ALLARME SALUTE PUBBLICA, CIANOBATTERI E MICROCISTINE NELL' ACQUA POTABILE: LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VITERBO

Redazione

Viterbo – L'Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia) ha inviato ai Presidente della Provincia di Viterbo una lettera aperta che chiede all'ente locale di intervenire affinche' sia revocato lo schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilita' delle acque. Lo scandaloso schema di decreto, se approvato, consentirebbe di fatto di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene. L'Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde chiede la revoca immediata dello schema di decreto sia per palese illegittimita' in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilita' in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione.

La situazione del territorio provinciale di Viterbo, gia' assai grave per l'eccessiva presenza di arsenico nelle acque erogate ad uso umano presenta anche altre gravi criticita', come appunto quella relativa alle microcistine tossiche e cancerogene presenti nel lago di Vico.Tutte le istituzioni locali devono impegnarsi affinche' ai cittadini sia garantita acqua realmente potabile ed affinche' si risanino gli ecosistemi locali dai molteplici fattori di inquinamento che hanno portato a una situazione di degrado assai grave; tutte le istituzioni locali devono impegnarsi affinche' sia difeso il diritto alla salute e sia rispettato l'ambiente.
 

IL TESTO DELLA LETTERA APERTA

Al Presidente della Provincia di Viterbo
 
e per opportuna conoscenza:
all'Assessore all'Ambiente della Provincia di Viterbo
al Presidente del Consiglio Provinciale di Viterbo
al Prefetto di Viterbo
al Commissario straordinario della Asl di Viterbo
 
Oggetto: Richiesta di intervento della Provincia di Viterbo affinche' sia revocato lo schema di decreto interministeriale attualmente all'esame della Commissione Europea, schema di decreto che se approvato consentirebbe di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.
 
Signor Presidente della Provincia di Viterbo,
 
a nome dell'Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia) le invio questa urgente richiesta di un intervento della Provincia di Viterbo affinche' sia revocato lo schema di decreto interministeriale attualmente all'esame della Commissione Europea, schema di decreto che se approvato consentirebbe di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.
 
L'Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia) ha gia' inviato il 20 novembre 2012 alla Commissione Europea un documento di "Osservazioni  in opposizione allo schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilita'", documento con cui chiediamo che lo schema di decreto sia rigettato "sia per palese illegittimita' in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilita' in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e le inequivocabili indicazioni dello Iarc, dell'Oms e dell'Usepa, e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione".
 
Si allega alla presente il testo integrale delle Osservazioni citate.
 
Poiche' lei gia' conosce sia la gravita' della situazione del lago di Vico, sia piu' in generale la gravita' della situazione dell'acqua potabile nel territorio provinciale, certamente non le sfugge la necessita' di un impegno anche della Provincia di Viterbo in difesa della salute della popolazione, e quindi nella fattispecie un impegno per chiedere ed ottenere il rigetto da parte della Commissione Europea, ovvero la revoca da parte dei Ministri proponenti, dello scandaloso schema di decreto citato.
 
Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione, e restando in attesa di un tempestivo cenno di riscontro, voglia gradire distinti saluti,
 
dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia)
 
Viterbo, 4 dicembre 2012

tabella PRECEDENTI:

01/12/2012 ALLARME ACQUA POTABILE "TOSSICA E CANCEROGENA": ALTRI SEI DEPUTATI PRESENTANO UN INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
29/11/2012 LAZIO, EMERGENZA ACQUA INQUINATA DA SOSTANZE TOSSICHE E CANCEROGENE COME CIANOBATTERI E RELATIVE MICROCISTINE
22/11/2012 ALLARME SALUTE PUBBLICA: UN DECRETO INTERMINISTERIALE VORREBBE MODIFICARE I PARAMETRI CHIMICI STABILITI PER L'ACQUA POTABILE
09/09/2012 VITERBO LAGO DI VICO, LA PROCURA INTERVIENE LADDOVE L'INERZIA REGNA. SEMBRA IL TRAILER DEL LAGO ALBANO
28/08/2012 CASTEL GANDOLFO, IL LAGO ALBANO HA I GIORNI CONTATI. TOC TOC… REGIONE? MA I SOLDI LI HAI DATI?
02/08/2012 CASTEL GANDOLFO LAGO ALBANO, LA STANGATA DI LEGAMBIENTE: INQUINATI DUE PUNTI SU TRE


 




TUSCANIA, VIA LIBERA ALL'INDIRIZZO "AGRICOLTURA" PRESSO L'ISTITUTO PROFESSIONALE "ORIOLI"

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Redazione

Tuscania (Viterbo) – “Esprimiamo grande soddisfazione per il via libera del Consiglio provinciale al Piano di Dimensionamento Scolastico contenente la proposta d’istituire, presso la sede distaccata dell’Istituto professionale “Orioli” di Viterbo nel comune di Tuscania, l’indirizzo ‘servizi per l’agricoltura e lo sviluppo del territorio. Una scelta di buon senso che va a beneficio della nostra comunità”. Lo affermano i consiglieri provinciali Fabio Bartolacci e Roberto Staccini.

“Grazie ad un emendamento condiviso e presentato dai sottoscritti – aggiungono – è stato possibile modificare la bozza originaria del Piano così come approdata e discussa nell’apposita commissione consiliare. Infatti, nella prima stesura recependo una proposta avanzata dal Comune di Tuscania, la Provincia aveva inserito di richiedere alla Regione Lazio cui spetta la parola finale in materia di dimensionamento scolastico, un indirizzo tessile da attivare nella sede distaccata dell’Istituto “Orioli” di Viterbo. Una proposta che, in qualità di consiglieri provinciali non ci siamo sentiti di condividere ed avvallare. Tuscania infatti non ha mai avuto una tradizione consolidata in campo tessile, differentemente dall’agricoltura che invece è stata sempre un’importante fonte di reddito per il nostro territorio. In momenti di crisi come quello che stiamo affrontando, il comparto agricolo può infatti offrire un concreto sbocco occupazionale per i nostri giovani attraverso la riscoperta e la valorizzazione della terra come risorsa per lo sviluppo economico. Per questo abbiamo proposto e fatto approvare un emendamento che ha portato a sostituire l’indirizzo tessile con l’istituzione di servizi per l’agricoltura e l’applicazione di materie in grado di fornire agli studenti i requisiti di base per avviare attività imprenditoriali strettamente legate al territorio e alle sue vocazioni. Si tratta – hanno proseguito Bartolacci e Staccini – di una scelta saggia che siamo orgogliosi di aver portato positivamente a compimento. Ringraziamo ovviamente il Consiglio provinciale per aver recepito e approvato le nostre osservazioni e ora speriamo che la Regione approvi in via definitiva i contenuti del Piano”.

 

 




VITERBO, VERTICE IN PREFETTURA PER SCONGIURARE LA CHIUSURA DI VILLA BUON RESPIRO

In ballo le cifre che la Regione Lazio non ha pagato al Gruppo San Raffaele

 

Redazione

Viterbo – “E’ impossibile andare avanti con questo stillicidio, i pazienti di Villa Buon Respiro e le loro famiglie hanno bisogno di certezze sulla localizzazione e sulla continuità dei servizi sanitari offerti dalla struttura. Il personale che continua a lavorare senza stipendio, poi, e che purtroppo rischia il licenziamento va salvaguardato ad ogni costo. Non possiamo permettere un ulteriore depauperamento sanitario del territorio della Tuscia”.

E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, al termine del vertice svoltosi ieri 30 novembre mattina in Prefettura per parlare della critica situazione della struttura viterbese facente capo al gruppo San Raffaele spa. Alla riunione, convocata dal prefetto di Viterbo, Antonella Scolamiero, e tenutasi mentre in piazza del Plebiscito i dipendenti di Villa Buon Respiro manifestavano a gran voce, hanno partecipato insieme al presidente Meroi il sindaco di Viterbo, Giulio Marini, il direttore sanitario dell’Ausl di Viterbo, Marina Cerimele, i rappresentanti dell’azienda San Raffaele e della struttura Villa Buon Respiro e i delegati sindacali.

“Ringrazio il prefetto Scolamiero che, disponibile come sempre alle richieste delle istituzioni locali, ha riunito questo tavolo per cercare di scongiurare la chiusura di Villa Buon Respiro – dichiara il presidente -, prevista nei prossimi giorni se non si faranno passi avanti nel dialogo con la Regione Lazio. Questa mattina la Ausl di Viterbo ha fatto sapere che è pronta a corrispondere alla struttura il saldo di alcune spettanze per le prestazioni sanitarie offerte, in modo da consentire all’azienda di pagare al più presto almeno uno stipendio ai dipendenti e di mantenere la continuità terapeutica per i pazienti. Ma è necessario che il sistema di corrispondenza dei finanziamenti spettanti alla struttura si stabilizzi una volta per tutte”.

In ballo ci sono soprattutto le cifre che la Regione Lazio deve al gruppo San Raffaele e che ancora non ha saldato. “Dalla Pisana chiedono a Villa Buon Respiro certificazioni sui lavori di adeguamento e sulla distribuzione interna dei pazienti – continua – che però sono state già certificate e inviate in Regione in precedenza dall’ex direttore generale della Ausl di Viterbo. Credo che procedendo in questo modo non si possa arrivare da nessuna parte, la Regione deve muoversi con maggiore attenzione e con più precisione ed a questo punto sarà fondamentale la nuova riunione di questo tavolo fissata per la prossima settimana a cui parteciperà anche il neo commissario straordinario della Ausl di Viterbo”.

“La salute della gente e il mantenimento dei livelli occupazionali sul territorio della Tuscia sono temi di fondamentale importanza – conclude il presidente della Provincia -. In questo periodo di crisi non è possibile pensare che si costringa un’azienda a mandare a casa centinaia di lavoratori, colpendo così anche le loro famiglie, a seguito della chiusura di una struttura d’eccellenza che eroga servizi di qualità riconosciuti in ambito nazionale e internazionale. Gli assistiti di Villa Buon Respiro e i loro parenti hanno il sacrosanto diritto di vedersi corrispondere le cure necessarie con continuità e sempre nella stessa struttura. Cosa, questa, che verrà meno se davvero la prossima settimana si giungerà ad estreme conseguenze”.

tabella PRECEDENTI: 

30/11/2012 VITERBO, CHIUSURA VILLA BUON RESPIRO. L'APPELLO DELL'UDC AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, AL SINDACO E AL PREFETTO DI VITERBO

  27/11/2012 LAZIO, MEDICI SAN RAFFAELE ADERENTI AL COMITATO PER LA DIFESA DEL SAN RAFFAELE

25/11/2012 VITERBO, LA REGIONE NON PAGA: VILLA BUON RESPIRO A RISCHIO CHIUSURA PER MANCANZA DI FONDI
11/08/2012 LAZIO, PEDICA(IDV): SPERO VERTICI SAN RAFFAELE SMENTISCANO IPOTESI CHIUSURA”
11/08/2012 LAZIO CASO SAN RAFFAELE: SI APRE UNO SPIRAGLIO E IL SOGGIORNO NEL LAZIO SI ALLUNGA
10/08/2012 CASTELLI ROMANI SAN RAFFAELE, TRA VELLETRI E MONTE COMPATRI LA POLITICA SI SPACCA E INTANTO… I CITTADINI CI RIMETTONO LA SALUTE
10/08/2012 LAZIO, LA REGIONE VUOLE PORTARE IL GRUPPO SAN RAFFAELE IN TRIBUNALE
09/08/2012 LAZIO, IL GRUPPO SAN RAFFAELE TOGLIE LE TENDE DA QUESTA REGIONE E ADDEBITA LE RESPONSABILITA' ALLA POLVERINI
06/07/2012 SAN RAFFAELE MONTE COMPATRI: PAGATE GLI STIPENDI AI LAVORATORI….SUBITO!
22/06/2012 SANITA' NEL LAZIO, SEL: "L'ULTMO CHIUDA LA PORTA"
05/06/2012 VELLETRI SAN RAFFAELE, IL TAR ANNULLA LA DELIBERA DELLA POLVERINI
30/05/2012 MONTE COMPATRI SAN RAFFAELE, LAVORATORI SENZA STIPENDIO
12/05/2012 LAZIO REGIONE, LA POLVERINI NUOCE ALLA SALUTE?
14/04/2012 VELLETRI, IL PROCESSO AGLI ANGELUCCI MIGRA DA VELLETRI A ROMA


 




VITERBO, CHIUSURA VILLA BUON RESPIRO. L'APPELLO DELL'UDC AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, AL SINDACO E AL PREFETTO DI VITERBO

Redazione

Viterbo – “La sanità viterbese non può collezionare anche questa sconfitta, gli oltre 200 lavoratori di Villa Buon Respiro e i famigliari dei 235 degenti della struttura hanno bisogno di certezze. Il servizio di grande qualità reso dalla struttura viterbese non può essere sospeso. Come gruppo Udc in Provincia, abbiamo per questo chiesto al presidente della giunta provinciale Marcello Meroi e lo chiediamo anche al sindaco di Viterbo, Giulio Marini e al prefetto, Antonella Scolamiero di fare il possibile per far sì che dalla Regione arrivino i fondi per scongiurare la chiusura di Villa Buon Respiro. – Dichiara in una nota Francesco Bigiotti Capogruppo Udc Provincia di Viterbo –  Francamente non crediamo – prosegue Bigiotti – che il territorio meriti e possa sopportare anche questo provvedimento, in ambito sanitario crediamo di avere già dato e non meritiamo questo trattamento.

Per questo rinnoviamo la nostra vicinanza ai lavoratori, ai degenti e ai loro famigliari che in questo momento si stanno battendo per far sì che venga mantenuto ciò che nel nostro paese dovrebbe essere un diritto mai messo in discussione: la salute e appunto il lavoro. Rimaniamo vigili su questa situazione e auspichiamo un celere intervento da parte della Governatrice, Renata Polverini e del Governo, che assicurino i fondi per far sì che una delle strutture più importanti della Tuscia, all’avanguardia in materia di riabilitazione, possa continuare a fornire il suo servizio di qualità ai malati del territorio”.

tabella PRECEDENTI: 

  27/11/2012 LAZIO, MEDICI SAN RAFFAELE ADERENTI AL COMITATO PER LA DIFESA DEL SAN RAFFAELE

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09/08/2012 LAZIO, IL GRUPPO SAN RAFFAELE TOGLIE LE TENDE DA QUESTA REGIONE E ADDEBITA LE RESPONSABILITA' ALLA POLVERINI
06/07/2012 SAN RAFFAELE MONTE COMPATRI: PAGATE GLI STIPENDI AI LAVORATORI….SUBITO!
22/06/2012 SANITA' NEL LAZIO, SEL: "L'ULTMO CHIUDA LA PORTA"
05/06/2012 VELLETRI SAN RAFFAELE, IL TAR ANNULLA LA DELIBERA DELLA POLVERINI
30/05/2012 MONTE COMPATRI SAN RAFFAELE, LAVORATORI SENZA STIPENDIO
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14/04/2012 VELLETRI, IL PROCESSO AGLI ANGELUCCI MIGRA DA VELLETRI A ROMA



ORTE, NUOVO PIANO DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO

Redazione

Orte (VT) – L’offerta formativa per gli alunni delle scuole superiori di Orte si arricchisce di tre nuovi corsi. Su proposta  del consigliere provinciale Francesco Galli, il Consiglio di palazzo Gentili ha integrato la proposta approvata dal Tavolo tecnico, che prevedeva il riconoscimento del solo indirizzo Trasporti e logistica, accogliendo integralmente le richieste avanzate dalla Scuola e condivise dalla Giunta Municipale di Orte. Quindi, la richiesta che sarà presentata in Regione da palazzo Gentili riguarderà l’istituzione di tre nuovi corsi all’istituto Besta di Orte: Istituto tecnico – settore tecnologico/indirizzo trasporti e logistica, Liceo delle Scienze umane, Istituto tecnico – settore economico/corso serale in amministrazione finanza e marketing (da attivare  nella sede di Civita Castellana).
“Con l’attivazione dei nuovi corsi – ha detto il consigliere Galli – il Besta amplia ed aggiorna l’offerta formativa. L’indirizzo trasporti e logistica, è mirato a formare i giovani studenti con l’obiettivo di offrire loro un’apertura professionale e occupazionale, a vari livelli, nell’Interporto Centro Italia che sta sorgendo proprio ad Orte.
Orte è un punto strategico,  ben collegato con il resto della provincia e quindi facilmente raggiungibile su strada e ferrovia anche dai ragazzi provenienti dalle zone limitrofe; inoltre, puntare sull’istruzione rappresenta un ottimo investimento per il futuro dei nostri ragazzi e non solo”.
L’offerta formativa , infatti, è rivolta  anche ai più grandi: “L’idea di istituire un corso serale – ha aggiunto – nella sede di Civita Castellana nasce con l’obiettivo di favorire l’istruzione anche alle persone più grandi, che lavorano e che hanno deciso di tornare sui banchi per migliorarsi e/o migliorare la propria posizione occupazionale. Per loro è sicuramente un’occasione importante”.
 




LAZIO, EMERGENZA ACQUA INQUINATA DA SOSTANZE TOSSICHE E CANCEROGENE COME CIANOBATTERI E RELATIVE MICROCISTINE

[ DECRETO INTERMINISTERIALE CHE MODIFICA I PARAMETRI STABILITI PER L'ACQUA ]

 

Lettera aperta rivolta a istituzioni, associazioni, movimenti e personalità impegnati in difesa della salute e dell'ambiente,  della dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia)

 

Redazione

Viterbo – "Egregi signori,
come forse già saprete, e' stato inviato dal Ministero della Salute all'attenzione della Commissione Europea uno schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilità delle acque (notification number 2012/0534/I – C50A, title "Schema di decreto interministeriale per l'introduzione, nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro "Microcistina-LR" e relativo valore di parametro"). – Scrive in una lettera aperta rivolta a istituzioni, associazioni, movimenti e personalità impegnati in difesa della salute e dell'ambiente la dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia)" – Tale schema di decreto, prosegue la lettera della Litta – introduce de facto l'ammissibilità della presenza di contaminazione da cianobatteri e loro microcistine nelle acque destinate a consumo umano, laddove invece la presenza di tale agente inquinante non deve essere ammessa in nessun caso nell'acqua potabile.

E' a tutti evidente che l'approvazione e l'entrata in vigore di tale decreto viola la vigente legislazione ed avrebbe come esito un gravissimo danno per la salute delle persone e per l'ambiente. Basti considerare la situazione del lago di Vico: questo lago e' affetto ormai da lungo tempo da un gravissimo processo di eutrofizzazione e da sempre più frequenti e massicce fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, detto anche alga rossa, capace di produrre una microcistina cancerogena, non termolabile e tossica per gli esseri umani, per la flora e la fauna lacustre, classificata dalla Iarc (Agenzia internazionale di ricerca sul cancro) come cancerogeno di classe 2 b.

L'Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia) ha gia' inviato al Responsabile per la Direttiva 98/34 della Commissione Europea un documento di Osservazioni finalizzate al rigetto dello schema di decreto interministeriale citato, ma occorre che vi sia una più ampia informazione, sensibilizzazione e mobilitazione.

Sollecitiamo pertanto un vostro tempestivo intervento sia nei confronti della Commissione Europea (in primis presentando ulteriori Opposizioni al Responsabile per la Direttiva 98/34 della Commissione Europea), sia nei confronti dei  Ministeri italiani coinvolti, sia per informare e sensibilizzare l'opinione pubblica e tutte le istituzioni variamente interessate, affinche' lo schema di decreto interministeriale sia rigettato dalla Commissione Europea ovvero revocato dai Ministeri italiani.

I tempi per intervenire presso la Commissione Europea presentando Osservazioni in opposizione allo schema di decreto sono ristretti: occorre che le Osservazioni pervengano all'ufficio preposto entro la metà di dicembre. – La lettera aperta conclude –  E gli stessi tempi sarebbero opportuni per intervenire presso i Ministeri della Salute e dell'Ambiente.
Nella speranza di un vostro tempestivo impegno, e restando a disposizione per ogni ulteriore informazione e documentazione, vogliate gradire cordiali saluti"

tabella PRECEDENTI:

22/11/2012 ALLARME SALUTE PUBBLICA: UN DECRETO INTERMINISTERIALE VORREBBE MODIFICARE I PARAMETRI CHIMICI STABILITI PER L'ACQUA POTABILE
09/09/2012 VITERBO LAGO DI VICO, LA PROCURA INTERVIENE LADDOVE L'INERZIA REGNA. SEMBRA IL TRAILER DEL LAGO ALBANO
28/08/2012 CASTEL GANDOLFO, IL LAGO ALBANO HA I GIORNI CONTATI. TOC TOC… REGIONE? MA I SOLDI LI HAI DATI?
02/08/2012 CASTEL GANDOLFO LAGO ALBANO, LA STANGATA DI LEGAMBIENTE: INQUINATI DUE PUNTI SU TRE

 




RONCIGLIONE, OPERAZIONI DI BONIFICA DELL’EX MAGAZZINO DI DIFESA NBC.

Redazione

Ronciglione (VT) – A seguito della rilevata presenza di materiale ferroso, si è tenuta lo scorso 27 novembre la programmata attività  di ricognizione presso l’ex Magazzino di Difesa Nbc di Ronciglione, al fine di una puntuale verifica della consistenza e delle caratteristiche del materiale rinvenuto.

Il piano è stato attivato sin dalle ore 5.30 con la chiusura dei nodi stradali e l’evacuazione della cittadinanza nel raggio di 1 km dalla buca  considerata dal piano  quale cintura  di  sicurezza. Un modello di intervento  integrato attuato,   in   una condizione di evento atteso, che non risulta avere analoghi precedenti.
La struttura operativa, coordinata dal Capo di Gabinetto della Prefettura,   prevista  per le   attività di presidio,  soccorso tecnico urgente e assistenza sanitaria  nell’ambito del modello operativo Nbcr (Nucleare – Biologico – Chimico – Radiologico)  – composta  da  Prefettura –   Protezione Civile Nazionale  –    Vigili del fuoco – ARES   118  anche con unità e mezzi  Nbcr  e Unità locale di Comando –  Polizia di Stato Tlc  –  Polizia  Stradale –  Carabinieri – Corpo Forestale dello Stato     –  Provincia  – Polizia Locale Ronciglione  –  Guardia Parco della Riserva Naturale Lago di Vico  – 10 Reparto Infrastrutture ufficio  Bcm Napoli –  è stata presente sul sito per  tutta la durata delle operazioni dando prova di grande professionalità e capacità organizzativa. Presenti alle operazioni anche il Sindaco di Ronciglione che non ha mai lasciato  il centro di coordinamento ed il Sindaco di Caprarola. 

Il Colonello Pasquariello  del Centro Tecnico Logistico Interforze Nbc  ha diretto le operazioni all’interno del sito militare dove,  personale altamente specializzato,  con abili manovre ed intenso lavoro durato fino alle ore 16.08 (ora in cui hanno comunicato la fine delle operazioni) ha riportato alla  luce n. 4 bombole di m. 1.70  completamente vuote e corrose, trasportate poi  presso il Centro di Civitavecchia.

Nella riunione di debriefing che si è tenuta ieri 28 novembre presso la Prefettura, il Prefetto Antonella Scolamiero ha fatto pervenire,  a tutte le componenti di protezione civile presenti al tavolo,  il proprio personale apprezzamento per il lavoro svolto traducibile sicuramente  in una delle più complesse attivazioni  di Protezione Civile  sul territorio della Tuscia.

tabella PRECEDENTI:

17/10/2012 VITERBO, PROVINCIA: AL VIA LA BONIFICA NELL'EX MAGAZZINO MATERIALI DI DIFESA NBC RONCIGLIONE


   

 




TARQUINIA, CONTINUA L'OCCUPAZIONE DEL "VINCENZO CARDARELLI"

Redazione

Tarquinia (VT) – Il Cardarelli è occupato da lunedì pomeriggio. I ragazzi non hanno intenzione di lasciare l’edificio almeno fino a oggi giovedì 29 novembre.“Leggi errate, che vanno a colpire la libertà  e l’istruzione dei giovani liceali, indignano gli studenti di Tarquinia che, dopo Roma, Viterbo, Montefiascone, Tuscania e Caprarola hanno deciso di occupare la struttura scolastica.  – Dichiara in una nota il portavoce del  Comitato degli studenti I.I.S. “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia – Sono state svolte numerose assemblee – prosegue la nota – per informare chi ancora ignorava i rischi di un silenzio troppo prolungato; i dibattiti si sono svolti nel Cinema Etrusco a termine della mensile assemblea d’istituto. Agli studenti è stata proposta l’autogestione, che chiaramente non è una forma di protesta, e dopo averla rigettata a gran voce da lunedì 26 novembre, con la guida di Rachele Contestabile, Alessio Lodi, Lorenzo Sistoni, i rappresentanti della sede centrale, e Pamela Rosati la rappresentante della sede del lido, gli studenti hanno dichiarato lo stato d’occupazione. Ma cos’è l’occupazione? “E’ il modo estremo che abbiamo di manifestare e di dimostrare tutta la nostra disapprovazione verso la legge Aprea che lede i diritti della scuola pubblica e di noi stessi studenti” dice uno degli occupanti. Molte sono state le critiche all’organizzazione, in quanto è in corso un’”occupazione bianca”: tutti coloro che lavorano nell’istituto ne hanno libero acceso, in modo che nessuno venga privato del diritto al lavoro, uno dei principali motivi per i quali i liceali si stanno battendo, otre a quello che è il diritto all’istruzione. Infatti “Oggigiorno si può essere ricchi e ignoranti per una generazione, ma non per due”. – La nota conclude –  E se è vero che un popolo ignorante è più facile da manovrare, con queste azioni gli studenti vogliono dimostrare di non essere burattini nelle mani dello Stato. I fili sono stati recisi: le marionette hanno iniziato a camminare. È il momento di lottare."
 




BENITO ROMAGNOLI HA CONSEGNATO AL MUSEO DELLA FANTERIA DI ROMA LA BANDIERA ITALIANA CHE 62 ANNI FA SOTTRASSE AGLI INGLESI.

A distanza di oltre 60 anni da quell’episodio, ha deciso di distaccarsi dal prezioso vessillo, che risalirebbe ai primi del ‘900 ed è appartenuto a un reparto di ascari a cavallo, comandati da un ufficiale italiano, che avevano il compito di controllare il confine meridionale dell’Eritrea e dell’Etiopia.

 

Tarquinia (VT) – Il poeta e scultore Benito Romagnoli ha consegnato al Museo della Fanteria la bandiera italiana che da giovane sottrasse agli inglesi. Benito Romagnoli è nato nel 1930 in uno sperduto paesino dell’Eritrea, dove ha vissuto la sua giovinezza e la formazione professionale nel campo alberghiero per 48 anni. In seguito agli eventi politici e bellici tra Eritrea e Etiopia, nel novembre 1978 rientra in Italia, a Tarquinia, città natale del padre Nello Dino. Nel 1950 il giovane Benito Romagnoli era impiegato dell’allora amministrazione britannica dell’Eritrea.

Curiosando in un magazzino dove gli inglesi avevano accantonato vario materiale, scoprì questo vessillo contenuto in un elegante cofanetto in legno. Decise di impossessarsene, perché non andasse perduta questa testimonianza dell’amor di patria e dell’eroismo dimostrato dagli Ascari che combatterono sotto le insegne italiane durante il secondo conflitto mondiale e anche perché non si compissero vilipendi alla nostra bandiera. Al termine della giornata lavorativa, poco prima della chiusura dell’ufficio, prese lo stendardo e lo avvolse sul corpo, celandolo sotto i vestiti. Riuscì così a portarlo a casa e per tutti questi anni lo ha custodito gelosamente. A distanza di oltre 60 anni da quell’episodio, ha deciso di distaccarsi dal prezioso vessillo, che risalirebbe ai primi del ‘900 ed è appartenuto a un reparto di ascari a cavallo, comandati da un ufficiale italiano, che avevano il compito di controllare il confine meridionale dell’Eritrea e dell’Etiopia. Da una parte c’é la bandiera italiana con lo stemma sabaudo.

Dall’altra ha al centro un leone rampante con il motto “Fedeli oltre la morte” e le scritte “Commissariato Regionale del Confine Meridionale – Banda dell’Acchelé Guzai”. Il tutto a caratteri ricamati in oro su un tessuto di velluto nero. Recentemente Romagnoli ha formalizzato la donazione dello stendardo e si è recato a Roma, accompagnato dagli amici Vincenzo Marini e Massimo Stefani, presso il Museo Storico della Fanteria, in piazza Santa Croce in Gerusalemme.  “Non volevo che lo stendardo andasse distrutto – ricorda commosso Romagnoli – così me lo avvolsi sul corpo e uscii dall’ufficio senza destare i sospetti degli inglesi. Ancora oggi sono orgoglioso di questo piccolo gesto che è servito a custodire e a non mandare disperso il simbolo della presenza italiana in quella parte dell’Africa. Ringrazio il senatore Luigi Ramponi che si è interessato alla donazione. Oggi – conclude – questo simbolo degli eroici ascari, che combatterono per la bandiera tricolore, ha una degna collocazione nelle sale del Museo della Fanteria di Roma.”

 




CAPRANICA CRISI IDI: I LAVORATORI NON PRENDONO LO STIPENDIO DALL'ESTATE SCORSA

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Redazione

Capranica (Vt) – “Esprimo la solidarietà mia personale e della Provincia di Viterbo ai lavoratori dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, che con grande senso di responsabilità e con molta professionalità continuano ad assicurare servizi sanitari ai cittadini pur non percependo lo stipendio dall’estate scorsa”. Il presidente dell’amministrazione provinciale di Viterbo, Marcello Meroi, interviene sulla delicata situazione che riguarda i lavoratori dell’IDI, che nella Tuscia sono impiegati nella struttura di Villa Paola a Capranica.

“Lo stipendio è l’unica fonte di reddito di questi lavoratori, i quali, nonostante la crisi del gruppo sanitario, non usufruiscono di ammortizzatori sociali – continua il presidente -. E’, quindi, comprensibile che siano ricorsi a proteste estreme, incatenandosi o manifestando il proprio disagio sul tetto della struttura romana. E’ necessario trovare una soluzione a questa vertenza, in modo da far avere ai dipendenti in tempi brevi almeno una parte delle spettanze dovute, garantendo così la sopravvivenza loro e delle loro famiglie”.

L’argomento IDI è stato affrontato questa mattina anche in consiglio provinciale. “La Provincia di Viterbo è disponibile a collaborare con le istituzioni competenti, Regione Lazio in primis, e con l’azienda IDI al fine di giungere al superamento di questa vertenza – spiega Meroi -. Insieme ai consiglieri provinciali, tra cui il sindaco di Capranica Angelo Cappelli, ho perciò ribadito la necessità di avviare il prima possibile il dialogo con i vertici del gruppo sanitario e con gli altri interlocutori coinvolti”.

“Non possiamo permettere – conclude Meroi – che venga messo a repentaglio l’eccellente servizio sanitario offerto dai lavoratori dell’IDI. Villa Paola a Capranica, al pari delle altre sedi del gruppo, rappresenta un polo specialistico di qualità irrinunciabile per il nostro territorio. La sua efficienza, tuttavia, oggi è messa fortemente in discussione dalla situazione delicata che si è venuta a creare e che va assolutamente risolta in tempi brevi, così da salvaguardare i lavoratori e gli utenti”.




ORIOLO ROMANO, E' BAGARRE IN CONSIGLIO COMUNALE PER AREA PARCHEGGIO TRASFORMATA IN AREA EDIFICABILE.

Alberto De Marchis

Oriolo Romano (VT) – Polemiche a non finire dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale della variante puntuale al Piano Regolatore Generale, diretta a trasformare un’area destinata a parcheggio in zona edificabile.

Un Consiglio comunale ambiguo, che ha visto uscire dall’aula per “incompatibilità”, l’Assessore all’urbanistica Carones (PD) ed il Consigliere di maggioranza Gasperini (API), entarmbi legati da vincoli di parentela, uno con il proprietario dell’area e l’altro con chi ha avanzato la seconda osservazione.

Sul punto all’ordine del giorno, a prendere la parola per l’Amministrazione, il consigliere con delega ai lavori pubblici Berni (IDV), che ha difeso la scelta dell’amministrazione comunale di trasformare un’area a parcheggio in zona edificabile.

Successivamente, in modo deciso, è intervenuto il Consigliere di minoranza Caropreso (La Destra), ponendo dubbi sulla legittimità del provvedimento e chiedendo chiarimenti e verifiche sui manufatti realizzati all’interno dell’area oggetto di variante al PRG (Intervento).

A rimanere spiazzata dall’intervento, tutta la maggioranza, che non ha saputo rispondere alle domande poste ed ha concluso con un intervento del Sindaco che ha lasciato perplesso anche il pubblico presente, affermando che alle domande poste, non potevano rispondere né l’Assessore né il Sindaco, non essendo loro materia ! Il Consigliere Caropreso non ha votato la Delibera dichiarando che “la scelta di aumentare un’area edificabile può procurare un danno al patrimonio del Comune ed un danno all’assetto urbanistico da ricondurre esclusivamente ai consiglieri che voteranno la Delibera”. La maggioranza comunale, spiazzata, ha votato due volte la Delibera, e si è dimostrata allo sbando senza la “guida” dell’Assessore Carones.

Sulla vicenda, a seduta consiliare conclusa, è intervenuto anche Stefano Gasperini coordinatore locale dell’ UDC. Secondo Gasperini – il settore urbanistico del Comune è allo sbando, per un’assenza di pianificazione a livello politico, che mette continuamente in difficoltà i tecnici. Il problema grave è la mancanza di interlocutori nei consiglieri di maggioranza, c’è incertezza. I segnali che riceviamo dall’Amministrazione sono drammatici, segno di incapacità che dura da anni, si è passati dall’inazione politica, all’azione inefficace, per arrivare all’azione pericolosa causata da incapacità e divisioni interne”. Gasperini poi aggiunge – il caos che oggi c'è, fa somigliare l'amministrazione al cavallo imbizzarrito del luna park e purtroppo chi ci rimette è il cittadino. Quello a cui assistiamo giorno dopo giorno è il fallimento dell’Amministrazione Lombi-Carones” conclude Gasperini. Intanto, il rappresentante dell’Udc oriolese ha inviato una nota al Segretario comunale, chiedendo l’invio della Delibera alla Regione Lazio – Direzione Regionale territorio ed Urbanistica – Area vigilanza urbanistica e lotta all’abusivismo, affinché possa verificare i permessi di costruire e le agibilità rilasciate sul lotto 3 e 4 della lottizzazione “il Lazzaretto”.

Da sottolineare – conclude Caropreso – in questo anno e mezzo siamo stati l’unica forza di minoranza seria e coerente nel contrastare il governo amministrativo del duo Lombi-Carones, dimostrando di essere fattivamente l'unica opposizione all'amministrazione comunale. I cittadini lo stanno capendo, ed oggi grazie alla nostra azione politica hanno una possibilità concreta di cambiamento senza compromessi con la politica asserviente del passato. Per quanto riguarda la variante puntuale al Piano Regolatore Generale approvata dal Consiglio, la palla passa alla Regione Lazio che dovrà decidere se approvare o bocciare il provvedimento del Consiglio.