CALCATA, CONTO ALLA ROVESCIA PER IL CORSO DI RICONOSCIMENTO DELLE ERBE SPONTANEE

Redazione

Calcata – In molti attendevano il corso di riconoscimento delle erbe spontanee e adesso è realtà nel magnifico scenario di Calcata nel viterbese.

Il corso si svolgerà tra marzo e aprile 2013, presso la sede degli ufficio del Parco del Treja, nel palazzo Baronale dell’antico borgo di Calcata. L’obiettivo è quello di fornire informazioni di base per il riconoscimento di erbe spontanee commestibili ed officinali e il loro utilizzo in cucina e nella cura del corpo.Sono previsti quattro incontri in aula e tre uscite sul campo, lungo percorsi non lontani da Calcata.I docenti sono Salvatore Bozzo, medico omeopata. Franco De Santis, esperto di erbe spontanee commestibili; docente di Fitoalimurgia presso l'Accademia delle Arti Erboristiche di Roma. Marco Sarandrea, titolare dell'azienda “l'Orto del Centauro”, che produce medicamenti Fitoterapici: docente di Erboristeria tradizionale presso l'università La Sapienza di Roma.

Alla fine del corso è prevista una degustazione di piatti a base di erbe, cucinati dai partecipanti stessi. È prevista una quota di iscrizione di 40 euro, ridotta a 35 per due componenti dello stesso nucleo familiare. Per i ragazzi fino a 12 anni la partecipazione è gratuita.

Per informazioni rivolgersi al Parco allo 0761 587617 o inviare una mail a  corsoerbe2013@parcotreja.it, o al fax 0761 588951.




MONTALTO DI CASTRO, GIALLO MARCO VENTO: L'UOMO AVEVA AVUTO UN PRINCIPIO D'ISCHEMIA

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

st1:*{behavior:url(#ieooui) } /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Alberto De Marchis

Montalto di Castro (Vt)Marco Vento, l’imprenditore originario di Montalto di Castro non stava bene. Prima della sua scomparsa, il giorno antecedente, scopre, a seguito di una Tac eseguita all’ospedale di Cisanello, di aver avuto un principio di ischemia e nonostante i sanitari gli consigliano il ricovero, Marco si rifiuta. L’uomo di 45 anni sparisce nel nulla l’8 marzo, dopo aver fatto visita alla moglie ricoverata nell’ospedale di Cisanello, in provincia di Pisa.

“Lo scomparso, il giorno prima – spiega in una nota la Prefettura di Pisa diretta da Francesco Tagliente – , a seguito di alcuni disturbi associati a mal di testa e fiacchezza alle gambe, aveva eseguito una tac presso l’ospedale di Cisanello, dalla quale era emerso un principio di ischemia ma, nonostante il parere contrario dei sanitari, aveva rifiutato il ricovero. Dopo aver normalmente pernottato in albergo – prosegue -, la mattina dell’8 marzo aveva fatto visita alla moglie e ricevuto una telefonata dal suocero, a seguito della quale, intorno alle ore 12 si sono perse le sue tracce”.

I carabinieri hanno ritrovato la sua auto aperta: una piazzola di sosta vicina al ponte delle Bocchette, sul fiume Arno, a circa 300 metri di distanza dall’ospedale in cui era ricoverata la moglie e dove egli stesso aveva eseguito la Tac. Si è trattato di suicidio o di un episodio di confusione che ne avrebbe decretato la scomparsa?

A dare l’allarme è stato il cognato di Vento che non avendolo visto rincasare si è preoccupato tanto da segnalare subito la scomparsa alle autorità.

Ieri mattina i sub dei vigili del fuoco di Livorno hanno perlustrato senza esito i fondali dell'Arno, nella zona del centro di Pisa.

Il prefetto Tagliente, ha attivato un'unità di crisi e ha informato dell'accaduto il prefetto Paola Basilone, commissario straordinario delle persone scomparse, e la prefettura di Viterbo. Non è escluso che l'uomo, dopo aver abbandonato la sua auto vicino al fiume nella zona del Ponte delle Bocchette, strada molto trafficata, possa avere avuto un malore con conseguente perdita di memoria e non sia dunque più in grado tornare a casa. Vento è di carnagione chiara, occhi marroni, capelli castani, stempiato, alto circa 1.74 per 87 chili di peso e al momento dell' allontanamento indossava una maglia a righe orizzontali celesti e rosse, una giacca con cappuccio marrone, jeans e scarpe da ginnastica marroni.

La responsabilità operativa delle attività di ricerca è stata affidata ai vigili del fuoco, ai quali faranno capo tutte le unità delle forze dell'ordine, della protezione civile e del volontariato.

La moglie di Vento è tornata a casa, pare che non ci fossero problemi di coppia o economici. Vento ha una impresa agricola a Capalbio. Tagliente ha rinnovato l’appello di segnalare qualsiasi particolare al 115, qualora qualcuno individui l’uomo da qualche parte.




ORIOLO ROMANO: M5S ESPUGNA LA ROCCAFORTE DEL PD E DIVENTA IL PRIMO PARTITO

Redazione

Oriolo Romano (VT) – In questo ultimo anno di Governo tecnico, dove si è introdotta una riforma delle pensioni  lacrime e sangue, la pressione fiscale è aumentata (vedi IMU), strangolando ancora di più Famiglie ed Aziende. Sarebbero state necessarie ben più utili altre riforme: la nuova legge elettorale, la riduzione drastica dei costi della politica e delle Istituzioni, la riforma delle Provincie, ma nonostante i buoni propositi di Monti, i grandi partiti e i loro apparati hanno ancora una volta usato l’arma del cinismo e della tattica, mentre le condizioni dei lavoratori delle Aziende e delle famiglie toccavano ormai il fondo. La loro cinica miopia per la sofferenza di molti, si è trasformata nel voto al Movimento 5 stelle. 

Anche ad Oriolo il maggior partito è risultato il Movimento a 5 stelle, confermando il trend  nazionale, ma qui il dato è più clamoroso. “Il PD sembrava  invincibile, – dichiara in una nota Alfredo Bevilacqua della componente dissidente Democratica  in Alternativa Civica minoranza Comunale  –  ma evidentemente il cinismo dei nostri rappresentanti Democratici locali, – prosegue Bevilacqua – dopo la cacciata o l’estromissione del gruppo Popolare moderato Cattolico, ormai formati prevalentemente da ex DS + S. Barberini, anziano autorevole moderato oriolese, non ha pagato, anche nella stessa maggioranza Comunale ci sono state defezioni di consiglieri, nel sostenere e votare il Partito Democratico. Una maggioranza Comunale colpita da forti conflitti interni, con consiglieri che rimettono la delega al Sindaco, non sono parole nostre: “con una giunta totalmente di sinistra, prigionieri degli eredi di una sinistra vecchia e anche “bulgara”, che non rappresenta la coalizione che gli elettori di Oriolo hanno votato.” La maggioranza in Comune ad Oriolo Romano è dei ex DS, unica guida del PD locale, che  ha scelto di applicate aliquote IMU molto alte, oltre le reali necessità di cassa del Comune; per essere i più bravi, evidentemente non è bastato epurare  chi con il proprio lavoro ha contribuito fortemente ha rendere il nostro Comune Virtuoso, dove sono finiti i tanti progetti ideati o iniziati e finanziati quando nel PD locale c’erano altre sensibilità:  Il Muso del Pane della Mola, L’edilizia Sociale con la zona Peep, Il rifacimento delle facciate del Centro storico, villa Altieri, gli impianti a led delle Olmata e degli incroci sulla strada Braccianese Claudia, gli impianti fotovoltaici programmati nella zona sportiva, mai realizzati e quello delle scuole elementari 11,985 KWp, inaugurato in pompa magna nel Dicembre 2011, ora spento, senza aver prodotto fino ad oggi neanche un Kw, per i quali il Comune (i cittadini) hanno ormai perso cospicui incentivi e soldoni di energia non prodotta. – La nota conclude –  Tutto tragicamente fermo, con la speranza che qualche finanziamento non vada indietro alla Regione, il nuovo corso si sta dimostrando tragicamente vecchio, vecchia politica cinica e bara, con questa competizione elettorale, spazzata via e messa in grande difficoltà da un vento nuovo di profondo cambiamento.”

 




ACQUAPENDENTE, L'OSSERVATORE LAZIALE SBARCA AL MUSEO DEL FIORE

Alberto De Marchis

Acquapendente (VT) – Da ieri 7 marzo 2013 L'osservatore laziale è presente, virtualmente, al Museo del Fiore nel Comune di Acquapendente a Viterbo. Giunti al diciottesimo anno dall'inaugurazione del Museo, questo spazio è dedicato ai portali, i giornali on-line, le rubriche, i siti scolastici e quanti altri sostengono da anni il museo, pubblicizzando i suoi eventi. Ecco il link: http://www.museodelfiore.it/info/area-stampa/parlano-di-noi

Il Museo del Fiore, nel Comune di Acquapendente, è un piccolo museo naturalistico nei boschi della Riserva Naturale Monte Rufeno. Dai giochi all’erbario, dal laboratorio al sentiero, ogni suo spazio, interno o esterno, è dedicato alle tante chiavi di lettura con cui si può affrontare il tema dei fiori. E delle mille relazioni che queste colorate entità intrecciano con il resto del mondo vivente, di cui anche noi facciamo parte. Un luogo, insomma, dove scoprire finalmente “tutto quello che avreste voluto sapere sui fiori ma non avete mai osato chiedere”. Nella Riserva, sono state riconosciute più di mille specie di piante da fiore. O forse perché qui la tradizione del fiore è di casa con la festa dei Pugnaloni. O forse perché l’edificio che ci ospita si chiama “Casale Giardino”. O forse per tutte queste cose insieme… e molte altre ancora.

Con la Festa della Madonna del Fiore, ogni anno, la terza domenica di maggio, si svolge la ricorrenza tradizionale più importante del territorio acquesiano. Si tratta di un evento che non si esaurisce nella semplice celebrazione della giornata, ma le cui aspettative o i cui effetti si riverberano nella popolazione per tutto il resto dell’anno. La preparazione comincia più di un mese prima del grande giorno quando, con grande vitalità, nei laboratori dove gli artisti hanno preparato i loro nuovi bozzetti i giovani dei 15 gruppi cittadini iniziano la realizzazione delle opere. La mattina della festa, mentre tra i gruppi si intuisce una sana atmosfera di competizione, i Pugnaloni sono esposti in luoghi fissi per le vie della città e una giuria di esperti li esamina uno ad uno per valutarne originalità, pregio artistico e qualità di esecuzione. Nel pomeriggio le opere sono trasferite sulla piazza del Duomo mentre per le vie del centro sfilano il Corteo Storico e gli Sbandieratori. Segue la processione, con la statua della Madonna del Fiore seguita da tutti i Pugnaloni. A sera infine, al culmine dei festeggiamenti e dell’entusiasmo, sulla piazza Girolamo Fabrizio viene pubblicamente proclamato l’ordine di premiazione delle prime sei opere classificate. I Pugnaloni, però, hanno già trovato ricovero fra le navate del Duomo, dove potranno essere ammirati per molti mesi a venire. All’inizio della primavera dell’anno successivo ogni gruppo ritirerà il suo, distruggerà il vecchio lavoro e la tavola sarà pronta ad accogliere un nuovo mosaico di elementi vegetali, bellissimo ma, “naturalmente”, effimero.




VITERBO PIAZZA DEI CADUTI: FINE SETTIMANA COL MERCATINO DI ANTIQUARIATO, ARTIGIANATO, VINTAGE E COLLEZIONISMO

v:* {behavior:url(#default#VML);} o:* {behavior:url(#default#VML);} w:* {behavior:url(#default#VML);} .shape {behavior:url(#default#VML);}

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} Redazione

Viterbo – Il mercatino, promosso tra gli altri dall'associazione Armidoro, vuole invogliare la gioventù ed i collezionisti a conoscere gli oggetti del passato o ampliare le collezioni.

L’avvenimento vede interessati numerosi espositori provenienti da varie città italiane, per proporre oggetti di antichità e di artigianato, nonché del collezionismo.

Gli oggetti di antiquariato, saranno in vendita, per consentire ai visitatori di poter arricchire la propria cultura e di poter portare a casa un oggetto che da tempo cercavano.

Inoltre, interessante il mondo dell’artigianato, che vede esprimere la manualità, molto spesso, di giovani che riescono, con la loro creatività e fantasia, a creare dal nulla amuleti, collane, bracciali e anelli del tutto particolari, unici e gradevoli, oltre che di un certo valore quando sono realizzati con metalli nobili e pietre preziose.

Non mancano i libri nuovi e vecchi e tutto il mondo del collezionismo, con monete, cartoline, manifesti, fotografie, figurine, insomma fare un salto il 9 e il 10 Marzo in Piazza dei Caduti, Piazza del Sacrario per i Viterbesi, è proprio un’occasione da non perdere, specialmente se accompagnati dai ragazzi, dai figli, da coloro che possono scoprire e sapere la funzione di vecchi attrezzi o di oggetti ormai non più in uso, ma che hanno fatto la storia della civiltà e la storia dell’uomo.




ORIOLO ROMANO, SICUREZZA STRADE: ANCORA PERICOLO NONOSTANTE LE PROMESSE ELETTORALI

Redazione

Oriolo Romano (VT) Gabriele Caropreso, consigliere comunale di opposizione, punta l’indice contro la maggioranza comunale, rea, secondo il consigliere, di aver lasciato alcune zone in totale stato di abbandono.

”Sia la Strada Croce Nuova che quella della Castellina, sono in uno stato a dir poco vergognoso. – afferma Caropreso, che poi aggiunge -. A definirle strade ci vuole coraggio in quanto non sono presenti buche, ma vere e proprie voragini, non solo, inoltre presentano entrambe un fondo stradale completamente affossato, a tal punto che si stanno creando a causa dell’incuria dei pericolosissimi dislivelli anche lateralmente, pericolosi sia per gli automobilisti che per i pedoni. Abbiamo presentato una mozione in Comune dove chiediamo l’immediato intervento da parte dell’amministrazione affinché si adoperi al recupero, rifacimento e mantenimento di queste due strade che ormai sono densamente frequentate a causa del notevole numero di residenti”.

Gli fa eco Stefano Gasperini, altro esponente del centrodestra oriolese, il quale afferma che: “la situazione è ormai insostenibile e qualche cittadino residente in queste zone, lo ha anche esternato affiggendo su di un palo dei messaggi non proprio gratificanti verso chi dovrebbe occuparsi di risolvere il problema. Il manto stradale (se così possiamo definirlo) è in uno stato a dir poco disastroso, in alcuni tratti con enormi affossamenti e dossi.

Eppure questa strada fa parte della lista di quelle che durante l’ultima campagna elettorale l’attuale maggioranza aveva promesso di risistemare. In molti casi, come evidenziato da numerose sentenze giurisprudenziali, il manto stradale dissestato risulta un fattore aggravante della pericolosità della viabilità, costringendo l’Ente di riferimento a risarcire il danno e questo per le già disastrate casse comunali sarebbe opportuno evitarlo. Auspichiamo quindi che la nostra mozione venga approvata e che si possa così porre fine a questa spiacevole situazione che vede coinvolti dei cittadini che pagano regolarmente e salatamente le tasse”.
 




VITERBO, CHIUSURA VILLA BUON RESPIRO: ALLA BASE UNA MANCATA COMUNICAZIONE TRA ASL E REGIONE LAZIO

Alberto De Marchis

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Viterbo – Forte preoccupazione per il concreto rischio chiusura di Villa Buon Respiro a Viterbo. Questa volta a parlare è il presidente dell’Associazione Familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia, Vito Ferrante, costernato perché questa chiusura, nei fatti, decreta la cancellazione di oltre 40 anni di storia al servizio dei disabili. E' proprio Ferrante che attraverso una dura nota lancia delle accuse pesanti, sostenendo, in sostanza, che tra Azienda Sanitaria di Viterbo e Regione Lazio si sarebbero persi i pezzi di carta comprovanti lo stato di trasferimento di alcuni pazienti.

In questi oltre 40 anni di storia, la struttura, sostiene Ferrante, è stata all’avanguardia in molti campi: dall’inserimento scolastico nelle scuole pubbliche di Viterbo, all’introduzione nel mondo del lavoro di molti dei suoi assistiti attraverso l’apertura di una cooperativa di lavoro, alla collaborazione fattiva e creativa con i servizi della Asl di Viterbo, con il Dsm, con la casa Circondariale di Viterbo.   Dunque, da qui, nasce la denuncia, del presidente Ferrante, della carente gestione dei servizi pubblici sociosanitari, di fatto una presunta malagestione della burocrazia che impedisce alle persone disagiate di esercitare in pieno i propri diritti in maniera serena e dignitosa.

Il Presidente dell’Afesopsit Ferrante ritiene che alla base del processo di decesso della clinica vi siano diverse motivazioni: “non si sono trovati – dice –  documenti che giustifichino lo stato attuale di Villa Buon Respiro, come sostiene il Commissario Straordinario della Asl di Viterbo in una lettera del 21 dicembre 2012, in quanto la Regione Lazio, nella persona del dr. Ciarlo, afferma che del trasferimento di 27 persone, assistite da Villa Buon Respiro, nelle case famiglia, o micro comunità o microstrutture, non ne sapeva nulla”.

Dunque Ferrate è conscio che  Villa Buon Respiro potrebbe morire facendo mancare l’assistenza e la cura a 230 persone disabili, l’aiuto a 230 famiglie le quali non saprebbero più dove trovare lo stesso tipo di trattamento sanitario. Inoltre a finire sul lastrico sarebbero ben 180 lavoratori, soltanto a causa di uno smarrimento di carte dovuto ad una comunicazione claudicante tra azienda sanitaria e Regione. E’ possibile che in dieci anni, nessuno alla Asl di Viterbo riesca a trovare dei documenti che comprovino quel che è lo stato attuale dei pazienti della casa di cura? Possibile che la Regione non sapesse nulla del trasferimento di 27 persone dal centro dell’Istituto alle casa famiglia o simil strutture?

Pertanto rischia di concretizzarsi l'irreparabile solo perché sarebbe mancata la giusta professionalità dovuta in una interazione istituzionale fondamentale quale la reciproca comunicazione tra Regione ed Asl viterbese. Stando allo stato attuale dei fatti, il dubbio è lecito e concreto quando l’attenzione si sofferma non soltanto su una condizione generale quale la mancanza di finanziamenti, quanto su un allarme ben più grave che consisterebbe nella mancanza di degli atti comprovanti il flusso in entrata e uscita degli stessi pazienti.  

L’auspicio è che la nuova Amministrazione Regionale riesca a rimediare con urgenza a questa mancanza nel più breve tempo possibile.

LEGGI ANCHE:

03/03/2013 VITERBO, CAOS SANITA'. LA REGIONE SGOMBRA VILLA BUON RESPIRO.
09/01/2013 LAZIO, SAN RAFFAELE: TOSINVEST REVOCA L'ANNUNCIATA CHIUSURA DELLE 13 STRUTTURE NEL LAZIO
01/01/2013 LAZIO SANITA', EROGATI 20 MILIONI DI EURO PER FATTURE PREGRESSE DEL SAN RAFFAELE
22/12/2012 LAZIO, GRUPPO SAN RAFFAELE: INVIATO TELEGRAMMA URGENTE AL COMMISSARIO BONDI
11/12/2012 ROCCA DI PAPA SAN RAFFAELE: 1.500 POSTI DI LAVORO PERSI, SANITA' AL COLLASSO, 1.200 POSTI LETTO TOLTI AI CITTADINI
10/12/2012 VITERBO, SANITA' AL COLLASSO: DOPO VILLA BUON RESPIRO ARRIVANO I TAGLI PER VILLA IMMACOLATA
01/12/2012 VITERBO, VERTICE IN PREFETTURA PER SCONGIURARE LA CHIUSURA DI VILLA BUON RESPIRO

30/11/2012 VITERBO, CHIUSURA VILLA BUON RESPIRO. L'APPELLO DELL'UDC AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, AL SINDACO E AL PREFETTO DI VITERBO

27/11/2012 LAZIO, MEDICI SAN RAFFAELE ADERENTI AL COMITATO PER LA DIFESA DEL SAN RAFFAELE

25/11/2012 VITERBO, LA REGIONE NON PAGA: VILLA BUON RESPIRO A RISCHIO CHIUSURA PER MANCANZA DI FONDI

11/08/2012 LAZIO, PEDICA(IDV): SPERO VERTICI SAN RAFFAELE SMENTISCANO IPOTESI CHIUSURA”

11/08/2012 LAZIO CASO SAN RAFFAELE: SI APRE UNO SPIRAGLIO E IL SOGGIORNO NEL LAZIO SI ALLUNGA

10/08/2012 CASTELLI ROMANI SAN RAFFAELE, TRA VELLETRI E MONTE COMPATRI LA POLITICA SI SPACCA E INTANTO… I CITTADINI CI RIMETTONO LA SALUTE

10/08/2012 LAZIO, LA REGIONE VUOLE PORTARE IL GRUPPO SAN RAFFAELE IN TRIBUNALE

09/08/2012 LAZIO, IL GRUPPO SAN RAFFAELE TOGLIE LE TENDE DA QUESTA REGIONE E ADDEBITA LE RESPONSABILITA' ALLA POLVERINI

06/07/2012 SAN RAFFAELE MONTE COMPATRI: PAGATE GLI STIPENDI AI LAVORATORI….SUBITO!

22/06/2012 SANITA' NEL LAZIO, SEL: "L'ULTMO CHIUDA LA PORTA"

05/06/2012 VELLETRI SAN RAFFAELE, IL TAR ANNULLA LA DELIBERA DELLA POLVERINI

30/05/2012 MONTE COMPATRI SAN RAFFAELE, LAVORATORI SENZA STIPENDIO

12/05/2012 LAZIO REGIONE, LA POLVERINI NUOCE ALLA SALUTE?

14/04/2012 VELLETRI, IL PROCESSO AGLI ANGELUCCI MIGRA DA VELLETRI A ROMA




VITERBO, IMMAGINI DAL SUD DEL MONDO XVIII EDIZIONE

Redazione

Viterbo – Marzo si apre con un altro appuntamento all’insegna del buon cinema con la Rassegna “Immagini dal Sud del Mondo” di AUCS. Un ragazzo e una ragazza rinchiusi in un enorme edificio abbandonato di un quartiere popolare. L'uno deve sorvegliare l'altra. Lei è prigioniera, lui è obbligato dal capoclan di zona a fare da carceriere. Un racconto d'amore spezzato, di poesia calpestata, per narrare la difficoltà di essere adolescenti nella periferia violenta di una metropoli contemporanea. La straordinaria fotografia di Luca Bigazzi e la sceneggiatura che sembra casuale ma è calibrata fino all'ultimo dialogo sono lo scheletro di questo film, un piccolo capolavoro di Leonardo di Costanzo premiato al 69 Festival di Venezia sezione Orizzonti. Una delle belle sorprese del festival , la più bella di tutte.

L’idea di creare una mostra fotografica sulla “MONNEZZA” nasce da una riflessione: quale traccia lascia di sé nel mondo il cittadino che in preda a barbarico vandalismo profana il suo stesso territorio? Solo in apparenza quegli oggetti-rifiuti abbandonati ai margini delle strade o nelle campagne si allontaneranno da lui, in realtà continueranno ad ossessionarlo sotto altre forme: falde inquinate, cibi tossici, cattivi odori, terra sterile, degrado urbano.

La mostra fotografica: Dal 28 febbraio al 7 marzo 2013 presso l'Aula Magna Ex Facoltà di Agraria Via De Lellis


 




VITERBO, CAOS SANITA'. LA REGIONE SGOMBRA VILLA BUON RESPIRO.

Alberto De Marchis

 

Viterbo – E’ dello scorso venerdì 1 marzo la comunicazione che la Regione sgombra Villa Buon Respiro. E anche che i 27 posti nelle tre case-famiglia della struttura  non sono più accreditati. Il risultato è che i 27 ragazzi affetti da gravi disturbi mentali, molti dei quali senza più una famiglia che possa assisterli, non avranno più un posto dove vivere. Martedì 5 marzo ci sarà l’incontro con il prefetto Antonella Scolamiero, mentre lo scorso venerdì 1 marzo le parti sociali insieme ai rappresentanti del gruppo sono stati convocati dal sindaco Giulio Marini.


Le famiglie dei pazienti, intanto, minacciano di occupare gli uffici della Asl questo mercoledì alle ore 10. Circa 50 i posti di lavoro a rischio. La chiusura di Villa Buon Respiro oltre a provocare un emergenza occupazionale, provocherà anche quella socio-sanitaria. E la Asl non ha strutture alternative in cui poter ospitare questa particolare tipologia di pazienti. Il commissario Antonio De Santis è stato più che chiaro in Regione quando ha incontrato il gruppo Tosinvest: “Non abbiamo i mezzi. Rischiamo ripercussioni sull’ordine pubblico”.

Vengono quindi sconfessate, anche se indirettamente, le rassicurazioni che aveva dato il direttore amministrativo GiovanBattista Grassi, secondo il quale non c’era motivo di fare allarmismo.

La nota di Marcello Meroi Presidente della Provincia di Viterbo:

Evidentemente gli appelli al senso di responsabilità che questo territorio lancia da mesi sono caduti nel vuoto, inascoltati da chi aveva invece l’obbligo di superare le criticità. E’ inaccettabile che si torni a profilare l’ipotesi chiusura per Villa Buon Respiro, già oggi colpita dall’interruzione delle prestazioni ambulatoriali e dal taglio dei posti letto per l’attività semi residenziale.

Non si possono più tollerare l’approssimazione, l’inconcludenza e l’incapacità di dare risposte serie agli utenti e al personale della struttura da parte della Regione e dei responsabili della sanità laziale. La misura in questo territorio è colma: il Viterbese ha già pagato un prezzo altissimo a seguito dei tagli nel settore sanitario e perdere anche Villa Buon Respiro, polo di eccellenza, è un’eventualità che non può e non deve neanche essere presa in considerazione. Per l’utenza e per il personale che si troverebbe senza lavoro si tratterebbe di un vero e proprio dramma.

Sempre in ambito sanitario, chiedo anche alla proprietà di Villa Rosa di fare chiarezza sul destino della struttura viterbese. Anche oggi sulla stampa si parla di un’operazione verità chiesta dai dipendenti del polo sanitario cittadino, che continuano a lavorare con la consueta professionalità nonostante da parte della proprietà non ci sia ancora una linea definitiva sul futuro di questa realtà così radicata sul territorio.

Villa Buon Respiro e Villa Rosa sono due eccellenze della Tuscia da difendere e salvare. Chiedo pertanto l’immediato interessamento a questa delicata situazione da parte dei neo eletti consiglieri regionali viterbesi, Enrico Panunzi, Daniele Sabatini, Silvia Blasi e Riccardo Valentini, affinchè alla Pisana si attivino subito con il neo presidente Nicola Zingaretti affinchè, avviando il confronto e il dialogo con la Provincia e il Comune di Viterbo, si giunga ad una definitiva positiva soluzione alla crisi di queste strutture. Ne va della salute dei cittadini viterbesi.

LEGGI ANCHE:

09/01/2013 LAZIO, SAN RAFFAELE: TOSINVEST REVOCA L'ANNUNCIATA CHIUSURA DELLE 13 STRUTTURE NEL LAZIO
01/01/2013 LAZIO SANITA', EROGATI 20 MILIONI DI EURO PER FATTURE PREGRESSE DEL SAN RAFFAELE
22/12/2012 LAZIO, GRUPPO SAN RAFFAELE: INVIATO TELEGRAMMA URGENTE AL COMMISSARIO BONDI
11/12/2012 ROCCA DI PAPA SAN RAFFAELE: 1.500 POSTI DI LAVORO PERSI, SANITA' AL COLLASSO, 1.200 POSTI LETTO TOLTI AI CITTADINI
10/12/2012 VITERBO, SANITA' AL COLLASSO: DOPO VILLA BUON RESPIRO ARRIVANO I TAGLI PER VILLA IMMACOLATA
01/12/2012 VITERBO, VERTICE IN PREFETTURA PER SCONGIURARE LA CHIUSURA DI VILLA BUON RESPIRO

30/11/2012 VITERBO, CHIUSURA VILLA BUON RESPIRO. L'APPELLO DELL'UDC AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, AL SINDACO E AL PREFETTO DI VITERBO

27/11/2012 LAZIO, MEDICI SAN RAFFAELE ADERENTI AL COMITATO PER LA DIFESA DEL SAN RAFFAELE

25/11/2012 VITERBO, LA REGIONE NON PAGA: VILLA BUON RESPIRO A RISCHIO CHIUSURA PER MANCANZA DI FONDI

11/08/2012 LAZIO, PEDICA(IDV): SPERO VERTICI SAN RAFFAELE SMENTISCANO IPOTESI CHIUSURA”

11/08/2012 LAZIO CASO SAN RAFFAELE: SI APRE UNO SPIRAGLIO E IL SOGGIORNO NEL LAZIO SI ALLUNGA

10/08/2012 CASTELLI ROMANI SAN RAFFAELE, TRA VELLETRI E MONTE COMPATRI LA POLITICA SI SPACCA E INTANTO… I CITTADINI CI RIMETTONO LA SALUTE

10/08/2012 LAZIO, LA REGIONE VUOLE PORTARE IL GRUPPO SAN RAFFAELE IN TRIBUNALE

09/08/2012 LAZIO, IL GRUPPO SAN RAFFAELE TOGLIE LE TENDE DA QUESTA REGIONE E ADDEBITA LE RESPONSABILITA' ALLA POLVERINI

06/07/2012 SAN RAFFAELE MONTE COMPATRI: PAGATE GLI STIPENDI AI LAVORATORI….SUBITO!

22/06/2012 SANITA' NEL LAZIO, SEL: "L'ULTMO CHIUDA LA PORTA"

05/06/2012 VELLETRI SAN RAFFAELE, IL TAR ANNULLA LA DELIBERA DELLA POLVERINI

30/05/2012 MONTE COMPATRI SAN RAFFAELE, LAVORATORI SENZA STIPENDIO

12/05/2012 LAZIO REGIONE, LA POLVERINI NUOCE ALLA SALUTE?

14/04/2012 VELLETRI, IL PROCESSO AGLI ANGELUCCI MIGRA DA VELLETRI A ROMA


 




ORTE, INTERPORTO SPA: ALESSANDRO ROMOLI E' IL NUOVO PRESIDENTE.

Redazione

Orte (VT) – Il nuovo presidente dell’Interporto di Orte è Alessandro Romoli. La nomina è arrivata nel pomeriggio del 1 marzo 2013.  “Saluto con grande soddisfazione questo nuovo e prestigioso incarico – ha dichiarato Romoli – e non posso che ringraziare i consiglieri, tutti i soci azionisti, in particolare il presidente della provincia Marcello Meroi, per la fiducia accordatami”. Romoli ricopre dunque la carica che fu di Giuseppe Fiaschetti, fino allo scorso novembre.

Entusiasta della nomina Francesco Bigiotti  sindaco di Bagnoregio che come appresa la notizia ha dichiarato: “Rivolgo i miei più sinceri auguri personali ad un amico giovane, serio, capace ed onesto; qualità queste, professionali ed umane, che lo rendono all’altezza del ruolo importante che oggi gli è stato affidato”.

Nota comune di Marcello Meroi Presidente della Provincia di Viterbo e di Giulio Marini sindaco del Comune di Viterbo che hanno dichiarato:

A seguito dell’assemblea dei soci della “Interporto spa”, svoltasi questa mattina, ci preme fare alcune precisazioni. Nel porgere i migliori auguri di buon lavoro al neo eletto presidente del consiglio di amministrazione, Alessandro Romoli, dobbiamo prendere atto, non senza stupore, anche della contestuale nomina del membro cooptato del cda. Riteniamo doveroso sottolineare l’irritualità e l’inopportunità di questa scelta, convinti che il membro cooptato non andasse nominato questa mattina in quel consesso, senza un previo confronto con le istituzioni e le amministrazioni locali. Ricordiamo, infatti, che “Interporto spa” è una società che ha come soci maggioritari le pubbliche istituzioni, e che quindi le stesse avrebbero dovuto assolutamente essere coinvolte prima di giungere ad una simile decisione. Sottratto questo passaggio alla preventiva valutazione di Provincia e Comune di Viterbo, ci sentiamo in diritto di richiedere agli organi di rappresentanza un immediato confronto per poter, in tempi brevi, formalizzare la convocazione dell’organo assembleare che dovrà trovare una soluzione compiuta, partecipata e condivisa per ciò che concerne un’equilibrata composizione del consiglio direttivo. Una soluzione che deve essere rispettosa del territorio della Tuscia e dei soci pubblici e delle istituzioni locali che lo rappresentano.
 




VITERBO, DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE: I PAZIENTI ATTENDONO ANCORA RISPOSTE

Angela Carretta

Viterbo – Il Presidente dell’ A.fe.SO.psi.t. (associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia), Vito Ferrante,  ha convocato per giovedì 28 febbraio presso il dipartimento di salute mentale di Viterbo, la consulta dipartimentale per la salute mentale, con all'ordine del giorno: "situazione del dipartimento della salute mentale".

Nonostante nel Gennaio dello scorso anno lo stesso Ferrante congiuntamente a familiari e pazienti bisognosi delle cure clinche presso i centri di salute mentale del viterbese organizzarono un sit in di protesta durato 21 giorni e 21 notti, in piazza Plebiscito a Viterbo per denunciare la grave situazione in cui versava il dipartimento di salute mentale di Viterbo e per rivendicare il diritto alla salute e alla assistenza, nulla ad oggi è cambiato.

Vito Ferrante denuncia che  “A distanza di un anno la situazione si è aggravata ulteriormente e i servizi territoriali, i centri di salute mentale e i centri diurni, sono in grave difficoltà per mancanza di personale e per una scarsa capacità gestionale da parte del responsabile del dipartimento.

Manca la presa in carico dei pazienti e delle loro famiglie ed è venuta meno la continuità terapeutica per il blocco del turn over e per lo spostamento degli operatori da un distretto all'altro per sopperire alla mancanza degli operatori.” Questi gli argomenti che verranno trattati durante la consulta di domani sperando che arrivino risposte concrete, attese da tutte quelle persone bisognose d’aiuto.