE D'APPALTO PER LAVORI AUTOSTRADA. IL SINDACO RAFFORZERA' I CONTROLLI PER AVERE LA MASSIMA TRASPARENZA.

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Prosegue l’impegno del sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola per avere la massima trasparenza negli appalti per i lavori dell’autostrada. Il primo cittadino lancerà un’iniziativa per rafforzare i controlli. «Il Corridoio Tirrenico rappresenta una grande opportunità economica per le nostre ditte, che vivono una difficilissima congiuntura economica. – dichiara – Occorre quindi creare le condizioni ideali. In modo particolare si dovrà prestare attenzione alle offerte economiche “anomale”, che saranno presentate nelle gare d’appalto. Per questo motivo, di concerto con tutte le realtà imprenditoriali e artigianali del territorio, lancerò un’iniziativa volta a evitare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata, impedire la presenza di aziende poco affidabili che non concludono i lavori e garantire la sicurezza nei cantieri». Il primo cittadino definisce molto positivo il protocollo d’intesa firmato a Viterbo nei giorni scorsi: «È stato un atto importante. – conclude – Dobbiamo continuare a essere uniti e a lavorare tutti nella stessa direzione, come fatto fino a oggi».




CIVITA CASTELLANA, CLIMA ROVENTE TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

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"Il Sindaco sfrutta tutte le occasioni anche questa vicenda ignobile del Consiglio regionale del Lazio, per screditare l’opposizione usando termini quali “gufi locali, lividi, invidiosi”o frasi offensive come:“sempre chini davanti ai boss regionali”, che denotano una grande mancanza di rispetto poco consona all’incarico pro-tempore che ricopre, cercando di insinuare in modo subdolo che tra gli esponenti in ambito locale e i consiglieri regionali ci potessero essere legami di interesse personale e non politico. – Dichiara Francesco Urbanetti Capogruppo consiliare PDL di Civita Castellana – Vorrei tranquillizzare il Sindaco – prosegue Urbanetti – e tutti i civitonici; i componenti del gruppo consiliare PDL di Civita Castellana non sono vissuti mai alla corte di alcun consigliere indagato e non hanno mai usufruito nè di incarichi professionali  nè di contributi provenienti dalla regione per finanziare associazioni, feste ed altro; mi auguro pertanto che il PD locale abbia fatto altrettanto, anzi sarebbe opportuno che il segretario locale lo dichiarasse pubblicamente. Quello che è accaduto in questi giorni al Consiglio regionale del Lazio ha lasciato tutti attoniti e il termine disgusto usato dal Sindaco  è niente rispetto al sentimento di schifo che proviamo nei confronti di tutti i gruppi consiliari regionali di tutti i partiti sia di maggioranza che di opposizione che decidevano con sedute congiunte di aumentare i propri budget da spendere  spesso  in attività amene nel più completo disprezzo delle difficoltà che il paese e i cittadini stanno vivendo, con il conseguente aumento delle tasse e riduzione dei servizi. In questo momento è facile fare del becero populismo, come sta facendo il Sindaco Angelelli, cercando di sfruttare al meglio l’opportunità per dare la colpa all’avversario politico; la triste realtà è una soltanto, viviamo in un sistema malato dove tutti siamo corresponsabili. La nostra colpa è stata quella di non essere a conoscenza, non avendo mai vissuto in quella realtà, di ciò che stava avvenendo; magari Angelelli avendo avuto nella sua giunta un Assessore che da anni lavora come dirigente in un gruppo consiliare regionale di sinistra  avrebbe potuto  sapere e magari denunciare questo simile degrado, ma non l’ha fatto: perche?  Forse usando una metafora è più facile fare la legna quando l’albero è a terra. Anziché fare demagogia parlando dell’ Andosilla e delle scuole, battaglie che peraltro sono state condivise da tutti,  dia il Sindaco per primo il buon esempio e accolga la mozione di riduzione dei gettoni di presenza e delle indennità di funzione presentata dal PDL prima dello scandalo; – conclude il capogruppo Pdl – sarebbe un gesto apprezzato dai civitonici. La sua onorevole richiesta di invitare ad uscire di scena il più in fretta possibile l’opposizione purtroppo non può essere accolta, la democrazia è il fondamento della nostra costituzione e sia la maggioranza che l’opposizione, pur avendo funzioni diverse, vengono eletti dai cittadini per amministrare l’istituzione pubblica, seguendo dei principi costituzionali che, a quanto vedo, passando dall’opposizione alla maggioranza, ha dimenticato.
 




TARQUINIA, ALIQUOTE IMU INVARIATE PER GARANTIRE I SERVIZI ESSENZIALI

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"Opposizione di centro destra inesistente al consiglio comunale di Tarquinia del 28 settembre. – Comunica in una nota il portavoce del gruppo Consigliare del Pd –  Pensavano di ridurre le aliquote Imu – prosegue la nota – con la conseguenza di tagliare i servizi essenziali ai cittadini tarquiniesi, come le mense o il trasporto scolastico. Minoranza incapace di presentare anche un semplice emendamento al nostro provvedimento sulle aliquote Imu: prima chiede a voce d’inserire la modifica, poi si ricorda che deve essere scritta, come prevede il regolamento, infine si accorge che l’ipotesi di abbassare le aliquote non aveva nessuna copertura finanziaria ed è quindi costretta a fare marcia indietro e a votare il nostro provvedimento. Il più fiero e accanito sostenitore di questa ipotesi è stato il consigliere comunale Alfio Meraviglia, che ha tentato in ogni modo di realizzare il suo piano. Neanche di fronte all’evidenza dei numeri forniti dai tecnici comunali, i suoi calcoli erano sbagliati “solo” di un milione di euro, desisteva dal suo proposito. Invitiamo il consigliere Meraviglia a studiare di più. Al PdL chiediamo invece più serietà e maggiore consapevolezza del ruolo che svolge."




TARQUINIA, RIDOTTE LE ALIQUOTE IMU SU TERRENI AGRICOLI E ATTIVITA' PRODUTTIVE.

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La maggioranza approva la riduzione delle aliquote Imu sui terreni agricoli e sulle attività produttive, passate dallo 0,76% allo 0,71%. È questo il provvedimento più importante preso dal consiglio comunale, che si è svolto il 28 settembre. «Mantenuta la promessa. – affermano i consiglieri di maggioranza – Abbiamo preso la decisione dopo un’attenta valutazione, per evitare scompensi nel bilancio e continuare a erogare i servizi essenziali alla popolazione. Non abbiamo abbandonato la linea del rigore ma, allo stesso tempo, abbiamo reso meno iniqua l’imposta per tutte le fasce sociale. Esempio ne è l’adozione dell’aliquota minima sulle prime case». Approvati anche gli altri punti all’ordine del giorno, tutti di carattere tecnico-finanziario. Nel corso dell’assemblea il sindaco Mauro Mazzola ha comunicato l’avvenuta firma del protocollo d’intesa riguardante l’autostrada con la Provincia di Viterbo, il Comune di Montalto di Castro, i sindacati, le associazioni degli imprenditori e degli artigiani. «La costruzione del corridoio Tirrenico deve essere un’occasione per le nostre imprese. – ha dichiarato il primo cittadino – Inoltre occorre prestare attenzione alle offerte anomale fatte da ditte, che si aggiudicano gli appalti abbassando troppo i prezzi o andando sotto costo. Per le assunzioni è giusto che sia data la priorità a chi è in cassa integrazione e in mobilità».
 




VITERBO, LA PROVINCIA DICE NO ALLA COSTRUZIONE DI UNA DISCARICA DI RIFIUTI SPECIALI A PIAN CASALONE

"La Tuscia merita rispetto e soprattutto ha il pieno diritto di costruire il proprio futuro sulla valorizzazione del ricco patrimonio ambientale esistente, evitando che questo possa essere compromesso da scelte scellerate, inutili e controproducenti come questa”. 

 

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Il Consiglio provinciale si è espresso nella seduta del 26 settembre all’unanimità contro la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali nel Comune di Viterbo in località Pian del Casalone. La contrarietà è stata espressa attraverso un’apposita delibera, presentata ed illustrata in aula dal presidente della Commissione ambiente, Francesco Galli. Il Consiglio provinciale ha presentato una serie di osservazioni volte a motivare il diniego a quella che sembra configurarsi come un’aggressione immotivata ai danni delle bellezze naturali e del patrimonio storico-archeologico del territorio della Tuscia. Come ha spiegato il presidente della commissione, Galli infatti “l’area in questione ha una notevole rilevanza di carattere ambientale e non a caso è conosciuta con il nome di Valle dei Pozzi, ad indicare la forte concentrazione di falde acquifere presenti nella zona, a soli 2 km dalla necropoli di Norchia.. L’eventuale collocazione di una discarica in loco, verrebbe di fatto a costituire un impatto ambientale significativo”. Ciò in considerazione anche della vicinanza della zona Cinelli, nel territorio del Comune di Vetralla, già nota alle cronache per casi d’inquinamento legati allo smaltimento illegale di rifiuti, che hanno portato anche all’apertura di inchieste giudiziarie da parte della Magistratura e l’avvio degli interventi di bonifica sostenuti con finanziamenti pubblici. Il progetto di discarica ha una volumetria di 550mila metri cubi per un’estensione complessiva di 4,7 ettari; i rifiuti per i quali viene richiesta l’autorizzazione sono tutti classificati come non pericolosi  e sono prevalentemente riferibili alla produzione industriale per la maggior parte non prodotti in provincia di Viterbo. Il Consiglio provinciale pertanto alla luce degli aspetti ambientali evidenziati si è espresso unanimemente contro l’ipotesi di realizzazione di questo nuovo sito. La delibera approvata oggi dall’aula di Palazzo Gentili sarà ora trasmessa alla Regione che dovrà pronunciarsi in merito al rilascio dell’autorizzazione. Il presidente della Provincia Marcello Meroi, l’assessore all’Ambiente Paolo Equitani ed il consigliere Galli, hanno espresso apprezzamento massimo per il voto del Consiglio provinciale che per altro è perfettamente in linea con le aspettative dei cittadini viterbesi. “Ci auguriamo che la Regione Lazio tenga in considerazione il voto del Consiglio provinciale, manifestato nelle sue diverse espressioni politiche e territoriali. La Tuscia merita rispetto e soprattutto ha il pieno diritto di costruire il proprio futuro sulla valorizzazione del ricco patrimonio ambientale esistente, evitando che questo possa essere compromesso da scelte scellerate, inutili e controproducenti come questa”.  Si auspica che analoga delibera venga assunta dal Consiglio comunale di Viterbo per gli aspetti di competenza, soprattutto con riferimento alle autorizzazioni già rilasciate sul sito per l’attività di cava che così verrebbe trasformata in discarica.