VITERBO, I PRODOTTI DELLA TUSCIA VOLANO A LIONE

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Redazione

Viterbo – Cinque imprese del comparto agroalimentare espongono fino al 30 gennaio in Francia al Sirha per la fiera internazionale della ristorazione e dell’industria alberghiera.

Trasferta francese per cinque imprese della Tuscia che fino al prossimo 30 gennaio saranno a Lione per il Sirha, il Salone internazionale dedicato alla ristorazione e all’industria alberghiera.

La fiera, vetrina dell’eccellenza agroalimentare mondiale, si svolge con cadenza biennale e ha come target principale il mondo della ristorazione di gamma medio-alta e quello degli importatori, distributori e responsabili acquisti dei prodotti agroalimentari di qualità e di nicchia.

I prodotti tipici viterbesi, grazie al supporto dell’Ufficio internazionalizzazione della Camera di Commercio di Viterbo, saranno presenti nell’esposizione collettiva che comprende 30 aziende laziali e un’area istituzionale, organizzata e curata da Unioncamere Lazio in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma. Le imprese laziali esporranno le più significative produzioni agroalimentari regionali (olio, vino, acqua minerale, formaggi, mozzarella, prodotti surgelati, prodotti di alta gastronomia, caffè, prodotti da forno e cioccolato) con un’attenzione particolare ai prodotti di qualità e a quelle eccellenze che negli anni hanno incontrato il favore crescente da parte dei buyer internazionali.

Per la Tuscia Viterbese espongono: Azienda Agricola Bertarello, Cooperativa Olivicola di Canino e Società Agricola Sciuga con gli oli extravergine di oliva; Azienda Agricola Mazziotti con i propri vini; Biscotteria Etrusca con i prodotti da forno tipici.

Questi alcuni numeri del Salone: oltre 120mila mq allestiti con più di 2mila espositori da più di 22 Paesi. L’ultima edizione ha visto più 162mila visitatori e 17.900 visitatori internazionali di 120 Paesi, 536 novità gastronomiche esposte, 10.420 chef riuniti in un unico appuntamento, 952 giornalisti e 1.200 dimostrazioni al giorno.




GROTTE DI CASTRO, CONVEGNO SULL'ARSENICO: UTILIZZARE IMMEDIATAMENTE FORME ALTERNATIVE DI APPROVVIGIONAMENTO IDRICO

Redazione

Grotte di Castro (VT) – Si  è  svolto sabato 19 gennaio 2013 nella sala consiliare del Comune di Grotte di Castro l’incontro sul tema “ Acqua e salute.”,  principale relatrice la dottoressa Antonella Litta, referente dell’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde  (International Society of Doctors for the Environment).

Nel corso del suo intervento  la dottoressa ha illustrato la drammatica situazione delle popolazioni dell’Alto Lazio, esposte negli ultimi 10  anni a valori di arsenico fuorilegge, che  hanno raggiunto, in alcuni casi, anche i 50 microgrammi/litro, ovvero cinque volte il limite di legge previsto, per questa sostanza tossica e cancerogena per la quale non esiste alcuna soglia accettabile di sicurezza per esposizioni croniche.

La dottoressa Litta  ha fatto rilevare quanto ormai documentato  dalla comunità scientifica internazionale ovvero che : ” l’arsenico è classificato dall’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.)  come elemento cancerogeno certo di classe 1 e posto in diretta correlazione con  molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute; una consistente documentazione scientifica lo correla anche  ai tumori del fegato e del colon. E che  l’assunzione cronica di  questo elemento, è  indicata anche quale responsabile di  patologie cardiovascolari; neurologiche; diabete di tipo 2; lesioni cutanee; disturbi respiratori; disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche. “

Sempre nella relazione  è stato ricordato  quanto disposto dal  Decreto Legislativo 31/2001 che  in recepimento della Direttiva europea 98/83  fissava già nel 2001 il limite massimo di arsenico in 10 microgrammi/litro, per le acque destinate ad uso potabile e per il loro utilizzo nelle preparazioni alimentari e che l’Organizzazione mondiale della sanità( Oms)  raccomanda da anni valori di arsenico il più possibile prossimi allo zero. La dottoressa ha ribadito la necessità di agire urgentemente per dare acque dearsenificate e salubri alle popolazioni  nel rispetto del diritto alla salute, come sancito dall’articolo 32 della Carta costituzionale e dalle vigenti disposizioni di legge. Ha chiesto nuovamente che si realizzino subito  interventi rapidi e risolutivi per la completa dearsenificazione delle acque ad uso potabile e l’avvio di   una informazione corretta e diffusa rivolta a tutti i cittadini delle aree interessate da questa problematica, e in particolare nelle scuole, negli ambulatori medici, nelle strutture militari e carcerarie.

Nella sua esposizione ha sottolineato  come sia necessario che nella fase di realizzazione degli impianti e/o di nuove captazioni  da falde di superficie – fase che appare ancora  molto lontana e problematica nella maggior parte dei casi –  si utilizzino  immediatamente forme alternative di approvvigionamento idrico, anche mediante autobotti, per tutta la popolazione e in particolare per  i malati, le donne in gravidanza, i neonati e i bambini  ( per i noti effetti dell’arsenico anche  sullo sviluppo cerebrale  con incremento di disturbi neurocomportamentali e neoplasie). Giudicata invece  come tardiva , insufficiente ed indecorosa per l’esiguo numero e per la loro dislocazione, la soluzione delle  cosiddette fontanelle di acqua depurata, sparse un po’ a macchia di leopardo nei comuni della Provincia di Viterbo.

A conclusione della relazione la referente dell’Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde ha fatto nuovamente appello perché  i rappresentanti delle istituzioni abbandonino gli atteggiamenti superficialmente rassicuranti finora assunti ed  ammettano tutta la  gravità della situazione,  perché solo così si potranno riconoscere i danni già subiti dalle popolazioni esposte, ed intervenire con la messa in funzione di tecnologie di dearsenificazione che siano garantite almeno per 20 anni relativamente alla loro efficacia di abbattimento dell’arsenico e alla loro corretta gestione.


 




VITERBO, A MARZO TORNA LA BORSA DEL TURISMO SOCIALE E ASSOCIATO

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Redazione

 Viterbo – Si terrà a Viterbo, dal 2 al 5 marzo 2013, la XIII edizione della Borsa del Turismo Sociale e Associato (BTSA). La manifestazione, collocatasi fra le più rappresentative Borse di prodotto del turismo nazionale, è organizzata dalla Società Rete System Srl, titolare del marchio “BTSA-Borsa del Turismo Sociale e Associato” e dal CAT (Centro Assistenza Imprese) della Confesercenti di Viterbo e vede come partner la Regione Lazio, l'Unioncamere Lazio, la Camera di Commercio di Viterbo, l'Assessorato al Turismo della Provincia di Viterbo, l'Amministrazione Comunale di Viterbo e gode del patrocinio dell'Enit/Agenzia Nazionale per il Turismo e del Ministero del Turismo.

Il Workshop, che  si terrà lunedì 4 marzo, vedrà protagonisti circa 80 buyers (cral, dopolavori, associazioni culturali, circoli e associazioni sportive, parrocchie e tour operator specialisti, ecc.) e più di 350 sellers (agenti di viaggio, tour operator, enti di promozione turistica, consorzi, compagnie aeree, ferroviarie e marittime, società di trasporto pubbliche e private, società di servizi, aziende del ricettivo alberghiero ed extra alberghiero, ecc.). Tra i buyers è prevista la partecipazione di una folta delegazione di operatori stranieri provenienti dal mercato europeo, soprattutto del Nord e dell'Est e qualcuno anche da paesi extra europei. Visto il grande successo riscontrato presso gli operatori dell'offerta, si ripeterà l'esperienza degli scorsi anni collocando accanto ai rappresentanti italiani della domanda anche alcuni operatori stranieri.

            BTSA rafforza così il suo ruolo di punto di riferimento riconosciuto per l'industria turistica nazionale rivolta a questo specifico segmento. A seguito del restyling dell'Hotel Salus, la manifestazione cambia di nuovo location ritornando alla sua sede originaria.

            Il workshop si prefigura come un appuntamento completamente riservato alle contrattazioni. Tra le novità di questa edizione è previsto un Convegno sulle problematiche più attuali e stringenti del turismo nazionale anche alla luce della crisi che il comparto sta vivendo e del coincidente rinnovo del Parlamento. Il Convegno, previsto per sabato 2 marzo, presso l’Hotel Salus Terme, vedrà la presenza dei massimi esponenti delle Associazioni di categoria, delle Imprese e degli Enti Locali.

            Un segmento sempre più sulla cresta dell’onda che si sta radicando in tutta Europa e che cresce con l'avanzare della domanda. “Il turismo associato – afferma Nicola Ucci,  Amministratore delegato della Rete System Srl – è una risorsa fondamentale in un periodo di crisi economica per sostenere i flussi turistici pluristagionali e destinazioni legate sia all’ambiente che alla cultura, all’enogastronomia, alle vacanze attive e ad altri segmenti in crescita, come il wellness ed il rurale”.

            “L’evento, ha dichiarato Vincenzo Peparello, Amministratore del Cat di Viterbo ed esperto di marketing, è di eccezionale importanza per l’economia turistica del territorio sia per la qualificata adesione di centinaia di operatori italiani e stranieri e della stampa di settore che come sempre assicura il proprio apporto, sia per i temi che saranno sviluppati e che riguarderanno la situazione attuale, le prospettive di sviluppo e le strategie di marketing territoriale orientato e la destagionalizzazione dei flussi turistici”.

 

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LAZIO, EMERGENZA ARSENICO. L'APPELLO ALLE ISTITUZIONI DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE: SI AMMETTA LA GRAVITA' DELLA SITUAZIONE

Viterbo – Per l’esiguo numero e per la loro dislocazione le cosiddette fontanelle di acqua depurata, sparse un po’ a macchia di leopardo nei comuni della Provincia di Viterbo, sono una risposta tardiva, insufficiente ed indecorosa alle necessità e al diritto delle popolazioni di ricevere acqua salubre per poter ridurre i rischi derivanti da una esposizione cronica, ultradecennale, a valori di arsenico fuorilegge nelle acque ad uso umano.

Il recente studio “Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da Arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio”, realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio, ha documentato una situazione molto grave e preoccupante;  a pagina 42 si legge infatti: ” In conclusione, l’indagine evidenzia eccessi di incidenza e mortalità nei Comuni con livelli stimati per il periodo 2005-2010 per patologie associabili ad esposizione ad arsenico (tumori del polmone e della vescica, ipertensione, patologie ischemiche, patologie respiratorie, diabete). 

Un altro recente studio  “ Arsenico urinario speciato quale biomarcatore dell’esposizione alimentare all’arsenico inorganico in popolazioni residenti in aree ricche di arsenico nel Lazio”,  effettuato anche su soggetti volontari residenti nei comuni di Acquapendente, Canepina, Capranica, Caprarola, Carbognano, Civita Castellana, Fabrica di Roma, Farnese, Lubriano, Marta, Montalto di Castro, Orte, Ronciglione, Tarquinia, Tessennano,Vetralla e Viterbo, ha concluso che : “…Valori eccedenti i 15 μg/L per iAs ( arsenico inorganico) e metaboliti sono stati trovati nel 41% dei campioni, evidenziando esposizioni alimentari all'arsenico inorganico superiori alla media della popolazione generale…” .

Alla luce anche delle conclusioni di questi studi è evidente che si deve agire urgentemente per dare acque dearsenificate e salubri alle popolazioni  nel rispetto del diritto alla salute, come sancito dall’articolo 32 della Carta costituzionale e dalle vigenti disposizioni di legge.
Bisogna pertanto  subito realizzare interventi rapidi e risolutivi per la completa dearsenificazione delle acque ad uso potabile, avviare  una informazione corretta e diffusa rivolta a tutti i cittadini delle aree interessate e in particolare per quelli residenti nei Comuni  dell’Alto Lazio interessati da questa problematica, e nelle scuole, negli ambulatori medici, nelle strutture militari e carcerarie.

E’ inoltre necessario che nella fase di realizzazione degli impianti e/o di nuove captazioni  da falde di superficie – fase che appare ancora  molto lontana e problematica nella maggior parte dei casi –  si utilizzino  immediatamente forme alternative di approvvigionamento idrico, anche mediante autobotti, per tutta la popolazione e in particolare per  i malati, le donne in gravidanza, i neonati e i bambini  ( per i noti effetti dell’arsenico anche  sullo sviluppo cerebrale  con incremento di disturbi neurocomportamentali e neoplasie).
Ricordiamo infatti  che l’arsenico è classificato dall’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.)  come elemento cancerogeno certo di classe 1 e posto in diretta correlazione con  molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute; una consistente documentazione scientifica lo correla anche  ai tumori del fegato e del colon.

E sempre l’assunzione cronica di  questo elemento tossico e cancerogeno, è  indicata anche quale responsabile di  patologie cardiovascolari; neurologiche; diabete di tipo 2; lesioni cutanee; disturbi respiratori; disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.
E’ per  queste fondate e incontrovertibili  ragioni che il Decreto Legislativo 31/2001, in recepimento della Direttiva europea 98/83  ne fissava già nel 2001 il limite massimo in 10 microgrammi/litro, per le acque destinate ad uso potabile e per il loro utilizzo nelle preparazioni alimentari ed è sempre per queste stesse ragioni che l’Organizzazione mondiale della sanità( Oms)  raccomanda valori di arsenico il più possibile prossimi allo zero.
Il Decreto Legislativo 31/2001 colpevolmente non è stato rispettato , attraverso il ricorso all’Istituto della deroga, così  negli ultimi dieci anni le popolazioni del Lazio coinvolte da questa problematica ambientale e sanitaria, sono state molto spesso se non quasi del tutto lasciate all’oscuro circa i  gravissimi rischi correlati all’assunzione di acqua ed alimenti contaminati da arsenico ed  esposte  a valori di arsenico fuorilegge, che  hanno raggiunto anche i 50 microgrammi/litro, ovvero cinque volte il limite di legge previsto, per questa sostanza tossica e cancerogena per la quale non esiste alcuna soglia accettabile di sicurezza per esposizioni croniche.

Per quanto sopra esposto l’ Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment) di Viterbo fa nuovamente appello perché  i rappresentanti delle istituzioni abbandonino atteggiamenti  superficialmente rassicuranti ed ammettano la  gravità della situazione, solo così si potranno riconoscere i danni già subiti dalle popolazioni esposte, e in particolare da quelle dell’Alto Lazio, ed intervenire con la messa in funzione di tecnologie di dearsenificazione che siano garantite almeno per 20 anni relativamente alla loro efficacia di abbattimento dell’arsenico e alla loro corretta gestione.
 




TARQUINIA, RITORNA POTABILE L'ACQUA NELLE AREE URBANE A VALLE DI VIA AURELIA VECCHIA

Redazione

Tarquinia (VT) – Acqua di nuovo potabile nelle aree urbane a valle di via Aurelia Vecchia. Il sindaco Mauro Mazzola ha revocato sabato 19 gennaio l’ordinanza di divieto d’uso per il quartiere PEEP (PEEP 1-2-3), la Zona Artigianale e Commerciale, la località il Piano, via Vecchia della Stazione. Il provvedimento, che riguarda anche le Saline, si è reso possibile grazie a un aumento del prelievo di acqua proveniente da pozzi e sorgenti locali.

"Continua quindi l’impegno dell’Amministrazione Comunale. – Dichiara in una nota il portavoce del Comune – Nelle scorse settimane – prosegue la nota –  sono state installate o ripristinate dieci fontanelle pubbliche – nove al Lido e una in via Cardinale Angelo Quaglia – e in autunno sono stati attivati due distributori con l’uso di una tessera magnetica: il primo in via Aldo Moro, nel quartiere PEEP; il secondo al parcheggio Falgari, accanto alla scuola elementare “Corrado e Mario Nardi”.

Continua l’impegno dell’Amministrazione per risolvere il problema dell’arsenico

«Abbiamo fatto un notevole passo in avanti. Stiamo lavorando per risolvere il problema anche per la parte alta della città. Il 30 gennaio apriremo le buste della gara d’appalto per il dearsenificatore». Lo afferma il sindaco Mauro Mazzola, facendo il punto della situazione dopo l’ordinanza per la potabilità dell’acqua nelle aree urbane a valle dell’ex Aurelia. «Questo traguardo è stato raggiunto attingendo più acqua da pozzi e sorgenti locali. – prosegue – Le concentrazioni di arsenico sono inferiori al limite imposto dalla legge. Ben tre laboratori hanno effettuato le analisi, per avere la massima certezza dei valori, anche perche l’Arpa Lazio ci ha comunicato lo scorso 29 dicembre che non ha più possibilità di effettuare i prelievi, per l’indisponibilità delle strumentazioni. Ribadisco inoltre ancora una volta la necessità di realizzare un protocollo unico per le analisi, al fine di avere risultati univoci e indiscutibili». Il primo cittadino ribadisce il massimo impegno dell’Amministrazione per garantire la potabilità dell’acqua per il resto del centro abitato: «Stiamo lavorando sulla miscelazione, diminuendo la portata della Talete e aumentando quella del Consorzio Medio Tirreno e delle fonti locali, per scendere al disotto dei 10µg/l. Allo stato attuale la concentrazione si attesta a 11µg/l». Il sindaco Mazzola conferma per il 30 gennaio l’apertura delle buste della gara d’appalto per l’installazione del dearsenificatore: «Abbiamo stanziato 450 mila euro per l’impianto, che permetterà di superare in modo definitivo l’emergenza. In queste settimane invito la cittadinanza a evitare gli sprechi, per facilitare le operazioni di miscelamento delle acque».

tabella PRECEDENTI:

18/01/2013 TARQUINIA – ASSEMBLEA PUBBLICA DEL CODACONS PER CHIEDERE IL RISARCIMENTO DI 1500 EURO E LA RIDUZIONE DELLA TARIFFA IDRICA.
12/01/2013 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO: IL SINDACO REPLICA AL MOVIMENTO CINQUE STELLE
10/01/2013 TARQUINIA, IL MOVIMENTO 5 STELLE PREPARA L'AZIONE LEGALE CONTRO I DANNI DA ARSENICO
05/01/2013 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO. LA REPLICA DI TOSONI (PER IL BENE DI TARQUINIA) ALLE DICHIARAZIONI DEL SINDACO
03/01/2013 TARQUINIA, IL PARADOSSO DELL’ARSENICO. MAZZOLA: “UN MINUTO PRIMA L’ACQUA ERA POTABILE; UN MINUTO DOPO NON LO È STATA PIÙ”
01/01/2013 TARQUINIA, ARSENICO OLTRE I LIMITI DI LEGGE. M5S: "PER IL NUOVO ANNO, IL SINDACO MAZZOLA “REGALA” ALLA CITTADINANZA IL DIVIETO D’USO POTABILE DELL’ACQUA"
       29/12/2012 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO: DAL 1 GENNAIO VIETATO IL CONSUMO DI ACQUA PER USO UMANO

    11/12/2012 TARQUINIA SERVIZIO IDRICO: DAL 1 GENNAIO IL SERVIZIO PASSA ALLA TALETE
    07/12/2012 TARQUINIA EMERGENZA ARSENICO: ATTESA PER LA SENTENZA DEL TAR LAZIO SUL RICORSO DEL S.I.B DI TARQUINIA


 




TARQUINIA – ASSEMBLEA PUBBLICA DEL CODACONS PER CHIEDERE IL RISARCIMENTO DI 1500 EURO E LA RIDUZIONE DELLA TARIFFA IDRICA.

Redazione

Tarquinia (VT) – Domani, sabato  19 gennaio 2013, alle ore 12,  a Tarquinia (VT), presso la Società Tarquiniense d’Arte e Storia, via delle Torri, n. 31, il presidente del Codacons Avv. Prof. Carlo Rienzi esporrà le conseguenze giuridiche della clamorosa sentenza del Tar del Lazio, numero 664 del 2012, di condanna dei Ministeri della Salute e dell'Ambiente a risarcire gli utenti dell’acqua avvelenata all’arsenico.
Il Codacons continua la battaglia proponendo un nuovo ricorso e la popolazione potrà sottoscrivere i moduli per agire per il risarcimento dei danni.

Dal 1 gennaio 2013 migliaia di cittadini sono rimasti senza acqua potabile! Cittadini che hanno la sola colpa di risiedere in Comuni avvelenati dall’arsenico, cittadini che entro il 31 dicembre del 2012 avrebbero avuto il diritto di veder risolto il problema della presenza dell’arsenico nell’acqua…ma così non è stato!
Negli ultimi 11 anni, invece di risolvere il problema, i Comuni si sono preoccupati solo di chiedere l’innalzamento dei limiti di arsenico nelle acque. Dal 1 gennaio 2013 nessuna deroga é più possibile! L’arsenico in quantità superiori al limite di legge è dannosissimo per la salute.

Inoltre, anche i titolari di un’attività di somministrazione (quali bar, pasticcerie, ristoranti, alberghi ecc..),  che ritengono di aver subito un danno documentabile per la presenza di arsenico nell’acqua, come ad esempio l’acquisto del dearsenificatore o la perdita di clientela, possono ottenere una consulenza gratuita per valutare una possibile azione individuale.
 




CIVITA CASTELLANA, TAGLIO DEL NASTRO PER LA NUOVA PALESTRA DELL'ISTITUTO COLASANTI

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Redazione

Civita Castellana (VT) – Lunedì 21 gennaio p.v. alle ore 10,30, il presidente della Provincia Marcello Meroi, inaugurerà a Civita Castellana la nuova palestra dell’Istituto Giuseppe Colasanti sita in via Francesco Petrarca.

Si tratta di una struttura nuova, progettata e realizzata dalla Provincia di Viterbo per assicurare a studenti e docenti spazi idonei alle loro esigenze, dove svolgere l’attività didattica con piena funzionalità ed efficienza.

 

 

 

 




ELEZIONI POLITICHE E REGIONALI: LE INDICAZIONI DELLA PREFETTURA DI VITERBO

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Redazione

Viterbo –  In vista dello svolgimento delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio p.v., la Prefettura di Viterbo precisa che le giunte municipali da martedi’ 22 a giovedi’ 24 gennaio 2013 dovranno stabilire e delimitare gli spazi da destinare alle affissioni di propaganda elettorale dei partiti o gruppipolitici che partecipano con liste di candidati. Coloro che intendono “fiancheggiare” una di queste liste devono far pervenire ai comuni, entro il 21 gennaio 2013, richiesta di concessione degli spazi per le affissioni di propaganda elettorale.

Da venerdì 25 gennaio p.v. ha inizio il divieto di alcune forme di propaganda, quali il lancio o getto di volantini in luogo pubblico o aperto al pubblico, la propaganda elettorale luminosa o figurativa a carattere fisso in luogo pubblico, con esclusione delle insegne delle sedi dei partiti, e la propaganda luminosa mobile.

Nel medesimo periodo, e quindi da venerdi’ 25 gennaio, la propaganda elettorale fonica su mezzi mobili e’ subordinata alla preventiva autorizzazione da parte del sindaco o, nel caso in cui si svolga sul territorio di piu’ comuni di questa provincia, da parte del prefetto di viterbo.

Dalla stessa data del 25 gennaio sono accordate a ciascuna lista tariffe postali agevolate per gli invii di materiale elettorale. Sul sito www.poste.it saranno consultabili le istruzioni delle poste italiane s.p.a. ai propri uffici e le modalita’ da osservare per usufruire di tali agevolazioni.

Inoltre, a partire da sabato 9 febbraioe sino alla chiusura delle operazioni di voto è vietato rendere pubblici o diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici degli elettori, anche se tali sondaggi siano stati effettuati in un periodo precedente a quello del divieto.

E’ invece ammessa la propaganda figurativa trasportata su mezzi mobili, anche laddove gli stessi siano adibiti al trasporto di persone, sempreche’ i mezzi siano itineranti.

Si precisa, altresì, che laddove i veicoli recanti propaganda sostino in aree private, ancorché di pertinenza, e siano comunque visibili dalla pubblica strada, il divieto sancito dall’art. 6 della l. 4.4.1956, n. 212, vige ugualmente e l’organo verbalizzante ordinerà la rimessa in pristino della situazione per riportarla a norma.

Dal giorno antecedente la votazione, e quindi da sabato 23 febbraio e fino alla chiusura delle operazioni di voto, sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, le nuove affissioni di stampati, giornali murali e manifesti.

Nei giorni destinati alla votazione e’ vietata ogni forma di propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall’ingresso delle sezioni elettorali.

E’ consentita la nuova affissione di giornali quotidiani o periodici nelle bacheche poste in luogo pubblico, regolarmente autorizzate alla data di pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi.


 


 


 


 




VITERBO, MALTEMPO: OPERATIVI I MEZZI DELLA PROVINCIA, SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO

Redazione

Viterbo – Dalle prime ore di questo pomeriggio sta nevicando in gran parte della Tuscia. La situazione al momento è sotto controllo e non si evidenziano particolari criticità. I mezzi della Provincia sono operativi nei punti in cui le precipitazioni sono più abbondanti per garantire la percorribilità delle principali arterie provinciali.
L’assessore provinciale alla Viabilità Giovanni Maria Santucci raccomanda di mettersi in viaggio solo se strettamente necessario e se si è provvisti di catene o pneumatici da neve. Per ricevere informazione sullo stato della viabilità provinciale sono stati attivati due appositi profili Facebook “Viabilità Provincia di Viterbo” e “Provincia di Viterbo” e ci si può collegare al sito istituzionale dell’ente all’indirizzo www.provincia.vt.it.
 




CALCATA, PALAZZO BARONALE:OPERATIVO IL CENTRO VISITE DEL PARCO DEL TREJA

Redazione

Calcata (VT) – Già operativo il centro visite del Parco del Treja. Le sale espositive si trovano nel Palazzo Baronale, nel borgo di Calcata. Il Palazzo Baronale è l’edificio più importante di Calcata, con la sua torre merlata denota il profilo del borgo. Nel tempo, dopo essere stato la dimora degli Anguillara, ospitò tutti i principali servizi del paese: ufficio postale, scuola, presidio medico. Fino agli anni ’50 vi si sono svolti gli eventi principali della vita cittadina, tra cui praticamente tutti i pranzi di nozze dei calcatesi.

Il Palazzo è rimasto in stato di abbandono per lunghi anni, puntellato in alcune sue parti e privo di una porzione del tetto. Dopo l’acquisto da parte del Parco, nel 1995 l’Ente ha avviato il progetto di restauro, affidandolo all’architetto Paolo Portoghesi. Il restauro ha segnato il pieno recupero della struttura, attualmente ad uso pubblico. L’utilizzazione come spazio espositivo, o per convegni, corsi e incontri pubblici più diversi, aperto a iniziative anche non del Parco, fanno percepire il Palazzo come una struttura pienamente disponibile all’uso collettivo. Per la sua posizione il Palazzo Baronale offre un panorama imperdibile sulla sottostante valle del Treja. Le acque del fiume, che scorrono nel fitto sottobosco, sono spesso disegnate da una eterea lingua di nebbia sospesa nell’aria, che lascia intuire a colpo d’occhio il percorso dell’alveo.

Il centro visite del Parco completa le strutture informative dell’Ente. Per come è organizzato consente di integrare una serie di elementi per conoscere meglio e apprezzare i caratteri del territorio, attraverso una serie di pannelli informativi (in italiano e inglese), una mostra fotografica su alcuni scorci e aspetti suggestivi del territorio del Parco, una raccolta di campioni delle essenze arboree (xiloteca) ed una di fiori e semi del Parco, oltre ad altri materiali rinvenuti e quindi in continua integrazione, quali nidi e penne di volatili, galle di insetti, ecc.  “Il centro visite rappresenta un altro elemento nel ventaglio delle offerte del Parco – sottolinea il direttore Guaita – è strutturato con molta semplicità ed è stato realizzato con costi assai ridotti, tuttavia presenta apprezzati caratteri di stimolo, che suscitano curiosità e interesse tra i nostri visitatori.”
Il centro visite è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17, il sabato dalle 15 alle 19 e domenica dalle 11 alle 19.
 




TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO: IL SINDACO REPLICA AL MOVIMENTO CINQUE STELLE

Redazione

Tarquinia (VT) – «L’azione del Movimento 5 Stelle di Tarquinia ha solo un fine elettorale». Lo dichiara il sindaco Mauro Mazzola. «La mia prima reazione è un sorriso amaro di fronte alla richiesta di risarcimento, che definisco demagogica. – prosegue – Un’iniziativa tesa soltanto ad attirarsi le simpatie dei cittadini in vista delle elezioni. Scaricare tutte le colpe sull’Amministrazione Comunale è conveniente in campagna elettorale. Quando si diventa amministratori, si scopre però che non tutti gli obiettivi prefissati sono raggiungibili. Molto spesso si è costretti a far fronte a problemi molto grandi e se viene a mancare la collaborazione di tutte le istituzioni, i Comuni vanno in difficoltà. La Regione Lazio doveva garantire le risorse necessarie per realizzare i dearsenificatori. Così non è stato e ci siamo dovuti rimboccare le maniche. Stiamo lavorando e in poco tempo usciremo dall’emergenza. Il Movimento 5 Stelle di Tarquinia dovrebbe osservare quanto sta accadendo a Parma, dove il primo cittadino ha applicato al massimo le aliquote IMU per la prima e la seconda casa, è in gravissima difficoltà sulla questione dei rifiuti e addirittura non è stato in grado di bloccare lo spettacolo di un circo. Infine una considerazione: mi ha lasciato interdetto l’apertura di Grillo e del suo movimento all’associazione CasaPound Italia»

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10/01/2013 TARQUINIA, IL MOVIMENTO 5 STELLE PREPARA L'AZIONE LEGALE CONTRO I DANNI DA ARSENICO
05/01/2013 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO. LA REPLICA DI TOSONI (PER IL BENE DI TARQUINIA) ALLE DICHIARAZIONI DEL SINDACO
03/01/2013 TARQUINIA, IL PARADOSSO DELL’ARSENICO. MAZZOLA: “UN MINUTO PRIMA L’ACQUA ERA POTABILE; UN MINUTO DOPO NON LO È STATA PIÙ”
01/01/2013 TARQUINIA, ARSENICO OLTRE I LIMITI DI LEGGE. M5S: "PER IL NUOVO ANNO, IL SINDACO MAZZOLA “REGALA” ALLA CITTADINANZA IL DIVIETO D’USO POTABILE DELL’ACQUA"
       29/12/2012 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO: DAL 1 GENNAIO VIETATO IL CONSUMO DI ACQUA PER USO UMANO

    11/12/2012 TARQUINIA SERVIZIO IDRICO: DAL 1 GENNAIO IL SERVIZIO PASSA ALLA TALETE
    07/12/2012 TARQUINIA EMERGENZA ARSENICO: ATTESA PER LA SENTENZA DEL TAR LAZIO SUL RICORSO DEL S.I.B DI TARQUINIA

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