TARQUINIA, IL MOVIMENTO 5 STELLE PREPARA L'AZIONE LEGALE CONTRO I DANNI DA ARSENICO

Redazione

Tarquinia (VT) – "Il Movimento 5 Stelle di Tarquinia, a seguito dell’ordinanza  n. 8194 del 29-10-2011 che limitava l’utilizzo dell’acqua ai bambini al di sotto dei tre anni di età, alle donne incinta e alle industrie alimentari per via del superamento del limite di 10 µg/lt indicato dalla legge, e della recente ordinanza N. 8507 del 02-01-2013 di non potabilità dell’acqua su tutto il territorio comunale (ad esclusione del Lido di Tarquinia), si fa promotore di un’azione legale finalizzata alla richiesta di un risarcimento del danno subito da ciascun cittadino, sia economico che biologico. – Dichiara in una nota il portavoce del Movimento – Ogni cittadino interessato  – conclude la nota – potrà aderire gratuitamente a questa iniziativa. Per tutte le informazioni e per l’adesione la nostra sede in Via Mazzini n. 10 è aperta il Martedì e il Venerdì mattina  dalle 11,00 alle 13,00. Saremo inoltre presenti questo Sabato e Domenica pomeriggio con un banchetto informativo a piazza Cavour."

tabella PRECEDENTI:

05/01/2013 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO. LA REPLICA DI TOSONI (PER IL BENE DI TARQUINIA) ALLE DICHIARAZIONI DEL SINDACO
03/01/2013 TARQUINIA, IL PARADOSSO DELL’ARSENICO. MAZZOLA: “UN MINUTO PRIMA L’ACQUA ERA POTABILE; UN MINUTO DOPO NON LO È STATA PIÙ”
01/01/2013 TARQUINIA, ARSENICO OLTRE I LIMITI DI LEGGE. M5S: "PER IL NUOVO ANNO, IL SINDACO MAZZOLA “REGALA” ALLA CITTADINANZA IL DIVIETO D’USO POTABILE DELL’ACQUA"
       29/12/2012 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO: DAL 1 GENNAIO VIETATO IL CONSUMO DI ACQUA PER USO UMANO

    11/12/2012 TARQUINIA SERVIZIO IDRICO: DAL 1 GENNAIO IL SERVIZIO PASSA ALLA TALETE
    07/12/2012 TARQUINIA EMERGENZA ARSENICO: ATTESA PER LA SENTENZA DEL TAR LAZIO SUL RICORSO DEL S.I.B DI TARQUINIA


 




VITERBO, IL CONSIGLIO PROVINCIALE APPROVA ALL'UNANIMITA' L'ORDINE DEL GIORNO CONTRO I RIFIUTI DI ROMA

Viterbo –  Questa mattina il Consiglio provinciale ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno contro il conferimento dei rifiuti di Roma negli impianti della Tuscia.

Ecco il testo:

 

ORDINE DEL GIORNO SULL’EMERGENZA RIFIUTI

                        PREMESSO:

Che il Governo Monti ha assunto i poteri commissariali nella gestione dell’emergenza rifiuti di Roma e provincia, con particolare riferimento ai rifiuti prodotti dai comuni di Roma, Ciampino e Fiumicino e dallo Stato Città del Vaticano;

che il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha predisposto, senza un preventivo colloquio con i territori interessati, un apposito decreto con il quale definisce ruoli e funzioni del commissario straordinario dell’emergenza rifiuti a Roma e provincia individuato nella persona del Prefetto Goffredo Sottile;

che per scongiurare l’emergenza nel breve e medio periodo, il Governo ha deciso di utilizzare tutti gli impianti funzionanti sul territorio della Regione Lazio;

che il 7 gennaio scorso si è tenuto presso il Ministero dell’Ambiente un vertice convocato dal ministro Corrado Clini al quale, soltanto a seguito delle proteste scaturite dai territori, sono stati invitati a partecipare anche i rappresentanti delle province laziali in un primo tempo esclusi;

che in questa sede il ministro Clini ha reso noto i contenuti del Decreto governativo;

che anche la Provincia di Viterbo è chiamata a dare il proprio contributo alla risoluzione dell’emergenza rifiuti di Roma;

che il Decreto ministeriale, all’articolo 2 comma 1, definendo le funzioni del commissario straordinario stabilisce: “al fine di conseguire l’obiettivo di conferire in discarica solo rifiuti trattati nel rispetto della Direttiva Comunitaria 1999/31/CE, entro 8 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, individua gli impianti di trattamento meccanico biologico dei rifiuti urbani esistenti nella Regione Lazio che hanno una capacità autorizzata residua di trattamento, secondo quanto indicato dalla nota della Regione Lazio in data 21 dicembre 2012”;

che l’impianto di preselezione e trattamento della Provincia di Viterbo sito in località Casale Bussi- Strada Teverina risponde alle caratteristiche indicate dal Decreto;

che secondo quanto riferito, peraltro verbalmente, dal ministro Clini ai rappresentanti della Provincia di Viterbo presenti all’incontro, la Tuscia sarà interessata esclusivamente dalla fase del trattamento meccanico biologico e non dovrà smaltire la materia trattata nella discarica sita in località Monterazzano.

                    CONSIDERATO CHE:

Non è definito l’effettivo ruolo che la Provincia di Viterbo dovrà svolgere per contribuire alla risoluzione dell’emergenza rifiuti di Roma;

Non sono definite le modalità e i tempi in ordine all’utilizzo dell’impianto di Casale Bussi per il trattamento meccanico e biologico dei rifiuti di Roma e provincia;

Non è certa  l’esclusione del sito di Monterazzano per lo smaltimento dei rifiuti romani trattati nell’impianto di Casale Bussi;

Non è previsto nel decreto il divieto di transito all’interno dei centri abitati da parte dei mezzi di trasporto dei rifiuti provenienti da Roma, fatto questo che avrebbe impatti significativi sullo stato della viabilità provinciale;

che le rassicurazioni verbali del ministro Clini non trovano alcuna conferma esplicita nel testo del Decreto commissariale;

che lo stesso Decreto ministeriale, oltre a contenere esplicite diffide alle autorità competenti e alle imprese titolari degli impianti a dare immediata esecuzione alle disposizioni commissariali, non fornisce alcuna certezza in ordine alle effettive procedure che dovranno essere messe in atto sul territorio, né fornisce tempi certi in ordine al coinvolgimento delle province laziali nella fase di superamento dell’emergenza;

che gli impianti della Provincia di Viterbo già da anni si fanno carico di ricevere, oltre ai rifiuti conferiti dai sessanta comuni viterbesi, anche quelli dei 73 Comuni della Provincia di Rieti dove non esistono impianti di trattamento e smaltimento;

che la Regione Lazio, nel piano regionale dei rifiuti, pur ribadendo il principio secondo cui ogni provincia deve provvedere a smaltire i propri rifiuti sul territorio, ha prorogato fino al 2015 il conferimento dei rifiuti di Rieti negli impianti della Provincia di Viterbo;

che a causa del conferimento dei rifiuti di Rieti la discarica di Monterazzano ha visto esaurire anzitempo la propria capacità volumetrica rendendo inevitabile l’ampliamento degli invasi;

che la Provincia di Viterbo, grazie ad un cospicuo finanziamento della Regione Lazio pari ad otto milioni di euro, in accordo con i Comuni, ha avviato un Piano di interventi volto ad incrementare la raccolta dei rifiuti porta a porta su tutto il territorio provinciale con l’obiettivo di incrementare notevolmente il livello di raccolta differenziata previsto dalla legge;

che questi interventi sono rivolti a ridurre sensibilmente la quantità di rifiuti da conferire in discarica ed evitare una rapida saturazione degli invasi attualmente disponibili;

che un eventuale conferimento di ulteriori rifiuti provenienti da Roma non farebbe che aggravare ulteriormente lo stato della discarica di Monterazzano già reso sufficientemente difficile dal conferimento dei rifiuti di Rieti;

    

                                                 Tutto ciò premesso e considerato

                IL CONSIGLIO PROVINCIALE:

STIGMATIZZA fortemente il modus operandi del Governo e del ministro Corrado Clini, in ordine alla gestione della vicenda e al mancato coinvolgimento delle Amministrazioni provinciali del Lazio nella fase di definizione del Decreto;

STIGMATIZZA inoltre la decisione di coinvolgere le province laziali nella risoluzione di un’emergenza le cui responsabilità sono da attribuire unicamente alle inadempienze della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma;

ESPRIME NETTO DISSENSO nei riguardi dei contenuti del Decreto;

DÀ INFINE MANDATO al presidente e alla Giunta provinciale di concordare con i presidenti delle province di Frosinone e Latina tutte le iniziative a tutela degli interessi del territorio.

 




CLINI, DECRETO RIFIUTI. TUONA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VITERBO: “L’ARROGANZA DEL GOVERNO MONTI NON CONOSCE LIMITI”

Meroi / Equitani: “Ancora una volta il Governo Monti è riuscito a dare il peggio. Il decreto infatti è incompleto, superficiale, scandalosamente generico e non fornisce alcuna certezza sia a livello di tempistica che di procedure.”

 

“Evidentemente al ministro dell’Ambiente Corrado Clini non è stata sufficiente la levata di scudi delle province laziali, Viterbo su tutte, scaturita a seguito dell’intervista in cui annunciava l’intenzione di risolvere l’emergenza rifiuti di Roma distribuendo l’immondizia negli altri impianti di smaltimento del Lazio. Il decreto non solo è stato partorito, ma il buon Clini ha avuto anche l’arroganza di imporlo ai territori senza alcuna preventiva concertazione, limitandosi a convocare i rappresentanti delle province per illustrare una decisione già assunta”.

Redazione

Viterbo – Il presidente della Provincia Marcello Meroi e l’assessore all’Ambiente Paolo Equitani, quest’ultimo reduce dal vertice convocato a Roma ieri dallo stesso Clini per illustrare i contenuti del provvedimento, tornano all’attacco del Governo Monti. La Provincia di Viterbo, secondo quanto riferito dal ministro, riceverà i rifiuti romani unicamente per la fase del trattamento meccanico e biologico presso l’impianto di Casale Bussi ma non ci sarà poi lo smaltimento nella discarica di Monterazzano. I rifiuti, una volta trattati, prenderanno dunque un’altra direzione.

“Ancora una volta – attaccano Meroi ed Equitani – il Governo Monti è riuscito a dare il peggio. Il decreto infatti è incompleto, superficiale, scandalosamente generico e non fornisce alcuna certezza sia a livello di tempistica che di procedure. Vogliamo sapere con esattezza come, e per quanto tempo, il nostro territorio sarà interessato dai provvedimenti ministeriali. Le rassicurazioni del ministro non ci convincono. Se è vero che nessun rifiuto di Roma sarà conferito nel sito di Monterazzano, ma soltanto trattato nell’impianto di Casale Bussi, chiediamo sia messo nero su bianco. Anche perché – ricordano – la Provincia ed i Comuni della Tuscia stanno facendo degli sforzi enormi per ridurre la quantità di rifiuti destinata alla discarica, potenziando al massimo la raccolta differenziata, per impedire che gli invasi, già appesantiti  dai rifiuti conferiti da Rieti, esauriscano le proprie capacità prima del previsto. Se il sindaco di Roma Gianni Alemanno può permettersi il lusso di scendere in piazza al fianco dei cittadini di Ponte Galeria per dire no all’apertura di una nuova discarica nella Capitale, sappia il ministro Clini che non saremo da meno – aggiungono ancora presidente e assessore – anche perché non sono state certo le province laziali a causare l’emergenza rifiuti di Roma. Inoltre, non era stato stabilito dal piano regionale dei rifiuti che ogni provincia doveva provvedere a smaltire la propria immondizia? Perché dovremmo farci oggi carico delle inadempienze dei livelli governativi romani? Non è che di fronte alle legittime e sacrosante proteste degli abitanti della Capitale contro l’apertura di nuove discariche, si possa pensare di scaricare il problema sulle altre province mettendosi a posto la coscienza. La verità – proseguono – è che il Governo Monti anche sulla risoluzione di questa emergenza sta dimostrando tutto il suo totale dilettantismo condito con quella dose di supponenza ed arroganza propria di chi si sente titolato ad agire nell’ambito di una democrazia commissariata, nella quale l’essere tecnico è inteso come un attestato di superiorità morale ed intellettuale, o peggio come una sorta di carta bianca da utilizzare senza alcun limite di civiltà e di buon senso. Il ministro Clini prima di adottare un simile decreto avrebbe dovuto convocare i territori e concertare le decisioni. La democrazia è questo, confronto, dialettica e ricerca di soluzioni condivise. Invece i rappresentanti delle province sono stati convocati fuori tempo massimo, solo per essere informati di decisioni già prese e peggio per essere minacciati di incorrere in pesanti sanzioni nel caso in cui non sarà data ottemperanza ai contenuti del decreto. Tutto questo è inaccettabile”.
 
Meroi ed Equitani annunciano la volontà di non restare con le mani in mano: “Con i presidenti delle altre province laziali ci siamo già confrontati e continueremo a farlo nelle prossime ore concordando tutte le azioni da intraprendere a tutela degli interessi dei nostri territori. Siamo francamente stanchi di sobbarcarci soltanto gli oneri della vicinanza con Roma senza che questo comporti alcun concreto vantaggio. Non siamo disponibili a farci mettere i piedi sulla testa da chi ha dato ampia prova di non saper rispettare le regole democratiche”. 

Il presidente Meroi inoltre chiederà un incontro con il Prefetto di Viterbo Antonella Scolamiero per avere ulteriori chiarimenti, dal rappresentante locale del Governo, in merito alle modalità d’attuazione del decreto.

tabella PRECEDENTI:

08/01/2013 CLINI, DECRETO RIFIUTI: DA OGGI PARTE LA PROCEDURA. UTILIZZARE AL MEGLIO L'IMPIANTISTICA ESISTENTE
07/01/2013 COLLEFERRO, RIFIUTI: IL SINDACO DICE NO ALLE IPOTESI DEL MINISTRO CLINI
03/01/2013 ROMA, IPOTESI RIFIUTI A BORGO MONTELLO: IL SINDACO DI LATINA SCRIVE A CLINI PER CONFERMARE LA NETTA CONTRARIETA’ DELLA CITTA’

  03/01/2013 ROMA, VALLE GALERIA: CASA DEL COMMISSARIO ALL'EMERGENZA RIFIUTI CIRCONDATA DALLA SPAZZATURA

03/01/2013 ROMA, DISCARICA MALAGROTTA E MONTI DELL'ORTACCIO. CLINI: LE DECISIONI PRESE DA SOTTILE SARANNO RICONSIDERATE
01/01/2013 MONTI DELL'ORTACCIO, DISCARICA: DUE CITTADINI SALGONO SU TRALICCIO ALTA TENSIONE PER PROTESTA
29/12/2012 LATINA, DISCARICA BORGO MONTELLO: IL SINDACO METTE I PUNTINI SULLE I RIGUARDO LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO CLINI
24/10/2012 ROMA, RIFIUTI: SOTTILE CONFERMA LA SCELTA DI MONTI DELL'ORTACCIO
15/09/2012 ROMA, MONTI DELL'ORTACCIO: IL CONSIGLIERE REGIONALE (PD) MARCO DI STEFANO CHIEDE RIUNIONE URGENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE APERTA AI CITTADINI, ALLA PRESENZA DEL PREFETTO SOTTILE
05/09/2012 ROMA RIFIUTI, ALEMANNO: SU VALLE GALERIA VALUTAZIONE TECNICA SENZA SCONTI
04/09/2012 ROMA, QUESTA SERA LA FIACCOLATA CONTRO LA DISCARICA PROVVISORIA A MONTI DELL'ORTACCIO
23/08/2012 ROMA RIFIUTI, RADICALI: "SU MONTI DELL’ORTACCIO C’È UN ACCORDO CERRONI-AMA?"
22/08/2012 ROMA POST MALAGROTTA, IL COMUNE E LA PROVINCIA SI PRONUNCINO SULLA SCELTA DEL NUOVO SITO
21/08/2012 RIFIUTI, MARUCCIO (IDV): “CLINI METTE ALLA BERLINA COMUNE E REGIONE”
20/08/2012 ROMA, IL MINISTRO CLINI BOCCIA LA CAPITALE SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
16/08/2012 MONTI DELL'ORTACCIO RIFIUTI, UN FORTE "NO" DI MEZZA ESTATE
14/08/2012 ROMA POST MALAGROTTA: FUMATA BIANCA PER LA DISCARICA. MONTI DELL'ORTACCIO IL NUOVO SITO PROVVISORIO
04/05/2012 LAZIO RIFIUTI, MONTI ORTACCIO, RIANO E PIAN DELL'OLMO SITI IDEALI: PAROLA DI CERRONI
21/03/2012 ROMA RIFIUTI, VALENTINI (PD): “MOZIONE PER NO A DISCARICA MONTI DELL’ORTACCIO”


 




MONTEROSI, BEFANA DELLA GIOIA: RAGGIUNTA LA 17 EDIZIONE. GIOCATTOLI CONSEGNATI ALL'AQUILA E A ROMA

Redazione

Monterosi (VT) – Dopo settimane di intense raccolte, la collaborazione fra la Scuola di Pace di Italo Cassa (la sua Befana della Gioia ha raggiunto la 17° edizione) e varie realtà del mondo del Volontariato ha dato i suoi frutti e sono state quindi predisposte, come di consueto, due giornate di consegna dal significato molto profondo: la prima il 5 gennaio all’Aquila e la seconda il 6 gennaio presso alcune realtà del territorio romano. Due giornate diverse che hanno visto protagonisti i bambini di tutte etnie con i loro sorrisi che ci hanno profondamente scaldato il cuore!

La raccolta, che da oltre 10 anni vede protagonista il Motoclub CIZ MATAN nella provincia di Viterbo, dal 2009 si è avvalsa anche della collaborazione della Protezione Civile con APC Radio e Non Solo Monterosi e per le feste 2012/2013 ha visto allargare la partecipazione anche ad altre realtà del mondo del volontariato della Protezione Civile. Infatti hanno prontamente risposto all’appello oltre a APC RNS Monterosi (che ormai funge da coordinatrice delle associazioni di protezione civile) anche i volontari della Protezione Civile di Fabrica di Roma, della ProCiv di Viterbo, della COPCEA di Castel Sant’Elia, di Sicurezza Sociale ONLUS e di Radio e Non Solo Roma che hanno organizzato fin dai primi di dicembre dei punti di raccolta sul territorio viterbese e romano. Ancora una volta hanno dato il loro prezioso e fattivo contributo i bikers del Christian Motorcyclists Association Italy (CMA) e l’Associazione Salvamamme che seppur in periodo di profonda crisi, ha voluto essere partecipe di questo evento a favore dei bambini.

Il 5 gennaio è stata effettuata, per il quarto anno consecutivo, la distribuzione presso la tensostruttura della centrale Piazza Duomo all’Aquila. Qui, in una piazza gremita di gente e con la piacevole sorpresa di trovare una zona rossa alquanto ridotta rispetto allo scorso anno, si sono ritrovati i mezzi della Scuola di Pace, delle associazioni di Protezione Civile ed i motociclisti aderenti all’iniziativa. Rilevante il successo e la partecipazione dei bambini che, complice anche la bellissima giornata di sole, in poche ore hanno ricevuto migliaia di giocattoli.

Il 6 gennaio la carovana si è spostata a Roma dove i mezzi della Befana della Gioia ed i mezzi delle Associazioni di Protezione Civile hanno fatto tappa prima al Parco dell’Almagià nel popoloso quartiere di Torpignattara dove la consegna ha avuto un notevole successo per la numerosa partecipazione della popolazione di etnie. A tale appuntamento hanno partecipato anche Ludovica Valori e Paolo Camerini (del gruppo musicale Nuove Tribù Zulu)  che hanno voluto, ancora una volta, essere con noi per questo importante appuntamento! Doversi i ringraziamenti anche per la partecipazione del Comitato di Quartiere di Torpignattara che ha allietato piacevolmente l'evento.
 




TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO. LA REPLICA DI TOSONI (PER IL BENE DI TARQUINIA) ALLE DICHIARAZIONI DEL SINDACO

Redazione

Tarquinia (VT) – "Il sindaco e tutta la maggioranza della passata amministrazione, hanno miscelato le acque, senza risolvere il problema arsenico, ora però non credano di miscelare le idee dei Tarquiniesi accusando altri dell' emergenza. Mazzola dichiara sulla stampa che  “L’Italia è il paese delle urgenze e delle emergenze irrisolte”, cercando di allontanare le proprie responsabilità verso la Regione Lazio e la Provincia di Viterbo, quando ormai tutti sanno che il problema Arsenico non nasce 2 anni fa. – Dichiara Marco Tosoni della Lista Civica "Per il Bene di Tarquinia" – Come consigliere comunale – prosegue Tosoni –  nel 2010 presentai una mozione sul tema dell’Arsenico che venne accolta, ma disattesa visto che “disponeva immediatamente il rifornimento di acqua dearsenificata da fonti alternative, anche con autobotti: alle scuole, agli asili-nido, agli ospedali, alle industrie alimentari, a tutti gli esercizi pubblici, alle donne in gravidanza, ai malati, ai bambini e ai neonati; approntare immediatamente impianti mobili di dearsenificazione, che possano successivamente diventare definitivi ..” La mozione fu approvata con l’aggiunta di un emendamento voluto dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio, Alessandro Dinelli, lo stesso che in una forma di amnesia politica, oggi dimentica che anche lui non ha voluto risolvere il problema Arsenico a Tarquinia. Alessandro Dinelli aggiunse al testo un emendamento che oggi suona come un impegno disatteso“Qualora vi sia un superamento, anche minimo dei valori consentiti, il Sindaco si impegna ad intervenire mediante la ricerca di risorse per la realizzazione di impianti di dearsenificazione””. Il Sindaco mi additò spesso come allarmista, mentre spendeva soldi per opere pubbliche senza mai pensare ad un impianto centralizzato di dearsenificazione, preferendo arrivare fino all'emergenza di non potabilità.
– Tosoni conclude – C’è una cosa che sicuramente l’amministrazione Mazzola non ha fatto, chiedere scusa ai cittadini per aver messo a rischio la loro salute, per inerzia e trascuratezza sul problema, perché di soldi ne sono passati tanti sotto le mani della passata amministrazione,soldi che hanno pesato gravemente sulla salute dei cittadini, che se spesi per la soluzione di un problema potevano avere un senso, invece no, la maggior parte spesi per opere secondarie, sicuramente alla salute.

tabella PRECEDENTI:

03/01/2013 TARQUINIA, IL PARADOSSO DELL’ARSENICO. MAZZOLA: “UN MINUTO PRIMA L’ACQUA ERA POTABILE; UN MINUTO DOPO NON LO È STATA PIÙ”


 




TARQUINIA, IL PARADOSSO DELL’ARSENICO. MAZZOLA: “UN MINUTO PRIMA L’ACQUA ERA POTABILE; UN MINUTO DOPO NON LO È STATA PIÙ”

Redazione

Tarquinia (VT) – "Un minuto prima l’acqua era potabile; un minuto dopo non lo è stata più. Un caso veramente paradossale". Lo afferma il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola in merito al problema dell’arsenico. "Oltre tutto con le stesse concentrazioni (13/14 µg/l) un anno prima ci veniva imposto il divieto solo per le donne incinte e i bambini al di sotto dei tre anni. – prosegue il primo cittadino – Oggi invece il divieto è esteso a ogni tipo di uso, anche per fare il bucato. Si può definire questa situazione al limite del ridicolo? Credo proprio di sì. Non vorrei che si gridasse “al lupo al lupo” come fu fatto per l’influenza aviaria per vendere più filtri a prezzi maggiorati. Chi afferma che siamo in ritardo nell’affrontare l’emergenza, deve sapere che le Amministrazioni Comunali sono state tradite da chi doveva provvedere nei termini previsti dalla legge.

Per mesi la Regione Lazio, nella figura del commissario straordinario per l’emergenza Renata Polverini e dell’assessore all’Ambiente Marco Mattei, e la Provincia di Viterbo, che oggi chiede di abbassare le tariffe con una proposta demagogica e impossibile da realizzare per non far saltare i bilanci, avevano promesso di mettere a disposizione le risorse necessarie per dare la possibilità di realizzare dei dearsenificatori. Le Amministrazioni Comunali sono state quindi costrette a correre ai ripari molto spesso senza avere i fondi necessari per installare gli impianti di filtraggio. Una situazione davvero vergognosa». Il primo cittadino è fiducioso che la situazione si possa risolvere in breve tempo: «Stiamo lavorando per risolvere il problema, sia con interventi temporanei – autobotti, fontanelle pubbliche, distributori e miscelazioni delle acque – sia con il progetto del dearsenificatore.

L’auspicio è che in futuro ci possa essere più collaborazione da parte delle autorità di controllo. Rivolgo un appello alla popolazione per limitare lo spreco di acqua».  Infine una considerazione. «L'Italia è il Paese delle urgenze e delle emergenze irrisolte. – conclude il sindaco Mazzola – A quelle tradizionali se ne aggiungono in continuazione delle nuove, dovute a ragioni ed eventi contingenti e all’intreccio tra vecchie e nuove contraddizioni in una burocrazia sempre più allucinante. Caso emblematico il problema dell’arsenico".

tabella PRECEDENTI:

03/01/2013 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: LA MALAGESTIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO POLVERINI
02/01/2013 VELLETRI, CON IL 2013 CONTINUA L'INCUBO ARSENICO
29/12/2012 EMERGENZA ARSENICO NELL'HINTERLAND CAPITOLINO. ARRIVA L'EUROPA: AL VIA LA CORSA ALLE ORDINANZE DI NON POTABILITA'
29/12/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: CHI TEMPO HA E TEMPO ASPETTA, TEMPO PERDE
06/12/2012 LANUVIO, EMERGENZA ARSENICO: 2 MILA LANUVINI SENZ'ACQUA POTABILE IL 31 DICEMBRE
03/12/2012 GENZANO, EMERGENZA ARSENICO AI TITOLI DI CODA: TUTTI I POZZI SARANNO IN REGOLA ENTRO IL 31 DICEMBRE
24/11/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: EFFETTI SULLO STATO DI SALUTE DELLE POPOLAZIONI SOTTOPOSTE NEGLI ULTIMI 10 ANNI A REGIME DI DEROGA PER I LIVELLI DI ARSENICO
24/11/2012 ANGUILLARA, DI SOLE INTENZIONI E’ LASTRICATA LA POLITICA DELL'AMMINISTRAZIONE PIZZORNO
31/10/2012 ANGUILLARA, EMERGENZA ARSENICO: ASPETTANDO GODOT CHE VIEN DALLA PISANA
26/10/2012 LAZIO ARSENICO, ALLARME SALUTE CITTADINI E RISCHIO DI MULTE DA 300 MILA EURO AL GIORNO
26/10/2012 LAZIO, ARSENICO. ZARATTI (SEL): “GOVERNO DESTITUISCA POLVERINI E NOMINI NUOVO COMMISSARIO PER AFFRONTARE EMERGENZA”
21/10/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: ANGUILLARA SI DISTINGUE PER GRAVITA'.
17/08/2012 LANUVIO, CHIUSO UN SERBATOIO E DUE FONTANELLE. ENTRO FINE ANNO RISOLTA L'EMERGENZA ARSENICO
26/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO. SI E' TENUTA OGGI LA CONFERENZA DI SERVIZI TRA COMUNE E REGIONE
23/07/2012 BRACCIANO, LA CORTE COSTITUZIONALE CONFERMA LE SCELTE SULLA GESTIONE DELL'ACQUA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
17/07/2012 ANGUILLARA, 2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE: UN ANNO DOPO
14/07/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, APPELLO AI COMUNI: SE ADERITE AL NUOVO RICORSO SONO POSSIBILI 1.500 EURO A FAMIGLIA
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
28/06/2012 ANGUILLARA, ACQUA ALL’ARSENICO È SEMPRE EMERGENZA
27/06/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE
11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
06/04/2012 BRACCIANO, ACQUEDOTTO LEGA: ENTRA IN FUNZIONE IL DEARSENIFICATORE
06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA



VITERBO, MEROI ED EQUITANI: “NEI COMUNI DOVE SONO ENTRATE IN VIGORE LE ORDINANZE DI NON POTABILITÀ DELL’ACQUA È NECESSARIA UNA RIDUZIONE DELLE BOLLETTE”.

Redazione

Viterbo – “Proporremo alla Talete la riduzione del costo delle bollette idriche nei Comuni in cui vige l’ordinanza di non potabilità dell’acqua destinata al consumo umano. Chiederemo che questa proposta venga portata quanto prima all’esame degli organi istituzionalmente competenti”.

Il presidente della Provincia Marcello Meroi ed il vicepresidente con delega all’Ambiente Paolo Equitani hanno deciso di venire incontro concretamente ai problemi dei cittadini, alle prese con limitazioni al consumo dell’acqua. Dal primo gennaio 2013 infatti è entrata in vigore la direttiva europea che fissa a 10 microgrammi litro il limite massimo di arsenico consentito nelle acque destinate al consumo umano, fatto questo che ha portato i sindaci ad emettere le ordinanze di non potabilità dell’acqua erogata dai rubinetti laddove è rilevato un superamento del parametro. Per i cittadini dette limitazioni comportano inevitabilmente dei disagi destinati a protrarsi fino a quando entreranno in funzione i dearsenificatori.

“E’ bene precisare che abbiamo usato l’acqua dei rubinetti fino a ieri – tengono a precisare presidente e assessore – non c’è nessun sopraggiunto inquinamento improvviso delle falde acquifere, ma è ormai intervenuta una decisione dell’Europa che ha portato ad un abbassamento dei limiti di arsenico finora tollerati.  Naturalmente di fronte alla definitiva entrata in vigore della direttiva, i sindaci per non incorrere in un reato, si sono trovati costretti ad emettere le ordinanze di non potabilità, laddove è riscontrato un superamento effettivo della soglia minima consentita”.

Da qui quindi la proposta della Provincia: “Non potendo attualmente evitare i relativi disservizi alle popolazioni interessate dalle ordinanze – aggiungono Meroi ed Equitani – riteniamo a questo punto opportuno chiedere di rivedere il costo delle bollette riducendo così il peso fiscale a carico delle famiglie. Proporremo pertanto alla Talete ed agli organi competenti (in attesa di capire se verrà o meno prorogata per l’anno in corso la funzionalità delle strutture dell’Ato) di praticare, a partire dal gennaio 2013, uno sconto tariffario sostenibile con le esigenze finanziarie e di gestione della società, in considerazione del fatto che, alle limitazioni all’uso dell’acqua, è giusto accompagnare anche un’equa riduzione dei costi finora sostenuti dai cittadini. Naturalmente – proseguono – la Regione dovrà farsi carico di compensare le eventuali minori entrate che potrebbero penalizzare la sopravvivenza della Talete. Una proposta che per altro ci sentiamo di condividere con le associazioni dei consumatori e con varie realtà politiche e civiche che hanno sollevato l’inopportunità di mantenere gli attuali importi tariffari a fronte di un servizio limitato per il consumo umano. Ipotesi che naturalmente andrà ulteriormente valutata con le istituzioni preposte al controllo ed alla garanzia della gestione. Siamo certi che intorno a questa proposta – concludono – si possa raggiungere la più ampia condivisione”. 

tabella PRECEDENTI:

    02/01/2013 VITERBO, MEROI ED EQUITANI: “NEI COMUNI DOVE SONO ENTRATE IN VIGORE LE ORDINANZE DI NON POTABILITÀ DELL’ACQUA È NECESSARIA UNA RIDUZIONE DELLE BOLLETTE”.

       29/12/2012 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO: DAL 1 GENNAIO VIETATO IL CONSUMO DI ACQUA PER USO UMANO

    11/12/2012 TARQUINIA SERVIZIO IDRICO: DAL 1 GENNAIO IL SERVIZIO PASSA ALLA TALETE
    07/12/2012 TARQUINIA EMERGENZA ARSENICO: ATTESA PER LA SENTENZA DEL TAR LAZIO SUL RICORSO DEL S.I.B DI TARQUINIA
  10/10/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: MEROI ED EQUITANI IN REGIONE PER DISCUTERE DEL FUTURO DELLA TALETE
   27/09/2012 LAZIO TRA AMBIENTE E POLITICA: MARCO MATTEI FA IL PUNTO (Video – Pausa caffè con…)
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TARQUINIA, ARSENICO OLTRE I LIMITI DI LEGGE. M5S: "PER IL NUOVO ANNO, IL SINDACO MAZZOLA “REGALA” ALLA CITTADINANZA IL DIVIETO D’USO POTABILE DELL’ACQUA"

Redazione

Tarquinia (VT) – "Emergenza arsenico. L’avevamo annunciata nel 2011 stampando il manifesto con l’ordinanza 8194/2011 che limitava l’utilizzo dell’acqua ai bambini al di sotto dei tre anni di età, alle donne incinte ed alle industrie alimentari; l’abbiamo ribadita a gennaio 2012 assieme ad altri 1.000 cittadini con una petizione che chiedeva al Sindaco di “realizzare senza ulteriori indugi gli impianti necessari alla dearsenificazione delle acque”, ma il primo cittadino indugiò eccome, promettendo successivamente in campagna elettorale l’acquisto di dearsenificatori all’idrossido di ferro mai realizzati. – Dichiara in una nota il portavoce del Movimento 5 Stelle di Tarquinia – Oggi, 1° gennaio del 2013, – prosegue la nota – scaduta l’ultima deroga sulla Direttiva 98/83/CE recepita in Italia nel lontano 2001, l’amministrazione Mazzola ci “regala” l’ordinanza di non potabilità dell’acqua su tutto il territorio comunale (ad esclusione del Lido di Tarquinia), con i seguenti divieti d’uso potabile: divieto d’uso per cottura, reidratazione e ricostituzione di alimenti; divieto d’uso per preparazione di alimenti e bevande; divieto d’uso per pratiche di igiene personale che comportino ingestione anche limitata di acqua (lavaggio denti e cavo orale); divieto d’impiego da parte delle imprese alimentari."

Nella Tuscia il problema arsenico tocca altri 34 comuni, circa 150 mila persone senza acqua potabile solo nella provincia di Viterbo, praticamente il 50% della popolazione. “Un problema sanitario serio che richiede l’intervento urgente della Regione Lazio” – dichiara la candidata del Movimento 5 Stelle di Tarquinia al Consiglio Regionale, la dott.ssa Silvia Blasi (nella foto assieme al candidato presidente Davide Barillari) – L’acqua potabile è un diritto essenziale. – Prosegue la Blasi –  I cittadini non possono essere obbligati a comprare l’acqua per uso domestico o le industrie alimentari costrette a dotarsi di costosi impianti per filtrare l’arsenico”.

Al riguardo è importante ricordare la mozione presentata dal consigliere 5 Stelle Cesare Celletti al consiglio comunale del 30 ottobre scorso che impegnava il Sindaco e la Giunta a ridurre l’importo delle bollette dell’acqua viste le limitazioni d’uso, mozione che è stata però bocciata all’unanimità dalla maggioranza.

Nei giorni scorsi il sindaco ha annunciato di aver stanziato 448 mila euro per un dearsenificatore che “sarà installato entro febbraio”, e che dovrebbe portare la concentrazione di arsenico sotto i 10 µg/l, rientrando quindi nei parametri di legge. Il M5S di Tarquinia nel frattempo sta organizzando con i suoi legali ulteriori azioni per la tutela della salute e delle tasche dei cittadini.

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       29/12/2012 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO: DAL 1 GENNAIO VIETATO IL CONSUMO DI ACQUA PER USO UMANO

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TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO: DAL 1 GENNAIO VIETATO IL CONSUMO DI ACQUA PER USO UMANO

Redazione

Tarquinia (VT) – Dal 1 gennaio sarà vietato il consumo per uso umano dell’acqua erogata dal servizio idrico, per concentrazioni di arsenico leggermente superiori al limite di 10 microgrammi per litro previsto dalla legge. L’ordinanza, emessa dal sindaco Mauro Mazzola, non comprende Tarquinia Lido, dove i valori si attestano tra i 3 e 4 microgrammi per litro, come sancito dai dati delle analisi effettuate dall’Ausl di Viterbo lo scorso 11 dicembre.

L’Amministrazione, decisa a risolvere definitivamente il problema e a garantire la salute dei cittadini tarquiniesi, ha stanziato 448 mila euro per un dearsenificatore che sarà installato entro febbraio. «Abbiamo già avviato la gara per appaltare i lavori. – dichiara il sindaco Mauro Mazzola – Dopo aver atteso invano che le Istituzioni centrali sbloccassero la situazione, abbiamo deciso di agire da soli in tempi rapidi, pagando però colpe non nostre. Per questo motivo ci appelleremo nelle sedi opportune, per rientrare del grande impegno economico». L’uso dell’acqua non sarà consentito in modo particolare per scopi alimentari e per le pratiche d’igiene personale, che ne comportino l’ingestione. L’Amministrazione informa che nei prossimi giorni indicherà le fontanelle da cui sarà possibile attingere acqua potabile proveniente dai pozzi comunali e ricorda che nel centro abitato sono attivi due distributori pubblici di acqua priva di arsenico: il primo è nel quartiere PEEP vicino alla chiesa Madonna dell’Olivo, il secondo è nel parcheggio attiguo alla scuola elementare “Corrado e Mario Nardi”. «Il Comune garantirà la massima informazione possibile alla popolazione. – sottolinea il primo cittadino – Allo stesso tempo rivolgo un appello ai cittadini a non farsi coinvolgere in inutili allarmismi».

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VITERBO, PRESEPE VIVENTE ALL'ORATORIO LA QUERCIA: BOOM DI PRESENZE

Redazione

Viterbo – Grande affluenza al Presepe Vivente de la Quercia.Quasi mille persone hanno potuto ammirare le oltre cinquanta comparse e le scenografie create per la rievocazione della Natività  al primo dei  tre appuntamenti presso l’oratorio de La Quercia. I  ragazzi della parrocchia, coordinati dal parroco Don Massimiliano Balsi, e l’Associazione Villaggio Querciaiolo hanno allestito un suggestivo scenario presso il grande prato antistante l’oratorio, La Quercia Domain, supportati anche dagli abitanti della piccola frazione, che hanno collaborato per poter portare a termine il lavoro entro il giorno 26 di dicembre. Alle 17 in punto, le luci del Presepe si sono accese e  la processione di figuranti, con abiti realizzati dalle ragazze del corso di cucito dei volontari dell’oratorio, ha dato inizio alla rappresentazione. Pastori, fabbri, tessitori, falegnami, venditori, rabbini, osti e locandiere hanno raggiunto le loro capanne, intenti ognuno nei loro vecchi mestieri e nelle antiche arti. Grazie alla famiglia Manca, che ha fornito latte e attrezzature, tutti i bambini stupefatti  hanno potuto osservare la realizzazione di prodotti caseari. Un ringraziamento va anche a tutti coloro che si sono adoperati per la realizzazione dell’evento, con un riferimento speciale alla squadra dei volontari dell’Associazione Villaggio Querciaiolo capitanati da  “Mimme” e Orlando.

Le prossime rappresentazioni del Presepe Vivente avranno luogo sempre presso il Domain dell’oratorio nei giorni 30 dicembre e 6 gennaio, con l’arrivo dei Re Magi.




SUTRI, SERVIZIO ANTIBRACCONAGGIO: SEQUESTRO DI ARMA E DENUNCIA

Redazione

Sutri (VT) – Proseguono su tutto il territorio del Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano i servizi antibracconaggio con l'obiettivo di difendere e salvaguardare il patrimonio faunistico. Mercoledì 26 dicembre, nel corso di un servizio di Vigilanza all'interno del Parco, in località Poggio Tramontana, nel Comune di Sutri, i Guardiaparco hanno sorpreso e fermato U.C., 48 anni, residente a Bassano Romano, risultato al controllo in possesso di un fucile carico e sprovvisto dei documenti di caccia. Gli agenti hanno proceduto al sequestro dell'arma, un Beretta calibro 12 semiautomatico e delle munizioni, denunciando il trasgressore a piede libero presso la Procura della Repubblica di Viterbo. Nel corso del medesimo servizio è stato elevato un verbale amministrativo nei confronti di un uomo residente a Sutri per addestramento cani finalizzato all'attività venatoria. All'interno del Parco sono infatti vietate, oltre all'attività venatoria, anche la semplice introduzione di armi ed esplosivi così come l'addestramento di cani da caccia.